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Legislazione Dei Beni Culturali
Legislazione Dei Beni Culturali
Lezione 3
Procedimenti di verifica e dichiarazione sono dotati di discrezionalità tecnica per accertare
l’interesse culturale di un bene ex novo o quando l’ha perso con eventi calamitosi.!! Bene
demaniale tipo fortezza militare, demanio culturale e militare, non può essere commerciabile.
Commissione dimenticanza oppure è in ritardo di oltre 120 giorni, commissione regionale
entro 120 giorni dall’inizio del procedimento amministrativo di individuazione. O totalmente
inerte o lo emana con molto ritardo. Soggetto proprietario può soddisfare le proprie giustizie.
Ricorso amministrativo giurisdizionale e gerarchico, in quest’ultimo può emanare l’atto finale
e può sostituirsi alla scelta. Il primo, Il tar, illegitimità al giudice e il giudice
all’amministrazione un risarcimento ma non può per la separazione dei poteri se sussiste o no
l’interesse culturale del bene.
Provvedimento comunicati e notificati. Il Codice ci dice che i beni sono culturali siano efficaci
dalla notifica al destinario.
Valore patrimoniale di ogni bene degli enti pubblici! Demaniale, disponibile e indisponibile.
Lezione 4
Art 9 10 e 114 della costituzione.
Organizazzione e soggetti, si fa riferimento alla competenze di soggetti pubblici e in secondo luogo
privati.
Il termine competenza va bene per i soggetti privati, per i soggetti pubblici la competenza può
assumere una duplice veste. COMPETENZA: Come funzione amministrativa o come servizio
pubblico.
La funzione amministrativa e il servizio pubblico sono sempre prestazioni materiali però hanno
un elemento diverso. Nella funzione amministrativa quando i soggetti pubblici esercitano una
funzione amministrativa, un potere imperativo e unilaterale per interesse della collettività, il
provvedimento amministrativo è in grado di modificare la scheda giuridica in assenza della sua
volontà.
Il servizio pubblico non collocato da queste caratteristiche imperativo e unilaterale.
Traspotro pubblico locale, pubblica amministrazione si comporta come se fosse un soggetto di
natura privata.
(La costituzione complica il quadro art 118 comma 3 prevede che lo Stato possa disciplinare forme
di intesa e di accordo con le regioni. Coordinano l’attività statale e regionale e estrema
flessibilità nella attribuzione delle competenze.)
!SOGGETTO PRIVATO: Anche il soggetto privato proprietario di beni culturali sia persona
fisica e giuridica deve assicurarne la conservazione e valorizzazione e la tutela secondo il
Codice.!
Il Codice art 6 comma 3, dalla costituzione Art 118 comma 4 prevede il principio di
sussidiarietà orizzontale, dove La Repubblica favorisce le autonome iniziative dei cittadini, dei
soggetti privati, nelle funzioni amministrativa. Il legislatore favorisce QUINDI ALLA
VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE.
Occorre però che la sovraintendenza accerti la compatibilità di quello che il privato vuole fare
all’interno di un bene.
Il privato può aiutare l’ente pubblico nella valorizzazione del bene culturale di un soggetto
pubblico. Con gli art 112 e 115 del Codice, il privato può partecipare alla costituzione di un
organismo misto, una persona giuridica composta da enti pubblici e soggetti privati.
Art 112, Il compito di pianificare e programmare interventi di valorizzazione e ha compiti
programmatori e pianificatori. Art 115, permette ai soggetti privati attività di interventi
materiali di valorizzazione attraverso gli strumenti della concessione pubblica a soggetti terzi
e l’affidamento di appalti pubblici di servizio.
Differenza Appalto e concessione, appalto pubblico il soggetto viene pagato direttamente dalla
pubblica amministrazione. Concessione è trilaterale perché il privato viene pagato dall’utente,
da un soggetto terzo.
C’è anche il art 120 del Codice, riguarda le sponsorizzazioni, quale contributo erogato per la
progettazione.
Codice art 4 comma 1 le amministrative in materia di tutela. Lo stato le può esercitare in
modo diretto, attraverso le direzioni generali e organi.
Struttura organizzativo del ministero della cultura. Ministero della cultura adesso o Ministero
dei Beni culturali. STRUTTURA GERARCHICA CON TANTI ESECUTORI SUL
TERRITORIO NAZIONALE E CENTRALE A ROMA.
Organizzazione del ministero trova assetto nel Decreto legislativo 20 Ottobre 1198 n 368.
Dpcm 169 del 2019 che viene analizzato e stato di recente modificato nel 2021 n 123.
Regolamento di organizzazione del Ministero dei Beni Culturali e dell’Organismo di
valutazione delle perfomance.
!!!Il ministro è una persona fisica è l’organo di direzione politico-amministrativa e ha il
compito di determinare gli indirizzi, le finalità e i programmi e deve verificare la coerenza dei
risultati ottenuti dai singoli dipendenti pubblici rispetto agli obiettivi predeterminati.!!!! Con
il principio di distinzione tra politica e amministrazione il Ministro non può intromettersi
nella gestione amministrativa dei beni culturali che spetta ai dirigenti di prima fascia
(direttore generale) e seconda fascia e funzionari e il ministro non dispone di poteri di
avocazione ne di sostituzione.!!!
POI Ci sono I sottosegretari di Stato hanno carico di natura politica, disciplinati dall art 10
del 1988 n 400, !svolgono le funzioni e compiti delegati dal ministro.!
POI Uffici di diretta collaborazione del ministro, ufficio amministrativo svolge funzione
consultiva in materia giuridica, suggerisce al ministro eventuali modifiche dell’attuale assetto
normativo della materia e HANNO ESCLUSIVE COMPETENZE DI SUPPORTO E DI
RACCORDO CON L’AMMINISTRAZIONE.
Tra i quali ci sono: Capo e Ufficio di Gabinetto, Segreteria del Ministro, Ufficio Legislativo,
Ufficio Stampa, Segreterie dei sottosegretari di Stato.
POI ci sono Organi Consultivi Regionali, Comando Carabinieri Tutela del patrimonio
culturale e Organismo Indipendente di valutazione della perfomance.
!Sotto al figura del Ministro c’è il SEGRETARIO GENERALE (di cui ci sono sotto 17
segretariati regionali disciplinati art 40 del dpcm 2019 ad esclusione quindi di Sicilia Trentino
e Valle d’aosta, con l’incarico del segretario regionale conferito dal segretario generale)
FUNGE DA RACCORDO e COORDINARE LE ATTIVITA’ TRA MINISTRO E DIREZIONI
GENERALI! E’ una figura a metà strada tra le figure politiche e amministrative, ha la
funzione di coordinare l’attività del ministro con le singole direzioni generali. HA POTERI di
AVOCAZIONE; SOSTITUZIONE, CONTROLLO, VIGILANZA, COORDINAMENTO,
DIRIGE le direzioni generali.
Suddivisi in dipartimenti sono 13 le DIREZIONI GENERALI.
!Tutela e valorizzazione, funzione amministrative, promozioni, direzione e vigilanza del bene
specifico sono i COMPITI di queste direzioni generali. Tutte disciplinate dagli art 169 dpcm
2019.!!!
Educazione, ricerca e istituti culturali: art 14
Archeologia, Belle arti, paesaggio: art 16 CONTROLLO AVOCAZIONE E SOSTITUZIONE.
Sopraintendenza speciale per il Pnrr:
Sicurezza del patrimonio culturale: art 17 !coordinamento, attuazione e monitoraggio in
materia di prevenzione di sicurezza del Patrimonio culturale.!
Musei: art 18 VALORIZZAZIONE
Archivi: art 19! Tutela e valorizzazione. Coordinamento, controllo avocazione e sostituzione.!
Biblioteche e diritto d’autore: art 20
Creatività contemporanea art 21
Spettacolo
Cinema e audiovisivo
Organizzazione: art 25
Bilancio: art 26
Digital Library: Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale. !RICERCA
COORDINAMENTO; DOCUMENTAZIONI DEI BENI CULTURALI.!
Lezione 5
Organi consultivi centrali a Roma, funzione consultiva della quale si avvale il Ministro.
DUE TIPI:
QUELLI Settoriali: ! SONO Comitato tecnico scientifichi!, ce ne sono 7 e riguardano i settori
dell’Archelogia, Belle Arti, Paesaggio, Arte, Architettura, Archivi, Biblioteche e Musei.!!!!
Ogni comitato formato da 4 membri, e comitati di natura consultiva e fanno proposte di
miglioramento della normativa del Codice dei beni culturali.!!!!! Le regole che seguono art 16
della legge 241 del 1990.
E QUELLO CHE E’ L’ORGANO CONSULTIVO Piu’ importnate!: CONSIGLIO
SUPERIORE DEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI.!! Disciplinato dal art 27 dpcm
169 2019. FUNZIONI CONSULTIVE PER I CAPI DI GABINETTO PER IL SEGRETARIO
GENERALE.!! Formato da 8 persone che lavorano nel mondo della cultura e dai 7 presidenti
dei 7 comitati tecnico scientifichi. Anche qui struttura gerarchica.!!!
!Ministero formato da UFFICI con particolari finalità che sono DOTATI DI AUTONOMIA
SPECIALE rispetto agli altri organi del ministero. ESEMPI art 33 dpcm 169 2019: l’archivio
centrale di stato. Istituto centrale di digitalizzazione del patrimonio culturale.! Biblioteca
centrale nazionale di Firenze e Roma, MUSEI E LUOGHI DI CULTURA CON RILEVANTE
INTESSE NAZIONALE.
!!!MA si distinguono perché alcuni !!!uffici di livello dirigenziale generale e non generale!!!!
DIFFERNZE: Distinzione non incide sulla autonomia ma sul 1. trattamento economico dei
funzionari che ci lavorano.
2. Modalità di nomina del vertice, in quelli generali si ha la figura del !direttore generale!
viene nominata con un decreto!, il dpcm su proposta del ministro dei beni culturali
Per gli uffici non generali si ha la figura del !dirigente! e la nomina avviene da parte del
direttore generale dei Musei.!
!!Amministrazione periferica MIBACT descritta art 38 dpcm 169 del 2019, uffici dislocati nel
territorio, per il coordinamento delle attività delle strutture periferiche del ministero.!! Dal
art 40 al 47
1.Segretariati regionali, come quello generale solo però del territorio della regione!
2.Sopraintendenze Archelogia, Belle Arti e Paesaggio. Tutela del patrimonio Culturale.
3. direzioni generali dei Musei, disciplinate art 42 dpcm 169 del 2019 sono uffici di livello
dirigenziale non generale. Coordinano le singole attività dei musei. Devono prevedere degli
standard omogenei di servizi. Importo dei biglietti e orari.
4. Musei e aree archeologici, istituzioni permanenti senza scopo di lucro a disposizione della
società e del suo sviluppo, acquisisce la testimonianza materiale e immateriale la conserva e la
deve promuovere con mostre rispettando una disciplina amministrativa stabiita da un altro
organo amministrativo-
5.Le sopraintendenze archivistiche e bibliografiche
6.Archivi di Stato
7.Biblioteche.
8.Le Commisioni regionali per il Patrimonio culturale disciplinate dall’art 47, presiedute dal
segretario regionale, dal soprintendente speciale Archelogia e Belle Arti e Paesaggio e dal
direttore regionale dei Musei. Servono per chiudere i procedimenti aperti dai sopraintendenze
NELLA FASE DI INDIVIDUAZIONE DEI BENI CULTURALI.!!!!!
!!!!Compiti delle sovraintendenze n. 2 e 5, vigilanza, tutela controllo e valorizzazione del
patrimonio culturale del bene culturale che rientra nella definizione!!!!!
ALES SPA, la configurazione attuale deriva dalla legge 208 del 2015 una società strumentale
per azioni quindi !ha personalità giuridica!, è di una forma formalmente privatistica dal punto di
vista formale ed è contentua nel Codice Civile nella parte di diritto commerciale.
!!!!Aspetti specifici, !!il capitale è totalmente detenuto dal ministero della Cultura (o
MIBACT)!!!, è una società per azioni ma a !!capitale interamente pubblico!! ed è definibile
come ente pubblico perché costituisce un indice di pubblicità con possesso delle azioni da parte
del ministero!!!!. e gode di privilegi e vantaggi rispetto alle società di diritto privato.!!!!
Ales spa non è solo una società interamente pubblico,!!! è una società che segue il modello di
società in !!!house providing e ricoprono la funzione di alleggerire il carico finanziario!! e
economico dell’ente controllante che esercita su di essa poteri di direzione e vigilanza!!!, sono
persone giuridiche enti con personalità giuridica.
!Sono considerate però come le braccia e le mani degli enti pubblici territoriali dello
Stato.!!! !!!!!!Volgono la loro attività prevalente almeno l’80% della sua attività nei confronti del
Ministero della Cultura ed è sottoposta al controllo analogo del Ministero! !!!!!
!!Il Ministero della Cultura svolge quindi un controllo analogo!!!, a quello dei vertici del
ministero, segretario generale e i direttori generali svolgono nei confronti delle Uffici periferici e
Roma, ovvero gli organi subalterni!!!!!
Argus Spa esempio negativo nonostante il ricorso alla società in house ha avuto esiti negativi
sia in termini di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale sia in termini imprenditoriali.
TUTELA: !La tutela è una funzione amministrativa che è connotata dall’esercizio di poteri
imperativi.!
Dalle bolle papali del XV secolo, provvedimenti del granducato di Toscana. 1089 della Legge
Bottai del 1939 e art 9 della Costituzione. Dopo il 1948 ci sono state delle convenzioni
internazionali che hanno trattato la funzione amministrativa di tutela.
Queste convenzioni per la protezione dei beni culturali in casi di conflitti del 1954
La convenzione di Parigi del 1970 per impedire l’illecità esportazione di beni.
La convenzione di Parigi del 2001 in tutela del patrimonio culturale subacqueo.
La convenzione Unesco 2003 e 2005 in tutela del patrimonio culturale immmateriale.
A livello nazionale i contorni della funzione di tutela iniziano a intravedere con il decreto
legislativo 112 del 1998, !!!!!perché la tutela veniva definita come ogni attività a riconoscere il
bene culturale, conservare il bene culturale e proteggere i beni culturali. !!!!!QUESTA E’ la
DEFINIZIONE. !!!LA TUTELA L’ATTIVITA’ di RICONOSCIMENTO DEL BENE, DI
CONOSCERLO E ATTIVITA’ DI PROTEZIONE, ovvero CONSERVARE L’INTEGRITA’
DI MATERIALE DEL BENE.!!!!!
!!COME SALVAGUARDIA DEL VALORE CULTURALE DEL BENE E QUINDI IL BENE
CULTURALE,!!!
Nel Codice infatti noi distinguiamo tra la protezione e la conservazione.
Con la legge costituzionale numero 3 del 2001 che modifica l’art 117 della Costituzione, con la
sentenza n.9 per fornire elementi nuovi nel concetto di tutela.
La tutela è DIRETTA PRINCIPALMENTE A IMPEDIRE CHE POSSA DEGRADARSI
NELLA SUA STRUTTURA FISICA E QUINDI NEL SUO CONTENUTO CULTURALE.
Il legislatore ha definito nel art 3 comma 1 la nozione di TUTELA
3 PROFILI: 1.!!adeguata attività conoscitiva, per proteggere un bene bisogna conoscerlo e
riconoscerlo. !!!!
2 e 3.Misure di protezione e conservazione !!!
!3. Misure di conservazione sono diverse perché inanzitutto salvaguardia il valore culturale
del bene dal fattori avversi naturali, ma soprattutto consistono in un obbligo di fare e agire!!!
Differenti modi e seconda, misure di conservazione può essere considerata,!! MANTENERE
L’INTEGRITA’ DEL BENE, e IL BENE CONSERVI LE SUE POTENZIALITA’
CULTURALI. ATTRAVERSO LA PREVENZIONE.!!!
!!!!Art. 30 obbligo di conservazione e custodia a carico di tutti i possessori dei beni culturali e
viene ribadito all’articolo 43 !!!!!Per gli enti pubblici c’è un obbligo di custodia coattiva, il
Ministero quando deve trasportare il bene, deve sorvegliarlo!!
Lezione 6
Circolazione dei beni.
Se il bene si sposta si possono provocare rischi e si possono verificare dei problemi, di
protezione e conservazione.
Il codice prende l’aspetto di circolazione del bene,
DUE PROFILI:
Circolazione in
1.Ambito nazionale, ma QUESTA non fa riferimento alla circolazione del bene ma sulla !!!!
circolazione dei diritti del bene e quindi sul cambio di proprietà!!!, il bene può rimanere nello
stesso posto ma cambia di proprietà perché magari può essere !VENDUTO! E 2. quello in
ambito internazionale!!.
!!Quindi in ambito nazionale la circolazione, rigaurda LA VENDITA prende in considerazione
le varie ipotesi di vendita del bene.!!
!!3 tipologie di VENDITA: 1. VENDITA LIBERA, (esempio di beni, I beni DISPONIBILI che
appartengono agli enti pubblici e alcuni beni culturali che appartengono ai privati, esempio
proprietario di un edifico culturale lo puoi vendere al mercato, devo contattare gli uffici
competenti del Ministero perché questo deve valutare se la vendita ad un altro soggetto privato
potrebbe recare danno all’edificio e quindi al patrimonio culturale nazionale, dove Lo stato ha il
diritto di !!prelazione! può acquistare (ACQ. COATTIVO) quel bene culturale allo stesso prezzo.
2.VENDITA NON LIBERA MA SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONE. !!Disciplina art 55,56
e 58 possono essere venduti a un soggetto che presenta delle GARANZIE!!
3. VENDITA VIETATA, non posso essere venduti, IL bene DEMANIALE CHE
APPARTIENE DELL’ENTE PUBBLICO TERRITORIALE E SARA’ SEMPRE SUO e NON
PUO’ ESSERE VENDUTO, elencate nell’art 54 Comma 1,2 del Codice.!!
!!!Il Ministero, se il bene circola e si espone a pericoli, c’è un obbligo di denuncia non penale
deve essere informato dell’appartenza del soggetto che ha la titolarità del bene, comunque deve
avere una mappatura completa dei diritti di proprietà dei beni.!!!
!!!Il soggetto che non comunica il trasferimento di proprietà è soggetta a sanzioni sia di carattere
amministrativo e penale!!!! a seconda dell’elemento specializzante!!, con reclusione e multa!!!
Se ne applica solo una tra AMMINISTRATIVO E PENALE, e nel caso di tutte e due e si applica
la!!! norma che è più completa!!!! Ammende, sanzioni pecuniaria!
!CONDANNA: si applica Prescrizione: il Legislatore la attua per Evitare subiscano un processo
troppo lungo.!!!
Sospensione condizionale della pena: Trattamento premiale, il soggetto sconta la pena, con lo
Svolgimento di utilità sociale a favore della collettività!!
!!!!!!Uscita!! del bene culturale dallo Stato Italiano verso uno stato dell’Unine Europea.!!!!!!!!
4 Situazioni, dall’art65 !!!
Comma 1 prevede il !divieto di uscita definitiva dei beni culturali!. Quelli mobili elencati art
10 del codice, non possono uscire dallo Stato Italiano.
Comma 2 introduce il !divieto di uscita temporaneo!, limitata a particolari situazioni
contingenti.
Comma 3 l’autorizzazione all’uscita !definitiva! di altre cose ad interesse culturale. Archivi
che appartengono ai soggetti privati possono uscire dal territorio italiano attraverso
autorizzazione, con un ATTESTATO di libera circolazione che viene rilasciato dalle
sopraintendenze. Si indica anche il !!valore venale!!! del bene, perché lo! Stato! con la
sovraintendenza potrebbe interessato!!!! ad acquistare quel bene,!!! con l’acquisto
COATTIVO!!, pagando lo stesso valore di mercato di quel bene!!
!!!Art 66 e 67, USCITA ANCHE TEMPORANEA! Dall’Italia a uno stato membro europeo
!!Uscita dal territorio dell’Unione Europea nel art 73,74 di quei beni che vengono rubati e
esportati al di fuori dell’Unione. !!!!
Si può fare una !!!!AZIONE CIVILE DAVANTI AL GIUDICE CIVILE AFFINCHE’ venga
RESTITUITO al legittimo proprietario.!
SITUAZIONE di ritrovamenti e scoperte di un bene!
Ritrovamento, attività volontaria di ricerca del bene, attività casuale invece la scoperta!
!!!!Per altri beni: NEL CASO DEL RITROVAMENTO, ovvero attività volontaria di ricerca
del bene all’interno di un area che appartiene a un soggetto privato, il Ministero della Cultura
può fare una occupazione temporanea del bene immobile interessato e può arrivare a
espropriare quel bene culturale.! COSTITUZIONE LO PREVEDE!
!!!Indennizzo!!, riceve una somma di denaro per il soggetto privato che viene espropriato del
bene culturale, non il valore venale di quel bene sennò sarebbe risarcimento!!!
!Il diritto di proprietà di un bene culturale riversa una funzione sociale, il bene per interessi
della collettività!!
!!Lo stato acquista il bene culturale quando viene a conoscenza del bene ai sensi dell’art 68 e
c’è la prelazione.!!
!!!!Nella PRELAZIONE il soggetto privato !!lo vuole vendere!! ad un altro soggetto privato!
quindi nel mercato. Altro caso Stato si intromette nella vendita e lo acquista lui ma al
valore di mercato effettivo del bene!!!
!!!!ACQUISTO COATTIVO LO STATO ACQUISTA QUEL BENE IN MODO FORZOSO, e
AVVIENE QUANDO IL SOGGETTO PRIVATO VENDE MA NON AD UN ALTRO S.P.!!!!!
Lezione 7
Concorso Stato Regioni, lo Stato fissa i principi fondamentali della valorizzazione con l’atto
normativo del Codice e decreto legislativo statale. Le Regioni all’interno di questo quadro,
devono prevedere norme di dettaglio per aumentare il livello di valorizzazione.
Però in una regione magari si valorizza meglio in altre peggio!
I privati possono svolgere attività di valorizzazione
!!Nel caso di valorizzazione dei beni cultura di proprietà pubblica, lo Stato e gli altri enti
pubblici !assicurano! la valorizzazione dei beni presenti devono usare gli istituti della cultura
di quei musei e parchi archeologici.!!!!!
!!!!Nel caso di valorizzazione dei beni culturali di appartenenza privata, il Codice !!!!!prevede
un obbligo di sostegno economico da parte degli enti pubblici a favore dei soggetti privati!!!!!,
perché questo !!!soggetto privato ha obbligo di tutela se è proprietario del bene!!!! ma non è
obbligato a valorizzarlo!!!!!! e !!!!!se lo valorizza riceve dallo Stato un sostegno economico.!!!!
ATTIVITA’ di VALORIZZAZIONE,
DUE TIPI: quelle di tipo DIRETTO: ORGANIZZAZIONE nelle sedi, di mostre e esposizione
di beni culturali al pubblico. E di tipo INDIRETTO: I SERVIZI AGGIUNTIVI come attività
di ristorazione, ATTIVITA’ DI STUDIO E RICERCA: PER VALORIZZARE IL BENE
ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA DEL PERCORSO.
Figura degli !Organismi misti!: ATTIVITA’ di VALORIZZAZIONE prevista !dall’art 112 del
Codice! CONSENTE !!!!!!!!!!!!! l’attuazione di una leale cooperazione tra soggetti pubblici e
privati attraverso organismo misto (cos’è l’organismo misto? Soggetti pubblici e soggetti fisici di
natura privata)!!!. !Norma legge 241 del 1990! e si prescrive il Rapporto tra pubblica
amministrazione siano apportati da buona fede e correttezza.
Organismo Misto: !!!!!rappresentati di soggetti pubblici e di proprietari privati, !!!!Pubblico e
privato cooperano per valorizzare un insieme di beni culturali sia pubblici che privati!!!!.
AGISCE IN 3 FASI: 1 FASE DEFINITA STRATEGICA: SI ACCORDANO LE STRATEGIE
DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE NON VENGONO DECISE IN
VIA SOLITARIA E AUTORITARIA DAI RAPPRESENTANTI DEI PUBBLICI
FUNZIONARI, MA CONDIVISA E FAVORISCE UNA VERA E PROPRIA
VALORIZZAZIONE DEL BENE!
!!!!Una volta che c’è l’accordo e intesa tra pubblico e privato, 2 FASE DEFINITA
PROGRAMMATORIA. si stabilisce il programma di valorizzazione e poi l’organismo interviene
nella fase di gestione, in cui i programmi generali prefissati dai soggetti pubblici e privati
vengono eseguiti!!!
Ce ne sono pochi, perché c’è diffidenza nei confronti del privato e non si voglia approfittare di
risorse pubbliche.
Lezione 8
FRUIZIONE E GESTIONE:
GARANTIRE LA POSSIBILITA’ DI GODERE DEL BENE CULTURALE.
FRUIZIONE PUBBLICA E GODO DI UN BENE CULTURALE COME TUTTI GLI ALTRI
CITTADINI.
FRUIZIONE LIMITATA ANCHE A UNA SOLA PERSONA, DETTA FRUIZIONE
INDIVIDUALE! ATTRAVERSO PERO’ IL PAGAMENTO A CARICO DEL SOGGETTO
PRIVATO ALL’AMMINISTRAZIONE.
Disciplina specifica sul biglietto, decidere il costo e se ci sono agevolazioni e sconti. Non c’è nel
Codice ma in un atto normativo n 507 del 1997.
Disciplina giuridica dell’apertura dei musei, non è nel Codice in un atto normativo decreto del
Ministro della Cultura del 30 Giugno 2016. Si prevede che i musei siano aperti tutti giorni, un
giorno di riposo.
Disciplina della riproduzione di beni culturali. E’ ammessa? No, la riproduzione di un bene è
vietata e autorizzata solo in casi eccezionali.
Sono consentiti invece i calchi da copie già esistenti del bene. Il bene culturale e si possono fare
delle copie sempre leggermente differenti dall’originale, si possono prendere i calchi solo dalle
copie.
NELLA PRIMA FORMA significa che quando !!l’amministrazione riconosce che !non! ha le
competenze professionali e risorse economiche finanziare per poter provvedere all’esecuzione di
tutela!!! e valorizzazione del bene.!!!! SI RIVOLGE AL MERCATO E CHIEDE AGLI
IMPRENDITORI DI INTERVENIRE AL POSTO SUO!!!!! ATTRAVERSO UNA GARA
D’APPALTO CORRETTA E UN BANDO CHE TIENE CONTO DELLE REGOLE DEL
CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI!!!!!! SI SELEZIONA IL MIGLIOR OFFERENTE
CON LA MIGLIORE OFFERTA DAL PUNTO DI VISTA QUALITATIVO!!. SOGGETTO CHE
SI AGGIUDICA LA GARA PUBBLICA DIVENTA IL REFERENTE
DELL’AMMINISTRAZIONE PER L’ESECUZIONE DI QUELL’INTERVENTO. !!!!MA
DEVE COMUNQUE CONTROLLARE!!!!
GESTIONE MUSEI art 101 del Codice, Museo ufficio, Museo ufficio di livello dirigenziale e
museo fondazione. Quello Ufficio dipende dal livello, uno non è dirigenziale e l’altro no e entrambi
si considerano facenti parte dell’amministrazione, il museo di fondazione coniuga pubblico e
privato e il museo fondazione e significa che ha un modello di gestione che emette in rilievo
l’assunzione della sua personalità giuridica separati dal Ministero della Cultura!
GESTIONE DEI SITI UNESCO e parliamo di normativa Unesco che non è obbligatoria è
facoltativa si applica la normativa UNESCO solo le Stato intende inserire il bene culturale nella
lista con richiesta! Quando il sito culturale entra nella lista culturale Unesco e la normativa
internazionale che pone un successivo problema, art 117 comma 1 della Costituzione norma
internazionale! Gestione nei Siti Unesco la legge n 77 2006 ha previsto che per ogni sito Unesco ci
dovrebbe essere corrispetivo piano di gestione del Sito.
!!Erogazioni liberali (ovvero una donazione da parte di un soggetto privato senza richiedere
una controprestazione o riconoscimenti di natura economica) e agevolazioni fiscali: Art bonus
utilizzato per 1. interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni culturali pubblici,
2. per attività di ristrutturazione di luoghi di cultura e musei, 3. per realizzare nuovi edifici
per finalità di tipo culturale, !!!è un meccanismo art 1 decreto legge n.83 2014, rappresenta un
credito di imposta fino al 65% dell’importo che il soggetto ha erogato. Lo Stato mi deve quel
denaro che corrisponde a quel credito.!!!!
Soggetto privato paga 1000€ per valorizzare un bene culturale di una pubblica
amministrazione, il soggetto privato può usare il 65% di 1000€ per pagare meno tasse.
Lezione 9
Cooperazione: è in un istituto centrale, il Codice valorizza la formazione di accordi ma
dall’altro lato conserva una impostazione statalista cerca di accentrare quelle di
valorizzazione all’amministrazione centrale o alle Regioni.
NORME !le norme generali che consentono le collaborazioni cooperazioni tra soggetti
pubblici e privati.! Le norme nella legge 241 del 1990. ART 11 e 15
ART 11 modello generale per cooperazioni pubblico e privato e i paternariati visti la lezione
precedente !!!PERMETTE alla !pubblica amministrazione di arrivare a un accordo di
collaborazioni con un soggetto privato! !che può integrare (dove c’è un po’ di provvedimento
amministrativo) o sostituire il tradizionale provvedimento amministrativo. !!!!L’accordo è una
Soluzione PREFERIBILE perché è consensuale e al posto di questo provvedimento
amministrativo, !!!viene stipulato un accordo e contratto!! pubblico privato !così si evita di
andare dal giudice e costi processuali. !!!!!
!!!Perchè il provvidemento amministrativo è Unilaterale e imperativo e incide nella sfera
giuridica senza il loro consenso. !!!!
ART 15 accordo consensuale tra !soggetti pubblici!, per farsì che anche tra pubblica
amministrazioni ci siano accordi per !!finalità comuni!!! dove il procedimento si rifà all’art
11.
FORME DI COOPERAZIONI:
SONO 3: Cooperazioni tra istituzioni, tra organi e tra pubblico privata
LA PRIMA: Cooperazione iteristituzionale, forma di cooperazioni con accordi e intese tra
istituzioni pubbliche ricollegabile quindi all’ art 15!.
La SECONDA: Cooperazione iterorganica non si sviluppa tra regione e ministero, ma anche
tra direzione generali ma anche tra !!!!!!!organi dello stesso ente pubblico o dello stesso
comune cittadino!! (NON PERO’ tra ESEMPIO DIREZIONE GENERALE E COMUNE)
LA TERZA: Cooperazione itersoggettiva tra soggetti pubblici e soggetti privati, fa riferimento
all’art 11 e quindi alle norme del paternariato pubblico privato.
!!ESISTE ANCHE Cooperazione! funzionale o strutturale!, la prima è accordo per svolgere le
attività, la seconda per la creazione di soggetto terzo.!!
Lezione 10
Paesaggio e beni paesaggistici compongono il patrimonio culturale ai sensi art 1 del Codice
art 9 della Costituzione tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico
Riforma della Costituzione con l’aggiunta di un terzo comma, e tutela anche l’ambiente (Sviluppo
sostenibile) e protegge gli animali e comporta un cambio di pensiero, prima si diceva che il
paesaggio è un valore primario e all’interno di una norma tra i principi fondamentali della
Costituzione. Effetti dei cambiamenti climatici si cercano fonte rinnovabili ma il problema delle
pale eoliche può rovinare il paesaggio.
Protezione del territorio per il valore culturale e con questa riforma il bene ambiente e alla solubrità
del paesaggio e si rafforza la distinzione tra paesaggio e ambiente!, il concetto di ambiente del
territorio protetto dall’inquinamento e il concetto di paesaggio protezione del territorio sotto
il profilo culturale.
Il paesaggio fin dal 1905 ha sempre mantenuto una grande importanza e rilevanza e infatti già
nel 1905 con legge 411 il legislatore si preoccupò di tutelare la pineta di Ravenna, non per
esigenze di protezione della fauna ma perché la pineta di Ravenna esprimeva quegli alti valori
patri e ricollegabili alla storia culturale italiana!
Accento collegamento paesaggio come territorio avente valore culturale
Legge croce 1922 e viene predisposta un primo regime giuridico per i beni immobili e bellezze
panoramiche e meritevole di protezione per la loro bellezza naturale e la loro particolare
relazione con la storia civile e letteraria!!
MA SOLO NEL 1939 si arriva a un quadro giuridico più preciso, legge Bottai 1089 per la
tutela di cose interesse artistico o storico, quindi che hanno valore culturale
1497 per la protezione delle bellezze naturali, non per il possesso culturale ma per il !!!!!!!
valore estetico apprezzato!!! Questa legge si affiancava un regolamento di esecuzione dal regio
decreto 1357 del 1940 e distingueva le bellezze naturali in bellezze individue, cose immobili
con cospicui caratteri di bellezza naturale e bellezze d’insieme, cose immobili che compongono
una caratteristico aspeto avente carattere estetico.
!!!!!Poi c’era la facoltà degli enti pubblici di un piano territoriale paesistico ma proprio
perché non era obbligatorio non lo fece nessuno!!!
La legge Galasso 312 del d.l. 1985 e cambia rotta nella tutela del paesaggio che serve a
proteggerlo ma porta due elementi, 1° ELEMENTO sottopone a vincolo ex legge intere aree
territoriali naturali che presentano forti valori estetici come i ghiacciai o vulcani. Questi e
altre zone territoriali naturali SECONDO LA LEGGE, su queste zone i privati non si può
costruire se costruite sono abusivi e devono essere demoliti.
2° ELEMENTO: il legislatore impone all’ente regionale di dotarsi di un piano paesistico
territoriale.!!!!
Testo unico 1999 che serviva per racchiudere tutte le discipline giuridiche relative alla tutela e
non portava nessun elemento innovativo.
Codice del 2004 che fin dalla prima versione è stato scritto come Codice dei beni culturali e
del paesaggio, dove il paesaggio è collegato strettamente ai beni culturali ma da questi deve
essere distinto. IL patrimonio culturale è composto da beni culturali e beni paesaggistici, che
sono singoli beni. IL CODICE SALVAGUARDA IL PAESAGGIO CULTURALE, E’ LEGGE
Convenzione Europea del 2000, il paesaggio è quello soggettivamente percepito dalle
popolazioni che abita quel luogo, territorio espressivo di identità, il cui carattere di questo
deriva dall’azione di fattori naturali umani e dalle loro interelazioni. (secondo anche art 131
del Codice comma 1 )
Tutti i paesaggi sono uguali! LA CONVENZIONE SALVAGUARDA TUTTI I PAESAGGI,
NON E’ LEGGE
Lezione 11
Il patrimonio culturale formato dai beni culturali e beni paesaggistici.
Il paesaggio concetto più ampio, i beni paesaggistici vengono indicati art 134 del codice beni
immobili che sono dichiarati di notevole interesse pubblico.
Territorio espressivo, sia il bene paesaggistico. Zone limitrofe ai beni paesaggistici perché
rientrano nel concetto di paesaggio.
Oltre a quell’area naturale protetta in quanto bene paesaggistico previsto art 142 del
Codice. !!!protetta bisogna considerarne il perimetro, un area territoriale, definito !ulteriore
contesto territoriale!, da sottoporre alla tutela.
Il bene immobile che sottoposto a un procedimento amministrativo culmina con un
provvedimento amministrativo, che è la dichiarazione di notevole interesse pubblico.
Tipologia elencata di beni paesaggistici e descritta nell’articolo 136 del Codice, la prima
categoria di beni paesaggistici ritenuti tale !!dall’amministrazione competente, la
sopraintendenza esamina le caratteristiche del bene e ha il compito di dichiarare la sussistenza
o meno quindi !del notevole interesse pubblico!!!, se lo accetta diventa un bene paesaggistico
tramite un provvedimento amministrativo!! .
!La seconda categoria di beni è presentata nell’art 142 sono sempre beni immobili e aree
territoriali e sono !BENI PAESAGGISTI VINCOLATI DALLA LEGGE!, il vincolo di
protezione non viene posto dall’amministrazione ma direttamente dal legislatore tramite legge e il
codice dei beni culturali!! come i fiumi e le zone costiere, ghiacciai aree naturali sottoposte a
un vincolo di tutela che non deriva da un provvedimento amministrativo ma dalla !legge.!!
!L’intervento umano ci può essere ma non può recare giudizio all’interesse culturale del bene!
Terza categoria, beni paesaggistici individuati da piano paesaggistico se esiste all’interno della
regione interessata. !C’è sempre un provvedimento amministrativo, non è la dichiarazione di
notevole interesse pubblico ma un provvedimento amministrativo !per formare uno strumento
pianificatorio!!! previsto dall’art <!135 e 143 del Codice! Le Regioni sono soltanto 5 in Italia,
che hanno piano paesaggistico descritto dal Codice solo, Toscana, Puglia, Piemonte, Friuli
Venezia Giulia Lazio.
Centri nuclei storici e varie tipologie di beni paesaggistici sono coincidere in un unico concetto
di analisi.
Strumenti di azione per tutelare il bene per proteggerlo e salvaguardarlo, TRE STRUMENTI:
1.la posizione di vincoli paesaggistici, 2. il piano paesaggistico e 3. la autorizzazione
paesaggistica. Tutte e Tre servono per proteggere il valore paesaggistico del bene.
1. STRUMENTO TRE TIPI DI Vincoli posti dalla legge, 1. i vincoli definiti ai sensi del art
142, sono nudi: 2. i vincoli derivanti posti tramite una dichiarazione di notevole interesse
pubblico sono vincoli nudi e vestiti, 3. i vincoli dei piani paesaggistici, vestiti.
Il vincolo nudo è soltanto un vincolo che va a riconoscere e identificare il bene paesaggistico
e !!!!non prescrive nessuna indicazione su come proteggere quel bene.!!!!
QUESTE Misure previste dall’autorità amministrativa, rendendo il vincolo nudo come vincolo
vestito, !vestito! è quando oltre a riconoscere il bene immobile come bene paesaggistico !detta
anche le prescrizioni formative di utilizzo del bene! quali sono le attività che possono essere
svolte attraverso quel bene evitando quel bene possa perdere il valore paesaggistico che
manifesta? Rendendolo il vincolo nudo, con quello vestito.
Ente pubblico, pubblica amministrazione, il termine tecnico viene definito come persona giuridica,
creata dal diritto, quale centro di attribuzione di rapporti giuridici. Capacità giuridica, la acquistano
al momento della nascita, soggetto concepito come titolare di alcuni diritti. Le persone fisiche
acquistano i diritti e doveri al momento della nascita. Capacità, atto compiuto dall’amministratore
delegato.
Enti pubblici sono persone giuridiche, previsione di legge. E’ la legge che lo definisce tale.
Relazione di strumentalità, di controllo, e di finanziamento economico. Un ente pubblico
territoriale, stato, regioni. Chiudiamo il concetto di ente pubblico territoriale. Economico o non
economico. Insieme di attività tutte temporalmente collegati e connessi. Materiali proseguimento
del pubblico interesse.
I capitoli del libro, nozione di bene culturale. Legislazione, oggetto.. storico la prima volta che
compare bene culturale con un atto di natura normativa internazionale 1954, convenzione dell’aia.
Inizia a circolare la locuzione dal 1958. Dal 1948 perché l’anno di emanazione della costituzione
art. 9 promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica.
Definizione di beni culturali, tre norme, art 10 e 12
Cose immobili o mobili, sono i beni culturali che presetno un interesse storico artistico archelogico,
etno antropologico, e tutte le altre cose individuate dalla legge.
Una cosa immobile è un edificio, vincolata legata al suolo. Cosa mobile è un oggetto che si può
spostare, libro.
Beni culturali immateriali, convenzioni Unesco. Beni culturali minori, rappresentano delle
espressioni culturali locali.
Definizione beni culturali.