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Bas BIBLIOTECA y 2 XVI. : ' BREVE MEMORIA DE LI.DISCENDENTI DE- NOSTRA CASA MUSACHE * Giovanni Musachi Despota d'Epiro Historia della Casa Musachia BREVE MEMORIA DE LI DISCENDENTI DE NOSTRA CASA MUSACHI Be BIBLIOTEC Edito da Carlo Hopf - Berlino 1873 er P. CARLO MUSAIO-SOMMA €i & A os Via Confalonieri, 9- Tel. $8.47.02 29100 PIACENZA XVII BREVE MEMORIA DE LI DISCENDENT! DE NOSTRA CASA MUSACHL ¢ Tlavendo inviato di Roma il‘ Signor Andrea Angelo a me Don Constantino Musachi una genealogia di quelle che lui ha facto stam- para de Imporatori Romani et Constantinopolitani et di Regi, Prin- cipi et Signori; et in quella dice, che Constantino sesto figlio di Michael Imperatore, il quale discende de la stirpe del Magno Con- stuntino (pn compntando peri Ti dui primi di tal nome, cio’ 11. Magno ot il figlo), questo sesto Constantine ha generate Comin, che nacue dopo 1a morte del patre et Zcoi che per avanti nacque, Ja quale ebbe per marito Britanio del midesimo genere, Is matre de lo quale fi Theodosia del genere di Theodosio Imperatore Augusto, cho in lei fini tal genere. Per lu quale ebbe il Regno Apolo et Mliria, de la quale Zooi ha generato Mareo Britanio che che Laczaro che fi primo Dispoto del 1350. dell ervia dicta Bulgaria; et il di¢to Mareo Britanio a geae- rato Juvan Andrea altramente Stephano Re di Apolo et Iliria et jgnor i Musichia, et il detto davan Re ha generate tre figlioli: Vorasion, Andrea et Coico, Questo Andren seeundo genito | ebbe i titulo de Schaston crantos et fic signor di Epira, et @ quello che ni paire havea noticia, che et infirior sua memoria ghe amnctato se- guendo gli altri nostri discindenti, sincorie appresso viderete, ef ran voi. tigloli miei. sono dadici linie incomenezando da Britznio Ke predivto, el Ti altri anticessori si nel nostro arboro come aneo itt deta genewlogia pitt distin nite si vedeno, / A Gioranni Musuchi, Deepote ' Epire, Winorts delle cach Musachia, 271 Fi Britanio Re di Apolo et Iliria del genere di Britanio Ce- sare, e del dicto Marco Britanio Re, ¢ del dicto Juvan Andrea, aitramente Stephano, Re di Apolo et Miri, ~ signor di Musachia, © del dicto 8 ‘Andrea Sebaston crantos, signor di Epiro, e del dieto Theodore signor di Epiro, e del dicto ‘Andrea dispoth di Epiro, e del dicto Gino dispoth, e del dicto Andrea dispoth, @ del dicto Gino dispoth, © del dicto Don Joanni dispoth, e del dicto Don Constantino dispoth, ¢ del dicto Don Joanai, of D. Gasparro, alias D. Andriano Muench’. ‘A cid che sappiati, che vol dire ot signitcare | questo socto p.3 seritto Yitalo greco, quale havea il sopra dicto Andrea Musachi, Sebaston Crantos, * Sebaston, Consactato, houorabile, yenirabile, degno di hotore, | / i riverencia, di rispetto; latine: Augustum et venerabile, onde Sebasta Civitas Augusti nomini dedieata, cum antea Samaria dice- retury Strabo liber 16: Huius meminit eciam Plinin liber 5 e 13.-'| Crantos, Potencia, signoria, imperio; Jatine Potencia, imperium; et | enche dicto titulo mo I' aw diclarato alouni lieerat} grecl, et per, | piu certeza anco Io retrovato in Calopino in questa forma, sin! ! come & qui di sopra sericto, et a,chi piacerd, lo potra videro pert sua satisfacione in dicto autore. {i \ Jhesus Moria. rove memoria. de Don Gio. Movacki despato @ Epire of mot Jfiglioti Don Theodore, Don Adriano e Don Costentino; suo! fight ! ‘et auceessori de quel poco che lui-se ricorda, et son nel anno 1510. 7 Cancta sub sole vana, 1 Yenite fili, audite, timorem domini dovebo vos ip artouiieanadenae we = Oculi domini super iustos, et aures eius in preces eorum; vultus autem domini super facientes mala, ut perdat de terra eos. p-4 — Clamaverunt iusti, et dominus exaudivit eos, ot ex omnibus | tribulationibus eorum liberavit eos, Pyrro Re del’ Epiroti portava scritto in un suo anello queste parole: Al virtuoso & poca paga I esser signor del mondo, et al yitioso & poco castigo levarli la vita. Quello & honorato tra I’ honorati che la fortuna abate senza sna colpa, ¢ quello } infame tra I’ infami, che la fortuna inelza senza meritarlo, Tutto quello che potrete fare con lo buono, non Jo fate con lo male, et quello che possite haver con pace, non lo cerear con guerra, et quello che possite vingere con pregarlo, non lo spantare eon minacciarlo; quello che puoi rimediare in segreto, non lo castigare in publico, gh Il Pedre che lasciassuo figlio_savio e povero, pensa lasciarle assai, et quello che lo lassa’ricoo e-pazzo, pense che non Je lassa niente. : Pix valo un modiocre soccorso qual s' invia a tempo, chun ‘molto gagliardo se arriva tardo, L' homo che s’& fatto gran tiranno per forza, ginsto & che toma schiavo per giustitia, 4 Non basta ch’ una persona sia bona, ma é necessario che leva TV oceasione, che sia tenuta mala, p.5 L’ homo A du pensare, mentre che vive in questa vita, che la felicita tene per imprestata et I’ adversita per suo natural pa- trimonio, Historia ¢ Geacaloyia della casa Musachia, scritia da D. Giovanni Musachio Despoto del? Bpiro. lo Don Giovanni Molosachi despoto a Epiro, essendo diseac- ciato per il Tureo fora de mi: a vt private de detto stato, per veuuni nel Regno de Napoli, dove la boua memoria del Re Ferrante Historia delle Musachia, 23 gecshio d* Aragonia. mo provedette del vitto mio e de mia casa, cose, oltre @ havere accettati noi in sua corte, Ma la mia iniqua fortana non satia ancora per la sua morte ¢ repentine guerre, reslai como nave senza nocchiero in gran tempesta prio de fa falta e senza intendere 1a lingua, italiana, Et havenio io allevato « nutrito voi figlioli miei, D. Theodoro, D. Andriano e D. Costan- questo paese, si come & Dio piacque, non senza miseria e fatiga, tt quando io pervenni in questa parte, voi D. Theodore erivo d’ un anno e mezo, ¢D. Andriuno d’ un mese e mezo, et voi D. Costan- } Imperio de Costantinopoli e nostra, dico, che fix competentia del’ Imperio trd il Paliologo et lo Catacnsine, talché ff enstretto i Paliclogo domandare ayta ad Amuratte Principe de’ Turchi primo [ai] questo nome, qual pussd in Europa, dicono TP anno 1803. Discorrepdo tutto quel paese o prese pit lochi, th T altri le citta d’ Andrinopoli; et poi soecedendo il secondo Amuratte, con gran impeto i I impresa de Servia e Bulgoria. Ma Lazaro Dispoto de Servia e Mareo Re di Bulgaria e Theodoro Mosachi secondo genito de nostra casa et aliri signori ‘Albania uniti insieme ven nero alla battaglia, e fur rotti i Christians, ¢ ce morse il predicto Theodore che portava soco grossa banda d’ Albanesi, e fit prigione + mineiaro le continue guerre de’ , nelle quali ce morsero de’ melti Signori e gentilhuomini; ¢ mancando fl valor dklli sopradetti, mancorno aneo Ii stati, ¢ se perse Jn citth de bench sempre ce defendeamo; ma la f cresceva, e le nostre diminuevano. 11 Signor Andrea mio avo fi sposseduto in quel impeto de Baycete da una parte del Devoli et della Musacehia, le | quali pure le rieuperd. 11 resto del stato non lo perse mai; et il Signor Ginno mio padre ¢ vustro ovo posse dette detto stato paterno, et anco Jui perse 1a Muscebia, € quella pur tieuperd. Croya in tempo de Baicete primo de questo nome, e depei Ia Velona, del Tureo sempre | con promissione d’ augmentarme et darme la terra d’ Apice et altre s tino, con due vostre sorelle Donna Helena e Donva Porfida, in - { { tino nascestivo in questo Regno; et accid sappiate Ia raina | del’ #5 | | Giovanni Mu-achi, Deqioio d? Hyiro, iqnori giovani d° Albania erano tutti morti quasi; et erano rimasti questi Signori, videlicet: I] Signor Arainiti Comnino, il iccld e Paulo Ducaguino, il Signor Ginno Mesachi_ mio padre, il Signor Andrea Topia, il Signor Pietro Spaniy tutti forze e de stato; erano cene alouni figlioli de questi, ma pochi, che per le continue guerre erano consumati, come ho detto; non perd ce defendeamo al meglio possibile, benché haveamo perso assaipacse. questi erano vecclii e li pik de loro declinati de Quando poi in tempo del secondo Amuratte arrivd Scander- begh figlio del Signor Giovanni Castrioto, qual signoreggiava la Matia in Albania (questo T’ havea donato il padre al detto Amu- ratt con due altri fratelli tutti piccoli; li due morsero; Ini se chia- maya Giorgio Castrioto, ma quando si fé Turco, lo chiamarno Seanderbegh, che Seander vol dire Alesandro, ¢ begh vol dir Signor), questo crescendo riuscl Disposto savio ¢ valente; poi la morte del padre fuggi dal Turco, videlicet mandando il Turco il bassa de . Romania contra I’ Ungari, mandd anco con Iai Scandorbegh, onde il detto bassa fia rotto fugendo li Turchi; il detto Scanderbegh faggi con 1 altri; onde per sorte il cancellicro del bassa se trovd p.8 con lui Scanderbegh Io | f@ prendere e Jo strinse, che le facesse tma commissione in nome del Turco al governator de Croy2, che le consigaasse la terra a lui; alla fine il cancelliero la fe beuch® reeusasse, secondo il suo vole che no lo revelasse, Allora Scanderbegh prese il camino con al- cuni Albanesi erano con lui, et arrivato in Albania, et eutrato in Croya, disso al governatore I’ ordine © lo consegnd a lui: © s’ in~ ; poi fece morire detto cancelliero, terra fortissima; de questo li Signori d’ Albania an pincere, ¢ Seanderbegh si f8 subito Christiano. Poi fecero consiglio detti Signori d’ Albania in Alessio; chi ce andd porsonalmente e chi ce mando suci sustituti, talchd il delto Scanderbesh fi ereato e fatto lor Capitano iv Albani, ¢ cunii contribuiva de gente e de denari pro rata, et anco aleuni li de quelli signori militavano sotto de lui si per imprender ly guerra, come anco per difendere loro stati; per essere detto o i i f t aro oD ; Mite eol Signor Giorgio Carles; Ia detta Si Historia della ea.a Mucavhia, Signor prattico alla guerra e valente, fi fatto Capitano et ogu’ avo I’ obedeva. Et i detto Scanderbegh adomandd per moglie la figlia del Signor Arayuiti Comnitio, lo quale Signor | Io mand’ consultar p. con Jo Signor Ginno mio padre; che i] dette Simor Arasniti era cogeato a mio padre, perch’ liebbe per moglio la Signor Marie Soy aadls te io PauEg com ho detto, per il eh detto ma- smoMeTcocnso, ¢ prose la Signora Andronies Comminata per moglie, quale era mia sorella consoprina, et helbe nome poi | Seanderbegha, per il nome del marito. Bt finchi visse detto Signor, sempre con sua virtit e valore et ajuto de quelli Siguori fe gran stragge dé Turehi con molte vittorie non senza morte de’ nostri Signori @ cavalieri. Ma al fine crescendo Ie forze del Turco, et havendo preso 1a Bulgaria, la Servia, 1a Bosna, 1 Morea ¢ tutt’il resto de quelli paesi, non possevamo pitt resistere: Ge prese anco a noi la Musachia ¢ Belgrado capo de Mu: \\ sacehia detta; ma mio padre morse poco avante, oltre i vec F Gere Te Uispiacere, © cosst anco il Signor Arayniti Comming \ suo coguato, Il Signor Scaderbegh vedendosi aneo Ini affamnato da ini- miei con poca.speranza, T assaltd la febre in Alexio, ¢ Hmong, nel 1466 ndl’ anno de sua eti 63. Possete considerare, qual resto quel passe, havendo perso un tal capitano; pochi Aigliuolt de gwori orano remasti che non fossero morti in si lunghe e crudeli guerre; li yecchi erano gid quasi tatti morti si per ’ et come per il dolore. La Signora Scanderbegha sua moglie sene passd in questo Regno de Napoli morto il marito, una col Siguor Giovani, suo figlio giovelnotto, ¢ se ene passorno con detta Signora due _mig sorelle, quali Joro_mariti forno_morti_in quelle guerre; Tuna fi Ta Signora Mariay ohe 0 moglie al Signor Mosachi Comnino, dette da volgo Dangelino; Talia fu 1a Sura De Telens chef Alene che fu m2 mora D. Maria meny See fida grande, et la Si 1s" * seco una figliola nomine “Signora, Donna Por 275 Giovanni Masachi, Deepoto d’ Epiro, ior Donna Helena mend seco un’ altra figliudla nomine Donna Visava; et anco altre Signore vennero, onde dal detto Ré forno ben acealte’. : lo restai nel paese nostro, et altri Signori restaro nelli loro stati de quel poco, che co era remasto con favore de’ Venetiani, sempre travagliando e defendendo cirea sei anni, benchd possedeva poco del stato; ch’ il resto era preso. eS Et quando il Re Federico d’ Aragonio allora Principe andd con Y armats del Ré Ferrante suo padre per prendere Durazzo a Venetiani, allora io me trovava al nostro paese_in la Mosacchia minore detta la Tomonista, chiamato dal providitore della Signoria de Venetia, che stava in detta citi de Durazzo; andei con bona gente da piedi e da cavallo in favor de Venetiani al soveorso de Durazzo € Ja liberai dal dotto Principe Don Federico. Ma Vonetiani fando poi pace non me volsero includere in quella, ansi me lassaro che fosse preso; e questa fi la ricompensa; bench? prima Maometto Principe deTurchi pi volte me serisse, p.11 le quali lettere sono: in caso che volesse“@udare da Jai, e | por- tarle anco voi, figliuoli miei, che me prometteva sua fé con molti giuramenti de lassarme governatore de tutto quel paese e noi te- nerei in sua corte e furve gran Signori; ma io non volsi mai las- sare Ja mia santa e yera fedo, nd tampoco non farle conoscore & voi; non me Jassai trasportare dal’ avaritia né dall' abitudine dell’ honori, per assai persuationi che me faceva. Ma il detto Turco fando poi pace con Venetiani, quando li donsro Scutari, non me yolsero comprendero in quella, com’ ho detto, ansi promisero, in lor mano yenisse; talché de questo da alcuni gentilhuomini de Du- raazo fui avvisato, che subito fuggisse. Fui costrello allora tra; + ygatirme de noite; disconosciuto andai In una bares, qual per i sorle era per partire ion sapendo clio Tosse, me passe in queste | patti, 2 fi nelli 1470 in circa, ¢ cost anco quell’ altri Signori | Tham cnt fugei f e chi se f Turco; il tutto ando in roma. nid meglie vestea madre nomitie Maria Dueaguina era gia gravida SEN Historia della case Musnehia. deDon Andriano, ¢ nell! estreme del mese del parto, qnando fig gendo andd in Ja citta de Durazzo travestita in casa @’ aleani gon- tihaomiai nostci amici, dove Ik partori il predetto Don Andriano, it quale fi mandato a battizzare come figiolo de villano trovato, senza sapere li compari a chi fesse figlio; ¢ Don Theodore ¢ Donn’ / Helena por disconosciuti stavané in casa d’ altri gentilhuomini. : Quando poi in un tratto vennevo li commissarij deli Turehi cer- {Y' |. jf dando per la eitfA vostra madre e li figlivol, quella vostra madre \ fi subito nescosta sotto wn eapizzale de letto de pinlma & poi con- np¥? . ciato il letto, talch® non pareva; ¢ cereando il commissario tur- zs chesco la casa, a Dio pineque per sua misericordia, che non la i trovassero; et in questa manera scampd il furore del Turco de ve- nire in Je sue erudele mari una con li figliuoli; onde i_detti_gen- | filbuomini con alcuni huomini da bene nostri vasealli_ da iad un Pad 1 SSSR TTA Tv no, cove Poimbarearo_une con )(2! ' ee eg aon, | Tie im, SSE TEM mae, he Tope tomers er amare Tio, e ¥ esorto, por quanto havete cara la mia benelittione, che vogliate essere buon Cristiani, perché li peceati de tutti quelli Si- gnori de Grecia et anco li nostri ce hanno, condotte a_questo esi: io de miseria e calamith, sich vogiate essere iumin, dovoti, © | SeRRReape pert Pipers jn Ja Santa Trinita et nella sua \ Santissima Madre, che ve dard la salute d | vivete, @ metterd in coro alli principi Cristiani de fore questa sania ¢ givsta impresa, ¢ de condurve in’ eusa vostra. Perd m ha parso lagsarve questa poca memoria, 4 talehé, quando & nostro Signore piacesse per sun misericordia de con AY anima et anco da —durve in vostra casa, almend sappiate alcuna particolarita de vo- stro stato © parenti; perch de quello poco ch’ io ne 86, ve ne fard partecipi si del nome de’ | vostri antecessori, @ quello hanno p. 15 no a tanto, eh il Tureo ve sigmoreggiato da grado in grado ins disenceid da vostro stato e paeve. \Benché dal pray dominatore : | = via_ch’ io sappia per T amtienita — meee || eT ese mere we mie po || ——| wranti Massebl, Despute dF; bl vero dieona la nostra_progenig procede cit di {| Costantinopos, « vennero a dominare in Albania |’ Epivo, PE primo 1 quat caggione noi semo cognominati Molossachi, sappiate, git \ | nostre cognome deriva dal detto pavse de’ Molossi, per causa del_| ae Tataita del tempo; che noi semo stati Signor! de- detto pacse, en eee mace hanno sempre cognominati, elon Molossacyy corrotto il vo- | ——_—— | canolo dicono Mosaciu. eno anco sappinte, come noi anticamente facevamo per nostre arme_un fonte vivo. il quale sorge in terra con due face, fo questo & quel fonte a Eire ait ate Se cu ES Tie Ta sila in mez, come intenderete, ed’ allora in qua lo detto fonte 1" havea: tenuto étonemo per improsa e comers, @ per esserve arme nestre antiche, e tanto Yarmi com’ il cognome ambedue tenemo dal detto paese. Ur aguila bin ym de vostra mailre che fil de eaca sonia reser cash nobile, non Ja lnsserete perdere, cht seas intenderete dove deriva. ‘Fe certilica, com it Signor Anciea Molesactj seu Mosacht fh Sebaston Cratos ¢ Signor d’ Epiro ch in lingua albanese se dice Pylloria, © domind tutta la Mosachia et altri luoghi; la quel Me- sachia sono i popoli Molossi detta Molossia, © per P antichita del tenipo cho noi semo stati Siguori del detto puese, bavemo prevo fl eagnome de Molosaehj, ma corratto il vocabolo questa Molossia ge dice Mosnehia, et im Albanese se dice Musachiti; e questa Mo- Jossin bil vero Epiro come di sopra d dette, una con tutto il resto \ del sotto seritio paese, bench’ hoggi @ una parte dell” Epi *6 da | rd i] vero de quello che ne so et bo | quanto io me rieordo, ve d Tsecndo necessario sapere H nostro cognome, per || 44 Historia della ents Macachia, ory E dove troverete Theodoro Mosachi Ch By dire capilli Jonghi, che cossi lui li porta in lingua Albanese Chisceti a, et il proprio vorabolo yo! dite trezze, che cossi lui Je so- Regno generalmente li portavano insino alle spalle, perd m'-ha parso 2S, speciicarto, es ih ugndo trovercte Dispoto, sappiate che vol dite Prinjeip p. ws! p + @ il primo titolo appresso Traperadore, ——<—<—<—<—< ‘ Jeva portare com’ io me ricordo, ch’ in tempo nostro in questo 2 “A ‘ aL paso DOrnare a speed Pirticularmente che vuel dire questa dignita overo titolo in Greco volgarmente Sevasto- & antea Samaria di signoria, imps gusti nomine dedicata, cum Cratos vol dire potenti latine Potentia, imperium, sich® questo © il senso de fal dignit’, Sebaston Cratos; questo dichiara i] Calepino, e questo medesmo ny lianno esposte li Greei com’ ho detto Sebaston Crates, altraniente in volgare Sevastocrator, tutta quella dignith sop i Getta consists in le sopradette due parole de questo titulo de Se- baston Cratos. De quanto io me ricordo et ho notitia delli descendenti de nostra casa Mosachi*, sono Ji sotto seritti videlicet: Il Signor Andrea Sebsston Cratos, ¢ del Signor Andrea Il Signor Theodoro Chisvetisi, e del Signor Theodoro Ii Signor Andrea Dispoto, e del Signor Andrea Dispoto Il Signor Ginno, ¢ del Signor Ginao Il Signor Andrea, e del Signor Andrea Il Signor Ginao mio padre, ¢ del Signor Ginno : Jo Don Giovanni, ¢ de me sete voi iS Don Theoduro, Dun Andriano ¢ Don Costantino figlioli: miei. ¢ des Drin und Vardar, 2 Voyex: J. G. von Hahn, Reise durch die Gebic Hahn p. 285 —203, 280. Giovanni Masachi, Nenpoto d Epiro, : Havendove notificate per la retro scritta memoria delli descen- > ytidenti de | nostra Casa per diritta linea, m' hi parso anco simil- mente darve notitia di quello (cl’ a me 4 noto), ch’ hanno pos- seduto, e U1 Signor Andrea Mosachi Sebaston Crator ba posseduto e i 4 : : +, signoreggiato lo sotto seritto paese: | Ata| a eitta de Belgrado® quale & capo de Mosachia, una con | Ya tate Mosacehia, incominciando da une parte il confine de detta i (hae | parte da ana sila nomine Caragan, e d'un altra villa nomine pasen il fume Seombino, ¢ tutta Mosacchia vene-& deta citta iy de Belgrado insino al finme de Viossa al loco nominato Je due | ————— i pietre. i t E pli possedi ¢ signoriggid altro lato della Mosacchia verso { Belgrado predetto, 1a Tomonista ch’ & Mosacchia minore, E pia possedi e signoriggi il paese de Selenizza jnsino elle marina, quale souno de molte ville (edie) = E pi possedi e signoriggid i paese de Tomorniza* con tutte ‘ Je ville sono alla valle, circoite e falda del Monte de Thomorri, Je quali sono citea sissunta ville, incorainciando da Dardssi, con tutti Y altri insiao a Tercotigue, ' E pit possed! ¢ signoriggid Selepari con diciotto ville, ¢ pit y possedette li Sorcki, Midegni, Sereci e Duscari. ; habita de : jo signoriggid il passe de Devoli maggiore, © ! terra che si chiama Vescop, la quale & distrutta- ie signoriggid Ia citi de Corizza’ per insino | atta vitla nomine Savoisna, e& aneo lo casale de Wiols, dove se ~ | pigtiane gran’ pesci e capituni. | E pits possedi e signoriggid il paese de Devoli minore insino A rainata. jourd’het Tomoritza. # Avjour- i 4 Vitoria della casa Mucadhia, 2st k pit possedi ¢ signoriggid Ia cittt de Coster’ con tatte Te sae ville, Ia quale citta T acquistd per forza @ arme da Marca Craglia, © ve cerifleo, che detia citfi de Costu sou Gastoria und bella cosa e de grossa intrata, s De questo Signor Andrea Molosachi naeque il Signor ‘Theot doro Nosachi Chiscetisi, 1o quale possedi tutte il snpradetto pacse. Da questo Sigvor Theodoro nacque il Signor Andrea Mosaehi secondo, 1o quale fl Sevastro Crator, il quale eombatti’él Re Vu- | casino oh’ era R& de Bulgaria e doniinaya quasi insino ad Andri- nopoli, et ere sompre stato inimpicissimo del’ Imperadore de Cestan- tinopoli, Allora fece un gvosso esercito, e veneva a far T impresa |p || @ Epiro che signoriggiava e possedeva detto Signor. Andrei, et havendo nofitia de tal avenimento del predeito Re, il detto Signor | | | ‘Andrea fece un bello esercito in dette Sto paese e mend seco tutti | | + || ||| Sear | | ‘daroni ¢ gentilhuomini et anco pareuti et amici ef and) a ontro del detto RG, dove s’ ineontrarno in un loco nomine 1a Mon- tagna de Peristeri, e liv" & una fontana nominsta Dobrida, ¢ Ta se devide T Albonia dalla Bulgaria; ¢ li fecero 1a gioruata, nella quale ruppe ¢ fracass® detto Re, ¢ lo f2 prigioe | ¢ lo prese uno p.18 eno ereato tiominato Duslandi, Et havendo inteso questo I’ Impe- | radore de Cestantinopoli chi haveva havato al vittoria detto Signor | eqanaweagpanyebbe gran’ piacere per esser sempre suo gran’ inimiso,|), atteso che T havea tolto quasi insino dd Andrinopoli, ¢_per_segn0| 4, @ amore et allegrezza de tal vittoria fi detto Imperadore Je mand] 2 donare sue arms, cio’ I aguila eon due teste incoronsta O° 2 donare sue arme, on due teste incoronat \\ ‘stella in mezzo, dico T \\' || GiiasDespatoMMEpir> con_p! una sedia despotale, nella quale era de perle rac ei hebbe T investitura de detia \ impresa i glia prima genita, et in- ‘yocd anco in suo ajuto P altro suo gennero nominato Signor Gropp? Signor della citti d’ Ocrida gionto con un gran pacse qual tatto nasee il flame Dring, nel qu € pitt pescl_nobi $ per, moglie la Signora Chjramna een figlia saa; e coisi la s0- p. 19 giord, ede “continue & state de nostra casa ¢ despotato detta tte | “de Costarri. : De questo sopradetto, Signor Andrea Molosachi Dispoto nac- _guero. tre figlinoli, mascoli, ¢ due femine; il primo genito bebe “home il Signor Gino, il seconde genito Signor Theodora, il terzo ‘ © “Siguor Stoya; delle femine 1s prima hebbe nome Signora Comita Mosacht, Ia seconda’ Signora Chiranna. “Al primo genito Siguor Ginno Mosachi Je lascid il padre tutto il resto del stato dopo de : Belgiado, Mosacebia e Costurri; al secondo genito Signor Theo- doro le lascid Beigrade-¢ Mosacchia; al tarzo genito Signor Stoys le lascid Costarri sea Castoria eon tutte sue ville.e dominio. * seconda Signor 2 figha Signora C) Groppa Signor d’ Qerida overo Del de questo Signor Ginno primo genilo me nacquero cinyue figliuoli; 1 primo hebbe nome il Signor Andrea Molosachi, il se- terzo I Si soe fe st ovauna sorella del Re Cattolieo, Re- ina de N : Del Signor An- ss notin tascam nessa i eae ce ‘Historia deli casa Mucachia. 283 ~. Palo Sevastre Crators Je quale Signora havea nome Etimia che val dire Honorata. r 11 detto Signér Paulo era°Signore d? nua provincia, oh ha some Ghora; che sti appressval lago d Oerida, E questo Signor ‘andrea Mosacht soronde Bispoto profatto © la Signora sua eon | torte Etimia, che cossi er sue nome, sono atterrati melts itt. de“ /pm/e Durazzo dentro alla eecleda'de Santo Antonio & man dritla dal’ j- \ | sitare maggiore in un’ hello sepolero de marmore con wi" epitalfa:Qiy, solpo Qui glace ilSiguor Andrea Mofosachi Despoto a’ Epiro, ie "Tf prelate Signor “Aiidréd secondo hebbe W predeto Signor) ¢ 7. 7) sno primo suo primo gonito, il quale hebbe per moglie la Si qpora Suina, Ie quale fi figtia del Siguor Materando Arayait Cormninato. eae E Ie Gelfuslo de) prefato Signor Ginno primo nomine Siguor Andrea terzo hebbe per moglie la Signora Chiranna che fit fgliuola o che fi Signore della citth d? Aric. del Signor Giovann! Sar castro’ et Evaguencgiana’, ch’ é un gran passe; quesia Signora hebbe in do nomine Grobossa. 5 Questo Siguor Andrea terzo hebbe sue figlvoli, mascoli ¢ due femine; il primo hebbe nome Signor Ginna secondo, il secondo j: la prima figlia hebbe nome Signora una ter: x Theodore Me Maria, la seconda Signora Helena. not Ginny secondo Lebbe por mglio la Signora =f tro Crater, € de | I dette Sy Chiranna, qual aepote del Signor Paulo 1 predetto £ oh ani. Tl predetto || Signor Theodora « @ qnorse in una gi | nata del Turco pr reat herede mio padre Signor i pacse nastro dal sno perch? con col fino, La secu Siguor ¥i na prodetta fir maritat agus. Sigaira He ‘tel iain qitel Gioraani Murachi, Despeto d° Fyiro, qui ivefemines 1a prima fi nominata Signora Andronica, nla Se Gry la terza Signora Chiranna, la quarta Signora Helena, Ia quinta Signora Despina, la sesta Signora An- gelina, la settima Signora Comita, I’ ottava Signora Caterina. Q : : A foto, il e Matia © de Croya insino alla marina, © Deberina cio’ Randesio, e lo paese de Guonimi. De questa Signora Andronica Bee ee hat earmnag isi el par gleaming ton Gecyante Castrioto quale & Duca de Santo Pietro, e Ja femina ha nome Donna Maria Castriota. enetia; ¢ il mone fu morto, € Catenion prese moglie in Venetia. Il secondo gonito § il ca Jo dette in governa per causa che si fe Turco. La terza figlia Signora Chiranoa hebbe per marito il Signor Nicold Ducaguino una con suoi fratolli, da la quale Signor Chi- ranna nacquero due figlioli; uno morse, e I’ altro fi Turco, lo quale deventi Bassa e gran Capitano del gran Turco. a quarta figlia nora Helena hebbe .per marito il Signor Giorgio Ducaguino, li quali fecero piu figlioli, e tutti furno Turcbi; al presente [vive] Scanderbego et @ Sangineco, Historia della La quinta figlia Signora Despina hebbe per marito il Signor Tanusso Dueaguino, delli quali nacquero due figlioli, uno mascolo et una femina; il mascolo morse; la figlia Signora Theodora {sposs , la quale foce due figliuoli, il Signor Blasio e lo Signor Jacabo. La sesta figlia Siguora Angelina fi maritata col Signor Ste fano, lo quale fi figliolo del Signor Despoto de Servia nomine Signor Giorgio, ¢ della detta Signora Angelina © Signor Stefano naequero dae figlioli | mascoli et una femina; li mascoli morsero; Ja femina hebbe nome Signora Maria, hebbe per marito il Signor Marchese de Monferrato', delli quali nacquero due figlioli maseoli; {1 primo bebbe nome Signor Guglielmo, lo quale hebbé per moglie Ja sorella di Monsignor a’? [Alencon}, che si & hoggi Dalfino de Francia, et il dette Signor ha fatto due figlioli, un mascolo e P altra femina; il mascolo’ hoggi ‘@ Marchese de Monferrato, ¢ la femina } maritata col Signor Federico Duca de Mantua; I’ altro fratello il* Signor Giorgio morse seuza fgli. eaters quali fecero due figli ji mascoli morsero in Ungaria; la femina Signora Maria hebbe per marits lo Signor Conte de Muro* et ba fatto due figlicle femine, nomine la Siguora Donua Beatrice eT’ altrs Signore Donna Isabella; 1a prima Signora Donna Beatrice fii maritata col Signor Don Ferrante Orsino Duca de Gravina’, altra Signora Donna Isabella col Signor Luise de Gesualdo Conte de Conza, L) otaya figlia fi la Signora Caterina, Ja quale hebbe per marite lo Signor Nicol Bocali; hhebbe due figliuoli maschi, lo Signor Manoli e Jo Signor Constantino Bocealj e due femine. Ritorno a dirve delli retroseritti cinque fratelli, il Signor An- mascoli et una femina; snourat en } Bonifacio 1V, mort en 1494; Marie, qu'il épousa en 1 1495.9 Suppléez: ,Alengon“; Anne, fille de Iiéné d'Aleagon, morte en 1362, femme de (iugliclmo IX (t+ en 1518). 4 Bonifacio V, mort en ‘Marguerite, morte en 1566. ,del* msc; il : dernier marquis de Montferrat, mort en # Sucopo Alfonso di Mazzeo Ferillo.” 7 Mert on 1549, eomarié Marie, fille de Brauas Conte Sean dorbog. p23 286 Giovanni Musachi, Despous a Epiro, dvea Molosachi, il Signore Materango, il Signor Blasio, il Signor Bogdan et il Signor Laldi; del Signor Andrea gid v' bo detto, Del Signor Materango gii ve dico, come da Tui nacque uno Signor Ginno Molosach{ Materango. ? De questo Signor Ginno nacque uno Signor Andrea, il quale fit Turco, lo Signor Ginno | suo padre V’ ammazzarno li Turchi, ¢ loro Signoria era de Gora, ciot Signor de Gora. Tl Signor Blasio terzo fratello fece cinque figlioli; il primo fa iI Signor Bogdan, il secondo il Signor Ginno, il terzo i Signor Costantina, il quarto’ il Signor Theodoro, il quinto il Signor Gio- yanni, et anco fece due figlie femine; © tutti cinque suoi figlioli li prese il Turco @ li {@ morire rompendole le ossa col_martello L’ una sorella de queste hebbe per marito il Signor Costantino” Miserri, che fi Signor do Guasciti, Jo quale puro amazzorno li, Turchi, ot il exo figliolo il gran Turco Jo fe Bassi da Romania e Ti dond sua figlia per moglie; © I’ altra figlia hebbe nome Signora Theodora, Ja quale hebbe per marito il Siguor Paulo Zardari, lo quale fi figlio al Signor Congo Zardari, lo quale cra Signore’ da per se d’ un pacse che si chiama Zanlaria; questo sopradetto Paulo hebbe un altro fratello nomine Caragnushegla, lo quale i due figlioli nomine Casanbego et Abarabego, li quali sono al presente in Turchia. De questa Signora Theodora sopradetia ¢ del Signor Paulo ne nacque Ja Signora Maria, ch’ hebbe per marito il Signor Branni Conte, cho fit Duca de Ferandina. Et il Signor Bogdan quarto fratello fece uno figliolo nomine Ginno Mosachi ¢ Bogdan; il quale Bogdan fi morto, e restd i delto Ginno Bogdan suo figliole, il qnale havea una Baronia in Tomoriza, che se chiamava Merlona. E il Signor Laldi quinto fratello ha fatto un figliolo, che se chiamava Signor Andrea No- Signora Theodora s0- rella della Siguora Comita, che hebbe per matito i] Signor Andres Mosachi | ceco, Signor de Copes et altre ville. : oh 3 ie § isay La detta Si- sachio, il quale Andrea hebhe per moglic 1s gnora Helena hebbe per marite i Signor Aidino Clopes, che fa Mioria della casa Mussehia, ony \ ' Signor de Vresda, il quale hetbe due fglioli, 1’ uno Signor Agibeo, | e I"altro Signor Casambeo; et anco hebbe una figliola 1a quale se chiamogSignorawDespiueypla quale hebbe per marito il Signor Ali- peo, che fa Turco, ch’ cra Sangiaceo de Ciorno; et il Siguor Agi- beo predetto hebbe due figlioli, uno legitimo nomine Aidin, ¢ lo bastardo nomine Agubego. Del Signor Casambego prefato nacyuero quattro figlioli; il primo hebbe nome Andribego, il secondo Cler- bego, il terzo Allibego, il quarto Muratbego. La prefata Signora Condisa seconda figlia hebbe per marito Solimanbego, delli quali nacquero due figlioli, il primo se chiar Andribego, ill setondo Alibego. \ Ul Signor Pietro Mosachi era fratello consobrino 4 mio padre, il quale hebbe per moglie lz Signora Angelina, e fecero un figliolo nomine Agan, ch’ il Turco Jo fé Bassi de Romania, ¢ fa ammaz- zato in Persia nella guerra alla giornata contra il Sofi‘. E sap- piate, ch’ havete un parente in Turchia nomine Aidarbeo, che fi Signor de Syemnia? vieino a Savoiana, hebbe per moglie una con- sobrina mia carnale nomine Signora Chiranna figliola del Signor Andrea Mosachi ceco, delli quali nacque un figliolo nomine Ca- sambeo; il predetto Signor Andrea ceco fi consobrino carnale con mio padre et hebbe per moglie 1a Signor. Comita sorella de mia madre, delli quali nacquero tre figlioli, i primo nomine Mighiria, il secondo Signor Paulo, il terzo Siguor Blasi Ja quarta SigngrayGomitagslagquinta Signora Contisa, 1a sesta gnora Theodora. La prima Signora Suina hebbe per marito il Signor Mosacti Comino figliolo del Signor Comnino Araiviti, lo qaale havea suo stato parte in Germinica’ e parte in Mochina; la prima villa se chiamé Liborasi, I’ altra Drago, I altra Stogna, I’ altra Doriss, V altra Zuchisi, 1 altra Guri, et altri casali; e predetta Signora hebbe due figlioli, il prime nomine Signor Comnino, il seconio Arainiti; et anco hebbe tre fighiole femine; le due forno morte, Ia En 1514. 2 Aujourdhui Svirina. 4 Voyez v. Haha p. 258 suiv. pat Giovanni Musa , Despute a Eyre, Cola Duca- guino, iq : Signora Yela sua moglie il gran Turco li dette per marito Sinaibego, che fk figlio del Signor Bogdan Mosachi, © con questo ha fatto due figlioli, e sono Turehi. E la seconda Signora Maria hebbe per marito il Signor Mosachi Comnine detto dal vulgo Dangelino, ch’ hebbe an castello che se chiar ighiiesss et altri casali assai En 1992, "+ Ligez: ,Tiranna’. Historia della eaea Musaehia, 299 pibra, de Birina, cfob de Randisia, Tomorista e Misia e lo psese ge Guonimi insino alla marina, donia, cioe del paese de Cerminicha, ¢ del de Mochina e di Spa. tenia stendendo per fin al fiume de Devoli, che divide il paese ; nostro dal | suo, ch & confine. < ee ignor abrissa fi Signore della citta d’ Ario- He Bae castro o del paese Vaguenegua et Paracalo, e poi suecesse il figliolo Ag del Signor Giovanni nomivato il Sigaor Amas Saribissa, ¢ tocca oe ‘4 noi com’ ho detto. Il Signor Paulo Zardari fi figliolo del Signor Drage Zardari, Us and i qual foro Signori d'un pacce che se chiama Zardais’. | AS Il Signor Groppa fa Signor della citta a’ Ocrida 4 vero Adleria ea J quale tocea a noi com’ ho detto. [ op Vo a be haoracenbatots vulgar O Saba & chiamato Chorcecho, et uno de questa casa @ in Venetia et ha preso moglie, DSi alli quattro de decembre®, visse anni 23, dopo ché retornd a farse Christiano, © quando venne, era de cirea anni 40, si chd visse circa anni sis- santa tre; durd la guerra continua del Turco col Signor Seander- | ! bog cirea anni 24, e dopo la morte de quello durd con I altsi Signori d’ Albania cirea avni sete; ¢ il predetto Signor Seanderbeg fi savio @ valente, ben disposto, e fi il pid gram Signore de tatti suvi predecessori; che dopo che recuperd la Matia, stato paterno, # insignori della eittA | de Croia, ch’ i} padre non I’ hebbe, ¢ dope 94 che fu stato Capitano generale delli Signori d’ Albania, da Jia poco spatio de tempo tende designo d’ insignorirse de tutto quello paese, t Woyex v, Haba p.318, ? Plutdt lo 17 janvier 1408. 300 Giorarni Murscbi, Despoto 4” Epiro, {8 prigione il Signor Giovanni egealilig li mandd al Ré Ferrante vecchio in Napoli, che li tene: ni, eli tolse il stato loro ch’ era tri Croia et Alesio, dico il paese della Mi Tolse anco al Signor Moise Comnino il stato suo, quale era in la Dibra; il quale Moise era buomo de core © che valeva; non possendo sopportare tal violentia, se n’andd al Turco, jl quale Turco il f@ capitanio d° un suo esercito e lo mando contra Scanderbeg, mi dopoi }i mandd a dire, che ritornasse, che lo te- neria da fratello, e Moise conoscendo, che lui stava mal sicuro col Treo, anco per non ingrandir quello con sangue de’ Christiani, se ne ritornd. Et essendo morto mio padre, ce tolse anco a noi la Tomonista, cioé Mosachia minore et similmente ad altri Signori il paese de Commi e de Randisia, che non se ne possevano ajutare, per, che Ini gid se ritrovava apoterato delle gente de guerra, et il Turco c’ era sopra ad ogn’ hora, e tanto pit le erebbe la speranza, ; quanto che Papa Pio secondo volse fare la cruciata; ma dopoi pit ct’ il detto Papa morse, incomincid a perdere detta speranza, et alla fine il Turco ce levd.a noi eta lui d’ impatcio, che cossi piac- que a Dio per li nostri peccati. Avertite, figlioli miei, che nel paese nostro de Tomorniza ¢ & uno cesale nominato Horcova, et & habitato incanto a la montagaa, e doll altra parte @ aeanto ad un fieme, ¢ tra la montagna | ¢ detto casale ce passa un rivo d’ acqua, et appresso a detto rivo @ acqua yerso la montagua ¢’ 8 una vena d' oro, siché ne siati avvertiti, perche € nostro paese. Nota, che questi altri Dacagnini non sono della vera casa per Tinea diretta, mi sono allevati per sorte da poco tempo in qui, ciot da Paulo Ducaguino che s’ allevd col Signor Giovanni Padre del Signor Scanderbeg, e de questo primo Paulo nacque Nicold Dueaguino e Luca Ducaguino, e due fratelli nominati Giorgio et Progano Dueaguini, quali essendo morti, da Luca lor fratello no nacque Stefano Ducaguino lo quale al presente in 1a Marca d? An- eon, ¢ del prefato Nivolé ne remase un figliolo nominato Progano quale al presente @ Turco et ¢ Bassa de Romania; et in la Morea ce sono I’ hieredi de detto Stefano, cioé Lecea e Paulo Ducaguino. Tlistoria. dolla cain Musachia, 301 Sappiate com’ I evo del Signor Scanderbeg se chiamd Signor Paslo Castrioto, e non hebbe pid de due ceasali nominati Signa ¢ Gardi-jpostesi; © de questo Siguor Paulo nacque il Signor Gio- anni Castrioto, lo quale se fece Signor delia Matia, o de questo aacque fl Siguor Scanderbeg; © la madre de detto Signor Scander- y¢ | f,)y beg, moglio del detto Signor Giovanni, hebbe nome Signora Voisava boi : Tripelds e venue da bona parte. | ‘Keaid sappiate, in che modo ¢’ era parente il Signor marchese u della Tripalda, ve dico, cho I’ & per parte de donna; videlicet del Signor Blasio Mosachj nacque 1a Signora Theodora, Ja quale fi ac- casalta col Signor Paulo figliolo del Signor Vugo Zardari, Jo quale p. 45 Signor Yugo era Signor da per se d’ un paese che se chiama Zar- daria, ¢ de questa Signor Theodora predetta e del Signor Paulo nacque la Signora Maria che it dachessa de Ferandina. ‘A talch® pitt distintamente sappiate, che del Signor Mosarhi ne nacque il Signor Andrea mio avo et Jo Signor Blasio; del detto ik aa pice Blasio predetto nacgue la Signora Theodora che fi accasata col Signor Paulo Zardari; ne naeque Ja Signora Maria predetta che fé duchessa de Ferrandina; e del Signor Don Ginno sono io Don Gio- vanni Mosachj; ¢ la Signore Chirsnna mia maire fi figliola alla Signore Mana sorella del Signor Vugo Zardsri, a quale Signore nia madre et il Signor Paulo padre de detto Signora duchessa de Ferandina sono fratelli consibrini. MA questo matrimovia_ddlle detta Signora Maria col Signor a nie es Je nozze tempo, che gid q i @ Mban asi taiti If Signori d’ Albania erano roinati per il Turco, e detta Signora era giovene senza ricapite, perché anco Ii suof erano roinati emorti Ia maggior parte Ia Turco, ¢ per non venire im mang de-Turchi, s@ rid Signora Scanderbega, qual bisognd anco defta Scanderbega fi in queste parti, sichd primo che partisse da 1B, I”accasd con il detto Signor Branai Conte’, che poi fit duea de Ferandina, il quale fi honorato cavaliere @ barone. } Voyex v. Haha p. £09. 302 Giovanni Munachi, Deapoto d? Epiro, Voglio, che sappiate, qual fi il padre della Signéra Donna Giovanna Comnino, et anco donde descende la madre del Signor Tomaso Minntolo, e benché in altra parte n’ abbia fatto mentions, com’ il Signor Scanderbego reparti il matrimonio della Signora p.46 Zanfina Musalchia e del Signor Carlo Mosachj, ot al detto Carlo Ie dond Ja Signora Yela sua sorella; © Ia Signora Zanfina predetia se marit} col Signor Moise Comnino, delli quali ne nacque il Si- guor Comnino alias. Cesare Comuino, et anco 1a Signora-Despina; Gel Signor Cesare nacque Iz Signora Donna Giovanna Comnino, ch’ & moglie al Signor Paulo Brancazzo gentilhuomo del seggio Nido, ¢ la Signora Despina fi maritata col Signor Sianissa fratello del Signor Branai Conte, che poi fi duca de Ferandina, dalli quali ne nicquero due figliole femine, 1a Signora Andronica, 1a quale andd con Ja Signora duchessa de Milano in Milano e fii maritata con ‘um gentilhmomo de Pavia de casa Corte, ch’ havea due castelli ¢ stava ricco; T' altra fi maritata col Signor Carlo Minatolo, della quale ue nucque il Signor Tomaso Minutolo, gentilhuomo de Ca- puna, Come Roma helbe la prima insegna e di quella delli primi Im- peradori, e come T hebbe il comune de Firenze et altve cittd. Al tempo de Numa Pompilio per divino miracolo cadde in Roma dal ciclo-un’ seado vermiglio, par lo qual cosa et augurio i Romani presero quella insegua et arme, e poi y’ aggiunsero S.P.Q.R. in lettere d’ oro, cic a dire: Senato del popolo de Roma; e cossi dell’ origine della-loro imsegna diedero a tutte le citth edificate loro ciot vermiglia, cossi a Perugia, a Firenze, a Pisa; ma i Fiorentini per il nome de fiorino ¢ della citta v ag- _ P.47 giunse|ro per intrasegna il giglio bianco, e Parugini il grifan bianco et li Horivietani I’ aquila bianca, Ben’ vero ch’i Romani Sena- teri, Cousoli 6 Dittatori, dopoi che P aquila per augurio apparve sopra Tarpea, ciod sopra Ja camera del thesoro de Campidoglic, come Tito Livio fa meatione, se presero per loro insegua I’ aquila, e troviamo, ch’ il console Mario nella battaglia de’ Cimbri hebbe Ie sue insegue con P aguila d’ argento, et simile insegua portava | Wistorin della casa Musachis, 2 303 Catelina, quando fi sconfitto da Antonio nelle parti de Pistoja, come raconta Salustio, et il gran Pompeo portd il campo azuro e Paguila @ argento, @ Giulio Cesare portd il campo vermiglio e Taquila @ oro, come fa mentione Lucano' in versi dicendo: Signa [pares], aquilas, et pila minantia pili | ‘Ma poi Ottaviano Agosto suo’ nipote e successore Impera- dore Ja mutd © portd il campo d oro et I aquila naturale di color vero a similitudine della Signoria del Imperio; che come e Yola insino al cielo del emispero del fuoco, cossi |’ Imperio 4 essere sopra ogni Signoria temporale, et appresso Ottaviano futti quelli Romani P hanno per simile modo portata; ma Co- stantino poi P altri Imperadori Greci ritennero I’ insegna de - Giulio Cesare, ciod il campo vermiglio e I’ aquila d’ oro, ma con due capi. Lasciaremo delle insegne del comun de Roma e Gelli Imperadori e tornaremo a nostra materia sopra i fatti de Firenze, Thoma Paliologo, figliolo 4’ Emanuel Paliologo Imperadore de Costantinopoli, fratello delli due Imperadori; lo primo fi Giovanni, | p. 45 il secondo Costantino, che furo primogeniti, qual Thoma nell’ anho 1430 prese per moglie Caterina figliola del Principe Zaccaria As- sanni et con essa fece due figlinoli Andrea et Emanuel et une fgliola Helena, Ja quale nell’ anno 1447 la matitd col figliolo del Dispoto Giurgo Vulgo nomine Lazaro, ¢ per tal causa al detto La- zaro lo sopra detto Giovanni Paliologo Imperadore li dond lo ti tolo de Dispoto de Servia e lo crid, e questi fecero tro figlie, 1a prima fi matitata nomine Maria col Signor Leonardo Toceo de Santa Maura; la seconda nomine Signora Hierina col Signor Gio- vanni Castrioto Duca de Santo Pistros la terza Signora Miliza fil meritata col Re de Russia, Morse detto Despoto Lazaro Vulgo nell! amo 1438; la prefuta Signora Helens si fece monaca in Santa Maura I anno 1474 0 fii nominata Pacientia, e Ja prefata Caterina morse a Corfi I’ anno 1462 e fi sepolta nel rponasterio delli Santi P aquila @ sopra ogni uecello e yede chiaro pit ch’ ogu? animale, " \ * Pharsal. I, 6. p. 4 304 De-poo a Apostoli, ¢ Jo prefato Despoto Thoma fa Despoto de Patras morse in Roma 1’ anno 1465, di eta d’ anni 56. La madre del detto Despato de Servia fi sorella de Thoma Catucusino che fi figlio de Giovanni; morse I anno 1457, et nel detto anno morse suo marito Giurgo Vulgo predetto, et il prefato Giovanni Catacusino fi aleuni anni Imperadore, che f la guerra in Albania et Ja roino. liolé miei di oA RE ia ed aS quello che lui sapeva et havea nofitia, tanto de nostri descendenti com’ anco del stato. Et io ve lasso alcune altre particolariti et memorie de pid antiquita de quello che lassd mio padre a voi, le quali sono state rittrovate in aleune croniche antiche delli Re e Despoti de Scrvia, ¢ similmente in aleune altro eroniche delli Greci Imperadlori, le quali da Venetia me I’ ha inviate il Sigaor Andrea Angelo della imperiale stirpe Constantinopolitana; senza perd che mai presentislmente m’ hayesse visto né conosciuto, se non per nome, nd io mai visto Ini. Lo quale primo da Roma me scrisse © poi da Venetia, e cossi ce semo alcune volte por lettere. visitati, sicht io non ce Y'ho cerente, so non ch’ havendole ritrovate da lui medesimo. La prima volta che me scrisse s’ offerse mandar- mele, 16 quali vederete; mm’ ha parso lassarle a voi, a tal sappiate, come le coss de questo mondo son tutte vanita, e che non 2 altro ch’ amare e temere Idio ‘sopra ogn’ altra casa; eh’ Idio esalta ot lumilias ¢ forzateve essere virtuosi © far honore alla casa. E ve certitico, che raggionando con detta Signora contessa de Muro un di de tal memoria, me disse che sua Signoria la teneva seritta in un suo libro quale fece venire ¢ se lesse, et s° approbo con questa, che tanto pit Ia tengo per vera et authentica, 1a quale qui vedercio, che parla do tutti 1i Re © Despoti det Servia, ot aneo del progeuitore de mostra casa, sichd questi tre fratelli, donde noi dosceudemo, qual vairete, destendano da stirpe Imperiale; vide- livet: Historia della ease Musichiag 305 308 Don Costantino, mando a Y.S. lo transunto, Ii promesi da Roma del origin delli Despoti de Servia, et anco del Signor An- res vostro progenitore, seritto in lingua Chiureliza Sorviana, tra- dotto im lingua Italiana, arfrivato fui in Venetis, me son ricordato de p. 00 ¥.S, come deggio; ma la mandé nell’ 1 Fi un Signore orero Bue al aeiecneses ieee fratelligevideli che nome regio teneva, Andrea ot Ccico, de Bertanio Imperadore descendevano, e morirno certamente quelle parti e cilth maritime, e dividendo poi tri loro il stato, al sopra detto Andrea secondo fratello, qual fi vostro genitore, le pervenne in sua parte e dominio I’ Epiro. Peryauaaginramonnstenpra i ei i, jenche tributaria per seeordo annualo; Ii confi delli quali pucsi era il fume Nevitan, e e ql citta Alta groca e tatio quel tratt. e D 5 notrendo detia Miliza il prefato Giorgio come To proptic figlio, do- tandole il proprio latte, amandolo come proprio figlilo, talché Is maggior parte credeva esser sua figlio, ¢ cossl credeva lui proprio, 20 208 Giovanai Musachi, Dospoto a? Epiro, inperoché altramente non conosceva. TL’ altra fighiola dol prefato Eee pradetta fi maritats con Coico evero Golem, Last fpree ce orire,per la cui morte volen- dosene vendicare Milos con un’ Ini; i ion ry rato Miliza, 1a quale hebbe per moglie il Signor Alesio Span della stirpe de Theodosio Imperadore; Hiclina have Amarath secondo et ha generato Maumeth, ¢ Stefano ha generato Giovanni e Maria; @ de Meliza nacque Marco, Biasio, Lucia e Demotria, Angola ot Andriana; et Giovanni ba generato una figliola maritata col Conte Frangipane. E Mivia have Bonifatio quinéo Marchese de Monfer rato, della quale nacque Goglielmo nono, e Lucia sopra detta have lo Signor Pietro Angelo dell’ imperial stizpe Constantinopolitana nate, @ procreorno Panlo, Alesio, Giovan Andrea e Geronimo; p.62 Angela bave lo Signor Stefano Dalcaguino, e procreorno’ cinque figlioli, 0 Dometsia have un? barone del R& d Ungaria Matias suo affine e procred cinque figlioli, ef Andriana have Giovanni Micheli, patritio vensto, e procred figlioli o figliale. E perch’ voglio, figlioli miei, che meglio intendiate la retro- scritta memoria over croniea, ve dico che li detti tra fratelli, a chi pervenne tutta la nova Roma seu Romania, erano pur del sangue del detto Magnamo, e d’ imperial parte descendevano, et lal al ii i mento loro progoniteri possedevano I’ Ey apa eceioptn pol sole intervenire « Aen ;.- grandi, et oceupd tutto quello stato havete inteso; ma quando poi taeda fit il tempo de recuperare il stato de’ loro predecessori, presero T occasione @ se fecero Signori de tutta la nova Roma. E sappiate che nella nova Roma se ¢’ include ¢ com- prende tutta la Tracia, la Macedonia, I’ Epiro, la Mora seu Pelo- peneso e tutta Grecia, siché forno gran’ Siguori, e quando poi li ‘ise Amurat ¢ fi morto Historia dolla casa Mosachia, 307 detti tre fratelli dividero tra loro il stato, al sopradetto, secondoptrataliog,quale fi nostro progenitora, che lo ie) ; parte e domi regno de Epiro, questo & quello de chi mio padre havea notiti, che teneva la dignith ¢ titolo de Sevastro Grator, che vucl dire Capitanio generale del Imperadore, et vicario, sicolme nel principio v’ ho particularmente pik specificato, e de p. 53 questo detto Andrea ne nacque Theodoro, e de Theodoro il se- condo Andrea, che fi Despato d’ Epiro, sicome per Ja memoria, do mio padre havete inteso, ¢ seguitd insino a noingBtailsR® de mio padre nominate Signora Angelina, che fi figlia de Signor Arsiniti Comuino nata de Maria Mosachi, sorella de mio avo, six come mio padre nella sua memoria serive; ¢ de questo Stefano De- spoto e Signora Angelina predetta ne nacque Giovanni e Maria, Ja quale Maria fh maritata con Bonifacio quinto Marchese de Mon- ferrato, sicome mio padre pur lo scrive, e questa retrescritta cro- nica se conferma con Ia memoria de mio padre; e perd era no- stro parente il Marchese de Monferrato, siché dove trovate in fw retroscritta cronica il segao della croce, quali son loro, a tal meglio intendiate. Tl predetio Signor Andrea “Angelo della imperial stirpe Con- stontinopolitara m ha inviato quest’ altra sotto scritta cronica over memoria de mia casa nell’ anno 1550, che dapoi delle prime che m'invié, gia eramo passati cinque anni, che mai havea havuto nova de lui, nd sapon che ne fasse. E ritrovandose il Signor Don Co stantino Castriota in Venetia, per lui m' invid la sotto seritta me moria, bench® i detto Signat Don Costantino non me le donb, perch? disse hiaverla por'se, et | il predetto Signor Andrea pur mé P 5b P invid per vin de Roma scrivendome in questa formas Siguor Don Costantino Mosachi, io per brevita le mando al a0* p55 308. ” Giovanni Musachi, Dexpoto d! Epiro, presente qui incluso la memoria ritrovata de vostra casa appresso Je memorie do casa nostra, e «' il Signor Don Costantino Castrioto non I’ ha dato quella memoria, le donai cho ve la. portasse; al pre~ sente Je mando T' esemplo come jace, ¢ per ester cosa veridica, penso de farlo registrare in libro d’ un valentissimo historiegrafo, dove sono poste tutic le famiglio ilustri, che Ini habbia possato havere eritrovare, © se dice ch’ ineomincia da Adam insin’ al pre- sente e poi @ per imprimerso. x La memoria 0 tales videlicet Britanius Rex Apolo Ilyrixeque, ex genere Britanjj Caésaris, gennit Marium Britanium Regem; Mareus Britanius Rex genuit “Toanum Musachig, Andream, alias Stefanum Reg. Duc; Ginos Mariam, Dominicus alias Moncinus, Cai minste @) losnnes Agnese Andre Voisava Ivani Angeli mater. uxorem 1 : Gindico, che questo Giovanni Giorgium Sean- fosse padre de V. 8. derbegh. Avertendove, che so in Ja sopra detta memoria over erenica non sono notati tutti li discendeati de.vostra casa per linea di- retta, sappiate ch’ il eronista non #8 mentione sind del’ | origiae dalla casa, donde descendano 6 del’ ultimi Signori, che so ritrovaro in Signoria in quel tempo, che se perse il paese, quando il Turco Vi seaccid; fi in quel tempo de vustra casa Gino Mosachi vostro avo qual morse allora in stato, e Giovanni vostro padre, qual yassd nel regno de Napoli, @ similmente dell’ alire case de’ Signori ch’ al- Com” ho detto, 1 fo, Don Giovanni mio padre ha lasciato memoria de tutto quello che lui teaca uutitia delli descendenti de nostra casa fin a me Don Costantino Mosachi, sicome appare, incomili- ciando dal prime Andcea Mosachi Seyasto Crator, che pik avante non tenea uotitia; et io ho hayuto luce per altre eroniche et anco Historia dalla cata Musachia. per Ja retroseritta dal nome del padre et avo del sopra ditto An- area, qualmente descendino della stirpe ¢ sangue de Brittanio Im- ore, Narra Ja Cronica, che fi Brittani Ra [d'] Apolo [ot] 1 Jina, della stirpe @ generatione de Brittanio Imperadore, del quale priliasio BE macque Twano Mosachi Re, Jo quale de tre nomi se ominava, ciod-Teano, Andrea, alias Stefano Ra, dal quale Ivano Re nacquero tre Gelill, wi ea. caminmea Gey mei fo fratello & quelle de chi mio padre ; sicome de sopra & dette; et aceld me- fio sappiate, ve dico, che. trovareto in Ja retroscritta memoria seu eel mal fi un gran Signore overe Imperadore, che possedeva 1" Epiro, 1a Macedonia, 1s Dalmatia e le due Servie ot tntta Je nova Roma; E figlioli del sopra- “detto Ty et dividendo poi tri loro |i tre fratelli do fratello nostro progonitore ie in sun, parte e dominio il regno d° Epiro ¢ Mus hii stato, quale pritua € poi hanno possedato, th de tempi insine & tanto, ch i per nostri peceati. Paoponeso alias la Morea, diminuends secondo la divers Turco ne discaccid ¢ telse il Descendenti do nostra casa Mosach). Fa Buitanjo Ra, e do Britanle nacque Ivano Mosacbi Re, eho nome regio teneva, An Andrea Mosachi Sevastro mperadore, ¢ quello, e de Trato nacquero tre figlicli, Yucasione, drea © Coico; questo secondo fratello Grater, che vol dire general Capitanio del I dé chi mio padre havea notitia, che pid oltre nom sapens t ineeminsiando dal detto Britanis RO fin a Don Giovanni wie cono per diritte Tinea undoci Tinea, sioome appresso vedrete par ficolarmente, videlicet: hi 38 alias Qu Romania, che sec inelade Ia Tracie, la Macedonia, T Epiro elo jf 310 Giovanni Musachi, Despoto J” Epiro, Fu Britanio Ré,. e del detto Marco Britanio Ra,’ e del detto Ivano Ra, e del detto Andrea Sebaston Crantos, e del deito Theo- doro, ¢ del detto Andrea primo Despoto, ¢ del detto Ginno, ¢ del p. 57 detto Andrea, e del detto | Ginno, e del detto Don Giovanni, @ del detto Don Costantino, ¢ del detto Don Giovanni e Don Gasparro Mosachj; ma, com’ ho detto, mio padre havea notitia de otto linee dal primo Andrea Sebaston Crantos fin a me Don Costantino; la nona é de Don Giovanni mio figlio, qual lui non vedette, ele tre altre sono de Britanio R& e de Marco Britanio Ré.e de Ivano R& suo figlio, sicome per la retroscritta memoria, qual’ io ho havuta, havete visto, sich& son dodici, sicome & scritto, fin al presente; gli nostro Signore per sua misericordia moltiplichi e con miglior for- tona, amen. Figlioli miei, tenerete tanto la memoria de mio padre come Ia presente memoria apprecso de voi in bona enstodia, a tal che piacendo a nostro Signor che ve doni figlioli, habbiano anco loro luce ¢ notitia della casa et origine donde discendeno, et anco quello ch’ hano posseduto vostri antecessori; se Idio’ ce” f& grazia come io spero, che Carlo ¥ Imperadore nostro overo Filippo suo figlio recuperi ! Impero de Constantinopoli, almeno sappiate domandare ‘vostro stato e qual fu. Trovarete, che questo reirosciggimetiommy morso senza heredi, di chi li sopra detti se divisero il stato, costui fece fare I’ altare maggiore con Ja cova a? argento a Santo Nicolé de Bari, e fa nell’ anno 1800 a di 19 de Jugno, YI ind, e cossi in suz memoria son scolpite ditte letere nella detta cova d? argento, sicome hoggi se ede chi la vorrd vedere. Benché dopoi il detto Andrea Angelo m’ ha inviato una ge nealegia d’ Imporadori Romani e Constantinopolitani e de Regi, Principi, e Signori de quelle ch’ A fatto stampare, ¢ dice che Con- = p88 stantino quinto figlio de Michele | Imperadore il quale descende della stirpe ¢ linea del magno Costantino, non computando perd li due primi de tal nome, ciod il magno et il figliclo, questo Co- stantino ha genersto Comin che nacque dopo la morte del padre, e Zoi che per avante nacque, Ia quale hebbe per marito Britan‘o Historia della casa Musuchia. 811 del medesmo genere, la madre del quale fi Theodosia del genere de Theodosio Imperadore Augusto, ch’ in lei fini tal genere; per - Ya quale hebbe il Regno @ Apolo et Mliria, della quale Ztoi ha generato Marco Bri Helena ch b nio ha ‘generato Juvane ; at Stefano, Rd Apolo et Illiria, et il detto Ivane Ra ha generato fed figloli Vocasion, Andro; of Coico, et questo Andrea seeondp gatite obo fi, Sevastro Crator ¢ Signor d Epo, segutano T altri fosiri descendenti, si come @ retroscritto, talchi con il detto Marea Britanio’ sono dodici linee de nostri descendenti,e no undece. E desiderando io sapere, quale fuse questo Britanio Cesare, de chi-la retroscritta memoria dice, che discende Britanio B& © de ui Ivano Mosachi R& nostro progenitore, et havendo di cid parlato con aleani geografi e visto le croniche et historie, troyano che il primé Imperadore Britanio fi Costantio, il quale hebbe per moglie Helena figlia'vedova del Ré de Britania hoggi ditta Enghilterra, il quule hebbe il principato suo in Brittania e.morse il terzo decimo amno del suo imperio, ¢ del detto Costantio et Helena ne nacque Costantino ‘magno, et morto detto Costantio Costantino predetto suo figlio fi in Brittania cresto Imperadore in loco del paldre sun ‘tnosissimamente et andé in Roma et fi Angusto nominato. 7 Et in un altro loco dice la cronica, che Costantino magno, ficiolo de Costantio Augusto, in Brittanis fi creato Imperadore Y anno 339 ¢ sotto questo buon Principe li Christiani dalli- tiranni oppressi incominciarono a respirare, et hayendo mosso guerra alli Parti et travagiiando in Mesopotamia, nel 31 anno del suo imperio et dell etd sua 66 in Nicomedia “in villa publica pass® de questo vita, ¢ lastid tre figlioli, videlicet Costantino, Cestante, Costantio. Pero: sappiate ch’ il Britanto Cesare gl’ ® questo Costantino Cesare figliolo d’ Helena cognominato magno, Tmperadore Brittanio, dal quale sangue ¢ stirpe discese Britanio Re predetto, ¢ de Ini Ivano RE suo figlio, © questo Costantino Cesare @ qual Britanio Cesare che la memoria nostra dice, pero che nacque in Brittania ¢ i fi erento Imperadore ¢ ne fa siguore, siche per qnesto fi nominato — 212 Giovanni Bunschi, Despoto a Epiro, Brittanio Imperadore, e per pili chiarezza ho reeopiato la sustan- tin d° aleuni capitoli, sicome I’ istoria del Supplimento delle cro- . niche dice, videlicet: Constantius et Galerins, abdicantibus se ab imperio Diocletiano et Massimiano, imperii gubernacula susci- pientes, provineias inter se partiti suri, Constantius igitur et Gal- lerius Augusti creati sunt, divisnsque est inter eos ita Romanus orbis; nam Gallerius Wliricum, Asiam et Orientem sortitus est, Con- stantius vero singulari moderatione usus Gallia tune et Hispania contentus fuit, licet et ei Italia sorte obtigerit; Constantius enim contentus dignitate Augusti Italiae atque Africae administrandae sollicitudinem reensavit, vir egregius et prestantissimus, et Helenam Anglorum Regis filiam captivam uxorem duxit. Constantius cum humanissime gubernasset, Constantino ex Helena suscepto, Eboraci in Brittania principatus sui anno decimo tertio moritur atque in divos omnium consensn refertur ob eius mansuetudinem et clemen- | tiam. In un altro loco dice: Constantinus Magnus, filing Constantii Augusti, in Brittani creatus est Imperator anno domini $39; sub hoe principe Christiani a tirannis_ante oppressi non nihil respi- rare incipiuns; bollum eadem versus Partos moliens qui iam Me- sopotamiam fatigabant, uno et trigesimo imperii sui anno, aetatis vero sexto et sexagesimo, apud Nicomediam in villa publica obiit, E de lui restorno tre ‘iglioli: Constantino, Constante ¢ Con- stantio. E perehe ve parera forse confusione, ch’ il predetto Ivane Mosachi Ré s* ha de tre nomi nominato, sappiate che tutti li Re d' Iliria, ch’ oggi dicono la Bosna, le gente de quel paese chiamano il loro Ré Stefano ¢ lassaro il nome proprio. Costui de tre nomi s0 nominava, videlicet: Tvanus, Andreas, alias Stefenus Rex; Iva- nus vol dire Giovanni in Italiano, et Andrea, cho dice Giovanni Andrea, ma com’ ho detto, al volgo questi nomi cessano quando il Ré > coronato, ¢ le dicono Stefano Re, sicome il supplimento- Cronicarum testifica, et anco Papa Pio secondo in la sua’ historia volgare, quale in breve dico e non tutto; il eapitolo (della cronica dice: Post Albaniam, Illiriam secuntur gentes 2d occidentem septen- trionemque versus, hoe genus hominum nostra aetas Selavos ap- ‘Historia della cara Musachia. 313 palais et alii Bosneses, ot alli Dalmats, alii Cron, Tistri Camt- gne nuncupantur. In Bosna rex gentis Stephanus nomine; sic enim reges suos appellare consuevere. T] medesmo dice Papa Pio secondo in la. sua historia volgare; p. ot peré lesso quel cke dice la cronica, per non replicare il tutto; nel capitolo pd del Europa dice, che li Dalmatini, ch’ bogsi sono li Sehiavoni, et Mlirij eh? oggi dicono Bosnesi, Tribali overo Misii eh boggi se nominano Serviani; ¢ nel capitol decimo sesto dice: Dapoi I’ Albania seguono le gente d’ Iliria rivolte ad occidents settentrione; queste gente chiamano I’ ota nostra Schiavoni, et altri son detti Bosnesi, altri Dalmatini, altri Croaclj, altri Istri, altri Carai, Nella Bosnea il Rd de questo paese Stefno, cossi usano chiemare i suoi Regi, e nel capitolo 17 dice, che Plinio disse, it _ fine della Liburnia essere il principio della Dalmatia ¢ tra Tragu- rio in essa consunto il marino, ¢/ Salona colonia la quale & lon- tana da Zara 222 et Zara distahte da Pola 160 miglia, di che arviene che Liburni erano/fri la Croatia ¢ la Dalmatia, ¢ forsi anco li Croatini, nove nome de gente, occuparo li luehi di Liburni; Tusti a noi d° haver/Aio dimostrato; so sia chi desideri maggior certeza, volga V aatichi autori, ‘Tholomeo confuse 1a Liburnis,. la Dalmatia e/la Mliria insieme, @ Ja Mliria disse essere confine la ~ Pannonia yerso settentrione, dal’ oriente la Misia Superiore, dal’ cecidehte I Istria, da mozodi Y Albania et il lito Adriatico, sich’ yer quest’ bora sappiate, quale & 1 Miria e Pola cittd, dove giace, che jh Tetria 0 Crovacia. Perd sappiate ch’ il detto Brittani che fi RE de Pola ciod a’ Istria’ e Crovacia ¢ d Mira, che son Bos nesi predetti, Ii che fii R@ de Pola @ tenea queste provineie sotto v de lui. E pit avertite che Strabone et altri autori scriveno, che Apo- Jonia fi cittA nobile et antica in lo Epiro, la-quale hoggi ¢ de- © stratta, Vogliono aleuni serittori, che quelle reliquie fasse efifcsto quello eb hoglgi dicono Avolona par in 1o Epiro, ma quelli cht hanno p- 62 visto la sopra detta cronica, vogliono che s’ intends de questa Apo- lonia e non do Pola iu Istria; perch’ Y'Iliria e I'Epiro son regni vicini, m’ ha parso farve questo discorso per pi intelligenza. Ma BEBEBEHE BEB SBREBE BEBE EB SB BE SBE 82 82 314 Giovann! Musschi, Despoto ’ Epiro, f sig R8 do Pols in Istria overo a’ Apolonia d’ Epiro, basti che fi t RE de due regni, et intendase de qualsivoglia; bench anco ho i trovato che nel Reguo do Bosna alias Iliria ¢? 8°ana citta che si |" wehiama Apolons’ ch” & pit vero simile ‘che sia-questa o vero quelle ' E 2 Epiro, ¢ puro in Tracia ¢ @ un altra‘cittt, Go Ghiema Polonia |. ion molto loniana dal Epiro ek? ogs' un’ de loro’ potria essere, 4, I | ' | i t I | appfiate; che Don Andriano mio fratello havea cento caval Jegeieri in ordinanza del R8 de Francia, dico in pace et in guerra ben’ pagati, ¢ detfo Dom Andriano Mosachi morse alli’ dieco de maggio attossicato da certi gentithuomini francesi che stavano con Monsignore de Vandomo, per haver la sua compagnia ¢ denari, quali erano a dodici mili sendi, ‘et altri mobili de cavalli, et argeato, esta atterrato in Ja cittl de Bivilla, che li morse, in P ecclesia de : San Franceceo apptesso I’ altare maggiore alla banda del seiroceos ia ¢ detta citth de Bivilla & in Ja provincia: de Piccardia, e detto Rd Y havea donato wn castello nomine Mundi appresso de Monstro ¢ de Bivilld; morse nel 1626 a di diece de magzto. “68 Don Giovanni mio padre fe fere nell” ecclesia moggiore’ de Francavilla im terra de Otranto nn’ tabernacala de marmo, dove sti il-encramento e ce f fare un’ epitafio delle subseguenti parce ¢ co laced tro mosse Ia sottimana, videlicet: * Qmaipotens Tesa, sacrarium hoo ‘tibi Toannes Mosachi Alias En Ghini Despotis Epirothae et Mosechiae domini ex urbe Bizantis oriundi bicipitem aquilam habentis insigne coronatam religiose de- dieat snno domini 1510. !* = Sesuitano due altri epitefj, cho son fatti qui in Napoli per mettere ua di quelli alla mia scpoltura, ¢ jE Fonnni Mosachio Gini filo Molossorum domino Epirique Despoto, sanguine et cognatione Regia, ex urbe Bizautis oriundo, suis finibus Turcaram tirannide eieoto, Constantinus filius patri et sibi suisque fecit anno . Ioanai Mosacbi Gini filio Molossorum et, Epirotarum Principi, a Turccrum tiranno prineipatu spoliato, Constantinns patri et sibi suisque fecit, com EE ee |

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