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amava pid Gesit, e si unt ai suoi nemici, commettendo il pitt orribile tradimento, Gesti sapeva tutto; conosceva il tradimento di Giuda, cono- sceva le macchinazioni dei suoi nemici... , alla vigilia della sua morte, mentre i perversi Giudei gli stavano preparando la croc it dolce pegno del suo amore. Eg era venuto al mondo per salvare gli uomini dall’eterna rovina, morendo in croce; ma questo grande sac er rimanere sulla la fine del mondo, nascosto sotto le apparenze del Quanto & stato buono Ges! Ricordiamo dunque tutte le cir- costanze di quella scena di paradiso, che si svolse nel Cenacolo, la vigilia della morte di Gesi Gesit si mise a mensa con i suoi Apostoli per consumare la cena pasquale, com’era prescritto dalla legge. E disse: Ho de- siderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi prima i patire... Poi mise d i vita un asciugatoio, e incomincid a lavare i piedi agli Apostol E dopo che ebbe lavato i piedi a tutti gli Apostoli, disse loro: Voi mi chiamate Maestro e Signore, e dite bene, perch? io Jo sono. Se dunque io, Signore € Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavarvi i piedi un Vaitro. Vi ho dato lesempio affinche anche voi facciate come ho fatto io. Gesit, con queste parole, voleva insegnare agli Apostoli ad essere umili € a sapersi amare scambievolmente, Poi si mise di nuovo a mensa e disse: Uno di voi sta per fradirmi!... Intendeva parlare di Giuda, il quale stava a mensa con tutti gli altri Apostoli, ma stava per tradire Gest, perche segretamente si era gia messo d’accordo con i nemici di lui per farlo prendere di notte, mentre pregava; e per questo tradimen- to aveva accettato trenta monete d’argento. Gesit era triste, perch pensava al tradimento di Giuda, dolori della sua passione ¢ alla perdita di tante anime, che non ayrebbero apprezzato il suo amore. Tuttavia, malgrado tant Bratitudine, egli fu infinitamente buono, e in quell'ultima Cena istitui il SS. Sacramento dell Eucaristi Nella cena pasquale era prescritto il pane azzimo, ossia pane senza lievito, come l'ostia, che adesso si adopera per la Messa € per la Comunione. Gesii dunque si levd in piedi, prese in mano un pane az- zimo, lo benedisse, lo spezzd e lo diede agli apostoli, dicendo: Prendete e mangiate: questo ¢ il Corpo mio. Poi prese in mano il calice col vino, lo benedisse, e lo distribul agli Apostoli, di- cendo: Prendete ¢ bevete di questo tutti... Questo ¢ il calice del Sangue mio, che sard sparso per voi in remissione dei peccati (fi- ura pag. 21). Gli Apostoli, meravigliati e confusi, si cibarono di quel Pane consacrato, che era il Corpo di Gesit, € bevvero di quel vino consacrato, che era il Sangue di Gesit.. E Gest disse subito: Farete questo in memoria di me. Con queste parole dava agli Apostoli e ai loro successori (ossia a tutti i sacerdoti) la facolta di fare cid che egli aveva fatto in quel mo- mento, e ciot di consacrare il pane nel Corpo suo $S., ¢ il vino nel Sangue suo prezioso. Percid ogni volta che un sacerdote, nella S. Messa, ripete le parole che disse Gesii nell’ultima cena, sotto le apparenze dell’ostia & presente il Corpo di Gesii, bello, vivo, glorioso, come sta in Cielo; e sotto le apparenze del vino & presente il Sangue prezioso di Gesit, Quanto é stato buono Gesii! Egli sta sempre vicino a noi, nelle nostre chiese; e noi, facendo la santa Comunione, possiamo riceverlo nel nostro petto quando vogliamo. 10 = La passione e morte di Gesu. Gesit, dopo aver fatto I'ultima Cena con i suoi Apost reed, insieme con essi, a pregare nell'orto degli ulivi. E disse loro: L'anima mia @ triste fino alia morte; restate qui e vegliate con me... pregate per non cadere in tentazione, E, allontanatosi un poco da essi, s'inginocchid e pregd di jacramento dell’ Eucaristia as. Gerd nell’ ultima Cena istitui cendo: Padre mio, se & possibile, allontana da me questo calice! Tuttavia non si facia la mia volontd, ma ta tua. Per tre volte ripeté questa stessa preghiera, ¢, alla terza vol- ta, per l'intenso dolore, cadde in una specie di agonia, ¢ dalla sua fronte stilld un sudore di vivo sangue, che, a goccie, scor- reva in terra Gesit era mesto, triste, atterrito, fino al punto da sudar san- gue, perché sapeva che doveva essere flagellato, coronato di spi- eroce, Ma cid, che piii lo rattristava ¢ lo faceva 4 suoi dolori, ma il pensiero ratitudine degli uomi jedeva l'avvenire e sapeva che tanti uomini l'avrebbero odiato, offeso e bestemmiato, di- sprezzando il suo amore infinito... La previsione di tanta ingra titudine gli straziava il cuore € lo faceva sudar sangue per 'im- menso dolore. Tuttavia, malgrado la previsione di tanta ingratitudine, il buon Gesit non si rifiuto di soffrire 1a dolorosa passione, e, anche su dando sangue, disse al Padre suo: Padre mio, si faccia la tua volonta ¢ non la mia. Quanto & stato buono Gesit!... Per salvare le anime nostre dallinferno, ha sudato sangue'... e quello non fu che il principio della sua dolorosissima passione.. Aveva appena Gesii finito la sua orazione nelf'orto deg! vi, quando una masnada di malfattori e di soldati, guidati da Giuda, si recarono in quell’orto, afferrarono Gesit, lo legarono € lo trascinarono via per farlo condannare a morte. Prima lo condussero davanti al Sommo Pontefice ebreo, che jamava Caifas, poi davanti al tribunale degli Ebrei che era iedrio; poi davanti a Ponzio Pilato, che era il governa- Giudea e rappresentava limperatore di Roma. Pilato fece condurre Ges davanti ad Erode, re della Galilea, ed Erode Jo rimand® a Pilato... Cosi Gesit, legato come un malfattore, fu tra che volevano ad ogni costo croce.. farlo condannare alla morte sommo pontefice ebreo, Caifas, il tribunale del Sinedrio dichiararono Gesit reo di morte, perché aveva detto di essere jo di Dio. Erode non pronunzid sentenza, e disse che Gesit era un povero pazzo! Pilato interrogd Gesii € lo riconobbe in- nocente, e come tale lo dichiard dinanzi a tutto il popolo, che ne. simo Gesti fu legato ad una colonna, e fu per tanto aspramente e tanto crudelmente, che il suo santissimo corpo fu ridotto tutto una piaga, ed grond® da ogni parte. | Giudei perd non furono soddisfatti, e quando Pilato, dalla Joggia del suo palazzo, presentd al popolo Gesit flagel liberi costui, non sei amico dellimperatore. Udendo cid, Pilato temette di perdere vernatore, € condannd a morte Gesit; ma si lavo le mani dinanzi al popolo, dicendo: lo sono innocente del sangue di questo giusto. Al buon Gesii dunque fu messa sulle spalle una pesantis- sima croce e fu menato a crocefiggere sul monte Calvario. Gesit 1a madre, € quando per tre volte cadde sotto il peso della croce, € quando finalmente, giunto sul monte, fu egli rimase confitto su quel legno, in una peno- sissima agonia! Durante quelle tre ore, Gesit parld sette volte, ¢, giunto agli estremi, disse con gran voce: Padre, nelle tue mani raccomando anima mia! e inchinato il capo, spird (figura pag. 23). quel momento un forte terremoto scosse tutto il monte Calvi paccarono i grandi massi del monte, si aprirono le sepolture e risuscitarono molti mort, del popolo e mntro. di tui, slonna, e fu per udelmente, ga, ed il sangue to: Se tu Da wo posto di go- salvezze (pag. 22) WA Cristo 8 morto sulla Croce per la nostra sal (pag. 22 coloro, che avevano crocefisso Gest alcuni poi si battevano il petto e dicevano: Veramente Gesit era il Figlio di Dio. Prima che si facesse notte, alcuni soldatiritornarono sul monte, ¢ il centurione (che comandava i soldati) diede a Ges una lan. iata nel fianco. Da quella larga ferita usci sangue ed acqua. Un poco piit tardi Giuseppe d’Arimatea, aiutato da S. Gio. vanni e da Nicodemo, depose dalla croce il corpo santissimo di Gesit ¢ lo chiuse in un sepolcro nuovo. Pilato poi diede ordine che i soldati facessero la guardia davanti al sepolero. Quanto @ stato buono Gest! Egli @ morto sulla croce per salvarci dalla schiaviti: del demonio e del peccato, e per ria le porte del Paradiso... Chi non ama Gesii e Voffende coi pec- i, & un ingrato, perch? non corrisponde all’amore infinito, che egli ha avuto per noi Un fanciullo che si prepara alla Prima Comunione deve pen- sare che quel Gesit, che scendera nel suo petto sotto le appa renze dellostia consacrata, é 1o stesso Gesit che ha sofferto tanto nella sua dolorosa passione ed ® morto in croce per la nostra salvezza. Con quanto amore e con quanta gratitudine si dovra Stringere al seno un Dio cosi buono, un Salvatore cosi amorosol. fuggirono spa. 11 - Risurrezione e ascensione di Gesa. Iba del terzo giorno da che Gesit era stato sepolto, un forte terremoto scosse la terra, e Gesit uscl dal sepolero vivo ¢ splendente di luce. Usci quando il sepolero era ancora chiuso dalla grossa pietra, che vi avevano meso i Giudei. Il corpo di Gesit era glorioso ¢ poteva attraversare le pietre e i muri senza nessuna difficolta, Dopo che Gesit era gid uscito dal sepolcro, Yenne un angelo dal cielo, rovescid la pietra, che chiudeva il se. Polcro, € vi sedette sopra (figura pag, 25). | soldati, che facevano la guardia, quando sentirono il ter- Temoto ¢ videro Gesii vivo e splendente di luce, fuggirono spa. ventati. a Un poco piit tardi arrivarono ai sepolcro tre pie donne, che volevano ungere il corpo di Gesit con unguenti profumati. Esse non sapevano che Gesit era risorto, e, quando arrivarono al se- Polero, videro 'angelo che sedeva sulla pietra, il quale disse loro: Gesit Nazareno non @ qui; @ risorto Una di quelle tre donne, Maria Maddalena, rimase presso il sepolero, mentre le altre due andarono a riferire agli Apostoli che Gesit era risorto. Intanto Gesit apparve a Maria Maddalena, vi cino al sepolcro; e in quello stesso giorno apparve anche a due discepoli, che si recavano nella citta di Emmaus. Intanto gli Aposioli si erano raccolti nel Cenacolo, e aveva no chiuso bene le porte, perché temevano di esser presi e di esser messi in croce come Gesii. E quando le pie donne anda che Gesii era risorto, essi non credettero, Perd, verso sera, Gesit risorto apparve improvvisamente in mezzo al Cenacolo, entrando a porte chiuse, e disse agli Apo- Stoll: Pace a voi! Sono io, non temete... E poiché gli Apostoli € credevano di vedere uno spirito, turbate ? Mirate le mie mani e i miei Toccatemi ¢ guardate : uno spi- vedete che ho io... E per assi- curarli completamente, mangid insieme con essi. E gli Apostol si convinsero che era veramente Gesit risorto. Trascorsi quaranta giorni, Gest apparve per ultima volta agli Apostoli, nel Cenacolo, mentre stavano a mensa, e disse loro: Andate per tutto il mondo, e predicate it mio Vangelo ad ogni creatura... Poi condusse gli Apostoli fuori di Gerusalemme, sul monte Oliveto, e, dopo aver data ai suoi cari Apostoli ultima benedizione, incomincid ad elevarsi lentamente verso il cielo az- zurro. E man mano che egli sielevava nello spazio, gli Apostoli vedevano rimpicciolirsi la sua figura; finch? una nube lo nascose loro occhi € pili non lo videro. Gesit era salito al cielo, ove ede alla destra del Padre, ¢ donde un giorno ritornera per giu dicare tutti gli uomini, alla fine del mondo. Corpo di Gest in Paradiso bell iit del sole: non pud pitt soffrire dolori 0 Gest soggiunse: Perché vi piedi, perch sono io in persona. rito non ha carne ed ossa come glorioso, splendente ‘malattie, non ha pitt g g : é é a ° 3 & 3 = bisogno di mangiare, di bere, di dormire, € non pud pitt mai morire. Il Corpo santissimo di Gesit sta anche sulla terra, sotto le apparenze dell’ostia consacrata, e non ci sta bambino, come quando nacque, non ci sta morto, come quando fu deposto dalla croce ma ci sta vivo, bello, glorioso, impassibile, come sta ora in Cielo 12 - La santa Messa. Tutto cid, che abbiamo detto fin qui, serve a conoscere & quel Gesit, che si riceve nella santa Comunione sotto le ap- parenze dell’ostia consacrata. Ora & necessario spiegare come ¢ quando il sacerdote consacra Vostia, e quali sono le ragioni per cui Gesit si nasconde sotto le apparenze dell’ostia. Per compren- dere tutte queste cose bisogna capire bene che cos'é la santa Mesa, La santa Messa compl sul monte Cah salvezza. Questo sacri rinnova sull’altare, mentre Gesii @ presente, vivo € vero, sotto le apparenze dell’ostia consacrata. Verso la meta della Messa il Sacerdote € pronuncia le parole che disse Gesit nell 2 il Corpo mio. In quel momento ta sostanza dellostia si cam- bia: sotto le apparenze dell’ostia @ presente lo stesso Gesii, che nacque in terra da Maria Vergine, lo stesso Gesit che mori sulla croc rinnovamento del sacrificio, che Gesi Poi il Sacerdote prende in mano il calice, che contiene una piccola quantita di vino; pronunzia le parole, che disse Gest nell'ultima Cena: Questo é il calice del Sangue mio, che sard sparso per voi in remissione dei peccati. In quel momento la so- stanza del vino si cambia, e nel calice, sotto le apparenze del vino, @ il vero Sangue di Gesit, Io stesso Sangue che Egli verso nella sua dolorosa passione e nella crocefissione... Laltare in quel momento diventa un vero Calvario. Gesit sacrifica se stesso € si offre Vittima per la salvezza degli uomi- come si offri sul monte Calvario. Vi @ una sola differenza: vi fu reale spargimento di sangue, e percid ima cruento, che yuol dire sanguinoso; mentre vero spargimento di sangue, e percid la Messa si chiama sacrificio incruento cioe non sanguinoso (fig. pag. 27). Tuttavia nella S. in modo misterioso, un io, perche il Sangue di Gesit sta nel calice, ed &, in qualche modo, separato dal Corpo di Gesi, che @ sotto le ap parenze dell'ostia; © questa iosa separazione significa una vera immolazione della Vittima divina. Da cid si comprende che Gesit ha istituito il sacramento del "Eucaristia non soltanto per rimanere in mezzo a noi e perch potessimo riceverlo nella S. Comunione, ma anche perché, con per la salvezza degli uomi con Ia S. Messa. Se noi ci fossimo trovati sul monte Calvario mentre Gesit agonizzava sulla croce per nostro amore, per la nostra salvezza, avremmo assistito a quella scena con sentimenti di gratitudine, di compassione, di amor Ebbene, con gli stessi sentimenti dobbiamo assistere alla S. Messa, perché sull'altare & lo stesso Gesii, che compie, in un modo misterioso ma vero, lo stesso sacrificio, che compi, per amor nostro, sul monte Calvario. 13 - Meravigliosi effetti della santa Messa. Quando. assistiam dobbiamo immaginarci di vedere sull’aitare Gesit inchiodato in croce, grondante sangue da mille ferite.... Gesii mori in eroce per la salvezza dell ed ora, nella S. Mesa, delle anime. Quanto & buono Gesii! La Santa Messa & un’azione san ci pud essere al mondo una cosa pitt bel anime, ey @ use °) (9@ Pod) 92023 eJoP oF21;298g Jop euC}zeACUMs UL g UEEOLY H)JOP ‘ouipmyead ff ‘ezz39|0s so nso anuau della Messa. Quando si celebra una messa, gode tutto il Para- diso, tutta la terra € tutto il Purgatorio (figura pag. 29). Quando si celebra la Messa, la SS. Trinita & adorata come merita, € tutto il Paradiso tripudia d’ineffabile gioia. Ma ii Angeli, i Santi ne godono immensamente, e tutto il Paradiso risuona di canti ¢ di armonie pitt b Qui sulla terra poi, quando si celebra la Messa, le anime ricevono grazie a mille a mille. I peceatori, quando si confes- sano, otte oro peccati perché Gesit si sa- crifica sulValtare; coloro che si trovano nelle angustie del dolore, ricevono conforto perch Gesit si sacrifica sullaltare; chi desi- dera correggersi dei suoi difetti, si sente pitt forte a mantenere i buoni propositi perché Gest si sacrifica sullaltare; chi si era smarrito in mezzo ai vizi e cerca la strada della salvezza, vede la via del Paradiso perch? Gest E finalmente, nel Purgatorio, la Messa opera un prodigio meravigtioso. Quando si celebra la Messa, scende nel Purgatorio come una pioggia di acqua freschissima; molte anime vengono ivestite d'inetfabile candore e rese degne di salire al Paradiso! ‘Or dunque, pensando che nella Messa Gesit rinnova il Sa- ctificio della Croce per nostro amore ed opera tante meravigl nel Paradiso, sulla terra e nel Purgatorio, dobbiamo assistere al S. Messa pitt spesso che possiamo, e dobbiamo assistervi con devozione e raccoglimento. 14 - Il rito della Santa Messa. Il sacerdote, per celebrare la S. Messa, impiega poco meno in questo tempo legge preghiere sul messale, ti momenti al lato destro, in altri momenti al lato sinistro dell’altare; fa inchini, genuflessioni, segni di croce.... Tutti questi movi letture e preghiere, si chiamano rito della Mesa. Per rinnovare sullaltare il sacrificio del Calvario, basterebbe che il sacerdote consacrasse l'ostia ¢ il vino e facesse la Comu- nione. In cinque minuti il sacrificio di Gest) sarebbe gia com- pleto. Perd la Chiesa non permette che un Sacrificio cosi santo € cosi prezioso si compia in fretta e con poche parole, ma pre- scrive molte belle preghiere € letture € cerimonie; e ogni sacer- dote & obbligato ad osservare le regole prescritte dalla Chiesa per la celebrazione della Messa. Nella Messa si possono distinguere quattro parti: - 1. IstRU- ZIONE ~ 2. OFFERTORIO - 3. CONSACRAZIONE - 4. COMUNIONE (figura pag. 31). 1 ~ La prima parte della Messa si chiama Istauzione, perch I sacerdote legge nel messale I'Epistola e il Vangelo e poi recita il Credo ; tutte cose che servono ad istruire il sacerdote e il popo 2 ~ La seconda parte della Messa si chiama OrreRToRIO, perché il sacerdote offre a Dio Postia e il vino, che deve poi consacrare, perch? diventino Corpo e Sangue di Gesit. L’ostia & posta sopra un piattello dorato, detto patena, che il sacerdote solleva in alto recitando una bella preghiera. ~ Il vino & versato dal sacerdote nel calice dorato, che poi viene da lui sollevato in alto e offerto a Dio con una bella preghiera. 3 ~ La terza parte della Messa si chiama CONSACRAZIONE, perch? il sacerdote consacra, ossia fa diventare cose sacre, lostia € il vino, che prima ha offerio a Dio. L'ostia e il vino, diven- tano cose sacre, anzi santissime, perch? diventano Corpo e San- gue di Gesit. I! sacerdote prende in manv stinchina con riverenza e pronuncia le parole, che disse Gesit nel!'ultima Cena; € Vostia diventa il Corpo di Gesi. Poi prende in mano col vino, s'inchi le parole che tima Cena; e il vino diventa il Sangue prezioso di Gesi. Cosi la consacrazione 2 compitita. Mentre il sacerdote fa la consacrazione dellostia e del vino, panell ne della Messa, perch? Gest discende percid tutti devono inginocchiarsi renza per adorare Gesit, asi con grande rive- & 2 $ : e A a 3 3 Mesen produce effe 4 ~ La quarta parte della Messa si chiama Comunione, per- che il sacerdote fa la ‘Comunione, ossi isce a Gesii rice- vendo nel suo pettg lostiae il vino consacrato, che sono if Corpo € il Sangue di Gesi i Quando si assiste alla S, Messa si deve seguire attentamente che fa il sacerdote, Pensando a Gesii, che sull'altare Offre se stesso in sacrificio! Per assistere devotamente alla S. Messa & bene adoperare tun libretto © leggere con attenzione le preghiere adatte aciascun momento della Messa, seguendo le cerimonie ¢ le preghiere del sacerdote, e procurando di comprenderne il signifi Finché & possibi * & bene stare jinocchiati; ma quando UI sacerdote legge il Vangelo e recita il Credo, si deve “tare in pi Poi, in alcuni moment ud stare seduti. Ma al momento sacrazione e della Comunione si deve stare sempre in- Sinocchiati, inchinando anche il capo, per adorare Ges nel SS. ‘Sacramento. 15 - Gest presente nell’ Eucaristia, Gesi, nell'ultima Cena, quando consacrd il pane, disse: Que- Aca ft Corpo mio, © quando consacra il vino, disse: Questo 2 Sangue mio. Dunque sotto le apparenze dellostia conscrate 2 presente il Corpo di Gest, € sotto le apparenze del vine car sotto ne“ resente il, Sangue di Gesi. Corpo e Sangue di Gest, Sotto le apparenze dellostia e del vino, sono il sacramento che si chiama Eucaristia. Sotto le apparenze dellostia il Corpo di Gesit non ci sta rages come stava nel sepolcro, ma ci sta vivo; e percid nel Tostia vi € non solo il Corpo, ma anche il Sangu Divinitt di Gesi. Cost pure, sotto le apparenze del vino il Gan Sue di Gesii non & sangue freddo © morto, come quello che ti, Tse Sparso sui sassi del monte Calvario, ma & Sangue caldo ¢ UO, che sta nelle vene di Gesii; © percid unito al Sangue ci sta anche il Corpo, l'anima e la 8 di Gesit, Voler comprendere come Gesii sta nell'Eucaristia & impos. * Perché questo 2 un mistero, che supera la forza della no. sita dntelligenza. Ma noi siamo sicurissimi che Gesiy € presente nel SS. Sacramento del!'Eucaristia, percht ha detto o i stesso, © Perché cosi insegna la Chiesa. Gesti € verita infinita. Egli non pud mai dire una cosa falsa 0 abagliata, perche 2 il Figlio di Dio. La Chiesa poi, maestta ine fallbile, insegna che sotto le apparenze del pane’e del vine cen del cet contiene realmente Corpo, Sangue, Anima e Divinita del Nostro Signore Gesit Cristo. Percid noi ‘dobbiame ered fermamente a questo mistero, sebbene non possiamo compren, derlo (figura pag. 33), Non ci deve far meravigiia se noi non possiamo compren- dere questo profondo mistero. In questo mondo ci sono lante Cose che non arriviamo a comprendere: non sappiamo come den fro un uovo si formi un pulcino, non sappiamo come le onde della radio portino a tanta distanza il suono della voce ¢ d coma Nessuna meravigiia se non arriviamo a comprendere come Gesit sta nascosto nelfostia € nel vino consacrate Perd si deve stare attenti a non cadere in errore. Aleuni fan

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