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Romanticismo
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Espressione
DI UN
GENIO

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corso di letteratura drammatica

ASPIRIAMO alla
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Felicita che
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RAGGIUNGERE

Dante PARW
Degli EBREI

PESSIMISMO
Poesia del desiderio
che aspira al divino

Polti - o

neoclassici

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Napoleone può essere considerato e può essere accostato al modello di eroe romantico, poiche
visse una vita molto travagliata ma riuscì comunque a raggiungere un aspetto glorioso,
diventando un grande della storia. Questa sua grandezza si contrappone alla fine della sua vita,
in quanto morì da solo esiliato nell’isola di sant’elena, solamente con dio al suo fianco. Questo
aspetto di una vita che finisce in modo negativo e in solitudine è molto vicino agli edeali
romantici.

“Te collocò la provvida sventura in fra gli oppressi” è riferita ad ermengarda, la quale è stata
scelta da dio per essere salvata dopo la sua morte; infatti dopo aver vissuto una vita travagliata
e piena di dolore, la morte è considerata un passaggio per trovare la pace e la salvezza eterna,
in quanto ermengarda venne collocata tra gli oppressori Longobardi che non conoscevano altra
forma di diritto oltre alla violenza.

Morte sola
solo dio al loro fianco
Adelchi ed ermengarda sono oppressi, napoleone oppressore
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IL ROMANTICISMO
olibarta

Il termine venne usato inizialmente in modo dispregiativo, in quanto si indicava tutto ciò che era falso
e fantastico del romanzo cavalleresco. Nel 1700, romantico significa qualcosa capace di suscitare
piacevolmente l’immaginazione, come paesaggi selvaggi, solari o malinconici. Alla fine del 1800 è
tutto ciò che emoziona il soggetto, con Rousseau che rappresenta qualcosa di vago e indefinito. I
filosofi tedeschi della fine del 1700 definivano romantica la letteratura moderna, e con il termine
senksut l’atteggiamento dell’anima umana, che aspirava al divino e al trascendente, associato classica
crassica
d
all’infinito. Questo atteggiamento rappresenta una sofferenza interiore, definita melancolia. Il rispentoreodee
nispestoreudlee
mitazione
sentimento di lacerazione interiori viene espresso in Germania da schlegel; la poetica romantica si
imitazionanatuva
natura

contrappone a quella classicistica che si fondava sul rispetto delle regole e sull’imitazione della natura
(essendo immutabile anche quella classicista non si può cambiare, esprimendo il canone del bello e
perfetto e si muove entro i generi della tradizione senza modificarli).
LE REGOLE che riguardano lo stile, le figure retoriche e che quindi sono imitazione di altre già scritte
e deve padroneggiare le tecniche, che dovranno essere scritte secondo un certo metro. LABOR
LIMAE=lavoro di perfezionamento perché l’obiettivo è quello di raggiungere l’equilibrio perfetto;
questo però implica il dominio delle passioni e gli stili non possono essere mescolati.
La poetica classicista si contrappone a quella romantica perché quest’ultima è passionale, i romantici
tedeschi affermano che la poesia è espressione di un genio individuale (libera espressione-follia
divina). Il criterio che spiega la poetica romantica è l’originalità, e non si rispettano le regole con la
disarmonia vede come modello la poesia popolare e primitiva, in quanto più liberi di immaginare.
La poetica romantica cambia nel tempo quindi l’ambito è più vasto rispetto a quella classicista. Il
mmesastanena
romanticismo romano ha inizio nel 1816 con la pubblicazione di mie de stalle che pubblicò un articolo
sulla maniera e l’utilità delle tradizioni; dice che l’Italia vive un momento di decadenza in quanto vive
nel culto del passato, dovrebbero tradurre le opere e aprirsi alla cultura europea.
I classicisti riaffermano i loro principi artistici e che la tradizione latina non può essere persa e alla
base deve esserci quella ricerca di bello e proporzione del classicismo.
I romantici italiani scrivono articoli in loro difesa, il manifesto italiano è la lettera semiseria di
Grisostomo al suo figliolo.

I classicisti come pietro giordani, sono contrari alla proposta di cambiamento di madame da stael,
invece i romantici sono convinti che la letteratura debba essere moderna.
LETTERATURA ROMANTICI ITALIANI: non ha quel carattere tenebroso e l’irrazionalismo perché i
romantici italiani sono convinti che debba essere vera e debba trattare argomenti attuali poiché deve
avere una valenza civile. Il pubblico deve essere il popolo, ne la plebe illetterata ne i parigini
(aristocratici), ma il pubblico medio a cui deve essere fornita una letteratura utile. Silvio Pellico venne
arrestato dagli austriaci ed ebbe modo di scrivere “le mie prigioni”. Per colpire le coscienze deve
essere interessante, Manzoni infatti scrisse una lettere a cesare d’azeglio sul romanticismo,
definendo l’opera letteraria romantica come vera, utile e interessante; rivolta quindi alla classe media.

IL GIORNALE, in cui operano i letterati romantici è il conciliatore ma le pubblicazioni vennero


interrotte dopo un anno.
Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo: l’autore, Giovanni Berchet, fa finta di scrivere una
lettera a suo figlio in collegio dandogli consigli sulla letteratura romantica. Alla fine Crisostomo dice di
aver scherzato e consiglia al figlio di seguire le regole classicistiche, dicendo questo però prende in
giro queste ultime

MANZONI
Era figlio del conte pietro Manzoni e giulia Beccaria, la quale era figlia di cesare Beccaria, un
illuminista molto conosciuto per aver scritto dei delitti e delle pene, in cui parlò dell’inopportunità della
pena di morte dicendo anche che la tortura non doveva essere usata come strumento per estorcere
confessioni. Giulia poté avere l’accesso a tutti i salotti intellettuali lombardi e europei, la madre di
Manzoni è quindi molto aperta alle nuove idee librerie. Il padre invece è molto retrogrado e Giulia
soffre questo legame, tanto che vive anche con le 7 sorelle di pietro; si avanza l’ipotesi che
Alessandro non fosse figlio di Pietro ma di uno dei fratelli Verri. Giulia quando Alessandro era
bambino si separa da Pietro e insieme a Carlo imbonati, lascia l’Italia per vivere a Parigi.
L’infanzia di Alessandro è principalmente in collegi cattolici, con un’impostazione classica; lui ne soffre
di questa atmosfera antica. A 16 anni è preso dalle idee della rivoluzione francese (scrive anche una
piccola opera su questo), e conosce Vincenzo Monti (traduce l’Iliade) e Foscolo. Manzoni conduce
una vita dedita al piacere fino a quando nel 1805 morì Carlo Imbonati, a cui Manzoni dedicò un'ode
descrivendolo come un uomo onesto ma che vive isolato, dopo la morte va a vivere a Parigi con la
madre che rappresenta per lui un ideale di libertà, instaurando un legame forte (chiamò giulia la sua
primogenita). A Parigi può avere accesso al salotto degli ideologi, filosofi che sono vicini alle idee
della libertà e dell’uguaglianza ma ritengono che per avere una conoscenza della realtà si deve
partire dall’esperienza. Frequentando questi saloni, fece sue queste idee; l’ideologo più importante fu
Fauriel. A Parigi entra in contatto con gli ecclesiastici giansenisti, che lo influenzarono perché
dicevano che l’uomo è macchiato del peccato originale e per sua natura tende al male e solo la grazia
di dio può salvarlo. Manzoni si avvicina al cristianesimo grazie a due figure giansenisti, ma il suo
cristianesimo non è del tutto giansenista perché pensa che l’uomo tende al male ma con un atto di
volontà libero può liberarsi dal male (promessi sposi-fra Cristoforo e innominato). Si avvicina al
cristianesimo con il matrimonio con Enrichetta Blondel, avvenuto due volte in quanto lei si convertì al
cattolicesimo.
L’intervento di dio nella vita dell’uomo è presente in molte opere di Manzoni e sembra legarsi appunto
alla concezione giansenista. Nei promessi sposi non ritiene che solo l’intervento di dio possa salvare
l’uomo ma può farlo anche da solo (es. Fra Cristoforo e Innominato).
Dopo questa conversione religiosa, avvenne anche una conversione letteraria poiché abbandonò la
mitologia classica che era stata oggetto delle sue opere per comporre una poesia che fosse più
aderente al vero e non una finzione, abbandonando la mitologia classica. Mentre lui compie questa
nomitolocoiai
conversione letteraria con Gli inni sacri, contemporaneamente poeti come Monti e Foscolo scrivono
opere del neoclassicismo in cui la mitologia è al centro. La scelta di scrivere una poesia diversa è
siqlvaro

E
oscrive Poesiasvimoti Bee
23

totalmente innovativa. Scrive una poesia sui moti del 21 (marzo 1821) e l’ode del 5 maggio. Negli
O B EDeLS M AG
.
. COMPONANCHETRAEODE

stessi anni compone le tragedie storiche: il conte di Carmagnola e Adelchi, il primo ha per
storiche o i

badqlçis
-ocorte
larrmagnoia

EENTEDICARMAGNOIA
protagonista lo stesso conte Bussone che presta il suo servizio militare agli eserciti e passa da servire
BROT EONTE BUSJONE
il signore di Milano alla repubblica di Venezia. Quando le due repubbliche si scontrarono il conte, che
:
dprimasa n serviziopen

s l obimiamodoi
niVE
AllAReD Direnezia
ha sposato la figlia del duca di Milano, viene accusato di corruzione (favorire Milano a Venezia) e
.
condannato a morte. Manzoni ritiene un atto ingiusto e l’innocenza del conte, chi domina la storia
e SishntraO ma Bussone
2Rep.
QLWEUASPOSOITO FIGLTA DUCABIMI

OACCUJATOCORRUZIONE E MORTE
YWi
esercita dei soprusi su chi fa la storia, facendo degli oppressi il personaggio principale.
panzieromanzoni L’adelchi ha come tema la guerra tra Longobardi e Carlo Magno, raccontando questo episodio storico
ALTOINGIWSTD

. com te
con protagonisti Adelchi ed Ermengarda (figlia del re Desiderio) due personaggi oppressi della storia.
innocemza
. Bi CHiDomina
l astoria
Ermengarde muore di dolore dopo essere stata ripudiata da Carlo Magno e per la prima volta
SOPRuSi
SUChilafia
oppressi
d compare il concetto di provvidenza (con il significato di provvida sventura).
personasoi
principasi
Compone i promessi sposi in tre edizioni (1821-1827-1840), con cambiamenti linguistici. Nella parte
finale della vita perde la convinzione che nelle opere ci debba essere unità tra storia e finzione (il
poeta può inventare). Manzoni scrive che le tre unità di tempo, luogo e azione non devono essere
rispettate in quanto la storia perderebbe la veridicità.
I suoi disturbi nervosi sono accentuati dai numerosi lutti dei suoi 7 figli, della moglie e della madre
però ebbe fiducia nel matrimonio con Teresa stampa che all’inizio venne ostacolato dalla madre. Fu
nominato senatore del regno d’Italia ottenendo la cittadinanza onoraria e morì nel 1873 (verdi
compose una messa da requiem)
GLI INNI SACRI
Il suo progetto è di essere l’interprete del messaggio cristiano, volendo scrivere 12 inni sacri, ognuno
per ogni mese dell’anno liturgico, ne compone 4 all’inizio e poi successivamente la Pentecoste. Il
metro è settenario e decasillabo per favorire la comprensione; la lingua è una poesia ma senza quella
formalità e ricchezza retorica. Il modello è l’innografia cristiana e la fonte principale sono i vangeli. I
primi 4 hanno uno schema fisso, prima il tema, poi un episodio centrale, il commento e la morale
cristiana; mentre la Pentecoste non ha questo schema

○ Pentecoste: è la festa liturgica che celebra la discesa dello spirito santo sugli apostoli 50
giorni dopo la resurrezione di cristo in quanto conferisce la facoltà di parlare a tutti i popoli ed
essere compresi al di là delle differenze linguistiche. Quando gli apostoli diffondono il
messaggio di cristo, la chiesa viene come rinnovata dallo spirito santo. Manzoni quando
scrive questi inni si era appena convertito e si sente molto legato a questo messaggio e vuole
esprimerlo a tutti i fedeli, in cui la fede è eterna. La pentecoste si divide in mß
2 parti
○ 1. Verso 1-48, racconta che la chiesa dopo la morte di cristo era smarrita diventando poi
attiva quando è iniziato a svolgere il suo ruolo nel mondo
○ 2. Dal 49-80, ci sono gli effetti di questo messaggio cristiano e si capisce che la speranza di
Manzoni è che questo messaggio rimanga eterno e universale
○ 3. c’è il riferimento a chi sarà colpito con riferimento ai personaggi dei promessi sposi.

ODI CIVILI

Marzo 1821 l’argomento sono i moti del 21 e la speranza che l’esercito piemontese possa aiutare
coloro che sono insorti in lombardia. È una poesia storica e la motivazione è quella di risvegliare le
coscienze degli italiani per lottare per l'indipendenza (utile), trattando un tema importante in modo
interessante. La poesia della storia è anche nelle tragedie (adelchi e conte di carmagnola). In
entrambe le poesie i personaggi principali sono gli oppressi con in sottofondo una specie di
pessimismo. Anche l’ode il 5 maggio è un’espressione di storia, dedicata alla morte di Napoleone;
quest’opera piacque molto a Goethe che la tradusse e Manzoni la scrisse in soli tre giorni, lasciandosi
vincere dal fervore della poesia. Non è una celebrazione di napoleone ma è una descrizione del suo
destino che da vincitore lo ha portato ad essere solo e sconfitto. Descrizione geografica di spazi
grandissimi in contrasto con il carattere angusto dell’isola dove muore. Nelle strofe finali si parla della
fede, che lo aiuterà e lo perdonerà, solo dio rimase accanto a lui nel letto di morte. Foscolo celebra i
grandi della storia nei sepolcri come esempio di grandezza ,al contrario di manzoni che descrive la
sua solitudine (stessa espressione in cui adelchi muore). Nei promessi sposi fra cristoforo e il
cardinale borromeo la grandezza viene messa al servizio degli altri.

La pentecoste di manzoni può essere accostata al pensiero che verrà successivamente affermato
nella lettera sul romanticismo, nella quale scrive «che la poesia e la letteratura in genere debba
proporsi l'utile per iscopo, il vero per soggetto e l'interessante per mezzo». questo inno può essere
considerato utile per i fedeli in quanto il suo scopo principale è quello di rendere la pentecoste un
evento universale che deve ripetersi sempre nella storia. Il vero è rappresentato dal soggetto del tema
religioso, infatti la fonte principale sono i vangeli. L’interessante è dato dalla forma adatta che
Manzoni adotta, infatti attraverso versi brevi e rapidi riesce a trasmettere il vero e proprio messaggio.

Il 5 maggio

● Prime 4 strofe, viene esposto l’argomento della poesia e quindi la grandezza della sua gloria
messa in contrasto con la negatività della sua fine. Manzoni però non vuole elogiare la sua
potenza in maniera servile
● 5-9, vicende di napoleone vittoriose facendo la sua storia, descrivendole attraverso una
spazio geografico grandissimo mettendo in contrasto l’infinito e la piccolezza dell’isola in cui è
morto
● 10-14, raccontano le sconfitte di napoleone con l’esilio e la disperazione
● 15-18, c'è la conclusione e il tema della fede, in cui è accompagnato da dio nel momento
della morte
LE TRAGEDIE

Aristotele nella sua poetica definì l’importanza del tempo, del luogo e dell’azione; questo assunto
viene seguito da tutti i tragediografi fino a manzoni. Manzoni definisce che non si devono rispettare le
tre unità perché le tragedie devono raccontare i sentimenti delle persone che quel fatto storico hanno
compiuto e non è possibile che si possano raccontare nell’arco di una sola giornata. “Spiegare ciò che
gli uomini hanno sentito voluto e sofferto mediante ciò che hanno fatto”; manzoni dice che non
bisogna inventare il fatto storico, ma l’invenzione si esprime nei sentimenti dei personaggi. Prende
come esempio quelle di Shakespeare, di Schlegel sulla melancolia. La tragedia deve essere storica

- IL CONTE DI CARMAGNOLA, 1816-1820, è un capitano di ventura del 1400 di nome


Francesco Bussone, il quale prestava il suo servizio militare in aiuto ai signori di corte. Prima
serve il duca di milano, di cui sposa la figlia e poi si sposta a venezia. Quando le due entrano
in lotta, Venezia lo accusa di essere clemente. Manzoni pensa che sia innocente, esprime
però la contrapposizione tra un uomo giusto e onesto e la ragion di stato, che per motivi
politici lo condanna a morte. La storia dell’uomo viene vista come una storia in cui il male
trionfa.
- ADELCHI, nome del figlio del re desiderio (VIII-IX) quando carlo magno combatte e sconfigge
i longobardi perché ermengarda, figlia di adelchi, è stata ripudiata da carlo magno.
Ermengarda torna dal padre e desiderio chiede al papa di incoronare i figli di ermengarda
come re dei franchi. Il papa rifiuta e il desiderio attacca i territori del papa. (storia vera: re dei
longobardi aveva minacciato i territori del papa, chiedendo aiuto a carlo magno).
Accompagna Adelchi alla storia sui longobardi. Ci sono personaggi politici ed ideali. Politici:
desiderio e carlo magno; ideali: ermengarda e adelchi. I longobardi vengono sconfitti perché i
duchi aiutano Carlo ad entrare a pavia, desiderio viene fatto prigioniero, Adelchi continua a
combattere a Verona ma viene ferito a morte e in punto di morte chiede pietà per il padre.
Adelchi usa parole che testimoniano il suo essere un eroe che combatte contro la storia ma
che viene schiacciato (parole che affermano che la storia è fatta dai più forti e domina
l’ingiustizia). Ermengarda dopo essere stata ripudiata si chiude nel monastero di brescia, e
morì di dolore causato dall’abbandono attraverso un coro (parte innovativa in cui il poeta
esprime quello che pensa-momento lirico).

PROMESSI SPOSI

L’opera deve essere vera, utile ed interessante e i promessi sposi rispecchiano queste caratteristiche
in quanto è storico. L’iniziatore fu Scott, e le caratteristiche sono:

1. argomento legato a un fatto storico che viene ricostruito fedelmente. nel romanzo di Scott la
storia era il medioevo, epoca lontana che spiegava la nascita della nazione inglese (risvolti
utili a comprendere la storia contemporanea). questo elemento viene ripreso da manzoni
perchè i promessi sposi sono ambientati nel 1600. Quando manzoni scrive il romanzo ha dei
richiami alla storia contemporanea, criticando la dominazione spagnola (storia passata) e
quindi anche quella austriaca (attuale).
2. mescolanza personaggi storici e inventati; comune a entrambi i romanzi ma i personaggi
protagonisti di Scott sono tutti nobili cavalieri, mentre quelli di manzoni sono umili e inventati.
Manzoni definisce renzo e lucia persone meccaniche (fanno un lavoro artigianale)-GRANDE
NOVITÀ. Sono descritti come verosimili, in quanto potevano essere realmente vissuti, sempre
per rispondere al vero dell’opera letteraria.
3. Manzoni finge di aver trovato un manoscritto del 1600 e dice di volerlo riscrivere in lingua
moderna. Anche quello di Scott fa riferimento a un finto manoscritto.
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Manzoni ne realizza tre edizioni FINC Goo

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di renzo ewcia

1. Fermo e Lucia 1821


2. Gli sposi promessi 1827
3. I promessi sposi 1840

Deve raggiungere il pubblico più vasto possibile e nelle tre edizioni fa cambiamenti, diminuendo le
parti, cambiando le gride (leggi) e facendo cambiamenti di tipo linguistico. Prima della sua morte si
dedicò a studi storici e linguistici, pensando che la lingua italiana fosse il toscano parlato (propose che
gli insegnanti fossero toscani). Gli oppressori laici della storia sono Don rodrigo e l’innominato (poi si
convertirà e aiuterà Lucia). Anche a livello religioso ci sono due oppressi e due oppressori (Monaca di
Monza e Cardinale Borromeo).

Pensa che i cambiamenti debbano partire dall’alto, ossia che le classi sociali più alte devono offrire
qualcosa ai più poveri (es. tumulti di Milano). I due promessi sposi vanno a vivere nel bergamasco e
renzo riesce ad acquistare una filanda, con un riscatto sociale (concetto moderno).
Il sugo della storia
dei promessi sposi
PROVVIDENZA
è rappresentato Lucia ritiene che la virtù coincida con la felicità, Manzoni crede che la vita può infliggere dolori ma poi
la morte garantisce il risarcimento di questa sofferenza. Grazie a questa conversione religiosa di
dalla provvidenza.
Infatti
Lucia capirà che dio può procurare dei mali però poi questi Manzoni anche
guai rendono la vita migliore.
E verranno poi risarciti dopo la
Ilmorte
narratore è onnisciente, facendo degli appelli al lettore anche ironici fino alla fine del romanzo.
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