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Menopausa precoce
La menopausa una condizione naturale, legata al progressivo esaurimento funzionale delle ovaie per la perdita completa delle cellule uovo con progressiva riduzione della produzione ovarica di estrogeni e progesterone. Essa si manifesta con la scomparsa totale dei flussi mestruali e in genere si realizza dopo i 50 anni di et. Quando il quadro compare gi prima di 40 anni si parla di menopausa precoce, fenomeno raro (meno dell1% dei casi) legato a molti possibili cause. Tra queste le pi frequenti sono le alterazioni genetiche (per esempio alcune mutazioni dei geni oppure forme a trasmissione familiare), le infezioni, lauto-immunit (anticorpi anti-ovaio, possibili in associazione ad altre malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto o lartrite reumatoide), gli agenti tossici, le radiazioni ionizzanti (ad es. la terapia radiante per un tumore della regione addominale), la chemioterapia e gli interventi chirurgici tra i quali, ovviamente, lasportazione di utero e/o ovaie, ma anche alcuni che, interessando il basso addome, abbiano indotto danni indiretti alle ovaie. A volte, per, la scomparsa del ciclo mette la donna in allarme per mesi, ma poi tutto riprende normalmente. Per questo motivo non mai il caso di prestare eccessiva attenzione ai salti di ciclo. In genere la vera menopausa si manifesta con la comparsa contemporanea di una serie di sintomi strani perch fino a quel momento avvertiti di rado e in forma separata luno dallaltro: caldane, aumento della pressione arteriosa, accumulo di grasso a livello del giro-vita e difficolt a perdere peso, insonnia, calo del tono dellumore, perdita di concentrazione, irritabilit. Comunque c un modo per verificare la diagnosi di menopausa precoce: innanzitutto accertarsi che siano trascorsi senza comparsa del flusso almeno 6 mesi dallultima mestruazione (solo in questo caso si parla infatti di amenorrea, che uno dei cardini della diagnosi) e raccogliere in modo dettagliato la storia familiare e personale della donna, eseguire una visita medica completa e un prelievo di sangue per controllare i livelli di FSH, LH, prolattina ed estradiolo. Se si trova un valore di FSH molto pi elevato della norma, bene ripetere il dosaggio, perch a volte le fluttuazioni dei valori sono tali da indurre in errore. Dato che spesso trascorrono mesi senza avere la certezza della diagnosi, per, bene che chi spera di una gravidanza non perda tempo, perch nei primi due anni dalla comparsa dei primi sintomi possibile un concepimento spontaneo in occasione di una ovulazione imprevedibile (appare meno certa la riuscita delle stimolazioni, invece, che rischiano di esaurire pi rapidamente le riserve di ovuli).

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Una volta posta con certezza la diagnosi di menopausa precoce, invece, bene prevenire le possibili conseguenze del calo estrogenico in et troppo giovane e quindi verificare con il ginecologo la possibilit di assumere ciclicamente estrogeni e progesterone non tanto e solamente per ripristinare i flussi, che per alcune donne sono elemento di sicurezza e stabilit, quanto per mantenere la massa ossea, lelasticit dei tessuti, lumidificazione vaginale (importante sia per evitare le infezioni che per godere di rapporti sessuali piacevoli), la freschezza di pensiero e il tono dellumore. Associare ai farmaci sane abitudini di vita (attivit fisica regolare e alimentazione leggera ma in grado di fornire varie sostanze nutrienti fra le quali fondamentale il calcio) un fattore altrettanto importante anche se troppo spesso sottovalutato, perch aiuta a mantenere in equilibrio lorganismo e a smaltire quella sensazione di tristezza, se non addirittura di rabbia, che alcune donne avvertono nel momento in cui sembra mancare qualcosa a cui erano abituate da troppo tempo, e che magari per anni avevano addirittura odiato ma, nel momento della perdita, vorrebbero recuperare a tutti i costi. A questo punto, la menopausa precoce, come del resto la menopausa naturale, va affrontata in modo integrato: lendocrinologo pu esaminare meglio il quadro sotto il profilo ormonale e magari, in alcuni casi, correggere uno squilibrio che alla base della mancata ovulazione ma anche dosare in modo adeguato alcune terapie associate, mentre il ginecologo potr esaminare a fondo il quadro utero-ovarico, ma anche i altri (dietologo, fisiatra, psicologo, riflessologo, osteopata, omeopata ed altre figure professionali) potranno di volta in volta risultare utili o necessari per il riequilibrio generale della persona, aiutando la donna ad accettare, prima ancora che a curare, una condizione che non malattia ma per condizionamenti sociali e per linsieme dei sintomi pu alle volte essere vissuta come tale. A cura Dott.ssa Giovanna Strollo (Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio)

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