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LIBROQVARTO DELLA PRATTICA MVSICALE Di Scipione Cerreto Napolitano. PROEMIO. r, ON falfa opinione filaftiano dires B alcuni Moderni Compofitori ch'el comporre d'oggi non confife in al- tro, che unacerta prattica ; dicen- ~do, che bafta folamente mifurare It confonanze , e diffonanze conl’o- dito, laftiando dapartetuttoilre- Sto della perfettione , & laforzas ,O\udhio della cognitione di effa, che? lara- yan? d gione: percioche fébene dloro pare derni in- che ilfine della prattica Muficale torno to sonfifte nel info dell’ vdito, tutta volta dicono i Filofofi, che il © porred’ Senfo, & glocchi poflonofacilmente errare , la qual cofa afferma °B8* ‘ancho Arifotile nella M ctafita Senfus auditus potett facili falli, ficut, & vilus. Aad quando il Mufico Compofitore nel Cheil Ma comporrei fuoi armonici concenti non laféta di offiruare quefte fico Perito due parti principali, finza dubbio non potrderrare, della quale ‘eve haue_ epinione ¢ ancotl Destiffimo Boctio , lo quale ce lo dicbiara dot- &; princes, tiffimamente con quefte porole, nella fua Musica T eoricalib.r.e. ie” z.Senfus ac ratio quafi quedam facultatis armoria ir ftrumé ta funt. Siche il Mufico dene molto bene effi minare li fuci cipo- nimenti,non folo quanto a quello ch'afpetta alfenfodell'vdito.r:a 15 anco quanto apetta alls ragioneyefendo ls raggione,come dice il Regiva » Petrarcha nella Canzonefettima Regina delfenfo. (come vi fit del fenfo. accennatovn altra volta nel cap. 5. del primo libro della ng prattica. )Per tanto volédo notin quefto guarto.& vit'molitro srattare fopra del Contraponto , & della compofitione di pin vo- Hh oi, 242 PRATTICA MVSICALE ci , babbiamo propofto dirne quel tanto che /: nonfilo conragioni chiare, maetiandio con effempifacili. Et finalmente fi ragionara d'aleuni Stromenti ritmici , @ con la lo- roIntauolatura: Ricordando al Studente, che non laftia di fa- ticare per acquiftare firara , y nobil virtiz, per meXo della qua- Lefora fempre bonorato, cy nel Mondo acquiftara fama immor- tale, &- coffifacendo fara celebrato per Mufico perfitto . it neceffaria , Come deue il compofitore offeruar di dar le confanance maggiori » ¢ minors, nel (ontraponto , nelle Compofitions di pits voci . Cap. I. ON édubbio, che ficomeé pid difficile intagliare in marmi, & in metallialcun ritratto, che in le- gno,6 come é piii nobile intaglia Sp re in gemme, che in metallo, coffi X fard di pid difficile riufcita, & di y pitibella, comporre vn concento con quella offeruatione, checon- uiene alla buona Prattica Mofi- : ca: percioche il comporre ee hauere ‘tre qualita principali, che de ae di fficilmente fi trovano, la prima che fe Cancilene fiano ar- nacompo- monizate infieme con la dolcezza, la feconda di offeruare in fitione qua quelle le {petie dituoni. Laterza, & witima de imitareil MGano. fenfo delle parole, la quale opinione tiene il Filofofe Plutar- co,fi come ci Io infegna nella fua Mufica a carte 166. Nam» Semper oft neceffarium tria minima, que inauditum cadant , v0 ‘cem tempus, @fillabam , fiue literam_s. Dunque conofcen- donoituttoquelto , & hauendofi da trattare in quefto di- Opintone {corfo, come deue il Compofitore oferuare di dare le confo- commune anze maggiori, & minorine gli fuei contraponti, & armo- de Mufci nie di pid voci, ha bbiamo propofto prima vedere , perches intorno I’ caufa gli Mufici Pr attici fono di commune opinione,che nel offeruatio. comporre|l'armoni ¢ fideuecon le parti autentiche, afcen- comporre. dere con le confon anze maggiori, & difcendere con le mi- nori, LIBRO QVARTO. 243° nori, & fancendof per il Baflo fi dene con le confonanzes maggiori difcendere, & con le minori afcendere. Per tanto é da fapere che é vero che il Cétrapontifta facendo contrapon to folo, fopra Cito Fermo,é fopra ad altro foggetto deue of- fetuare con le patti di fopra dare le confonanze maggiori afcendendo, & le minori difcendendo, & facendo per il Baf- fodeue con le confonanze minori afcendere, & con le mag- giore difcendere, & non per altro dicono coff, per offerua- Fe quelche dice il Filefofo , che ome fimile appetit ium fimi- kem_. Manell'altre compofitioni compofte 4 pid voci, ta- Come g Jeprecettonon fempre fi pud offeruare, percioche da tali murano I. feruationi {peffe volte ne fuole nafcere, che l'armonie fi armonie. mutano dalle loro forme , & {petie. Benche Rocco Rodio trattando fopra di quefto fatto, nel fuo libro intitulato Re- gole di Muficaa carte 3. parche vada trauiando, dicendo Gp:nione She facendofi contraponto per il foprano fideue conle mag gi Rocco giori confonanze falire , & con le minori afcendere , & peril Rodio cs- Baffo éda offervarfi tutto if contrario, falir con le minori, ©. & afcendere con Je maggiori. Dunque vuol dire che fi deue dare le confonanze maggiori, & minori {empre ad vn modo, tanto.con le parti autentiche , quanto con le placali, perche tanto importa quella parola ( falire ) quanto quella che di- ce (afcendere ) che afcendere , & falire fanno vno fteffo fi- gnificato, quale opinione fi fulle coffi, faria molto lontana delofferuatione vera dello comporre, lo che non fideues credere, tanto maggiormente per effere detto Roccho Mu- Rocco Ro fico di qualche valuta , & Veteranoncila Mofical {Cienza_,, dio repro- & sha da credere chabbia voluto dire {cendere per afcende- ¥* Vopinio re. Maquel che mi {gomenta, & mi fA marauigliare dilui. f1. (ut, eb 5 oy che nel medefimoragionamento, dopo hauendo reprouato aucorica. varie opinioni,& capricci de gli altri Mufici, intorno l'offer- uationi dello comporre, & hauendodetto il fuoparere,con larga licenza dice quefte parole. ( Olere di ciddirci, ches , Licenza tuttauolta, che il Contrapontifta attende ad effer vagos & «adi Roce far buono effetto , non é obligato a tanti varij capricci de» co Rodio gl'altri, percioche alle volte il contraponto aftretto da tan- 4 Ccmpo- ti oblighi di regole, & offeruationi non pud far vago, & dol- “tori. ce effetto , opponendofi a quefto molti inconuenienti , che» da tali offeruationi nafcono. ) Pan eee fono ftate Hh 3 Ie ze PRATTICA MVSICALE le legge armoniche de Mufici Periti conftituite, & precife il ne rule fao libro di regole nouamente ftampato, poiche rimette il co Radio COmMporre a capricciodel Contrapontifti. Onde io fopras teprouata ital propolta dird, che il Contrapontitta non porra venir dal'Autoe mai alla perfettione di fat'vn contraponto vago, & dilette- ba uole, 6 vero ogn’altra compofitione di pitt voci, fi principal- mente non giunge al termine di poffedere le vere offeruatio ni, ®ole, che fono neceffarie ad effa Prattica Mafica , & che fia il vero V'ifteffo Rocco nel medefimo difcorfo dopé ha- uendo data fi larga licenza al Contrapontifta dices. ( Non ercid refta ch’io non lodi l’offeruationi. ) Siche non con- uenia dire fimile parole, mal'era pith conueniéte mentre re- pronanalopinioni de glialcri Mufici moftrare nel fuo libro diregole di mutica, quello ch’era neceffario al Contrapon- tifta per fare vn contraponto offeruato , & non inuece di dar regola,dare libecea ch’ogn’vno compona a fuo modo. Ne fi marauiglia il lettore s'io hd fatto quetta lunga digreffione in torno!opinione del detto Rocco,ma tutcovi é ftato, per non confondere le menti d’alcuni principianti,liquali defiderano a(éndere alla vera perfettione di detta Prattica Mufica . Ma accid ch’il Studence non !afci fi bell'imprefa vederemo fopra dital materia tratearne d'vn modo che ciafeheduno Profef- foredi Muficane refti (atisfatto. Et per tornare al noftro propofto ragionamento , Dico, che é veriffimo, che il Con- trapontilta facendo contrapontocon le parti autentiches deue con le conforlZe maggiori afcendere, & con le minori difcendere, & per il Baflo deue con le minori confonanzes afcendere, & con le maggiori difcendere , non pero ddires al Studente,fi deue far quefto,& fi deue far quell’altronulla, ligioua, fenza dar ragione perche coffi deue offeruarfi. Quello Voglio dir per quetto che il precetto detto di fopra fideues che (idee intendere folamente quando il Contrapontifta fa contra- efferuare> ponto folofopra Canto Fermo, dad altro foggetto, fenza nelle com” obtigo di canoni, di perfidie, 6 direditte S'intende ancora, Fel fires detto precetto, quando il Contrapontilta fara neceffitato di concontra fare le cadenze nel contrapunto, 6 adaltro concento,purche Poatofolo. non fia in quelli impedito da altraparte, come fi pud confi- derare da quefto breue effempio qui fortonotato. Con- LIBRO QVARTO: 245 Contraponto con la parte autentica. Bettye Contraponto con la parte del Baffo eet Da quefto poco d’effempio di fopra moftrato fi pud confi" derare come deue il Contrapontifta offeruare dare le confo~ nanze maggiori, & minori afcendendo,& difcendendofiper oa... Ja parte autentica,come peril Baffo,ma accié fia intefo me- tione delle glio dal Studente moftraremo alcunialtri eflempi diquante confonize maniere fi poffono dare offeruatamente le terze,& fefte mag- imperferre gioricon le parti antentiche, & placali, &leterze ,& fete ™#sgiorl. minori con le parti autentiche, & placali, 6 verocon I¢ lo- roderiuate. gel Laprima figura di ciafcuno effempio, éterza maggiore , che, ila afeendendo con la parte autentica. 146 PRATTICA MVSICALE Laftconda, figura di ciafeuno effimpio, ¢ fia maggiore, afeendendo con la parte autentica. cbe, La prima figura di ciafeuno efiempio, éterza minore, che “Tia difiendendo cenlaparteautenticas Lafeconda figura di ciafcuno effempio, 2 fea minore , che ‘Bas difendendo con's parte autentica Offerua- tlone dida —F— rele confo . noe . nanze im- Quefti effempi qui appreffonotati moftrano laregola alCo perfects trapontifta come deue dare le confonaze maggiori, & mino- resler!» ri nel contraponto,d adaltro cdcento con il Baffo,percioche céii Baffo, deue fare tutto i! contrario di quello ch'habbiamo moftrato nelli LIBRO QVARTO? 247 nellifopra notati effempi, cioé con le confonanze minor! afcendere,& con lz maggiori difcendere, Benche infiniti fa- rebbono I'efferrp! cle fi potriano moftrare,tanto di quelli cO Je parti autétiche quanto di quelli con le parti graui,ma per effer breue habbiamo fatto vna raccolta delli pit neceffarij . Lafeconda figura di ciafiuno efimpio, éterza maggiore chefida ents pon Baps, egies Laterzafigura di ciafeuno effempio, éfefta maggiore »} as Hemi lonn ii. , aap! Se Ls penultima figura di ciafiuno efimpio éterka minorey che fda afcendendoper ii Boffo pa 248 PRATTICA MVSICALE La feconda figura di ciaftuno effimpio , éfflaminore, fe Pers ena Fu detto da noinel 16.cap.del terzo libro a carte 228. che omnis regula patit exceptionem , maggiormente nel vo- lertrattare , intorno V'offeruationi delle confonanze mag- giori, & minori, percioche non fempre fi pud offeruare della Come & Maniera, come di fopra habbiamo moftrato, perche con da- guaftano te leconfonanze maggiori afcendendo con le parti autenti- Te fpetie che, alle volte fe viene a vicir dalla forma del Tuono, conlo di Tuoni quale fi componela Cantilena, come fi pud confiderare ins eet quetto effempio. Terzamaggiore. Terza maggiore. aha Decima magg. Terzamaggiore Detimamaggiore. Fans Ecco, che”per quanto fi pu {corgere nel fopradetto ef fempio, che per voler offeruare di dare le confonanze mag- gioriafcendendo, con la parte autentica, & con Ja partes graue,detta Cantilena del primo Tuorio trafportato,fi ¢ mu= ‘tata in alera {pecie di Tuono, perche le prime figure del So- prano ae LIBRO QVARTO. 249 prano non fanno piu 'effetto dire fafola, prima fpetie del Diapente del primo tuono : ma l’effetto, come fidicefle, vt mi fa fol, quaie figure moftrano effere della quarta fpetic del Diapente del Settimo, & Ottauo tuono , & tutto locau- + fa il Semituono,che s‘é interpofto nella Terza minore,re fa. 11 medefimo diciamo della Sefta maggiore, che s’é interpo- flanella feconda fuga nella parte del Soprano,tra le quattro figure ,re mi fa fol, che per rifpetto del Scmitucno che s’é interpofto in detta Sefta minore , dette quattro figure non fanno piu l’effetto dire mi fa fol, prima fpetie del Diateffe- ron del primo Tuono,ma!'effetto,come fi diceffi,vt re mi fa, terza {petie del Diatefleron del Quinto Tuono. Liifteffo fi vede effere mutatonelle figure con le Terze, & Sefte mag- giorinella parte grane. Siche il Studente dene auertirea fimili inconuenienti, & nd per offeruare il precetto detto di fopra,mutare la {petie del Tuono della Catilena in altra fpe tie, effendo maggior precetto al Compofitore di offeruare il tuono, & la fuga, che di dare le confonanze maggiori ac- cidentalmente doue non fono cosi neceffatie, come meglio Con lifteffo eflempio appreffo fi pud confiderare. aleune ci feruaticnt Catilena pin offirwata, intorno le fpetie del 1. Tuo. trafportato. presi iteakee’ Terzaminore. Sefta minore. i ATS Decimaminore. TerXa minore.Decima minore, Et perche altro é il dire, & altro ¢ il fare,ceme dice Roc- coRodio nel fine del fuo difcorfo a carte 3. Per cid é da fa- pere,che quando il Contrapuntifta fara vn Contrapuntoad Amitatione del Canto Fermo,dd'altro foggertosche non per volere offeruare il precetto di dare le confonanze maggiori ° li afcen- 250 PRATTICA MVSICALE Che né & a(cendendo, & con le minori difcendendo con le parti auté- deve mata niche mutate la (petie del Tuono di quello Canto Fermo » te Toba, Odi quel ioggetto fopra doue fara il Contrapunto, percio- nell’ armo che é maggior obligo l’imitatione , chenon ¢l’offeruare di aie. dare le cofonanze maggiori,& minori del modo come hab- biamo piu volte detto, & accio meglio s‘intenda quefto fat- to, ne moftreremo !'eflempio . Contrapunto ad imitatione. Contrapunto ad imitatione. Per Decime minori afeendendo. Per 6.@» 13.minori afctd. TI medefimo fi pué offeruare con le confonanze mag gio- ridifcendendo, fheendofi vn Contrapunto per perfidia 6 r riditta , come la yogliamo dire, per eflere maggiore l’o- igo di far fimile Contrapunto . Ecco l’effempio . Contrapunto per perfidia, 0 per riditta, feo suite re Per Terze & Dec.mag. difeend. Per Sefte magg.difiendendo « aK ay wane — Bs Be - { nec! ee nee rE Ree Per far conofcerechiarament.al Studente, che non é re- Matei ri- gola generale, quando i Mufici dicono che facendofi Con- doua par- traponto con le parti autentiche fi deue con le confonanze maggio- LIBRO QVARTO. ast maggiori afcendere, & con le confonanze minori difcende- @iculare re. Sapera che volendofi dare alle volte leconfonanze mi- dall’ Aue nori difcendendo , ne nafce che fi muta la fua Cantilenada r+ vna {petie di Tuono in vn'altra,come in gitoefsépio fi vedes Terzaminore. Terza minore. Decima minore. ‘Decimaminore. <4-—-—- fei sil Non é dubbio, che per quello ch’a(petta al fenfo dell’'vdi- to, che cantandofi il fopradetto concento,fara vago,& dol- Chell C& ceeffetto , non peré non fi deue lafciar dal Compofitore di Petters offeruar quello che pit ragioneuolmente fideue intornofi- fimpre go mili componimenti, conofcédofi chiaramente,che per cau- yernare fadel b, molle, che in detto concento fié interpofto s’é mu- dal Sento taco da vna (petie di Tuono, in vn'altra, poiche cos} la par- te del Tenore,come del Baffo, hanno la loro Quarta trafpor tata, & tale Concento non fard pitt del Primo, & Secondo Tuono naturale, mafi bene del Primo, & Secondo Tuono trafportato commifto, che poi d’alcuni moderni vien detto, ‘Nono, & Decimo Tuono trafportato, & che fia il vero,vedi quefto fortonotato effempio. 252 PRATTICA MVSICALE f Gia s'é vitto che per voler dare le confonanze minori di- ne fcendendo,che fi vengono a mutare le Cantilene dal loro ef fSrone of fere naturale , & accid il Studente fappia bene regolarfi di tel armo- Comporre offeruataméte i fuoi concenti armonici, moftra~ nie. remo l'ifteffo Concento, come propiamente dene caminare fenza che vi fia l’offeruationi di dare le confunanze minori difcendendo, & fara del Primo, & Secondo Tuono naturale. Terzamaggione. Terzamaggiore. FES Sn ier Offerustio p= che fiail vero, che non fempre nelle parti autentiche é Offrunio qoffernare dare le confonze maggiori afcendendo , poiche Baa. alle volte danno la felta maggiore difcendendo in vna com - pofitione ditre, 6 pid voci,fa vago effetto,come qui fi vede, A 3.0066 Ag.voe iA 3. voi Ag. voi. &. LIBRO QVARTO. 253 Pernon lafciar fofpefo il noftro ragionamento intorno Yofferuationi delle confonanze maggiori, & minori ,re(ta hora di vedere, come deue il Compofitore offernare di feri- Offeruatto ueri, nei fuoi armonici concenti 12 Quinta minore da aleri ¥ (0%! detta Quinra falfa. Dunque é da fapere,che fopra di quefto te quince fatto fi vede,che molti Mufici Prattici Moderni commette- minori nel no molti errori, per non volere fottomerfi nelle vere difci- V'armonie. pline della Mufical (cienza,percioche effendo la Quinta mi- nore,6 falfa come 1 vogliamo chiamare,vno Interuallo di- ftonante, fopra del qnale ne fii da noi pieno nel.cap. $4. del primo lib.ragionato . Dico che volendofi il Compofito- re (eruire di tale Interuallo, deue molto bene confiderare 5 che folamente fi pud vfare nelle compofitioni a pi di due voci, accié che detta Quinta fi poffa (oftentare da vna Ter- za parte, & quelli Compofitori che !'vfano in yn Duo, 6 ve- ro in vn Contrapunto 4 due voci fanno molto errore, ben- che infiniti farebbono imodiche fiporriano moftrare per elfempio , delli quali n’habbiamo {eelti quelti pid necelfarij, & pid offeruati. A3.v0ci A300 = Ag. voi —Ag.voci. 254 PRATTICA MVSICALE Come fi Nelle compofitioni a quattro, & a pitl voci fi pud vfare an- pud vfare cora la quinta minore fciolta , nel fine dell'ifteffa bateuta+ {a guinea purche la {ua parte fuperiore non batta infieme con la parte minore(l Ch fa laquinta minore , qual procedereé ftato, & offerua- to infino ad oggida Mufici Periti, ma dal fotto notato ef- fempio pit facilmente s'intende . Ag. voci, As. voei As. vot, Pe re Se gninore. wes sees '§. minore. Viomale Habbiamo veduto difopra il modo offeruato didareles @alcunt quinte minori ne gli canti armonici, refta hora di trafcorre Moderal d'alcuni mali abbufi che fono d’alcuni moderni Mufici vfa~ MaGci in- ei nelle loro cantilene, poiche fenza riguardo delle buone- comporre regole, & offeruationi della Prattica Mufica ardifcono vfar T armonie quelle cofe che 2 yn Prattico Mufico non conwiene, & creg- ieprouar gio che non per altro quettitali fe pigliano vna fi fatta li- a ‘Auto- Cenza, folo per moftrare al mondo vna noua Mufica, come * fivede in quette quinte, & Sefte minori , Ecco Teffempio Ti+ LIBRO QVARTO. 255 Trifto procedere. Peggioprocedere. Sis Kune By aot | Stage pare : Confonf= Gia fivede chiaramente Lettore, che la parte del Teno- ze male v- re coffi nel primo, come nel fecondo effempio mentre f2Se- fare d'aleu fta maggiore con la parte del Baffo, viene a far quintami- 9) Moder hore con con la parte del Soprano & mentre il Soprano fap” batte infieme per quinta minore con quella del Tenore fa vn fuono molto diftonante , qual modo di procedere non» fi dene vfare, & vfandofi fi deue dare del modo come per in- ante ne gli altri effempi habbiamo moftrato , & quefto s‘in- bcals tende purche il Compofirore fia forzato di imitare qualche 4; Roceo concetto di parole, che parlarandod’a(prezza, dd’amaro, Rodionel- 1a qual’cofa 'hanno molti Periti Mufici offernato, & dame !' vfare Is nel. libro a 4.voci nella quinta fanza,in quella parola che qvia'#m- dice ( oue il fallo abond6) L’ha vfato Rocco Rodio nell'vl- oe timo Madrigale 4 4. voci doue dice ( molto amaro appa- ga) fi come i pud vedere in quefto poco effempio« ~ Si che fi dene fuggire di far bat- tere laquinta minore infieme con vnaltraparte. Et fipoidiciamo in quanto quello, che fi fcorge net terzo, & vitimo effempio ,che las parte del Baffo mentre fa quinta, minore con la parte del Tenore, 8& fefta minore con quella del Soprae no, come fipud vedere inderte tre parti, feaza dubbio che mentrey yna molto'amaro appaga saolto amaro appaga 256 PRATTICA MVSICALE Chencn fi vna parte canta per fefta Minore :, non pud far l'effetto di ceae vfare foftentar l'altra parte, che fala quinta minore, perche fara haggis, necelfario che vna delle due parti fa diftonante, & percio fi tS iequine deuono fuggire quefti mali abbufi, & moltraremo come, ta minore dette parti poffono caminare pid offeruatamente. adva tem Poe A4. voci. Buona, of; Ma volendofi vfare la fefta maggiore er la parte del rnatione Fi ” del’Archa Baffo, & che faccia vago, & dolc’effetto fi puo vfaredel mo- dele nello do come ha fatto l’Archadelt nel fine di quel Madrigalea viare lafe~ 4, voci, che dice ( voi ven'andate al cielo, come fi pud con. f magslo fiderare in quefte note qui fotto. 7 a . pase snvoi chinfotine te 60 voi chiufotenete, A Auer- LIBRO QVARTO. 257 Non é dubbio,chenon fara di violata offeruatione, quan- do alcuna volta fi vlaffe di far battere la quinta minore per | Che | far qualche beil'effetto dimufica: Mamentre il Compofi- 20" tore puo caminare per li veri termini della buonacompofi- deve bat- tione, & nd effendocgli forzavo da quaiche foggetto di pa- tere frn7a role, non é bene vfarla, maggiormente hanendo altro ma- tare reco do pid offeruato,fi come fii mottrato per efsépio a cart.25 5. Pole & 254. Ufimilediciamo nel voler far battere 1a Quinta, minore con la Parte graue, mentrel'altra parte fuperiore fi ritroua in Selta minore. Dico che fi bene alcuni Mufici vo- gliano, che fi poffa vfate mentre, che fiva per far la caden- 242,A quelti fe li rifponde , & dire, che il fare le cadenze cd fimile durezza,afprezza,& falfita ne i Canti armonicinoné Qoiats,. permeffo, mentre che le confonanze fono falfamentepofte: Sela mi- ma quando fivorra far qualche durezza, 6 altre cofe fimili fale viata in vna cadenza, 9 in altri luoghi del fio Concento , potraffe Tay. accommodare le confonanze, & diffqnanze, che fiano bene derai Cé. ordinate ficome fi pud vedere nel mio terzo libro 5. voci peftort, in quel Madrigale Dolorofi martiti,in quelle parole,che di- cono (Trifte voci ) che fiben la compofitione par che facia trifto effetto,nientedimenole confonanze fono pofte d pro pofito, fenza vicir dalls giufti termini muficali, perche dice il Filofofo,che (oppo/tta in/ta i pofiea magis elucefiunt ) come potrasfi ne ifotto norati effempi meglio confiderare . aes FS nbbenevfa Come dame & da al trifiv/a- pst cabtsie thie no aleuni moderni 258 PRATTICA MVSICALE Auertimenti che fono da offeruarfi dal Compofttore nei faci componimenti armonscs. Cap. LL. Kon t'ingombrar Lettor delparlar mio Fifa ben gl occhi. @6 leegs accortamente Queflo Difcorfo, perch tl eno deffo S6 ch'sl uo fin'haura perfettamente. Eccol' Auertimenti, dow'anch'io Mi for’ auezzo con mia voglia ardente ; Oferua quelti tu fi vuoi imparare Compor perfetto, e poi meglio fonare, VN QVE il Compofitore dene princi- palmente auertire , che volendo compor- F revna Cantilena fopra ad alcuno fogget- todi parole, 6 fiano in verfid in Profa, & Jatine’, Ovulgari, diapplicarci in quelli Varmonie, & aria conueniente, & 4 pro- pofito, &date i moti, & i gradi fecondo il fenfo dieffe parole, accioche l'orecchie di chiafcolta fi notrifcano di dolcezza, & armonia, anzifempre haueres rignardo a che fine, & A che propofito quelle inftituifcono, & componghino, & vedere con quat’effetto d’animo cons Che lar. quella Cantilena mouere debbano, effendo , che li Tuoni monie deb con li quali fi componeno le Cantilene fono varij, perches banoeflere alcuni fono allegri, alcuni plaufibili, alcuni graui , alcuni relies mefti, & gemibondi , alcuni iracondi, & fmalmente alcuni feafo delle impituofi, 1a natura de quali pid chiaramente fi pud vede- parole. renelcap.2. del noftro a. libro. Si che le Melodie de iCanti cémoneno, chi in vn modo, & chi in vn'altro,per quefto vo- Jendo i} Compofitore comporre vna Cantilena con ariaal- Jegra a quella fempre deue dare il moto veloce, & feruirfe pit tofto delle confonanzeimperfette maggiori , che delle minori: Onde poi per contrario volendo farla con atias m efta , deue in quella feruirfe pid delle confonanze are ute LIBRO QVARTO 259 ferte minori, che delle maggiori, & dare il moto tardo, & gradi molli, purche quelli iano ben collocati, & in propo- fito delle parole (ut cantus confonat verbis. Il fecondo Auercimento é, che il Compofitore deue finire Fine dette fa (ua Cantilena, dnel numerobinario , 6 ternario,d qua- Canclens ternario, 6 vero fenaria, fecondo il tempo, 6 fegno, che ha- com devo uerd {critco nel principio della fua Cantilena qual fines'in- "” “'**** tende nella penvltima Notula della cadenza, ciné, che non- s'habbia 4 comporare 1a penultimaNotula con la feguente- che inclu de 1a cadenza,0 vero Diltiarione,perche la é prin- cipio di numero, fimilmente fideue finire il numerodellas penultima Notula della Cantilena, & nonell’vitima , per- che la penultima include il numero precedente , & Vvicima Notulaé il fine della Cantilena, che feruera per la Cadéza, nellaquale fi diftingue le parti dell orationi, caro della pro- fa, quanto del verlo, perche Difiinttio of fenfis , &-tempo- ris finitio. Titerzo Auertimento é, che il Compofitore non deue po- nere piti Semituoni 4 piti nontule poite in vna medefimas riga, 6 vero in vno medefimo {patio, quando perdvuole+, Offeruas che le notule non habbiano da falire pid di quel primo Se- clone da mituono, mentre, che quell’ifteffo primo Semituono fa I'i- pontre. feeffo effetto. Il medefimodiciamodelb. molle,che fi po- ap wait, ac inante di pid notule pofte in vna medefima riga,dvero come ¢ di in vno medefimo {patio , & tali Compofitori,, che vfano fi- offeruacte. mili cofe, fidourebbono pid tofto chiamare Pittori, che, Compofitori, poiche non confiderano quel precetto del Fi- lofofo, che dice ( Fruftra fiunt per plura que eri poffient per pauciora, )8 accid quanto di {opra fi é decto fia meglio in- tefo, ne moftraremo I’ Effempio, come qui fi vede. 260 PRATTICA MVSICALE. U quarto Auertimento é, che il Compofitore non deues {criuere i Semituoni nella fua Cantilena difcendendo, pers che tali accidenti non fannoquell'effetto, che poffono fare come quando afcendena, per caufa, che fono pitt atti all’ intentione, che alla remiffione , fi benealle volee ficonce- Che lifes de tale licenza 4 Compofitori quando faranno nece flitati Ponti. da! fenfo delle parole, 6 vero per non commettere alcuno non fi (erie H f uonod {eg ¢rtore di fare alcuna confonanza falfa, per non battere il den‘onele Mi, contra il Fa, fi came da infiniti Compofitori é ftato of JeCanc le feruato, & anchodall’Archadele in quel Madrigale (Rag- ne dt pil gion & ben ch’alcuna volta) nella parte del Tenore, doues "ech, fa potto il Semituono difcendendo nella Notula Mi, acid il Cantore non dica Fa. Non funt facienda mala, @ inde ve- nidt bona, Madame ftato offeruato nel lib. 2. delle Ver- gini a 4. voci ponendo il Semituono difcendendo, per imi- tatione delle parole, quali dicono ( d’Huom fibaffo, ) co- me da quefte notule qui appreffo notate fi pud il tutto com= prenderes, Dell Archadch. Dell’ Autore. I quinto Auertimento é, che il Compofitore princi Che foro mente, quando nella fua Cantilena fegna le proporttoni pektats fortoil fegna del tempo imperfetto,, & Prolatione impel Te propor. fetta, non deue fare confeguire nifciuna forte di perfetti tioni, & ne, 6 verod'alteratione, come vogliano alcuni moderni fenza le Compofitori, che nel tempo imperfetco, & Prolatione, im- Mn ceuile perfetta , per virtd della Sefquialtera, 6 vero della Tripla qui nono lenotule poffono confequire perfettione, & alteratione, & pefertio quefto fi caula. perche loro confiderano folamente la per- ne, neal. fetrione del numero ternario, & non auertifcano all'imper- Keratione . feerjone de i tempi imperfetti, & Prolationi imperfette , & percio fi deue molto bene confiderareda done fi caufa las perfettione, & imperfettione pofcia che il numero ternario nvn caufa altramente perfettione , & tale contideraripues 5 ie LIBRO QVARTO 261 de numeri appartengono piu prefto all’Aritmetico, 6 Ab- bachifta che al Mufico, perche l'officio del Mufico non fo~ lamente é d'inuetigare 'habitudine delle proportioni in- ch: maniera da effi caufano, ma ancora vedere doue fi cau- fa laperfettione, & imp2rferttione. Siche tali perfettioni, & alterotioninoncompeteno ned tempi, ne a prolationi imperfette 4 binaria numerata , ne anco al numero terna- rio, ma folamente fotto i (egni di perfertione , ne iqualile notule poffono effere perfette , & aiterate » come piti chta~ ramente fi pud vedere fopra di quelto fatto nel cap. 9. 10.8 11. del noftro terzo libro, & anco ne gli altri Autori, che fopra dic id dottamenre hanno trattato, & fi ne moftrard Effempio, accié fia meglio ntefo quefto fatto. Sétto quefti fegni,eb- proportioni le Notule non con/équi- Sono ne perfettione, ne alterations. qr SE SSSES Sotto quefii figni con le proportioni , &-finza le Notules Poffonoconfiquire perfettione , & alteratione. 11 fefto Auertimento é, che i] Compofitore deue auertire nello fegnare le Paufe nella fua Cantilena, maggiormente dcue fard la Se(quialrera,d vero nella Tripla, perche effen- _ Come & do dette Paufe ftabili,& immobili perche loro verfano,& cd. Renae i. tinuano nella quantita continua, fempre rimanganonetlo- je Cantj ro eflere, & 1a Paufa accidentalmente ne imperficere,ne al- lene di pi, ternare fi pud,& fi caufa perche da fe é immobile. E ben ve- voci. ro,che le notule, & le Paufe per confimili diminutioni ficon fider:no nelle proportioni giufta Ja loro naturale, & pro- Pria peflanza, md meglio da quefti Eflempi qui appreffo ne~ tatzil Studente potrd pin facilmente comprendere. Tut- 262 PRATTICA MVSICALE Tutti inumeri foprapofti aciafcuna cafella di tutti quefti Efsempi dimoftrano quante Paufe ne vanno per una battuta. LIBRO QVARTO 263 Ii fettimo Auertimentoé, che il Compofitore non deue feriuere nella fua Cancilena vna proportione Sefquialtera di figure di Minime (otto il circolo, 6 femicircolo corrotto quandointende mandare tre Minime per vnaBattuta, 6 vero per contrario fcriuere la detta proportione Sefquial- tera di figure di Semibreui fotto il circolo, & femicitcolo fenza corrottione quando intende mandare tre Semibreui per vna Ba:tuta, percioche fotto il circolo, & femieircolo non corrotto fi canta la Semibreue per Battuta. Si che nel- Ja Sefquialtera appreffa il circolo, & femicircelo corrotto , deue il Compofitore tale Cantilena {criverecon figure di Breui,6 di Semibreui,6 vero infieme di Breui,& Semibreui, vero cé le Minime che vadano gradate, & fila Sefquial- tera fard (egnata fotto il circolo,& femicircolo non corrot. to, deue il Compofirore {criuere detta fua Cantilena con, figure di Semibreui ,6 di Minime, 6 vero infieme di Semi- breui,& Minime. Ma accidil ftudente fin’aueda di fimili errori moftrar6 il modo come fi deuono fcriuere te figure in detti circoli , & femicircoli corrotti, € non corrotti. Trifto procedere,con quefio tempo. ‘Buono proced. L’ottauo, & vitimo Auertimento é, che il Compofitore dene fare atcento circa il fignare i circoli, & Se nella Come fi ferteno le proportio~ nicon i proprij fe- gai. 264 PRATTICA MVSICALE nella faa Cantilena, poiche fi vede apertamente; che molti Come G "derni Compoficori commettono vno fi fatto errores che Krone i fegnanone iloro Madrigali, & Canzoni, i circoli, & femi- crrenif, & citcoli corrotti, mentre con quelli procedono al fpeflo con femscirco- figure di Semicrome , non confiderando quefti tali che fot- Knee cotali fegnidicitcoli, & {emicircoli corrotti ficantalas ne di pra Brene 4 Battuta , pofciache tali diminutioni conuengano voc. pil coltoa circoli, & femicircoli fenza correttione, ficome hanno offeruato, coffi gli Antichi , come Moderni Mufici Periti, benche loro non fine aduedono di fimili {ciocchi,, & infenfati offeruationi,che quando tali componimenti fi can- taffero del modo come da loro fono ftati {critti non fe por- riano cantare fenza grandiffima difficulea , & difeufto del Cantore, delche nenafcerebbe, che pit prefto darrebbes naufia a gl'a(coitanti, che dolcezza,& foauita. Siche il fe- gnareicircoli, & (emicircoli corrotti , cioe tempi mediati, conuengono di fegnarfe in quelle Cantilene, che haueran- nodellocaminare , & procedere graue, Anziquelcheé di peggio, che poi non finifcono la loro Cantilena nel tempo di Breue, come porta il douere, ficome medefimamente é ftato, & é dotramenteofferuato da prattici Mufici inten= denti, & con turto che compongono le loro cantilene fot- to il fegno della Semibreue, !a fanno finire medefimamen- tenel tempo di Breue. Ec fi bene al rempod’hogai parche non fi offerua il Cancare per medio, non per quefto fara of- feruatione laudabile, mentre vi fono fegni proportionati 4 fimili componimenti diminuiti , quali (ono icircoli, & fe- micircoli tenza correttione , & accioche il Studente ftij auertentedi non commettere fimilierrori, moftraré l'Ef- fempio qui forto, come deue regolarfe di fegnarli nella fua Cantilena,. «Modo come fideue procedere con le Notule nel tempo corrotto 0 Medio. LIBRO QVARTO 263 Modo, come fi dene procedere con le notule neltempo, ¢prolatione finza Medio. aul In quefti duieifempi di fopra notati fi pud ponere que- fti numeri 3.6 quefti 3.liquali ne dinotano la proportion. Tripla, e .1.1a pro ..portion Se(quialtera,e fipoffono ca- tare ancora forto detti fegni di proportione perche fono compofti in numero Senario. Otto Regoleinurolabili da offeruarfy nel (ontra- punto. Cap. IIL, SSENDO ftato dichiarato come deue regolarfiil Compofitore di offeruare al- 4 cune cofe neceffarie intorno 12 compofi- tione di pit voci, per queftovogliamo in quefto-feguente Dilcorfs moftrare alcune regole neceifarie non folo nella compofi- Chejy C5 tione di pit voci, ma anco nel cOtrapun- trapunto fi toall'improuifo hé (critto. Dunque la‘primaregola é, che fiin3.mo- il contrapunco all'improui(o ho (critto fi fd di ere maniere, dl cio€ {ciolto, ligato, & fincopato. II (ciolro procede di due modi: vno fard quando le notule caminano gradatamente Per confonanze, & diffonanze. Et I'altro quando camina- no lenotule falamente per confonanze. I! contrapunto li- gato procede fempre perconfonanze, & diffonanze. Ec il contrapunto fincopato fard quando lenotule procedono fempre per céfonanze, & che anderanno contra la bateuta, Auertendo i! Contrapuntifta (opra di cid, che non ¢ di mi- nore importanza il fapere bene ordinare cof le diffonanze , come le confonanze, perche quando faranno ben collocate fenza dubbio faranne dolce effettay,fi come anco dice Nic. Bure.Parm. nel lib. dimuficanel cap. 2. & 3. Ma per mag- Biore intelligenza eccoui!’Effempio. Pro-

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