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IL PROJECT MANAGEMENT
FACOLTA DI ECONOMIA
IL PROJECT MANAGEMENT
Ing. Francesco IANNONE 16 Aprile 2011
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DEFINIZIONE
Il Project Management (PM) pu essere definito come: Gestione sistemica di unimpresa (intrapresa) complessa, unica e di durata limitata, rivolta al raggiungimento di un obiettivo predefinito, mediante un processo continuo di pianificazione e controllo di risorse differenziate e limitate, con vincoli interdipendenti di tempo-costo-qualit.
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SIGNIFICATO DI PROGETTO
Il termine Progetto utilizzato secondo laccezione anglosassone di Project, che equivale a: qualcosa di completo da intraprendere e portare a termine Da non confondere con il significato parziale del termine italiano: progetto = disegno
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SIGNIFICATO DI PROGETTO
In realt il termine Progetto viene utilizzato molto spesso, nel nostro linguaggio comune, per indicare la parte della sola attivit di studio, ideazione, calcolo necessari per definire cosa realizzare e come (Design), escludendo le fasi di costruzione, controllo, coordinamento, ecc.
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SIGNIFICATO DI PROGETTO
Il termine Project abbraccia invece in modo trasversale tutte le aree di competenza multidisciplinari necessarie a trasformare un bisogno da soddisfare in un bene (materiale o immateriale) oppure in un servizio.
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Gestione
Budget e controllo Qualit per creare ricchezza Tempi Risorse Materiali Costi
Disincentivo
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SIGNIFICATO DI MANAGEMENT
Il termine Management viene generalmente utilizzato per indicare linsieme di tecniche e metodologie necessarie ad esercitare in modo efficiente ed efficace la guida di unAzienda o di una sua parte, cio in sostanza larte di fare il capo
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SIGNIFICATO DI MANAGEMENT
In realt, nel mondo anglosassone, il termine Management indica anche solo semplicemente linsieme di attivit amministrative, organizzative, di controllo, di assunzione di responsabilit, in genere gestionali, che consentono alle Aziende di raggiungere i loro obiettivi (strategici, tattici e operativi) nei tempi e con i costi predefiniti.
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Pianificare i contenuti qualitativi del progetto Controllare il progetto in tutte le sue fasi Controllare Tempi, Costi e Qualit Gestire le Risorse Umane assegnate Gestire i rapporti con tutti gli enti interessati Identificare e gestire i rischi Gestire gli approvvigionamenti necessari al progetto Gestire il processo di comunicazione Condurre il progetto fino alla sua chiusura ed al rilascio operativo del prodotto/servizio realizzato
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Progettazione
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1. Coordinamento 2. Scopo del lavoro 3. Tempo 4. Costi 5. Qualit 6. Personale 7. Comunicazione 8. Rischio 9. Approvvigionamenti
PMBOK > Project Management Body of Knowledge 16
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CENNI STORICI
Inizio del secolo XX H.L. Gantt, lavorando a fianco di Taylor, mise a punto una tecnica di rappresentazione del processo produttivo mediante barre temporali. Si doveva quindi ragionare in termini di durate prefissate di operazioni, con il risultato di poter calendarizzare linsieme delle attivit.
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CENNI STORICI
Fine degli anni 30 In Procter & Gamble nacquero le prime forme di Product Management. Lidea era quella di avere un unico manager che coordinasse le funzioni di ricerca, produzione e marketing, relative ad un singolo prodotto. Lanalogia con il Project Management nel tipo di organizzazione, che permette lintegrazione delle attivit interdisciplinari del prodotto/progetto.
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CENNI STORICI
Seconda Guerra Mondiale Il Progetto Manhattan, attuato durante la Seconda Guerra Mondiale, raccoglieva le migliori menti europee ed americane nel campo della fisica teorica e sperimentale. Fu uno dei primi esempi di Project Management, per quanto riguarda linterdisciplinarit degli scienziati coinvolti, il lavorare in gruppo, i vincoli temporali pressanti. (P.M: Oppenheimer)
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CENNI STORICI
Anni 50 Introduzione, nel 1957, del CPM (Critical Path Method) da parte di M. Walker per la Du Pont: Le diverse fasi di un progetto erano rappresentate in modo interdipendente, con levidenza dei ritardi ammissibili (float) delle diverse attivit.
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CENNI STORICI
Anni 50 Nel 1958, in occasione del Progetto Polaris, avente per scopo la progettazione e la costruzione di sottomarini nucleari, venne sviluppata la tecnica PERT (Program Evaluation & Review Tecnique), che tiene conto della incertezza sulla durata delle operazioni. Tale incertezza, trattata con metodi probabilistici (Montecarlo), indicher, in anticipo, anche il grado di criticit delle attivit.
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CENNI STORICI
Nellambito aziendale, , le tecniche di Project Management vennero introdotte, per la prima volta, nelle compagnie di contrattisti che ricevevano in appalto, dal Ministero della Difesa USA, importanti progetti. Infatti, era lo stesso Ministero della Difesa che imponeva luso delle nuove tecniche, a garanzia che le opere venissero realizzate nei tempi previsti.
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AI NOSTRI GIORNI
Ai nostri giorni, alle tecniche rivolte al controllo dei tempi, si sono aggiunte quelle rivolte al controllo economico, alla minimizzazione dei costi (Cpm/Cost, Mpm/Cost) ed alla razionale allocazione delle risorse (Scheduling). LEarned Value Method (S curve) permette di rappresentare lefficienza esecutiva nei tempi e nei costi del progetto rispetto al preventivo.
CPM > Critical Path Method MPM > Metra Potential Method
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AI NOSTRI GIORNI
La tecnica WBS (Work Breakdown Structure) permette di schematizzare in blocchi, opportunamente sintetici, le attivit del progetto e, integrata con la tecnica OBS (Organization Breakdown Structure), permette di associare ai livelli nei quali esso stato suddiviso, i corrispondenti compiti del personale. La CBS (Cost Breakdown Structure) permette lintegrazione della rilevazione costi fra il progetto e le contabilit propriamente aziendali.
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FASI DI UN PROGETTO
1. 2. 3. 4. Definire lobiettivo Pianificare le attivit Individuare le risorse Fissare i criteri di valutazione 5. Controllare le attivit 6. Valutare il risultato
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LA PIANIFICAZIONE DI UN PROGETTO
La WBS (Work Breakdown Structure) del Progetto
La struttura della classificazione dei lavori viene descritta da un grafico gerarchico a livelli di dettaglio crescente, detta WBS. A titolo di esempio, estremamente semplificato, analizzeremo il caso della realizzazione di una pompa centrifuga installata su skid.
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In
Out
Motore
Pompa
Basamento (Skid)
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Progettazione
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Impostato in funzione delle date di avanzamento lavori imposte dal committente (Key dates) e la data di consegna richiesta per la pompa.
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Progettazione
Progettazione di base
Progettazione di dettaglio
Costruzione macchina
Costruzione motore
Vestizione e spedizione
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Costruzione motore
PP1
PP2
PM1
PM2
PV1
PV3
Progettaz. di base
Progettaz. di dettaglio
Costruzione macchina
Test funzionale
Vestizione e spedizione
PV2
PM4
PM5
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Tipi di legame
FS Finish to start A CDE B
SS Start to start
A CDE CDE B B
FF Finish to finish
SF Start to finish
CDE B
A = Attivit precedente B = Attivit seguente CDE = Sfasamento tra le attivit (Constraint delay)
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Lanalisi in avanti
PM3 Costruzione Motore ES = 7 gen PP1 Progettazione di base ES = 1 gen DU = 6 EF = 6 gen PP2 Progettazione di dettaglio ES = 7 gen DU = 3 EF = 9 gen DU = 6 EF = 12 gen
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Lanalisi in avanti
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Lanalisi in avanti
PV1 Test funzionale ES = 17 gen DU = 5 EF = 21 gen PV3 Vestizione e spedizione ES = 22 gen DU = 1 EF = 22 gen
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Lanalisi in avanti
Riassumendo, nellanalisi in avanti, per ogni attivit vengono determinate due date: Early Start Early Finish denominate date al pi presto o date minime. Pertanto, il risultato finale dellanalisi il seguente:
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Lanalisi in avanti
PM3
Costruzione motore
ES=7 DU=6 EF=12
PP1
PP2
PM1
PM2
PV1
PV3
Progettaz. di base
ES=1 DU=6 EF=6
Progettaz. di dettaglio
ES=7 DU=3 EF=9
Costruzione macchina
ES=13 DU=4 EF=16
Test funzionale
ES=17 DU=5 EF=21
Vestizione e spedizione
ES=22 DU=1 EF=22
PV2
PM4
PM5
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Lanalisi allindietro
Lanalisi allindietro ha inizio partendo dallultima attivit PV3, la cui Late Finish viene posta uguale alla Early Finish: LF = EF = ore 24 del 22 gen
PV3
Vestizione e spedizione
ES=22 LS=22 DU=1 EF=22 LF=22
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Lanalisi allindietro
A questo punto, facendo le differenze LS ES oppure LF EF si in grado di definire un valore TF (Total Float) per ogni attivit, che indica lo scorrimento consentito alla attivit senza ritardare la fine del progetto.
PV3
Vestizione e spedizione
ES=22 LS=22 DU=1 TF=0 EF=22 LF=22
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Lanalisi allindietro
Sussiste la relazione: TF = LF EF = LS - ES Se avviene che TF = 0, allora lattivit si chiama critica, cio ogni suo scorrimento impatta sulla data di fine progetto. Lattivit critica rappresentata con un bordo pi spesso.
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Lanalisi allindietro
Procedendo allindietro, si determinano le LF delle attivit PV1, PV2, PM5, che per tutte il 21 gen (ore 24). Considerando, poi, la durata delle singole attivit, si possono calcolare le LS, e quindi i vari TF (Total float)
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Lanalisi allindietro
PV1 PV3
Test funzionale
ES=17 LS=17 DU=5 TF=0 EF=21 LF=21
Vestizione e spedizione
ES=22 LS=22 DU=1 TF=0 EF=22 LF=22
PV2
PM5
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Lanalisi allindietro
Similmente per le altre attivit, finch si giunge allattivit PM1, nella quale confluiscono due vincoli, uno proveniente dalla PM2, e laltro proveniente dalla PV2.
PM1 PM2
Costruzione macchina
ES=13 LS=13 DU=4 TF=0 EF=16 LF=16
PV2
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Lanalisi allindietro
Nella definizione della LF della PM1 dovr tener conto della minore tra le LS delle due attivit PM2 e PV2:
PM1 PM2
Costruzione macchina
ES=13 LS=13 DU=4 TF=0 EF=16 LF=16
PV2
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Lanalisi allindietro
Si fa osservare che il TF (Total Float) non va considerato come attribuibile ad una singola attivit, ma proprio di tutta la catena comprendente quella attivit; quindi, se unattivit della catena utilizza integralmente quel Total Float, tutte le altre diventano automaticamente critiche.
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Costruzione motore
ES=7 DU=6 EF=12 LS=11 TF=4 LF=16
PP1
PP2
PM1
PM2
PV1
PV3
Progettaz. di base
ES=1 DU=6 EF=6 LS=1 TF=0 LF=6
Progettaz. di dettaglio
ES=7 DU=3 EF=9 LS=7 TF=0 LF=9
Costruzione macchina
ES=13 DU=4 EF=16 LS=13 TF=0 LF=16
Test funzionale
ES=17 DU=5 EF=21 LS=17 TF=0 LF= 21
Vestizione e spedizione
ES=22 DU=1 EF=22 LS=22 TF=0 LF=22
PV2
PM4
PM5
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Barchart
E ora possibile costruire il barchart delle attivit, indicando, per ciascuna di esse, leventuale scorrimento e levidenza di quelle critiche.
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Poich lazienda ha, supponiamo, una disponibilit massima, per questo progetto, di 18 addetti, si pu, sullistogramma di carico, tracciare la retta della disponibilit aziendale a livello 18.
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Listogramma di carico
FABBISOGNO-DISPONIBILITA' ADDETTI
30 26 25 26 26
20 18 N di addetti 15 15 13 11 10 10 10 10 10 10 10 11 11 13 12 12 12 15 18 15
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22
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20 18 17 17 17 17 16 15 N di addetti 15 18 18 18 18
10 10
10
10
10
10
10
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22
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Il programma di approvvigionamento
La disponibilit dei materiali, nei tempi e nel luogo in cui le attivit ne necessitano, un elemento cruciale per ogni progetto. Le esigenze del contrattista e del fornitore possono essere contrastanti. Infatti per il primo sarebbe meglio ricevere i materiali man mano che servono (just in time), mentre per il secondo, per motivi di costo, sarebbe meglio effettuare le consegne secondo quantitativi minimi (lotti economici).
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Il programma di approvvigionamento
Tenendo conto di queste esigenze contrastanti, si imposta il programma di approvvigionamento materiali. Individuata la data ottimale di consegna in cantiere (Early Start della attivit per la quale servono i materiali), si valutano le durate di ogni fase che costituisce il ciclo di procurement, e quindi, procedendo a ritroso, si calcolano le date di inizio e fine di ogni fase, e quindi le date entro le quali devono essere emessi gli ordini.
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Il programma di approvvigionamento
PM3
PV1 ES = 17 GEN
PIAZZAMENTO ORDINE
TEMPO DI APPRONTAMENTO
TEMPO DI TRASPORTO
CONSEGNA AL CANTIERE
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Il Budget di Progetto
Per approntare il budget di progetto, coerentemente con la contabilit industriale, dovremo considerare i vari costi. Nel nostro esempio analizzeremo in dettaglio i costi diretti, mentre considereremo in maniera forfettaria gli altri tipi di costi (indiretti, ammortamenti, etc..). (Normal Applied Overhead) E opportuno riordinare i costi diretti secondo le classi di costo: lavoro, materiali e prestazioni.
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Il Budget di Progetto
Costi diretti
Classe di costo Codice Risorsa P1 P1 A1 O1 LAVORO O1 A1 O1 T1 O1 O1 M1 MATERIALI M3 M4 PRESTAZIONI L1 Costo Unitario Risorsa 500 500 500 250 250 500 250 500 250 250 Quantit Risorsa 60 21 54 16 24 20 24 60 20 15 Risorsa Progettista Progettista Approvvigionatore Operaio Operaio Approvvigionatore Operaio Tecnico Operaio Operaio Codice Attivit PP1 PP2 PM1 PM2 PM3 PM4 PM5 PV1 PV2 PV3 PM1 PM3 PM4 PV3 Importo 30.000 10.500 27.000 4.000 6.000 10.000 6.000 30.000 5.000 3.750 120.000 70.000 55.000 20.000 Totale Generale 245.000 20.000 397.250 132.250 Totale Classe
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Il Budget di Progetto
Costi diretti I costi elementari del progetto possono essere riepilogati sia per WBS, sia per classi di costo (lavoro, materiali, prestazioni). Ci consente di costruire la CBS Breakdown Structure) del progetto. (Cost
Questa struttura ci consente di avere informazioni sia sulle incidenze percentuali delle varie classi di costo, sia sulle incidenze percentuali delle varie attivit.
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Il Budget di Progetto
WBS, CBS, pesi delle attivit
P PM PV
PP
PP1
PP2
PM1
PM2
PM3
PM4
PM5
PV1
PV2
PV3
30000 (7,6%)
10500 (2,6%)
147000 (37%)
4000 (1%)
76000 (19,1%)
65000 (16,4%)
6000 (1,5%)
30000 (7,6%)
5000 (1,2%)
23750 (6%)
Lavoro
132.250 (33%)
30000
10500
27000
4000
6000
10000
6000
30000
5000
3750
Materiali
245.000 (62%)
120000
70000
55000
20000
Totale
397.250 77
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Il Budget di Progetto
WBS, CBS, pesi delle attivit Di particolare importanza sono i pesi percentuali delle varie attivit, perch essi possono, come vedremo in seguito, venire utilizzati per la stima dellavanzamento (progress) dei lavori. Quando non si dispone dei costi delle attivit, una stima dei pesi relativi pu essere fatta in base a : durate (giorni), ore di lavoro, quantit fisiche (km, tonnellate, etc.
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Il Budget di Progetto
Il conto economico previsionale Per redigere il conto economico previsionale, ai costi diretti necessario aggiungere i costi indiretti, cio quelli non direttamente imputabili alle attivit (management del progetto, manutenzione dofficina, gestione magazzino e movimentazioni, controllo qualit, gestione del personale, amministrazione, etc.). Gli ammortamenti dovrebbero essere attribuiti alle attivit in base alla durata di utilizzo dei mezzi (uso di gru, macchine utensili, attrezzature, saldatrici, etc.)
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Il Budget di Progetto
Il conto economico previsionale
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Il Budget di Progetto
Il Cash Flow previsionale Per costruire il Cash Flow previsionale del progetto necessario valutare gli aspetti finanziari, che sono diversi da quelli economici. Per illustrare la differenza tra questi due aspetti, si considerino, per esempio, ammortamenti e materiali.
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Il Budget di Progetto
Ammortamenti: Le quote di ammortamento dei mezzi e delle attrezzature debbono essere, da un punto di vista economico, imputate al progetto, perch esso fa effettivamente uso di questi mezzi per produrre il suo margine economico. Da un punto di vista finanziario, invece, gli ammortamenti non rappresentano una uscita di cassa del progetto, perch questa avvenuta in passato, allatto dellacquisto e pagamento dei mezzi.
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Il Budget di Progetto
Materiali: Da un punto di vista economico, per costruire listogramma dei costi giornalieri del progetto, necessario imputare, ad ogni attivit, il costo dei materiali, giorno per giorno, man mano che vengono usati. Da un punto di vista finanziario, invece, lesborso per il pagamento dei materiali avviene, nel caso in esame, al momento della consegna, e quindi prima del momento di impiego dei materiali stessi.
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Il Budget di Progetto
Nella determinazione del Conto Economico, i Ricavi ed i Costi seguono, dunque, un criterio di imputazione temporale diverso da quello adottato nel Cash Flow per le corrispondenti voci Incassi ed Esborsi. La determinazione del Cash Flow fondamentale per sapere in quali periodi il progetto genera esposizione finanziaria, e quando disponibilit finanziaria.
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Il Budget di Progetto
Riconsideriamo il barchart delle attivit, nel quale avremo, per ogni attivit, e per ogni giorno, riportato il relativo costo del lavoro:
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Il Budget di Progetto
Sommiamo, giorno per giorno, i costi del lavoro di tutte le attivit, ottenendo i costi del lavoro giornalieri, oltre ai costi cumulati:
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Il Cash Flow previsionale Per facilitare il calcolo, si sono fatte le seguenti semplificazioni:
Il Budget di Progetto
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Il Budget di Progetto
Materiali: pagamento alla consegna
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Il Cash Flow previsionale Costi indiretti: si suppongono uniformemente nei vari giorni
Il Budget di Progetto
distribuiti
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Il Budget di Progetto
Incassi: come da contratto
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Il Cash Flow previsionale Il Cash Flow ottenuto dalla differenza tra incassi ed esborsi (giornalieri e cumulati)
Il Budget di Progetto
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Il Cash Flow previsionale Oneri e proventi finanziari: calcolati sulla esposizione cumulata del giorno precedente.
Il Budget di Progetto
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Il Budget di Progetto
Si noti che quando si ha una esposizione, il progetto genera degli oneri finanziari, quando si ha una disponibilit il progetto genera dei proventi.
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Il Budget di Progetto
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Il Budget di Progetto
Si osservi che, per evitare perdite dovuti alla differenza tra tassi attivi e passivi, e poich conveniente trattare, con gli istituti di credito, importi di quantit elevata, la gestione finanziaria di una azienda unica. Esposizione e disponibilit effettive saranno, quindi, determinate sommando i cash flow di tutti i progetti contemporaneamente in corso nellazienda.
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Curva ad S dei costi diretti Spesso un progetto pu essere, in prima approssimazione, suddiviso in una fase di avvio, in una fase centrale, in cui si svolgono molte attivit contemporaneamente, ed una fase finale, in cui si svolgono le poche attivit rimanenti.
Costi Tempo
Il Budget di Progetto
Ci rispecchiato dallistogramma dei costi, che, generalmente, ha valori pi elevati nella fase centrale del progetto.
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Curva ad S dei costi diretti Considerando, poi, il grafico dei costi cumulati, che possono essere interpretati come integrale di quelli giornalieri, si pu notare che esso tende ad assumere il caratteristico andamento ad S, proprio perch , in genere, nella fase centrale del progetto si svolgono pi attivit, e quindi i costi crescono pi rapidamente.
Costi Cumulati
Il Budget di Progetto
Tempo 98
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Il Budget di Progetto
Il budget dei costi, oltre a servire in sede previsionale, di fondamentale importanza durante lo svolgimento del progetto per valutare lavanzamento, per confrontare preventivo e consuntivo, e per consentire lanalisi degli scostamenti. Per questo motivo i dati del budget iniziale vengono congelati, e non sono pi modificati per tutta la durata del progetto, a meno che non vengano richieste, dal cliente, variazioni contrattuali (Extra Work).
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Si consideri, ora, di essere giunti al termine dell11 giorno del progetto (timenow), e che, essendo stato il giorno 7 gen sciopero, lattivit PP2 terminata con un giorno di ritardo, e quindi la PM1, ad essa seguente, non potuta iniziare, come previsto, il giorno 10 gen.
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100%
100%
25%
Timenow 11 gen
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Ripetendo lo stesso ragionamento per tutte le attivit svolte o in svolgimento al timenow, si puo costruire la seguente tabella, che consente di confrontare lavanzamento effettivo del progetto con lavanzamento di budget:
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Ritardo %
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LEarned Value Vediamo innanzitutto le seguenti definizioni: Budget Value: Costo programmato inizialmente per un determinato periodo Actual Value: Costo effettivo sostenuto in un determinato periodo Earned Value: Costo di budget delle attivit effettivamente svolte in un determinato periodo
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Esempio
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Esempio
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I costi sostenuti per realizzare il prodotto sono ACWP (actual cost of work performed) = 44.000 . I costi che sono stati previsti per la realizzazione del prodotto sono BCWP (budgeted cost of work performed ) = 40.000 . La differenza tra i due valori fornisce lo scostamento dei costi rispetto a quanto previsto CV(Cost variance) = BCWP - ACWS = - 4.000 .
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Il programma generale uno dei documenti pi importanti tra quelli prodotti dallattivit di planning. E anche il documento fondamentale per lattivit di reporting nei confronti del Cliente. Per un impianto chiavi in mano, esso riporta sinteticamente, in forma di bar-chart, le principali attivit delle fasi di ingegneria, approvvigionamenti e costruzione.
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Il programma si prepara prendendo prima in considerazione le apparecchiature principali, scelte in base alle esperienze passate. Queste sono, in genere, le apparecchiature che possono condizionare la data di fine progetto (quindi critiche o sub-critiche in una analisi reticolare). Per queste apparecchiature si considereranno i tempi necessari allingegneria (disegni, specifiche, P&ID) ed allapprovvigionamento.
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Con lingegneria di queste apparecchiature completata al 20-30%, le apparecchiature risulteranno sufficientemente definite per poter anticipare le specifiche di acquisto (R.d.A.), che saranno inviate allente approvvigionamenti.
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A questo punto pu iniziare il ciclo di procurement, che prevede: Richiesta di offerta (R.d.O.) Ricevimento offerte dai fornitori Selezione dei fornitori ed dellordine
emissione
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Successivamente devono essere stimati i tempi per la fabbricazione (fabrication) dellapparecchiatura e per il successivo trasporto in cantiere. In cantiere dovr poi essere effettuato il sollevamento e posa in opera dellapparecchiatura (installation), i collegamenti e la strumentazione, ed infine il collaudo (commissioning)
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Concettuale o Processo
Esecutiva o Dettaglio
Costruttiva o Montaggio
Materiali
Consumo Permanenti
Apparecchiature Packages
Fabbricazione Reso in opera
Costruzione Diretta
Cantiere 1 Cantiere 2 Cantiere n Appalto 1
Subappalti
Appalto 2 Appalto n
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I criteri di raggruppamento delle varie attivit, allinterno dei blocchi principali ingegneria, approvvigionamento, costruzione, seguono le stesse logiche utilizzate per il frazionamento del progetto nella WBS.
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Overall Master Schedule Per un impianto chiavi in mano si organizza il bar-chart raggruppando le attivit nella seguente maniera: Ingegneria concettuale Ingegneria esecutiva Approvvigionamento Costruzione Avviamento
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LOverall Master Schedule di importanza fondamentale per il Cliente e per il Progetto, perch costituisce, una volta approvato dal Committente, la base del programma contrattuale e la base del sistema di reporting durante lo svolgimento del progetto.
Documento di crosoft Office Proje
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Il Rischio si riferisce a condizioni o circostanze future, fuori dal controllo del team di progetto, che, se si verificano, avranno un impatto negativo sul progetto. In altre parole, mentre una Issue un serio problema reale, che bisogna affrontare e risolvere, un Rischio un potenziale problema futuro che non si ancora verificato.
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Un Project Manager reattivo cerca di risolvere i grandi problemi (Issue) appena si verificano. Un Project Manager proattivo cerca di risolvere i potenziali problemi prima ancora che si verifichino. Questultima larte della Gestione del Rischio.
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Non tutti i problemi possono essere individuati in anticipo, ed alcuni potenziali problemi, che sembrano improbabili, possono invece verificarsi. Comunque, molti problemi possono essere visti in anticipo, e dovrebbero essere gestiti, in modo proattivo, attraverso un processo di Gestione del Rischio
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Il Rischio qualcosa di comune a tutti i progetti. Tutti i progetti hanno un qualche grado di incertezza, dovuto alle assunzioni associate loro ed allambiente nel quale vengono eseguiti Sebbene i rischi non possano essere eliminati del tutto, molti di loro possono essere prevenuti e risolti anzitempo. Scopo della Gestione del Rischio identificare i fattori di rischio per un progetto, e stabilire un Piano di Gestione del Rischio per ridurre la probabilit che il rischio si materializzi.
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Esaminiamo ora una semplice procedura che, rinunciando alluso di tecniche e metodologie avanzate, consenta di: Identificare i principali rischi del progetto Valutare (soggettivamente) probabilit e impatto dei rischi Calcolare e monitorare periodicamente lentit dei rischi Associare i rischi alle attivit del progetto Collocare i rischi nel tempo come appropriato Considerare le possibili strategie di gestione dei rischi.
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Il primo passo, per identificare i possibili rischi in cui il progetto pu incorrere, consiste nellapprontare delle liste di lavoro in cui vengono elencati i rischi potenziali. In questa prima fase si possono utilizzare discussioni dirette (brainstorming), oppure la compilazione di questionari (metodo Delphi), oppure ricorrere a check list, o a qualsiasi altro metodo che consenta di individuare le minacce pi significative per il progetto.
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Naturalmente, questa una attivit alla quale partecipano tutti i componenti del team di progetto. Identificati tutti i rischi che possono minacciare il progetto, necessario confrontarli, eliminare quelli sovrabbondanti, aggiungere quelli trascurati, scomporre quelli che sono semplici effetti di cause primarie, accorpare quelli simili. Ci fatto, possibile individuare dei gruppi di rischi omogenei e disegnare la Risk Breakdown Structure.
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Livello 1
Livello 2
Livello 3
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Disegnata la Risk Breakdown Structure (RiBS), sempre in team, si effettua una valutazione (soggettiva) dei rischi che sono stati identificati. Ci si propone dimensioni: di valutare i rischi su due
Probabilit di accadimento del rischio elementare (punteggio 010) Impatto del rischio elementare sul progetto (punteggio 010)
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Codice Descrizione Impatto Probabil. Rischio
[a]
[b]
[a x b]
30,2
23.4
705,5
RT RTI rti1 rti2 RTF rtf1 rtf2 rtf3 RTC rtc1 rtc2 rtc3 RTP rtp1 rtp2
TECNICI, GESTIONALI Ingegneria Novit ingegneria di base e lavori civili Mancanza dati. Errori ingegneria di base Forniture, Subappalti Errori di stima e gestione Subcontrattisti Stime aziendali quantit materiali Ambiguit specifiche del Cliente Costruzione Rese inferiori al previsto Penali per ritardo consegne Stima quantit di lavoro necessaria Project Management Gestione delle varianti contrattuali Mancanza cultura di planning
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RE REE ree1 ree2 REF ref1 ref2 REB reb1 reb2 REP rep1 rep2 rep3 RI RIA ria1 ria2 ria3 RII rii1 rii2 rii3 ECONOMICI, POLITICI Economici Revisione prezzi materie prime Nuove aliquote fiscali Finanziari Inflazione Fabbisogni di cassa non previsti Burocratici-Normativi Normative Regionali, Provinciali, Comunali Permessi ed espropri Politici Instabilit del Governo Centrale Nuovo Contratto di Lavoro Guerre e sommosse IMPREVISTI Acts of God Alluvione Terremoto Frane Incidenti, scioperi, etc. Giornate sciopero per rinnovo contratto Incidenti sul lavoro Blocco temporaneo dei trasporti 21,3 12,2 9 8 10,7 8 7 7,3 2 8 12,4 7 6 10 17,2 16,0 9 10 9 9,3 3 6 7 12,1 5,7 6 2 5,0 4 3 6,6 4 5 7,0 5 7 1 8,6 4,6 3 1 4 8,1 5 3 6 258 70 54 16 53 32 21 48 8 40 87 35 42 10 148 73 27 10 36 75 15 18 42
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I calcoli eseguiti nelle tabelle di valutazione di impatto e probabilit sono i seguenti: Rischio elementare = Probabilit x Impatto Rischio aggregato = (Rischi elementari) Impatto aggregato = [Risc.Aggr. x (Imp./ Prob.)] Probab. aggregata = [Risc.Aggr.x(Prob./ Imp.)]
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Le ultime due formule riportate consentono la scomposizione dei rischi aggregati (es. imprevisti = 148) nelle componenti impatto (17,2) e probabilit (8,6). Il calcolo dei rischi aggregati ha permesso di rappresentare efficacemente le minacce al progetto con grafici a torta impostati ai vari livelli di breakdown.
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IMPREVISTI 21%
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Ingegneria 11%
Forniture, Subappalti 8%
Politici 12%
Costruzione 14%
Project Management 9%
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Le matrici impatto-probabilit
Un modo assai semplice di rappresentare i rischi di un progetto quello di posizionarli in un punto di uno spazio cartesiano in cui sulle ascisse si misurano gli impatti, e sulle ordinate le probabilit che il rischio si concretizzi. Su questo spazio possibile anche tracciare delle curve che rappresentano il luogo dei punti a rischio costante (isorischio) . Queste curve sono rami di iperbole aventi equazione: Rischio = Costante = Probabilit x Impatto
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Le matrici impatto-probabilit
Matrice Impatto-Probabilit
14
Ingegneria 12
Rischio
Costruzione
Altissimo
10 Forniture, Subappalti Incidenti, scioperi, etc. Probabilit 8 Project Management Burocratici Normativi 6 Finanziari Acts of God Politici
Alto
150
Medio-Alto
Economici
100
Medio-Basso
4
50 25
Basso
2
0 0 2 4 6 8 Impatto 10 12 14 16 18
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Le matrici impatto-probabilit
Si individuano, cos, diverse zone dello spazio dei rischi, che possono essere cos identificate: Zona Zona Zona Zona Zona a basso rischio a rischio medio basso a rischio medio alto a alto rischio ad altissimo rischio
Si pu, cos, in fase di planning, valutare i rischi, ed, in fase di controllo, monitorarne levoluzione.
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Una volta identificati, classificati e misurati i rischi,il passo finale consiste nel trovare le azioni che possono essere intraprese per gestire i rischi identificati. Strumento di risk management qualsiasi azione in grado di ridurre il rischio, ossia di diminuire la probabilit di accadimento dellevento dannoso o limpatto potenziale sul progetto.
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I tre momenti fondamentali del processo di concretizzazione di un rischio sono: Levento Il danno Le conseguenze finanziarie
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Le strategie disponibili per fronteggiare questi tre momenti sono: Lelusione e la prevenzione: mira ad impedire il verificarsi dellevento; La protezione: ad evento avvenuto, mira a ridurne limpatto sulle strutture e sulle operazioni aziendali; Lassicurazione, il trasferimento non assicurativo e la ritenzione: ad evento e danno avvenuto, hanno lobiettivo di sottrarre lazienda alle conseguenze finanziarie che ne deriverebbero.
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Infine, il Contingency Planning, che mira a gestire contemporaneamente eventi, danni e conseguenze finanziarie. Quindi, riassumendo, le strategie di Risk Management utilizzabili sono:
Evento 1. Elusione 2. Prevenzione Danno 3. Protezione Conseguenze Finanziarie 4. Assicurazione 5. Trasferimento 6. Ritenzione
7. Contingency Planning
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Lelusione leliminazione del rischio per mezzo della rinuncia allattivit o alle operazioni che ne stanno allorigine. Nel caso pi estremo, si tratta di una rinuncia ad uno dei business aziendali.
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La prevenzione linsieme delle misure di sicurezza finalizzate ad impedire il prodursi di evenienze dannose. La prevenzione , in sostanza, una riduzione della probabilit dellevento a parit di impatto. Nella matrice impatto-probabilit, la prevenzione si rappresenta, dunque, con un salto verticale verso il basso su di una curva ad isorischio minore.
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La protezione consiste in un insieme di misure di sicurezza, riferite, per, alla minimizzazione del danno in occasione del prodursi degli eventi indesiderati. La protezione , quindi, uno strumento di difesa di secondo livello, che interviene quando la prevenzione fallisce. E, quindi, una riduzione dellimpatto del danno a parit di probabilit. Nella matrice impatto-probabilit si rappresenta con un salto orizzontale verso sinistra, su di una curva ad isorischio minore..
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Con lassicurazione le conseguenze finanziarie dellevento dannoso vengono trasferite allassicuratore nei limiti ed alle condizioni stabilite nel contratto (la polizza), in cui viene fissato anche il corrispettivo pagato dallassicurato (il premio).
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Il trasferimento non assicurativo lo spostamento del rischio su soggetti diversi da una compagnia di assicurazione (contratto di sub-appalto, contratto di leasing, etc.). Il trasferimento delle responsabilit ha naturalmente un costo, che viene pagato allinterno degli importi e delle tariffe contrattuali.
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La ritenzione lassunzione, da parte dellazienda, di una quota, o della totalit del rischio. I danni eventuali relativi a tale quota sono sostenuti con mezzi finanziari interni. La ritenzione pu essere assistita da una pianificazione finanziaria per la distribuzione nel tempo dellonere delle perdite, con effetti che si avvicinano a quelli offerti dallassicurazione.
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La stesura di un contingency plan implica la stesura preventiva di piani atti a fronteggiare eventi, danni e conseguenze finanziarie che possono verificarsi compromettendo lesito del progetto. La stesura di contingency plan lopposto della gestione per emergenze o stati di crisi, ancora diffusa in molte aziende
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