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Pop Sara 3L 15/1/2024

Legge della Dinamica.

OBIETTIVI E RICHIAMI TEORICI:


Attraverso questo esperimento siamo riusciti a dimostrare che l’accelerazione del carrellino
è direttamente proporzionale alla forza applicata su esso, per dimostrarlo abbiamo usato
diversi strumenti (successivamente spiegati) .
In particolare abbiamo utilizzato due formule:
● a=2Δs/t²
Dove per a intendiamo l’accelerazione, Δs lo spostamento e per t il tempo in cui il carrelino
ha attraversato lo spazio Δs
● F=ma
Dove con F indichiamo la forza peso, con m la massa dei pesetti e con a l’accelerazione.

MATERIALE UTILIZZATO

Per svolgere questo esperimento abbiamo utilizzato


-la rotaia a cuscino d’aria:
strumento utilizzato per
rendere trascurabile l'attrito
nello studio dei moti rettilinei.
La rotaia è composta da un
lungo tubo di metallo cavo
all'interno del quale viene
immessa aria mediante un
ventilatore elettrico. L'aria
emessa all'interno del tubo
fuoriesce da piccoli fori posti sulla parte superiore della rotaia e ha la funzione di sollevare di
pochi millimetri un carrello, per farlo idealmente muovere senza attrito. L’ unico attrito che
rimane è quello tra l'aria e il carrello che comunque è trascurabile.Tale rotaia dispone anche
di due cellule fotoelettriche che azionano un cronometro che conta i secondi nei quali il
carellino si sposta.

- 5 pesetti di uguale massa

-una bilancia: per misurare i pesetti

-una riga millimetrata: per misurare la bandierina

-un cronometro digitale: per misurare il tempo


STRUMENTI DI MISURA

Strumento Sensibilità Portata

Cronometro 0,1 s 99,9 s

Bilancia 0,05 g 1500,00 g

Riga millimetrata 0,1 cm 75,0 cm

PROCESSO:
Questo esperimento si riesce a dividere idealmente in due fasi.
Nella prima, abbiamo principalmente riportato tutti i dati a noi utili dati dalle misurazioni.
In primis abbiamo misurato la distanza delle due fotocellule che corrisponde al nostro
Δs=53,0 cm (spazio fisso da percorrere che viene percorso di moto uniformemente
accelerato).
Successivamente abbiamo pesato il carrellino, il portapesi e i differenti pesetti cercandone in
particolare 5 di uguale massa. Per misurare tutto ciò abbiamo usato la bilancia elettronica e
abbiamo trovato i seguenti dati

MC: massa del carrelino= 212,25 g


MP: massa portapesi= 20,30 g
m= massa pesetti: m1=m2=m3=m4=m5 =10,20 g
(definita generalmente con m)

Dopo aver completato questa prima fase di “preparazione”, abbiamo analizzato sei casi
differenti.

Per ogni caso era necessario che il carrelino compiesse il Δs in un determinato tempo t che
annotavamo.
Abbiamo iniziato posizionando tutti e cinque i pesetti sul carrelino e mano a mano andavamo
a toglierli per poi posizionarli sul porta pesi.
Ogni volta era importante annotare con precisione il tempo t che impiegava il carrellino
ricavando l’accelerazione e la forza attraverso le formule individuate precedentemente.

Questo ci permetterà di trovare ben sei accelerazioni differenti, poiché cambiando la forza
peso che riesce a spostare il carrelino troviamo ogni volta un’ accelerazione diversa.

A seguito una breve tabella riassuntiva per chiarire il procedimento dei vari casi esaminati.
Pesi sul portapesi Pesi sul carrellino Accelerazione Casi

0 5 a1 1 caso

1 4 a2 2 caso

2 3 a3 3 caso

3 2 a4 4 caso

4 1 a5 5 caso

5 0 a6 6 caso

! N.B. importante specificare che il Δs percorso è sempre lo stesso: Δs=(53,0±0,1)cm

Massa Tempo impiegato

Caso 1 M=MP= (20,30 ±0,05)g (1,1±01)s

Caso 2 M=MP+m=(30,50±0,1)g (0,9±0,1)s

Caso 3 M=MP+2(m)=(40,70±0,2)g (0,7±0,1)s

Caso 4 M=MP+3(m)=(50,90±0,2)g (0,6±0,1) s

Caso 5 M=MP+4(m)=(61,10±0,3)g (0,(0,6±0,1),1) s

Caso 6 M=MP+5(m)=(71,30±0,3)g (0,5±0,1) s

caso 1 caso 2 caso 3 caso 4 caso 5 caso 6

massa in g 20,30 30,50 40,70 50,90 61,10 71,30

Δm in g 0,05 0,1 0,2 0,2 0,3 0,3

tempo in s 1,1 0,9 0,7 0,6 0,6 0,5

Δt in s 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1

a in m/s² 0,88 1,3 2,0 3,0 2,9 4,0

Δa in m/s² 0,08 0,1 0,2 0,6 0,5 0,8

F in N 0,018 0,040 0,090 0,20 0,18 0,30

ΔF in N 0,002 0,004 0,009 0,02 0,03 0,06


La forza e l’accelerazione sono due costanti per cui riusciamo a individuare la costante di
proporzionalità k attraverso la seguente formula:
K=F/a
dove sappiamo che
-F variabile dipendente che andrà posizionata sull’asse y
-a variabile indipendente posizionata sull’asse x
-k corrisponde alla massa totale di tutto il sistema, infatti è dato dalla somma della massa del
carrellino, del portapesi e dai 5 pesetti (MP+MC+5m)

k1 0,020

k2 0,030

k3 0,050

k4 0,070

k5 0,060

k6 0,080

Da qui ricaviamo che:

kmedio 0,05

kmax 0,080

kmin 0,020

Δk 0,030

Σk 0,60

Σk% 60%

k (0,05±0,030
Grazie all'utilizzo di questi dati riusciamo a svolgere il GRAFICO

x: a in m/s² y: F in N

0,00 0,00

0,88 0,02

1,3 0,04

2 0,09

3 0,2

2,9 0,18

4 0,3

x: a in m/s² y: F in N ⮕ y teorico

0,00 0,00

0,88 0,04

1,3 0,07

2 0,10

3 0,15

2,9 0,15

4 0,20
CONCLUSIONE
Il grafico rappresenta una retta passante per l’origine dunque si ha un rapporto di
proporzionalità diretta, come precedentemente dimostrato in quanto è dato dalla forza f e
dall’accelerazione a.
Attraverso il paragone di tutti i casi abbiamo notato che l’accelerazione è strettamente
collegata al peso di trascinamento, infatti, si ha un aumento dell’accelerazione molto più
rapido con un peso maggiore.
Dal confronto dei dati sperimentali con i dati teorici si può osservare una similitudine nei
valori ottenuti. Essi non sono identici ai valori teorici tuttavia sono accettati e giustificati da
un margine d’errore dettato da errori strumentali, soggettivi e ambientali.

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