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Divismo e Privacy
Divismo e Privacy
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divo I divismo influenzqre pettegolezzo
star I stella fotografo I paparazzo suscitare I' interesse
idolo r mito giornalista I stampa curioso I curiosita
famoso mass media scandalo
Jama I notorieta industria dello spettacolo rivista scandalistica
autografo star system momenti privqti I pubblici
intervista fan I ammiratore vita privata
imitqre I imitazione il pubblico violare la privacy I l'intimita
La Prova Orale 2 37 I
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II divismo come fenomeno moderno
II sociologo Francesco Albernni afferma che il divismo e un fenomeno caratteristico della societa
urbano-industriale modema. I divi sono personaggi, selezionati, del pettegolezzo collettivo; usa il
termine "pettegolezzo", perche e soprattutto la lorn vita privata ed intima ad es sere oggetto di
curiosita. I divi suscitano interesse e sono ammirati non solo per le lorn qualita eccezionali e per
il modo straordinario in cui le esercitano (in quanto attori, cantanti, campioni dello sport, ecc.),
ma soprattutto per i lorn sentimenti, i lorn gusti, il lorn modo di vestire, il lorn essere padri o
madri, mariti o mogli.
I divi si sentono "costretti" a soddisfare quotidianamente la sete maniacale di curiosita; la lorn vita
si svolge in una specie di casa di vetro e qualsiasi parnla o gesto acquista un valore pubblico; le
lorn gioie e i lorn dolori appartengono alla folla. Edgar Morin, in un saggio specifico sull' argo-
mento, sostiene che il divo nasce peril fatto che la persona reale viene vista dotata di potenzia-
lita magiche.
Tra l'uomo comune e questi personaggi s'instaura un rapporto in cui fondamentali sono due com-
ponenti: quella carismatica e quella amornsa. II divo viene, cioe, colto come individuo diverso
dagli altri, peril possesso di qualita straordinarie (carisma), ed e percio ritenuto degno d'amore;
amore che, nell' impossibilita di es sere appagato direttamente, viene vissuto da lontano in una
specie di adorazione.
tratto da Temi d'attualita, ed. Bignami
38 II La Prova Orale 2
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Solitamente ~i ova n issim i, colpiscono il pubblico della Ret e to da un punto di vista molto particolare e
so~~ettivo, raccontando in "diretta" le loro
con la loro spontaneita e la loro comicita fuori da ll'usua le.
E con i loro video strani, naturalmente! sensazioni e le loro impressioni su~Li ultimi
titoli arrivati sus;i scaffali. In molti potran-
ono molti quelli che, per volume di iscritti e numero di visualizzazioni no notare delle affini~ tra lo stile dei tre e
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“Arrivano i Paparazzi! Fotografi e divi dalla Dolce
Vita a oggi” Ciao Vespino, sei qui
ritratto di un tempo mondano fatto di auto lussuose, belle donne e locali alla moda. Le foto della mostra sono un Via Arduino, 43
percorso di centocinquanta immagini. Molti scatti includono proprio i paparazzi in azione, come in una sorta di Ivrea
metapercorso dove chi fotografa è a sua volta fotografato da altri colleghi, ed è proprio, grazie a questi scatti, che la
figura del paparazzo emerge attraverso i gesti, le rincorse, le fughe e gli stratagemmi del suo lavoro. [email protected]
Walter Chiari, un altro celebre “paparazzato”, li definisce come fautori di una pratica predatoria. I paparazzi spesso
lavorano in due: uno, senza macchina fotografica, si avvicina alla preda, la provoca o richiama la sua attenzione
preparando il terreno all’irruzione del secondo fotografo pronto allo scatto. Le dive sono attese quando scendono
dall’auto (Sofia Loren in una foto del 61 a Roma) oppure inseguite quando in auto si allontanano (Soraya) oppure
quando sbarcano all’aereoporto (Liz e Burton a Napoli nel 1973).
Il lavoro del paparazzo si tramuta in un assalto impudente e persecutorio; gli scatti fissano mani che si ribellano, volti di divi che si nascondono, bocche
che si indignano, ma spesso si insinua tra le parti anche la complicità. Spesso è la diva che cerca il fotografo e lo scatto che ne esalta la fama, spesso le parti
si accordano, ordiscono falsi scoop per depistare la concorrenza. La fotografia diventa anche vernacolare, (Audrey Hebpurn è fotografata mentre si trova dal
fruttivendolo). Gli scatti celebri si susseguono: paparazzati sono Maurizio Arena, Antonioni, Monica Vitti, Alain Delon e Romy Schneider, la celeberrima Jackie
senza veli, la star delle star Ava Gardner e tanti altri.
Con il passare del tempo, l’era del paparazzo prende altre strade. Via Veneto ha perso il suo charme. I lunghi teleobiettivi hanno trasformato gli appostamenti
in una specie di safari. Il paparazzo diventa invisibile, le tecniche dello scatto rubato consentono la reciproca tranquillità della distanza. Oggi la dolce vita si
protegge dai rischi del presente, si chiude all’interno degli spazi privilegiati. Il bianco e nero cede il campo al colore. Gli anni sessanta, all’insegna del
paparazzo d’assalto e del divismo di piazza, rimangono sulle pareti di questa mostra, tra smoking e décolleté, storici striptease e dive immortali.
Pierangelo Scala