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Addio a Michel Peissel, antropologo esploratore del Tibet

morto a 74 anni lantropologo francese Michel Peissel, uno dei maggiori conoscitori del Tibet. Viaggiatore e scrittore, Peissel ha scoperto le sorgenti del fiume Mekong ed stato il primo occidentale a percorrere i piccoli regni tibetani di Mustang e Zanskar. Ha raccontato le sue spedizioni in 19 libri, pubblicati in tutto il mondo e tradotti in italiano dagli editori Nutrimenti e Robin.

Larchivio del Nobel Coetzee acquistato dallUniversit di Austin


Larchivio di John Maxwell Coetzee, premio Nobel per la Letteratura 2003, stato acquistato dallHarry Ransom Center dellUniversity of Texas di Austin. Lateneo americano ha pagato 1,5 milioni di dollari per aggiudicarsi 155 scatole con manoscritti, quaderni e lettere dello scrittore sudafricano. Coetzee ha espresso soddisfazione perch le sue carte saranno conservate nelluniversit dove ottenne il dottorato.

Un Concilio ecumenico ma duro da digerire


Gli intellettuali cattolici si dividono sulla dottrina e la corretta interpretazione del Vaticano II Ma tra le fughe in avanti del modernismo e la contestazione tradizionalista c poca differenza
::: ANDREA MORIGI
Non si affatto conclusa la stagione post-conciliare, se Papa Benedetto XVI richiama la necessit di distinguere fra due interpretazioni contrapposte, quella della discontinuit e della rottura e quella della riforma, della continuit dellunico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato. Per comprendere lo spirito della prima, si pu utilizzare la pars destruens fornita da Alessandro GnocchieMario Palmaroin La Bella Addormentata. Perch dopo il Vaticano II la Chiesa entrata in crisi. Perch si risveglier (Vallecchi, pp. 248, euro 12,50). Diversamente, occorre affidarsi alla pars construensdi Pietro Cantoni, Riforma nella continuit. Vaticano II e anticonciliarismo (Sugarco, pp. 154, euro 16). Fin dal prologo, Gnocchi e Palmaro dimostrano maggior aderenza alle letture critiche di monsignor Brunero Gherardini e di Roberto de Mattei, curiosamente simili alle fughe in avanti dei teologi e degli storici progressisti. In fondo, che differenza passa fra chi sostiene che il magistero conciliare si colpevolmente reso indipendente dalla tradizione della Chiesa e chi ne annota il presunto distacco come impresa meritoria? Entrambe le posizioni cadono vittime di una dialettizzazione, tipica del materialismo storico, di stampo quasi pi marxiano che hegeliano. Contrapponendo quel che il magistero pontificio da Paolo VI a Benedetto XVI ha inteso come unico, si concorre allopera di autodemolizione della Chiesa. Importa relativamente che lo smembramento avvenga da destracon il dichiarato intento di recuperare il deposito dimenticato della fede oppure da sinistra spacciando labbandono della tradizione come un ritorno alle origini delle prime comunit cristiane. Dunque, lantidoto contenuto nel consiglio evangelico, riportato da san Matteo come rivolto a ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli, definito simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche, non le une contrapposte alle altre, insomma. Insegnare al Papa come si fa il Papa, del resto, un esercizio tipicamente moderno. Santa Ca-

IL MAGISTERO CONTESTATO
Il Concilio ecumenico Vaticano II e Papa Paolo VI. Dopo il suo documento Humanae Vitae, del 1968, le contestazioni contro la morale sessuale cattolica provocarono, per un intero decennio, il silenzio delle encicliche, che ripresero con la Redemptor hominis di Giovanni Paolo II Olycom

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I LIBRI

LO SGRETOLA-MITI

La Bella Addormentata. Perch dopo il Vaticano II la Chiesa entrata in crisi. Perch si risveglier di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro (Vallecchi, pp. 248, euro 12,50) accusa uomini ed eventi ritenuti intoccabili. APPROCCIO CAUTO

Riforma nella continuit. Vaticano II e anticonciliarismo di Pietro Cantoni (Sugarco, pp. 154, euro 16) affronta lermeneutica conciliare.

terina da Siena lo fece, ma non si sogn mai di indicargli quali formulazioni della fede cattolica fossero da seguire e quali da scartare. Sapeva che la contraddizione, nella dottrina della Chiesa, non c. Va detto non soltanto perch ricorrono il prossimo anno i 50 anni dallapertura del Concilio ecumenico Vaticano II, ma anche perch quella ricorrenza ne contiene unaltra, il ventennale del Catechismo della Chiesa cattolica. Curiosamente, nella bibliografia dellopera di Gnocchi e Palmaro non vi si fa riferimento alcuno. Assenza significativa, da cui traspare un rifiuto integrale del post-Concilio, non limitato alle manifestazioni evidenti di apostasia (o di trahison des clercs). Se gli episodi di scandalo si sono diffusi e fatti sistematici, fino a ottenebrare lorizzonte della coppia di autori, in fondo, non colpa loro, che dimostrano di non aver capito la differenza fra obbedire intelligentemente e contestare aprioristicamente. Qualcuno ha davvero confuso il mutamento di prospettiva con un abbandono sic et simpliciterdel passato. Da qui loblo della forma tradizionale della celebrazione liturgica, poi del latino, fino alla svalutazione

della messa in quanto tale, relegata a uno dei tanti impegni del prete, sempre meno sacerdote e sempre pi assistente sociale, opinion leader dei poveri o gruccia a cui appendere una veste non pi talare. Se fossero esaurite qui le lamentele, con un podi pazienza e molto impegno la frattura potrebbe essere in via di composizione. In fondo, gli ultimi due pontificati hanno invertito lazione di quel meccanismo disintegratore che provoc, dopo la Humanae Vitae di Paolo VI, del 1968 e le contestazioni contro la morale sessuale cattolica, un intero

decennio senza encicliche. Fu Giovanni Paolo II a sconfiggere non soltanto il social-comunismo ma anche il timore di relazionarsi con il mondo moderno, riportando alla luce la dottrina sociale della Chiesa, che qualche ecclesiastico avrebbe volentieri sostituito con lanalisi economica marxista. Al filone della morale sociale della Chiesa si rif, ricorda Cantoni, anche la dichiarazione conciliare sulla libert religiosa Dignitatis humanae, che ha costituito e rimane una vera e propria pietra dinciampo anche per realt un tempo ecclesiali come la Fraternit di San Pio X

il graffio
Meridiani gusto Tavor
Sul Domenicale del Sole 24 Ore Renata Colorni, direttore dei Meridiani Mondadori, approfitta delluscita delle Opere di Heinrich von Kleist, a cura di Anna Maria Carpi, per esaltare la collana fondata da Vittorio Sereni nel 1969. I Meridiani, sostiene veltronianamente, sono classici ma anche innovativi e ne ripercorre il catalogo. Citando grandi nomi davanti ai quali c solo da levarsi il cappello. Il problema per linnovazione, giustificata con lesigenza di avvicinare nuovi lettori. Ed ecco Bevilacqua e Camilleri accostati a Fante e Capote. Due volumi dedicati a Terzani. Perfino quello di Scalfari in preparazione. Cos, se non le vendite, i sogni saranno sicuramente doro.

fondata da monsignor Marcel Lefebvre. Si teme, da parte tradizionalista, che quel documento abbia posto sullo stesso piano la Chiesa cattolica e le altre religioni, aprendo la strada allindifferentismo. Eppure, nel testo si precisa che rimane intatta la dottrina cattolica tradizionale sul dovere morale delle societ verso la vera religione e lunica chiesa di Cristo, fa rilevare Cantoni, consapevole dellesistenza forse di un limite nel documento conciliare. Limite ma non errore. La contemporanea insistenza del magistero sulle radici cristiane dellEuropa tende a superarlo. Ma occorrerebbe, spiega lautore in polemica con Gherardini, di cui peraltro stato discepolo, che il dono del magistero, con la connessa garanzia dellinfallibilit, non un invito alla pigrizia. Non solo perch questa infallibilit va compresa e valutata di volta in volta e - intesa come infallibilit di una proposizione solennemente definita - anche molto rara, ma perch richiede sempre uno sforzo di comprensione e di interpretazione. Occorre un ossequio razionale, insomma. Non un fideismo cieco da pecoroni n un razionalismo figlio dei maestri del dubbio.

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