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LIBERA UNIVERSITA DI LINGUE E COMUNICAZIONE IULM

Facolt di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo Corso di Laurea in Scienze e tecnologie della comunicazione MILANO

Il linguaggio nel Web-Mediated Environment:


analisi di un corpus

Docente che ha assegnato largomento della prova finale Chiar.ma Prof.ssa Francesca Santulli

Prova finale di: Valentina Baccega Matr. N. 152965

Anno Accademico 2008/2009

1 Dalle teorie della comunicazione alla ComputerMediated Communication. Quadro teorico di riferimento 3

1.1

Le teorie della comunicazione Lapproccio tecnico-formale di Shannon I modelli linguistici I modelli psicosociologici I Modelli dialogici

4 4 5 10 11 14 14 17 18

1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.1.4 1.2

La Computer-Mediated Communication La prima fase: teorie che analizzano le caratteristiche dei media Il fattore temporale. La Social Information Processing Theory Lapproccio psicosociologico

1.2.1 1.2.2 1.2.3

2 Il linguaggio nel Web-Mediated Environment

22

2.1 2.2

Strumenti di comunicazione e tipologie testuali La ri-definizione del concetto di genere nel Web-Mediated Environment

22 23

2.3 Web-Enironmetnt e multi-medianess: per una classificazione delle tipologie testuali nel Web. 2.4 Analisi del corpus Coerenza e coesione testuale La cortesia Aspetti linguistici 26 31 33 48 77 80

2.4.1 2.4.2 2.4.3 2.5

Conclusioni

1 Dalle teorie della comunicazione alla ComputerMediated Communication. Quadro teorico di riferimento
In poco pi di cinquantanni gli sviluppi tecnologici hanno profondamente influenzato e modificato le nostre abitudini comunicative e lo stesso modo di comunicare interessando per questo la ricerca sviluppatisi nellambito delle scienze umane. Ci che si vuole metter in evidenza limportanza che la conversazione, e di conseguenza il discorso, ha acquisito nella riflessone sulla comunicazione. In essa si individua non solo il luogo di costruzione del contesto sociale, come spazio di elaborazione e condivisione dei significati, ma anche la dimensione in cui si forma lidentit, sia personale sia sociale, e lorientamento delle relazioni intersoggettive. I nuovi ambienti interattivi, maturati allinterno della Computer-Mediated Communication (dora in poi CMC), hanno allargato il raggio di osservazione delle scienze della comunicazione introducendo nuovi punti di vista. Come suggerito da Galimberti (1997), non solo si assiste ad una trasposizione dei modelli descrittivi dei processi comunicativi fra macchine e uomo-macchina, alla descrizione delle interazioni esclusivamente umane, ma anche al processo inverso. I pi recenti studi sulla CMC, infatti, procedono partendo dalla riflessione psicosociologica e dialogica sugli scambi comunicazionali fra gli individui, adattando questi modelli alla strutturazione della comunicazione mediata dal computer. Con laumentare della diffusione e del livello di penetrazione delle reti informatiche, anche in ambienti informali, la relazione con il computer si vieppi allontanata da un approccio allo strumento come semplice calcolatore, per avvicinarvisi ad esso in qualit di mezzo di comunicazione. Tale convinzione, ormai assunta a pieno titolo nella riflessione sulla CMC, e lo sviluppo di nuovi ambienti interattivi virtuali, hanno contribuito a spostare il fuoco dellindagine. Se prima la precondizione essenziale perch si potesse parlare di conversazione, e quindi di comunicazione, era la contemporanea

presenza fisica dei partecipanti, ora, invece, indispensabile estendere il concetto a quella che Steuer chiama telepresenza1. Grazie al computer e alle reti telematiche, lesperienza comunicazionale e linterazione fra gli individui si stacca, quindi, dalla fisicit inserendosi in un contesto virtuale dove necessario parlare anche di co-presenza enunciativa2, intendendo la capacit dei partecipanti di influenzare reciprocamente le rispettive azioni e di regolare i rapporti allinterno di uno scambio comunicativo che essenzialmente textbased. Lintento di questa sezione quello di fornire una mappa chiara e sintetica, ma sufficientemente articolata, dei paradigmi di ricerca allinterno dei quali sono stati sviluppati i principali modelli di comunicazione prima e dopo lavvento dei nuovi media informatici. I paragrafi che seguono, quindi, cercheranno di fornire al lettore un quadro teorico di riferimento entro cui inserire la trattazione del saggio. 1.1 Le teorie della comunicazione

La sistemazione storico critica illustrata si rif esplicitamente allo schema tracciato da Galimberti e Riva, di cui stata ampliata lesposizione di alcuni approcci, in particolar modo quello linguistico e pragmatico, di specifico interesse per largomento discusso. 1.1.1 Lapproccio tecnico-formale di Shannon Ingegnere e matematico statunitense, Claude E. Shannon pubblica nel 1948 The Mathematical Theory of Communication, quale risultato del lavoro di ricerca commissionatogli nel 1941 dalla Bell System, filiale dellimpresa di telecomunicazioni American Telegraph & Telephone (ATT). Obiettivo delle ricerche di Shannon era la quantificazione del costo di un messaggio trasmesso da un punto dato ad un altro. Nel modello, infatti, linformazione viene trattata come grandezza finita e misurabile. Come rappresentato nella figura 1, il messaggio trasformato in segnale, viene trasferito lungo un canale da una fonte A, emittente, ad una fonte B, ricevente.
1 2

STEUER; 1997; pp. 55 - 78 GALIMBERTI, R IVA; 1997; p. 18

Il processo di comunicazione viene ridotto, cos, alla semplice trasmissione dellinformazione da un polo ad un altro.

Figura 1 - Modello di Shannon

Lopera pionieristica di Shannon ha comunque il merito di specificare le caratteristiche costitutive fondamentali del processo di comunicazione, individuate nei sei elementi di seguito elencati: la fonte (source): lemittente della comunicazione, la persona, lanimale o la cosa che crea e invia il messaggio il trasmettitore (encoder): il dispositivo che attua la trasformazione del messaggio in un segnale fisico il canale (channel): il mezzo attraverso il quale viene trasferito il messaggio il ricettore (decoder): il dispositivo che converte il segnale trasmesso e ricostruisce il messaggio il destinatario (recever): ovvero lentit verso cui procede il processo di comunicazione il rumore (noise): linsieme delle turbolenze che possono interferire nella trasmissione del segnale precludendo lisomorfismo, ovvero la piena corrispondenza fra lemittente e il destinatario.

1.1.2 I modelli linguistici I modelli di comunicazione che si svilupparono in seguito in ambito linguistico, risentirono fortemente linfluenza dellopera di Shannon. Da qui in poi, infatti, le trattazioni si baseranno sulla formalizzazione della comunicazione proposta dal matematico statunitense, sviluppando e definendo di volta in volta alcuni degli aspetti peculiari del processo di comunicazione.

Lapproccio semiotico Il paradigma teorico pi diffuso e conosciuto indubbiamente quello sviluppato da Roman Jakobson in un saggio del 1958, poi pubblicato nel 1960. Il suo lavoro ricorre esplicitamente alla formalizzazione del processo comunicativo proposta da Shannon, applicandola allambito pi specificatamente semiotico dellanalisi del linguaggio.

Figura 2 - Modello di Jackobson

Come rappresentato in figura 2, ad ogni componente associata una specifica funzione linguistica, che caratterizzer pi o meno il processo comunicativo, in corrispondenza del grado di salienza dellelemento cui legata. Nellordine, quindi, mentre gli elementi riferiti al mittente, avranno una funzione espressiva e quelli pertinenti al destinatario conativa, le unit linguistiche relative al messaggio realizzeranno una funzione poetica. Le espressioni che informano sul codice, invece, poich vertono sul linguaggio stesso, avranno una funzione metalinguistica, mentre quelle riguardanti il canale, atte a verificarne la tenuta, una funzione ftica. Infine, le espressioni che riportano al contesto specificheranno la dimensione referenziale dellatto. Sebbene sia necessario riconoscere a Jakobson il merito di aver aperto la strada alla riflessione sulla comunicazione nellambito delle scienze umane, lo schema teorico che egli propone presenta alcuni limiti. Il modello, definito anche di tipo postale o del condotto, descrive una comunicazione unilaterale, basata su di un processo lineare ed orientato. Proprio come derivato dalla formalizzazione di Shannon, infatti, si tratta della

semplice trasmissione di un contenuto fisso e predeterminato, da un punto dato ad un altro. Gli atti comunicativi, di cui non viene tenuta in considerazione lintenzionalit che li sottende, e la lingua, ridotta alla nozione di codice, si costituiscono di segnali privati della loro sostanza. Il modello poggia su di una teoria forte del codice, considerato come condizione necessaria e sufficiente al successo del processo comunicativo, di cui si danno per scontate lunivocit e la condivisione da parte di entrambi i partecipanti. Manca, dunque, quel processo di interpretazione, caratteristico della semiosi umana, che gi Pierce (1868) aveva individuato sottolineando limpossibilit dellesistenza di una simmetria fra emittente e destinatario, pretesa invece dal modello descritto da Jakobson. Nella pragmatica di Pierce, infatti, il segno sempre qualcosa che per qualcuno sta al posto di qualcosaltro, sotto qualche rispetto o capacit3. Resta comunque da riconoscere al modello proposto da Jakobson, il valore dellindividuazione contesto. Questultimo, tuttavia, sar per lungo tempo assimilato al solo insieme degli atti linguistici, trascurandone la dimensione sociale, ovvero la contingenza che caratterizza ogni atto comunicazionale. Gi Bachtin, negli anni venti, aveva sottolineato il ruolo fondamentale del contesto, insistendo sullimportanza rivestita dalla situazione sociale nella definizione del significato dellenunciazione, ma sar solo in seguito, intorno agli anni Settanta, con Hymes e Gumperz, che questo verr inteso come linserimento dellinterazione linguistica allinterno della situazione sociale. La svolta pragmatica Lo studio del linguaggio tradizionalmente ripartito in tre distinti ambiti di ricerca: la sintassi, la semantica e la pragmatica. Mentre le prime due discipline si occupano rispettivamente delle possibili combinazioni fra i segni e delle relazioni che intercorrono tra i significati e gli oggetti, la pragmatica si dedica e della formalizzazione delle principali dimensioni linguistiche del processo di comunicazione e lintroduzione della nozione di

ANOLLI, 2006, p. 19

invece alluso della lingua, ovvero a come il parlante si serva di sintassi e semantica per comunicare in una determinata situazione. Lapproccio pragmatico ha permesso quindi si spostare la riflessione dallanalisi del processo comunicativo, alla comprensione dellatto linguistico concreto. Nella loro prima fase, i modelli teorici sviluppatisi in questo ambito si caratterizzano per un evidente derivazione dagli studi intrapresi dalla filosofia del linguaggio. In How to do Things with Words del 1962, John L. Austin proporr la sua teoria degli atti linguistici basata sul principio di azionalit, per il quale dire qualcosa equivale sempre anche a fare qualcosa, superando cos la distinzione, precedentemente operata dallo stesso autore, fra atti constativi, pi propriamente descrittivi, e atti performativi, con i quali si esegue unazione. Nel modello di Austin, in un enunciato si compiono simultaneamente tre tipi di azione: un atto locutorio, ovvero ci che si dice. Corrispondente al significato letterale dellenunciato, oggetto di studio di sintassi e semantica; un atto illocutorio, cio le intenzioni comunicative dellemittente, equivale quindi allo scopo comunicativo dellenunciato; un atto perlocutorio, coincidente con ci che il parlante vuole ottenere attraverso lenunciato proferito, ovvero le conseguenze prodotte sul destinatario. La teoria degli atti linguistici di Austin verr poi ripresa e sviluppata da Searle (1979) che baser la classificazione degli atti illocutori sulla direzione di adattamento fra il linguaggio e lo stato delle cose. Secondo lo schema proposto, le tipologie datto, in cui la direzione di adattamento procede dalle parole al mondo, saranno: gli atti rappresentativi, attraverso cui il parlante riferisce le proprie credenze sul mondo; gli atti espressivi, con cui il parlante esprime i sentimenti e gli stati psicologici. Le tipologie, invece, caratterizzate da una direzione di adattamento inversa, dal mondo al linguaggio, saranno costituite da: gli atti direttivi, con i quali si induce a fare o a non fare qualcosa;

gli atti dichiarativi, che modificano gli stati del mondo. Si tratta di atti regolati dalle istituzioni sociali e giuridiche; gli atti commissivi, con i quali ci si impegna per il futuro. Lapproccio pragmatico di Austin e Searle pone, quindi, laccento sullintenzionalit sottesa alla comunicazione che, da statica, come definita nel modello del messaggio di Jakobson, torna ad essere processo. Comunicare, pertanto, non coincide pi con la sola produzione di enunciati ben formati, ma anche e soprattutto con la realizzazione consapevole di determinati effetti sullinterlocutore. In linea con le teorizzazioni di Austin e Searle, Paul Grice (1967) far poggiare il suo modello teorico sul principio di Cooperazione, una regola generale sul quale si basa il successo o linsuccesso della comunicazione. Nelle stesse parole di Grice, il principio recita: il tuo contributo alla conversazione sia tale e quale richiesto, allo stadio in cui avviene, con lo scopo e lorientamento accettato dallo scambio linguistico in cui sei impegnato4. Il principio si specifica poi in quattro massime e alcune submassime5: massima di quantit: a) Da un contributo tanto informativo quanto richiesto (per gli scopi accettati dallo scambio linguistico in corso); b) Non dare un contributo pi informativo di quanto richiesto; massima di qualit: Tenta di dare un contributo che sia vero a) Non affermare ci che credi esser falso; b) Non affermare ci per cui non hai prove adeguate; massima di relazione: Sii pertinente; massima di modo: Sii perspicuo a) Evita di esprimerti con oscurit; b) Evita di essere ambiguo; c) Sii breve; d) Sii ordinato nellesposizione Grice, facendo riferimento alla logica della conversazione, grazie alla quale linterlocutore inferisce ci che il parlante intende comunicare, basa

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BIANCHI, 2005, pp. 74 75 Ivi, pp. 75 76

sullosservanza o la violazione delle massime il processo di interpretazione. I partecipanti allo scambio comunicativo, quindi, sopperiscono allo scarto che si crea fra ci che detto (what is said) e ci che significato (what is meant), attraverso le implicature conversazionali, ovvero proposizioni che, in determinati contesti, possono essere comunicate (significato del parlante) usando un enunciato, senza essere esplicitamente dette, senza cio essere parte del significato convenzionale dellenunciato6. Grice inoltre distingue le implicature conversazionali da quelle convenzionali, sulla base della dipendenza dalle circostanze duso. Questultime, infatti, sarebbero associate in modo stabile alle espressioni attraverso le quali vengono veicolate. Negli anni a seguire, a partire dai modelli teorizzati da Austin, Searle e Grice, allinterno della pragmatica, si sviluppa un nuovo ambito di ricerca che fa dellintenzionalit e delle interrelazioni che occorrono fra i parlanti durante uno scambio comunicativo il proprio oggetto di studio: la cortesia.

1.1.3 I modelli psicosociologici Tratto caratterizzante dei modelli presentati in questo paragrafo, lo spostamento da un approccio di ricerca che definisce la comunicazione solamente entro i confini della relazione linguistica, ad un altro che la qualifica come rapporto psicosociale7. Le discipline sociologiche, a partire dalla seconda met del Novecento, hanno partecipato a quella che stata definita una svolta comunicativa, ovvero il passaggio da una concezione ontologica della realt al concetto di costruzione sociale della realt [...] intesa come il prodotto dellattivit cognitiva umana8. Fra i lavori pionieristici nellambito dello studio della comunicazione in sociologia, un ruolo fondamentale spetta ai risultati ottenuti da Goffman (1963; 1981). Egli fa della conversazione, quale situazione quotidiana e ricorrente, il proprio oggetto dindagine privilegiato, verificando il grado di influenza che la dimensione sociale esercita sullorganizzazione del discorso durante gli scambi
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Ivi, p. 77 GALIMBERTI, R IVA, 1997, p. 25 ANOLLI, 2006, p. 30

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comunicativi. Individua, quindi, lesistenza di alcune strategie che i partecipanti adottano e selezionano in funzione delle costrizioni entro cui si verifica linterazione sociale. A tal proposito Goffman introduce il concetto di frame, inteso come il contesto sociale, o per meglio dire, la cornice interpretativa che definisce i confini in cui ha luogo lo scambio comunicativo. Parallelamente, le discipline psicologiche specificano e definiscono la comunicazione come la dimensione intrinseca che fonda ed esprime lidentit personale e la posizione sociale di ogni soggetto9. Durante gli anni Quaranta del Novecento, la Scuola di Palo Alto, sotto la guida di Gregory Bateson (1972), individua nella comunicazione la dimensione che costruisce e regola i rapporti interpersonali. Watzlawick, Beavin e Jakson oppongono allo schema lineare ed orientato di Shannon, una versione circolare del processo, in cui emittente e destinatario svolgono contemporaneamente un ruolo attivo nello scambio. La teorizzazione formulata dalla Scuola di Paolo Alto, non solo ha dotato le scienze umane di un modello proprio e non derivato da altre discipline, ma ha anche permesso di allargare il campo di indagine, focalizzando lattenzione su questioni fondamentali, cui finora non era stato attribuito il giusto peso. Levento comunicativo viene considerato nella sua totalit evitando di concentrare lattenzione su fenomeni particolari isolandoli. Cos facendo, la riflessione si sposta e si focalizza sui processi di elaborazione e condivisione dei significati, riconoscendo il valore comunicativo di ogni comportamento.

1.1.4

I Modelli dialogici

I modelli dialogici, o conversazionali, derivabili dallincontro fra la ricerca linguistica e quella condotta in capo alla psicologia sociale, permettono di mettere definitivamente a fuoco la dimensione interattiva della comunicazione. La riflessione prende le mosse dal dialogismo di Francis Jacques (1985) che, considerando la comunicazione un fatto relazionale irriducibile10, vi riconosce il luogo di fondazione dellintersoggettivit.

Ivi, p. 32 GALIMBERTI, R IVA, 1997, p. 27

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Il modello che propone, allarga e completa gli approcci precedenti fondati su quello che Jacques stesso definisce interazionismo sommario, in cui lo scambio comunicativo si qualifica semplicemente come passaggio di unazione fra i partecipanti S1 e S2 figura 3.

Figura 3 - Interazionismo sommario

L interazionismo comunicativo figura 4 invece, si caratterizza per la presenza di un sistema superiore alla diade S1, S2, indicato con il simbolo R, che mantiene le caratteristiche autonome e lorganizzazione specifica dello scambio comunicativo.

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Figura 4 - Interazionismo comunicativo

Il messaggio, quindi, risultando dall azione congiunta dei partecipanti, contemporaneamente comunicativo sia per il destinatario sia per lemittente dello scambio, infatti: mi dico ci che ti dico. In ogni scambio si verifica una sorta di retro-comprensione, per cui S1 deve sempre conoscere linterpretazione che S2 ha dato del messaggio inviato. In questo modo, lo scambio si organizza in una sorta di spirale comunicativa in cui il contesto R in continua evoluzione per ristabilire lequilibrio fra ci che detto e ci che invece compreso nello scambio fra S1, S2. Allinterno dello spazio logico della conversazione R, i partecipanti metteranno in atto alcune strategie discorsive finalizzate alla progressiva costruzione del contesto. Negli stessi anni, Ghiglione (1986) sviluppa linterazionismo comunicativo di Jacques insistendo sulla natura contrattuale della comunicazione. Sar Chardeau (1983), e successivamente Chabrol (1985), a dare una definizione puntuale e precisa del ruolo svolto dai partecipanti allinterno dello scambio. I due soggetti vengono sdoppiati: lio non esiste solamente in quanto soggetto enunciatore, ma anche in qualit di personaggio che si mette in scena attraverso le parole e che con queste comunica le proprie intenzioni. Allo stesso modo, il tu non soltanto la persona costruita dall io-comunicante, ma anche un tu-interpretante che potrebbe non coincidere con il destinatario ideale dellemittente.

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Levento comunicativo si costituisce, quindi, dallincontro di un processo di espressione, dove l io-comunicante interagisce con il tu-destinatarioenunciatore, e un processo di interpretazione, dove, invece, il tu-interpretante costruisce limmagine dell io-enunciatore.

1.2 Le

La Computer-Mediated Communication pagine che seguiranno permetteranno in al lettore alla di entrare pi

specificatamente nellambito di pertinenza della trattazione rendendo conto dei contributi pi importanti sviluppatisi seno Computer-Mediated Communication. La presentazione ricalca questa volta lo schema tracciato da Peticca (2002) epurato, per, di quegli elementi non strettamente legati alla trattazione. Le principali teorie sono suddivise tenendo conto sia dellambito di ricerca allinterno del quale esse si sviluppano, sia delloggetto dellindagine e del punto di vista assunti nella riflessione. 1.2.1 La prima fase: teorie che analizzano le caratteristiche dei media Le prime riflessioni si possono far risalire alla seconda met degli anni Settanta, quando si gettarono le basi concettuali per lelaborazione dei principali modelli teorici. Si tratta di teorie che focalizzano la propria indagine sullanalisi delle caratteristiche dei media e che adottano un approccio allinformazione quasi esclusivamente comunicazione. La nozione di social presence il frutto dellelaborazione dei dati e delle osservazioni empiriche, rilevati durante una ricerca finanziata dal governo britannico condotta da Short (Short et al.; 1976). Lobiettivo era la riduzione dei costi di comunicazione allinterno degli uffici pubblici. A tale scopo il gruppo di ricercatori analizz le caratteristiche e le differenze dei media adottando come criterio il concetto di presenza sociale, con cui si indica la percezione da parte dellutente [...] della capacit del mezzo di convogliare la presenza dei soggetti comunicanti11.
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quantitativo,

derivato

dal

modello

matematico

della

Ivi, p. 34

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Nellidea di Short, la comunicazione mediata dal computer si caratterizza per un basso livello di presenza sociale in quanto priva degli elementi non verbali e paraverbali che caratterizzano, invece, la comunicazione faccia-a-faccia, considerata pi completa. In uno studio successivo, il concetto verr ripreso ed utilizzato da Daft e Lengel (1984; 1986) che vi affiancheranno quello di information richness, ovvero il grado di capacit del mezzo di consentire uninterpretazione pi o meno completa dellinformazione in un dato intervallo di tempo. Pi dettagliatamente, i due autori ritengono che il livello di ricchezza informativa sia direttamente proporzionale alla larghezza di banda12. Il modello Reduced Social Cues A partire dalla met degli anni Ottanta lo studio sulla CMC diventa pi sistematico. Il modello Reduced Social Cues (dora in poi RSC) getta le sue basi sui concetti di social presence e information richness, precedentemente illustrati, assumendo lo stesso approccio di studio. Anche in questo caso, infatti, lobiettivo la razionalizzazione dei sistemi attraverso il raggiungimento dellefficienza comunicativa e la ricerca si orienta, cos, verso lindagine degli effetti che la CMC produce nelle organizzazioni e nella percezione delle strutture gerarchiche. Secondo il modello, la CMC una forma di comunicazione priva di due elementi fondamentali: i segnali sociali (social cues), ovvero quegli elementi relazionali riconducibili al contesto sociale, e le norme che orientano il corso dello scambio. Secondo queste premesse, la comunicazione mediata dal computer si produce sempre in condizioni di vuoto sociale13 dando luogo ad una serie di effetti e conseguenze negative sullinterazione fra gli individui. Fra questi, il diminuire del livello di coordinamento e comprensione e lappiattimento delle capacit di influenza sociale, fanno emergere fenomeni di polarizzazione (la tendenza
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Il concetto di larghezza di banda, in questa sede, non viene inteso nel suo senso tecnico, come misura

della velocit di trasmissione dei dati in un canale di comunicazione, ma come quantit di informazione veicolabile nellunit di tempo (P ACCAGNELLA; 2000; p.26) da un dato medium.
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GALIMBERTI, R IVA; 1997, p. 38

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durante le interazioni di gruppo ad assumere posizioni sempre pi estreme) e di de-individuazione (la progressiva scomparsa dellIo fino alla perdita di identit allinterno del gruppo) con il conseguente manifestarsi di comportamenti devianti. Lo studio dei segnali sociali viene, poi, approfondito da Sproull e Kiesler (1986) che li suddividono in statici e dinamici, intendendo, con i primi, gli indicatori di status (aspetto esteriore e oggetti posseduti) mentre, con i secondi, le informazioni veicolate attraverso i comportamenti non verbali e mutevoli nel corso dellinterazione. Alla definizione del contesto, inoltre, interverrebbero anche alcune variabili geografiche (la collocazione spazio-temporale), organizzative (la posizione gerarchica e il ruolo occupato) e contingenti (riferite alla situazione particolare). Minore sar la quantit degli indici trasmessi durante lo scambio comunicativo, minori saranno i vincoli sociali imposti dal contesto. In questo senso, secondo i due autori, sarebbe possibile parlare di equalization effect, ovvero di un effetto uniformante e livellante delle differenze di status. La tesi di democratizzazione delle organizzazioni nella CMC, sar confermata da Dubrovski che, in alcuni esperimenti condotti agli inizi degli anni Novanta, rilever una significativa riduzione dellansia da valutazione e un considerevole aumento della disattenzione sociale nei partecipanti agli scambi mediati dal computer. Il modello offerto dalla teoria RSC, seppure abbia il merito di indicare, nellimplementazione di diverse modalit comunicative, la strategia per la riduzione del grado di incertezza del messaggio, presenta considerevoli limiti evidenziati nelle ricerche successive. In particolare alcune indagini, condotte sia in laboratorio sia direttamente sul campo, hanno messo in luce luso ricreativo della posta elettronica affianco a quello esclusivamente lavorativo che contrastava lipotesi di mancanza di elementi di socialit nella comunicazione mediata dal computer. Altre ricerche, inoltre, hanno confutato con decisione lesistenza di un effetto livellante degli status sociali nella CMC, rifiutando lipotesi di democratizzazione delle organizzazioni proposta da Sproull e Kiesler e Dubrovski.

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1.2.2 Il fattore temporale. La Social Information Processing Theory A met degli anni Novanta, Walther (1995) condusse alcune ricerche sul campo volte ad indagare i processi di comunicazione mediata dal computer notando una difformit sostanziale fra i risultati conseguiti in contesti naturali e quelli invece ottenuti in ambienti controllati. In particolare, egli individu nel fattore temporale la causa di tale discrepanza. Il metodo utilizzato in laboratorio da Sproull e Kiesler, infatti, falsava e comprometteva lesito dellesperimento poich imponeva limitazioni temporali innaturali allo svolgersi e svilupparsi delle relazioni e, soprattutto, analizzava situazioni private di aspettative future, in quanto limitate alla contingenza del laboratorio. Dalle sue osservazioni, e dal raffronto con la letteratura precedente, Walther comprese che la comunicazione mediata dal computer sarebbe solamente pi lenta di quella tradizionale faccia-a-faccia, ma non per questo priva di indicatori sociali. Ci che importante, non la quantit di informazione veicolata per ogni singolo scambio, ma linterazione reiterata nel tempo. A causa della maggior quantit di tempo oggettivo necessario e della riscontrata ristrettezza di banda del medium, infatti, nella CMC sarebbero indispensabili un maggior numero di contatti per consolidare i meccanismi di cooperazione fra gli individui. In questa prospettiva la comunicazione mediata dal computer non meno efficace di quella tradizionale, ma solamente meno efficiente. Addirittura talvolta possibile parlare di scambi sovraccaricati di contenuti sociali tanto da poterli descrivere con laggettivo hyperpersonal. Gli utenti di ambienti poco flessibili, come quelli mediati dal computer, sono pi propensi a sviluppare canali alternativi di comunicazione riuscendo, cos, a percepire un grado maggiore di presenza sociale degli interlocutori. Nel modello proposto da Walther, la CMC analizzata attraverso losservazione di quattro dimensioni: il destinatario. Nella CMC il momento della ricezione caratterizzato da fenomeni di polarizzazione. Contrariamente a quanto affermato nel modello RSC, per, chi riceve il messaggio tende sempre a classificare socialmente il proprio interlocutore. l'emittente.

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Soprattutto nelle comunicazioni di tipo asincrono, come la posta elettronica, colui che invia il messaggio in grado di attuare strategie di selective o optimized self-presentation. La progettazione delle informazioni veicolate , infatti, agevolata dalla maggior quantit di tempo a disposizione dei partecipanti. il canale della comunicazione. Gli scambi sono influenzati da alcune caratteristiche peculiari del mezzo. Essendo essenzialmente basata sul testo, la comunicazione mediata dal computer, permette un maggior controllo sulle informazioni veicolate, come per esempio le espressioni involontarie del viso o gli atteggiamenti del corpo. i processi di feedback. Linterazione nella CMC caratterizzata da fenomeni di behavioral confirmation (o aspettative autoavveranti). A causa del maggior livello di mediazione del medium, infatti, le aspettative di partenza dei partecipanti vengono generalmente sempre confermate durante lo scambio, in un processo di idealizzazione dellinterlocutore. Lapproccio adottato dalla SIP propone quindi un superamento della tradizionale visione lineare della comunicazione, proposta anche nel paradigma RSC, opponendovi una prospettiva dinamica. 1.2.3 Lapproccio psicosociologico I modelli sviluppatesi in ambito psicosociologico fanno del contesto il centro della loro indagine occupandosi anche di quegli aspetti individuali e sociali che influiscono nei processi comunicativi. Particolare attenzione verr posta, soprattutto, alla comprensione di dinamiche complesse interne ai meccanismi della comunicazione quali la costruzione dei rapporti di fiducia e dei processi di identificazione. Il modello Social Identity De-individuation Effect Il modello elaborato da Lea e Spears (1991; 1994) agli inizi degli anni Novanta, sviluppa la propria riflessione a partire dalla critica alle principali ipotesi del paradigma RSC. In particolare, limpianto teorico dellapproccio Social Identity De-individuation Effect (dora in poi SIDE), poggia su due importanti distinzioni,

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la prima che scinde il concetto di dimensione sociale e la seconda quello di identit. Secondo Lea e Spears, il modello RSC elabora lipotesi di vuoto sociale, in cui avrebbe luogo la CMC, a partire da unimprecisione strutturale che confonde la dimensione sociale con quella interpersonale. La scarsa larghezza di banda, attribuibile alla comunicazione mediata dal computer, non influisce sulla sua capacit di veicolare indici sociali, ma limita solamente alcuni codici impiegati nella comunicazione interpersonale. Cade quindi la rigida categorizzazione dei media basata sulla larghezza di banda che aveva caratterizzato il modello RSC. La seconda distinzione coinvolge invece la dimensione dei parlanti, separando il concetto di identit personale dalle molteplici identit sociali che un individuo pu assumere. Mentre la prima coinvolge quelle caratteristiche del S che corrispondono alla propria personalit unica ed individuale14, le altre si riferiscono alle caratteristiche del proprio gruppo sociale di riferimento nelle varie situazioni della vita quotidiana15. Anche la comunicazione mediata dal computer, quindi, al pari delle forme tradizionali, sviluppa una considerevole dipendenza dal contesto sociale in cui collocata. Nelle relazioni interpersonali, quando la CMC coinvolge i partecipanti nella loro dimensione individuale, pone in rilevanza lidentit personale, diversamente, nelle reazioni intergruppi, coinvolge i parlanti nella loro identit sociale. In queste occasioni, inoltre, proprio a causa della ristrettezza di banda del medium, gli scambi comunicativi avvengono in un contesto di pi rigida osservanza delle norme del gruppo di riferimento. A partire da queste precisazioni preliminari, Lea e Spears elaborano il concetto di de-individuazione inteso come effetto dellimmersione in un gruppo sociale specifico. In questo caso, per, la sola identit personale ad esserne coinvolta, mentre la relativa identit sociale ne esce addirittura rafforzata. In corrispondenza del tipo di identit coinvolta nello scambio, quindi, si rilevano due tipi opposti di comportamento uno asociale e laltro ipersociale, a seconda che losservanza delle norme sia pi o meno alta.

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PACCAGNELLA; 2000; p. 30 Ibidem

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La Positioning Theory Negli stessi anni Harr e Van Langenhove (1991) adottano un approccio dinamico alla riflessione sulla CMC, erborando la Positioning Theory. Il loro modello poggia su due ipotesi fondamentali: la sostituzione al concetto statico di ruolo, quello di posizionamento, inteso come il risultato dellattivit comunicativa in cui si colloca il parlante, e il processo di ricostruzione retorica del contesto. Nella loro idea, infatti, questo non dato da fattori esterni, ma viene co-costruito dai partecipanti durante lo scambio. La conversazione diventa cos lattivit fondamentale dellesperienza umana in cui i soggetti collaborano attivamente al processo di posizionamento e di costruzione delle identit. Entrambi i modelli, quello formulato dalla SIDE e quello presentato dalla Positioning Theory, spostano la riflessione verso il superamento del tradizionale approccio monodimensionale e lineare alla comunicazione. Le teorie elaborate a partire dalla riflessione psicosociologica mettono in rilievo la dimensione conversazionale e dialogica della comunicazione mediata dal computer, intendendola come processo dinamico e non pi come semplice trasmissione di informazioni da un emittente ad un ricevente indipendenti luno dallaltro. La Teoria dellAzione Situata La Teoria dellAzione Situata esposta da Mantovani (1995) riprende gli avanzamenti e i concetti pervenuti dai diversi ambiti disciplinari proponendo un nuovo concetto di contesto che possa riferirne la complessit. Come gi rilevato negli approcci precedenti, il contesto non dato da fattori esterni ma costruito. Esso presenta due caratteristiche di base: linstabilit, poich continuamente trasformato dalle azioni dei partecipanti, e una dimensione concettuale che si aggiunge a quella fisica. In questa prospettiva, Mantovani sviluppa un modello in cui il contesto si definisce su tre livelli: uno generale, riferito alle situazioni, uno pi particolare, attribuibile alle norme sociali, ed infine il livello dellinterazione locale con lambiente attraverso luso degli artefatti informatici.

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Gli attori interagiscono con lambiente in un processo comunicativo circolare, in cui lazione dei soggetti definisce il contesto in cui essa stessa si colloca. possibile, cos, dare una duplice interpretazione dello schema proposto a seconda che lo si legga a partire dal primo o dallultimo livello di definizione del contesto. Seguendo il verso ascendente, il contesto generale fornisce ai parlanti gli elementi per interpretare le norme sociali. Nelle situazioni quotidiane, poi, si elaborano gli scopi che orientano linterazione locale. Seguendo il senso inverso, invece, linterazione locale attraverso luso di artefatti informatici non altro che un aspetto particolare delle situazioni quotidiane che gi sono comprese nel contesto. In generale, quindi, lo studio della CMC ha permesso di ampliare gli orizzonti della ricerca cambiandone il punto di osservazione. Non si tratta pi di studiare lo svolgersi di processi comunicativi allinterno di contesti gi dati, ma di come linterazione dei partecipanti co-costruisce il quadro di riferimento in cui essa stessa si inserisce. Negli ambienti web-mediated, dove del tutto assente il riferimento ad un contesto tangibile e contingente, la realt co-costruita a livello enunciativo e dialogico. I riferimenti sociali e relazionali pertanto vengono costruiti e ricercati allinterno di quello spazio logico della conversazione individuato da Jacques. Sono quindi i testi, su cui si basano gli scambi, a fornire i riferimenti fondamentali al successo della comunicazione.

21

2 Il linguaggio nel Web-Mediated Environment


2.1 Strumenti di comunicazione e tipologie testuali

La diffusione del personal computer prima e del World Wide Web poi, ha senzaltro prodotto sostanziali modificazioni al modo di percepire la testualit. Secondo Fiormonte possibile distinguere due tipologie di scrittura elettronica: la videoscrittura e la scrittura in rete. Si tratta di una distinzione basata sulla finalit intrinseca allutilizzo del computer: come strumento, nel primo caso, o come mezzo di comunicazione, nellaltro. Nonostante la videoscrittura produca documenti generalmente destinati alla stampa, lutilizzo di un word processor, come strumento di elaborazione testi, ha dato luogo ad un duplice fenomeno di smaterializzazione che ha interessato il testo sia come prodotto, nella sua unit e coesione interna, sia come processo. Dal lato dellautore, infatti, la mancanza di permanenza della videoscrittura genera una scarsa percezione della fisicit del testo che, fino al momento della stampa, rimane evanescente e immateriale. Durante il processo di elaborazione, inoltre, lassenza di tangibilit, di senso di contatto diretto, di coinvolgimento e di unit, dovuta alluso dello schermo come supporto in sostituzione alla carta, produce un effetto straniante sul processo di lettura accentuando la distanza fra il testo ed il suo autore. Nella Rete il processo di smaterializzazione addirittura accentuato e coinvolge anche il lettore. Il consumo delle pagine web, infatti, avviene direttamente online, senza che ne consegua necessariamente la materializzazione su supporto cartaceo. A ci si aggiungono importanti conseguenze anche nel modo di rapportarsi alla scrittura. Internet, infatti, modificando il ruolo del computer da strumento di calcolo a tecnologia della comunicazione interpersonale16, ha enfatizzato la funzione comunicativa della scrittura ampliandone il dominio di competenza. Se da un lato, aumenta la quantit delle conoscenze acquisite attraverso la
16

COSENZA, 2004, p. 121

22

lettura, dallaltro crescono soprattutto quelle funzioni della scrittura che fanno parte di una nuova modalit di costruire forme di socialit in rete17. Al moltiplicarsi delle tipologie e delle forme di scambi che si avvalgono della scrittura anzich delloralit, aumentano, infatti, anche i bisogni comunicativi dellutenza del Web.

2.2

La ri-definizione del concetto di genere nel Web-Mediated Environment

La conseguenza maggiore prodotta dai nuovi media informatici e soprattutto dal Web riguarda non solo lutilizzo della scrittura come canale comunicativo privilegiato, ma anche il rapporto che questa intrattiene con le dimensioni di spazio e di tempo. Seguendo Van Dijk, possibile affermare che la telematica segna la fine della distinzione tra i media che sono fissi nello spazio e nel tempo e quelli che scavalcano queste dimensioni18 ponendo i partecipanti della CMC allinterno di un contesto comunicativo inedito. Per descrivere la nuova cornice entro cui hanno luogo gli scambi mediati dal computer, Steuer propone il concetto di telepresenza (cfr. cap. 1). Precedentemente allintroduzione e alla diffusione di Internet, la comunicazione si verificava solo in situazione di presenza, intesa come lesperienza del proprio ambiente fisico [...] cos come viene percepito e mediato dai processi mentali [...] [si tratta] cio della sensazione di essere in un ambiente19. Mentre negli scambi comunicativi tradizionali il contesto viene avvertito in senso univoco, nella CMC gli interagenti percepiscono due distinti ambienti, uno fisico e laltro mediato. La telepresenza, quindi, altro non che lesperienza della presenza in un ambiente attraverso i mezzi della comunicazione20. Sono proprio i cambiamenti operati sulle coordinate spazio-temporali del contesto che hanno posto il problema dellemergenza di tipologie testuali ed esperienze comunicative inedite ed originali. Se inizialmente si trattato della semplice migrazione dei generi testuali dalla carta stampata alla Rete, sia in forma di mera trasposizione e riproduzione, sia attraverso ladattamento
17 18 19 20

FIORENTINO, 2007a, p. 188 Van Dijck citato da COSENZA, 2004, p. 120 STEUER, 1997, p. 58 Ivi, p. 59

23

preventivo al medium, oggi lemergenza di nuove tipologie testuali impone la revisione del concetto stesso di genere e dei criteri secondo cui esso definisce i suoi oggetti di studio. Mentre tradizionalmente i generi sono distinti sulla base degli scopi comunicativi (communicative purposes) sottesi ai testi, la complessit del ruolo del discorso nella societ contemporanea obbliga a tenere in considerazione anche altri fattori che prendono parte alla produzione del discorso, come la struttura, lo stile, il contenuto e il contesto, ma soprattutto la nozione stessa di medium. Secondo Garzone although Web genres have their printed counterparts, the environment where they are situated and the medium/media they rely on add unique properties to them21 e ancora it becomes evident that there is a direct relationship between the options made aviable by technologies and the genric characteristics of communicative events22, una propriet emersa negli ambienti telematici e definita da Agre con il termine affordance, con il quale solitamente si descrive cosa una tecnologia o un software permettono di fare. Garzone propone quindi una prospettiva teorica completa articolata in una serie di propriet: immateriality. Come gi discusso (cfr. cap. 2 par. 2.1) si tratta di una caratteristica peculiare della scrittura elettronica, e pi in particolare di quella in Rete, poich la lettura dei testi avviene prevalentemente online, in assenza quindi di un supporto materiale cartaceo. A questo si aggiunge anche linstabilit dovuta alla facilit con cui possibile sia effettuare cambiamenti nelle pagine, sia eliminarle definitivamente. Prada (2003), in una sua analisi, parla di mobilit dei testi nel Web intendendo la possibilit di attuare un numero infinito di revisioni senza che ne rimanga traccia evidente; extansion in partecipation framework. Il pubblico di un web text corrisponde potenzialmente alla totalit degli utenti della Rete. Non include quindi solo i soggetti in target, ma anche a virtually infinite number of Internet surfers who simply comes across the document by chance and can become

21 22

GARZONE, 2007, p. 19 Ibidem

24

potential reders, users, interlocutors, followers, adepts, customers, investors, etc23. La portata globale del pubblico ha conferito a molti generi un carattere promozionale, unidirezionali, multiutente; multimodality. The combined utilization of different semiotic resources within a single communicative process24. Prada parla invece di multimedialit, riferendosi pi che alle competenze semiotiche e cognitive attivate dallutente, alle caratteristiche tecniche del medium; hypertextuality/hypermediality. la struttura su cui si basa la stessa rete Internet. Nella definizione di Nelson lipertesto is a series of text chunks connected by links wich offer the reader different pathways25. Lipertestualit conferisce, inoltre, altre quattro propriet ai testi nel Web: o co-articulation and interactivity. La struttura ad ipertesto mette in discussione il principio per il quale un genere is realized by means of a recognizable sequence of moves and structural organization26. Sebbene il percorso di lettura sia suggerito dal realizzatore del sito, il lettore stesso a costruire materialmente il proprio testo attraverso il percorso che effettua, compromettendo, cos, anche il tradizionale concetto di autorialit; o multiple reading modes. Le molteplici possibilit di lettura offerte al lettore sostituiscono alla tradizionale modalit lineare di lettura (reading-as-such), una non lineare detta hyper-reading; o granularity. la grandezza delle unit testuali in cui viene suddiviso lipertesto. La struttura a nodi interconnessi comporta un ordine gerarchico delle informazioni presentate. ma ma ha offre anche anche accentuato la loccasione di qualit dialogica della comunicazione. La Rete, infatti, non solo permette contatti individualizzati e scambi interpersonali

23 24 25 26

Ibidem Ivi, p. 21 Nelson citato in G ARZONE, 2004, p. 22 Ivi, p. 23

25

2.3

Web-Enironmetnt e multi-medianess: per una classificazione delle tipologie testuali nel Web.

A completamento del modello teorico proposto, Garzone suggerisce anche lassunzione di un nuovo punto di vista che considera il Web non pi come mezzo in se stesso ma piuttosto come un ambiente comunicativo la cui propriet fondamentale, quella di offrire ai suoi utenti una moltitudine di strumenti per comunicare, detta appunto multi-medianess. In questa prospettiva, quindi, lo strumento (per esempio la posta elettronica), a costituire il medium e, in accordo con la gi citata facolt dellaffordance (cfr. cap. 2 par. 2.1.1), a produrre uno specifico prodotto testuale contraddistinto da caratteristiche proprie. Allo schema fin qui descritto, sono da aggiungere inoltre alcune altre considerazioni, in particolare sulla nuova dimensione spazio-temporale in cui si inseriscono i testi nel Web-Mediated Environment. Per quanto concerne la categoria di spazio, Fiorentino (2004a) parla di riduzione della distanza comunicativa, psicologia, sociale, e referenziale, come conseguenza della riduzione della distanza fisica fra gli interagenti, dovuta sia alla velocit con cui si effettuano gli scambi sia, riprendendo la terminologia proposta da Steuer, alla telepresenza degli interlocutori in uno spazio altro. Labbattimento dei vincoli temporali della comunicazione scritta, inoltre, ne ha accentuato la dimensione ftica ampliandone anche linsieme delle funzioni comunicative. Nella posta elettronica, per esempio, i messaggi vengono utilizzati in sostituzione ad altre comunicazioni brevi come gli SMS. La classificazione dei media e delle tipologie testuali che presentiamo, si

propone di superare la tradizionale distinzione tra comunicazione sincrona e asincrona basata sulle sole caratteristiche tecniche degli strumenti del Web, seguendo in questo senso Cosenza quando afferma che la percezione di immediatezza di una risposta a creare la sincronia, pi che il fatto che due persone siano collegate in rete nello stesso momento e questa percezione cambia molto a seconda del contesto27.

27

COSENZA, 2004, p.120

26

Nel primo caso si tratta di una classificazione di carattere generico che segue lo schema proposto da Crystal ([2001]; 2006). Sono esposte sei situazioni comunicative nelle quali si generano e avvengono gli scambi. Posta elettronica Secondo Naughton the Net was built on electonic mail28. Le-mail, infatti, il primo strumento di comunicazione del Web, sia in ordine cronologico di invenzione sia in termini di diffusione fra gli utenti, e la sua storia strettamente legata alla nascita della Rete. Nel 1969, LAgenzia del Dipartimento della Difesa del governo americano svilupp un sistema in grado di garantire comunicazioni sicure anche in caso di attacco nucleare. Internet nasce, dunque, da un progetto militare basato su un modello che prevede il collegamento fra calcolatori senza un nodo centrale governante ma gerarchicamente allo stesso livello. Lidea quella del packet switching elaborata pochi anni prima, nel 1964, da Paul Bran. Il suo funzionamento consiste nello spezzettare il messaggio in pacchetti, tutti contrassegnati con lo stesso indirizzo, successivamente immessi nella Rete e infine riassemblati a destinazione. Pochi anni pi tardi, nel 1972, Ray Tomlison sfrutt questo stesso principio per inviare a se stesso un messaggio il cui testo era qwertyuiop, le prime dieci lettere della tastiera. Con il secondo messaggio annunci alla Rete la nascita del nuovo sistema di comunicazione. A Tomlison si deve anche lintroduzione del simbolo @ a separare il nome dellutente da quello del server di posta, permettendo di identificare in modo univoco il destinatario del messaggio. Chatgroups Si tratta di continuous discussion on a particolar topic, organized in rooms at particolar internet sites, in which computer users interesed in the topic can partecipate29. Si possono distinguere due modalit di comunicazione:

28 29

Naughton citato in CRYSTAL [2001] 2006, p.11 Ibidem

27

asincorna, quando the interactions are stored in some format, and made aviable to users upon demand30. Allinterno di questo gruppo, si possono distinguere tre differenti strumenti: o maling list. Si tratta di un servizio offerto a tutti gli iscritti ad un gruppo, che costituiscono appunto la lista, a cui vengono periodicamente inviate da un gestore informazioni concernenti uno specifico argomento di interesse (newsletter). Si tratta quindi di messaggi a carattere pubblico che non prevedono, a parte in casi particolari, un feedback da parte del destinatario; o newsgroups. Sono gruppi di discussione gerarchicamente e tematicamente organizzati. Sono per lo pi raggiungibili tramite specifici portali o attraverso la sezione gruppi di Google che attualmente possiede il pi grande archivio di messaggi scambiati sulla rete Usenet, la prima nella quale svilupp questo tipo di comunicazione; o forum. Molto simili ai newsgroups, si tratta di pagine web nelle quali possibile inviare messaggi, e commentare quelli gi esistenti, dando origine ad una discussione su un tema particolare. Anchessi sono organizzati in gerarchie; sincrona, quando a user enters a chat room and joins an ongoing coversation in real time31. Comunemente chiamato chat, lIRC (Internet Relay Chat) uno strumento di comunicazione multiutente nato nel 1988. Architettonicamente organizzato in stanze (chat rooms) che possono essere a carattere pubblico, quando le conversazioni sono visibili a tutti i partecipanti, o privato. Sono caratterizzate dal massimo grado di volatilit poich le conversazioni non possono essere salvate. Virtual Worlds Sono imaginary environments wich people can enter to engage in text-based fantasy social interaction32.

30 31 32

Ivi, p. 12 Ibidem Ibidem

28

Al contrario delle altre situazioni comunicative descritte, dove gi scambi avvengono in un contesto reale ma differito nel tempo e nello spazio, le interazioni si producono in questo caso allinterno di un vero e proprio ambiente simulato che non ha corrispondenza con la realt tangibile. Esistono diverse tipologie di virtual worlds alcuni completamente text-based, come i MUD e i MOO , ed altri invece grafici, di cui un celebre esempio Second Life. World Wide Web (WWW) definito da Crystal come the full collection of all the computers linked to the Internet wich hold documents that are mutually acessible through the use of a standard protocol (the Hyper Text Transfer Protocol, or HTTP)33 Istant Messanging Si tratta di software che allows electronic conversations between people who know each other to take place in real time34. Esistono diverse aziende che offrono questo tipo di servizio, il capostipite ICQ (che sta per I seek you - it. ti cerco), mentre uno dei pi diffusi fra i giovani MSN reso disponibile da Microsoft. Al programma integrato un sistema che permette di visualizzare chi, fra gli amici inseriti, in linea in quel momento. Blogging Un blog [...] un sito web personale, in cui qualcuno pubblica in modo disinteressato e amatoriale notizie, storie, link e riflessioni di vario tipo35 ma anche immagini e video. Gli articoli inviati (in gergo postati) dallautore sono commentabili da qualsiasi utente. Allinterno delle situazioni comunicazionali individuate da Crystal possibile, inoltre, distinguere diverse tipologie testuali.

33 34 35

Ivi, p. 13 Ivi, p. 14 COSENZA, 2004, p. 118

29

Fiorentino (2004b) propone la classificazione elaborata da Baron (1998). Rispetto ai due poli della comunicazione, emittente e destinatario, lautrice considera il carattere noto o ignoto degli interagenti e il rapporto uno-a-uno o uno-a-molti dello scambio.
ONE-TO-MANY DIALOGUE (IDENTIFIED
INTERLOCUTO RS)

POSTING

JOINT COMPOSITION

ANONYMOUS DIALOGUE may be camouflaged

ONE-TO-MANY DIALOGUE (IDENTIFIED INTERLOCUTO RS) identified identified

SENDER RECIPIENT

identified unknown

identified known unknown or

identified identified

may be camouflaged

EXAMPLE

web page, scholary work

known recipient: collaborative papaer unknown recipient: compositional hypertext

chatgroups, MOOs, MUDs

listservs, computer conferencing, BBSs

e-mail

Figura 5 - Tabella Baron

36

Sono elencate le tipologie testuali di cui vengono poi precisate le caratteristiche fondamentali sulla base delle categorie mittente (sender) e ricevente (recipient). Si avranno cos: posting, ossia un tipo di comunicazione con emittente noto ma destinatario sconosciuto. Si tratta spesso di lavori non soggetti a successive revisioni, tuttavia ugualmente passibili di feedback attraverso i commenti lasciati dagli utenti (come per esempio i post nei blog) joint composition, una tecnica di scrittura a pi mani, in cui gli autori lavorano in contemporanea o in sequenza37. Mentre lemittente sempre dichiarato38, il destinatario pu anche non essere conosciuto;

36 37 38

Citata in FIORENTINO, 2004b FIORENTINO, 2004b Tuttavia esistono recenti esempi di joint composition in cui anche lautore pu essere sconosciuto. Nel

2007 la nota casa editrice britannica Pinguin ha lanciato un progetto basato sul sistema Wiki, lo stesso su cui fonda il suo successo lenciclopedia Wikipedia. Si tratta di un romanzo scritto a pi mani a cui sono

30

anonymous dialogue, si tratta di situazioni nelle quali entrambi gli interlocutori possono mimetizzare la propria identit, come le conversazioni in chat room; identified interlocutors, quando gli interlocutori sono entrambi sempre conosciuti. Si possono verificare due situazioni, la prima in cui la comunicazione in qualche modo pubblica (One-to-Many Dialogue), come per esempio i forum, e laltra in cui il messaggio ha un destinatario univoco (One-to-One Dialogue), come la posta elettronica.

2.4

Il corpus

Il computer come medium, dunque, permette una molteplicit di tipologie di comunicazione allinterno di un contesto unico di socializzazione che si avvale del codice grafico39, dove per socializzazione intendiamo la capacit degli individui che interagiscono nel Web-Mediated Environment di costruire relazioni e di dar forma alle loro molteplici identit sociali allinterno di un rapporto interpersonale. Come giustamente osserva Fiorentino, quella in Rete sempre una scrittura che fa cose e costruisce situazioni40 e che accentua, in questo modo, il carattere illocutorio e performativo degli atti linguistici. A tal proposito utile riprendere il gi proposto concetto di co-presenza enunciativa (cfr. cap. 1) introdotto da Galimberti e Riva, ovvero il risultato di uno scambio comunicativo nel corso del quale i due interlocutori siano in grado di esercitare quellinfluenza reciproca sulle rispettive azioni di cui parla Goffman e di regolare i valori della propria comunicazione attraverso qualche forma di feedback41. Lanalisi svolta si propone quindi di ricercare le strategie messe in atto dagli individui/utenti per sopperire agli effetti di rumore del medium, in particolar modo ci riferiamo allassenza di elementi paralinguistici e prosodici, tipici dellinterazione faccia-a-faccia, che ha spinto in passato a reputare il Web come un contesto vuoto dal punto di vista sociale (cfr. cap. 1 par. 1.2.1). Si cercher,
invitati a partecipare tutti gli utenti. Il romanzo A Million Penguin rintracciabile allindirizzo http://www.amillionpenguins.com/wiki/index.php/Main_Page (data di ultima consultazione 18 Aprile 2009)
39 40 41

FIORENTINO, 2005, p.1 FIORENTINO, 2007a, p.187 GALIMBERTI, R IVA, 1997, p.18

31

infatti, di trovare una risposta allincredibile successo che la Rete ha ottenuto, e continua ad ottenere, presso il suo pubblico, in qualit non solo di mezzo di informazione e comunicazione, ma soprattutto di socializzazione. Loggetto di osservazione assunto in questa sede le-mail, esplorata sia come medium, sia come testo; da un lato si indagheranno le possibilit permesse dal mezzo, dallaltro gli effetti prodotti da questo sia a livello testuale che linguistico. Cerchiamo innanzitutto di rintracciare nelloggetto di analisi le caratteristiche di genere identificate da Garzone. Le-mail condivide con tutti i testi online limmaterialit (immateriality) e lipertestualit (hypertextuality). Alla prima Fiorentino fa riferimento riprendendo il concetto di effimeri grafismi proposto da Gnerre, sottolineando come nel Web il testo non solo non si materializzi, ma anche tenda a scomparire dallo schermo attraverso azioni di scrolling42. Il carattere di ipertestualit si riscontra invece nellinserimento di testi e link allinterno del messaggio. In questo modo lo spazio comunicativo allinterno del quale si realizza il testo si allarga infinitamente coinvolgendo lo stesso World Wide Web nel sistema di referenze. Altra caratteristica fondamentale lestensione del quadro partecipativo (extansion in partecipation framework). Come vedremo pi avanti, infatti, la possibilit di inserire molteplici destinatari nella comunicazione e di assegnare loro ruoli differenti, costituisce una delle novit pi significative nella gestione e costruzione delle identit e dei rapporti sociali in Rete. Riprendendo le categorie di Baron, invece, possiamo inserire i testi di posta elettronica nella classe delle joint compositions. La catena di messaggi costituisce, infatti, una vera e propria conversazione e da vita ad un prodotto finale al quale cooperano pi individui (FIORENTINO, 2007b). Inoltre, i messaggi di posta elettronica hanno sempre un interlocutore definito: unico nel caso di comunicazione uno-a-uno, o multiplo con comunicazione uno-a-molti. I testi che costituiscono il corpus provengono da sei soggetti differenti e sono classificabili in tre tipologie di scambi: a carattere privato, formali e istituzionali.

42

lazione di visualizzare progressivamente una pagina web facendola scorrere verso lalto o il basso

sullo schermo (http://www.corriere.it/piccoli/archivio/html/dizionario/scrollare.html)

32

Nel primo caso si tratta di scambi fra pari, per lo pi fra amici e conoscenti; nel secondo e nel terzo, invece, di scambi fra interlocutori con gradi di potere sociale differenti. Si tratta per lo pi di comunicazioni svolte allinterno di ambienti accademici e di contesti aziendali o comunque lavorativi.

2.5

Analisi del corpus

2.5.1 Coerenza e coesione testuale La CMC, come gi ribadito, ha attribuito alla scrittura funzioni inedite che coinvolgono le dimensioni ftica e dialogica (FIORENTINO, 2007b), prima appartenenti solo al polo orale della comunicazione. Secondo unosservazione di Fiorentino, nelle-mail si concretizza quella joint activity of creation di cui parlano Jackoby e Ochs (1995). La co-costruzione negoziata del senso si realizza appunto nellinterazione che coinvolge gli individui e quindi in un contesto eminentemente dialogico: one of the most important implication for taking the position that everything is co-costructed through interaction is that it follows that there is a distribuited responsability among interlocutors for the creation of sequential coherence, identities, meanings and events43. Lanalisi conversazionale, sviluppata da Sacks agli inizi degli anni Settanta, si dimostra quindi una valida base teorica nella quale fondare le nostre riflessioni. Il sistema delle prese di turno, da lui elaborato, si sviluppa su due livelli: uno che considera la conversazione sul piano globale, come unit dotata di un punto di inizio e uno di fine precisati, laltro che lanalizza turno per turno. Secondo il modello, infatti, gli enunciati prodotti dai due interlocutori si organizzano in coppie adiacenti e la regola che le governa prescrive che dato il primo elemento della coppia ci si aspetta il secondo poich la presenza del primo introduce e determina la rilevanza del secondo44. Il completamento della coppia dunque non costituisce soltanto la risposta ad uno stimolo ma anche indice del livello di interpretazione dellenunciato da parte dellinterlocutore.

43 44

Jacoby e Ochs citati in FIORENTINO, 2007b, p.21 MARIOTTINI, 2007, p. 72

33

Dal modello di Reichman, proposto anche in Fiorentino (2007b), ricaviamo, poi, la nozione di focalit, per la quale la messa a fuoco di un concetto allinterno della conversazione si differenzia dalla semplice menzione dello stesso. Secondo la sua analisi, quindi, agli argomenti in focus viene riservata lanafora45 pronominale, viceversa, a quelli che non lo sono, la ripetizione lessicale. Nelle-mail il senso si costruisce nel tempo allinterno dellinterazione, producendo un testo finale, la catena di messaggi, che possiamo considerare un vero e proprio dialogo, o meglio, prendendo a prestito un concetto di Shank, un multilogue. La ricerca della coerenza e della coesione testuale nella CMC, ancor pi che nelle interazioni faccia-a-faccia, di fondamentale importanza per sopperire allassenza di segnali sociali di un medium nato pi come elaboratore di calcolo che come mezzo di comunicazione. Esistono diverse strategie, testuali e linguistiche, che favoriscono la coesione e la coerenza allinterno degli scambi di posta elettronica.

2.5.2 Strumenti di coerenza e coesione testuale nei messaggi di posta elettronica Una delle caratteristiche fondamentali delle-mail la possibilit di salvare e conservare le conversazioni per poterle consultare e riprendere in qualsiasi momento. possibile, infatti, archiviare ed organizzare i messaggi secondo criteri personalizzabili e ricostruire, non solo la conversazione nella sua globalit, ma anche il contesto dialogico e la cornice interpretativa entro cui questa si inserisce. Fra i principali strumenti offerti dalla maggior parte dei programmi di gestione di posta elettronica troviamo la possibilit di: contrassegnare i messaggi per agevolarne l'identificazione; creare caselle per organizzare ed archiviare i messaggi ;

45

Lanafora il fenomeno per cui unespressione rinvia ad unaltra presente nel discorso, dalla quale

dipende la sua interpretazione () Tipici elementi anaforici () sono i pronomi, la cui funzione appunto sostituirne altri costituiti da singole parole () Lanafora uno dei pi importanti meccanismi di coesione testuale (CASADEI, 2001, pp. 10 - 11)

34

impostare regole per la gestione della posta in arrivo o per la riorganizzazione di quella ricevuta. possibile archiviare, inoltrare o evidenziare un messaggio in base alle condizioni o criteri stabiliti, ad esempio il mittente, il destinatario, l'oggetto o il contenuto.

Figura 6 - Schermata di un programma di gestione di posta elettronica (nell'esempio Thunderbird)

A livello macro, dunque, un primo strumento di mantenimento del topic e della coerenza sequenziale della conversazione fornita dal medium stesso. Altri aspetti di coesione testuale imputabili al mezzo, questa volta a livello micro, sono lutilizzo del campo oggetto e il fenomeno del quoting. Il campo oggetto assolve a molteplici funzioni (cfr. oltre) e permette di identificare in modo univoco la conversazione. Tutti gli scambi facenti capo a quel particolare topic, inserito nel campo oggetto, saranno cos raccolti in un unico gruppo. La strategia di quoting, invece, fa riferimento agli strumenti reply (rispondi) e forward (inoltra). (1)
Da: Bianca Rossi
46

Data: 26 aprile 2009 16:26:04 A: Veronica Verdi Oggetto: Re: foto me l'ha mandata anche a me tramite Daniele e msn... E' mlt bella peccato che il mio profilo non sia il max (vedi il naso curvo) :D strano, anche se nn ce l'ho acceso dovrebbe trovarmi... prova con xyzxyz

46

I nomi reali delle persone coinvolte nelle conversazioni sono stati opportunamente sostituiti con altri di

fantasia per motivi di privacy.

35

Il giorno 26/apr/09, alle ore 16:19, Veronica Verdi ha scritto: ciao Bianca! angi mi ha gi girato la nostra foto! carina ma dal vivo siamo pi belle:) ho cercato su skype xxxx ma ....niente!

In (1) il programma di posta elettronica, al comando reply ha inserito automaticamente il testo del messaggio di stimolo allinterno di quello di risposta, separandolo da questultimo con una breve intestazione (in corsivo nel testo). Il campo oggetto riporta il topic foto opportunamente preceduto da Re: che sta, appunto, per Reply. Nellesempio trova conferma anche la nozione di focalit di Reichman, precedentemente citata. Il topic in focus (foto47) viene trattato nel messaggio stimolo attraverso una ripetizione lessicale (la nostra foto) e ripreso nella risposta attraverso unanafora pronominale prima (me lha mandata) e con unelissi poi ( molto bella). La strategia di quoting, non solo permette di mantenere la coesione e la coerenza del topic allinterno dello scambio, ma ha importanti conseguenze nel modo di intendere e di trattare il testo. A questo proposito Fiorentino (2007a) parla di testualit allargata, intendendo le possibilit [che] portano lo scrivente a percepire e trattare il messaggio dellinterlocutore come co-testo48. (2)
Da: John Smith Data: 06 febbraio 2009 14:14:36 A: Annamaria Villa Oggetto: Re: paper per storia delle istituzioni del nord america --- On Fri, 2/6/09, Annamaria Villa wrote: From: Annamaria Villa Subject: paper per storia delle istuzioni del nord america
47

Gli elementi discussi sono stati graficamente evidenziati nel testo con luso di espedienti grafici, come il Fiorentino, 2007a, p.186

grassetto e il sottolineato.
48

36

To: John Smith Date: Friday, February 6, 2009, 5:04 AM Gentile Prof. Smith, [...] Ora i miei dubbi sono 2: 1) La formulazione della domanda mi sembra un po troppo specifica per quello che voglio esporre nel paper [...] Secondo lei una domanda tipo "What can be seen of William James's pragmatism in "The Souls of Black Folk" by Du Bois?" pu andar bene? Ottimo 2)Il mio scopo dare una lettura pragmatica dell'opera di Du Bois [...] Un paper del genere risulterebbe con pi citazioni da Du Bois che non da James. Crede che possa andar bene comunque o secondo lei risulterebbe squilibrato? Niente affatto. La sua impostazione mi pare plausibile Grazie infinite dell'aiuto Maria De Simone Non c'e di che JS

In (2) linterlocutore non si limita a riportare il testo integrale del messaggio stimolo49, ma lo fa trattandolo, appunto, come co-testo. Alle domande/richieste poste da A si alternano le risposte/commenti fornite da B. Lutilizzo di questo tipo di strategia, detta conversational style, da vita ad un prodotto del tutto

49

Alcune e-mail sono state epurate di parti di testo non rilevanti al fine del contesto di analisi in cui sono

inserite. Le sezioni omesse sono state sostituite dai puntini di sospensione ()

37

inedito, creato a partire da due contenuti diversi: il messaggio stimolo e quello di risposta. Nella CMC la testualit si allarga quindi fino ad includere potenzialmente qualunque testo si trovi in Internet o si possegga in formato digitale50, non solo attraverso operazioni di quoting o di copia e incolla, ma anche tramite linserimento di link che puntano a webpages o inviando un documento in allegato. (3)
Da: Giovanni Rizzo Data: 07 novembre 2008 17:25:52 A: Andrea Romano Oggetto: Re: i maestri Ma come sempre i maestri sono loro...... http://store.apple.com/it/browse/home/specialdeals/mac?mco=MTE2NzY Buon Week Giovanni Da: Andrea Romano Data: 07 novembre 2008 17:52:19 A: Giovanni Rizzo Oggetto: Re: i maestri NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!non l'avevo visto!

(4)
Da: Giorgio Colombo Data: 17 novembre 2008 18:27:10 A: Daniele Ricci Oggetto: R: R: logo Eccolo

50

FIORENTINO, 2007a, p.186

38

In (3) lo spazio discorsivo della conversazione allarga i suoi confini al World Wide Web. I due interlocutori fanno riferimento a soggetti ed oggetti, non esplicitati precedentemente, attraverso pronomi (i maestri sono loro, non lavevo visto). Il punto di attacco dellanafora pronominale, quindi, non risiede dentro al testo, ma addirittura al di fuori di esso ed rintracciabile solamente al link indicato. Tuttavia i soggetti degli enunciati vengono trattati come se fossero effettivamente presenti allinterno dello spazio discorsivo. Nellesempio (4) il sistema di referenze del testo include il documento allegato ed esplicitato nel campo oggetto (il logo) trattandolo, anche questa volta, come presente nello spazio discorsivo e introducendolo quindi attraverso un pronome (Eccolo). Leffetto di testualit allargata, di cui (1), (2) (3) e (4) sono solo alcuni esempi, ha avuto importanti conseguenze, non solo nel modo di concepire il testo, ma anche sul modo di trattarlo, soprattutto per quanto riguarda il concetto di autorialit e il rapporto autore/lettore. In Rete i testi sono tutti ugualmente manipolabili; il prodotto finale, infatti, risulter del tutto differente dai documenti sorgente. Altrettanto interessante losservazione della trattazione dei topic nello sviluppo dellinterazione. Nelle catene di messaggi, come nelle normali conversazioni faccia-a-faccia, gli argomenti di discussione tendono via a via ad esaurirsi fino a decadere negli ultimi scambi, dove i testi divengono sempre pi brevi. (5)
Da: Bianca Rossi Data: 24 Ottobre 2008 17:35:14 A: Martina Galli Oggetto: laurea Annamaria Ciao Martina!!! Tutto bene? Sono contenta che ti sia piaciuto l'outlet. Anche secondo me ha cose veramente carine... Che cosa ti sei presa per la laurea? (A) DOWNLOAD DI UN VIDEO

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Comunque.... questo il link dove puoi scaricare il video del balletto de "La Notte Vola" da far interpretare allAnna alla sua laurea: [...] (B) MATERIALE DA PROCURARE: LO STEREO Dobbiamo procurarci uno stereo a batterie o un modo qualunque per portarci la canzone a Venezia e gli facciamo fare il balletto... ogni volta che sbaglia beve. e questo sistemato direi :D (C) RIFERIMENTO AD ALCUNI DOCUMENTI DA CONSULTARE Hai dato un'occhiata ai quadernetti? Io si, ma, ti dir. non ho trovato molto... Riporto di seguito: (...) ... tutto!!! Ora non ho il tempo di formulare domande per il quiz relative a queste affermazioni che ho trovato qua e la... mi far venire in mente anche qualcos'altro in qst gg magari. Tu vedi di non abbandonarmi in sta cosa per piacere ok?? :D ....quindi rispondi alla svelta con osservazioni e nuovi input :D (D) MATERIALI DA PROCURARE: IL COSTUME Hai trovato il vestito/pseudovestito? Bhe...buona serata un bacione grande grande Bia Da: Martina Galli Data: 26 Ottobre 2008 17:05:54 A: Bianca Rossi Oggetto: RE: laurea Annamaria

Ciao tesoro, scusa se non ti ho risp prima ma non ho nemmeno controllato le mail in questi giorni perch pensavo ci saremo sentite via skype o msn o telefono.

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(C) RIFERIMENTO AD ALCUNI DOCUMENTI DA CONSULTARE Cmq io non ho trovato nulla sul quadernino di interessante, cio parla sempre e solo di Federico quindi non una fonte molto avvincente. (D) MATERIALI DA PROCURARE: IL COSTUME Per i vestiti non c' problema, non sono ancora andata all'euroshop ma marted e mercoled ho deciso di dedicarmi esclusivamente allAnna visto che domani consegno la tesi e poi sono quasi a posto... (B) MATERIALE DA PROCURARE: LO STEREO Cmq lo stereo devo solo comprare le batterie ma ce l'ho io. (E) QUANDO ORGANIZZARE GLI SCHERZI Un'altra cosa stavo pensando, tutti gli altri non vengono a venezia quindi stavo pensando che si potrebbe fare anche in un altro modo.. potremo fare tutti gli scherzi la sera alla stube, ci sarebbe anche il microfono e la musica e secondo me verrebbe bene e potrebbero vederlo tutti, anche perch gli altri hanno detto che avrebbero voluto vedere qualcosa, nonostante non possano venire a venezia. Tu dici che brutto se rimandiamo alla sera? (...) (A) DOWNLOAD DI UN VIDEO Cmq dopo scarico il video e ti giuro che marted e mercoled mi dedico solo allAnna. (F) MATERIALE DA RECUPERARE: LE FOTO Invece hai trovato foto?io ho tenuto quelle dell'altro giorno e faccio fare l'ingrandimento da fil, ma altre non ne ho. (G) RIFERIMENTO AD UN INCONTRO IN SERATA Cmq stasera te la scampi bella, devo uscire con lAnna e lAngi..wow non vedo l'ora. Torna presto tesoro! Ti voglio bene Al prossimo bollettino notiziario..:-) Bacio Marty

Da: Bianca Rossi Data: 26 Ottobre 2008 21:26:41 A: Martina Galli Oggetto: RE: laurea Annamaria

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(G) RIFERIMENTO AD UN INCONTRO IN SERATA Wow me la scampo davvero bella sul serio!!! Fammi avere news in merito!!! Complimenti per la tesi...io mi sto cercando di dedicare anche a quella (E) QUANDO ORGANIZZARE GLI SCHERZI Per la Mary avevo pensato anchio alla sera considerando il tutto infatti te lo avrei proposto...vi sto che siamo d'accordo facciamo cos...guadagniamo anche tempo fra le altre cose!! Io torno mercoled nel tardo pomeriggio...la sera potremo mettere appunto tutto...chiedi a chi degli altri vuole partecipare cos poi tutto pronto (H) IL REGALO Un'ultima cosa...il regalo??? Che cosa le facciamo??? Alla prossima Marty Ti voglio bene anch'io (F) MATERIALE DA RECUPERARE: LE FOTO PS: cerco di mandarti le foto cos ci pensa filippo

Da: Martina Galli A: Bianca Rossi Oggetto: RE: laurea Annamaria Data: 26 Ottobre 2008 22:41:04 (H) IL REGALO Per il regalo, dipende dal budget, perch gli altri non vogliono spendere tanto e ho tastato un po il campo e ho capito dallAnna che l'ipod prob glielo fa luca. Poi per gli altri 15 euro sono troppi, siamo in 10 quindi vedremo di mettere tipo 10 euro a testa, riusciremo a prenderle qualcosa con 100 euro no? che poi devo sapere anche cosa perch a meno che nn andiamo io e te gioved mattina devo prenderlo da sola io in questi giorni. Cmq penso che per lAnna non sia un problema il regalo anche perch finora le hanno regalato una penna e la custodia per il pc, quindi noi sicuramente troviamo, con il nostro buon gusto, qualcosa di meglio.

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(E) QUANDO ORGANIZZARE GLI SCHERZI Sicuramente dovremo trovarci mercoled sera, chiedo anche alla marica visto che forse viene anche lei.. (G) RIFERIMENTO AD UN INCONTRO IN SERATA Ah..cmq stasera stato un po cosi, non sono state proprio cos sincere, per hanno cercato tutte e due di fare del loro meglio, forse pi lAnna che le ha detto di perdonarla, di metterci una pietra sopra, ecc, la Angy si limitata ad annuire o a dire si ridendo (non stata proprio cosi sincera), si vede che nn gliene fregava molto anche perch arrivata dicendo che non aveva tanta voglia di parlare..ma alla fine andata, non penso che cambier molto, non saranno pi come prima, soprattutto da parte della Angy, ma almeno hanno fatto una tregua!! (I) CONTATTI Allora ci sentiamo sti giorni, e dobbiamo seriamente vederci in skype, perch altrimenti io non ne vado fuori!! Bacio Da: Bianca Rossi Data: 27 ottobre 2008 17.30.42 A: Martina Galli Oggetto: RE: laurea Annamaria (I) CONTATTI Tesoro hai ragione ti avevo promesso che ci saremo sentite via skype ma c' un serio problema: il pc di Daniele non si ricarica pi perch si rotto il cavo!!! Quindi posso usare il mac solo quando lui non deve lavorare (ieri ha finito alla tre di notte!!!!) Mi ci impegno comunque!!! Ti dico la verit mi sento un po' in colpa per come sta andando la laurea dellAnna, sembra che ce ne freghi qualcosa solo a noi due!!! Spero che la mia laurea sia diversa sinceramente!!!

In (5) i topic51 introdotti nel primo messaggio si esauriscono subito nel secondo. I nuovi argomenti proposti sono chiusi al turno successivo e cos via fino ad arrivare allultima coppia dello scambio in cui vengono esauriti tutti i punti di trattazione.
51

Il testo originale stato suddiviso in sequenze secondo il topic trattato. Ad ognuna di essi stata

associata una lettera da (A) ad (I).

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Nella catena proposta in (5) si riscontra anche la presenza di fenomeni di linking (sottolineati nel testo), ovvero la ripresa di argomenti di discussione attraverso formule come in riferimento a, per quanto riguarda. In questo caso la formula adottata si limita ad introdurre il topic attraverso la preposizione per. Infine, per quanto concerne la gestione della presa di parola, data la natura asincrona delle-mail, diversamente da quanto accade nella normale interazione faccia-a-faccia, solitamente non si riscontrano episodi di sovrapposizione dei turni. Ad ogni messaggio stimolo corrisponde una risposta. Tuttavia possibile che si verifichino casi differenti. Nel corpus ne abbiamo individuato alcuni in cui ladiacenza dei turni, se cos si pu dire, non viene rispettata. Quando trascorre un lasso di tempo abbastanza ampio fra la ricezione del messaggio stimolo e linvio della risposta, possibile che il mittente abbia la possibilit di inviare une-mail con uninformazione aggiuntiva o contenere lesortazione per una risposta pi celere. Negli scambi fra pi interlocutori, invece, il mittente della comunicazione, che il pi delle volte ne anche il responsabile e quindi il mediatore, gestisce i turni di parola attraverso il meccanismo delladdressivity, come in (6). (6)
Da: Giorgio Russo Data: 30 settembre 2008 14:06:11 Cc: Luca Mancini, Roberta Vialli, Francesca Rossi, Francesco Zorzi, Arnaldo Verdi, Riccardo Cossater, Monica Cornia, Sara Lopresti, Daniele Ricci, Eugenia Verdi, Enrico Stocco, Serena Baggio, Massimo Costa, Alessio Dirubba Oggetto: Re: cena!!!! ok. a questo punto direi che rimane fissata la data di MERCOLEDI 8 OTTOBRE ore 21:00 poi decidiamo dove andare. se qualcuno ha delle proposte le faccia pure. luca, che dici, estendiamo l'invito anche al cutrignelli? ci pensi tu? a presto.

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g+ Da: Luca Mancini Data: 30 settembre 2008 16:01:29 Cc: Giorgio Russo, Roberta Vialli, Francesca Rossi, Francesco Zorzi, Arnaldo Verdi, Riccardo Cossater, Monica Cornia, Sara Lopresti, Daniele Ricci, Eugenia Verdi, Enrico Stocco, Serena Baggio, Massimo Costa, Alessio Dirubba, Carlo Cutrignelli Oggetto: Re: cena!!!! Aggiunto! E a quanto pare ci sta! ..Lu

Riportiamo nellesempio uno stralcio di una conversazione nella quale vengono coinvolti i membri di un gruppo. Linterlocutore che sovrintende la conversazione (Giorgio Russo) in tutti i messaggi si rivolto alla totalit dei destinatari inseriti in copia conoscenza. Nello scambio di battute citato, per, interpella esplicitamente un interlocutore preciso (Luca Mancini) richiamandone lattenzione attraverso un vocativo. Chiamato in causa, dopo aver assolto il compito che gli era stato affidato (estendere linvito al cutrignelli), interverr nella conversazione confermando la disponibilit del collega. Un ultimo interessante strumento di coesione testuale, esclusivo del e-mail, il campo oggetto. Tale spazio dovrebbe contenere lindicazione dellargomento principale delle-mail, tuttavia, seppure sia considerata buona educazione utilizzare questo campo per aiutare il destinatario a capire il contenuto del messaggio52, pu anche essere lasciato vuoto. Fiorentino (2004a) individua almeno quattro funzioni attribuibili al campo oggetto: funzione informativa. lutilizzo pi tradizionale, sintetizza il contenuto del messaggio o ne evidenzia lo scopo; (7)
Da: Vanessa Favretto Data: 27 giugno 2008 9:52:50
52

http://it.wikipedia.org/wiki/Posta_elettronica (data di ultima consultazione 7 maggio 2009)

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A: Carlo Villa Oggetto: Invio copia fattura Gentile Carlo, Le allego copia della fattura. Loriginale Le arriver per posta. Cordiali saluti

(8)
Da: Katia Perin Data: 13 novembre 2007 15:16:28 A: Carlo Villa Cc: Alessia Scolari Oggetto: Richiesta preventivi per scatti food Ciao Carlo, come promesso ti scrivo le proposte creative che presenteremo al cliente. Parliamo di uno scatto di prodotto, un plum cake (in allegato il prodotto per capire di cosa stiamo parlando). Per ogni proposta vorrei sapere 1) il tuo compenso ed eventualmente dell'assistente 2) noleggio studio e attrezzatura per 1/2 giornata (1/2 g dovrebbe bastare per uno scatto, anche se complesso che dici ?) 3) consegna dei files puliti da imperfezioni e convertiti in cymk Abbiamo pensato anche a scatti di prodotto pi articolati in cui mi dovresti indicare: a) il costo per la ricerca e noleggio di oggetti b) presenza della stylist per preparare ad hoc una tavola nuziale C) post produzione [...] Per ogni info sono qui ! Grazie mille Katia

glossa metacomunicativa. Ovvero linterpretazione del tono che il parlante intende attribuire al messaggio; (9)
Da: Bianca Rossi

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A: Veronica Verdi Oggetto: uff... Data: 3 Maggio 2009 20:32:38 ...madonna Veronica... non puoi capire che lavoraccio [...] ... un noia!!!!!! Tu come stai? perdonami non mi sono mai fatta viva oggi :( Domani mattina ci arriva il letto: che belloooooo!!!

funzione ftica. Si realizza quando il parlante cerca di tenere aperto il canale di comunicazione; (10)
Da: Luigi Vanzina Data: 15 luglio 2008 20:24:49 A: Daniele Ricci Oggetto: notizie? daniele... mi hai abbandonato... :) non hai notizie per me? Luigi

come testo autonomo. Spesso loggetto rappresenta esso stesso il testo della comunicazione, altre volte lo completa e crea interessanti forme di coesione testuale con il messaggio come in (14) e negli esempi di seguito: (11)
Da: Carlo Villa Inviato: 25 settembre 2008 3:46:05 A: Bianca Rossi Oggetto: da papi e mami... ....... sul divano. Domenica mattino Alessandro gira un video per XX, mi piacerebbe esserci. Gira al mattino alle 06.00 per cui mi toccher andar su sabato, se vuoi ti possiamo portare noi a Milano. Per il concerto di Paolo Conte sarebbe una bella idea, venite anche voi? Buona notte dal mami e papone.

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(12)
Da: Claudia Trevisan Data: 29 aprile 2009 17:13:55 A: Filippo Contarin, Bianca Rossi Oggetto: ve lo ricordate questo?? http://www.youtube.com/watch?v=IHJUAQ4XIPI

2.5.3 La cortesia Come anticipato (cfr. cap. 1 par. 1.1.2) allinterno delle corrente teorica e metodologica della pragmatica, nella seconda met del ventesimo secolo, si sviluppa un filone di studi che indaga tutte quelle strutture ricorrenti nella lingua scritta e parlata che manifestano un comportamento comunicativo cooperativo e rispettoso53. Lakoff riconduce tali strutture sotto il concetto di cortesia, ovvero lutilizzo di determinate strategie relazionali allo scopo di agevolare linterazione allontanando ad ogni scambio leventualit di ogni qualsiasi tipo di conflitto o confronto al minimo. La sua riflessione parte appunto dalla considerazione dellimportanza fondamentale del ruolo svolto dalla pragmatica allinterno degli studi linguistici e della necessit dello sviluppo di alcune regole duso che permettano di verificare il grado di correttezza di un enunciato rispetto al modo e al contesto di utilizzo. Mentre la regola della chiarezza controlla il contenuto informativo e segue le massime di Grice, quella della cortesia guida i meccanismi sociali e recita: se lo scopo principale del parlante barcamenarsi fra i rispettivi status dei partecipanti allinterazione indicando il posto occupato da ognuno di essi, il suo scopo principale non sar tanto il conseguimento della chiarezza quanto lespressione della cortesia o della scortesia [corsivo di chi scrive]54. Come per il principio di Grice, anche la regola della cortesia si specifica in tre massime:

53 54

MARIOTTINI, 2007, p. 9 Lakoff citata in MARIOTTINI, 2007, P.16

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non imporre allinterlocutore il tuo punto di vista. Si applica a quelle situazioni in cui latto linguistico ha lo scopo di sottolineare il distacco del parlante dalloggetto del discorso o dallinterlocutore. Le strutture pi utilizzate sono: il passivo, le forme impersonali, luso del cognome e/o del titolo davanti al cognome, il plurale dautore nei trattati accademici, la presenza di termini tecnici; lasciar decidere allinterlocutore come reagire allatto linguistico. Questa volta si tratta di espressioni linguistiche che avvicinano il parlante alloggetto del discorso, come solitamente avviene nelle interazioni emotive. Fanno capo a questa categoria formule come in un certo senso, suppongo che, non si sa mai, etc. mettere linterlocutore a suo agio. Sono per lo pi espressioni che favoriscono la partecipazione attiva dellinterlocutore come: se ti va, sai, che ne pensi etc., dellutilizzo del tu, del nome proprio o di un nomignolo e dei complimenti; Mentre le prime due permettono al parlante di mitigare le richieste di merce non franca55, creando rispettivamente distanza e deferenza, la terza realizza la solidariet fra gli interagenti. Negli stessi anni Brown e Levinson (1973) elaborano un modello universale della comunicazione nel quale si postula lesistenza di una persona modello, ovvero di un parlante in grado di produrre enunciati fluenti e intenzionali56, dotata di due propriet fondamentali: la razionalit e la faccia. La prima la capacit di identificare gli scopi comunicativi dellinterazione e di scegliere, quindi, i mezzi pi idonei al loro conseguimento, la seconda, invece fa riferimento ad un concetto introdotto da Goffman ed indica limmagine sociale reclamata da ogni individuo. Il modello elaborato dai due autori si basa su due presupposti: che la persona modello sia sempre dotata di una faccia negativa (il bisogno di non essere ostacolati) e di una positiva (il bisogno di essere approvati) e che vi sia negli interessi degli interagenti quello di preservare la
55

La distinzione fra merce franca e merce non franca si deve a Goffman (1969). Mentre il primo concetto

si riferisce a tutte quelle informazioni che si domandano o forniscono facilmente perch costano poco in termini di identit, al contrario, il secondo indica le richieste che determinano una violazione del territorio dellinterlocutore (MARIOTTINI, 2007, p. 17) ovvero che toccano la sfera privata del linguaggio.
56

MARIOTTINI, 2007 , p. 18

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propria e laltrui immagine sociale scegliendo le strategie e gli schemi pi adatti al conseguimento degli scopi della comunicazione. Pi aumenta il grado di minaccia alla faccia dellinterlocutore, pi alto deve essere il grado di cortesia selezionato. Cos, quando la minaccia coinvolge il parlante avremo: atti che ne compromettono la faccia negativa e, viceversa, atti che lo ridicolizzano e/o lo umiliano mettendone a rischio la faccia positiva. Al contrario, se ad essere coinvolta lidentit sociale dellinterlocutore avremo: atti che ne compromettono la libert coinvolgendo, quindi, la faccia negativa, e atti che, invece, indicano indifferenza e disinteresse, minacciandone la faccia positiva. La selezione dellatto linguistico pi idoneo al contesto di proferimento deve tener conto di tre variabili: la distanza sociale, il grado di potere ed infine il valore assoluto dellimposizione del contenuto nellenunciato. Allapplicazione delle strategie linguistiche sovrintendono, infine, quattro supermassime: di cortesia esplicita, che antepone alla difesa dellimmagine dellinterlocutore le esigenze di chiarezza. Coincide con le massime di Grice; di cortesia positiva, che attenua il livello di pericolo attraverso il reciproco riconoscimento dei bisogni di faccia e linstaurazione di un rapporto amichevole; di cortesia negativa, che diminuisce il grado di minaccia con il fine di preservare la libert dellinterlocutore; di cortesia implicita, alla quale si riconducono tutti quegli enunciati cui possono essere attribuite diverse intenzioni comunicative, e attraverso i quali il parlante affida al suo interlocutore la responsabilit dellinterpretazione del grado di cortesia dellenunciato.

2.5.4 Fenomeni i cortesia nei messaggi di posta elettronica Abbiamo gi ribadito come gli scambi di posta elettronica, pur trattandosi di testi scritti, diano vita ad un vero e proprio dialogo a pi voci. La nostra analisi si preoccupata di verificare la presenza di quegli elementi riconducibili ad una forma dinamica della cortesia.

50

Nella comunicazione mediata dal computer il linguaggio la primo mezzo attraverso il quale gli utenti/individui possono veicolare e carpire informazioni, fra le quali anche quelle relative allimmagine sociale propria e altrui. Anche negli scambi di posta elettronica vengono utilizzate diverse strategie di gestione dellinterazione; fra queste, alcune fanno riferimento alla struttura interna del messaggio. Usualmente la tipologia testuale pi vicina alle-mail, la lettera, si compone delle seguente parti: luogo e data formula di apertura con saluto e/o nome del destinatario corpo del messaggio formula di chiusura e/o saluto firma La struttura sopra citata rispettata per lo pi negli scambi caratterizzati da un grado elevato di formalit o, pi banalmente, al primo messaggio di una catena. Per quanto riguarda la prima ipotesi, si riscontrano casi in cui il rispetto pedissequo della struttura tradizionale sia utilizzato per accrescere il valore assoluto dellimposizione del contenuto dellenunciato aumentando, in questo modo, il distacco fra il parlante e il suo interlocutore. (13)
Da: Carlo Villa Data: 19 maggio 2008 12:08:19 A: Valerio Casadio Oggetto: Mac Pro (A) FORMULA DI APERTURA E SALUTI Buongiorno. (B) CORPO DEL MESSAGGIO Come anticipato via telefono, il Mac Pro che ho preso oggi in Vs sede, presenta evidenti segni d'uso, o, quantomeno, di non essere nelle condizioni con le quali sino ad ora la Apple consegna i computer Nuovi. I piedini di appoggio in plastica sono sporchi cos come i supporti dischi interni na 1 e 2. L' interno presenta polvere in modo evidente sulle plastiche e le schede supporto Ram. Mancano del tutto le protezioni in pellicola plastica sulle parti in metallo.

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Il computer a Vs disposizione in ns Sede, per il ritiro a Vs Spese. (C) FORMULA DI CHIUSURA E SALUTO Attendiamo a brevissimo giro di posta la nota di Accredito della Vs fattura Immediata na XXX in data odierna. Cordiali saluti (D) FIRMA Carlo Villa Carlo Villa Srl di Villa Carlo & C. Via della Fantasia, 7 1111 Milano Mi P. Iva: 00000000000 tel +39 0123 987654 fax +39 0456 123456 carlo@villa.net www.carlovilla.net Da: Valerio Casadio Data: 19 maggio 2008 12:19:25 A: Carlo Villa Oggetto: Re: Mac Pro (B) CORPO DEL MESSAGGIO Ma porca miseria. Te ne porto un altro entro questa sera. Probabilmente stato aperto per fare delle prove. Chiedo ad Andrea. Scusami. (D) FIRMA Valerio

(14)
Da: Giovanni Rizzo Data: 24 ottobre 2008 17:23:58 Oggetto: ..... ti aspettiamo alla casa del topo ..... .... ed io dovrei fare il formaggio......

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mi sa che non vengo........!!!

In (13) la struttura del messaggio stimolo rispetta limpostazione classica della lettera. Ai saluti, non seguiti dal nome del destinatario, segue una riga di apertura che introduce allargomento (come anticipato via telefono). Troviamo quindi il corpo del messaggio ed infine la formula di chiusura con saluti e firma in calce. Nel testo, che costituisce una lamentela, sono riscontrabili inoltre formule codificate in contesti molto formali, come vs disposizione, ns sede, di norma estranee agli scambi di posta elettronica. Il messaggio di risposta, invece, entra subito nel vivo della discussione con uninteriezione tipica del linguaggio parlato e colloquiale (ma porca miseria) che riporta subito il tono della conversazione su un piano pi informale. Dalluso del pronome te si capisce che il rapporto che solitamente lega i due interlocutori di vicinanza piuttosto che di deferenza57. Normalmente i messaggi di posta elettronica tendono a non rispettare la struttura sopra citata presentandosi pi spesso con formulazioni come quella in (14) dove non sono rintracciabili n i saluti iniziali, n tanto meno quelli finali, nessun tipo di firma e, se vogliamo, nemmeno un contenuto vero e proprio. Ci che rimane quanto scritto nellintestazione, inserita automaticamente dal programma, che fornisce indicazioni puntuali su mittente e destinatario della comunicazione e sulla data di invio/ricezione del messaggio. Negli scambi molto ravvicinati nel tempo quasi sempre le formule di apertura vengono volontariamente eliminate. Come in una tradizionale conversazione i saluti, infatti, segnalano la volont di un parlante A di iniziare uno scambio e quella di concluderlo. La velocit della comunicazione permessa dal mezzo consente agli interlocutori di interagire in uno spazio dialogico potenzialmente sempre aperto dove non necessario riattivare il canale di comunicazione ad ogni turno. Inoltre, i messaggi di posta elettronica sono spesso utilizzati in sostituzione di altre forme di comunicazione breve (telefonata, memo, SMS) dove non sono richieste formule codificate e saluti formali, come in (15):
57

Lipotesi trova conferma nellanalisi degli altri scambi che coinvolgono il soggetto campione (qui citato

come Carlo Villa) e il suo interlocutore (Valerio Casadio).

53

(15)
Da: Daniele Ricci Data: gioved 29 maggio 2008 17:45 A: Valeria Spina Oggetto: Re: Reply: RI: Re: R: Brief va bene, a che ora?

In questo senso, secondo Fiorentino, lo spazio comunicativo coperto dai messaggi elettronici non coincide [...] con quello della lettera tradizionale58 e si allarga accogliendo nuove funzioni comunicative. Ci che, invece, stato del tutto eliminato dalla struttura testuale delle e-mail lindicazione del luogo. Lindirizzo non coincide con nessun luogo fisico (se non quello nel quale ospitato il server) tanto pi che, grazie al sempre maggior grado di diffusione della rete Internet, oggi possibile inviare un messaggio di posta elettronica da qualsiasi luogo in cui ci si trovi attraverso il cellulare. Seguendo uno studio di Seuler, citato in Peticca, nei messaggi di posta elettronica le formule di apertura pi ricorrenti sono: Cara Anna, si tratta di un incipit piuttosto formale che ricorda lo stile tradizionale della lettera. Solitamente utilizzato da chi non esperto delle consuetudini della Rete. Si tratta comunque di una formula poco ricorrente; Buongiorno Sig.ra Anna, utilizzata esclusivamente in contesti istituzionali o accademici, o comunque caratterizzati da un alto livello di formalit; Ciao Anna, la struttura pi usata. Pu avere due varianti, una pi entusiasta ed enfatizzata (come CIAO ANNA!!!! o Ciao Annuccia!) rintracciabile esclusivamente nei messaggi di tono informale appartenenti alle sfere private della comunicazione, mentre laltra pi contenuta (Ciao Anna) individuabile anche in contesi lavorativi poich permette di creare un rapporto di prossimit mantenendo comunque un certo grado di cortesia e di rispetto; Anna, una formula molto diretta che richiama immediatamente lattenzione dellinterlocutore attraverso un vocativo. Molto spesso il parlante
58

FIORENTINO, 2004a, p. 93

54

la utilizza per aumentare il potere e il grado di imposizione dellatto comunicativo; assenza di saluto, come gi detto la conseguenza di uno scambio comunicativo intenso e ravvicinato nel tempo. Tuttavia si riscontrano anche casi imputabili a pigrizia o mancanza di dimostrazione di unesplicita volont di creare un rapporto solidale e cooperativo con linterlocutore. Per quanto riguarda le formule di chiusura invece fra le strategie pi comuni Peticca individua: le scuse. A carattere neutrale, non minacciano la faccia di nessuno dei due partecipanti rimandando a cause esterne la volont degli interagenti la necessit di concludere lo scambio; il commento positivo. Gratifica la faccia positiva dellinterlocutore indicando che la conversazione stata piacevole; il biasimo. una strategia volta alla salvaguardia dellimmagine sociale di chi parla, attraverso la consegna delle responsabilit allinterlocutore; il riepilogo. Anchessa a carattere neutrale, indica che la conversazione ha avuto successo e sta volgendo al termine, i ringraziamenti. una strategia che tende a diminuire il valore assoluto dellimposizione sociale dellatto; il riferimento a piani futuri. Sottintende una relazione duratura fra gli intergenti poich si presuppone uno scambio precedente ed uno successivo a quello in corso; gli auguri. Si tratta di una struttura che dimostra collaborazione ed interesse per linterlocutore. Le tipologie elencate, sia per quanto riguarda le formule di apertura che quelle di chiusura, sono tutte rintracciabili nel corpus, seppur con ricorrenze differenti, ed assolvono alle funzioni comunicative descritte. Per quanto concerne la firma, invece, come si nota in (13) i programmi di gestione della posta elettronica permettono la personalizzazione e linserimento di firme automatiche (signature files) in calce ai messaggi. Si tratta di uno strumento che nasce con lo scopo di evitare allutente di dover inserire il proprio nome ad ogni messaggio, tuttavia i signature files possono assolvere anche ad altre funzioni comunicative.

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Nella quasi totalit dei casi si incontrano nei contesti professionali e hanno lo scopo di informare sui contatti ai quali possibile rintracciare linterlocutore, come in (16): (16)
Da: Daniele Ricci Data: 22 Ottobre 2008 15:57:33 A: Jonathan Vargas Oggetto: Re: Nessun oggetto [...] p.s.: puoi lasciarmi il cellulare per eventuali imprevisti dell'ultimo minuto? Il mio lo trovi in firma. Grazie. Daniele Ricci Business Consulant +39 123 111.11.11 www.danielericci.com

Infine

la

firma

elettronica

pu

offrire

allutente

uno

strumento

di

autopresentazione, come in (17) dove il parlante aggiunge a chiusura del messaggio una citazione che, in qualche modo, lo rappresenta. (17)
Da: Mara Follador Data: 1 aprile 2009 17:45:55 A: Bianca Rossi Oggetto: RE: leggila troppo divertente Bia ciao!!! come stai??? da una vita che non ti vedo!! _____________________________________ "Quando la vita ti d mille ragioni per piangere, dimostra che hai mille e una ragione per sorridere."

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B.C. Rodriguez

In riferimento, invece, alle forme paralinguistiche e prosodiche della tradizionale comunicazione faccia-a-faccia, si registra nel corpus una massiccia presenza di elementi imitativi del parlato. Nella conversazione vis-a-vis, i significati relazionali allinterno di uninterazione sono desumibili anche da elementi non verbali della comunicazione, come lintonazione e le espressioni del corpo. Nella CMC, dove tutto passa attraverso il linguaggio, la scrittura si dotata di alcune convenzioni grafiche e metacomunicative in grado di realizzare il feedback durante la conversazione. La comparsa di questi fenomeni ha permesso di smentire i presupposti su cui si basa la Reduced Scocial Cues Theory, che afferma lassoluta assenza dei segnali sociali nella comunicazione mediata dal computer, e di capovolgerli. Cos, diversamente da quanto accade quotidianamente nelle interazioni facciaa-faccia, nelle conversazioni via chat e posta elettronica possibile controllare luso dei segnali prosodici e paralinguistici. Non solo lutente/parlante in grado di attribuire la giusta chiave interpretativa al proprio enunciato, ma anche di applicare alcune strategie relazionali altrimenti difficilmente realizzabili in situazioni di compresenza fisica. Nella maggior parte dei casi, i fenomeni di backchannel riscontrabili nel corpus sono formule importate da altri contesti mediatici come le chat e gli SMS. (18)
Da: Giorgia Ranieri Data: 10 giugno 2008 10:02:03 A: Enrico Loretti, Daniele Ricci, Davide Costaniero Cc: Massimo De Luigi Oggetto: Materiale Ciao a tutti, il materiale da mandare : - la mappatura dell'immagine statica sostitutiva del Flash - le immagini tagliate sia per i banner sia per la wp della pagina prodotti

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da mandare ai seguenti indirizzi mail: [...] Mi raccomando mettetemi in copia!!! ;-) Grazie mille a tutti Buona Giornata Giorgia

Nonostante il parere di molti studiosi, una delle strategie pi diffuse nel Web lutilizzo delle emoticons59, non soltanto nelle comunicazioni appartenenti alle dimensioni private della comunicazione, ma anche in contesti professionali. Se nel primo caso esse chiarificano la chiave interpretativa di un messaggio per esempio lironia con ;-) nel secondo riducono il valore dellimposizione. In (18) il parlante esprime una precisa raccomandazione ai colleghi e ne mitiga la richiesta affiancando allenunciato una faccina ammiccante. Unaltra tecnica impiegata per arricchire la comunicazione di significati, altrimenti veicolati attraverso la prosodia, luso enfatico della punteggiatura. Come osserva Sebastiani, nella CMC la punteggiatura spesso tuttaltro che formale, con un abuso di punti esclamativi e interrogativi e dei puntini di sospensione, lassenza del punto e virgola e un utilizzo spesso poco ortodosso della virgola (a volte semplice segnale di pausa ritmica)60. In (3), per esempio, la ripetizione dei punti esclamativi dopo il NO interpretabile come unespressione di sorpresa.

59

An emoticon (...) is a textual portrayal of a writer's mood or facial expression. They are often used to

alert a responder to the tenor or temper of a statement, and can change and improve interpretation of plain text. The word is a portmanteau of the English words emotion (or emote) and icon. (...) Examples of widely known emoticons are the smiley face :) and the frowny face :(. (...) The first person documented to have used the emoticons :-) and :-(, with a specific suggestion that they be used to express emotion, was Scott Fahlman; the text of his original proposal, posted to the Carnegie Mellon University computer science general board on 19 September 1982 (11:44), was thought to have been lost, but was recovered twenty years later by Jeff Baird from old backup tapes. Within a few months, it had spread to the ARPANET (the early Internet) and Usenet. Many variations on the theme were immediately suggested by Scott and others. http://en.wikipedia.org/wiki/Emoticon
60

SEBASTIANI, 2008, p. 524

58

(19)
Da: Gianluca Clazavara Data: 30 marzo 2009 17:36:39 A: Daniele Ricci Oggetto: R: R: R: R: R: Problema Dreamweaver..wordpad..notepad. ho provato con tuttoma ho lavorato con xml fino a ieri.. di problemi non ne ho mai avutistrano

(20)
Da: Giorgia Ranieri Data: 03 ottobre 2008 17:30:40 A: Massimo De Luigi Oggetto: I: annullamento concept campagna Di mia fantasia Ciao Gianni, dobbiamo ancora ricevere da parte tua il consuntivo per il lavoro svolto per Xxxx relativo alla campagna stampa XY... Ti giro la mail ricevuta dal cliente... e purtroppo il lavoro approvato e presentato stato "brutalmente" modificato. Ed il tutto andato in fumo... Ti prego quindi di mettere una mano sulla coscienza (... di chi?) e di fare un consuntivo "adeguato". Grazie, sei un tesoro! E comunque buon week end... ci sentiamo luned per questo. Ciao Giorgia

Per quanto riguarda lutilizzo dei puntini di sospensione, i messaggi sopraccitati costituiscono due tipici esempi riscontrabili nel corpus. Mentre in (19) sembrano portare alla luce il ragionamento e i processi cognitivi che sottostanno alla produzione dellenunciato, in (20) oltre a mitigare la comunicazione di notizie spiacevoli, veicolano talvolta significati secondi come in E comunque buon week end e di chi?.

59

Infine, per quanto concerne i fenomeni di backchannel, segnaliamo quegli elementi che mimano la fonicit del parlato, come: lortografia eccentrica, che ricostruisce laccentuazione e la lunghezza dei suoni (21)
Da: Katty Comencini Data: 12 gennaio 2009 9:35:06 A: Monica Basso Oggetto: Grazie X MONICA Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee...... mille... Ti adoro.... buona giornata Katty

lutilizzo delle lettere maiuscole. In questo caso si tratta di un espediente grafico consolidato e codificato, solitamente sconsigliato poich giudicato scortese. Indica che lenunciato da interpretare come gridato. (22)
Da: Lorenzo Saltimbanco Data: 03 dicembre 2008 14:29:18 A: Daniele Ricci Oggetto: Aiutami.... COME FACCIO A CONVERTIRLO IN FORMATO PDF...???? Me lo fai ne ho urgenza Grazie mille

luso di simboli grafici per aggiungere enfasi a parole e concetti

60

(23)
Da: Daniele Ricci Data: 27 maggio 2008 12:23:07 GMT+02:00 A: Giorgia Ranieri Oggetto: Re: R: I: Modifiche al flash Webcam in HP Meteo Ciao Giorgia, oggi devo definire la parte in Flash per Zzzz. Ti posso dire *_ORIENTATIVAMENTE_* che si pu modificare pi o meno tutto, ma dovrei guardare bene il codice per essere sicuro. Di pi non saprei. Fami sapere.

le espressioni che ricostruiscono versi e smorfie di commento e di reazione (24)


Da: Simone Zandon Data: 10 dicembre 2008 18:14:55 A: Giovanni Rizzo Oggetto: Re: spes ultima dea.... Mi fai morire! Ahahah quando se vedemo?

acronimi che indicano espressioni di commento o di reazione (25)


Da: Federico Povia Data: 03 dicembre 2008 16:15:14 A: Daniele Rizzo Oggetto: Re: Pakkooooooo LOL
61

A parte gli scherzi a me me se inchioda Dani.


61

laughting out laud

61

Una volta aperta la pagina contatti nel sito il menu non va pi. Sia Firefox che Chrome.

La posta elettronica, quindi, while used for many mundane functions [...], it is also employed toward persuasive ends and in highly strategic ways62. Soprattutto in contesti professionali e istituzionali possibile, infatti, attivare un ampio spettro di strategie comunicative facendo ricorso allutilizzo del destinatario multiplo, ovvero allinclusione di uno pi indirizzi di posta elettronica nei campi Cc (Carbon Copy o copia conoscenza)63 e Bcc (Blind Carbon Copy o copia conoscenza nascosta)64. Nelle comunicazioni informali, linvio multiplo utilizzato prevalentemente nelle mailing list (cfr. cap. 2 par. 2.3), per informare e aggiornare gli iscritti al sito sui nuovi contenuti disponibili, oppure nelle comunicazioni private, creando una lista dai contatti del proprio indirizzario, come in (26) e in (27). (26)
Da: Enrico Callegarin Data: 13 Agosto 2008 21:54:53 Cc: lista Oggetto: live from caribe :D ciao a tutti.. il primo giorno che fa un tempaccio.. e quindi abbiamo deciso di mandare una mail a tutti in modo che quelli che hanno provato a contattarci non pensino che non pensiamo anche a loro :D qui siamo in un altro mondo.. un caldo assurdo che mi sta uccidendo (e ovviamente simon sta da dio abituato a 70 gradi della stufetta di trento) :D ci sono favelas attorno agli hotel di lusso.. strade dove ti portano via tutto puntandoti la pistola e strade dove ci sono tutti i ricconi venezuelani e non, che spendono e spandono in alcol e donne.. insomma un contrasto enorme da una parte all'altra.. :D noi stiamo nel mezzo.. cerchiamo i postacci dove bere il pampero e devo dire che almeno uno lo abbiamo trovato..
62 63

PHILIPS, EISENBERG, 1993 In e-mail, the abbreviation CC indicates secondary recipients of a message: those who are to receive a

copy of a message directed to another. The list of CCed recipients is visible to all other recipients of the message http://en.wikipedia.org/wiki/Carbon_copy
64

Blind carbon copy () refers to the practice of sending a message to multiple recipients in such a way what they receive does not contain the complete list of recipients

that

http://en.wikipedia.org/wiki/Blind_carbon_copy

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[...] sarebbe il paradiso per molti di voi.. ad es. per stefano visto che ti portano il pesce in un vassoio in spiaggia, tu scegli quale e poi te lo cucinano e puoi scegliere se mangiarlo nell'ombrellone suite con il letto o nel ristorantino vista mare... per giorgio visto che siamo stati un po di volte al casin dell'hilton e per i vari postacci :D.... per paul visto che un ambiente molto etnico e comunista e non solo :D.... per cesco e vitto perch per quello che costa l'alcol sareste sempre e costantemente imbriaghi!!!! soprattutto cesco!!! e poi via a far malanni buahhhh.... insomma per ognuno di voi.. ragazze comprese :D un bacione a tutti.. hasta pronto enrico e alberto

(27)
Da: Veronica Verdi Data: 2 Dicembre 2008, 14:24:53 Cc: Bianca Rossi, Marina Pietrobon Oggetto: stase ciao bellissime! allora confermiamo x stasera? io ceno con la mia nonnina che ancora non sta tanto bene e oggi riandata dal dottore. il concerto inizia alle 21.30...ci vediamo l 10 minuti prima? va bene x voi? Vero Da: Marina Pietrobon Data: 2 Dicembre 2008 14:17:33 Cc: Bianca Rossi, Veronica Verdi Oggetto: R: stase CIAO CAREE!!!! finalmente ci si becca tutte tre! [...] io ho un po' di casini qui in ufficio e forse uscir tardi, ma al massimo vengo direttamente l senza passare da casa...(in questo caso Veronica vedrai che stivaletto spaziale che ti caccio...) ci sentiamo pi tardi, per me va benissimo vedersi l un pochino prima. A PIU' TARDI!!! mari Da: Veroni Verdi Data: 2 Dicembre 2008 14:24:00 Cc: Biaca Rossi, Marina Pietrobon

63

Oggetto: RE: R: stase perfetto ci siamo tutte e 3! a stasera allora!

Mentre in (26) linterlocutore unico e si rivolge a tutti i contatti aggiunti alla lista, prima collettivamente e poi singolarmente in chiusura del messaggio, in (27) gli interagenti, invece, sono tre e prendono tutti parte alla conversazione. Uno studio citato in Peticca, ha definito e distinto gli scambi di posta elettronica secondo tre differenti gradi di interattivit: island, ovvero tutti quei messaggi che non ricevono risposta dialogue, la situazione prototipica in cui due interlocutori sono coinvolti in uno scambio prolungato nel tempo web, la struttura pi complessa e la pi interessante si tratta delle repliche di vari utenti ad uno stesso messaggio, da cui nascono per ulteriori discussioni che vanno ad intrecciarsi fra loro65, come in (27). Per quanto riguarda luso strategico della posta elettronica allinterno delle organizzazioni, Philips e Eisenberg (1993) distinguono quattro tipologie comunicative: direct requests, quando la richiesta del mittente esplicita (28)
Da: Luca Schiavon Data: 22 febbraio 2008 21:14:3 A: Carlo Villa Oggetto: impaginato catalogo Qui c' il catalogo con l'impaginazione finale. Potreste inserire le immagini XXX nella giusta dimensione? Mi chiami appena leggi il messaggio? [...] Ciao L

65

PETICCA, 2002, p. 114

64

Indirect-implicit requests, quando la richiesta del mittente non esplicita e deve essere inferita dal destinatario (nellesempio a seguito inserito in copia conoscenza)

65

(29)
Da: Francesco Moretti Data: 03 settembre 2008 17:03:03 A: Daniele Ricci Cc: Massimiliano Fontana Oggetto: Re: R: modifiche layout DittaNuova Ciao, non necessario che affronti le modifiche ora, Max parler con DittaNuova per capire cosa intendono esattamente e per discuterne. Domani mattina ne parliamo, grazie, f.

Come nota anche Fiorentino, in questi casi e-mail simply offers an alternative way of communicating something that could be communicated via another medium66. Tuttavia, the unique characteristics of the e-mail medium create brand new possibilities for communicative strategies"67, ovvero: Carbon copyng, quando il mittente aggiunge, al destinatario principale, alcuni interlocutori secondari in copia conoscenza. Secondo Philips e Eisenberg, lutilizzo di questa tecnica ha lo scopo di accrescere la forza di persuasione di una richiesta. Il mittente deve essere in grado di valutare e gestire le informazioni a sua disposizione che possiamo ricondurre alle variabili gi individuate da Brown e Levinson: o l'identit dei destinatari, quindi, implicitamente, la distanza sociale che intercorre fra di essi; o il ruolo degli interlocutori allinterno dello spazio comunicativo, in poche parole il loro livello di potere; o ed infine il valore dellimposizione che si intende veicolare con lenunciato Message forwarding, la situazione in cui il mittente invia, in coda al proprio testo, un messaggio precedente o la copia di una richiesta correlata.

66 67

Ibidem Ibidem

66

Entrambe le strategie sopraccitate dimostrano quanto la comunicazione via posta elettronica (e pi in generale la CMC) sia estremamente dipendente dal contesto in cui si svolge, e che essa stessa contribuisce a creare, e quanto sia importante la sua valutazione preventiva al fine di una gestione efficace delle relazioni. In un recente saggio di Skovholt e Svennevig apparso sul Journal of Computer Mediated Communication68 si approfondisce il campo di studio fin qui soltanto abbozzato. La ricerca dei due studiosi prende spunto dallaudience design theory di Clark (1992): recipient design refers to a multitude of respects in which the talk by a party in a conversation is constructed or designed in ways which display an orientation and sensitivity to the particular other(s) who are the co-participants 69. Il modello di Clark, rielaborando alcuni concetti di Goffman e adattandoli allanalisi conversazionale di Sacks, individua quattro ruoli di base della partecipazione: a) speaker, il parlante, colui che formula lenunciato b) addresseees, i destinatari della comunicazione selezionati dal parlante c) partecipants, gli ascoltatori indicati dal parlante a prendere parte alla conversazione d) overhearers, gli ascoltatori non indicati dal parlante a prendere parte alla conversazione cui se ne aggiungono tre secondari: e) sidepartecipants, i partecipanti non indicati come destinatari f) bystanders, gli ascoltatori che hanno accesso alla conversazione la cui presenza pienamente riconosciuta g) eavesdroppers, gli ascoltatori che hanno accesso alla comunicazione ma la cui presenza non pienamente riconosciuta. Riprendendo lo schema qui esposto, possibile adattare le categorie individuate da Clark ai ruoli assegnati ai diversi partecipanti nelle intestazioni dei messaggi di posta elettronica:

68

Disponibile

solo

online

allindirizzo:

http://jcmc.indiana.edu/

(vecchia

release)

http://www3.interscience.wiley.com/journal/117979306/home?CRETRY=1&SRETRY=0 (indirizzo attuale)


69

Clark citato in SKOVHOLT, S VENNEVIG, 2006

67

E-MAILS FIELD FROM TO CC

CLARKS ROLE Speaker: il mittente, colui che invia effettivamente il messaggio Addressee(s): sono i destinatari principali del messaggio Sidepartecipant(s): sono i destinatari non esplicitamente indicati come tali o bystander(s): corrisponde al campo Cc o eavensdropper(s): corrisponde al campo Bcc

Gli interagenti allo scambio compongono i loro messaggi tenendo in considerazione la presenza di tutti i partecipanti, sia quelli esplicitamente indicati come tali, sia quelli che non lo sono, e il ruolo che essi rivestono allinterno dello comunicazione. Secondo il concetto di footing introdotto da Goffman, nelle quotidiane situazioni di dialogo, i ruoli degli interagenti si ridefiniscono allinterno della cornice interpretativa rispetto ad ogni atto linguistico proferito. Qualcosa di molto simile accade anche nei messaggi di posta elettronica a destinatario multiplo. Mentre nellintesatzione del messaggio i ruoli rimangono fissi cos come sono stati assegnati dal mittente, nel corso dello scambio essi possono ridefinirsi sulla base dello svolgimento della comunicazione. (30)
Da: Silvia Rizzo Data: luned 22 dicembre 2008 14:58:00 A: Fabio Gallo Cc: Daniele Ricci Oggetto: sorgenti Ciao Fabio, Daniele Ricci ha modificato i sorgenti del sito XXX e le modifiche sono gi live. Per cortesia fasati con Daniele per avere da lui tutti i sorgenti aggiornati che devono essere mantenuti sul server nell'area riservata e protetta. Grazie Silvia p.s. Daniele, ricordati di dare l'aggiornamento completo a Fabio, incluso il font

68

In (30) il mittente Silvia (A) sceglie come suo destinatario principale Fabio (B) e inserisce in copia conoscenza Daniele (C). In tutto il messaggio, la comunicazione procede regolarmente da A a B ma si conclude con uninversione di direzione. Con un vocativo A si rivolge temporaneamente a C ridefinendo in questo modo i ruoli dei partecipanti, Daniele infatti passa dal ruolo di bystander a quello di addressee. (31)
Da: Alessandro De Luca Data: 3 giugno 2008 16:24:01 A: Giorgio Santis Cc: Tommaso Serra, Carlo Villa Oggetto: Re: fantasy Salve, avendo lavorato unicamente per la parte on line il materiale a nostra disposizione unicamente in bassa, o meglio, la maggior parte lo . metto in copia Tommaso che ripescher la texture in vettoriale e ve la invier. e metto in copia Carlo Villa che potr fornirvi il materiale fotografico a 300dpi. fatemi sapere se posso fare altro. Thanks Ale

In (31), invece, la direzione della comunicazione procede sempre da A (sender: Alessandro) a B (addressee: Giorgio), tuttavia il mittente si rivolge indirettamente anche ai partecipanti in copia (Tommaso e Carlo) che passano implicitamente da bystander a destinatari principali. Gli interagenti inseriti in copia conoscenza sono invitati a compiere le necessarie inferenze per svelare le implicature contenute nel messaggio. Facendo riferimento alle supermassime di Brown e Levinson potremo ricondurre messaggi come (31) a forme di cortesia implicita. Le richieste indirette-implicite, spesso dimostrano un livello di cortesia pi elevato poich veicolano la richiesta in veste di suggerimento piuttosto che di

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imposizione. Tuttavia, soprattutto in situazioni conflittuali, ladozione di questa strategia potrebbe risultare lesiva alla faccia positiva di C (il partecipante in copia conoscenza) in quanto non chiamato ad una partecipazione attiva nella comunicazione. Nei contesti professionali il campo Cc quotidianamente utilizzato nei messaggi di posta elettronica con differenti scopi comunicativi riassumibili nei tre elencati di seguito: informative function. Lo scopo principale quello di creare un pool di informazioni comune fra i partecipanti. La comunicazione pu riguardare: a) la distribuzione di documenti aggiornati allegati al messaggio; b) la trasmissione di informazioni su progetti e attivit in corso c) la definizione generale di ruoli e procedure (32)
Da: Valentina Conte Data: 15 maggio 2008 18:07:47 A: Lucia Fiore Cc: Rossella Bellini, Sara Neri, Massimo Rossetti, Daniele Ricci, Gianmaria Cattaneo Oggetto: Meeting Report incontro 14_05_2008 Ciao Lucia, (a) DISTRIBUZIONE DI DOCUMENTI AGGIORNATI ALLEGATI AL MESSAGGIO in allegato il Meeting Report del nostro incontro del 14 Maggio. Trovi anche il documento che mi hai chiesto con la nuova struttura dei contenuti integrata con le gabbie grafiche della home e della sezione prodotti e le informazioni di maggior rilievo da fornire a Mario durante l'incontro. A questo proposito, ti confermo la mia disponibilit per un incontro la prossima settimana con i responsabili [...] nelle date: - luned 19, tutto il giorno - mercoled 21, in mattinata (c) DEFINIZIONE GENERALE DI RUOLI E PROCEDURE All'incontro saranno presenti anche i nostri tecnici (Gianmaria Cattaneo, Daniele Ricci) che ci leggono in copia. Grazie

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Buona serata Valentina

(33)
Da: Carlo Villa Data: 25 Luglio 2008 09:43:00 A: Daniela Castelli Cc: Andrea Sartori Oggetto: LookBook 1 Ciao Daniela, ti allego le basse risoluzioni degli scatti LookBook. A causa del peso sono costretta a spedirti 3 mail, le cartelle saranno suddivise in Donna, Uomo1 e Uomo2. (b) TRASMISSIONE DI INFORMAZIONI SU PROGETTI E ATTIVIT IN CORSO Oggi spediremo anche i cd che ci hai chiesto. Ho messo in copia anche il Sig. Andrea Sartori. Buona giornata

Come si evince da (32) e (33) la copia conoscenza permette di condividere, con tutti i partecipanti coinvolti in progetti comuni, informazioni e documenti fondamentali al successo della comunicazione e, conseguentemente, alla buona riuscita delle attivit in corso. Spesso i testi dei messaggi appartenenti a questa tipologia costituiscono una sorta di memorandum che permettono agli attori implicati di tener traccia delle azioni svolte, di quelle che non lo sono ancora e, soprattutto, di chi le ha eseguite, definendo in questo modo ruoli e responsabilit reciproci. interactive function. Si tratta di una strategia utilizzata allo scopo di facilitare la comunicazione fra gli interagenti e/o di ridefinire le strutture partecipative. La maggior parte dei messaggi interessa i colleghi coinvolti, o che saranno tali, in progetti e attivit comuni. Tra le strategie si annoverano: a) le richieste indirette-implicite

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b) le richieste indirette di approvazione/collaborazione nei processi decisionali c) la ridefinizione delle strutture partecipative allinterno di network collaborativi (34)
Da: Daniele Ricci Inviato: 24 giugno 2008 13:12:00 A: Giuseppe Testa Cc: Cristina Gasparini Oggetto: Re: sito trussardi1911.com - andare online

Ciao Giuseppe, (b) RICHIESTE INDIRETTE DI APPROVAZIONE/COLLABORAZIONE NEI PROCESSI DECISIONALI mi confermi quindi che il lavoro pu considerarsi concluso e pronto per la messa online definitiva? Grazie.

(35)
Da: Maria Clerici Data: 19 marzo 2008 18:35:05 GMT+01:00 A: list Oggetto: comunicazione aziendale Carissimi,

(c) RIDEFINIZIONE DELLE STRUTTURE PARTECIPATIVE ALLINTERNO DI NETWORK COLLABORATIVI La presente per comunicarvi che la sig.na Alessandra Donati entrata a far parte dello staff XXX, e che sar il Vostro riferimento in azienda per tutte le questioni di cui mi sono sempre occupata fin dalla nascita del piccolo elefantino con il buco: questo perch avr un incarico molto importante da assumermi.... far la mamma a tempo pieno!! ... Quindi, a partire dal 21 marzo 2008 Alessandra Vi assister sulle numerose attivit [...] in corso e future.

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E' comunque a Vostra disposizione lo staff XXX al completo, reperibile ai soliti numeri di telefono e indirizzi e-mail gi in Vostro possesso. Ci vediamo il prossimo anno!!

Molto spesso, la copia conoscenza viene utilizzata per definire la struttura partecipativa della comunicazione, soprattutto allinterno di contesti nei quali agiscono pi attori fra i quali alcuni fungono da intermediari. Cambi allassetto organizzativo, come testimoniato in (35) devono prontamente essere comunicati ai soggetti coinvolti per permettere loro di rintracciare i rispettivi referenti allinterno del network. La comunicazione, infatti, si svolge allinterno di uno spazio dialogico preciso che i partecipanti stessi contribuiscono a definire, realizzando quello spazio logico della conversazione R di cui parla Jacques (cfr. cap. 1 par. 1.1.4). Interpersonal function. In queste occasioni lutilizzo della copia conoscenza serve per lo pi a costruire alleanze e network lavorativi e collaborativi. Molto spesso una strategia utilizzata per sortire un effetto premeditato sul destinatario, soprattutto in occasione di conflitti emergenti o richieste che potrebbero risultare esose. Il mittente cos in grado di conferire maggior forza al proprio atto linguistico e di assicurarsi che la richiesta sia evasa con successo. Le strategie annoverabili in questo gruppo sono: a) tenere traccia dei processi interni b) distribuire promemoria di eventi/attivit c) cercare supporto nei conflitti emergenti. Mettere in copia conoscenza il management permette al parlante di fare rapporto sulle attivit in corso. Soprattutto nelle situazioni di possibile conflitto, o quando necessario avanzare una richiesta che potrebbe essere respinta, aggiungere allo stesso messaggio un superiore in copia conoscenza aumento il livello di imposizione della comunicazione facendo a capire allinterlocutore che chi parla probabilmente ha le spalle coperte. Purtroppo abbiamo potuto rintracciare nel corpus soltanto pochi esempi riconducibili a questa tipologia e nessuno di essi sufficientemente esaustivo.

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Rimandiamo, per questa ragione, ai testi citati nei saggi di Philips e Eisenberg e a quello di Skovholt e Svennevig presenti in bibliografia. Unaltra delle tecniche utilizzate con forte ricorrenza quella gi accennata del messagge forwarding, ovvero dellinoltro di un messaggio in coda ad uno nuovo. Si tratta di una strategia interessante che prevede due finalit comunicative differenti: a) inoltro di un messaggio proveniente da un contesto comunicativo differente ma attinente per argomento a quello in cui si inserisce il nuovo testo, come in (36). (36)
Da: Enrico Cornale Data: 3 settembre 2008 15:03:51 A: Daniele Ricci Oggetto: I: Sito Gran Gusto Ciao, ti giro le modifiche urgenti su DiMiaFantasia di cui ti ha parlato Max. Purtroppo le aspettano tra un'ora. Ce la fai? grazie, e. Da: Luciana Valenti Data: 3 settembre 2008 14:59:09 A: Massimo Volpato, Enrico Cornale Oggetto: Sito DiMiaFantasia Ciao Max/Enrico, come anticipato telefonicamente, avrei bisogno procedeste ad alcune revisione sul mockup inviato ieri sera. [...] Vi ringrazio sin da ora dell'aiuto, Luciana

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In (36) il messaggio inoltrato parte integrante e fondamentale del messaggio inviato. Le modifiche a cui fa riferimento il mittente, non sono contenute nel testo principale, ma in quello in coda. b) inoltro di un messaggio precedente assieme ad una parte a completamento. (37)
Da: Bianca Rossi Data: 17 marzo 2009 17:18:02 A: Michela Sorrentini Oggetto: I: Consegna scaletta e indice primi due capitoli - Errata Corrige: allegati Buongiorno Prof.ssa, mi sono accorta ora di non averle inviato gli allegati che provvedo a farle avere con questa mail Cordialmente, Bianca Rossi Inizio messaggio inoltrato: Da: Bianca Rossi Data: 17 marzo 2009 16:30:07 A: Dott.ssa Michela Sorrentini Oggetto: Consegna scaletta e indice primi due capitoli Buongiorno Prof.ssa Sorrentino, sono Bianca Rossi, laureanda in XXXX con tesi "XXXX XXX XXX". Come concordato, le invio la scaletta completa e l'indice dei primi due capitoli con la bibliografia di riferimento. [...] La ringrazio anticipatamente Cordialmente, Bianca Rossi

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c) inoltro di una richiesta precedente assieme ad una nuova (38)


Da: Daniela Brambilla Data: 10 settembre 2008 12:35:22 A: Carlo Villa Cc: Alessandro Ognibeni, Alberto Covarelli di Alceriga Oggetto: FW: richiesta foto scarpa Carlo, potresti cortesemente darci una risposta? GraziE! Da: Alessandro Ognibeni Data: 10 Settembre 2008 11:45:00 A: Carlo Villa Cc: Daniela Brambilla, Elisa Foscati Oggetto: RE: richiesta foto scarpa Buongiorno. Non abbiamo ricevuto risposta in merito a questa richiesta. Potete farci sapere? E' urgente. Grazie. Saluti Da: Elisa Foscati Data: 9 Settembre 2008 10:37:00 A: Carlo Villa Cc: Alessandro Ognibeni; Daniela Brambilla Oggetto: richiesta foto scarpa Buongiorno, Gli ultimi scatti della giacca che ci avete mandato andavano bene. Potete rifare anche quelli della scarpa? Anche con quelli abbiamo alcuni problemi di montaggio.. [...] Grazie, Cordiali saluti, Elisa Foscati

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In (38) la richiesta inviata con il primo messaggio viene inoltrata pi volte allo stesso destinatario ma da mittenti diversi che aggiungono ogni volta un nuovo testo al precedente aumentando via via il livello di imposizione della comunicazione. Evidenziamo, inoltre, la presenza di un nuovo soggetto inserito in copia conoscenza allultimo messaggio che, con molta probabilit, un superiore.

2.5.5 Aspetti linguistici Chiudiamo lanalisi con un breve accenno agli aspetti linguistici pi rilevanti riconosciuti nei messaggi del corpus. Dal punto di vista sintattico e morfologico, la lingua utilizzata si presenta piuttosto corretta ed riconducibile alla variet dell italiano delluso medio70, gi individuata da Sabatini (1985). Non si riscontrano infatti sgrammaticature o errori evidenti, fatta eccezione per le sviste ortografiche e i refusi, spesso non corretti per pigrizia. Lutilizzo di una lingua sostanzialmente corretta imputabile al livello scolastico dellutenza del Web per lo pi medio superiore o universitario71. Come abbiamo visto nel corso dellanalisi, sono utilizzati diversi registri stilistici, dal pi informale al pi formale, la scelta, ovviamente, dipende dal destinatario, dallo scopo e dal contenuto del messaggio. Tuttavia, se confrontata alla tipologia testuale della lettera tradizionale, si riscontra un livello pi alto di informalit, sostanzialmente attribuibile alla velocit con cui si realizzano gli scambi, che rende questo tipo di testi una scrittura in presentia piuttosto che in

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L italiano delluso medio l evoluzione della lingua nazionale nelladattarsi ai nuovi contesti

comunicativi e testuali (FIORENTINO, 2004a) un tipo di lingua che si differenzia dallo standard ufficiale () soprattutto perch decisamente ricettivo dei tratti generali del parlato (S ABATINI,1985, p. 155)
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Lutenza del Web stimata fra i 16 e i 19 milioni di utenti di cui il 65% ha unet compresa fra i 25 e i 54 medio superiore o universitario. Dati rintracciabili allindirizzo

anni. I due terzi (e il 70% di quelli che frequentano pi che abitualmente la Rete) hanno un livello scolastico Livraghi. http://web.mclink.it/MC8216/dati/dati3.htm, aggiornati al 20 Aprile 2009 e curati dal Dott. Giancarlo

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absentia72. Parallelamente alla diminuzione delle distanze temporali e fisiche della comunicazione, si riducono anche quelle psicologiche e sociali. Quel che pi interessante riscontrare levoluzione di un linguaggio esclusivo allinterno degli ambienti mediati dal computer. Baron parla addirittura della formazione di un creolo73 elettronico, dove aspetti di oralit si fondono con quelli appartenenti alla scrittura, che evidenzia una decisa presenza dellinglese come base di contatto linguistica74. (39)
Da: Giuseppe Cossater Inviato: 12 giugno 2008 17:49:00 A: Daniele Ricc Oggetto: Re: leaderboard ti direi che rse [sic!] si riesce con la presentazion [sic!] offline sarebbe l'ideale.. io spero di sbloccarti tutto asap ..ma non dipende da me, in ogni caso che ogni ora di ritardo con cui sblocchiamo le cose significa tempo in pi sulla consegna. Grazie. G
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(40)
Da: Carlo Villa Data: 12 marzo 2008 16:49:00 A: Luca Favaro; Cristiano Dametto Cc: Nicola Stocco Oggetto: Ultime foto Ciao a tutti. Il proprietario della villa dove c' la nicchia a Dubai e nessuno ci da l'autorizzazione.

72 73

FIORENTINO, 2004a, p. 98 Si chiama creolo o lingua creola un pidgin che nel corso del tempo diventato una lingua materna, cio

viene appreso come prima lingua da una comunit. Un pidgin una lingua nata come mezzo di comunicazione tra persone di diversa lingua madre, venute a contatto in genere in situazione di colonizzazione. I pidgin mescolano elementi della lingua indigena e della lingua straniera () e poich servono a scopi comunicativi essenziali () sono esemplificati nel lessico, nella morfologia e nella sintassi (C ASADEI, 2001, pp. 88 - 89)
74 75

Baron citata in PETICCA, 2002, p. 106 as soon as possible

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Un mio amico me la farebbe, sto aspettando tempi e costi. Per i giocattoli: ho dei bei birilli colorati da far grandi come si vuole, come altro giocattolo siete d'accordo ad usare un bel peluche gigante? Traduco all'istante il pensiero in parole: faccio uno scatto veloce e ve lo spedisco, cos se vi vanno bene li fotografo. Quando son pronte ve le spedisco. Stay tuned! A dopo Carlo

Fiorentino parla a questo proposito di e-italiano o italiano elettronico posizionandolo sullasse della variabilit diamesica (cfr. oltre) fra la scrittura tradizionale di tipo emotivo-espressivo e loralit dialogica, differenziandolo, cos, dalle variet trasmesse, maggiormente riconducibili ai media broadcasting come la televisione e la radio. Fra gli aspetti linguistici pi innovativi si distinguono alcune forme che denotano una forte sensibilit per gli aspetti emotivi e paralinguistici della comunicazione76, come luso delle emoticons e di alcuni espedienti grafici che enfatizzano i concetti fornendo la chiave interpretativa dei messaggi (cfr. cap. 2 par. 2.4.2 ). Lutilizzo di questi elementi, nati allo scopo di ridurre gli effetti di rumore attribuibili al medium e di rendere pi fluida la comunicazione, ha contribuito alla nascita di un vera e propria lingua che richiede la conoscenza di competenze linguistiche specifiche e contribuisce quindi al consolidamento di identit di gruppo delle comunit nate in seno al Web. Secondo unacuta osservazione di Peticca, infatti, in Rete il potere linguistico corrisponde al potere sociale e chi gode di un tale prestigio tende a dominare ed influenzare la discussione77. (41)
Da: Carlo Villa Data: 6 Maggio 2008 11:34:07 A: Bianca Rossi Oggetto: Tnx.....?
76 77

FIORENTINO, 2002, p.200 PETICCA, 2002, p. 91

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Thanks Ciao piccola. Piccola correzione ortografica dal babbo ignorante di inglese. Noi tutti bene e cos spero anche di te. Per i computer, non mi sono scordato. Sto valutando al meglio come organizzare il mio sistema informatico e quindi di conseguenza quello che posso cedere. Abbiate un filo di pazienza, spero gi domani di sapervi dire. Intanto un saluto ed un bacio. Papone Da: Bianca Rossi Data: 6 maggio 2008 9:36:51 A: Carlo Villa Oggetto: RE: Tnx.....? Tnx: slang americano. Si tratta di un'abbreviazione che consente di risparmiare

nientepopdimenoche....tre lettere2. La pronuncia infatti la stessa. :-P

2.6

Conclusioni

A conclusione del percorso di analisi fin qui svolto, cerchiamo di inserire la comunicazione mediata dal computer all'interno di una cornice teorica generale che spieghi, dandogli un senso, le osservazioni pervenute. Come abbiamo potuto constatare nel caso delle e-mail, concordiamo con Fiorentino nell'osservare che "il mezzo usato impone alla comunicazione condizionamenti specifici che si traducono in particolarit linguistiche e testuali"78. importante, quindi, cercare di dare una collocazione alla CMC sull'asse della variabilit diamesica che tradizionalmente individua, ed oppone, un polo scritto ed uno orale della comunicazione. A questo proposito Fiorentino (2005) propone la prospettiva individuata dal modello di Koch (1993) che permette di collocare le forme della comunicazione all'interno di un continuum. Nel suo approccio Koch, infatti, distingue un problema di medium, codice fonico
78

FIORENTINO, 2002, p. 201

80

o codice grafico, da un problema di concettualizzazione tracciando, in questo modo, una linea di continuit fa lingua parlata e lingua scritta. Di seguito elenchiamo i parametri, proposti anche in Fiorentino (2007a), che tradizionalmente identificano i due poli della comunicazione:

ORALIT CODICE ORGANO DI PERCEZIONE INTERAZIONE TRA I PARTECIPANTI STRUTTURAZIONE DELLINTERAZIONE RELAZIONE CON IL CONTESTO DURATIVIT DEL SEGNO PRODOTTO DISTANZA DEI PARTECIAPNTI fonico orecchio compresenza dialogica dipendenza evanescenza immediatezza

SCRITTURA grafico occhio assenza monologica indipendenza persistenza distanza

Come confermano i testi di e-mail proposti nell'analisi, ma anche molte altre forme di CMC, come le chat e i blog ad esempio, i prodotti della comunicazione mediata dal computer sono indubbiamente e prevalentemente scritti e condividono con la dimensione grafica della comunicazione il codice utilizzato e l'organo di percezione preposto. Tuttavia, il contesto inedito in cui si inseriscono questi testi, il World Wide Web, attiva, come gi osservato in Garzone e Prada, differenti risorse semiotiche proprio in virt delle possibilit offerte dai media telematici, come l'inserimento di immagini, video, suoni o anche il solo link a webpages esterne. In riferimento agli altri parametri qui sopra elencati, i testi analizzati hanno permesso di confermare l'esistenza di un "terzo" spazio, che non si identifica in quello fisico ne dell'emittente ne del destinatario, indubbiamente dialogico e non monologico, dove la distanza fra i partecipanti si accorcia notevolmente dando spazio all'interattivit e alla co-partecipazione. In questo senso "il linguaggio di Internet un linguaggio 'vivo', estremamente creativo, bidirezionale, capace di promuovere nuove forme di socializzazione"79. La scrittura ritrova, dunque, la sua centralit aumentando il raggio di azione delle sue funzioni soprattutto in senso sociale e interattivo. Nella comunicazione text-based di Internet i partecipanti condividono conoscenze, costruendo una base comune di significati, e cooperano alla costruzione del senso e del contesto attraverso
79

PETICCA, 2002, p. 83

81

l'attuazione di pratiche comunicative, ricercando quegli elementi sociali e relazionali all'interno di uno "spazio logico della conversazione" definito, gi ipotizzato da Jacques, dove vengono selezionale quelle strategie comunicative finalizzate alla costruzione del contesto. Le conclusioni cui siamo pervenuti, pertanto, permettono di negare con decisione la realizzazione della CMC all'interno di una situazione di "vuoto sociale" e di agganciarla, piuttosto, ad una dimensione hyperpersonal, facendo esplicito riferimento alla propriet, individuata dalla Social Information Processing Theory, con cui si definisce lo sviluppo di canali e strategie comunicative alternative all'interno di ambienti poco flessibili che stimolano negli interagenti la percezione di un maggior livello di presenza sociale dell'interlocutore. Proprio per questo, a nostro avviso, la comunicazione mediata dal computer si differenzia da quella faccia-a-faccia, esercitando, come dimostrano gli ultimi dati di penetrazione e di diffusione dei siti di social networking, come il celebre FaceBook80, di maggior attrattiva. I limiti di un medium nato per scopi differenti da quelli relazionali, come gli effetti di rumore e la scarsa larghezza di banda, hanno stimolato la produzione di strategie comunicative forse addirittura pi efficaci di quelle tradizionalmente attivabili nella conversazione proprio per il maggior grado di pianificazione che offre la scrittura.

80

Per i dati sulla diffusione e penetrazione del fenomeno FaceBook si rimanda al link:

http://www.checkfacebook.com/

82

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