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Anno: 63 - N.

233 GIOVED 13 OTTOBRE 2011

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PUBBLICO IMPIEGO, RIFORMA SUBITO


A Roma gli Stati generali del settore per chiedere una rivoluzione che non pu pi attendere. Bonanni: Apriamo un lungo cammino di proteste e proposte a livello nazionale e territoriale ma per ora non scioperiamo. Limpianto istituzionale e amministrativo va ristrutturato. Sono possibili risparmi fino a 100 miliardi.
dacato riformista e responsabile: Se venisse a mancare, in questo deserto di responsabilit, anche la nostra forza responsabile, a perdere sarebbe lItalia migliore e a vincere i populismi e i qualunquismi. La mediazione, dunque, come antidoto alle derive populistiche. E anche come strumento di riforma del pubblico impiego. La contrattazione a tutti i livelli sar, quindi, il mezzo per individuare gli sprechi, proprio a partire dal territorio. Vogliamo stanare - avverte il segretario confederale, Gianni Baratta quegli amministratori che fingono interesse per una Pa efficiente ma vanno in direzione opposta. Ci andremo a cercare i risparmi che andranno alla contrattazione integrativa. I soldi ci sono. Via Po punta sulla contrattazione per creare tanti tavoli quante sono le aziende pubbliche. Chiediamo meno demagogia e pi fatti - aggiunge Baratta -. Vogliamo cambiare e lo faremo usando larma della contrattazione. Se non saremo ascoltati aumenteremo la nostra pressione. Oggi lo stato di agitazione, domani di pi, molto di pi. La pressione gi forte, come sottolineano i segretari di categoria parlando alla platea dei delegati giunti a Roma: Giovanni Faverin, della Cisl Fp, Francesco Scrima, della Cisl Scuola, Antonio Marsilia, della Cisl Universit, Giuseppe De Biase, Cisl Ricerca, Pompeo Mannone, della Cisl Sicurezza, Biagio Papotto, della Cisl Medici e Felice Romano, del Siulp (che ieri pomeriggio si riunito con gli altri sindacati di settore per stabilire lagenda della mobilitazione). Ilaria Storti Altri servizi alle pagine 2, 3, 4

iente scioperi, ma una lunga stagione di protesta e proposta. La Cisl avvia la vertenza pubblico impiego con un obiettivo radicale: rivoluzionare un settore che la politica ha rinunciato a riformare. Lalternativa, sottolinea il segretario generale della Cisl, subire e limitarsi a protestare. Per un sindacato che non vuole raccontare la favola di una possibile difesa dello status quo, la strada obbligata. Bisogna indirizzare il cambiamento. Gli Stati generali del pubblico impiego sono stati convocati, dunque, per dire quali sono le priorit del Paese in questo settore, ma anche per affermare che con un diverso as-

setto della pubblica amministrazione si potrebbero risparmiare fino a 100 miliardi di euro. Le risorse ci sono, ma bisogna andarsele a cercare. La battaglia aperta agli altri sindacati, anche alla Cgil, ricorda Bonanni. Ma chi vuole combattere con noi specifica - deve condividere la convinzione che le pubbliche amministrazioni abbiano bisogno di una seria strigliata, per individuare ed eliminare sprechi e inefficienze. Le proposte Cisl sono note. Le risorse vanno reperite da una ristrutturazione dellimpianto istituzionale e amministrativo. Senza sceneggiate, come quella sullabolizione delle Province, sulla cui sopravvivenza alla fine decideran-

no le Regioni. Finora - osserva il leader Cisl - l'assetto pubblico stato solo un abbeveratorio di Governo e ceto politico. Contro i lavoratori del settore stata fatta una campagna demagogica per nascondere brutture, ladrocini, illegalit e ingerenze politiche. Bonanni torna a chiedere anche la vendita del patrimonio immobiliare pubblico e laccelerazione sulla riforma fiscale. Ma la piattaforma Cisl non verr contrattata solo con il Governo. La contrattazione sar avviata in ogni azienda pubblica, e si arriver agli scioperi solo qualora serviranno a sostenere le proposte. Quanto al confronto con lEsecutivo nazionale, il leader

Cisl ribadisce la necessit di un Governo di larghe intese, di realt politiche anche contrapposte ma unite su quattro, cinque punti fondamentali e con il desiderio di servire il Paese. A partire, appunto, da una riforma fiscale incentrata sulla lotta allevasione. Di condono, il segretario della Cisl non vuole neanche sentire parlare. un invito - afferma - a continuare l'evasione fiscale, che la pi alta d'Europa. Il Governo si decida, invece, a fare la patrimoniale e ad avere una legge nuova sul fisco che aiuti lavoratori e pensionati. E proprio nel chiedere un Governo serio, pronto a fare il suo dovere, Bonanni ribadisce il ruolo del sin-

Alstom,intesaconisindacati tedeschi: niente licenziamenti


rancoforte (nostro servizio) - Il Congresso dell'Ig Metall si concluso tracciando un bilancio positivo dell' ultimo anno: un aumento degli iscritti di quasi 6.000 unit, dopo 22 anni di crisi e numerose vittorie, per assicurare i posti di lavoro, ottenute sulla base della cooperazione con le imprese, anzich dal confronto. Tra i maggiori risultati conseguiti dal sindacato, che hanno avuto ripercussioni positive a li-

vello internazionale, c' sicuramente la vittoria della battaglia alla Alstom. La multinazionale francese aveva deciso di ridurre drasticamente il numero die lavoratori in Germania, Spagna e Italia, per trasferire gran parte della produzione nello stabilimento polacco di Kattowitz. Nelle fabbriche tedesche , che occupano oltre 2700 dipendenti, avrebbero pertanto dovuto essere soppressi almeno 700 posti di lavoro. Dopo mesi di trat-

tative condotte dai responsabile distrettuale dell'Ig Metall, Hartmut Meine e Norbert Reiners, con i dirigenti della Alstom, stato siglato un accordo che esclude la possibilit di licenziamenti fino al settembre del 2016. L'intesa, entrata in vigore le scorse settimane, prevede il ricollocamento ed il prepensionamento, o una liquidazione volontaria, per solo 160 lavoratori in esubero. L'Ig Metall si impegnata a favorire un aumento

della produttivit degli stabilimenti tedeschi, pur mantenendo invariato l'orario settimanale di 35 ore. Se gli obiettivi di produttivit aziendali della Alstom in Germania non saranno conseguiti, il personale si impegna a rinunciare al 50% della tredicesima per i prossimi 4 anni e ad altre concessioni sulla dinamica salariale. L'intesa in Germania ha aperto la strada agli accordi che hanno fatto seguito in Spagna e in Italia. In Spagna, dopo

la trattativa la multinazionale ha deciso di ridurre i 400 esuberi annunciati a 200. Di questi, 128 riguardano lavoratori che hanno pi di 56 anni e che verranno accompagnati alla pensione con il 90% del salario, mentre per altri 72 lavoratori prevista una ricollocazione infragruppo, oppure un incentivo consistente per la mobilit. L'accordo in Italia, che coinvolge gli impianti della Alstom di Savigliano (Torino), Bologna, Guidonia (Roma) e Verona, prevede in modo analogo il ricollocamento ed il prepensionamento di 280 lavoratori in esubero, che esclude la possibilit di licenziamenti. Andreina Bonanni

Berlusconialla Camera Napolitano vuole chiarezza

ggi lintervento in Aula di Silvio Berlusconi, domani il voto di fiducia. Questo il percorso approvato dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio per tentare di uscire dallimpasse che si creata dopo la bocciatura, marted, del rendiconto di bilancio dello Stato. E il premier che deve indicare soluzioni, ha sottolineato il Capo dello Stato, ricevendo il presidente della Camera Fini salito al Quirinale per informarlo delle difficolt a proseguire i lavori parlamentari. Napolitano ha anche sollecitato risposte credibili da Berlusconi sulla capacit del governo e della maggioranza che lo sostiene di andare avanti con costante coesione. Le opposizioni invocano le dimissioni del governo e contestano la exit strategy della maggioranza al punto da valutare lipotesi di disertare il discorso del premier. E in vista della fiducia, molti esponenti del Pdl chiedono a Berlusconi segnali di discontinuit. Guadagni a pagina 4

13 ottobre 2011

IN PRIMO PIANO

PUBBLICOIMPIEGO
Mannone:un tavolo permigliorare i servizi
O
ffrono competenza e coordinamento, in cambio chiedono chiarezza ed un modello di soccorso mirato alle esigenze del Paese. Sono i lavoratori del soccorso pubblico e della sicurezza che dagli Stati generali del Pubblico impiego rilanciano la loro proposta per ridare linfa ad un settore messo a dura prova dai drastici tagli economici e dalla mancanza di scelte politiche adeguate. Tante le emergenze messe in evidenza dalla Fns Cisl, la Federazione nazionale della sicurezza, che per i Vigili del Fuoco vanno dalla mancanza di carburante alla carenza di formazione; per la Polizia Penitenziara dalle difficolt per il trasporto dei detenuti alluso di macchine vetuste e per il Corpo Forestale passano dal non esser messi in condizione di poter controllare gli abusi edilizi, gli scarichi fuori legge o le frodi alimentari. Tutte facce di uno stesso prisma che rappresenta la complessit della domanda di sicurezza che arriva dai cittadini. proprio questo il punto per la categoria che denuncia i tagli lineari selvaggi compiuti fino ad oggi e le inevitabili conseguenza negative per i servizi destinati a tutti i cittadini. Abbiamo proposte organiche e per questo chiediamo un tavolo di confronto ai massimi livelli nel quale comparare progetti di miglioramento dei servizi - spiega Pompeo Mannone, segretario generale Fns - per eliminare sprechi e superando duplicazioni istituzionali e chiarezza sulle competenze sugli incendi boschivi. In questo clima di estrema difficolt quello che offende la categoria il non poter svolgere la propria mission istituzionale aggiunge Mannone che incalza: Altro che fannulloni, esigiamo rispetto e difenderemo la nostra dignit. Infine per Mannone c anche un altro rischio: quello di veder avanzare il drammatico avvilimento di questi corpi da qui lauspicio di vedere in campo una sensibilit giusta capace di capire la complessit di questo settore.

DeBiase:aprireunanuovafase per valorizzare la ricerca italiana


n sistema pubblico messo in condizione di funzionare costituisce un valore e non un peso come, invece, in troppi cercano di far credere. E questo ancora pi vero per un settore come quello della ricerca che di politiche destinate alla crescita si nutre. Invece gli ultimi anni sono stati caratterizzati da tagli netti agli investimenti e da iniziative legislative incapaci di produrre norme in grado di valorizzare il settore e che spesso ne hanno pure penalizzato le potenzialit. Un contesto difficile quello definito dalla Fir Cisl, la Federazione della Ricerca, secondo cui non pi sostenibile il ritardo, provo-

cato dai ministeri competenti, rispetto alle autorizzazioni delle poche assunzioni previste da norme gi approvate. Siamo ancora in attesa del decreto autorizzativo per le assunzioni a valere sulle risorse rese disponibili dai pensionamenti degli anno 2009 e 2010 - dichiara Giuseppe De Biase, segretario generale Fir Cisl - e dal 2010 la sua situazione ancor pi critica, considerato che si potranno effettuare assunzioni utilizzando soltanto un quinto delle risorse liberate dai pensionamenti. Per la categoria ci si mossi in maniera scomposta, frazionando le competenze e non con quella attenzione strategica di cui la ricerca ha bisogno. la ri-

duzione degli enti di ricerca una scelta infelice - sottolinea De Biase - ma nonostante questo, con tanti sacrifici, riusciamo ad andare avanti, anche se con sempre maggiore difficolt. A descrivere il malessere la Fir cita un dato davvero preoccupante: per la prima volta negli ultimi ventanni si registrata una riduzione della produzione scientifica, chiara conseguenza dei mancati investimenti. Dobbiamo aprire una nuova fase per valorizzare la ricerca italiana - conclude De Biase - una fase del fare. Al Governo chiediamo atti concreti che consentano al sistema Italia di poter continuare a contare su ricerca e innovazione.

Papotto:salvaguardare ilsistemasanitariopubblico
onvinti della necessit di contenere la spesa pubblica, ma non di dover esser colpiti senza nessuna distinzione. Poggia su questa base lanalisi della Cisl Medici rispetto al bisogno di recuperare rispetto alle difficolt che pure ci sono. Da parte della categoria c, dunque, la volont di ribadire alle istituzioni il dissenso rispetto al persistente accanimento sui lavoratori pubblici. Quello verso cui tendere una base per una larga intesa, lontana da rivendicazioni di schieramenti politici, capace di unire per superare questa crisi. Da troppo tempo - evidenzia Biagio Papotto, segretario generale Cisl Medici - le iniziative finalizzate al contenimento del debito pubblico del nostro Paese vedono i medici e il sistema sanitario pubblico subire le azioni pi drastiche. Una rotta che ha bisogno di

essere invertita al pi presto per raggiungere risultati concreti. Il lavoratore ha bisogno di certezze perch possa contribuire allo sviluppo dellItalia, non ha bisogno di menestrelli che ammorbano laria - ribadisce Papotto - il lavoratore chiede, invece, che gli vengano garantiti un governo serio e stabile da cui discenda la certezza di direttive eque e che nel comune sacrificio siano condivise da tutti. per la Cisl medici questo il momento di rivendicare una rivalutazione sulle scelte peggiorative sinora assunte da un governo culturalmente poco sensibile allo stato sociale e pi attento alle istanze dei poteri imprenditoriali e delle lobby della sanit privata. Infine Papotto chiede con forza la salvaguardia ed il potenziamento del sistema sanitario pubblico che garantisca il diritto alle cure e alla salute a tutti.

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