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IL DIRETTORE
VISTO il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull'ordinamento del
lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, e ss.mm.ii., in particolare
l’articolo 35-ter rubricato “portale unico del reclutamento”, in cui è previsto che la
pubblicazione delle procedure di reclutamento nei siti istituzionali e sul Portale unico del
reclutamento esonera le amministrazioni pubbliche dall’obbligo di pubblicazione delle
selezioni pubbliche nella Gazzetta Ufficiale;
VISTO il Decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30
ottobre 2013, n. 125, recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”;
VISTA la Legge 19 giugno 2019, n. 56, recante “Interventi per la concretezza delle azioni delle
pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo” e, in particolare, l’articolo 3;
VISTO il Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile
2020, n. 27, e in particolare l’articolo 74, comma 7-ter, secondo cui, tra l’altro, le
procedure concorsuali sono volte a valorizzare e verificare anche il possesso di requisiti
specifici e di competenze trasversali tecniche e attitudinali, ivi incluse quelle manageriali
per le qualifiche dirigenziali, coerenti con il profilo professionale da reclutare. Le predette
procedure sono svolte, ove possibile, con l’ausilio di strumentazione informatica e con
l’eventuale supporto di società e professionalità specializzate in materia di reclutamento e
di selezione delle risorse umane;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, “Regolamento recante
norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di
svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici
impieghi” e ss.mm.ii.;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, recante il “Testo unico
delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato”;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957, n. 686, recante “Norme di
esecuzione del testo unico delle disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n.3”;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 febbraio 1994, n. 174, “Regolamento
recante norme sull’accesso dei cittadini degli Stati membri dell’Unione europea ai posti di
lavoro presso le amministrazioni pubbliche”;
VISTA la Legge 23 agosto 1988, n. 370 “Esenzione dall’imposta di bollo per le domande di
concorso e di assunzione presso le amministrazioni pubbliche”;
VISTA la Legge 12 marzo 1999, n. 68, recante “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, in
particolare l’art. 3 e l’art. 18, comma 2, concernenti le quote d’obbligo occupazionali a
favore delle categorie protette;
VISTA la Legge 5 febbraio 1992, n. 104, “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i
diritti delle persone handicappate”;
VISTO il Decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, nella legge 11 agosto
2014, n. 114, e in particolare l’articolo 25, comma 9, che aggiunge il comma 2-bis
dell’articolo 20 della predetta legge 5 febbraio 1992, n. 104;
VISTO il Decreto 9 novembre 2021 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento
della Funzione Pubblica, recante “Modalità di partecipazione ai concorsi pubblici per i
soggetti con disturbi specifici dell'apprendimento”;
VISTO il Decreto Legge 9 giugno 2021, n. 80, con riferimento ai disturbi specifici
dell’apprendimento (c.d. “DSA”), convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2021,
n. 113;
VISTO il Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, “Codice dell'ordinamento militare”, e in
particolare gli articoli 678 e 1014;
VISTO l’articolo 37 del Decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla
legge 15 luglio 2011, n. 111, recante “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione
finanziaria”;
VISTO l’articolo 73, comma 14, del Decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, recante “Disposizioni urgenti per il
rilancio dell’economia”;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 “Testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa” e
ss.mm.ii.;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184, concernente il
“Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190, “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della
corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”;
VISTO il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante
il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il Decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196, recante il “Codice in materia di
protezione dei dati personali” e ss.mm.ii., nonché il Regolamento UE 2016/679 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera
circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento Generale sulla
Protezione dei Dati);
VISTO il Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il “Codice dell’amministrazione
digitale”;
VISTI i Decreti legislativi 9 luglio 2003, n. 215 e n. 216 recanti, rispettivamente, “Attuazione
della direttiva 2000/43/CE per la parità di trattamento tra le persone, indipendentemente
dalla razza e dall'origine etnica”, e “Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di
trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”;
VISTO il Decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante "Codice delle pari opportunità tra
uomo e donna", a norma della Legge 28 novembre 2005, n. 246, art. 6;
VISTA la Legge 5 novembre 2021, n. 162, recante “Modifiche al codice di cui al decreto
legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra
uomo e donna in ambito lavorativo”;
VISTO il Decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, in attuazione della direttiva 2006/54/CE
relativa al principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne
in materia di occupazione e impiego;
VISTA la Legge 15 maggio 1997, n. 127, recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività
amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo”;
VISTO il Decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante “Disposizioni urgenti in materia di
semplificazione e di sviluppo”, convertito con legge 4 aprile 2012, n. 35, e successive
modifiche ed integrazioni;
VISTA la Legge 21 dicembre 1999, n. 508, recante “Riforma delle Accademie di belle arti,
dell'Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli
Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti
musicali pareggiati”;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132, “Regolamento recante
criteri per l'autonomia statutaria, regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche
e musicali, a norma della legge 21 dicembre 1999, n. 508”;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, “Regolamento recante
disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle istituzioni di alta formazione
artistica, musicale e coreutica, a norma dell'articolo 2, della legge 21 dicembre 1999, n.
508” e i relativi decreti attuativi;
VISTO il decreto ministeriale 3 luglio 2009, n. 90, con il quale sono stati definiti i settori artistico-
disciplinari con le relative declaratorie e campi disciplinari di competenza dei Conservatori
di musica e degli Istituti musicali pareggiati e successive modifiche e integrazioni;
VISTO il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, alla legge 21 giugno
2017, n. 96, e in particolare l’articolo 22-bis;
VISTA la Legge 29 luglio 2021, n. 108, conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge
31 maggio 2021, n. 77, recante governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e
prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e
snellimento delle procedure, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n.
108, in particolare l’art. 64-bis, comma 3;
VISTO il Decreto Interministeriale del 9 luglio 2009 di equiparazione tra i diplomi di lauree
vecchio ordinamento, lauree specialistiche (LS) ex D.M. 509/99 e lauree magistrali (LM)
ex D.M. 270/04 ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi;
VISTO il DM 331/2019 di equipollenza dei diplomi ex-ordinamentali con i diplomi accademici di
secondo livello;
VISTA la direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione 24 giugno 2019, n. 1;
VISTO il decreto-legge 30 dicembre 2022, n. 198, convertito, con modificazioni, dalla legge 24
febbraio 2023, n. 14, e in particolare l’articolo 6, comma 4-ter, il quale prevede che “per
l'anno accademico 2023/2024, le istituzioni […] possono reclutare, nei limiti delle facoltà
assunzionali autorizzate e successivamente ripartite dal Ministero dell'università e della
ricerca, personale docente a tempo indeterminato prioritariamente a valere sulle vigenti
graduatorie di cui all'articolo 14, comma 4- quater, del decreto-legge 30 aprile 2022, n.
36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, nonché sulle vigenti
graduatorie nazionali per titoli e, in subordine, mediante selezioni pubbliche per titoli ed
esami, nel rispetto dei principi di cui all'articolo 35, comma 3, lettere a), b), c) ed e) e del
comma 1, lettera a), dell'articolo 35-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,
nonché di criteri, modalità e requisiti di partecipazione definiti con decreto del Ministro
dell'università e della ricerca, da adottarsi entro trenta giorni dall'entrata in vigore della
legge di conversione del presente decreto”;
VISTO il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca 29 marzo 2023, n. 180, recante
criteri, modalità e requisiti di partecipazione a selezioni pubbliche per titoli ed esami per la
costituzione di graduatorie d’istituto utili per l’attribuzione di incarichi a tempo
indeterminato per il personale docente delle Istituzioni statali di alta formazione artistica,
musicale e coreutica, di cui all’articolo 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 508;
VISTA la nota del Ministero dell’Università e della Ricerca – Direzione generale delle istituzioni
della formazione superiore 9 giugno 2023, prot. n. 7140, avente ad oggetto “DM n.
180/2023 in materia di reclutamento di docenti AFAM a tempo indeterminato per l’anno
accademico 2023/2024. Indicazioni applicative”;
CONSIDERATO l’esaurimento delle graduatorie GNE, GET e di quelle nazionali di cui all’art. 2-
bis, D.L. 97/2004; all’art. 19, comma 2, D. L. 104/2013; all’art. 1, comma 655, L.
205/2017; all’art. 3-quater, comma 3, D.L. 1/2020, in riferimento alle cattedre libere
relative al settore artistico-disciplinare (SAD) oggetto del presente bando;
VISTO il decreto dirigenziale 7 luglio 2023, n. 8472, che ripartisce tra le istituzioni AFAM le
facoltà assunzionali;
DECRETA
Art. 1 – Oggetto
1. È indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 8
posti per il profilo di docente di prima fascia - CCNL “Istruzione e Ricerca” settore AFAM - per il
settore artistico disciplinare:
b) in alternativa, per i soggetti privi del titolo di studio di cui alla lett. a) del presente comma,
avere maturato, a decorrere dall’anno accademico 2015/2016 (1° novembre 2015) e fino
all’anno accademico 2022/2023 (31 ottobre 2023) incluso, almeno tre anni accademici di
insegnamento anche non continuativi presso le istituzioni nei corsi previsti dall’art. 3 del
Decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, ovvero nei percorsi formativi
di cui al comma 3, art. 3, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, o in istituzioni europee di pari
livello, effettuati, per almeno un anno accademico, prevalentemente nel medesimo settore
artistico-disciplinare per il quale è stata indetta la procedura di cui all’art. 1 del presente
bando. Il servizio didattico prestato presso Istituzioni estere di pari livello nell’ambito della
Comunità Europea, a pena di esclusione dalla valutazione del servizio dichiarato, deve
essere documentato entro la data di scadenza del bando e corredato da una dichiarazione
dell’Istituzione presso la quale è stato svolto il servizio, redatta in lingua originale con
allegata una traduzione in lingua italiana, certificata dalla competente rappresentanza
diplomatico-consolare, attestante che il servizio dichiarato è stato svolto per attività di
docenza nel livello di studio ISCED 6 (Primo ciclo – Bachelor o livello equivalente EQF-6)
o ISCED 7 (Secondo ciclo – Master o livello equivalente EQF-7).
4. Ai fini dell’accertamento dei requisiti di cui al comma 3, lett. b) del presente articolo, per anno
accademico si considera l'aver svolto almeno 180 giorni di servizio con incarico a tempo
determinato o con contratto di collaborazione di cui all'articolo 273 del decreto legislativo 16 aprile
1994, n. 297, nell’ambito dello stesso anno accademico. Ai fini del computo dei giorni di servizio
sono ritenuti utili i periodi di insegnamento, nonché i periodi ad esso equiparati per legge o per
disposizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro, prestati durante il periodo di attività
didattica stabilito dal calendario accademico, ivi compresa la partecipazione agli esami di
ammissione, promozione, idoneità, licenza e di diploma purché l’incarico di docenza sia stato
assegnato a seguito di procedura selettiva pubblica.
5. Ai fini dell’accertamento dei requisiti di cui al comma 3, lett. b) del presente articolo, per anno
accademico si considera l’aver svolto servizio, con contratti di collaborazione coordinata e
continuativa e/o di prestazione d’opera intellettuale e/o con incarichi ai sensi dell’articolo 1, comma
284, delle legge 30 dicembre 2019, n. 160, a condizione che siano state svolte almeno 125 ore di
insegnamento, comprensive delle ore per la partecipazione agli esami di ammissione, promozione,
idoneità, licenza e di diploma, nell’ambito dello stesso anno accademico purché l’incarico di
docenza sia stato assegnato a seguito di procedura selettiva pubblica.
6. Ai fini dell’accertamento dei requisiti di cui al comma 3, lett. b), per la valutazione del servizio
prestato all’interno del singolo anno accademico, considerato che un a.a. è pari ad almeno 180
giorni a tempo determinato o con contratto di collaborazione art. 273, D.Lgs 297/1994, o almeno
125 ore di collaborazione coordinata e continuativa e/o di prestazione d’opera intellettuale e/o con
incarichi ai sensi dell’articolo 1, comma 284, della Legge 30 dicembre 2019, n. 160, si prevede che:
• Fino a 124 ore, 1 ora di co.co.co o prestazione d’opera intellettuale o incarichi ex art. 1, comma
284, L. 160/2019 equivale a 1,44 giorni a tempo determinato o art. 273, D.Lgs 297/1994;
• Fino a 179 giorni, 1 giorno a tempo determinato o con contratto di collaborazione art. 273,
D.Lgs 297/1994, equivale a 0,69 ore di co.co.co. o prestazione d’opera intellettuale o incarichi
ex art. 1, comma 284, L. 160/2019, ovvero 41 minuti.
In caso di servizio svolto congiuntamente sia con incarico a tempo determinato sia con una o più
modalità previste al precedente comma 5 nell’ambito del medesimo anno accademico, il punteggio
massimo ottenibile non potrà superare quello previsto al successivo art. 8.
7. Non possono partecipare alla procedura:
a) coloro che sono stati esclusi dall’elettorato attivo;
b) coloro che sono stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica
amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
c) coloro che sono stati dichiarati decaduti da un impiego pubblico per aver conseguito
l’impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
d) coloro che hanno subìto un licenziamento disciplinare da un impiego pubblico;
e) soggetti già appartenenti ai ruoli statali della docenza AFAM;
f) soggetti non in possesso della documentazione di partecipazione prevista dal presente
bando.
8. Tutti i candidati sono ammessi alla procedura con riserva di accertamento del possesso dei requisiti
di cui al presente articolo. L’Amministrazione può disporre, con provvedimento motivato,
l’esclusione dei candidati che non risultino in possesso dei citati requisiti di ammissione in qualsiasi
momento della procedura.
4. Al termine della procedura è, altresì, approvato un elenco di candidati risultati idonei ordinati in
base all’esito delle prove concorsuali e dei medesimi criteri di valutazione di cui ai successivi
articoli. In caso di indisponibilità a stipulare il contratto da parte dei candidati vincitori, l’istituzione
potrà procedere mediante scorrimento dell’elenco degli idonei.
5. L’elenco degli idonei di cui al presente articolo, non potrà essere utilizzato da istituzioni diverse da
quella che ha indetto la procedura o con la quale è stato stipulato un protocollo d’intesa ai sensi
dell’art. 4 comma 1 let. a) del D.M. 180/2023, per la stipula di contratti a tempo indeterminato.
1. La domanda di ammissione deve essere presentata a partire dalle ore 9:00 di mercoledì 25 ottobre
2023 ed entro le ore 16:00 di venerdì 10 novembre 2023 tenuto conto che la data di pubblicazione
sul portale del reclutamento InPA, di cui all’art. 35-ter, D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165
(https://www.inpa.gov.it/) è fissata a mercoledì 25 ottobre 2023. Il bando è inoltre pubblicato nella
sezione dedicata del sito istituzionale del Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina e sul
Portale dei concorsi AFAM.
2. La domanda corredata degli allegati e della quietanza del pagamento del contributo di
partecipazione non rimborsabile di €. 10,00, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 487/1994 come
modificato dal D.P.R. n. 82 del 16/06/2023, da versare tramite bonifico bancario sulle coordinate
iban IT10T0503616503CC0641732382, deve essere presentata con le modalità telematiche previste
dal successivo comma 3, unitamente alla documentazione di cui al successivo art. 5.
3. La presentazione delle domande dovrà essere effettuata esclusivamente per via telematica dal sito
Internet https://concorsiafam.cineca.it/ previa registrazione o autenticazione con credenziali SPID.
Solo in caso di accesso tramite SPID, non verrà richiesta alcuna firma in fase di presentazione della
domanda.
4. Il modello di domanda proposto dalla piattaforma telematica prevederà obbligatoriamente il
conferimento dei seguenti dati:
a) Nome e cognome;
b) Sesso;
c) Data e luogo di nascita;
d) Nazionalità;
e) Codice fiscale;
f) Residenza anagrafica e domicilio, se diverso dalla residenza;
g) I recapiti per ricevere ogni comunicazione relativa alla presente procedura: recapito
telefonico, indirizzo di posta elettronica e di posta elettronica certificata (PEC);
h) Il requisito previsto dall’art. 4 comma 1 lettera i) del D.M. 180/2023 ovvero di non
appartenere ai ruoli statali della docenza AFAM;
i) Il possesso dei requisiti generali e specifici di ammissione di cui all’art. 2, in particolare:
• l’indicazione del titolo di studio quale requisito per l’accesso al concorso (art. 2, comma
3, let. a);
• ovvero, in assenza del titolo di studio, l’indicazione dei tre anni accademici di
insegnamento di cui all’art. 2, comma 3, let. b);
disposta dal Direttore dell’Istituzione con provvedimento motivato che può essere emesso in
qualsiasi fase della procedura. Per ciascuna domanda per la quale sussistono cause di esclusione, il
decreto di esclusione e le relative motivazioni vengono comunicate al candidato inviando il verbale
e la documentazione ad esso allegata tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) dall’indirizzo
dedicato bandi@pec.consme.it
5. La commissione non procederà alla valutazione dei titoli artistici di cui la tabella B.3 del successivo
art. 8 nel caso in cui il punteggio attribuito ai titoli di servizio, ai titoli ulteriori di studio e di
servizio sia inferiori a 6 punti (tabelle A, B.1 e B.2 art. 8).
Art. 7 – Commissione
1. La Commissione giudicatrice è composta da un docente, individuato dal Direttore, in servizio di
ruolo presso il Conservatorio di Musica “Arcangelo Corelli” di Messina o in istituti consorziati, in
caso di procedura svolta in convenzione con altri Enti per come previsto dall’art. 4 comma 1 let. a)
del D.M. 180/2023, appartenente al medesimo settore artistico disciplinare per il quale è stata
indetta la procedura concorsuale, ovvero a un settore affine, con funzioni di presidente, e da due
docenti di ruolo in servizio presso altre istituzioni o in quiescenza da meno di due anni, appartenenti
al medesimo settore artistico-disciplinare per il quale è stata indetta la procedura concorsuale,
ovvero a un settore affine
2. Solo in caso di oggettiva e documentata impossibilità a comporre la commissione o la lista dei sei
nominativi da sorteggiare di cui al successivo comma 3, con i criteri di cui al D.M. 180/2023,
verranno individuati, con congrue e ampie motivazioni, il commissario interno e/o i nominativi da
sorteggiare nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e competenza, ricorrendo a docenti
universitari o a soggetti di comprovata esperienza.
3. I docenti esterni sono sorteggiati, dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande,
nell'ambito di una lista di almeno sei nominativi approvata dal Consiglio Accademico del
Conservatorio, e non possono aver già svolto per più di una volta la funzione di commissario in
procedure concorsuali indette da istituzioni nel medesimo anno accademico né possono appartenere
al Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (CNAM).
4. L’individuazione dei commissari esterni di cui al comma 3 avverrà tramite sorteggio, in seduta
pubblica presso la Direzione del Conservatorio “A. Corelli” di Messina la cui data ed ora sarà
comunicata tramite avviso pubblicato nella apposita sezione del sito istituzionale, con un anticipo di
almeno tre giorni. La seduta pubblica sarà presieduta dal responsabile del procedimento di cui
all’art. 4, comma 6, che si avvarrà del supporto del personale del Conservatorio.
5. Considerato il principio di pari opportunità, la commissione dovrà essere composta da almeno un
commissario di genere maschile e almeno un commissario di genere femminile. A tal fine, i sei
nominativi definiti dal Consiglio Accademico saranno equamente suddivisi (tre uomini e tre donne),
salvo oggettiva impossibilità, ed il sorteggio avverrà con la seguente modalità: sorteggio indistinto
tra i sei nomi, avendo cura, laddove il commissario interno ed il primo estratto siano dello stesso
genere, di scartare gli eventuali estratti successivi di tale genere finché non sia estratto un
componente del genere mancante.
6. Ai componenti della commissione si applicano le norme previste in materia di incompatibilità di cui
all'art. 11, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e art. 35,
comma 3, lett. e), del D.Lgs 165/2001. Non possono, inoltre, far parte della commissione i
componenti delle RSU dell’istituzione che bandisce il concorso nonché delle eventuali istituzioni
convenzionate.
7. La commissione è nominata con decreto del Direttore dell'Istituzione che ha indetto il concorso, che
viene pubblicato sul sito istituzionale del Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina e sul
portale dei concorsi AFAM.
8. Le eventuali dimissioni di un componente della commissione giudicatrice per sopravvenuti
impedimenti dovranno essere adeguatamente motivate e documentate ed avranno effetto dopo il
decreto di accettazione da parte del Direttore dell’Istituzione che ha indetto il concorso.
9. In caso di dimissioni di un commissario esterno, si procederà alla sua sostituzione mediante nuovo
sorteggio entro la lista di sei nominativi debitamente integrata con le medesime caratteristiche e
modalità di cui ai commi 4 e 5 del presente articolo. Se il dimissionario è il docente nominato dal
Direttore, il Direttore nominerà un nuovo docente al suo posto.
10. La Commissione giudicatrice avrà il compito di valutare i titoli di servizio, titoli artistici, culturali e
professionali oltre che procedere con l’espletamento e valutazione delle prove d’esame come
descritto nei successivi articoli.
11. La valutazione dei titoli di servizio e titoli artistici, culturali e professionali è effettuata secondo i
criteri di cui al successivo art. 8 e prima dello svolgimento delle prove di cui all’art. 9. L’accesso
alle prove è consentito ai candidati che ottengono un punteggio totale dei titoli di cui al periodo
precedente non inferiore a 18/30.
12. La Commissione si insedia e svolge i propri lavori, se in presenza, presso la sede del Conservatorio
ovvero altra sede idonea appositamente individuata. La Commissione potrà inoltre avvalersi anche
di strumenti informatici e telematici di lavoro collegiale con sedute svolte da remoto. Nello
svolgimento dei lavori, la Commissione redige i processi verbali di tutte le operazioni svolte. La
Commissione, inoltre, designerà come segretario verbalizzante il Responsabile del procedimento di
cui all’art. 4, comma 6, o un suo delegato, fermo restando che il potere valutativo è attribuito
esclusivamente alla Commissione.
13. La Commissione predeterminerà i criteri specifici di valutazione che verranno pubblicati sul sito
dell’istituzione prima dell’inizio dei lavori, coerentemente con i criteri determinati nel presente
bando di partecipazione.
14. Per l’espletamento delle prove d’esame di cui al successivo art. 9, la Commissione svolge i propri
lavori in presenza presso la sede del Conservatorio ovvero altra idonea ubicazione che verrà
comunicata con successivo provvedimento.
1. Fatto salvo il possesso dei requisiti di cui all’art. 2, la valutazione dei titoli di servizio e titoli
artistici, culturali e professionali è effettuata dalla Commissione sulla base dei seguenti criteri:
- la somma di tutti gli incarichi svolti in uno stesso anno accademico non può attribuire un
punteggio superiore a 4 punti.
B.1. Titoli di studio ulteriori a quello che consente l’accesso massimo punti 6
- 1) Diploma del previgente ordinamento* o diploma accademico di II
livello rilasciato dalle Istituzioni statali e non statali di cui all’art. 1
della legge 508/1999, dalle Istituzioni di cui all’art. 11 del DPR
212/2005 riconosciute dal Ministero, o titolo di studio equivalente
rilasciato da Istituzioni di istruzione superiore estere**, laurea
magistrale (biennale, a ciclo unico o vecchio ordinamento)
rilasciata da Università statali o non statali legalmente riconosciute 3 punti per ogni titolo
o titolo equipollente.
- 2) per ogni diploma di perfezionamento rilasciato dall'Accademia
Nazionale di S. Cecilia in Roma.
- 3) per ogni dottorato di ricerca rilasciato da Università statali e non
statali legalmente riconosciute, italiane ed estere** o titoli di cui
all’art. 3, comma 1, lett. d), del DPR 212/2005.
- 4) per ogni Master di I o II livello o titolo di specializzazione
rilasciato dalle Istituzioni statali e non statali di cui all’art. 1 della
legge 508/1999, dalle Istituzioni di cui all’art. 11 del DPR 212/2005
riconosciute dal Ministero, o titolo di studio equivalente rilasciato
1 punto per ogni titolo
da Istituzioni di istruzione superiore estere**, da Università statali o
non statali legalmente riconosciute, compreso ogni altro titolo di
specializzazione o perfezionamento post lauream di cui all’art. 3,
comma 1, lett. c) ed e), del DPR 212/2005.
* Il diploma del previgente ordinamento di cui alla tabella sopra verrà valutato al punto 1) solo se congiunto al possesso di diploma
di scuola secondaria superiore.
** Per i titoli di studio conseguiti all’estero vedasi quanto indicato all’art. 5 commi 7 e 8.
6. Ai fini dell’accertamento dei requisiti di cui la precedente tabella B.2. “Attività didattica ulteriore a
quella valutata secondo la Tabella A all’art. 8 comma 1” del presente articolo, per anno accademico
si considera l'aver svolto almeno 180 giorni di servizio con incarico a tempo determinato o con
contratto di collaborazione di cui all'art. 273 del D.Lgs. 16 aprile 1994, n. 297, nell’ambito dello
stesso anno accademico. Ai fini del computo dei giorni di servizio sono ritenuti utili i periodi di
insegnamento, nonché i periodi ad esso equiparati per legge o per disposizioni del contratto
collettivo nazionale di lavoro, prestati durante il periodo di attività didattica stabilito dal calendario
accademico, ivi compresa la partecipazione agli esami di ammissione, promozione, idoneità, licenza
e di diploma, purché conseguenti a una procedura selettiva pubblica.
7. Ai fini dell’accertamento dei requisiti di cui la precedente tabella B.2. “Attività didattica ulteriore a
quella valutata secondo la Tabella A all’art. 8 comma 1” del presente articolo, per anno accademico
si considera l’aver svolto servizio, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa e/o di
prestazione d’opera intellettuale e/o con incarichi ai sensi dell’art. 1, comma 284, delle legge 30
dicembre 2019, n. 160, a condizione che siano state svolte almeno 125 ore di insegnamento,
comprensive delle ore per la partecipazione agli esami di ammissione, promozione, idoneità, licenza
e di diploma, nell’ambito dello stesso anno accademico, purché conseguenti a una procedura
selettiva pubblica.
8. La valutazione dei titoli di servizio di cui alla Tabella B.2. avverrà, ai fini del punteggio, secondo i
seguenti criteri:
Servizio prestato presso le istituzioni nei corsi previsti dall'articolo 3 del decreto del Presidente della
Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, ovvero nei percorsi formativi di cui al comma 3, art. 3, del regolamento di
cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e 7 della ricerca 10 settembre 2010, n. 249 nello
stesso SAD per il quale è bandita la procedura selettiva, nonché in Istituzioni estere di livello equivalente a
quelle italiane di alta formazione artistica musicale e coreutica (max punti 5).
Servizio prestato in giorni Servizio prestato in ore
Fino a 35 giorni Punti 0,00 fino a 24 ore Punti 0,00
da 36 a 71 giorni Punti 0,40 da 25 a 49 ore Punti 0,40
da 72 a 107 giorni Punti 0,80 da 50 a 74 ore Punti 0,80
da 108 a 143 giorni Punti 1,20 da 75 a 99 ore Punti 1,20
da 144 a 179 giorni Punti 1,60 da 100 a 124 ore Punti 1,60
pari o superiore a 180 giorni Punti 2,00 pari o superiore a 125 ore Punti 2,00
Servizio prestato presso le istituzioni nei corsi previsti dall'articolo 3 del decreto del Presidente della
Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, ovvero nei percorsi formativi di cui al comma 3, art. 3, del regolamento di
cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e 7 della ricerca 10 settembre 2010, n. 249 in SAD
differenti da quello per il quale è bandita la procedura selettiva. Servizio prestato presso Università statali e
non statali legalmente riconosciute (max punti 5).
Servizio prestato nei corsi Pre-Afam (preaccademici, propedeutici, corsi di base) nonché in istituzioni
scolastiche in corsi che rilasciano titoli di studio riconosciuti o equipollenti (max punti 0,50).
Servizio prestato in giorni Servizio prestato in ore
Fino a 35 giorni Punti 0,00 fino a 24 ore Punti 0,00
da 36 a 71 giorni Punti 0,10 da 25 a 49 ore Punti 0,10
da 72 a 107 giorni Punti 0,20 da 50 a 74 ore Punti 0,20
da 108 a 143 giorni Punti 0,30 da 75 a 99 ore Punti 0,30
da 144 a 179 giorni Punti 0,40 da 100 a 124 ore Punti 0,40
pari o superiore a 180 giorni Punti 0,50 pari o superiore a 125 ore Punti 0,50
internazionale;
- Pubblicazioni edite da Case editrici nazionali attinenti alle discipline
oggetto di studio nelle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale;
- Partecipazione a comitati editoriali, riviste, collane o altre pubblicazioni
edite con l’attribuzione del codice ISBN;
- Composizioni, trascrizioni, revisioni edite ed eseguite in pubblici concerti;
- Incisioni edite da case editrici o discografiche di rilevanza almeno
nazionale;
- Coordinamento a partecipazione di progetti di ricerca finanziati sulla base
di bandi competitivi;
- Esperienza professionale non didattica attinente al Settore artistico
disciplinare oggetto di concorso.
3. Il candidato dovrà inoltre dimostrare di conoscere il funzionamento degli ordinamenti dei corsi
Propedeutici ed Accademici di I e II livello in relazione alla normativa vigente.
4. La seconda prova pratica (b) è volta all’accertamento delle competenze del candidato in relazione
alla tipologia di insegnamento e della declaratoria del settore artistico-disciplinare oggetto di
selezione. Mira all’accertamento della conoscenza e della preparazione del candidato. La prova
nello specifico consiste nell’esecuzione, della durata massima di 30 minuti, di importanti
composizioni, selezionate seduta stante dalla Commissione, relative ad un programma di almeno
120 minuti presentato dal candidato composto nelle seguenti aree: 1ª Area: periodo classico 2ª
Area: dal romanticismo ai giorni nostri.
Saranno accettate esclusivamente composizioni edite e originali o trascrizioni cameristiche dello
stesso compositore.
Sara facoltà della commissione scegliere uno o più movimenti se trattasi di composizioni in forma
sonata o interrompere l’esecuzione se trattasi di altre forme musicali fino alla concorrenza dei 30
minuti. Per il repertorio vocale da camera, la commissione ha facoltà di scegliere alcune tra le
composizioni vocali presentate o interrompere l’esecuzione se trattasi di cicli interi.
La prova, inoltre, prevede un colloquio interdisciplinare con risposte a domande specifiche della
durata massima di 15 minuti.
5. Per ciascuna prova d’esame di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo, la Commissione
predeterminerà i relativi criteri di valutazione in sede di primo insediamento.
6. Il punteggio totale massimo delle due prove d’esame è di complessivi 70 (settanta) punti.
7. L’idoneità verrà attribuita ai candidati che otterranno un punteggio totale non inferiore a 60/100
(dato dalla somma del punteggio di cui agli artt. 8 e 9), di cui almeno 18/30 per i titoli di servizio
titoli artistici, culturali e professionali (art. 8) e almeno 42/70 per le prove di cui al comma 1 del
presente articolo.
8. Con successivo decreto del Direttore, verrà pubblicato il diario delle prove d’esame in evidenza
nella apposita sezione del sito istituzionale con valore di notifica. L’assenza del candidato nei giorni
e orari di convocazione comporterà l’automatica esclusione dalla procedura per rinuncia.
9. La Commissione assicura la partecipazione alle prove d’esame ai candidati nelle condizioni previste
dall’art. 7, commi 6 e 7, del DPR 487/1994, attraverso l’adozione di apposite misure compensative
e/o organizzative. A tal fine, il candidato dovrà dare preventiva tempestiva comunicazione del
proprio stato personale con istanza indirizzata alla Commissione esaminatrice ed inoltrata a mezzo
PEC all’indirizzo bandi@pec.consme.it almeno 15 giorni prima della data di espletamento delle
prove d’esame.
10. Le prove pratiche e/o orali sono pubbliche.
11. I collaboratori strumentisti con i quali il candidato sosterrà le prove a) e b) saranno a carico dello
stesso.
9. Al termine della procedura di cui al comma 8, qualora risultino ancora posti disponibili, questi
verranno attribuiti a scorrimento attingendo all’elenco dei candidati idonei nella medesima
graduatoria secondo l’ordine di punteggio. La mancata espressione di volontà da parte del candidato
in elenco sarà considerata d’ufficio come rinuncia all’incarico a tempo indeterminato o alla mancata
stipula del contratto a tempo indeterminato (entro 48 ore dall’accettazione della nomina), in assenza
di oggettivo impedimento, determina la decadenza dall’incarico conferito e, conseguentemente,
all’esclusione dalla graduatoria per tutta la durata della stessa.
Conservatorio art. 1 legge 68/99 1 art. 18 legge 68/99 2 art. 1014 D.Lgs. 66/10 3
Cagliari 0 0 0
Messina 1 0 0
Palermo 0 0 1
Sassari 1 0 0
Vibo Valentia 0 0 0
1
numero posti riservati ai soggetti di cui all’articolo 1 della legge 12 marzo 1999, n. 68, che
risultino idonei, con assegnazione in ordine di graduatoria
2
numero posti riservati ai soggetti di cui all’articolo 18 comma 2 della legge 12 marzo 1999,
n. 68, che risultino idonei, con assegnazione in ordine di graduatoria
3
numero posti riservati ai soggetti di cui all’articolo 1014 del decreto legislativo 15 marzo
2010, n. 66, che risultino idonei, con assegnazione in ordine di graduatoria.
A.
Non sono previste riserve di posto in quanto l’aliquota è assolta mediante personale in
servizio ovvero mediante apposizione di riserve in ulteriori bandi di concorso relativi all’a.a.
2023/2024.
2. Sono inoltre riservati n. 3 posti ai soggetti di cui il Decreto Legislativo 6 marzo 2017, n. 40 come
modificato dall’articolo 1, comma 9-bis, del Decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44 convertito in Legge
21 giugno 2023, n. 74.
3. I posti eventualmente non utilizzati dal personale riservatario di cui al presente articolo devono
intendersi pubblici e saranno, pertanto, ricoperti mediante l’utilizzo della graduatoria generale di
merito.
Art. 14 – Ricorsi
1. Avverso il presente bando è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ovvero
ricorso giurisdizionale al tribunale amministrativo regionale, a decorrere dalla data di pubblicazione
nel portale del reclutamento InPA, di cui all’art. 35-ter, D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165.
Il Direttore
M° Carmelo Crisafulli
Firmato digitalmente da:
CRISAFULLI CARMELO
Firmato il 24/10/2023 13:22
Seriale Certificato: 1785476
Valido dal 28/09/2022 al 28/09/2025
InfoCamere Qualified Electronic Signature CA
1. I titoli di precedenza e/o preferenza devono essere posseduti entro il termine di scadenza per la
presentazione della domanda di ammissione al concorso ed essere dichiarati con la domanda di
ammissione alle prove concorsuali ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR n. 445/2000. Nella
dichiarazione sostitutiva il candidato deve indicare, fatta eccezione per i titoli di cui al comma 1,
lett. r), e comma 3, lett. a), del presente articolo, l’amministrazione che ha emesso il
provvedimento di conferimento del titolo di preferenza e la data di emissione. Si fa presente
che, ai sensi dell’art. 15, comma 1, Legge n. 183/2011, le certificazioni rilasciate dalla Pubblica
Amministrazione in ordine a stati, qualità personali e fatti non possono essere esibite ad altra
P.A. e devono essere obbligatoriamente sostituite con le dichiarazioni di cui agli artt. 46 e 47 del
citato DPR n. 445/2000.
2. Ai sensi dell’art. 5, comma 1, DPR 9 maggio 1994, n. 487, e ss.mm.ii., nei pubblici concorsi, le
riserve di posti in favore di particolari categorie di cittadini, comunque denominate, non
possono complessivamente superare la metà dei posti messi a concorso.
3. Ai sensi dell’art. 5, comma 2, DPR 9 maggio 1994, n. 487, e ss.mm.ii., se, in relazione a tale
limite, sia necessaria una riduzione dei posti da riservare secondo la legge, essa si attua in
misura proporzionale per ciascuna delle categorie delle riserve previste dal bando.
4. Ai sensi dell’art. 5, comma 3, DPR 9 maggio 1994, n. 487, e ss.mm.ii., qualora tra i concorrenti
dichiarati idonei nella graduatoria di merito ve ne siano alcuni che appartengono a più categorie
che danno titolo a differenti riserve di posti, si tiene conto prima del titolo che dà diritto ad una
maggiore riserva nel seguente ordine:
a) riserva di posti a favore di coloro che appartengono alle categorie di cui alla legge 12 marzo
1999, n. 68, o equiparate;
b) riserva di posti ai sensi degli articoli 1014 e 678 del codice dell'ordinamento militare, di cui
al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
5. Ai sensi dell’art. 5, comma 4, DPR 9 maggio 1994, n. 487, e ss.mm.ii., a parita' di titoli e di
merito, e in assenza di ulteriori benefici previsti da leggi speciali, l'ordine di preferenza dei titoli
e' il seguente:
a) gli insigniti di medaglia al valor militare e al valor civile, qualora cessati dal servizio;
b) i mutilati e gli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
c) gli orfani dei caduti e i figli dei mutilati, degli invalidi e degli inabili permanenti al lavoro per
ragioni di servizio nel settore pubblico e privato, ivi inclusi i figli degli esercenti le professioni
sanitarie, degli esercenti la professione di assistente sociale e degli operatori socio-sanitari
deceduti in seguito all'infezione da SarsCov-2 contratta nell'esercizio della propria attività;
d) coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno,
nell'amministrazione che ha indetto il concorso, laddove non fruiscano di altro titolo di
preferenza in ragione del servizio prestato;
e) maggior numero di figli a carico;
f) gli invalidi e i mutilati civili che non rientrano nella fattispecie di cui alla lettera b);
g) militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o
rafferma;
h) gli atleti che hanno intrattenuto rapporti di lavoro sportivo con i gruppi sportivi militari e dei
corpi civili dello Stato;
i) avere svolto, con esito positivo, l'ulteriore periodo di perfezionamento presso l'ufficio per il
processo ai sensi dell'articolo 50, comma 1-quater, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
l) avere completato, con esito positivo, il tirocinio formativo presso gli uffici giudiziari ai sensi
dell'articolo 37, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con
modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, pur non facendo parte dell'ufficio per il
processo, ai sensi dell'articolo 50, comma 1-quinques, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,
convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
m) avere svolto, con esito positivo, lo stage presso gli uffici giudiziari ai sensi dell'articolo 73,
comma 14, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9
agosto 2013, n. 98;
n) essere titolare o avere svolto incarichi di collaborazione conferiti da ANPAL Servizi S.p.A.,
in attuazione di quanto disposto dall'articolo 12, comma 3, del decreto-legge 28 gennaio 2019,
n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26;
6;
o) minore età anagrafica.