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Studente: Giovanni Tirelli Matricola: 7206 Docente del Corso: Prof. Dott. Ing. Massimo Mancuso
1
INDICE
1. Introduzione
2. Modello
di
Timoshenko
3. Principio
dei
Lavori
Virtuali
4. Principio
di
Minimo
dellEnergia
Potenziale
Totale
5. Discretizzazione
secondo
Ritz-Galerkin
6. Problema
Test
7. Analisi
dei
Risultati
8. Glossario
2
pag.
49
pag.
25
pag.
17
pag.
14
pag.
11
pag.
8
pag.
4
pag.
3
1.
INTRODUZIONE
I
metodi
risolutivi
solitamente
utilizzati
dai
software
per
strutturisti,
compiono
spesso
approssimazioni
per
loro
natura,
ed
facile
immaginare,
che
questo
possa
generare
errori.
Nelle
strutture
complesse,
in
cui
quindi
sia
necessario
utilizzare
condizioni
dinterfaccia,
si
ha
anche
una
Propagazione
dellErrore,
con
un
suo
Conseguente
Incremento.
Questo
implica
la
necessit
di
quantificarlo,
valutarlo
e
Tenerlo
Sotto
Controllo.
In
questa
relazione
andr
ad
analizzare
un
esempio
di
algoritmo,
molto
utilizzato
dai
software
di
calcolo
strutturale,
al
fine
di
Dimostrare
lesistenza
dellErrore.
Per
farlo
mavvarr
del
calcolatore,
utilizzando
un
compilatore
matematico
generico
(Maxima).
Questo
software
istruito
opportunamente,
mi
risolver
una
semplice
struttura
a
Mensola
in
due
modi
differenti.
Il
primo
metodo,
che
sfrutta
il
Modello
di
Timoshenko,
mi
fornir
la
Soluzione
Esatta.
Il
secondo,
quello
in
esame,
attraverso
la
Discretizzazione
della
Soluzione
del
Principio
di
Minimo
del
Funzionale
Energia
Potenziale
Totale,
mi
dar
per
definizione
risultati
approssimati.
Il
Confronto
tra
le
Soluzioni
mi
fornir
lErrore.
In
seguito
vedremo
che
possibile
diminuire
lerrore
migliorando
lapprossimazione,
per
cui
ricalcoler
la
Soluzione
Approssimata,
aumentandone
la
dimensione
del
sottospazio
di
dominio.
Infine,
valuter
la
relazione
che
intercorre
tra
la
distanza
delle
soluzioni
(Errore)
e
il
grado
dei
polinomi
approssimanti.
2.
MODELLO
DI
TIMOSHENKO
Questo
modello
prevede
uno
studio
della
trave
simile
a
quello
della
Linea
Elastica
(Modello
di
Eulero-Bernulli),
ma
considerando
anche
lo
Scorrimento
a
Taglio,
quindi
il
contributo
diretto
dellazione
tagliante
nella
deformazione
della
trave.
CINEMATICA
La
cinematica
della
trave
definita
dalla
deformazione
dellasse
e
dalle
rotazioni
delle
sezioni.
Nel
seguito
viene
trattato
esclusivamente
il
problema
piano
della
trave;
infatti,
posto
il
sistema
di
riferimento
cartesiano
illustrato
in
figura,
si
considera
il
caso
in
cui
la
trave
si
infletta
nel
piano
yz.
Nel
suo
modello,
Timoshenko
assume
che
la
sezione
retta
allascissa
z
sia
inizialmente
piana
ed
ortogonale
alla
linea
dasse
della
trave,
ma
a
deformazione
avvenuta,
che
sia
ancora
piana,
ma
non
necessariamente
perpendicolare
alla
deformata
dellasse.
Nella
figura
riportata
di
seguito,
evidenziata
la
deformazione
della
tipica
sezione
della
trave:
la
sezione
allascissa
generica
z
ha
uno
spostamento
w0
lungo
lasse
z,
uno
spostamento
v
lungo
lasse
y
ed
inoltre
presenta
una
rotazione
intorno
allasse
x,
ortogonale
al
piano
yz.
I parametri cinematici (rappresentanti gli spostamenti) sono tutti esprimibili in funzione dellascissa z. w0 = w0(z), v = v(z), = (z) Volendo considerare la trave come un solido, senza quindi approssimarla al proprio asse centrale, con questo modello possibile calcolare lo spostamento u, tra la condizione di riposo iniziale e quella finale di equilibrio della deformata, di un qualsiasi punto valutando quello dellintera sezione trasversale cui appartiene.
Componenti dello Spostamento: ux(z)=0, uy(z)=v(z) uz(z)=wo(z)+y (z) Noto lo spostamento u(z) lungo tutta la trave, possibile determinarne lo stato deformativo. Infatti, le componenti non nulle del tensore di deformazione valgono: dove lapice () indica la derivata rispetto a z, 0 la dilatazione lineare dellasse della trave e la curvatura flessionale della stessa. EQUAZIONI DI EQUILIBRIO Si assume che la trave sia soggetta ad un sistema piano di sollecitazioni: forze agenti nel piano yz, coppie lungo lasse x Equazioni indefinite di Equilibrio N = p T = q M = T Traslazione lungo lasse z per lo Sforzo Normale Traslazione lungo lasse y per lo Sforzo a Taglio Rotazione intorno allasse x per il Momento Flettente
LEGAME COSTITUTIVO Esposti in precedenza cinematica ed equilibrio della trave, ora ci occupiamo del legame costitutivo che ci permette di definire la relazione che intercorre tra loro, che dipende in generale da forma e materiale. Note le deformazioni del solido trave, possibile determinare le Tensioni, presenti in esso, utilizzando le equazioni del legame costitutivo. Ottengo le seguenti relazioni: = E = G Tensioni Normali alla Superficie Trasversale Tensioni Tangenziali alla Superficie Trasversale 5
dove
E
il
Modulo
Elastico
Longitudinale
(Modulo
di
Young),
e
G
il
Modulo
di
Scorrimento
a
Taglio.
Definite
le
Tensioni
del
generico
punto
nella
sezione
retta
della
trave,
possibile
determinare
le
equazioni
costitutive
della
trave:
Sforzo Normale = Risultante Tensioni Normali alla Sezione Trasversale Momento Flettente = Momento Risultante delle Tensioni Normali Sforzo a Taglio = Risultante delle Tensioni Tangenziali
PROBLEMA
DELLEQUILIBRIO
ELASTICO
NEL
MODELLO
DI
TIMOSHENKO
Il
modello
pu
essere
espresso
dalla
seguente
tabella
riassuntiva
(con
la
Trave
approssimata
al
proprio
Asse)
CONGRUENZA
CINEMATICA:
EQUILIBRIO:
LEGAME
COSTITUTIVO:
Il
modello
propone
quindi,
la
risoluzione
con
equazioni
differenziali,
dove
noti
i
carichi
esterni
possibile
calcolare
prima
le
sollecitazioni
interne
alla
trave,
poi
le
deformazioni
e
infine
gli
spostamenti.
Cos
facendo,
per,
a
ogni
integrazione
sar
stata
aggiunta
una
Costante,
che
render
molteplici
le
soluzioni.
Per
lo
spostamento
trasversale
avremo,
ad
esempio,
4
soluzioni.
Ora
con
il
problema
di
Cauchy,
faccio
valere
le
Condizioni
imposte
dai
vincoli,
fino
a
ricavare
tutte
le
costanti
dintegrazione,
ottenendo
cos
la
soluzione
esatta.
PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI Consideriamo un sistema di forze, in cui, le forze esterne rispettino le equazioni di Equilibrio e siano congruenti con le sollecitazioni interne. EQUAZIONI INDEFINITE DI EQUILIBRIO dove: F sono le forze interne, f le forze distribuite esterne, M le coppie interne, m le coppie distribuite esternamente e r il braccio della forza. In caso di forze o coppie concentrate avremo invece delle discontinuit nelle funzioni F e M che rappresentano le azioni interne, quindi: dove: si il punto di applicazione della i-esima forza esterna fi e sj il punto di applicazione della j-esima coppia esterna mj. LAVORO INTERNO Il Lavoro Interno compiuto dalle forze interne (tensioni per area dazione) per gli spostamenti del caso piano vale:
quindi
quindi
E possibile dimostrare il principio applicando le equazioni di equilibrio e quelle di compatibilit cinematica, solo se gli spostamenti sono compatibili con i vicoli, avendo quindi lavoro nullo per le reazioni vincolari. Per ricadere nel caso in cui ci siamo posti (solo taglio e momento flettente) dobbiamo considerare solo forze esterne, sia distribuite che concentrate, trasversali allasse della trave in particolare con la direzione di v , e coppie esterne con direzione perpendicolare a quella delle forze e a quella dellasse principale.
10
11
PRINCIPIO DI MINIMO DELLENERGIA POTENZIALE TOTALE CAMPO ELASTICO LINEARE Come gi accennato allinizio del capitolo, questo Principio permette un metodo alternativo per la ricerca della soluzione, infatti ci da importanti informazioni per riconoscerla allinterno di un insieme di funzioni. Questo principio non ne permette, appunto, il calcolo diretto, come si fa ad esempio utilizzando le Equazioni differenziali del modello di Timoshenko, ma consente di individuare la Migliore, allinterno di un Dominio. I risultati derivanti da questo tipo di analisi saranno quindi soluzioni approssimate e la loro bont (vicinanza alla soluzione esatta), posso supporre dipenda principalmente dal tipo di funzione che rappresenta il dominio per la ricerca Riprendo la formula per calcolare lEnergia Potenziale di deformazione:
Applico lEquazione di Legame Costitutivo Quadrata e Invertibile di Elasticit, cos diventa: , dove E la Matrice
Considerando la sola Elasticit Infinitesima posso dimostrare il Principio, almeno in questo campo. Chiamo i vettori corrispondenti alla Soluzione Esatta, utilizzando la Forma Quadratica:
Quindi:
12
Da cui, noto che: in equilibrio con le forze e coppie esterne; Gli spostamenti , le Rotazioni congruenza linearizzate con ; Gli spostamenti Vincoli. e le rotazioni soddisfano le equazioni di si Annullano in corrispondenza dai
Visto che E definita positiva si ha che: quindi dimostrato il fatto che la soluzione esatta fa assumere il valore minimo al potenziale dellenergia totale. Evidente quindi lapplicazione del principio per trovare la soluzione:
13
o viceversa
L'annullarsi dell'integrale, che rappresenta la variazione prima, implica l'annullarsi della funzione integranda. DISCRETIZZAZIONE SECONDO IL METODO DI RITZ-GALERKIN Ogni spazio vettoriale tra le sue caratteristiche ha la dimensione. 14
uno spazio vettoriale che si pu generare da 1 solo elemento, quindi diremo che a dimensione 1. Per come sono definiti gli spazi vettoriali potremo trattare come vettori ordinari elementi di diversa natura come: Funzioni, Spostamenti, ecc. Gli spazi vettoriali che utilizzeremo dovranno essere pi complessi dei normali, ad esempio negli spazi vettoriali standard non compreso il concetto di distanza, e per poterlo studiare dovremo introdurre il concetto di norma e di conseguenza quello di prodotto scalare. Norma introdotta dal Prodotto Scalare associato allo Spazio Vettoriale. Abbiamo precedentemente introdotto gli Spazi di Hilbert per risolvere Equazioni Differenziali senza affrontarle direttamente, quindi anche nel caso in cui queste risultino essere molto complesse. La funzione esponenziale ad esempio, pu essere generata da una base contenente polinomi di grado n qualsiasi, si possono quindi Espandere Spazi Vettoriali a Dimensione Finita a quelli a Dimensione Infinita.
Le Funzioni appartenenti ad H si dicono a Quadrato Integrabile. Che cosa sono le Distanze tra Funzioni? La distanza tra funzioni si chiama Errore, quindi facendo la Norma della Distanza, si ottiene la Norme dellErrore. Errore Assoluto Errore Relativo
15
Che senso ha calcolare la Funzione Approssimata e lErrore quando conosco gi la Funzione Esatta? Questa una procedura spesso utilizzata per validare i calcoli compiuti da un Programma. Infatti confrontando la Soluzione Esatta di una Piccola Struttura Test e con i Dati ottenuti dalla stessa dal Software Commerciale, se ne pu verificare lAttendibilit.
16
6.
PROBLEMA
TEST
Nei
capitoli
precedenti
abbiamo
descritto
2
differenti
metodi
risolutivi,
ora
li
confronteremo
nello
studio
di
una
mensola
caricata
trasversalmente
soggetta
solamente
a
Taglio
e
Momento
flettente.
Entrambi
gli
approcci
presentati
sono
compatibili
con
Maxima
(software
matematico),
quindi,
con
uno
script
che
segue
il
modello
di
Timoshenko,
andremo
a
calcolare
la
soluzione
esatta,
poi
con
un'altra
parte
di
codice
che
sfrutta
la
discretizzazione
del
minimo
assoluto
del
funzionale
energia
potenziale
totale,
ricaveremo
la
soluzione
approssimata.
Questultima,
come
abbiamo
gi
anticipato,
per
definizione
soggetta
a
errore,
e
lo
scopo
di
questa
relazione
appunto
il
suo
studio.
Prima
lo
quantificheremo
confrontando
le
2
Soluzioni,
poi
cercheremo
di
diminuirlo
aumentando
la
precisone,
quindi
il
grado
delle
trial
function.
Infine
valuteremo
il
rapporto
che
intercorre
tra
errore
e
incremento
della
precisione.
DATI
Come
gi
accennato
la
struttura
oggetto
del
test,
una
Mensola
di
Lunghezza
L
caricata
trasversalmente
con
una
distribuzione
lineare
q
di
forze
trasversali.
17
Condizioni
al
Contorno
Cinematiche
Condizioni
al
Contorno
Meccaniche
Assumeremo
inoltre
che:
SOLUZIONE
ESATTA
Abbiamo
fatto
risolvere
a
Maxima
le
Equazioni
Differenziali
del
Modello
di
Timoshenko
e
il
relativo
Problema
di
Cauchy,
per
definire
le
Costanti
dIntegrazione
mediante
le
Condizioni
al
Contorno.
18
SOLUZIONI
APPROSSIMATE
Come
gi
detto,
queste
soluzioni,
ottenute
attraverso
la
Discretizzazione
del
Minimo
Assoluto
del
Funzionale
del
Potenziale
Totale,
sono
soggette
a
Errore.
Ricalcoleremo
la
soluzione
aumentando
via
via
il
Grado
delle
Trial
Function,
incrementandone
le
dimensioni
del
sottospazio
di
Dominio,
al
fine
di
ottenere
soluzioni
sempre
pi
accurate.
DIMENSIONE
DEI
SOTTOSPAZI
DI
HILBERT:
nv=2,
nr=2
nv=3,
nr=2
19
nv=3, nr=3
nv=4, nr=3
20
nv=4, nr =4
21
22
nv=5, nr =4
23
24
dove: nessun pedice Esatta e pedice h Soluzione Approssimata. ERRORI RELATIVI Gli Errori Relativi saranno calcolati in termini Energetici, associando unEnergia di Deformazione allErrore e rapportandola a quellInterna della Trave , che dovuta al Taglio (T) e Momento Flettente (M) della soluzione esatta. Energia di Deformazione
Come
gi
visto,
nel
problema
in
esame,
non
considero
il
contributo
dello
sforzo
normale,
quindi
lespressione
diventa:
Considerando
gli
Errori
Assoluti
di
Taglio
e
Momento
come
Azioni
Interne
della
trave,
ne
posso
calcolare
lEnergia
di
Deformazione
Associata:
sia
ai
singoli
errori,
che
alla
loro
combinazione.
Energia
di
Deformazione
associata
allErrore
a
Taglio.
Energia
di
Deformazione
associata
allErrore
a
Momento.
Energia
di
Deformazione
associata
agli
Errori
a
Flessione.
25
Confrontando ora, queste Norme degli Errori con lEnergia di Deformazione della Soluzione Esatta, calcolata in precedenza con il Metodo di Timoshenko, otterr i rispettivi Errori Relativi.
Come gi accennato per non perdere di Generalit non andr a definire le Funzioni che determinano la Rigidezza, semplicemente le far variare reciprocamente in funzione di un parametro arbitrario ma per semplicit le considerer costanti. Per farlo sostituir a ottenendo:
Successivamente, risolvendo in serie di Taylor in un intorno di =0, in particolare ammettendo lo sviluppo nellintorno destro [0,2], (Taylor centrato in 0 detto Sviluppo in Serie di Mc Laurin), andr a studiare meglio che cosa succede per valori piccoli di , quindi presumibilmente per Travi Snelle. Ora riporter i Grafici degli Errori Relativi al variare del Parametro . Tali Errori commessi con il Metodo di Ritz-Galerkin, di ricerca della soluzione, applicato al Principio di Minimo dellEnergia Potenziale Totale, avranno in generale una dipendenza dalle Dimensioni dei Sottospazi di Approssimazione nv e nr. Quindi, ripeter lanalisi incrementandone progressivamente il grado, aspettandomi una diminuzione dellErrore. Per lAnalisi dei seguenti andamenti dellErrore utile sapere che per ->0 avremo Travi Tozze e che per -> Travi Snelle.
26
0.75
0.5
0.25
10
alpha
e_r EM (Mc)
3.6
3.2
2.8
2.4
1.6
1.2
alpha
27
e_r ET
0.15
0.1
0.05
0 0
2.5
7.5
10
alpha
e_r ET (Mc)
0
-0.4
-0.8
-1.2
-1.6
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
28
0.75
0.5
0.25
2.5
7.5
10
alpha
e_r fh (Mc)
1.6
1.4
1.2
0.8
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
29
0.3
0.2
0.1
2.5
7.5
10
alpha
e_r EM (Mc)
0.4
0.38
0.36
0.34
alpha
30
e_r ET
0.0075
0.005
0.0025
2.5
7.5
10
alpha
e_r ET (Mc)
0.0015
0.001
0.0005
0 0
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
31
0.4
0.38
0.36
0.34
alpha
e_r fh
0.4
0.3
0.2
0.1
10
alpha
32
0.3
0.2
0.1
2.5
7.5
10
alpha
e_r EM (Mc)
30
20
10
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
33
e_r ET
0.075
0.05
0.025
2.5
7.5
10
alpha
e_r ET (Mc)
0
-4
-8
-12
-16
-20
-24
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
34
0.3
0.2
0.1
2.5
7.5
10
alpha
e_r fh (Mc)
12
10
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
35
0.015
0.01
0.005
2.5
7.5
10
alpha
e_r EM (Mc)
0.017
0.016
0.015
0.014
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
36
0.00012
0.0001
8e-005
6e-005
4e-005
2e-005
0 0
2.5
7.5
10
alpha
e_r ET (Mc)
3e-005
2e-005
1e-005
0 0
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
37
0.015
0.01
0.005
2.5
7.5
10
alpha
e_r fh (Mc)
0.017
0.016
0.015
0.014
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
38
0.015
0.01
0.005
2.5
7.5
10
alpha
e_r EM (Mc)
0.017
0.016
0.015
0.014
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
39
e_r ET
0.00012
0.0001
8e-005
6e-005
4e-005
2e-005
0 0
2.5
7.5
10
alpha
e_r ET (Mc)
3e-005
2e-005
1e-005
0 0
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
40
0.015
0.01
0.005
2.5
7.5
10
alpha
e_r fh (Mc)
0.017
0.016
0.015
0.014
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
41
0.00024
0.0002
0.00016
0.00012
8e-005
4e-005
2.5
7.5
10
alpha
e_r EM (Mc)
0.0003
0.00029
0.00028
0.00027
0.00026
0.00025
0.00024
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
42
e_r ET
0.0075
0.005
0.0025
2.5
7.5
10
alpha
e_r ET (Mc)
3e-007
2e-007
1e-007
0 0
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
43
0.00024
0.0002
0.00016
0.00012
8e-005
4e-005
2.5
7.5
10
alpha
e_r ET (Mc)
3e-007
2e-007
1e-007
0 0
0.025
0.05
0.075
0.1
alpha
44
fun1: nv=2 e nr=2 fun2: nv=3 e nr=2 fun3: nv=3 e nr=3 fun4: nv=4 e nr=3 fun5: nv=4 e nr=4 fun6: nv=5 e nr=4
Sar interessante vedere nei grafici riportati, qui di seguito, che aumentando il grado dei polinomi di approssimazione, non sempre si avr una diminuzione dellerrore. Sar anzi evidente che, nel caso in cui i sottospazi degli spostamenti trasversali e delle rotazioni abbiano la stessa dimensione lerrore sar maggiore rispetto a quello commesso diminuendo di 1 il grado del polinomio delle rotazioni.
45
46
47
Ho dunque dimostrato come lAlgoritmo Risolutivo in esame (Discretizzazione secondo il Metodo di Ritz-Galenking applicata al Minimo del Funzionale Energia Potenziale Totale) possa commettere Errori anche molto significativi, soprattutto per le Travi Senelle (3800% Momento Flettente, appunto con ->0). Inoltre, questi Errori Risultano difficili da Controllare, infatti, dipendono da diversi Parametri, non tutti facilmente gestibili dal Programma di alto livello (per il Calcolo Strutturale), che fornisce invece lIllusione della Soluzione Esatta non citando il Campo dellErrore.
48
8.
GLOSSARIO
Analisi
Computazionale:
E
la
disciplina
che
si
occupa
dellutilizzo
di
Metodi
Computazionali
attraverso
i
Calcolatori
per
simulare
Fenomeni
Fisici
o
Sistemi
Ingegneristici.
Energia
Potenziale: E
la
differenza
di
Energia
posseduta
da
un
Sistema
in
due
Diverse
Configurazioni.
In
termini
matematici
la
definizione
espressa
dall'uguaglianza
tra
l'opposto
della
variazione
di
energia
potenziale
U
ed
il
Lavoro
L
compiuto
dal
campo.
Errore:
In
questo
caso,
la
distanza
tra
le
funzioni
Esatta
e
Approssimata,
lo
stesso
errore
sar
quindi
una
funzione.
Errore
Assoluto:
Errore
con
le
dimensioni
della
stessa
grandezza
fisica
cui
riferita.
Errore
Percentuale:
Errore
Relativo
per
cento.
Errore
Relativo:
Errore
Assoluto
rapportato
al
Valore
associato,
quindi
in
forma
adimensionale.
Funzionale:
Funzione
le
cui
variabili
indipendenti
sono
a
loro
volta
delle
funzioni.
Il
suo
Dominio
perci
un
insieme,
o
spazio
di
funzioni,
e
dato
che
il
Funzionale
un'applicazione
di
esso
in
un
sottoinsieme
di
numeri
reali,
il
suo
Codominio
sar
appunto
un
sottoinsieme
di
.
Isotropo:
Le
propriet
fisiche
non
dipendono
dalla
direzione
e
dal
verso.
Lavoro:
E
la
Variazione
dEnergia
di
un
corpo
dovuta
a
una
Forza
lungo
un
generico
percorso.
Lavoro
Interno:
Lavoro
dovuto
alle
azioni
interne
e
rappresenta
la
variazione
di
Energia
Potenziale
di
Deformazione.
Lavoro
Esterno:
E
il
Lavoro
Meccanico
provocato
dalle
Forze
e
Coppie
Esterne.
Lavoro
Virtuale:
Lavoro
Fittizio
legato
a
Spostamenti
Virtuali.
Mensola:
Trave
Incastrata
da
un
lato
e
libera
allaltro
estremo.
Modello:
Intendiamo,
Modello
Matematico
di
un
Sistema
Fisico,
cio
che
intende
rappresentare
il
pi
possibile
fedelmente
un
determinato
oggetto,
un
fenomeno
reale
o
un
processo
fisico
dal
punto
di
vista
quantitativo,
traducendo
assunzioni
in
sistemi
di
equazioni,
la
cui
soluzione
consente
di
determinare
la
funzione
rappresentativa
del
suo
comportamento.
Omogeneo:
Ha
le
medesime
propriet
fisiche
in
ogni
sua
parte.
Principio:
Enunciato
che
si
accetta
per
vero
senza
dimostrazione.
Sistema
Meccanico:
Sistema
Materiale
su
cui
agisce
un
assegnato
Sistema
di
Forze
Attive
e
di
Vincoli.
Sistema
Meccanico
Olonomo:
Sistema
Meccanico
dipendente
da
tante
Variabili
Indipendenti
quanti
sono
i
suoi
Gradi
di
Libert.
Sistema
Meccanico
Scleronomo:
Sistema
Meccanico
soggetto
solo
a
Vicoli
Fissi,
non
dipendenti
dal
Tempo.
Spostamento
Reale:
Spostamento
determinato
da
una
causa
Esterna
Diretta
(Forza,
Coppia
o
Spostamenti
impressi
dai
vincoli).
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Spostamento Virtuale: Spostamenti non necessariamente collegati ad alcuna causa e non necessariamente ne rappresentano nessuna. Sono enti, Artifici Matematici utilizzati per dimostrare teoremi ecc. Caratteristiche: Hanno le dimensioni fisiche degli spostamenti (Lunghezze). Devono rispettare i Vincoli alla Struttura in modo Omogeneo. Devono essere Regolari (derivabili, continui) a seconda dei casi. Sono Elementi di Spazi Funzionali a Dimensione Infinita. Struttura: E la parte dedificio, o di un oggetto qualsiasi, incaricata di resistere alle sollecitazioni esterne. Vincolo: E un qualunque dispositivo, dovuto a corpi, che Limita le Configurazioni e/o le Velocit del Sistema Meccanico. Vincolo Reonomo: Vincolo che ha una dipendenza dal Tempo, detto anche Vicolo Mobile. Vincolo Scleronomo: Vincolo che non cambia le sue propriet nel Tempo, detto anche Vincolo Fisso.
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