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Domanda 1

I tre vasi sono rispettivamente, da sinistra verso destra;

- Cratere etrusco di Aristonothos, prevedibile dal nome l’origine greca dell’autore di questo Vaso,
datato alla metà del VII secolo a.C. ; nella rappresentazione è possiile vedere l’accecamento del
ciclope Polifemo dopo l’austuta strategia di Ulisse, che lo fece ubriacare.

- Skyphos di Eleusi, coppa protoattica della metà VIII secolo a.C. circa, riconoscibile dalla
rappresentazione ancora in silohuette delle figure e dall’abbandono ai totali motivi geometrici dello
stile precedente.

-Olpe Chigi, Vaso del tardo protocorinzio datato all’incirca nella metà VII secolo a.C., primo tentativo
di una narrazione figurativa complessa nella “scuola” di Corinto, nota per lo più di opere con motivi
orientalizzanti e vasi di piccola grandezza quali kotylai, aryballoi. Viene rappresentato il Giudizio di
Paride, scene figurate attorno al vaso che si sovrappongono.

La datazione è quindi la seguente: Skyphos di Eleusi, Cratere di Aristonothos, Olpe Chigi

Domanda 2

Il conflitto angolare è la non “conformità” dei triglifi, elementi della trabeazioni dei templi di ordine
dorico, con le colonne poste agli angoli; cioè comporta che la sequenza dei triglifi non corrisponda a
quelel delel colonne. Tra le tante soluzioni trovate, dopo numerosi tentantivi in età arcaica, è quella di
ingrandire la metopa successiva al triglifo angolare in modo da poter far corrispondere in seguito
l’alternaza triglifo/colonna, metopa/intercolumnio; un altra soluzione, in età classica, fu quella di
contrarre verso l’interno le colonne o di restingere l’intercolumnio con quella angolore. In questo
modo la corrispondenza del fregio risultava rispettata.

Domanda 3

a) FALSO
b) VERO
c) FALSO
d) VERO
e) FALSO
f) VERO
g) FALSO
h) VERO
i) VERO

Domanda 4

- L’acropoli di Atene smette di essere “solo” una fortezza militare dopo la cacciata dei Pisistrati alla
fine del VI secolo a.C.; per poter comprendere cosa contenesse, nonostante il tempo trascorso e il
continuo mutamento archiettetonico edilizio della città, mai morta, è stato fondalmentale rilevare le
fondazioni di templi arcaici, trovati duranti gli scavi dell Ottocento da parte degli archeologi tedeschi.
In particolare Dorpfeld, che trovò le fondazioni, che ora prendono il suo nome, del tempio di Atena
Poliàs; costruzione di età arcaica, costruita probabilmente agli inizi della tirannide di Pisistrato, il
tempio era con peristasi e luogo di culto della dea prottetrice della città. Il pronao e l’opistodomo
avevano entrambe ingresso con distilo in antis, cioè con 2 colonne tra le ante.
Sembra che inglobasse un tempio ancora più antico, noto come architettura ad H e venne distrutto
dopo la battaglia di Maratona, così come l’edificio pre-Partenone ideato per sostituire il vecchio
Hekatompedon. I Persiani saccheggiarono e distrussero tutto ciò che trovanorno nell’Acropoli, e il
proto-Partenone non vide mai la luce completamente poiché all’epoca i lavori di realizzazione non
erano stati completati. Quando gli Ateniesi tornarono all’Acropoli, decisero di simboleggiare l’evento
e gli edifici o statue di culto seppellendole secondo un rito cerimoniale. Il giacimento di queste opere
è noto come Colmata Persiana; esso ci aiuta ad individuare le opere fatte prima del 480 a.C.

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