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55 Sintesi
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Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da
copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e
per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).
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devianza occorre fare a ritroso un cammino che renda espliciti alcuni fondamentali passaggi che
l’ascesa della borghesia. Si tratta, cioè, di inquadrare in che modo si è prodotta una
trasformazione sostanziale delle pratiche finalizzate al trattamento delle diversità e dei soggetti
marginali, che a partire dalla fine del Medioevo hanno via via spostato l’attenzione di tali interventi
sulla personalità individuale, fino all’emergere di una nuova consapevolezza scientifica costruita
Per sviluppare pienamente gli aspetti di tale problematica è forse opportuno partire dalla
domanda apparentemente più semplice: chi sono i diversi? O, per circoscrivere dal punto di vista
epocale l’argomento, in che modo si pone la questione della diversità sociale con il passaggio
all’età moderna? Un problema che, facendo riferimento alle ricerche e agli studi di Michel
Foucault, può essere certamente ricondotto alle molteplici risposte che si sono avute storicamente,
ma che trovano un significativo punto di condensazione nella categorizzazione della follia come
a partire dal XVII secolo la follia si trova ad abitare quella regione dell’esclusione che in qualche
modo l’avvicina a un’altra grande plaga dell’umanità, la lebbra, sulla quale già da tempo si era
applicazione delle pratiche sociali che sanciscono l’esclusione del lebbroso rigettandolo oltre i
confini della città, il riconoscimento della follia prescrive la segregazione dell’insensato nello spazio
confusivo dell’internamento delle grandi istituzioni ospedaliere che, a partire dalla metà del 1600, si
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coagulando intorno a tale definizione una molteplicità di soggetti caratterizzati da una sostanziale
eterogeneità: la popolazione che affollava gli spazi degli istituti deputati all’internamento era
ascrivibile alle più svariate configurazioni sociali di ribelli, fannulloni, bugiardi, ubriaconi, mendicanti,
differenti figure nello spazio coercitivo della reclusione e dell’internamento è data dal
cambiamento della percezione sociale intorno al rapporto tra povertà e lavoro e della
economico e morale della necessità del lavoro e della regolamentazione di quella popolazione
inoperosa che costituisce un costante pericolo per l’ordinamento pubblico. L’internato diviene in
tal senso oggetto dell’investimento delle pratiche sociali in quanto soggetto morale e produttivo
comunità.
Il XVII e parte del XVIII secolo sono dunque caratterizzati, in rapporto alla possibilità di definire
modello di pratiche sociali emerso in rapporto al fenomeno della lebbra. Tale dispositivo opera
principalmente sul piano della separazione e della distinzione di una massa, indifferenziata al
proprio interno, di potenziali untori che vanno per questa ragione allontanati per salvaguardare la
purezza della comunità; è in gioco dunque un principio di squalificazione e di esilio incentrato sul
marchio che contraddistingue la diversità di tali soggetti, alla base del quale agisce una logica
anormale-normale. L’aspetto rilevante, sul piano storico, è dato dall’investimento sul soggetto in
quanto portatore di rischio, sennonché l’azione di un modello basato sul principio di esclusione
produce il dissolvimento della singolarità in favore di una massificazione confusa; nella logica
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specifica del funzionamento del dispositivo di esclusione non è tanto l’individuo in sé a costituire
l’oggetto del trattamento e dell’investimento delle pratiche sociali, quanto quella massa
multiforme di potenziali sovvertitori dell’ordine che per analogia sono accomunabili ai lebbrosi e
che pertanto è necessario separare dal corpo sociale per isolarli, rinchiuderli e segregarli,
allontanando il pericolo del contagio. A questo primo modello se ne è sovrapposto, a partire dal
XVI secolo, un secondo molto più efficace sul piano delle necessità di controllo sociale; un modello
basato sul principio disciplinare dell’inclusione strettamente legato ai meccanismi e alle pratiche
sociali connesse al fenomeno della peste. Se nei confronti del flagello della lebbra viene
contagiosa, la città appestata pone in essere la necessità di una meticolosa differenziazione tra gli
individui, che ne determina una rigida ripartizione dentro spazi definiti: divisione del territorio,
forza del modello disciplinare così configurato; l’individuo nella sua specificità diviene l’oggetto di
investimento di un potere che fruga, controlla, verifica costantemente se questi è conforme alla
regola stabilita, se corrisponde alla norma di salute. Se, dunque, il modello di controllo fondato
sull’esclusione corrispondeva a un’idea di purezza del corpo sociale, entro cui la diversità veniva
cui per altro era sostanzialmente escluso il principio del recupero sociale (fatta eventualmente
eccezione per quelle strategie di coercizione al lavoro di cui sono espressione le istituzioni nate nel
corso del XVII secolo finalizzate al recupero di forza lavoro e produttività tra i soggetti marginali),
questo secondo modello di controllo sociale articolato sulla base di un principio di inclusione,
definisce la questione della diversità a partire dalla individualità stessa dei soggetti, dalla loro
collocazione nella fitta trama di un potere che ne investe gli spazi, i tempi, il corpo stesso,
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l’insorgenza di quei caratteri e di quegli elementi che costituiscono il discrimine tra normalità e
anormalità, istituendo in tal modo il dominio degli interventi e dei trattamenti destinati al soggetto
marchiatura del diverso e il suo allontanamento se ne sovrappone un altro che ripartisce, addestra
e corregge la diversità al proprio interno, per moltiplicare l’effetto disciplinare. Come ha ben
delineato Michel Foucault, «direi pressappoco che la sostituzione del modello della lebbra con il
modello della peste corrisponde a un importante processo storico che definirò con poche parole:
l’invenzione delle tecnologie positive di potere. La reazione alla lebbra è una reazione negativa; è
una reazione di rigetto, di esclusione. La reazione alla peste è una reazione positiva; è una
potere a partire dal cumulo dell’osservazione e del sapere. Si è passati da una tecnologia del
potere che scaccia, che esclude, che bandisce, che marginalizza, che reprime, a un potere che
fabbrica, che osserva, che sa e si moltiplica a partire dai suoi propri effetti» 1.
Un modello si sovrappone all’altro, nel senso che in realtà essi non si escludono tra loro,
semmai si produce un’applicazione dei due principi sottesi a tali modelli nel vasto ambito della
diversità, per cui se il primo si rende indispensabile per differenziare i soggetti sulla base dello
distribuzione e ripartizione delle diversità all’interno delle istituzioni preposte al trattamento specifico
dell’anormalità che a partire dal XIX secolo configurano lo sviluppo del potere disciplinare: l’asilo
educative.
definizione della devianza, dal suo carattere di eccezionalità verso cui la risposta del potere era di
scaturisce la possibilità stessa per le scienze umane di fondare il proprio oggetto e di fermare il
1
M. Foucault, Lezione del 15 gennaio 1975, in Id., Gli anormali. Corso al Collège de France (1974-1975), tr. it.,
Feltrinelli, Milano 2000, p. 51.
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proprio sguardo scientifico sull’individualità e sulla singolarità umana. Alle soglie del 1800 la
percezione della diversità e dell’anomalia conosce una sostanziale rideterminazione, tanto che la
categorizzazione della follia, intorno alla quale si erano aggregati i principali significati del
comportamento abnorme, non può più essere sufficiente a comprendere la molteplicità di forme
della devianza; è all’interno di una differente percezione scientifica dei comportamenti che si
definiscono criminali, antisociali, immorali, contro natura, che occorre ricercare il principio di una
nuova formazione discorsiva intorno alla quale si sedimentano categorie di analisi connesse a
pratiche di intervento specificamente rivolte al controllo sociale della devianza. Inoltre è attraverso
questa nuova disposizione concettuale che si rende visibile la possibilità stessa di studiare il
Soggetto nei molteplici aspetti che lo caratterizzano dal punto di vista individuale e sociale,
aprendo di fatto la via all’organizzazione dei saperi relativi alla soggettività attraverso la nascita
delle discipline sociali. Tale spostamento, che ha il proprio correlato politico e amministrativo nella
tecnologia positiva di potere del dispositivo disciplinare, con il dispiegamento di una metodologia
di osservazione addestramento, inclusione, che investe ogni individuo nella comunità, ha inoltre un
correlato discorsivo ed epistemologico nell’intreccio dei diversi contributi disciplinari che danno
luogo all’organizzazione del sapere e del potere di normalizzazione come teorizzazione e come
tecnica applicabile alla figura generalizzata del deviante. Ma la piena apparizione di una
tecnologia di potere funzionale alla normalizzazione sociale è in realtà l’esito di un lungo processo
che attraversa il XVIII secolo e che vede aggregarsi attorno ad alcune specifiche figure
Di fatto è solamente nel XIX secolo che si definisce in tutta la sua portata il campo
dell’anomalia, ma è all’interno dei profondi mutamenti epistemologici del XVIII secolo che
loro inevitabile intreccio, che ci si deve rivolgere sul piano dell’analisi di tale campo. Se dunque si
prosegue lungo l’asse di riflessione indicato dalla ricerca foucaultiana, è possibile riferirsi a tre
fondamentali figure dell’anomalia [il mostro, l’incorreggibile, l’onanista] a cui far risalire il substrato
genealogico di quel concetto di anormalità, che perverrà nel corso del 1800 alla definizione
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generale del soggetto deviante, le cui caratteristiche sono ad oggi ancora parzialmente presenti
nelle analisi dei saperi disciplinari intorno ai fenomeni devianti. Tre elementi che afferiscono ai
consentendo di operare quel decisivo intreccio, sul piano storico e culturale, che ha permesso di
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Bibliografia
2019;
• Foucault Michel, Gli anormali. Corso al Collège de France (1974-1975), tr. it.,
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