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e L
+
, con L
L
+
=
Corso di Scienza delle Costruzioni 84 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.2 Forze interne
Fig. 6.1
Fig. 6.2
L , L
L
+
= . Nel modello di trave si assume che le due parti si
scambino delle azioni di contatto cos` fatte (gura 6.4):
L
+
esercita su L
esercita su L
+
un sistema di forze interne equivalente
alla forza (G(s), R
.
Queste azioni rappresentano globalmente lazione reciproca tra L
+
e L
attraverso la sezione. Il sistema di forze interne per una trave ` e noto quando
si conoscono sezione per sezione le grandezze R, R
, M, M
, ovvero se sono
Corso di Scienza delle Costruzioni 85 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.2 Forze interne
Fig. 6.3
Fig. 6.4
Corso di Scienza delle Costruzioni 86 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.3 Equilibrio della trave
note le funzioni
s (0, L) R(s), R
(s), M(s), M
(s) .
6.3 Equilibrio della trave
Consideriamo una trave soggetta ad un sistema di forze esterne
{ f , c, (G
i
, F
i
), (G
j
, C
j
) }
e ad un sistema di forze interne
{ R, R
, M, M
} .
Fissiamo sullasse della trave unascissa curvilinea s (0, L) e consideriamo
una generica parte della trave compresa tra le sezioni di ascisse s
1
e s
2
(gura
6.5).
Fig. 6.5
Indichiamo con r
e
(s
1
, s
2
) e m
e
O
(s
1
, s
2
) rispettivamente la risultante ed il
momento risultante (rispetto ad un ssato polo O) di tutte le forze esterne
agenti sul tratto di trave. La risultante ed il momento risultante di tutte le
forze (esterne ed interne) agenti sul tratto considerato risultano pari a:
_
r(s
1
, s
2
) = r
e
(s
1
, s
2
) +R(s
2
) +R
(s
1
)
m
O
(s
1
, s
2
) = m
e
O
(s
1
, s
2
) + (G(s
2
) O) R(s
2
)+
+(G(s
1
) O) R
(s
1
) +M(s
2
) +M
(s
1
)
Corso di Scienza delle Costruzioni 87 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.3 Equilibrio della trave
Assiomi di Eulero: la trave `e in equilibrio sotto il sistema di forze
(interne ed esterne) considerato se e solo se
_
r(s
1
, s
2
) = r
e
(s
1
, s
2
) +R(s
2
) +R
(s
1
) = 0
m
O
(s
1
, s
2
) = m
e
O
(s
1
, s
2
) + (G(s
2
) O) R(s
2
)+
+(G(s
1
) O) R
(s
1
) +M(s
2
) +M
(s
1
) = 0
per ogni s
1
, s
2
(0, L) .
(6.1)
Si osservi che se si sceglie s
1
= 0 e s
2
= L, le equazioni (6.1) assumono la
forma
_
r
e
(0, L) = 0
m
e
O
(0, L) = 0
e dunque rappresentano le equazioni cardinali della statica per la trave; si
osservi che nel caso in esame esse sono necessarie ma non sucienti per
lequilibrio.
Dividiamo ora la trave nelle due parti L
+
e L
e
poi alla parte L
+
e calcolando i momenti rispetto al polo G(s), si ottiene
rispettivamente:
_
r(0, s) = r
e
(0, s) +R(s) = 0
m
G(s)
(0, s) = m
e
G(s)
(0, s) +M(s) = 0
_
r(s, L) = r
e
(s, L) +R
(s) = 0
m
G(s)
(s, L) = m
e
G(s)
(s, L) +M
(s) = 0.
Osserviamo inoltre che, per lequilibrio dellintera trave si ha
_
r(0, L) = r
e
(0, s) +r
e
(s, L) = 0
m
G(s)
(0, L) = m
e
G(s)
(0, s) +m
e
G(s)
(s, L) = 0
_
r
e
(0, s) = r
e
(s, L)
m
e
G(s)
(0, s) = m
e
G(s)
(s, L) ,
pertanto risulta:
_
R(s) = r
e
(0, s) = r
e
(s, L) = R
(s)
M(s) = m
e
G(s)
(0, s) = m
e
G(s)
(s, L) = M
(s) .
Corso di Scienza delle Costruzioni 88 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.4 Caratteristiche della sollecitazione
Dunque i due tronchi L
+
e L
ed M
, azioni di L
su L
+
, coincidono con la
risultante ed il momento risultante rispetto al polo G(s) delle forze esterne
agenti su L
.
Fig. 6.6
6.4 Caratteristiche della sollecitazione
Per caratterizzare le azioni interne nelle travi, ` e utile riferirsi alle componenti
di R ed M in un opportuno sistema di riferimento. Sia (G; x, y, z) un sistema
di riferimento cartesiano ortogonale con asse z tangente alla linea dasse della
trave in G e diretto nel verso delle ascisse curvilinee crescenti (cio` e uscente
da L
(A) R
A
u
+
(A) + M
A
(A) M
A
+
(A) =
= R
A
[[u]]
A
M
A
[[]]
A
= 0
per ogni [[u]]
A
, [[]]
A
compatibili con la sconnessione.
Corso di Scienza delle Costruzioni 94 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.6 Sconnessioni
Fig. 6.12
Si analizzano nel seguito le possibili situazioni.
Cerniera (gura 6.13)
Lequazione cinematica di vincolo ` e
[[u]]
A
= 0,
pertanto si ha
L = R
A
[[u]]
A
M
A
[[]]
A
= M
A
[[]]
A
= 0 per ogni [[]]
A
M
A
= 0 ,
mentre R
A
`e arbitraria. Dunque una cerniera pu` o trasmettere solo forze pas-
santi per la cerniera stessa, e di conseguenza nella sezione in cui ` e applicata
la sconnessione il momento ettente ` e nullo.
Fig. 6.13
Doppio pendolo (gura 6.14)
Corso di Scienza delle Costruzioni 95 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.6 Sconnessioni
Le equazioni cinematiche di vincolo sono:
_
[[u]]
A
e = 0
[[]]
A
= 0 ,
pertanto:
L = R
A
[[u]]
A
M
A
[[]]
A
= R
A
[[u]]
A
= 0 per ogni [[u]]
A
e .
Il lavoro si annulla quando R
A
[[u]]
A
, cio`e quando R
A
e (ovvero R
A
d =
0, con M
A
che pu` o avere valore arbitrario. Dunque il doppio pendolo pu` o
trasmettere una coppia di valore qualsiasi ed una forza parallela allasse dei
pendoli.
Fig. 6.14
Nel caso particolare in cui i pendoli sono diretti lungo la direzione dellasse
della trave (gura 6.14b) , si ha:
R
A
d = T(A) = 0 ,
dunque nella sezione di applicazione del doppio pendolo il taglio si annulla,
mentre sforzo normale e momento ettente sono arbitrari.
Se viceversa lasse del doppio pendolo ` e perpendicolare allasse della trave
(gura 6.14c), si ha:
R
A
d = N(A) = 0 ,
Corso di Scienza delle Costruzioni 96 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.6 Sconnessioni
dunque lo sforzo normale si annulla, mentre taglio e momento ettente sono
arbitrari.
Pendolo (gura 6.15)
L equazioni cinematica di vincolo ` e
[[u]]
A
e = 0 ,
dunque
L = R
A
[[u]]
A
+ M
A
[[]]
A
= 0 per ogni [[u]]
A
e per ogni(A).
Questo implica che R
A
e e M
A
= 0. Dunque il carrello trasmette solo una
forza passante per la sezione A e parallela allasse del carrello stesso.
Fig. 6.15
Se in particolare lasse del pendolo ` e parallelo allasse della trave, si ha
(gura 6.15a)
T(A) = 0 M(A) = 0 ,
se viceversa i due assi sono perpendicolari, si ha (gura 6.15b)
N(A) = 0 M(A) = 0 .
Corso di Scienza delle Costruzioni 97 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.7 Problema statico
Pendolo improprio (gura 6.16)
L equazioni cinematica di vincolo ` e
[[]]
A
= 0 ,
dunque
L = R
A
[[u]]
A
+ M
A
[[]]
A
= R
A
[[u]]
A
= 0 per ogni [[u]]
A
.
Il lavoro si annulla quando R
A
= 0 con M
A
qualunque. Dunque il pendolo
improprio pu` o trasmettere solo una coppia M
A
. Di conseguenza risulta
T(A) = 0 N(A) = 0 .
Fig. 6.16
6.7 Problema statico
Il problema statico per una travatura con assegnato sistema di forze esterne,
consiste nella determinazione delle reazioni vincolari e delle caratteristiche
della sollecitazione (azioni interne in ogni sezione) che rendono la travatura
equilibrata.
Consideriamo una travatura soggetta ai seguenti sitemi di forze:
forze esterne
forze attive (assegnate);
forze reattive (incognite);
forze interne
N, T, M (incognite).
Corso di Scienza delle Costruzioni 98 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.7 Problema statico
Fig. 6.17
Diremo che il problema statico ` e
impossibile, se non esiste un sistema di forze reattive ed un sistema di
forze interne che rendono equilibrata la travatura per i carichi esterni
(gura 6.17d,f);
possibile, se esistono almeno un sistema di forze reattive e un sistema di
forze interne che rendono equilibrata la travatura; in questo caso diremo
che la travatura `e
staticamente determinata, se attraverso le sole equazioni di equili-
brio `e possibile determinare un unico sistema di forze reattive ed un
unico sistema di forze interne che rendono equilibrata la travatura
(gura 6.17b,c);
staticamente indeterminata se tali sistemi non sono univocamente
determinabili con le sole equazioni di equilibrio (gura 6.17a,e).
Teorema. 6.1. (Dualit` a staticacinematica).
Una travatura isostatica ` e staticamente determinata per ogni sistema di
forze esterne attive.
Corso di Scienza delle Costruzioni 99 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.8 Teorema dellequilibrio
Una travatura iperstatica ` e staticamente indeterminata per ogni sistema
di forze esterne attive.
Per una travatura cinematicamente indeterminata il problema statico
`e, a seconda del sistema di forze esterne attive, possibile o impossibile;
in particolare per un sistema di forze per il quale il problema statico ` e
possibile
se la travatura `e labile, essa risulta staticamente determinata,
se la travatura `e labile a vincoli inecaci, essa risulta staticamente
indeterminata.
6.8 Teorema dellequilibrio
Si assegni una trave rettilinea soggetta ad un sistema di forze esterne ed interne
(gura 6.18), e supponiamo che essa sia in equilibrio. Si consideri una parte
della trave individuata da due sezioni di ascissa s
1
e s
2
rispettivamente, in
modo che esso non contenga al suo interno carichi concentrati, ma solo coppie
e forze distribuite.
Fig. 6.18
Se la trave `e in equilibrio, valgono gli assiomi di Eulero, dunque ` e in equi-
librio ogni sua parte. Gli assiomi di Eulero, scritti per il tronco s
1
s
2
,
forniscono le seguenti equazioni:
_
r(s
1
, s
2
) = R(s
2
) R(s
1
) +r
e
(s
1
, s
2
) = 0
m
O
(s
1
, s
2
) = M(s
2
) M(s
1
) +m
e
O
(s
1
, s
2
) = 0.
(6.2)
Corso di Scienza delle Costruzioni 100 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.8 Teorema dellequilibrio
Nella prima delle (6.2), il termine r
e
(s
1
, s
2
) rappresenta la risultante delle forze
esterne, ossia:
r
e
(s
1
, s
2
) =
_
s2
s1
f ds ,
inoltre, poiche tra s
1
ed s
2
non vi sono forze concentrate, il campo vettoriale
delle sollecitazioni R(s) `e continuo, dunque per il teorema fondamentale del
calcolo integrale si ha:
R(s
2
) R(s
1
) =
_
s2
s1
dR
ds
ds .
Sostituendo questi risultati nella prima delle (6.2), si ha quindi:
r(s
1
, s
2
) =
_
s2
s1
_
dR
ds
+f
_
ds = 0 per ogni s
1
, s
2
(0, L) .
Questa relazione deve valere per arbitrarie sezioni s
1
e s
2
(purche non vi siano
forze o coppie concentrate allinterno), dunque lintegrale `e nullo per arbitrari
estremi di integrazione; questo implica che la funzione integranda deve essere
nulla, ossia:
dR
ds
+f = 0 per ogni s (0, L) . (6.3)
In un sistema di riferimento locale (gure 6.7, 6.19) si pu` o scrivere:
R = Ne
3
+ Te
2
; f = p e
3
+ q e
2
;
poiche la trave `e rettilinea, e
2
ed e
3
sono costanti, per cui:
dR
ds
=
dN
ds
e
3
+
dT
ds
e
2
.
Proiettando la (6.3) lungo z ed y si ottiene rispettivamente:
dN
ds
+ p = 0 ;
dT
ds
+ q = 0 .
Corso di Scienza delle Costruzioni 101 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.8 Teorema dellequilibrio
Fig. 6.19
Consideriamo ora il termine m
e
O
(s
1
, s
2
), calcolato rispetto al polo O corri-
spondente ad s = 0. Risulta:
m
e
O
(s
1
, s
2
) =
=
_
s2
s1
_
c + (G(s) O) f
_
ds + (G(s
2
) O) R(s
2
) (G(s
1
) O) R(s
1
) =
=
__
s2
s1
_
c s q
_
ds s
2
T(s
2
) + s
1
T(s
1
)
_
e
1
.
Per la continuit` a delle funzione T(s) e M(s) risulta:
s
2
T(s
2
) s
1
T(s
1
) =
_
s2
s1
d(s T)
ds
ds =
_
s2
s1
_
ds
ds
T + s
dT
ds
_
ds =
=
_
s2
s1
(T s q) ds
M(s
2
) M(s
1
) =
_
s2
s1
dM
ds
ds ,
per cui la seconda delle (6.2) diventa:
m
O
(s
1
, s
2
) =
__
s2
s1
_
dM
ds
+ c s q T + s q
_
ds
_
e
1
=
=
__
s2
s1
_
dM
ds
+ c T
_
ds
_
e
1
= 0 per ogni s
1
, s
2
(0, L) .
Corso di Scienza delle Costruzioni 102 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.8 Teorema dellequilibrio
Questa relazione deve valere per arbitrarie sezioni s
1
e s
2
, dunque la funzione
integranda deve essere nulla, ossia:
dM
ds
+ c T = 0 per ogni s (0, L) .
Le tre equazioni
_
_
dN
ds
+ p = 0
dT
ds
+ q = 0
dM
ds
+ c T = 0
(6.4)
rappresentano le equazioni indenite di equilibrio per una trave rettilinea e
sono valide in ogni sezione in cui non sia applicato un carico concentrato. Si
ricorda che in queste equazioni i segni delle funzioni N, T, M, p, q e c sono
positivi se rispettano le convenzioni rappresentate in gura 6.20.
Fig. 6.20
Corso di Scienza delle Costruzioni 103 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
6.9 Applicazioni
6.9.1
Fig. 6.21
La trave in gura 6.21 `e isostatica, dunque staticamente determinata. Per
determinare le reazioni vincolari e le caratteristiche della sollecitazione sono
sucienti le equazioni di equilibrio. La caratterizzazione statica dellincastro
fornisce per esso le tre componenti reattive H
A
, V
A
, M
A
(gura 6.22).
Fig. 6.22
Le equazioni cardinali della statica, ssando il polo per i momenti in A,
danno
_
_
_
H
A
+ F cos = 0
V
A
F sin = 0
M
A
FLsin = 0
_
_
_
H
A
= F cos
V
A
= F sin
M
A
= FLsin .
La reazione H
A
ha componente negativa, per cui ` e diretta verso destra. Rap-
presentiamo lo schema di corpo libero:
Per determinare le leggi di variazione delle caratteristiche della sollecita-
zione, ssiamo unascissa s (0, L) lungo lasse della trave, e consideriamo la
parte di trave a sinistra (o alternativamente a destra) della sezione di ascissa
Corso di Scienza delle Costruzioni 104 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.23
generica s (gura 6.24). Le caratteristiche della sollecitazione sono date dalla
risultante e dal momento risultante rispetto alla sezione considerata di tutte
le forze esterne agenti sulla parte di sinistra (o alternativamente di destra)
secondo le convenzioni rappresentate in gura 6.20. Si ottiene
_
_
_
N(s) = F cos
T(s) = F sin
M(s) = FLsin + Fs sin
Fig. 6.24
Si osservi che le leggi di variazione cos` ricavate rispettano le equazioni
indenite di equilibrio. Infatti, non essendoci carichi distribuiti, dN/ds =
dT/ds = 0, dunque N e T sono costanti, mentre dM/ds = T, dunque M `e
lineare rispetto ad s. I diagrammi delle sollecitazioni sono rappresentati in
gura 6.25 (si noti che il diagramma del momento ettente si rappresenta con
le ordinate positive verso il basso).
Corso di Scienza delle Costruzioni 105 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.25
Fig. 6.26
6.9.2
La trave in gura 6.26 `e isostatica, dunque staticamente determinata. La
caratterizzazione statica della cerniera fornisce per essa le componenti reattive
H
A
e V
A
, mentre per il carrello in B si ha V
B
(gura 6.27).
Fig. 6.27
Sostituendo il carico distribuito q con una forza concentrata equivalente di
modulo pari a qL e applicata in mezzeria del tratto su cui ` e applicato il carico,
Corso di Scienza delle Costruzioni 106 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
le equazioni cardinali della statica, ssando il polo per i momenti in A, danno:
_
_
H
A
= 0
V
A
+ V
B
qL = 0
V
B
L qL
L
2
= 0
_
H
A
= 0
V
A
=
qL
2
V
B
=
qL
2
.
Rappresentiamo lo schema di corpo libero:
Fig. 6.28
Per determinare le leggi di variazione delle caratteristiche della sollecita-
zione, ssiamo unascissa s (0, L) lungo lasse della trave, e consideriamo la
parte di trave a sinistra (o alternativamente a destra) della sezione di ascissa
generica s (gura 6.29). Le caratteristiche della sollecitazione sono date dalla
risultante e dal momento risultante rispetto alla sezione considerata di tutte
le forze esterne agenti sulla parte di sinistra (o alternativamente di destra)
secondo le convenzioni rappresentate in gura 6.20:
_
_
N(s) = 0
T(s) =
qL
2
qs
M(s) =
qL
2
s
qs
2
2
Si osservi che dN/ds = 0, dT/ds = q, dM/ds = T, dunque M ha
andamento parabolico. Nella sezione s = L/2 dove T = 0 il diagramma del
momento presenta un massimo relativo: M(L/2) = qL
2
/8.
Corso di Scienza delle Costruzioni 107 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.29
Fig. 6.30
Fig. 6.31
6.9.3
Studiamo cinematicamente la travatura in gura 6.31 con il metodo geometrico
(gura 6.32). Essa `e costituita da tre corpi rigidi vincolati con un doppio
Corso di Scienza delle Costruzioni 108 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.32
pendolo (vincolo doppio), un carrello (vincolo semplice) e un incastro (vincolo
triplo), e connessi con un pendolo (connessione semplice) ed un doppio pendolo
(connessione doppia) per cui risulta:
l = 3n v c = 9 (2 + 1 + 3) (1 + 2) = 0 ;
dunque la travatura pu` o essere isostatica o labile a vincoli inecaci. Il dop-
pio pendolo in A ssa il centro di rotazione C
I
del primo tratto nel punto
improprio associato alla direzione orizzontale, mentre il carrello in C impone
che lo stesso C
I
debba appartenere alla retta verticale r. Queste condizioni
sono incompatibili, dunque non pu` o esserci alcun C
I
, cio`e il tratto I non pu` o
subire spostamenti rigidi innitesimi. Lo stesso si pu` o dire per il tratto III per
eetto dellincastro che sottrae ad esso tutti i gradi di libert` a. Il pendolo in
D impone che il centro di rotazione relativo C
I,II
debba trovarsi sulla retta s,
ma essendo il campo di spostamenti di I identicamente nullo, questa diventa
una condizione su C
II
. Allo stesso modo il doppio pendolo in E impone che
C
II,III
sia il punto improprio associato alla direzione orizzontale, ma essendo
il campo di spostamenti di III nullo, anche questa diventa una condizione su
C
II
. Queste ultime due condizioni sono incompatibili, dunque non pu` o esistere
C
II
, per cui nessuno dei tre tratti pu` o subire spostamenti rigidi innitesimi e
la struttura `e isostatica, dunque anche staticamente determinata.
La caratterizzazione statica dei vincoli fornisce le componenti reattive H
A
e M
A
per il doppio pendolo, V
C
per il carrello e H
F
, V
F
M
F
per lincastro
(gura 6.33).
Corso di Scienza delle Costruzioni 109 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.33
Per determinare le reazioni vincolari utilizziamo le equazioni cardinali della
statica, ssando il polo per i momenti in F, e le equazioni di sconnessione.
La sconnessione in D `e doppia, per cui avremo due equazioni statiche. In
particolare il pendolo trasmette solo forze interne parallele al suo asse, per
cui si annulleranno sforzo normale e taglio (si veda la gura 6.15). Il doppio
pendolo in E trasmette solo forze dirette lungo il suo asse e coppie, dunque si
annulla il taglio (si veda la gura 6.14). Essendovi per` o una forza applicata
sulla sezione di sinistra, il taglio sar` a nullo solo a destra, mentre a sinistra
avr` a valore in modulo pari al modulo della forza applicata.
_
F
o
= 0
F
v
= 0
M(F) = 0
M(D) = 0
N(D) = 0
T
dx
(E) = 0
_
H
A
qL H
F
= 0
V
C
qL qL + V
F
= 0
M
A
H
A
L qL
2
3LV
C
+ qL
2
+ q
L
2
2
+ M
F
= 0
M
A
+ qL
2
+ H
A
L + V
C
L = 0
H
A
= 0
qL V
F
= 0
Corso di Scienza delle Costruzioni 110 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
H
A
= 0 M
A
= 2qL
2
V
C
= qL V
F
= qL
H
F
= qL M
F
=
qL
2
2
.
Rappresentiamo lo schema di corpo libero:
Fig. 6.34
I punti di discontinuit` a delle leggi di variazione delle caratteristiche della
sollecitazione sono:
sezioni B e C per la presenza di forze e coppie concentrate e per la
variazione di direzione dellasse della trave;
sezione E per la presenza di un forza concentrata e per la discontinuit` a
del carico distribuito.
Fissate sui vari tratti delle ascisse come indicato in gura, si ottengono le
seguenti leggi ed i corrispondenti diagrammi.
AB, s
1
(0, L)
N(s
1
) = 0
T(s
1
) = 0
M(s
1
) = 2qL
2
BC, s
2
(0, L)
Corso di Scienza delle Costruzioni 111 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
N(s
2
) = 0
T(s
2
) = 0
M(s
2
) = 2qL
2
+ qL
2
= qL
2
CE, s
3
(0, 2L)
N(s
3
) = 0
T(s
3
) = qL
M(s
3
) = 2qL
2
+ qL
2
+ qLs
3
= qLs
3
qL
2
EF, s
4
(0, L)
N(s
4
) = qs
4
T(s
4
) = qL qL qs
4
= qs
4
M(s
4
) = qL(L s
4
) +
qL
2
2
q(L s
4
)
2
2
= qL
2
qs
2
4
2
Si osservi che in B il diagramma del momento ettente non si pu` o ribal-
tare, in quanto il suo valore nella sezione immediatamente a sinistra ` e diverso
da quello nella sezione immediatamente a destra a causa della presenza della
coppia concentrata. In gura 6.36 sono riportate le coppie agenti sul nodo B
(le due forze interne pi` u la coppia concentrata) che come si pu` o vedere rispet-
tano lequilibrio alla rotazione. In C invece, non essendovi coppie concentrate
applicate, ma solo una forza concentrata, i due momenti a sinistra e a destra
sono uguali, dunque il diagramma pu` o essere ribaltato. In E vi `e una forza
concentrata perpendicolare allasse della trave, dunque si riscontra un salto
nel diagramma del taglio, e di conseguenza un punto angoloso nel diagramma
del momento ettente. Nella sezione a destra di E il taglio si annulla e dunque
vi `e un punto di massimo relativo del momento.
6.9.4
Studiamo cinematicamente la travatura in gura 6.37 con il metodo geome-
trico (gura 6.38). Essa costituita da due tratti vincolati con una cerniera
(vincolo doppio) e due carrelli (vincoli semplici), e connessi con una cerniera
(connessione doppia) per cui risulta:
l = 3n v c = 6 (2 + 1 + 1) 2 = 0 ;
Corso di Scienza delle Costruzioni 112 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.35
Fig. 6.36
dunque la travatura pu essere isostatica o labile a vincoli inecaci. La cerniera
in A ssa il centro di rotazione C
I
del primo tratto nella cerniera stessa, mentre
Corso di Scienza delle Costruzioni 113 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.37
Fig. 6.38
i due carrelli in E ed F impongono ciascuno che il centro C
II
debba appartenere
alle rispettive rette ecaci. Queste ultime due condizioni impongono che C
II
debba trovarsi nellintersezione dei due assi, mentre la cerniera in C impone
che il centro di rotazione relativo C
I,II
debba trovarsi nella cerniera stessa. I tre
possibili centri di rotazione C
I
, C
II
e C
I,II
non sono allineati, dunque il primo
teorema delle catene cinematiche ci permette di aermare che la struttura
isostatica. Infatti se la struttura potesse subire spostamenti rigidi innitesimi,
il teorema imporrebbe lallineamento dei tre centri di rotazione, e questo va
in contrasto con le condizioni imposte dai vincoli, dunque non sono possibili
spostamenti rigidi.
La caratterizzazione statica dei vincoli fornisce le componenti reattive H
A
e V
A
per la cerniera, V
E
e H
F
per i carrelli (gura 6.40).
Per determinare le reazioni vincolari utilizziamo le equazioni cardinali del-
la statica, ssando il polo per i momenti in A, e lequazione di sconnessio-
Corso di Scienza delle Costruzioni 114 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.39
ne. La cerniera in C impone che il momento ettente sia nullo nella sezione
immediatamente a destra, mentre a sinistra ` e pari a C.
_
F
o
= 0
F
v
= 0
M(A) = 0
M
dx
(C) = 0
_
H
A
+ qL H
F
= 0
V
A
+ V
E
= 0
q
L
2
2
C + V
E
3
2
L = 0
V
E
L H
F
L = 0
H
A
=
2
3
qL +
2
3
C
L
V
A
=
qL
3
2
3
C
L
V
E
=
qL
3
+
2
3
C
L
H
F
=
qL
3
+
2
3
C
L
.
Rappresentiamo lo schema di corpo libero:
I punti di discontinuit` a delle leggi di variazione delle caratteristiche della
sollecitazione sono:
sezione B per la variazione di direzione dellasse della trave e per la
discontinuit` a del carico distribuito;
sezione C per la presenza di una coppia concentrata;
sezione D per la presenza di un nodo triplo.
Corso di Scienza delle Costruzioni 115 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.40
Fissate sui vari tratti delle ascisse come indicato in gura, si ottengono le
seguenti leggi ed i corrispondenti diagrammi, nei quali si riporta separatamente
leetto del carico distribuito q e della coppia C.
Corso di Scienza delle Costruzioni 116 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
AB, s
1
(0, L)
N(s
1
) =
qL
3
+
2
3
C
L
T(s
1
) =
2
3
qL
2
3
C
L
qs
1
M(s
1
) =
_
2
3
qL +
2
3
C
L
_
s
1
q
s
2
1
2
BC, s
2
_
0,
L
2
_
N(s
2
) =
qL
3
2
3
C
L
T(s
2
) =
qL
3
2
3
C
L
M(s
2
) = C +
_
qL
3
+
2
3
C
L
__
3
2
L s
2
_
_
qL
3
+
2
3
C
L
_
L =
= q
L
2
6
q
L
3
s
2
2
3
C
L
(s
2
+ L)
CD, s
2
_
L
2
, L
_
N(s
2
) =
qL
3
2
3
C
L
T(s
2
) =
qL
3
2
3
C
L
M(s
2
) =
_
qL
3
+
2
3
C
L
__
3
2
L s
2
_
_
qL
3
+
2
3
C
L
_
L =
= q
L
2
6
q
L
3
s
2
2
3
C
L
s
2
Corso di Scienza delle Costruzioni 117 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
DE, s
3
_
0,
L
2
_
N(s
3
) = 0
T(s
3
) =
qL
3
2
3
C
L
M(s
3
) =
_
qL
3
+
2
3
C
L
__
L
2
s
3
_
DF, s
4
(0, L)
N(s
4
) = 0
T(s
4
) =
qL
3
+
2
3
C
L
M(s
4
) =
_
qL
3
+
2
3
C
L
_
(L s
4
)
In gura 6.41 sono riportate le forze agenti sui nodi B e C, in gura 6.42
sono riportati i diagrammi delle caratteristiche della sollecitazione.
Fig. 6.41
Corso di Scienza delle Costruzioni 118 A. A. 2009-2010
6 Statica delle travi 6.9 Applicazioni
Fig. 6.42
Corso di Scienza delle Costruzioni 119 A. A. 2009-2010