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Diritto del lavoro nelle

amministrazioni pubbliche

Prof. Alessandro Boscati

Corso di laurea in Management pubblico – anno a.a. 2017/2018


Lezione 12
Fonti di disciplina

art. 2, comma 2 d.lgs. 165/2001

I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni


pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo
II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di
lavoro subordinato nell'impresa, fatte salve le diverse
disposizioni contenute nel presente decreto che costituiscono
disposizioni a carattere imperativo.
Obblighi del prestatore di lavoro

 Diligenza
 Obbedienza
 Fedeltà

NB: Sono tutte posizioni soggettive a carattere privatistico


Eventuali violazioni legittimano l’esercizio da parte del
datore di lavoro del potere disciplinare
Diligenza

Art. 2104 c.c. – Diligenza del prestatore di lavoro


Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della
prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della
produzione nazionale…
Diligenza

La diligenza:

• è criterio di commisurazione della prestazione dovuta


• involge il tema del rendimento (e dello scarso rendimento)
Obbedienza

Art. 2094 c.c. – Prestatore di lavoro subordinato.


È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a
collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o
manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore.
Obblighi del prestatore di lavoro

Art. 2104 c.c.


Il prestatore di lavoro … deve inoltre osservare le disposizioni per
l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore e dai
collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende.
Diligenza

L’obbedienza:

• involge il tema dell’insubordinazione


Fedeltà

Art. 2105 c.c. – Obbligo di fedeltà.


Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi,
in concorrenza con l'imprenditore, né divulgare notizie attinenti
all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in
modo da poter recare ad essa pregiudizio.
Fedeltà

La fedeltà:

 Nel pubblico impiego involge le speciali disposizioni in tema di


incompatibilità
Le incompatibilità

Art. 98, comma 1 Cost.

I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.


Le incompatibilità

Art. 53 d.lgs. 165/2001

Resta ferma per tutti i dipendenti pubblici la disciplina delle incompatibilità


dettata dagli articoli 60 e seguenti del DPR 3/1957, salve le relative deroghe.

Segue …
Le incompatibilità

Art. 60 d.P.R. 3/1957

L'impiegato non può esercitare il commercio, l'industria, né


alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di
privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro,
tranne che si tratti di cariche in società o enti per le quali la
nomina è riservata allo Stato e sia all'uopo intervenuta
l'autorizzazione del Ministro competente.

Segue …
Le incompatibilità

Art. 53 d.lgs. 165/2001

Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla


gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due
anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli
ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le
predette organizzazioni.

Incompatibilità introdotta dal d.lgs. 150/2009 per presidiare


l’indipendenza e l’autonomia della dirigenza tanto dal potere
politico, quanto dall’influenza sindacale
Le incompatibilità

Legge 190/2012

Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla


gestione del personale a soggetti che siano stati condannati anche con sentenza non
passata in giudicato per delitti contro la pubblica amministrazione.
Le incompatibilità

Art. 53 d.lgs. 165/2001

Le pubbliche amministrazioni non possono conferire ai dipendenti incarichi, non


compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o
disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente
autorizzati.
In ogni caso, il conferimento operato direttamente dall'amministrazione, nonché
l'autorizzazione all'esercizio di incarichi che provengano da amministrazione
pubblica diversa da quella di appartenenza, ovvero da società o persone fisiche, che
svolgano attività d'impresa o commerciale, sono disposti dai rispettivi organi
competenti secondo criteri oggettivi e predeterminati, che tengano conto della
specifica professionalità, tali da escludere casi di incompatibilità, sia di diritto che di
fatto, nell'interesse del buon andamento della pubblica amministrazione o situazioni
di conflitto, anche potenziale, di interessi, che pregiudichino l'esercizio imparziale
delle funzioni attribuite al dipendente.
Le incompatibilità

Art. 53 d.lgs. 165/2001

La disciplina delle incompatibilità si applica a tutti i pubblici dipendenti con


esclusione:
 dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa
non superiore al 50% di quella a tempo pieno,
 dei docenti universitari a tempo definito,
 delle altre categorie di dipendenti pubblici ai quali è consentito da disposizioni
speciali lo svolgimento di attività libero-professionali.

Segue …
Le incompatibilità

Diversi regimi di disciplina

il regime generale  tutti i dipendenti pubblici a tempo pieno (art. 53 d.lgs.


n. 165/2001 – art. 60 e ss. d.p.r. n. 3/1957)

il regime speciale  i dipendenti pubblici con rapporto di lavoro a tempo


parziale con orario inferiore al 50% (art. 1, c. 57 e ss. l.
n. 662/1996)

i regimi particolari  docenti della scuola; personale degli enti lirici;


personale del SSN; magistrati, avvocati e procuratori
dello Stato; professori e ricercatori universitari, ecc.
(le deroghe per la libera professione)

Segue …
Le incompatibilità: il regime generale

Ambiti del divieto (incompatibilità assoluta):

 il cumulo di impieghi (altro impiego pubblico o privato)


• professionalità
• prevalenza
• attività lucrativa
• continuità
• cessazione di diritto
• eccezione per i dirigenti (art. 23-bis d.lgs. n. 165/2001)

 assunzione di cariche gestionali nelle società e della qualità di socio

 esercizio dell’industria e del commercio

 esercizio della libera professione


Le incompatibilità: il regime generale

Ambiti del divieto (incompatibilità relativa):

 la libera professione

 gli incarichi retribuiti: «tutti gli incarichi, anche occasionali, non


compresi nei compiti o doveri di ufficio, per i quali è previsto, sotto
qualsiasi forma, un compenso» (art. 53, c. 6 d.lgs. n. 165/2001)

 UN PROCEDIMENTO AUTORIZZATORIO
 UN MONITORAGGIO EX POST
Le incompatibilità: il regime generale

La procedura autorizzatoria degli incarichi

 natura privatistica o amministrativa della procedura?

 l’autorizzazione è disposta dagli ORGANI COMPETENTI secondo criteri OGGETTIVI


e PREDETERMINATI (art. 53, c. 5 d.lgs. n. 165/2001) che tengano conto della
specifica professionalità

 il buon andamento della pubblica amministrazione

 necessità di un atto di autoregolamentazione interna (es. numero di


incarichi; natura dell’incarico; grado di interferenza con l’attività extra-
istituzionale; impegno e modalità di svolgimento dell’attività; limiti al
compenso o indennità; necessità di un arricchimento professionale)
Le incompatibilità: il regime generale

La procedura autorizzatoria degli incarichi

 RICHIESTA alla p.a. da parte del soggetto (pubblico o privato) beneficiario


dell’attività o da parte del dipendente (privatizzato e non)

 TERMINE della pronuncia:


 30 giorni per tutti i dipendenti
 45 giorni per i dipendenti che prestano comunque servizio per altre
p.a. (comandi, fuori ruolo, ecc.)

 SILENZIO “ASSENSO” se il soggetto beneficiario è una p.a.

 SILENZIO “RIGETTO” in tutti gli altri casi


Le incompatibilità: il regime generale

L’apparato sanzionatorio

CONSEGUENZE PER IL DIPENDENTE


(violazione dei divieti, mancata comunicazione in sede di richiesta di trasformazione
del rapporto a part time, comunicazioni non veritiere)

 escluso l’effetto solutorio automatico del rapporto ex art. 63 d.p.r. n. 3/1957


 infrazione disciplinare prevista ex lege
 necessità del procedimento disciplinare (art. 53, c. 7 d.lgs. 165/2001)
 applicazione del principio di proporzionalità (art. 2106 c.c.)
 possibile applicazione di sanzioni conservative del rapporto
 in ogni caso, versamento a cura dell’erogante o del percettore, del compenso
percepito per l’attività non autorizzata nel bilancio della p.a. di appartenenza con
destinazione al fondo per la produttività o equivalenti (art. 53)
Le incompatibilità: il regime generale

L’apparato sanzionatorio

CONSEGUENZE PER IL SOGGETTO CONFERENTE L’INCARICO


(violazione dei divieti)

 nullità del provvedimento di incarico


 SE IL SOGGETTO È UNA P.A. trasferimento dei fondi per il compenso destinato
all’attività non autorizzata nel bilancio della p.a. di appartenenza del dipendente
con destinazione al fondo per la produttività o equivalenti
 SE IL SOGGETTO È UNA P.A. responsabilità disciplinare del funzionario responsabile
(ferme le altre sanzioni penali, erariali
 SE IL SOGGETTO È UN PRIVATO O UN ENTE PUBBLICO ECONOMICO, pagamento di una somma
al Ministero dell’Economia e delle Finanze pari al doppio degli emolumenti
corrisposti sotto qualunque forma al dipendente (art. 6 d.l. n. 79/1997, conv. in l.
140/1997), ferme altre sanzioni per violazioni tributarie o contributive
Le incompatibilità: il regime generale

I controlli e l’ “anagrafe delle prestazioni”


(art. 53, comma 11-16bis d.lgs. n. 165/2001)

 completa attuazione dell’ “anagrafe delle prestazioni” istituita dall’art. 24 l. n. 412/1991


presso il Dipartimento per la Funzione pubblica

 il flusso di informazioni periodiche:


 comunicazione alle p.a. di appartenenza da parte dei soggetti pubblici o privati dei
compensi erogati ai dipendenti
 comunicazione al DFP da parte delle p.a. dell’elenco degli incarichi conferiti o
autorizzati nell’anno precedente corredato da una serie di informazioni
 comunicazione al DFP da parte delle p.a. dei compensi erogati a ciascun dipendente per
incarichi o dei quali siano stati informate e i compensi percepiti per incarichi relativi a
compiti e doveri di ufficio

 controlli a campione sui dipendenti, anche tramite la GdF

 le sanzioni per le mancate comunicazioni (art. 53, c. 15)


Le incompatibilità: il regime generale

ESCLUSIONI OGGETTIVE:

a) collaborazioni a giornali, riviste, ecc.


b) utilizzazione di invenzioni industriali
c) partecipazione a convegni e seminari
d) incarichi con previsione del solo rimborso spese
e) incarichi svolti in posizione di aspettativa, comando o fuori ruolo
f) incarichi conferiti dalle oo.ss.
g) attività formativa diretta a favore di personale della p.a.
Le incompatibilità: il regime speciale

“Elisione del principio di esclusività per il personale con


rapporto di lavoro part time e prestazione non superiore al
50% di quella a tempo pieno”
(Corte cost. 4.6.2001, n. 189)
Le incompatibilità: il regime speciale

 possibilità di svolgere attività di lavoro SUBORDINATO o AUTONOMO


senza autorizzazione (art. 1, c. 56 e ss. l. n. 662/1996)
 non deve comportare un conflitto di interessi con la specifica attività di
servizio
 non deve intercorrere con un’altra pubblica amministrazione

 è consentito lo svolgimento di attività libero professionale (abrogazione


delle disposizioni che vietano l’iscrizione ad albi professionali per i
dipendenti part time – art. 1, commi 56 e 56-bis l. n. 662/1996)
 divieto per le p.a. di conferire incarichi a dipendenti pubblici iscritti in albi
professionali
 divieto per i dipendenti pubblici iscritti in albi professionali e che esercitino
attività professionale di assumere il patrocinio in controversie nelle quali sia
parte una p.a.

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