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Laia Creus i Badia Comunicazione giornalistica

Dare voce a chi non ne ha


La controinformazione catalana
Un Centinaio di Azioni in un 25 Aprile Storico (LAccent), Decine di Azioni il 25 dAprile nella Campagna di 300 anys (La Directa). Questi sono due titoli giornalistici pubblicati sulla testata di due mezzi di controinformazione catalana il 26 aprile. Si tratta di una giornata promosa dal movimento di sinistra indipendentista catalano, che ha mobilitato gente in pi di 100 citt e paesi. Tra gli eventi si avuta una manifestazione a Valencia con pi di 70.000 persone. La giornata ricordava i 300 anni di occupazione spagnola nel territorio catalano come dal nome: 300 anys docupaci, 300 anys de resistncia. Malgrado tutto, la maggior parte dei mezzi di comunicazione convenzionali hanno dedicato a questa giornata un piccolo spazio o semplicemente niente. La controinformazione in territorio catalano, come moltaltra, si centra in pilastri come lanticapitalismo, lantifascismo e lantiglobalizzazione. Ma nel contesto di questo territorio, identificato come una nazione senza stato, unaltra branca comune importantisima lindipendentismo, cio, il sentirisi catalani e non spagnoli. Ma non tutto lIndipendentismo catalano, perch ci sono partiti politici molto influenti apertamente catalanisti, solo la sua branca pi estrema di sinistra e combattiva, conosciuta come EI, Esquerra Independentista (Sinistra Indipendentista). Questo tema molto delicato, ma si deve ancora valutare unaltra situazione di conflitto: la separazione del territorrio catalano in tre regioni diverse della Spagna. La prima da prendere in considerazione la Catalogna, con Barcellona come capitale, dopo Valenzia, che ha il medesimo nome della sua citt principale e in fine le Isole Baleari, con Palma di Maiorca come citt pi importante. Queste tre regione insieme si conoscono anche come i Paesi Catalani, e anno in comune una storia, una lingua e una cultura. Il sentimento di appartenenza catalano presente in maniera pi accentuata in Catalogna che a Valenzia o a le Isole Baleari, e quindi anche la presenza di nuclei di controinformazione. Questi mezzi nascono dalla chiara necessit dei movimenti sociali di avere il loro proprio spazio di comunicazione, davanti al silenzio da parte dei mezzi tradizionali, da le loro lotte, rivendicazioni e proteste. Devono aiutare a consolidare il loro discorso, diffonderlo e estendere il messaggio. Rendere visibile al mondo che possibile un`alternativa, spiega Jordi Garrigs, collaboratore della rivista La Directa e redattore del periodico LAccent. Noi [i mezzi di controinformazione in generale] siamo conscienti del falso mito delloggettivit, quindi, ci schieramo e ci identificamo nella sinistra sociale combativa nel senso pi ampio, includendo independentismo, anarchismo, antiglobalizzazione, ecc. , dice.

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Femminismo, ecologia, discriminazione linguistica, occupazione e diritti dei lavoratori sono qualcuno dei temi che i mezzi alternativi catalani trattano. In generale questi mezzi, scritti normalmente in catalano, hanno la volont di essere una via di trasformazione sociale, vogliono arrivare a tutti, non solo alla gente affine con le loro idee. In questo senso, si tratta di spiegare quello che succede, ma da un nuovo punto di vista, critico e diverso, o altre volte, di spiegare cose che i mezzi convenzionali non tacciono. Inoltre, sono mezzi pluralisti che reflettono la realt, non solo dei movimenti sociali, ma anche da quelli colettivi pi nascosti, come immigrazione o il problema degli anziani. Questi mezzi lavorano per la creazione di una societ alternativa allattuale, dove non ci siano cose come loppressione sociale, sessuale o nazionale. Una differenza basilare tra i mezzi convenzionali e quelli alternativi e che questultimi non sono un negozio ne una mercanzia, e per questo motivo non stano legati a interessi di profitto, e il loro primo obbiettivo non quello economico ma quello ideologico. Ma allo stesso tempo, il problema del finanziamento e uno degli ostacoli pi difficili da superare, in parte perch sono gratuitui, malgrato che generalmente, le persone che rendono possibile la sua essistenza, lo fanno senza scopo di lucre. La suottoscrizione, la publicit e le attivit come i concerti, sono le forme per accumulare denaro al fine di autosostenersi, ma soprattuto laiuto disinteressato della gente che sostiene con volontariato e donazioni, non solo economiche. Normalmente questi mezzi non si trovano nelle edicole, invece vengono distribuiti in posti come negozi, bar, locali, centri sociali o universit, e anche si dispensano durante eventi. Ci sono eccezione come il Contra-Infos, un mezzo che si fa in formato manifesto, esce ogni due settimane e viene posto sulle pareti e muri dalle universit e locali affini e anche nella strada.

LAccent LAccent uno dei mezzi di controinformazione catalana che copre pi territorio, infatti arriva in decine di citt e paesi di Valncia, Maiorca e Catalogna. Nacque quattro anni fa per la necessit della sinistra independensista di avere il suo proprio mezzo di comunicazione. Si tratta da una publicazzione quindicinale, non solo cartacea ma anche multimediale. gratuita e viene finanziata principalmente con le sottoscrizioni, personali o di centri sociali, con attualmente piu di 500 iscritti. In questi quattro anni LAccent passata da una publicazione in bianco e nero, con problemi di distribuzione e con poche pagine a essere uno dei referenti di controinformazione, con 12 pagine, quattro di colore, con un lancio da 5000 esemplari e un tessuto di distribuzione efficiente basato su volontari che organizzano il reparto della propria regione. A lo stesso tempo, il progetto ha ampliato il suo gruppo di redazione a 26 persone, con nuclei consolidati a Alicante, Girona o Maiorca, essendo Barcellona e Valenzia

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la sua base di funcionamento. LAccent, che si definisce come un periodico popolare catalano, in ogni edizione conta su una intervista, un articolo con la collaborazione di qualche organizzazione e una sezione di informazione internazionale.

Indymedia Dal 1999 il progetto Indymedia apre le porte ad uno spazio comunicativo che informa dalla base, in una forma diversa e dove permessa la publicazione libera dinformazione su Internet. Indymedia nata per le mobilitazioni contro il meeting di Seattle: uno spazio virtuale che permetteva la publicazione aperta di tutto ci che accadeva nel meeting. Fu creato da hackers in collaborazione con i movimenti sociali che parteciparono alla cos detta Bataglia di Seattle. Dopo Seattle apparirono altre lotte rapportate con il movimento antiglobalizzazione, e finalmente Indymedia si ampli fino a diventare un luogo dove conoscere tutto quello che accade in molte citt e paesi del mondo, indipendentemente dai grandi eventi. Oggi, Indymedia ha 200 nuclei ripartiti nei cinque continenti.

Si autodefiniscono come uno spazio di pubblicazione e coordinazione di diversi mezzi indipendenti e alternativi. Si tratta di un luogo dove possibile inserire informazione riguardo le problematiche e le attivit affrontate da gruppi e organizazzioni. Coloro che partecipano hanno in comune lanticapitalismo. In questa pagina web linformazione divisa per temi (guerra, donne, insegnamento, ecologia) ma anche per luoghi (paesi, regioni o citt), che variano in base a dove viene creato il sito, per esempio, Nigeria, la Toscana o Sydney. Infatti, nei Paesi Catalani, a Barcellona, Valenzia, Alicante e La Plana hanno tutte il proprio nucleo locale dIndymedia.

La Directa La Directa una pubblicazione settimanale che vorrebbe essere un mezzo di comunicazione potente, attrativo, serio e plurale, capace di arrivare a tute le persone che non si sentono supportate da nessun mezzo convenzionale. Un mezzo creato e pensato da e per i movimenti sociali, che danno voce anche ai collettivi invisibili, cio, immigrazione, prostituzione, anziani Il settimanale di comunicazione diretta vuole superare il circolo di lettori gi convinti per arrivare a tutta la societ. Per questo, e fatto da un linguiaggio semplice e una stetica atrattiva. La Directa formata da gente che viene da movimenti sociali, da persone che hanno anche partecipato ad altri mezzi alternativi e anche da giornalisti stanchi delle limitazioni dategli dai mezzi tradizionali. Questo collettivo lavora in forma orizontale, attraverso assemblee autogestitte e decentralizzatte territorialmente, avendo collaboratori in Catalogna, Catalogna del

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Nord (la parte francesa della Catalogna), e Menorca, ma con lobiettivo di avere redattori in tutto il territorio.

LAvan LAvan e una rivista quinquennale creata nella citt di Valenzia nell 2000. Lobiettivo iniziale del progetto fu quello di dar voce a due ambiti: i movimenti sociali della comunit valenziana e alle espressioni della cultura popolare nel sud dei territori catalani. Succesivamente, LAvan divent un vero e proprio mezzo di controinformazione, motivato dallestensione del Partido Popular (partito spagnolo di destra) a Valenzia. Oggi, un giornale venduto in numerose edicole di Valenzia, ed uno dei pochi mezzi di comunicazione valenziana che hanno una linea editoriale pienamente aperta nei confronti di tutto il territorio catalano, occupandosi quindi, di cio che accade tanto in Catalogna quanto nelle Isole Baleari. Si autodefiniscono come il giornale che offre informazione libera di Valenzia, un mezzo formato da 30 persone circa e che si basa su notizie e intriviste, ma anche su articoli analitici dove i temi vengono aprofondati in manera pi accurata.

El Sud Elsud un sito web di controinformazione di una regione della Cataolgna chiamata Girons, la cui capitale Girona. Si tratta di un progetto autogestitto di comunicazione e denuncia sociale atraverso la rete. uno spazio dove i diversi collettivi e organizzazioni ma anche le singole persone possono farsi sentire. Quello che hanno in comune sempre una visione critica del sistema. Il suo nome vuole ricordare tutte le persone vittime di inguistizie, come le disuguaglianze geografiche che ci sono tra il nord (il primo mondo), e il sud (il terzo mondo). Come molti altri siti di controinformazione, la sua infrastruttura si basa nel software libero, come forma di rifiuto verso il modello di software chiuso e monopolista delle imprese, che hanno la volont di avere un controllo della rete. El Sud e amministrato da un grupo de persone che non gestiscono la pagina a scoppo di lucro. Il suo funzionamento si basa suprattuto sulla partecipazione della gente e dei collettivi che sono registrati. Sono loro chi enviano le notizie, danno opinioni attraverso il forum o aggiungono qualcue iniziativa nella agenda. Mezzi locali

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A Barcelona raro incontrare per strada una presenza dindependentismo di sinistra e combattivo. Al quartiere di Grcia, invece, questo succede: locali, cartelloni, bandiere, attivit. Lantica Vila di Grcia e uno dei quartieri pi popolari e attivi dell citt di Barcelona, con una marcata identit propria e caratterizato per la sua politizzazione, come indicano molti nomi di strade e piazze: llibertat, revoluci, fraternitat o igualtat. Anche durante la dittatura franquista, Grcia fu una regione molto resistente e opositoria. Grcia, specialmente, ha una posizione lider allinterno del movimento independentista, grazie alla gran quantita di locali, associazioni e attivita che si svolgono allinterno del quartiere. Come a Grcia, ci sono altri paesi o zone che sono nuclei specialmente attivi per ci che riguarda i movimenti sociali, associazioni, e societ organizata in generale. Per questo motivo, anche loro hanno mezzi alternativi locali. Nel caso di Gracia, lAssamblea de Joves de Grcia ha una rivista mensile che si chiama Zona Alliberada, che divulga le sue iniziative, quello che succede nel quartiere e riserva spazi di opinione,e si pu trovare in locali affini. Un altro mezzo, questo su internet, Graciaviva.cat, una web dinformazione popolare dei movimenti sociali di Grcia. Un mezzo di comunicazione locale al servizio delle iniziative del suo paese. Parla della sua vita sociale, politica e culturale. In questo senso, parla di denunce per gli abusi di potere, repressione, agressioni urbanistiche, discriminazione linguistica o lotte dei lavoratori, e molte altre cose. A Barcelona c ancora un altro quartiere con mezzi alternativi importanti. Si tratta di Sants, quartiere conosciuto suprattuto per limportante stazione ferroviaria pi importante della citt, e che prende il nome dal quartiere stesso. A Sants c un periodico che si chiama La Burxa (dal verbo burxar, che significa incitare, provocare), una rivista mensile gratuita. nata nel 1998 e la sua informazione si orienta principalmente sugli avenimenti del quartiere di Sants ma anche di tutta la citt di Barcelona. Il suo obiettivo dare informazione da un punto di vista critico e reivnidicativo, aspirando a un modello di contenuti non filtrati diversamente dai mezzi di comunicazione convenzionali. La Burxa nata da collettivi vicini al movimento okupa; il suo nuclio si trova nell Centro Sociale Autogestito Can Vies. Inizialmente La Burxa era una rivista fotocopiata in poche quantit, ma oggi ha un lancio di 5000 esemplari stampati a colore, e sempre pi si consolida come altoparlante dei cittadini e delle lotte e reivindicazioni del quartiere. La Burxa ha la sua versione virtuale, con il nome barrisants.org, un projetto di comunicazione popolare interattivo direttamente raporttato con La Burxa.

Sappiamo che il discorso che fanno i mezzi alternativi non lunico, e che non corretto per tutti. Ma quello che sicuro che tutta la gente ha il diritto a sapere che esistiamo e che siamo

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una opzione valida, e loro fanno questo lavoro, pensa Garrigs dei mezzi di controinformazione. Cos, i mezzi alternativi cercano di coprire una lacuna informativa che loro notano nei mezzi convenzionali, che tacciono molte notizie e altre le divulgano solo dal punto di vista istituzionale. Un esempio questa fotografia, presa dalla manifestazione gi commentata di Valenzia il 25 aprile. Qualcuno doveva spiegarla, non solo l azione, ma anche ascoltare le persone che hanno partecipato e quindi conoscere i loro motivi, perch una notizia come unaltra, questa e le altre 100 azioni che sono state fatte quel giorno, agguinge Garrigs. In questo senso, si pu dire che con i mezzi di controinformazione, lofferta comunicativa e pi completa, malgrato che, evidentemente, laccesso a questi mezzi non e tanto diretto alla popolazione come quello dei mezzi convenzionali.

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