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OY + Spiegare cosa si intende per mercato rilevante e come si procede alla suq individuazione. Quando parliamo di mercato rilevante facciamo riferimento all’'ambito specifico in cui si esercita la concorrenza, ovvero il pit piccolo contesto in cui é possibile la creazione de} Poter, di mercato. Il Mercato rilevante pud essere definito sotto il profilo del prodotto 9 Sotto i] profilo geografico. Sotto al profilo del prodotto identifichiamo |’ insieme dei beni © Servizi che sono sostituibili dal consumatore. Pertanto é utile calcolare l’elasticita incrociata della domanda, Maggiore é I’elasticita maggiore @ la sostituibilita. Sotto al profilo geografico identifichiamo l’area in cui le imprese sono sufficientemente concorrenti. a limite Beograficg g determinato analizzando se l’aumento del prezzo in una determinata localita comporta aumento del prezzo anche in un‘altra localita. Se cosi accade le localita appartengono allo stesso profilo geografico. Per determinare il profilo geografico bisogna prima di tutto raccogliere delle informazioni su: entita dei costi di trasporto, disponibilita degli acquirent; a spostarsi, presenza di eventuali barriere tariffarie * Ilustrare graficamente e descrivere il concetto di “economie di scala” e indicare |e eventuali differenze rispetto al concetto di “economie di apprendimento” Quando parliamo di economie di scala facciamo riferimento alla situazione in cui si ha una riduzione del costi medi unitari, all’aumentare della produzione. Si generano cosi dei vantaggi di costo . esse sono accompagnate dalla presenza di rendimenti di scala crescenti (all’aumentare degli input, l’output aumenta pit che proporzionalmente). EDS vanno tenute distinte dalle economie di apprendimento in quanto nelle EDA, si ha si una diminuzione del costo medio unitario all’'aumentare della produzione, ma cid dipende dall’accumulazione delle conoscenze fata dall’impresa. Lo svolgimento continuo dell’attivita comporta una certa esperienza e cid fa si che si possa operare in maniera efficace del efficiente. Le conoscenze possono essere Learning-by-doing, Learning-by-using, Learning-by- using, learning-by-searching. [ulteriormente diverse sono le economie di scopo, esse si hanno nel momento in cui la produzione congiunta di due o pid prodotti risulta pit conveniente rispetto alla produzione separata (es. siderurgia); economie di saturazione: eco + Illustrare e descrivere la curva di domanda ad angolo. Il primo a parlare della curva di domanda ad angolo fu Sweezy, egli si mise nel caso di un oligopolio non collusivo omogeneo. In questo caso, si @ in presenza di due curve di domanda una pitt elastica che corrisponde al caso in cui l'impresa vuole aumentare i prezzi e quindi pit) Piatta, una meno elastica quindi pid ripida che corrisponde al caso in cui Yimpresa vuole ridurre i prezzi. Nel primo caso un impresa che aumenta i prezzi si aspetta che le altre li mantengano costanti, e quindi se il prezzo aumenta, la quota di mercato diminuisce. Nel secondo caso, se l'impresa riduce il prezzo si aspetta che le altre imprese facciano altrettanto. In questo caso, quindi, c’é si un aumento della quota di mercato dell’impresa che irrisorio, praticamente nullo. ad utilizzare come leve competitive la qualita e le caratteristiche del prodotto, la pubblicita ed i servizi offerti alla clientela. . Spiegare Te ragioni che determinanoi processi di integrazione verticale sulla base dell'analisi dell'impresa proposta da Williamson basato sulla divisione di coordinamento del mercato Williamson riprende il modello di Coase, no legati i costi di transazione, al secondo i edi coordinamento imprenditoriale. Al primo so costi di organizzazione. Williamson determina alcuni fattori che influenzano i costi di transazioni e pertanto determinano l’integrazione verticale. Essi sono essenzialmente 4: -specificita dei beni capitali: un bene specifico viene realizzato su misura per uno 0 alcuni acquirenti> il fornitore si trova a dipendere essenzialmente dall’acquirente. I] bene capitale ovviamente comprende anche il capitale umano a cui sono legati i costi per formazione, consulenza. -incertezza: ritardo o incertezza nelle consegna-> perdita di clientie diminuzione vendite anche nella qualita. Ovviamente se ci fosse un integrazione verticale, tali incertezza sarebbero minori. -compressione organizzativa: -coordinamento estensivo +* Descrivere il modello di Akerlof. Il modello di Arkelof @ un modello di asimmetria informativa nei confronti della qualita, tipica ato delle auto usate, qui tra venditore e acquirente. Egli prende il considerazione il merc possono essere presenti auto di buone o cattive condizioni. il modello presuppone che ill venditore é portato a vendere beni di scarsa qualita spacciandoli per buoni Il consumatore, sapendo di questo comportamento, & disposto a pagare il prezzo medio per un’auto di medie condizioni. cosi facendo, pers, il proprietario di un‘auto di qualita elevata, quindi, non riuscira a venderla ad un prezzo cosi elevato da ritenere conveniente la vendita. A loro volta, i proprietari di auto moderatamente buone decideranno di abbandonare il mercato, e via discorrendo. Riduzione delle aspettative e delle qualita del mercato. Metodi correttivi: garanzie, il buon nome del marchio, le catene (catene di hotel o ristoranti per esempio), le licenze e/ole abilitazioni (medici, avvocati, ingegneri, ecc.). + Iilustrare graficamente & spiegare come il regolatore pud determinare la tariffa ottimale nel caso di monopolio naturale. e il prezzo pubblico sono due misure di regolamentazione per fare fronte al Je. Come sappiamo il monopolio naturale é dovuto alle tecnologie usate da un’impesa 0 alla proprieta esclusiva di un determinato fattore(es. tabacco). Il monopolio si caratterizza dalla presenza di prezzi pid altie quantita offerta pit bassa, rispetto a quelli della concorrenza. Aquesto punto interviene, quindi, il regolatore, il quale pud imporre prezzi pubblici o politici. L’ottimalita (max surplus di consumatore e produttore) si avrebbe quando il prezzo é pari al costo marginale (prezzo politico). In questo caso si generera una perdita in quanto i costi fissi non saranno coperti dalle entrate. Infatti, la curva dei costi marginali sta sotto la curva dei cosi medi. II] monopolista, quindi, preferira uscire dal mercato; altrimenti, il monopolista deve essere sussidiato dal governo. Ma il fatto che tale regola di prezzo richiede dei sussidi pubblici per essere sostenuta, & un aspetto negativo da considerare, in quanto questi sussidi devono I] prezzo politico monopolio natura’ ano distorsioni e essere fi ae ineffici eee attraverso tasse dirette o indirette che a loro volta gener Nn altri x : poe i0, lo Stato rieg ico, ossia P=AC. In Rated id, lo Stato ricorre ad una scelta di second-best: prezzo nee ea ieaeee il monopolista non realizzera nessun profitto, anche se eons aun ceranno di tale regolamentazione perché acquistano una magg! pit basso, prezzo + Spiegare la differenze tra indici di concentrazione assoluta e relativa. Data la tabella riportata qui sotto, calcolare V'indice HH e il coefficiente di variazione nel settore del tessile e della chimica. Commentare. n considerazione non soltanto la quota delle stesse. L’indice di concentrazione ‘oluti nel momento in cui si tiene i dahl, reciproco del numero di Gi mercato delle singole imprese, ma anche il numero cresce al diminuire di n. indici assoluti: indice Hirschman-Herfin imprese, rapporto di concentrazione, entropia. Gli indici relativi invece tengono in considerazione soltanto la dispersione della quota di mercato delle singole imprese. Indici relativi: coefficiente di Gini, coefficiente di variazione, varianza dei logaritmi della dimensione d’impresa. enze tra il capitalismo “anglosassone” e il capitalismo Si parla di indici ass « Indicare le principali differ “renano”. Nel capitalismo anglosassone siamo in presenza di una divisione tra proprieta e controllo. Infatti la caratteristica principale é quella di avere un azionariato diffuso. Il soggetto a cui é ae il controllo é il manager, i proprietari sono gli azionisti. Ovviamente el obbiettivi sono Oe ee rere aan neon ber scopo quello di espandere I’impresa, |’azionista rispetto a quella della media degli ect sete teats aaa y comportamento dal manager é soggetto a vincoli degli azionis' )vincoli interni all'impresa, possono essere i vincoli deri i i assunti con un contratto che li induce a comportarsi ame cevete chet anaes se oe Questo controllo da parte degli azionisti = ea ee dfs innetinformatvata ons emanage) ato de! i 5 crea una cattiva reputazione del ee Cl sono risultati poco brillanti dell’impresa si IN quanto ne é responsabile. 3) vincoli derivanti dalla competizione delle imprese: un’impresa poco competitiva & ne aa dal mercato. Quindi il manager rischia il posto di lavoro. 4) vincoli derivanti dal mercato finanziario: se 'impresa non massimizza i itt c i y ssimizza fusioni e acquisizioni. P "Profit @soggettaa Nel capitalismo renano, il controllo azionario é affidato a un numero limitato di soggetti, pertanto ci sono minori risorse finanziarie ed é richiesto I’intervento di ulteriori soggetti quali le banche. L’obbiettivo é quello della max del proftitto. I capitalismo anglosassone, peré, @ il modello che funziona meglio. + Mlustrare, graficamente e descrivere leffetto di variazioni dei costi marginali delle imprese nel caso in cui la curva di domanda assuma forma ad angolo. + Descrivere le componenti della domanda aggregata di mercato nella teoria marrisiana e le tre fasi che la caratterizzano. La teoria Marrisiana si basa su tre presupposti, ossia che i bisogni dei consumatori sono in continua trasformazione e che il comportamento di questi ultimi dipende dalle esperienze di consumo acquisito, dal messaggio pubblicitario e dai giudizi di altri consumatori. Questi ultimi perd sono i canali di attivazione che Marris privilegia. Infatti secondo tale teoria i consumatori sono divisi in due categorie: i PIONIERI e le PECORE. I primi sono quei consumatori che decidono i propri acquisti senza usufruire di stimoli (il numero di pionieri @ determinato tramite: prezzo, qualita del prodotto, spesa pubblicitaria, caratteristiche socio-economiche), mentre i secondi hanno bisogno di esser attivati. La domanda aggregata di mercato nella teoria di Marris, si calcola sommando la domanda dei pionieri e la domanda delle pecore. La prima é caratterizzata per essere elastica, mentre la seconda é piuttosto anelastica. La funzione che esprime la domanda di un pioniere sara: iy = Pp(XiX))My mi = 1 quando il pioniere é attivo La funzione di domanda del la pecora &: Gy = © (XEX/vy v=1 attiva v=0 domanda aggregata Qj = Npop + Nabs Np e Na(RM Nella concorrenza perfetta P=CM Il prezzo di monopolio & pid alto rispetto a quello della concorrenza, monopolio ad esso associata & pit bassa rispetto a quella di concorrenza, ela quantita di A: Equilibrio di mercatoin ‘caso di monopolio (c=) Profttimonopolista insur cas cotidoo con supusdelnonoolsh = PQ} TC= 6010-20010 = 1600 Perdita di surplus totale del monopolio a 0180-40) _ gop Domanda B: Equilibrio di mereato perfettamente concomenziale (MC=P) p=30-3q c=2q > vedi quaderno per esercizio + Illustrare la differenza tra efficienze statica e dinamica. Confrontare gli incentivi all’innovazione in concorrenza e monopolio secondo il modello di Arrow. Per efficienza statica si intende la combinazione di efficienza allocativa e efficienza produttiva L’efficienza allocativa é la capacita di un sistema di allocare le risorse nel modo ottimale (pid efficiente). [I suo punto di massimo é@l’intersezione tra la domanda e i costi marginali. Leefficienza produttiva richiede che 'output sia rodotto nel ial per una data tecnologia. : | modo meno costoso possibile, Lefficienza dinamica si riferisce al miglioramento nel tempo dei prodotti e delle tecniche produttive. Arrow studia monopolio e concorrenza in riferimento agli incentivi che i modelli danno all'innovazione. In particolare egli ritiene che il modello che da maggiore incentivo ad innovare é la concorrenza, In mono pe valed polio infatti gli alti profitti (senza innovazione) sono un disincentivo a innovare, Infatti pur essendo entrambi i regimi subottimali, il monopolista considera solo il profitto addizionale della nuova tecnologia, mentre l’impresa in concorrenza considera l’intero profitto. + Definire cosa si intende per discriminazione del prezzo. Date le curve di domandz ; calcolare il profitto del monopolista nel caso di discriminazione e di non discriminazione. Commentare. La discriminazione del prezzo é la differenza dei prezzi dello stesso bene, non giustificate da una reale differenza nei costi. Essa pud essere attuata soltanto in un mercato monopolistico, in quanto nel mercato concorrenziale vige la legge del prezzo unico. Ci devono essere delle condizioni : 1) ci devono essere piu soggetti con differenti valutazioni Per lo stesso bene, 2) non deve esserci un mercato secondario di rivendita per non creare arbitraggio, 3) limpresa che discrimina deve avere potere di mercato. Esistono tre tipi di discriminazione. Il primo e il terzo tipo di discriminazioni sono definiti “discriminazione diretta” in quanto il venditore pud distinguere direttamente i consumatori; invece la discriminazione di secondo tipo é definita “indiretta” perché pud avvenire con un autoselezione o con uno screening personale. I tipo: limpresa conosce i prezzi di riserva di tutti i consumatori ed é in grado di estrarre tutto il surplus di quest'ultimi. Essa perd @ la piu improbabile, in quanto risulterebbe molto oneroso, a meno che i consumatori non siano pochi e ben individuati . inoltre & improbabile che il venditore conosca alla perfezione le valutazioni oggettive di ciascun cliente. Con la discriminazione di primo tipo il venditore si appropria di una quota maggiore rispetto al monopolio e determina un maggiore benessere aggregato rispetto al monopolio in quanto comporta un aumento del volume di produzione e di vendita. 1 tipo: limpresa ottiene le informazioni sui consumatori, proponendo differenti combinazioni di prodotto e lasciando che sia il consumatore stesso ad auto-selezionare I’opzione a lui indirizzata. Nella teoria dei contratti é necessario che siano rispettati il vincolo di partecipazione (richiede che il consumatore si incentivato a partecipare al mercato piuttosto che non partecipare) e il vincolo di compatibilita degli incentivi (richiede che, nell'ambito di un ment di varianti il consumatore é portato a preferire 'opzione disegna per lui stesso a tutte le altre opzioni disponibili). La discriminazione pud essere di tipo QUALITATIVO 0 QUANTITATIVO. Le tariffe aeree sono un esempio di discriminazione qualitativa (economy, business, scontate) Esempi di discriminazioni quantitative sono gli sconti quantita (prendi due, paghi 1) e le tariffe a due stadi. Quest’ultimi richiedono una quota fissa d’accesso F e una quota addizionale P per ogni unitd consumata. II prezzo é complessivamente dato da P=F+pq (es taxi, consumo energia). Essa prevede un prezzo unitario uguale al costo marginale e una tariffa d’accesso esattamente uguale alla rendita del consumatore in corrispondenza del prezzo p=c. I profitto del venditore @ pid basso di quello che potrebbe ottenere se si selezionassero direttamente i consumatori o rispetto al caso in cui le preferenze dei consumatori sono uguali. III tipo: & il metodo di discriminazione pit diffuso. I consumatori sono divisi un gruppi in base ad eta o caratteristiche. Le condizioni pratiche differiscono da gruppo a gruppo, ma sono uguali per coloro che fanno parte dello stesso gruppo. A tal riguardo si parla di a deve applicare la nota “regola opolist ; : ita @ pill bassa e viceversa, tii] monopolist Vrelastic SEGMENTAZIONE, Per massimizzare i profi Iti dove dellelasticita inversa": i prezai saranno pid a ‘sempi sconti per nuovi clienti). sVequilibrio di Cournot é un + Definire l'equilibrio di Nash e spiegare perché! ‘equilibrio equilibrio di Nash. suno dei due giocatorj}, e tale per cui nes: I catore. E la risposta ategi e dell’altro gio gurazione di stré la scelta Lrequilibrio di Nash & una conf e incentivo a modificare la propria strategia data ottima di entrambi i giocatori. 7 a L’equilibrio di Nash si definisce, pertanto ,“autovinco singolarmente preso, desidera deviare dalla propria s' strategie degli altri giocatori, | Tuttavia l’equilibrio di Nash pud non esiste(gioco tests della battaglia dei sessi), pud non essere pareto efficie Il punto in cui la funzione di reazione dell'impresa 1 in! dulimpresa 2, inun duopolio “ala Cournot’, & un equil s ; [La callusione non é un equilibrio di Nash, perché se una delle due imprese si impegna alla collusiva a una delle due imprese conviene tradire, scegliendo la risposta ottima a Ilusiva. Questa scelta viene chiamata defezione : é la risposta Otting ta l'accordo]. né nessun giocatore, lante” perc! , trategia di equilibrio ferme restando |, ao croce), pud non essere unico(giocg nte(dilemma del prigioniero). terseca la funzione di reazione librio di Nash scelta quella scelta , che non & col quando V’altra impresa rispe + IMlustrare le varie definizioni di barriere all’entrata. Discutere il ruolo delle economie di scala come barriere all’entrata. o riferimento: a vincoli di natura istituzionale autorita di governo (per esempio le tariffe dall’entrante nel mercato e che Quando parliamo di barriere all’entrata facciam le sole restrizioni delle ecoincidono dunque con doganali), al costo di produzione che deve essere sostenuto non deve essere sostenuto invece dagli incumbents e, infine, a un qualsiasi fattore che permetta alle imprese esistenti in un mercato di praticare per un lungo periodo dei prezzi maggiori dei costi medi minimi senza attirare nuove imprese sul mercato (prezzo di esclusione). Le barriere all’entrata possono essere strategiche, istituzionali e strutturali. Le determinanti che influenzano la condizione di entrata sono: le economie di scala, vantaggi assoluti dei costi e la differenziazione del prodotto. In particolare le economie di scala costituiscono una barriera all’entrata perché all’aumentare della quantita prodotta, diminuiscono i costi medi unitari. Quindi se le entranti decidono di entrare con un’elevata produzione dovranno accettare costi pit bassi, prezzi pit bassi e di conseguenza profitti pi bassi. Le entranti, inoltre, possono anche decidere di entrare con una scala produttiva ridotta rispetto a quella ottimale. Poiché I’entrata con una scala subottimale comporta maggiori costi per l’entrante, i prezzi di lungo periodo applicati dall’incumbent possono essere pitt elevati rispetto al costo medio minimo, senza indurre nuovi ingressi . Soa prezzo di aire Data la tabella seguente. Calcolare il prezzo di y, il prezzo limite, il prezzo in un me ibile, il i prezzo con scala minima di entrata, Coen alee Il prezzo di esclusione é il i 220 d prezzo che impedisce |’ i i ses Velevatezza della barriera allentata ee 'rezzo di monopolio si calcola partendo da MR=MC I prezzo limite & dato dalla differenza fra costi di produzione delle incumbents e quelli delle entranti + il sovrapprezzo pu essere praticato senza provocare lentrata l’entrata di nuovi concorrenti,prezzo limite= Mci+(MCi-MCe) Il prezzo di un mercato contendibile é uguale a P=>MC Il prezzo BSM é il prezzo che rende nullo il “valore” della decisione di entrata. Prezzo con scala minima di entrata nella colonna dei MCe é il primo prezzo che inizia ad essere uguale + Che cosa si intende per strategie di deterrenza all’entrata? Portare degli esempi. Date Te variabili prezzo e investimento, mostrare le possibili strategie degli incumbents e discuterne l’efficacia nell’impedire l’entrata. La strategia di deterrenza all’entrata é la strategia messa in atto dagli incumbents per impedire l’entrata di nuove imprese nel mercato. Le strategie posso essere di prezzo (come la stategia dei prezzi predatori o di eliminazione) e strategie non di prezzo (come espansione della capacita produttiva, proliferazione dei prodotti e i contratti alungo periodo). comportamenti che hanno come principale obbiettivo quello di spingere i concorrenti fuori dal mercato sono definiti predatori. Quando gli incumbents pongono in essere strategia di deterrenza all’entrata, l'entrata & impedita; se pongono in essere la strategia senza agire intenzionalmente l’entrata é bloccata; se le imprese non fanno nulla per ostacolare I’entrata, quest’ ultima é accomodata. Dati prezzi e investimento le imprese possono seguire 4 differenti strade (2 accomodanti, 2 deterrenti) -puppy dog( pitt accomodante) : risulta quella pitt accomodante verso la concorrenza potenziale, mantiene prezzi alti e investimenti bassi -fat cat: sfrutta in pieno i] vantaggio competitivo, cercando di ritardare l’entrata mantenendo prezzi e investimenti alti -lean and hungry: prezzi e investimenti bassi - top dog (pil deterrente): prezzi e investimenti alti + Spiegare da quali variabili dipende il livello ottimale della spesa pubblicitaria dato dal rapporto tra spese pubblicitaria e fatturato i) in un‘impresa monopolistica; ii) nel caso di imprese oligopolistiche La spesa pubblicitaria é un potenziale fattore di differenziazione, in quanto contribuisce a definire il mix di informazioni fornite al cliente e le sue preferenze. Ci possono essere due tipi di pubblicita: pubblicita informativa e persuasiva. La prima riguarda i prodotti con qualita individuabili, mentre la seconda riguarda prodotti con qualita da sperimentare. Inoltre I'intensita della pubblicita pud essere anche un segnale di qualita. Porter fa una differenza tra beni di convenienza (i beni che hanno un basso prezzo di acquisto e un’elevata frequenza di acquisto) e beni di spesa ( beni con prezzo unitario maggiore e una minore frequenza di acquisto). Per quest’ultimi la pubblicita gioca un ruolo fondamentale in quanto i clienti acquistano tali prodotti solo dopo diverse valutazioni. Il modello di Dorfman- Steiner ci consente di trovare il livello ottimo di pubblicita che un’impresa deve scegliere al fine di massimizzare i profitti. II livello ottimale di spesa pubblicitaria, definito come i! rapporto tra spesa pubblicitaria e fatturato é uguale al rapporto tra l’elasticita della domanda alla spesa pubblicitaria e l’elasticita della domanda al prezzo. ica pud essere derivato per yp in ‘5 ti tale modello derivato per un‘impresa a pall In questo caso la domange monopolisti . nche per I’ol ae adi opolistica, pud essere esteso al a imprese rivali. Peng anche dal prezzo, qualita e pubblicita dell bi 5 st mean dovea=s5*5 mF 50,5 Rye 1g" 9 tturale della pubblivita dei rivalj la concentrazione diminuisce, cid j diminuisce). cid comporta mala Rio aél'elasticita della variazione conge in oligopolio all’aumentare del numero diimprese che l'interdipendenza tra le imprese diminuisce (alfa-eta spesa pubblicitaria. + Definire cosa si intende per «integrazione verticale» e illustrarne le Principay, determinanti Liintegrazione pud essere definita dalla prospettiva structure-conduct-performance € dal prospettiva strategica. Secondo il primo approccio Vintegrazione verticale indica la Tsu, cui l'impresa realizza al suo interno fasi successiva di produzione e distribuzione diu prodotto; secondo il secondo approccio, ci si riferisce alla strategia di unimpresa che deci di muoversi verso un’altra fase del processo produttivo 0 distributivo, sia attraverso una * fusione( o acquisizione) verticale di attivita a monte o a valle rispetto al core business, sia avviando nuove attivita interne. L'integrazione verticale pud riguardare tutte o alcune fasi gj una filiera produttiva. Un esempio di integrazione a monte (produzione o prima trasformazione delle materie prime) integrazione a valle ( produzione finale o processo di distribuzione) Le tre determinanti principali sono secondo una prospettiva statica -vincoli 0 economie tecnologiche -economie di transazione -imperfezioni di mercato secondo una prospettiva dinamica si distinguono due filoni: 1 considera le scelte delle imprese in materia di integrazione verticale come una modalita: per Poter acquisire potere di mercato 2 pone l'accento sulle strategie, sugli aspetti dinamici dell’integrazione verticale e sulle competenze e varietd di comportamenti delle imprese. * Mostrare le motivazioni per cui l’integrazione verticale potrebbe essere alta nelle fasi di introduzione del prodotto, bassa nelle fasi di maturita e nuovamente alta nelle fasi di declino Il grado di integrazione verticale di un‘industria pud variare nel tempo, in funzione della fase del ciclo di vita che lo stesso settore si trova ad attraversare. Le motivazioni per cui lintegrazione verticale potrebbe essere alta nelle fasi di introduzione del produzione e di declino, mentre bassa nelle fasi di maturita dipendono dal fatto che, secondo Stigler, i mercato potrebbe essere troppo piccolo per supportare i produttori indipendenti. In questo caso , l'integrazione diviene una sorta di scelta obbligata alle imprese dell’industria. Infatti, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo di un’industria, le economie esterne marshalliane no" sono sufficientemente sviluppate e cid impedisce la divisione di lavoro tra imprese. Al contrario, durante le fasi di espansione dell'industria le imprese tenderanno a disintegratSi verticalmente specializzandosi nella loro attivita CORE e rivolgendosi a un mercato ormai sviluppato di prodotti intermedi. Intro“ Maturita“Declino + Illustrare i tratti salienti dell'approccio di Lancaster (0 approccio delle caratteristiche) alla differenziazione. L’approccio delle caratteristiche ( approccio di Lancaster) assume che la domanda dei consumatori riguardi non tanto i prodotti ma, le loro caratteristiche misurabili. I beni possono essere concepiti come un insieme di caratteristiche misurabili e gli individui sono interessati alle caratteristiche che un prodotto possiede e non al prodotto in sé. Ogni individuo, quindi, domanda un prodotto che contiene la combinazione di caratteristiche e il prezzo che massimizza la sua utilita. Bisogna fare una distinzione tra differenziazione orizzontale e verticale. La prima si ha quando il prodotto in concorrenza detiene delle caratteristiche non riscontrabili nei prodotti rivali, anche se quest'ultimi, presentano altre caratteristiche che incontrano le preferenze di altri consumatori. La differenziazione verticale, invece, si ha nel momento in cui i prodotti in concorrenza presentano caratteristiche che catturano, a parita di altre qualita, le preferenze di tutti consumatori. Questo approccio ha tuttavia due limiti: il primo coincide con il fatto che richiede una quantificazione delle caratteristiche dei prodotti, il secondo consiste nel fatto che é difficile quantificare le utilita attribuite alla caratteristiche dai consumatori. * Descrivere i principali indicatori utilizzati per misurare l’innovazione I principali indici di misurazione dell'innovazione sono: Spese in ricerca e sviluppo, indagini sull'innovazione tecnologica (da parte della Community Innovation Survey - CIS) Brevetti: sono poco affidabili perché non si usano sempre. European Innovation Scoreboard (esce ogni anno e sintetizza molte variabili - @ un indice sintetico volto a esprimere come l'innovazione si riflette sulla competitivita del paese). Capitale umano, colore che abbiano per lo meno la laurea triennale rapportata alla popolazione in quella fascia d’eta (se si vuole essere meno grezzi si guarda solo chi ha lauree scientifiche, es ingegneri). Commercio dei prodotti ad alta tecnologia (bisogna guardare quanto commerciano i settori ad alta tecnologia, es computer). Bilancia tecnologica dei pagamenti. ICT (quanto le imprese e i settori spendono per spese per linformazione e co Indagini sulle innovazioni (indicatori di tecnologia) Bibliometria (indicatori di scienza- tutti gli articoli pubblicati attraverso determing chiave). te parole ™unicazione + Descrivere le pit importanti differenze tra l’approccio neoclassico e Vapproce; evolutivo all'innovazione “do Per innovazione si intende un ulteriore criterio di differenziazione del pro, consiste nell'implementazione di un prodotto, processo 0 metodo. Passando dall'approccio neoclassico a quello evolutivo/shumpeteriano l'innovazione ¢ da fattore marginale a motore dello sviluppo economico, Wenta da variabile esogena a variabile endogena (dipende dai fattori economici), da semplice informazione a insieme di conoscenze tacite (incorporate nelle co: individui, trasmissibili solo nel tempo attraverso il rapporto maestro-allievo), da processo lineare basato sulle R&S (ricerca e sviluppo diventa un concetto troy aun processo variegato e complesso di natura sistematica. Prio prodotto, Bey se € negli PPO Semplig) + Discutere le determinanti del gap innovativo delle imprese italiane Litalia mostra un gap innovativo fondamentalmente dovuto a due determinanti. la prima determinante é la specializzazione settoriale, mentre la seconda é la frammentazion, del sistema produttivo. Infatti, in Italia, il mercato € composto per lo piii da piccole e medie imprese (PMI) e quindi risulta assai difficile (e cid @ in parte dovuto anche alle vicende storiche che hanno caratterizzato la nostra economia) che quest’ultimo sia un “unicum” compatto e specializzato nei sui diversi settori, come, per esempio, in Germania. + Discutere i fattori interni alla base della bassa crescita italiana La spiegazione alla base della bassa crescita italiana (crescita 0) pud essere trovata in tre dati rilevanti: la massa enorme delle leggi in vigore che continua a crescere; il debito pubblico; la pressione fiscale. Come risulta da dati statistici per esempio, nel 2007 il numero delle leg vigenti in Italia era pari a pid di 2 volte il numero delle leggi in Francia e pit di S voltedi quello in Germania. Tuttavia il macigno pid pesante che pesa sulle spalle del cittadino italiano 8 il debito pubblico (oggi il pid alto d’Europa, dopo quello greco). Per quanto riguarda Velevata pressione fiscale, essa é una conseguenza del debito sovrano e della spesa pubblica Infatti, per tutto il decennio successivo al trattato di Maastricht, I’Italia si é trovata a condividere con il Belgio il non invidiabile primato europeo nella speciale classifica dei p2*s' relativamente pill indebitati. Cid, con il “Patto di stabilita’, li ha portati ad aumentare la pressione fiscale. Inoltre, con il sopravvenire della crisi del 2008, le cose sono andate peggiorando ancor di pid perché si é cercato di mantenere sotto controllo la spesa in of disavanzo, ma cid ha comportato un ulteriore aumento della pressione fiscale in prese™’ flessioni del reddito. . Nell'analisi di Arrow la concorrenza perfetta stimola linnovazione pitt del monopolio. Discutere, Vanateis eee da Arrow, si Contrappone a quella di Schumpeter. Quest’ultimo sostiene che r innovazion ' e ae nei mercati ad un elevato grado di concentrazione. Infatti, le ae vn logiche richiedono un elevato investimento in R&S e,inoltre, solo dove c’ un eae marcato Si pud sfruttare il vantaggio di costo derivante dall'innovazione. , studia monopolio e concorrenza in riferimento agli i ivi che i i dannoallinnovazione. In pane ‘0 agli incentivi che i modelli ‘olare egli ritiene che il modello a iore i i i é che da maggiore innovare ¢ la concorrenza. In monopoli Seer aenuaad anc ee 10 infatti gli alti profitti (senza ii i disincentivo a innovare. . : aa a es ae entrambi i regimi subottimali, il monopolista considera solo il profitto 7 ia © della nuova tecnologia , mentre l'impresa in concorrenza considera l'intero I sistema della concorrenza monopolistica riesce a raggiungere l'efficienza allocativa e produttiva? Spiegare il motivo. Il sistema della concorrenza monopolistica non riesce a raggiungere lefficienza allocativa e produttiva. Infatti, esso si caratterizza da una inefficienza allocativa e da una inefficienza produttiva. La prima si ha perché il monopolista offre una quantita inferiore a quella efficiente e il consumatore sopporta un prezzo superiore a quello che potrebbe pagare ad una imprese in perfetta concorrenza. Infatti, il surplus del consumatore in monopolio é minore del surplus del consumatore in concorrenza perfetta. Si parla, invece, di inefficienza produttiva quando il monopolista, non avendo rivali, é meno spronato a innovare la tecnologia. Non avviene nessuna selezione. In monopolio il prezzo @ maggiore del costo medio AC, mentre nella concorrenza il prezzo @ uguale al costo medio AC. + Spiegare il dibattito tra efficienza dinamica e forme di mercato (monopolio e concorrenza perfetta). Lefficienza dinamica siriferisce al miglioramento nel tempo dei prodotti e delle tecniche produttive. Arrow studia monopolio e concorrenza in riferimento agli incentivi che i modell danno all’innovazione. In particolare egli ritiene che il modello che da maggiore incentivo ad innovare é la concorrenza. In monopolio infatti gli alti profitti ( senza innovazione) sono un disincentivo a innovare. / ; Infatti pur essendo entrambi iregimi subottimali il monopolista considera solo il profitto addizionale della nuova tecnologia, mentre 'impresa in concorrenza considera I'intero profitto. + Qual é Ia politica di prezzo ottimale in un mercato contendibile. Il mercato contendibile é un modello di concorrenza imperfetta. Esso si caratterizza dalla resenza di una sola impresa, dall’assenza di barriere all'entrata e all'uscita e, infin, il prezzo bdato nel breve periodo. Un’impresa esterna al mercato, con capacita produttiva disponibile, 3 “mordi " (hit and run) ud attuare la concorrenza “mordi e fuggi” ( ; ; ' ae nel mercato, pratica 'undercutting (finché il prezzo dell'impresa incumbent é fisso), per i i ‘i tt adegua il prezzo. oi abbandonare i] mercato quando I'incumbent 7 Per evitare la concorrenza “mordi e fuggi” I'incumbent deve fissare in anticipo un prezzo limite, pari al costo medio del potenziale entrante: p = Cu = Cm= | monopolio ( perché py no maggior’ € i Profite pj, ing Wag duzione e di vendita. Nei , oe pu mereat Contendibili i prezzi sono piti bass! aque @ quelli della concorrenza), le quantita proe? iscriminazione di Qua sono le condition affinchésipassaavere Prezzo, . Hl tesso bene, non gies, La discriminazione del prezzo é la differenza de! prensa anne "asthe 7 una reale differenza nei costi. Essa pud essere ee nee ‘unico. Poly in quanto nel mercato concorrenziale vige la ee pi soggetti con different va Ci devono essere delle condizion! ee = secondario di rivendita per non cre 2° Per lo stesso bene, 2) non deve esserci un pas potere ‘di mercato. Creare arbitrone, 3 gree che cserimina deve aVeTS PCTS i gscriminazioni sono dep Esistono tre tipi di discriminazione. Il primo ©” ipo ere direttamente | cone “discriminazione diretta” in quanto il vené definita “indiretta” perché pud avwenire oa ti: invece la discriminazione di secondo tipo © efini one autoselezione o con uno screening personale. + Spiegare la discriminazione di prezte a poe + Spiegare la discriminazione di pre270 ing Spiegare la discriminazione di prezz0 ee ; j di riserva di tutti i consumatori ed é in grado di estrarr, tat carptusd (onesealti a pero élapiu improbabile, in quanto risulterebbe ml Se tT i non siano pochi e ben individuati . inoltre & improbatj, oneroso,a meno chei consumatori n\ 0 ooni oggetiive Tease cision ile ) che il venditore conosca alla perfezione le valutazion. OF ciascun cliente. Con discriminazione di primo tipo il venditore si appropria di una quo i aggiore rispetto a monopolio e determina un maggiore benessere aggregato rispetto al monopolio in quanto comporta un aumento del volume di produz I ; / II tipo: l'impresa ottiene le informazioni sui consumatori, proponendo differenti combinazioni di prodotto e lasciando che sia il consumatore stesso ad auto-selezionare Yopzione a lui indirizzata. N ella teoria dei contratti é necessario che siano rispettati il vinalg di partecipazione ( richiede che il consumatore si incentivato a partecipare al mercato piuttosto che non partecipare) e il vincolo di compatibilita degli incentivi (richiede che, nell’ambito di un meni di varianti il consumatore é portato a preferire l’opzione disegna per lui stesso a tutte le altre opzioni disponibili). La discriminazione pud essere di tipo QUALITATIVO 0 QUANTITATIVO. Le tariffe aeree sono un esempio di discriminazione qualitativa (economy, business, scontate) Esempi di discriminazioni quantitative sono gli sconti quantita (prendi due, paghi 1) ek tariffe a due stadi. Quest’ultimi richiedono una quota fissa d’accesso F e una quota addizionak Bee iB ee Il prezzo & complessivamente dato da P=F+pq (es taxi, consumo ‘gia). prevede un prezzo unitario uguale al costo marginale e una tariffa d’accesso esattamente uguale alla rendita del consumatore in corrispondenza del prezzo I proito del venditore& pit basso di quello che potrebbe ottenere se st selezionasset0 direttamente i consumatori o rispetto al caso in cui le preferenze dei consumatori sono ugit! III tipo: il metodo di discriminazione pid diffuso, | consumatori di a jin bas ad etao caratteristiche. Le condizioni pratiche differiscono d; ae uuguali per coloro che fanno parte dello stesso gruppo. A la gruppo a gruppo, ma sono SEGMENTAZIONE. Per massimizzate i profit il meng eet oo i pata dl dell'elasticita inversa’: i prezzi saranno pit alt dapnePolista deve applicare la nota “rego Esempi sconti per nuovi clienti), ‘dove lelasticita @ pit bassa e vicevers + Cosa si intende per bundling puro e misto. l bundling é una tecnica di vendita consistente nell’offrire un certo numero di prodotti diversi ad unico prezzo. Esso é puro quando la vendita di un bene é subordinata all'acquisto contemporanea o di un altro prodotto o servizio, eventualmente complementare. Per esempio, la vendita dei quotidiani con una rivista collegata. Esso, invece, é misto quando il consumatore pud acquistare separatamente i singoli beni, 0 acquistarli insieme ad un prezzo scontato. Per esempio, i ment offerti dai fast food. Le strategia di bundling possono essere realizzate attraverso vincoli contrattuali , ovvero mediante l’integrazione tecnologica dei beni abbinati. La scelta di questa tecnica @ motivata da un risparmio di costi che riguarda sia il produttore che per il consumatore. Infatti, essendo i costi di produzione pit bassi, di conseguenza, anche i prezzi saranno inferiori. Un’ ulteriore motivazione consiste nel miglioramento della qualita ae Questa tecnica di vendita é vantaggiosa per il venditore in quanto realizza un profitto pid alto. * Cosa si intende per tying e quale discriminazione di prezzo viene spesso collegata al tying? Il tying @ una tecnica di vendita che consiste nella vendita di un bene cui é condi Yacquisto di un altro bene. Acquistando il prodotto primario (trainante) il cliente si impegna ad acquistare dallo stesso venditore un secondo bene (trainato). Per esempio, una stampante (prodotto trainante) e il toner (prodotto trainato)Le strategia di tying possono essere realizzate attraverso vincoli contrattuali , ovvero mediante I’integrazione tecnologica dei beni abbinati. Per stimolare I’acquisto il bene trainante pud essere venduto ad un prezzo pili basso. + Mlustrare Ia politica industriale nello schema “Vanoni”. Dopo il periodo della ricostruzione si passa a realizzare nuovi obiettivi: piena occupazione e Vattenuazione degli squilibri territoriali tra Nord e Sud. Le linee guida sono definite nello “schema Vanoni”, documento presentato in parlamento nel 1955. Gli obiettivi erano: uno sviluppo annuo del reddito nazionale del 5%, la creazione di 4 milioni posti di lavoro aggiuntivi e la riduzione degli squilibri territoriali tra Nord e Sud. A questo scopo fu istituito un Comitato per lo sviluppo dell’occupazione e del reddito che produsse sei memorie, due delle quali avevano diretto rilievo per a politica industriale. In particolare: 4. Studio sull’energia elettrica 2. Sviluppo del settore siderurgico. Quest'ultimo porto alla costruzione del centro siderurgico di Taranto , ; . ; Con queste eccezioni, le politiche di settore prendono forma all i iterno dei maggiori gruppi: siderurgia e meccanica (Iri); energia (Eni); chimica (Montecatini); automobile (Fiat). ; La politica pubblica si avvale di strumenti orizzontali quali incentivi per l ‘industrializzazione del Mezzogiorno e trasferimenti a favore di particolari categorie di imprese (ad esempio il credito agevolato alle PMI). rizzato Ia politica ha carattel + Discutere la politica dei piani di settore one industriale in Italia. i] riassetto dell’industy; imo passo verso : rey Con Vistituzi simosse Un PrIM? Fiqud le aree anes a 17s i977 ACE indo el! ndustra aor grandi sett i, a fe linee orizzontall, per le quali ale di tale lessee, rispetto ai prec uty di settori e in tre lings O ati’ Il tratto pid origin jlo della discrezionalita eden predisporre “programmi Finalizzay gell’automa| ita a quel ezionalita, per i ent + finanziar Infatti, mentre nella legislazione a sorta i i secondo cui un'impresa che y nae iritto a ricevere | agevolazione prevista i 5/1977 si prevedeva chela validita dell’iniziativa da / ; indirizai delineati dai “programm finalizzay g i quanto riguarda il regi industriale preceden' trovasse in date circostanze mi dalla legge, nel cas0 della legge 67 agevolare fosse vagliata dal CIPI, al settore”. | oF _ {nm tr te Feel re propositiva: volta a fornire Crt operat oe piani di settore servivano, coln oma ament: Yampliame ia, Nel frattempo la fisionomia dell'industria italiana ha mostrat a Geel ea nto dell’industrializzazione in nuove aree eil rafforzamento de je imp! imensione, + Confrontare il metodo del rate of return (Ror) € il metodo del price cap per Il controllo della dinamica dei prezzi. ntivanti pill diffusi per indul si propone. dimento del capitale e consiste nella nto massimo sul capitale investito che Il Ror e price cap sono i due metodi ince! irre l'impresa a raggiungere gli obbiettivi che il regolatore stesso Il Ror @ il metodo di regolazione del saggio del ren‘ fissazione da parte del regolatore di un tasso di rendime! Vimpresa dovra rispettare. I] vincolo in termini contabili é cosi definito: pa —Prntitio_< X% Zapitale investito se il profitto e di conseguenza, r sono alti, il regolatore impon' mentre ne consente un ‘aumento se il profitto & inferiore. golamentazione attraverso il prezzo pubblico, dove il prezzoe Il meccanismo é simile alla re uguale al costo medio e coincide con esso se c’é un solo fattore produttivo- il capitale. II metodo del Ror ,perd, & stato criticato da Averch - Johnson, in quanto comporta effetti distorcenti. Nel caso di monopolio con produzione diun solo servizio, la fissazione diun dato vincolo portera l’impresa ad aumentare il denominatore della funzione (capitale investito) , realizzando investimenti non necessari per poter ottenere un maggior volume di affari senza che il regolatore le imponga una riduzione tariffaria. Invece, il Price-cap regulation consiste nell’'applicazione di un tetto alla crescita dei prezzi dei servizi prodotti da un’impresa: i prezzi vengono fissati dal regolatore per un periodo abbastanza lungo al fine di ridurre i costi. Il prezzo massimo @ inferiore a quello praticato in un monopolio non regolamentato. Formalmente: ah tuali in base alle valutazioni prospettiche pacita dell’impresa di conseguire efficienze. e una riduzione tariffaria, del regolator Esso consiste, quindi, in un meccanismo in cui il risparmio di costi si traduce in un aumento del profitto, anche se a beneficiarne di pili saranno i consumatori. Infatti , tramite il riadeguamento deli indici, i consumatori possono beneficiare delle riduzioni di costo conseguite dalle imprese. + Illustrare la differenza e i vantaggi e gli svantaggi dei prezzi pubblici e dei prezzi politici Il prezzo politico e il prezzo pubblico sono due misure di regolamentazione per fare fronte al monopolio naturale. Come sappiamo il monopolio naturale é dovuto alle tecnologie usate da un’impesa 0 alla proprieta esclusiva di un determinato fattore(es. tabacco). Il monopolio si caratterizza dalla presenza di prezzi pid alti e quantita oferta pid bassa, rispetto a quelli della concorrenza. A questo punto interviene, quindi, il regolatore, il quale pud imporre prezzi pubblici o politici. L’ottimalita (max surplus di consumatore e produttore) si avrebbe quando il prezzo é pari al costo marginale (prezzo politico). In questo caso si generera una perdita in quanto i costi fissi non saranno coperti dalle entrate. Infatti, la curva dei costi marginali sta sotto la curva dei cosi medi. I] monopolista, quindi, preferira uscire dal mercato; altrimenti, il monopolista deve essere sussidiato dal governo. Ma il fatto che tale regola di prezzo richiede dei sussidi pubblici per essere sostenuta, é un aspetto negativo da considerare, in quanto questi sussidi devono essere finanziati attraverso tasse dirette o indirette che a loro volta generano distorsioni e inefficienze in altri mercati. Per evitare cid, lo Stato ricorre ad una scelta di second-best: prezzo pubblico, ossia P=AC. In questo caso il monopolista non realizzera nessun profitto, anche se i consumatori beneficeranno di tale regolamentazione perché acquistano una maggiore quantita a un prezzo pitt basso. 1.Spiegare cosa si intende per MERCATO RILEVANTE e come Si procede alla Sua introduzione. Cid che lega gli aspetti della domanda e dell'offerta con il settore industriale & l'ambito competitive © ‘relevant market’. Esso é l'insieme delle porzioni della domanda e dell'‘offerta che presentana un’elevata elasticita incrociata (rapporto fra variazione della quantita di un bene e variazione di prezzo dellaltro) della domanda (20 beni sostituti,

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