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e un eroe che
non sa di esserlo
sul fondo dell’abisso.
sul fondo dell’abisso.
droga.
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sul fondo dell’abisso.
vita non è per tutti” forse questa frase è vera, per quanto
sia doloroso da ammettere...
nessun drogato immagina mai di diventarlo, nessun ragazz-
ino pensa al proprio futuro e si vede drogato, o depresso,
o suicida.
il fatto però è che quel primo passo che si fa verso una
dipendenza è quello fatale, quello distruttivo, eppure è
quello più facile, oh se non è facile. è quello che ti trascina
nel vortice, e quando ti rendi conto di dove sei arrivato
non hai più vie di scampo, non puoi più uscirne, non puoi
farcela da solo, hai bisogno di qualcuno che ti afferri per
entrambe le mani e ti tiri fuori finché sei in tempo. e se
riesci ad uscirne vivi lottando per non avere una ricaduta,
perché quando ce la fai ti rendi conto di essere migliore,
che vali di più, che la tua vita vale di più, ma non sai
mai cosa verrà, non immagini quanto sarà difficile non ri-
caderci, non ricominciare.
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
5
sul fondo dell’abisso.
notte.
buio.
terrori, tremori, brividi.
sogni disturbati.
incubi.
notti insonni.
un’anima tormentata brama il riposo.
brama la salvezza.
la luce.
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sul fondo dell’abisso.
azure.
7
sul fondo dell’abisso.
8
sul fondo dell’abisso.
mai.
ma capita.
o almeno è quello che mi dico per non pensare di aver già
perso.
9
sul fondo dell’abisso.
egoista.
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sul fondo dell’abisso.
11
sul fondo dell’abisso.
tremito.
12
sul fondo dell’abisso.
lacrime.
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sul fondo dell’abisso.
inquietudine.
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
dubbio.
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sul fondo dell’abisso.
rabbia.
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sul fondo dell’abisso.
determinazione.
“non ti arrendere”.
non è un incoraggiamento qualunque, è un grido di battaglia.
la frase che mi è stata detta ogni volta che ho raggiunto
il fondo, e quella per cui non ho mai mollato. finora. a
volte il peso della realtà diventa insostenibile e ci trascina
giù, e il fatto è che in discesa è cosı̀ facile lasciarsi an-
dare, è una caduta libera, arrivi sul fondo, ti fermi, ci
resti. fa schifo però. il fondo fa schifo. ad un certo punto
bisogna risalire, ma non basta volerlo, “ci vuole determi-
nazione” e non è facile trovarla quando tutto va male e
sembra non avere senso, perché ti chiedi che senso avrebbe
continuare, ti convinci che nulla cambierà mai. ma non
è cosı̀. le cose cambiano. sempre. in meglio. bisogna
solo aspettare e trovare il coraggio di affrontare la vita. di
alzarsi in piedi e dire “mi riprendo la mia cazzo di vita a
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sul fondo dell’abisso.
19
sul fondo dell’abisso.
dolore.
distruggere.
tutto.
di me.
tutto l’odio,
tutto il dolore,
indirizzati a me.
un bisogno,
trasformare il dolore
nella mia mente
in qualcosa di fisico.
lividi.
tagli.
sangue.
dolore.
fa male,
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sul fondo dell’abisso.
brucia,
all’inizio.
poi è pace.
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sul fondo dell’abisso.
indifferenza.
a volte ci diciamo,
per orgoglio,
che una certa cosa non ci tocca,
che non ci fa male
e non ci importa.
ma la bugia serve a poco
in realtà,
perché sotto sotto,
in fondo al nostro cuore,
sappiamo bene che non è cosı̀,
che l’indifferenza è solo una facciata,
che serve a proteggerci,
ad avvolgere quel cuore
che non sappiamo più
come difendere.
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sul fondo dell’abisso.
23
sul fondo dell’abisso.
sfiducia
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sul fondo dell’abisso.
25
sul fondo dell’abisso.
coraggio.
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
amore.
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
31
sul fondo dell’abisso.
umano.
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
invincibile.
cercare la sfida
ogni giorno,
in ogni cosa che si fa,
giocare per il gusto di farlo,
senza pensare che potresti perdere,
è quello il momento
in cui vinci,
in cui sei invincibile
perché non hai nulla da perdere,
metti in gioco solo te stesso
perché vuoi farlo,
perché il rischio ti eccita,
ti diverte,
sei curioso di sapere
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sul fondo dell’abisso.
come finirà,
fin dove puoi spingerti,
quale sarà il tuo limite,
come un animale
inferocito
che brama la preda,
implacabile
finché non crolla
o finché non vince.
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sul fondo dell’abisso.
tagli.
notti passate,
una lametta tra le dita,
a incidere linee,
a sfogare l’odio,
ad affondare nella carne,
il sangue
che si raccoglie in gocce,
che scorre,
che tinge il bianco,
il bruciore che distrae
dai mostri della mente,
è un grido disperato
per sentire qualcosa,
per sentirsi di nuovo vivi.
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sul fondo dell’abisso.
37
sul fondo dell’abisso.
morte.
38
sul fondo dell’abisso.
follia.
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
salvezza.
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sul fondo dell’abisso.
42
sul fondo dell’abisso.
creazione.
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sul fondo dell’abisso.
voragine.
inquietudine soffocante.
che toglie il respiro.
il sonno.
non so cosa sia.
ma è qui.
non mi lascia mai.
a volte si ammutolisce.
ma poi torna prepotente.
all’improvviso.
inaspettata.
distruttiva.
è come una voragine che si apre nel centro del mio petto.
e fa male.
opprime i sensi.
le emozioni.
44
sul fondo dell’abisso.
tutto.
45
sul fondo dell’abisso.
gabbia.
la mente confina.
il cervello è una gabbia da cui non si può scappare.
ho dentro infinite cose.
emozioni.
idee.
parole.
creazioni.
ma restano dentro.
mi fanno somigliare ad una bomba.
pronta ad esplodere al primo sprazzo di libertà.
a tirar tutto fuori.
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sul fondo dell’abisso.
pianto.
ci sono parole.
tante.
infinite.
intrappolate.
senza via d’uscita.
le lacrime sono un piccolo spiraglio per quelle parole non
dette.
non potranno mai parlare.
è vero.
ma è meglio che tenere tutto dentro.
e allora sgorgano inaspettate.
immotivate.
è un pianto che libera.
poi sono più lucida.
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sul fondo dell’abisso.
tempesta.
48
sul fondo dell’abisso.
perdita.
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sul fondo dell’abisso.
emozioni.
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
comprensione.
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sul fondo dell’abisso.
53
sul fondo dell’abisso.
resurrezione.
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sul fondo dell’abisso.
meraviglia.
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sul fondo dell’abisso.
distanza.
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sul fondo dell’abisso.
incapace.
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sul fondo dell’abisso.
vorrei.
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sul fondo dell’abisso.
dine, e ne ho paura.
la depressione non è solitudine. per questo forse non l’ho
mai compresa veramente. quando sei depresso non ti im-
porta nulla di te, non sai nulla di te, perché non sai chi sei.
non sai quello che provi. non hai paura di stare da solo
perché non hai coscienza della tua persona. esisti forse.
ma non sei. non vivi. è una cosa straziante da ammettere,
ma è cosı̀.
e nel momento più buio non provi solitudine. no. solo
vuoto.
quindi mi rendo conto che ho tante belle persone a circon-
darmi, persone splendide, che amo infinitamente, per cui
morirei se necessario. ma nessuna di loro è quella persona
credo.
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sul fondo dell’abisso.
piegati.
60
sul fondo dell’abisso.
muro.
faccio quello che faccio perché sono io, e penso quello che
penso e dico quello che dico perché sono io, è tutto parte
di me, non puoi dividerci. non mi taglio perché voglio
morire, ma perché mi conforta, quel dolore, quel bruciore
mi conforta quando non so più cosa sentire o provare.
non penso di suicidarmi per attirare la tua attenzione, ma
perché nel momento in cui lo faccio non so cosa fare della
mia vita, non mi sento importante per nessuno, neanche
per me stessa, e nel momento in cui mi rendo conto che
neanche per me è importante diventa facile pensare di ab-
bandonarla. e ti dico queste cose non per farti star male o
per spaventarti, ma perché ci tengo a te, perché sei l’unica
persona a cui posso dirle, perché mi fido, perché credo che
forse un giorno potrai capirmi davvero.
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sul fondo dell’abisso.
se.
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sul fondo dell’abisso.
ricordi.
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sul fondo dell’abisso.
64
sul fondo dell’abisso.
esistere.
65
sul fondo dell’abisso.
sfugge.
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sul fondo dell’abisso.
crollo.
due volte.
il fine settimana
si avvicina,
il momento
del crollo
si avvicina.
il vuoto.
67
sul fondo dell’abisso.
piume.
lasciale morire,
tutte quelle parole
che ti fanno soffocare,
che ti tolgono il respiro.
tutte quelle parole
che dolorosamente
tieni dentro,
quelle che senti
come una stretta alla gola.
buttale fuori,
espirale come fumo,
lascia dissolvere il tuo male
come cenere al vento.
imparerai col tempo
che basta poco
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sul fondo dell’abisso.
69
sul fondo dell’abisso.
elena.
tu che mi sostieni,
che mi hai fatto sopravvivere
nei momenti
in cui meno avrei voluto farlo.
tu che sei il mio punto fermo,
anche nei momenti peggiori,
che mi sproni a vivere,
che mi incoraggi
ad andare avanti.
tu che mi fai sorridere,
anche quando
non ne ho voglia,
che mi ascolti,
e ti preoccupi per me.
tu che ci sei sempre
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sul fondo dell’abisso.
quando ne ho bisogno.
che mi fai vedere la luce
che c’è nel mondo e nelle cose.
tu che sei cosı̀ fantastica,
talmente tanto
che non penso di meritarti.
71
sul fondo dell’abisso.
violenza.
72
sul fondo dell’abisso.
cielo.
73
sul fondo dell’abisso.
vic.
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sul fondo dell’abisso.
75
sul fondo dell’abisso.
occhi.
76
sul fondo dell’abisso.
crescere.
77
sul fondo dell’abisso.
78
sul fondo dell’abisso.
perdono.
79
sul fondo dell’abisso.
amici.
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sul fondo dell’abisso.
81
sul fondo dell’abisso.
crimine.
-fa male?
-si, sempre, in continuazione
-tanto?
-...
-com’è?
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sul fondo dell’abisso.
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sul fondo dell’abisso.
autodistruzione.
il desiderio di autodistruzione
mi consuma,
cerco un modo per farmi male,
per sentire
qualcosa,
per distruggere
il mio corpo,
non mi curo più delle conseguenze di ciò che faccio,
se cado e mi faccio male non importa,
se mi rompo un osso non importa,
se mi taglio e sanguino non importa,
nulla importa,
finché procura dolore
o stordimento,
quando è troppo una forte dose di antidolorifici spegne
84
sul fondo dell’abisso.
tutto,
il mondo va a rilento allora,
ogni suono è ovattato,
ma dura poco.
poi tutto quel peso mi crolla di nuovo addosso
e annego di nuovo.
85
sul fondo dell’abisso.
blu.
86
sul fondo dell’abisso.
svuoto la mente.
e tutto è più limpido.
più caldo.
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sul fondo dell’abisso.
confinato.
88
sul fondo dell’abisso.
emozioni.
89
sul fondo dell’abisso.
empatia.
sapere le cose.
sentirle.
è empatia?
forse con il mondo.
con l’universo.
mi stupisce sempre.
rendermi conto di aver capito una determinata cosa senza
saperne nulla.
pensare ad una cosa nel momento in cui accade.
sentirmi influenzare da un’emozione che non mi appar-
tiene.
è una sensazione che sopraffà.
che confonde.
mi chiedo sempre come sia possibile.
mi fa pensare che aprendo la nostra mente, allargando i
90
sul fondo dell’abisso.
91
sul fondo dell’abisso.
male.
92
sul fondo dell’abisso.
pioggia.
toglie il fiato
il modo in cui la pioggia
non si preoccupa di nessuno.
non importa chi c’è sotto,
cosa sta facendo,
la pioggia non si cura degli umani.
arriva.
è uguale per tutti.
non discrimina.
lava via tutto.
e se ne va
in pace,
esattamente come è arrivata.
93
sul fondo dell’abisso.
ritmo.
94
sul fondo dell’abisso.
scrivere.
scrivere e indispensabile.
tira fuori le cose.
libera l’anima.
la mente.
la forza delle parole è incommensurabile.
il loro potere sull’anima.
soprattutto se scritte.
restano indelebili nel tempo.
95
sul fondo dell’abisso.
controllo.
96
sul fondo dell’abisso.
impotente.
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sul fondo dell’abisso.
98
sul fondo dell’abisso.
99
sul fondo dell’abisso.
corpo.
questo corpo,
lo sento stretto.
mi dimeno all’interno,
ed è come se mi strappassi
in piccoli pezzi
per riuscire ad adattarmi.
100
sul fondo dell’abisso.
attesa.
101
sul fondo dell’abisso.
102
sul fondo dell’abisso.
103
sul fondo dell’abisso.
sensazione.
104
sul fondo dell’abisso.
accontentarsi.
105
sul fondo dell’abisso.
106
sul fondo dell’abisso.
prevedibile.
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sul fondo dell’abisso.
108
sul fondo dell’abisso.
109
sul fondo dell’abisso.
sangue.
è una dipendenza
incidersi la carne con qualcosa di affilato
non importa cosa
è sufficiente che rompa la pelle,
che permetta al sangue di uscire.
110
sul fondo dell’abisso.
fortuna.
111
sul fondo dell’abisso.
giudizio.
112
sul fondo dell’abisso.
sentieri.
113
sul fondo dell’abisso.
voce.
questo è ciò che mi tiene sana. questa voce nella mia testa.
questo continuo pensiero che non smette mai, non si ar-
resta. non ha un filo logico, salta da una cosa all’altra.
114
sul fondo dell’abisso.
sopravvivere.
115
sul fondo dell’abisso.
116
sul fondo dell’abisso.
insoddisfazione.
117
sul fondo dell’abisso.
roza.
118
sul fondo dell’abisso.
margherite.
119
sul fondo dell’abisso.
mondo.
120
sul fondo dell’abisso.
oppresso.
121
sul fondo dell’abisso.
passato.
122
sul fondo dell’abisso.
123
sul fondo dell’abisso.
tempo.
nessuno lo considera.
eppure è il costo più caro che paghiamo durante la nostra
vita.
attimi perduti che non torneranno mai più.
fuggitivo è,
fluido,
scorrevole,
inafferrabile dai più.
ma chi sa vivere sa come carpirlo.
come gustarlo appieno.
124
sul fondo dell’abisso.
ferirsi.
125
sul fondo dell’abisso.
bambini.
126
sul fondo dell’abisso.
tramonto.
127
sul fondo dell’abisso.
legge.
128
sul fondo dell’abisso.
arroganza.
129
sul fondo dell’abisso.
write.
130
sul fondo dell’abisso.
incubi.
131
sul fondo dell’abisso.
torna.
132
sul fondo dell’abisso.
incompreso.
parlavo,
cercavo di spiegarmi,
ma nessuno ascoltava,
nessuno capiva.
ed era triste,
ed ero triste,
e mi sentivo soffocare.
mi veniva da piangere.
le persone a me più care,
neanche loro capivano,
e mi si spezzava il cuore.
133
sul fondo dell’abisso.
sordo.
134
sul fondo dell’abisso.
135
sul fondo dell’abisso.
bisogno.
scrivere.
è un bisogno,
un bisogno fisico,
il mio corpo freme
per farmi scrivere.
è l’unica cosa capace
di placarmi al momento,
la mia sanità mentale da questo ora,
è l’unica cosa
che mi tiene insieme.
sono sul punto
di andare fuori di testa.
136
sul fondo dell’abisso.
silenzio.
c’è silenzio.
da un po’ di tempo c’è silenzio.
ed è strano,
perché non c’è mai silenzio.
mai del tutto.
tutto tace.
c’è solo il vuoto.
neanche il dolore funziona più.
non mi piace,
non so come gestirlo
e mi spaventa.
137
sul fondo dell’abisso.
inconcludente.
138
sul fondo dell’abisso.
orgoglio.
la speranza
in tutto ciò che dici,
è ciò che mi spinge ad andare avanti,
a non mollare.
“non ti arrendere”
mi hai detto,
dici che ti incoraggio
ma tu lo fai senza rendertene conto.
che cosa stupefacente
trovare una persona
a cui appoggiarsi,
in cui trovare forza,
scegliere di incoraggiarsi a vicenda,
impegnarsi a motivare qualcuno,
perché lo si vuole vedere in alto;
139
sul fondo dell’abisso.
sentirsi orgogliosi
di ogni suo miglioramento,
di ogni sua conquista.
140
sul fondo dell’abisso.
signore.
signore,
guida la mia mano
a tracciar sentieri di parole
che siano per me
verità nei momenti di dubbio,
e guida attraverso la perdizione.
signore,
segna per me il mio cammino
perché il timore
di smarrire la retta via
per me è paralizzante.
signore pietà.
dona a me pace.
141
sul fondo dell’abisso.
lettera.
caro . . . ,
142
sul fondo dell’abisso.
143
sul fondo dell’abisso.
144
sul fondo dell’abisso.
145
sul fondo dell’abisso.
rotto.
146
sul fondo dell’abisso.
oblio.
mi manca tutto.
in verità ho paura di provare perché forse non cambierà
nulla, ma non posso sapere neanche se cambierà ogni cosa,
e comunque sei stato tu a insegnarmi a non mollare, quindi
non lo farò.
ti devo delle scuse, questo è sicuro, per tutto quanto, i pi-
anti, gli scleri, l’egoismo, hai presente quella cosa sul fatto
che mi sfuggono le cose? era proprio questo che intendevo,
che è tutto cosı̀ fottutamente chiaro, che ho le cose davanti
ma non le vedo, ed è il torto più grande che faccio a chi mi
sta intorno, ma soprattutto nei confronti di chi mi vuole
bene.
non vedo il bene, tutto ciò che viene fatto per me, e non
so perché, finché non crolla tutto, e a quel punto è un po’
inutile.
147
sul fondo dell’abisso.
148
sul fondo dell’abisso.
colore.
149
sul fondo dell’abisso.
si svuotano i polmoni.
galleggio.
soffoco.
annego.
nei tramonti c’è evoluzione di uno stato d’animo.
c’è crescita.
guardo un tramonto e rifletto sul senso della vita.
sullo scorrere del tempo, scandito dal percorso del sole nel
cielo.
su un’altra giornata trascorsa, segnata dal calar del sole.
dal suo eclissarsi all’orizzonte.
una luce tenue e calda ricopre il mondo.
di colore.
di rosa, di rosso, di arancione, di giallo.
smuove l’anima.
la riempe di paura.
di gioia.
150
sul fondo dell’abisso.
di tristezza.
di voglia di libertà.
di coraggio.
che esplode nel mio petto ed è impossibile da resistere.
mi piega come fossi di carta.
allora distolgo lo sguardo.
lo rivolgo a est, dove il cielo è più buio.
privo di colore.
151
sul fondo dell’abisso.
fallimento.
qualsiasi cosa
io abbia mai fatto
non è stata abbastanza.
una delusione.
un fallimento.
152
sul fondo dell’abisso.
paradiso.
153
sul fondo dell’abisso.
purgatorio.
154
sul fondo dell’abisso.
inferno.
eri sul letto. non ti alzavi più, perché non sapevi cosa fare
della tua vita. ti trovavi sul fondo dell’abisso, a guardare
155
sul fondo dell’abisso.
156
sul fondo dell’abisso.
157
sul fondo dell’abisso.
notte.
crepuscolo.
158
sul fondo dell’abisso.
159
sul fondo dell’abisso.
interrotta.
160
sul fondo dell’abisso.
giorno.
161
sul fondo dell’abisso.
abisso.
162
sul fondo dell’abisso.
163
internato.
internato.
- spiegati
= ho perso un sacco di cose nella strada fin qui, non ho
più memoria, non so chi ero e neppure chi sono io ora.
quando ti lasci sopraffare cosı̀ dalla tua mente non ti resta
molto alla fine, ti senti solo come un guscio vuoto. magari
un giorno riuscirai a ritrovare te stesso, ma ti sembra cosı̀
improbabile come cosa, perché tutti quei pezzi che ti sono
caduti sembrano irrecuperabili, come il fumo che se ne va.
167
internato.
- che non ti serve recuperare ciò che hai perso, che forse
dovresti pensare a costruire tutto da capo, a creare una
nuova persona dalle macerie di ciò che sei ora
= il fatto è che non ti svegli un giorno e pensi “da oggi
starò meglio, mi rifarò una nuova vita”, quando quella
cosa che hai dentro ti stringe togliendoti l’aria che respiri,
la volontà, la forza di fare qualsiasi cosa. non so se per al-
tri sembra facile, ma so bene che per me non lo è, quando
uccidi te stesso con le tue mani poi non sei in grado di
rinascere, resti sul fondo dell’abisso, a guardare la luce che
penetra dalla superficie, convincendoti che non riuscirai
mai a risalire, che non vedrai mai più il sole.
- ...
= provi pietà per me?
168
internato.
169
internato.
170
internato.
= può darsi
171
internato.
172
internato.
173
internato.
- continua
= da piccoli credevamo ai mostri nascosti sotto al letto
o nell’armadio, ma crescendo ho imparato che gli unici
mostri siamo noi, che il terrore vive nella nostra mente,
e non possiamo scappare. provi ad ucciderti all’esterno
per liberarti della cosa che hai dentro, di tutto ciò che
senti profondamente tuo, in un modo cosı̀ doloroso che ti
ingabbia, e ti sembra di non poter scappare. e diventi una
di quelle persone da cui cercavi di tenerti lontano quando
eri più piccolo, allora comprendi la precarietà del mondo,
174
internato.
della vita, capisci che è tutto cosı̀ sottile, fragile, sul punto
di sgretolarsi da un momento all’altro, di andare in fran-
tumi, e tu con esso. allora non sai più chi sei, non sopporti
più ciò che sei diventato, cominci ad evitare gli specchi,
i tuoi occhi, perché ogni dannata volta quello che ci vedi
dentro è lo stesso, non cambia mai, e sono vuoti, disperati,
persi, e ti senti perso anche tu, ti chiedi perché vivi, per
cosa vivi, e non trovi una risposta, ti trascini avanti per
inerzia, anche se fa tutto schifo, in ogni caso, neanche te
ne accorgi.
175
internato.
ogni cosa.
- cosa te lo fa pensare?
= quando continui ad andare giù nel vuoto, arriva un mo-
mento in cui ti rendi conto di aver toccato il fondo, che
non puoi sprofondare più di cosı̀, ed è in quel momento
che realizzi di dover risalire, di doverti dare una spinta dal
basso e riaffiorare in superficie. e senti quella cosa dentro
di te, quel mostro, quella voce, che ti frena, che fa di tutto
per ostacolarti, che ripete incessantemente “io sono. tu
non esisti neanche. esisti solo nella tua mente, dove a nes-
suno è permesso di conoscerti. sei confinato, perché sono
io a prevalere. sempre. chiediti almeno ora, se sei reale o
sei solo il frutto dei miei pensieri annoiati, solo qualcosa
per tenermi compagnia, quando non so come rovinarti la
vita”. e ti abbatte, e ti distrugge. ma dentro di te sai
che devi lottare, e anche se non sei in grado di farlo per
176
internato.
- hai mai pensato che parlare con loro dei tuoi problemi in-
vece sarebbe meglio, che magari loro vorrebbero ascoltarti,
anche se non possono capire tutto quello che ti succede, an-
177
internato.
che se non possono entrare nella tua testa, che se non parli
non potranno mai capirti, che potrebbero anche un minimo
aiutarti per quanto è loro possibile. sai, a volte le cose che
ci succedono, le cose che abbiamo dentro la testa pren-
dono il sopravvento, ma parlare, parlare aiuta un sacco,
dare voce a quello che hai dentro rende più semplice fare
chiarezza sulle tue emozioni, sui tuoi pensieri, razionaliz-
zare le cose. inoltre non parlando dai l’impressione di non
fidarti di loro, anche se da quello che mi dici capisco che
ti fidi ciecamente di loro, che affideresti loro la tua stessa
vita.
= lo so. lo so bene. una persona che amo profondamente
una volta mi disse “entro nell inferno di dante se serve, mi
faccio tutti e nove i gironi, tu mi devi dire solo come fare, e
io entro nella tua testa” quindi so bene che chi ci tiene ve-
ramente vorrebbe capirmi, perché come mi disse di nuovo
quella persona “solo un altro te può aiutare te a combat-
178
internato.
179
internato.
180
internato.
181
per te.
per te.
fuoco.
scrivo di te,
perché è l’unico modo che ho per esprimere ciò che ho
dentro,
che provo per te.
mi hai intossicata con la tua personalità,
con il tuo carattere,
con il tuo modo di fare.
e ad un certo punto mi sono resa conto di essere fottuta,
perché mi stavo innamorando di te,
lentamente,
senza rendermene conto.
e ho preso fuoco.
tu mi hai fatto prendere fuoco.
185
per te.
salvami.
tu mi salvi.
me lo dicesti una volta,
un cuore rosso accanto,
e in quel momento non potei fare a meno di innamorarmi
di te,
del modo in cui credevi che fossi io
a salvarti,
quando nella mia mente
era l’esatto contrario.
perché eri tu a salvare me
ogni giorno,
dal primo momento in cui cominciasti a parlarmi
hai fatto in modo che ti amassi
nel più sincero,
totale,
186
per te.
187
per te.
parlare.
188
per te.
a gambe levate,
il più lontano possibile da me,
per come guardo questo mondo,
e come lo vedo.
avresti paura
della mia prospettiva.
piangeresti
stando nella mia mente.
e non lo voglio per te.
non lo meriti.
189
per te.
gioia.
190
per te.
musica.
191
per te.
confessione.
il tuo nome
è fisso nella mia mente,
non hai idea
di come il mio cuore
arda di amore per te,
del fuoco
che mi si accende dentro
al solo tuo pensiero.
sei la mia dannazione.
192
per te.
braccia.
vieni qui,
vieni e abbracciami,
altro non chiedo
se non stare
tra le tue braccia.
193
per te.
avanti.
194
per te.
ti amo.
195
per te.
debolezza.
in quelle conversazioni
mi sono persa,
chiacchieravamo
di qualsiasi cosa ci capitasse per la mente,
mi trattavi con affetto,
e il mio cuore
perdeva un battito
ogni volta che dicevi qualcosa di dolce.
parlavamo
che sembravamo una coppia,
e il mio errore
è stato quello di sperarci,
di credere
che forse
avresti potuto provare qualcosa
196
per te.
per me,
mi hai illusa,
mi sono illusa
ma quando ho rischiato di farmi male
mi ha sostenuta,
non mi hai lasciata cadere,
tu che sapevi di essere
il mio punto debole.
197
per te.
eroe.
198
per te.
dissidio.
diverse volte
mi hai fatto desiderare
di sparire,
di andarmene
e non lasciare più traccia,
di farla finita,
ma quei momenti sono sempre passati,
mi davi contro,
mi facevi sentire male,
ma riuscivi sempre a farmi ragionare,
a farmi dare il giusto peso
alle cose
e alle persone
che ho intorno.
e mi dilania il cuore
199
per te.
200
per te.
mare.
201
per te.
scusa.
202
per te.
203
per te.
spesso.
a volte ti penso.
spesso.
a volte scrivo di te
perché non posso scriverti,
perché ho paura di farlo.
a volte scrivo di te
perché mi manchi da far male.
a volte scrivo di te
perché mi si spezza il cuore
a ripensare al passato.
a volte scrivo di te
perché sento il mio cuore stringersi
al tuo pensiero.
a volte scrivo di te
perché non riesco a cancellare
204
per te.
205
per te.
tu.
resti tu,
tra i miei pensieri.
ad intossicare
le mie giornate.
come una carezza
eterna.
le parole si accavallano,
incespicano
tra una boccata di fumo
e l’altra.
parole vane.
il calore nel mio petto,
è il grido
di ciò che mi è rimasto
di te,
206
per te.
207
per te.
dimenticarti.
208
per te.
pensami.
209
per te.
parole.
210
per te.
tenerti
211
per te.
cenere.
212
per te.
risorgi.
213
per te.
sorriso.
la prima volta
che posai
gli occhi su di te,
mi rapisti
con il tuo sorriso,
fin dal primo momento.
la prima volta
che mi permettesti
di posarli
sulla tua anima,
mi innamorai,
completamente.
214
per te.
nostalgia.
mi manchi
sempre
prepotentemente
anche quando siamo seduti vicini mi manchi
perché?
è normale?
215
per te.
cammini.
i nostri cammini
si sono intrecciati
mi hai regalato
emozioni mai provate
sotto la pioggia
e in mezzo alla tempesta
eravamo invincibili
finché siamo rimasti uniti,
ma il tempo
e i nostri errori
ci hanno separati,
e il rammarico
ha preso il posto
di ogni emozione bella
che provavo.
216
per te.
e mi pento,
e mi sento debole
come non mai,
da quando
non ho più te
al mio fianco.
217
per te.
battito.
218
per te.
ricordo.
ti ho amato
dal primo momento
in cui ti ho conosciuto,
avevi qualcosa di speciale,
non ci eravamo ancora mai visti,
ma sapevo
che ti saresti conquistato un posto
nel mio cuore,
un posto grande,
importante,
vitale.
ci siamo visti,
ci siamo avvicinati,
e ti ho spinto via,
per amore,
219
per te.
220
per te.
aria.
sento il bisogno di te
come l’aria che respiro,
come il sangue
che scorre nelle mie vene.
221
per te.
diverso.
222
per te.
quel calore
al tuo pensiero
resterà in eterno.
ti amerò fino alla fine
dei miei giorni.
ma non te lo dirò mai più,
lo terrò per me.
223
per te.
fiducia.
per fiducia,
ti ho concesso
la parte peggiore di me,
perché sapevo
che mi avresti trattata bene,
non ho mai
dubitato di ciò.
e alla fine di tutto
non me ne pento
affatto.
224
per te.
persone.
ci sono persone
che un solo gesto
illuminano le nostre giornate,
rendono la vita
più bella,
più vivibile.
tu rendi la mia migliore,
con delle semplici parole,
e non serve neanche
che le pronunci,
ti basta scriverle,
e ogni pensiero si annulla,
la mente diventa tranquilla,
il cuore leggero.
sei una droga.
225
per te.
still.
226
per te.
228
per te.
229
per te.
-un eroe.
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