58 GIOVANNI REALE,
tita risulta dalla materia della sostanza, cosi la qualita risulta dalla
sua forma»,
E per la relazione: «La relazione, che @ sostanza in misura mini-
ma, @ posta da Aristotele molto lontano dalla sostanza, e dopo la
qualita e la quantita»,
Infine lo stesso procedimento é seguito per le rimanenti catego-
rie?
Questi passi provano, inoltre, che non solo la successione delle
categorie @ guidata dal criterio della priorita per natura (mpéTepov
Ti dboet), ma altresi la stessa determinazione della loro generale
natura e dell’essenza specifica.
Tutto questo risultera ancor pit istruttivo se collegato ai passi
del nostro studioso gia menzionati, dove si riconoscevano le cate-
gorie come significati dell’essere (als Bedeutungen des Seienden)¥"
e si riconosceva anche che esse «sembrano esaurire l’essere» (das
Seiende zu erschépfen scheinen)”®,
Da quanto abbiamo detto nei precedenti paragrafi, nonché dalle
stesse riportate osservazioni di Trendelenburg (che la quantita dice
riferimento alla materia, la qualita alla forma, ecc.), risulta che il fi-
lo conduttore che si ricerca non é che /a considerazione della strut-
tura della sostanza in quanto sensibile e delle condizioni del suo reale
espandersi: materia e forma sono pensabili, nel loro sinolo, solo nel-
le espansioni della quantita, qualita, spazio e tempo, azione e pas-
sione. Cid che implica l’unione di materia e forma: ecco il criterio e
la regola della deduzione delle categorie.
Cosi dovette Aristotele giungere alla loro scoperta; cosi — cre-
¥4 Trendelenburg, La dottrina..., infra, p. 164. Cfr. anche pp. 177-190, 192,
203 ss.
3 Trendelenburg, La dottrina..., infra, p. 162.
¥6 Dopo aver esposto il punto di vista grammaticale, aggiunge infatti: «Se in-
vece si guarda alla dipendenza logica, a quel primo per natura (pice. Tpdtepov),
che é l’autentico punto di vista aristotelico, allora il dove e il quando risultano es-
sere determinazioni solo successive ai rapporti verbali espressi nell’agire, nel pati-
te, nell’avere, nello stare. E l’attivita (il verbo) a produrre queste relazioni ad un
determinato luogo e ad un determinato tempo. Stando cosi le cose, @ anche coe-
rente che agire ¢ patire (no.etv e téaxew), rapporti fondamentali, precedano
state ¢ avere (ketoBat ¢ Exewv)... Seguiremo pertanto ultimo ordine [quello cio
qui esposto in base al criterio del mpdtepov TH $bzet], il quale ci sembra essere
fondato nell’essenza della cosa» (EA. Trendelenburg, La dottrina..., infra, p. 219-220).
° Trendelenburg, La dottrina..., infra, p. 251.
¥8 Trendelenburg, La dottrina..., infra, p. 253.