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27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno XI - n 109 Marzo 2011
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
Marted 15 marzo, h. 17
presentazione del libro
Sabato pomeriggio
Edilet-Edilazio letteraria Collana Sherazade 2010 Relatore: Maria Antonietta Schiavina giornalista Interverr: Silvia Menicagli scrittrice Associazione Culturale Il Centro Via Trieste 7 - Livorno
di Silvia Volpi
Marted 22 marzo, h. 18
presso la sede sociale
Politica
valere questa arida e litigiosa politica e dare una speranza da vivere e condividere. frantum, il cardinale Ruini dette credito allipotesi Berlusconi. Cos Andrea Riccardi. Ma Berlusconi non lerede della DC: non lo stato nel 1994, lo ancora meno oggi. Cos Agostino Giovagnoli. Nel 1994, mentre la DC scompariva dalla scheda elettorale per lelezione della XII legislatura, Giovanni Paolo II levava la grande preghiera per lItalia e con lItalia. E dellItalia fiss leredit: San Pietro e San Paolo, papa Gregorio VII, San Francesco e San Tommaso, Santa Caterina da Siena e Galileo Galilei,Alcide De Gasperi e Giorgio La Pira. E aggiunse Cirillo e Metodio, figli di Bisanzio, che cercarono sempre, lunit con Roma. Il cardinale Bagnasco ha affermato che i cattolici sono co-fondatori dellunit dItalia. Non si pu uscire dalla storia del proprio paese. Se lItalia affonda i cattolici hanno un solo dovere. Larticolo di Ernesto Galli della Loggia, che ho citato allinizio, ha per titolo il coraggio di ricominciare. Ivo Butini.
Politica
La Balena bianca
Lultima battaglia 1990-1994
Lintervista, fresca di stampa in corso di uscita da Rubbettino, rilasciata da Gerardo Bianco a Nicola Guiso un Canto del cigno, unApologia della Balena Bianca, unicona della Democrazia cristiana secondo una fervida,efficace, metafora di Andreatta. Ma non solo questo. Non solo un ringraziamento ai gladiatori dellultimo giro parlamentare della Prima Repubblica. E soprattutto una strenua difesa del Parlamento e del lavoro parlamentare svolto nel drammatico biennio 1992-4, quando furono posti sotto attacco fino a solo favorire la distruzione di culture e di formazione politiche e scatenare ondate di populismo e di antipolitica. Bianco ricorda con gratitudine quasi compassionevole i parlamentari del suo Gruppo, cominciando da Citaristi che chiese allAula lautorizzazione a procedere a suo carico, in contrapposizione evidente al sussiego di Craxi che non volle sottoporsi ai giudici italiani di quel tempo di cambiamenti, per non diventare il capro espiatorio di una nuova sfida che la borghesia degli affari globali, sfiorata dai primi morsi della concorrenza planetaria, lanciava dai propri Media alleandosi con la Magistratura inquirente, un altro potere emergente nellalba del pluralismo costituzionale, e avviandosi a una gestione pi diretta dei propri affari pubblici. Il Parlamento degli inquisiti ricorda ironicamente Bianco, che diversamente dagli altri notabili d.c. difese pure Craxi, salv lItalia dal naufragio ma non la sorte dei vecchi parlamentari che furono invitati dal partito a non ricandidarsi per favorire il cambiamento con ingiuste discriminazioni, e senza una rotta o traguardi pi coraggiosi e alti, come Moro indicava e che la scuola e la nuova formazione dei giovani attendevano. Mutuando felicemente dalla letteratura intimistica, Bianco pone la moglie Tina, appunto insegnante, come sollecita referente familiare dei nuovi tempi, ma avverte che Senza solide dottrine politiche che ispirino i partiti, e queste non si creano dal nulla,non si va da nessuna parte. Si resta su uno zatterone in mare aperto. Si poteva (col PPI) e si pu ricominciare, aggiunge, se non si cercano rifugi particolaristici del proprio tornaconto ovvero se non si cambia la testa per un cappello Godendo e seguendo la perfetta armonia logica e filologica del suo stile narrativo, che infila una preziosa collana cognitiva di aneddoti, di deva pi alle intese e ai patti con la sinistra che al rinnovamento generazionale e alla rotazione degli incarichi di governo con una limitazione dei mandati. Sul futuro e quasi rispondendo a una mia osservazione su Camaldoli, il periodico on-line di Ciccardini, Bianco risponde che non si pu parlare di futuro senza valorizzare il passato e che cos com diventata la transizione infinita resta senza prospettive. Cos per rischia anche lAmarcord di Bianco, che continua a difendere la memoria di un Parlamento ora in letargo o che non c pi perch non ci sono pi i partiti di massa e i voti popolari di preferenza. Al loro posto sono subentrate le lobbies che si servono dei Media per egemonizzare e imporre i loro interessi: il mercato alla politica, il protezionismo alla concorrenza , la tattica alla strategia. Forse meglio avere unidea, come quella rischiosissima del presidenzialismo di Segni, che nessunaltra pi aperta alle sfide contemporanee e al futuro LOpera dei Congressi, il popolarismo, leconomia sociale di mercato provenivano oltralpe dal cattolicesimo sociale tedesco di Von Ketteler e dello Zentrum che non avevano vissuto la Questione Romana ma la durezza di Bismark. Non a caso,lIntervista si conclude con la proposta di Programma che Bianco present per la campagna elettorale della D.C. nel marzo del 1992. Si tratta di una Summa attualissima che va dal primato dellunit federativa europea al risanamento finanziario, da una nuova democrazia partecipativa del Cnel e Camere di commercio alla famiglia-imprenditrice,dalla ricerca allenergia, dal Mezzogiorno non assistito ma protagonista alla lotta alle mafie e a un nuovo equilibrio tra poteri centrali e locali, dalla revisione del bicameralismo a un autentico processo riformatorenella scuola e nellinformazione editoriale e televisiva, nella tutela ambientale, da una seria politica per loccupazione dei giovani alla modernizzazione del servizio sanitario con la telematica e la bioetica,perch lautonomia della politica dalletica porta al suo stesso fallimento. Sembra oggi, e invece lultima battaglia della Balena bianca,della prima Repubblica, di diciotto anni fa. Sembra una testimonianza-testamento e invece la voglia di un protagonista di ricominciare daccapo. da: www-camaldoli.org
scontri sottotraccia e di incontri segreti, dove il Nostro si toglie qualche sassolino dalle scarpe, viene da chiedersi come mai il Gruppo diretto da Bianco e tutti i suoi alleati, compreso Pannella, contro lo scioglimento del Parlamento e labbattimento del Governo Ciampi furono sconfitti e le elezioni anticipate indette da Scalfaro nel gennaio 1993. Bianco lamenta pure che i Segretari e i maggiorenti del partito democristiano, almeno nelle loro Memorie e ricostruzioni storiografiche, abbiano trascurato il contributo operoso dei parlamentari che sono stati sacrificati al nuovismo. Bianco sa benissimo che il cambiamento era stato ostacolato proprio da quelle direzioni lottizzate dalle correnti che non consideravano il Parlamento pi importante dei partiti, ch ne erano la costituzione materiale.I parlamentari di maggioranza sapevano benissimo che per fare carriera era pi proficuo passare dalle Segreterie dei partiti che dai Gruppi parlamentari e dal loro quotidiano lavoro burocratizzato. A piazza del Ges come a via del Corso. Lillusione di Cento parlamentari d.c. capeggiati proprio da Bianco fu eloquente dopo il linsuccesso del loro tentativo di valorizzare lautonomia dei Gruppi parlamentari dal partito guidato dalla strategia Morotea che cre-
Politica
Il Colonnello e il Cavaliere
di Massimo Cappelli Non so se, come spero, quando questo articolo verr letto il dramma che sconvolge la Libia si sar concluso e Gheddafi non sar pi sulla scena politica o se invece i massacri saranno sempre in corso. Strana storia questa della Libia, un paese che vive sfruttando le sue immense ricchezze petrolifere,con il reddito pro capite pi alto dellAfrica, con casa e sanit gratuite per i propri cittadini ma senza libert,con scarsa cultura e bassa scolarizzazione e una assoluta dipendenza dalle tecnologie e capacit lavorative di altri paesi. Non a caso con il flusso migratorio conseguente ai gravi disordini hanno lasciato la Libia migliaia di egiziani, cinesi, europei, americani. Per troppo tempo e per convenienza economica la comunit internazionale ha tollerato e di fatto sostenuto, salvo alcuni momenti di crisi, la dittatura di Gheddafi. Per avere un preciso profilo delluomo ci viene in aiuto la grande Oriana Fallaci che nel suo libro,uscito postumo, Intervista con il potere, ci descrive le imprese del colonnello, in particolare la sua vocazione al terrorismo. Dice la Fallaci: col pretesto di aiutare i fratelli palestinesi egli equipaggiava e fomentava il terrorismo di qualsiasi indirizzo o colore. Nei campi di addestramento che aveva aperto nel Sirte,larte di uccidere veniva insegnata come larte del restauro a Firenze e il bel canto a Milano ed ancora dal 1970 in poi non cera stato un solo massacro, un solo attentato,un solo
Lincontro dello scorso agosto a Roma tra Silvio Berlusconi e il Colonnello Gheddafi.
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rapimento politico dietro al quale non si nascondesse lo zampino del colonnello o almeno i suoi soldi. Strage allaeroporto di Fiumicino, di Atene, di Lodz, di Zurigo, alle Olimpiadi di Monaco, alla banca della Agricoltura a Milano; tanto per fare qualche esempio. Ora se purtroppo la real politik impone ai governanti di intrattenere rapporti con tutti i capi di stato, in particolare quando ci sono rilevanti interessi economici, occorre per avere sempre presente con chi stiamo trattando. Con Gheddafi hanno avuto rapporti numerosi nostri governanti: Andreotti, Craxi, DAlema, Prodi. Tutti hanno sempre cercato di conciliare la politica internazionale e gli interessi del nostro paese con un profilo istituzionale dignitoso e autorevole. Con Berlusconi ci non pi avvenuto, abbiamo veduto nellultima recente visita di Gheddafi in Italia cose che non ci saremmo mai immaginate: bacio della mano, adunate di ragazze dietro compenso per spiegare loro la dottrina del Libro verde, corse di cavalli e cavalieri berberi. Per capire il feeling che sembra esserci stato tra il nostro premier e Gheddafi ci aiuta nuovamente Oriana Fallaci quando, sempre nel libro prima citato, nel definire il colonnello un paranoico, ne traccia le caratteristiche che, per certi versi, ci ricordano comportamenti gi visti: una persona apparentemente sana la cui psiche inquinata da un delirio che gli fa
perdere a tratti il contatto con la realt. E un malato sostanzialmente lucido la cui mente afflitta da mania di grandezza. . E guai a dubitare della sua superiorit,della sua infallibilit: si tratta dun megalomane ombroso, subdolo, diffidente, dun persecutore che si crede perseguitato e pi si crede perseguitato pi perseguita.. non si cimenta mai con le altrui opinioni non sostiene mai un dialogo aperto,un dibattito da cui rischierebbe di uscire sconfitto,e pretende desser sempre riverito ,applaudito, ammirato. nei panni del leader un vile che delega agli altri le sue vendette e le sue fantasie di violenza. inutile dirlo un esibizionista terribile: un vanesio che sguazza nel narcisismo. . Questo luomo che nei suoi deliri ha definito i dimostranti ratti e drogati e si paragonato alla regina Elisabetta di Inghilterra. Tutto questo lo sapevamo da tempo,da tempo dovevamo avere diversi atteggiamenti verso questo paese con il quale abbiamo fortissimi legami storici ed economici. Abbiamo la necessit di ripristinare celermente il ruolo che questa crisi impone allItalia, dobbiamo per contare pi che sul nostro premier, in altre faccende affaccendato, sulle altre funzioni istituzionali con la speranza che ne siano allaltezza, nellinteresse della Libia, dellItalia, dellEuropa.
Politica
Unaula di Tribunale.
Con questo ddl il Presidente Berlusconi otterrebbe la prescrizione per tre dei quattro processi a suo carico (processo Mills, processo Mediaset e processo Mediatrade). La maggioranza giustifica questo provvedimento con la lentezza dei tribunali italiani, che sono una delle cause che scoraggiano gli investimenti nel nostro paese. Questa giustificazione, per, non sta in piedi, dal momento che la lentezza dei processi, di cui si parla da anni, non riguarda il processo penale, che si mantiene negli
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Sinergia o competizione?
di Sergio Landi Linterrogativo torna, periodicamente, alla ribalta e la Politica vola senza curarsi di tenere i piedi per terra. Mettiamo in fila situazioni, interrogativi e problemi. Per 15 anni Pisa e Peretola sono cresciuti parallelemente sviluppando business distinti e non in concorrenza (sulla costa prevalente traffico low cost) a Firenze prevalente traffico IATA . Ci avvenuto in un contesto di forte crescita del trasporto aereo con ritmi che non sono prevedibili nella stessa misura nel prossimo futuro. In Europa si ipotizza una crescita del 3,5% ma che sar correlata allo sviluppo differenziato del reddito per ogni paese. Anche i modelli di business si sono per cos dire specializzati. A Pisa una forte ricaduta di reddito e lavoro diretto e indiretto sul territorio; a Firenze una prevalente ottimizzazione della gestione per redistribuire profitto ai soci. A Pisa alto costo del personale, di ammortamenti funzionali a piani notevoli di investimento e costi di marketing correlati allo sviluppo del traffico low cost. Firenze con la met dei ricavi di Pisa produce lo stesso profitto. A Firenze una intelligente azione di privatizzazione di servizi. A Pisa poi sono in programma investimenti forti in mobilit (People Moover) e tutela ambientale (spostamento di case prospicenti la pista). Insomma oltre al profitto la SAT non perde di vista la responsabilit sociale dellimpresa. Ora si torna a discutere, ma di cosa ? Prima di tutto occorre sia chiaro lo scopo. Si tratta di migliorare gli standard di efficienza e sicurezza di volo a Firenze portandoli dal minimo al massimo richiesto dalle norme internazionali certificate da ENAC? Se cos lallungamento della pista attuale il meno costoso, il pi rapido, il meno impattante sul territorio. Un piano di impresa comunque necessario e non sembra ve ne sia traccia. Oppure si vuole una aeroporto grande che faccia concorrenza a Bologna e Pisa ? E un altro scenario. Per affrontarlo con i piedi per terra indispensabile dato, lalto costo di investimenti ed ambientale che se ne ragioni almeno sotto due profili: il primo riguarda il Piano di Impresa capace di far fronte in termini di acquisizione di risorse e di ritorno del capitale investito con un adeguato livello di ricavi e traffico passeggeri; il secondo riguarda le prospettive di crescita del traffico aereo in Italia,. Fatti due conti si deduce che, in una ipotesi ottimale, i 15 aeroporti extra i Poli di Roma e Milano si dovrebbero distribuire una crescita annua di circa 150mila passeggeri. A meno che non si pensi a qualcuno che faccia lacchiappatutto, la domanda se realisticamente c spazio per una simile crescita in Toscana . Se poi volessimo prendere la cosa sul versante della programmazione e delle sinergie c solo da dire che a Pisa ci sono gi due piste parallele di duemila metri (tipo quella che con 100milioni si vorrebbe fare a Peretola in parallelo allautostrada). Adeguarne una, mentre sullaltra sono in corso investimenti di potenziamento, sarebbe davvero un risparmio ed una operazione fatta con i piedi per terra. Tralascio gli interrogativi sulla fusione che mi paiono ancora espressione di voli pindarici in mancanza di fondenti e risorse e adeguata comprensione delle regole.
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Spigolature
re tu la go pi S
ca una. E solo un fedele servitore del Cavaliere- lunico capo di governo al mondo ad essersi inchinato a baciare la mano del dittatore libico!
neficata. Basta citare la grande opera del Villaggio La Rosa, un autentico fiore allocchiello nel campo delledilizia popolare: citato nei testi dellurbanistica e visitato da delegazioni di tecnici ed amministratori delledilizia pubblica provenienti da tutto il mondo. Aggiungiamo la costruzione dei ponti di Calafuria e Calignaia, la eliminazione dellinterrompimento ad Antignano lungo il litorale livornese, la sistemazione e lasfaltatura della SS.206 nel tratto da Collesalvetti a Cecina. Siamo ancora in paziente attesa che il Ministro Matteoli (ormai al governo, salvo le interruzioni dei governi del centrosinistra, dal 1994) riesca a produrre qualcosa di concreto per la nostra provincia. Lultimo sogno morto allalba quello del lotto 0 (quello che dovrebbe semplificare e rendere pi sicura la viabilit nel tratto Marroccone-Chioma). Infatti, malgrado i proclami del Ministro, la SAT, dopo i tagli, ha pensato bene di tagliare anche il lotto 0 deludendo cos le attese e le speranze di tutti noi. Ed allora? Togni promosso, Matteoli bocciato!
Sacrificati e mortificati Dove finito gli impegni sulla viabilit Governare insieme?
Solo la miseria di 50 milioni per la Variante come compensazione al no al lotto Zero.Questa la dura e deludente sentenza che, dopo tante promesse e tante speranze, mortifica la citt e la nostra provincia. La SAT ha detto in maniera molto chiara che non vi sono pi le condizioni per procedere alla realizzazione del collegamento tra il Marroccone e Chioma lungo la statale Aurelia. Il motivo? Il ridimensionamento dei finanziamenti che avrebbero dovuto consentire la realizzazione dellautostrada tirrenica, la decisione di adeguare lattuale percorso della variante Aurelia ad autostrada e da qui, proprio per carenze finanziarie, la cancellazione di tutte le opere (indicate come compensazioni)che prevedevano, tra laltro, la demolizione del cavalcaferrovia e la costruzione del sottopasso in piazza Dante in grado di consentire la resurrezione delle Terme del Corallo su cui in corso una vasto e costruttivo dibattito. In effetti, lottimismo conseguente agli accordi stipulati tra le Istituzioni e la SAT di realizzare opere infrastrutturali per 400 milioni di euro si infranto sugli scogli della indisponibilit finanziaria. Ancora una volta la costante della maledizione che sembra incombere la nostra citt, si clamorosamente ripetuta. Purtroppo sta emergendo, ancora una volta ed in maniera emblematica, linanit e la insufficenza della nostra classe dirigente (politica, istituzionale) incapace di portare a compimento un progetto di opere che, dopo tanti anni di delusioni, sembrava finalmente potersi realizzare. Ed allora, cari livornesi, riponiamo trombe e bandiere, niente da festeggiare ma, a questo punto, non vale nemmeno la pena tentare di protestaretanto sarebbe tempo perso. Nella pagina delle spigolature portiamo in ballo anche il Ministro alle Infrastrutture - Altero Matteoli -in un confronto con il compianto e rimpianto democristiano Giuseppe Togni gi Ministro dei Lavori Pubblici durante la Prima Repubblica: non c partita, Togni ha stravinto su ogni piano! di Franco Spugnesi Il presidente della provincia nostra aveva scelto questo motto al momento della sua candidatura, ma oggi mi sembra che il punto di frammentazione nella societ e quindi anche nella politica amministrativa del nostro territorio abbia raggiunto vertici difficilmente superabili. Lesempio che arriva dal Governo nazionale daltra parte troppo eclatante per poter restare senza imitatori. Lombrello dellambiguo bipolarismo allitaliana protegge ogni tipo di interesse particolare , spesso senza alcuna visione globale, cos che dai 14 partiti della prima repubblica, scandalo e danno per il patrio erario, siamo arrivati salvo il vero intorno al numero 47. Non dobbiamo dunque certo stupirci allora se al Comune di Livorno una componente della maggioranza, sinistra e libert, nei giorni dispari reclama una maggior visibilit (leggasi poltrone) ed in quelle pari si sente stretta in questa amministrazione, mentre laltra cio lItalia dei valori, alterna i giorni in cui partito di lotta a quelli in cui il partito di governo, salvo, se proprio deve scegliere tenersi ben stretti i suoi valori cio le poltrone conquistate grazie allammucchiata pro Cosimi. Ne governano insieme le istituzioni sia per designare la terna per il presidente, ne poi per gestire la situazione venutasi a creare, successivamente.
Addio Luciano!
Ha lasciato largo rimpianto la morte feroce di Luciano De Majo,avvenuta a soli tre mesi dallesplodere del terribile male che lo aveva inopinatamente colpito. Resta incancellabile la figura e lopera di questo giovane giornalista de IL TIRRENO che, in poco tempo, ha saputo ergersi come uno delle penne livornesi pi preparate, pi incisive: era nato per fare il giornalista ed in questa Sua missione ha profuso tutte le Sue energie, tutta la Sua acuta intelligenza, tutta la Sua immensa passione. Lo conoscevo da tempo: purtroppo, quando andavo in redazione, io juventino da tempo immemore e Luciano interista intemerato finivamo per parlare sempre delle nostre due amatissime squadre ed esplodevano i contrasti. Poi, in occasione delle celebrazioni per il 100 numero di questo mensile, mi intervist, parlammo in maniera approfondita di politica e di Livorno. Ebbe favorevoli apprezzamenti per il ruolo che IL CENTRO stava svolgendo, anche sul piano culturale, per la citt e la sua provincia. Proprio il giorno del Suo funerale, a cui ha partecipato tutta la citt, lo abbiamo ricordato con un minuto di raccoglimento nella sala conferenze della Circoscrizione 1 dove si svolta un incontro pubblico dedicato alle Terme del Corallo: era un personaggio di grande spessore che, purtroppo, abbiamo perduto. Alla moglie, ai suoi adorati bambini, ai genitori ed ai suoceri, a tutta la famiglia de IL TIRRENO, le espressioni di cordoglio da parte dellAssociazione Culturale e della redazione de IL CENTRO.
Il Centro on line
Ricordiamo ai nostri lettori che possibile visionare on-line o scaricare il nostro periodico visitando il sito internet del circolo:
www.circoloilcentro-livorno.it
Livorno
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LIBERTAS SPORT
Nellesprimere al presidente, alla vicepresidente ed ai consiglieri le pi vive congratulazioni della redazione, il nostro periodico a disposizione per contribuire agli ulteriori successi della LIBERTAS SPORT.
ANCE TOSCANA
Il Consiglio direttivo di Ance Toscana, riunitosi nelle scorse settimane a Firenze, ha provveduto al rinnovo della presidenza per il triennio 20112013. Nuovo presidente dellAssociazione Nazionale Costruttori Edili della Toscana stato eletto allunanimit, Alberto Ricci, presidente di Ance Livorno. Alberto Ricci, 51 anni, laurea in Economia Aziendale allUniversit degli Studi di Pisa, amministratore della Societ Programma S.r.l., a capo di un gruppo che opera in vari settori dallimmobiliare ai lavori pubblici. Alberto Ricci presidente della Associazione Nazionale Costruttori Edili di Livorno dal 2006 e ricopre altre cariche sia del sistema associativo di Ance che di altri organismi del sistema Confindustria. Al neo presidente le congratalazioni e
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LA FESTA MOBILE
Mario Riva
Mike Bongiorno
vizio di leva. La vera unit dItalia fu fatta sul Piave e sul Monte Grappa, dove milioni di ragazzini morirono come mosche per liberare Trento e Trieste e si scoprirono fratelli in trincea . Ma soprattutto lItalia lha fatto la DC e la sua televisione: i veri artefici dellunit dItalia sono stati Ettore Bernabei e i personaggi allegri e composti che mandava in onda: Mike Bongiorno, Mario Pastore, Mario Riva. E con la Rai TV che gli italiani hanno imparato a conoscersi, guardando con il sottofondo dellarpa il panorama di Sessa Aurunca o di Varazze. Dove manc il generale Garibaldi ha provveduto un colonnello: Bernacca, mite annunciatore di perturbazioni che non oscuravano il nostro cielo sereno di bambini; con la DC al governo nessun italiano sparava, tutti speravano. i popoli, e non i sovrani, sono garanti della pace internazionale, in cui gli uni sono protettori e non sfruttatori degli altri. Ci dia retta, Presidente: dopo aver spiegato quel particolare sul monumento alla Vittoria a chi dovrebbe ricordarsene anche da solo, si dia da fare per celebrare, il 5 settembre del 2016, i sessantanni degli accordi degli accordi De Gasperi-Gruber. E sopra ci metta il logo delle tre bandiere tricolori che qualche leghista e qualche industriale non vuole celebrare in questi giorni. Per festeggiare lUnit non mai troppo tardi, nemmeno tra cinque anni. Perch stare insieme una cosa bellissima, quando lo si fa non per forza, ma per amore.
da pag. 11
14 11 Livorno
Se ne parlato in un convegno alla Camera di Commercio
MARCHIO DI OSPITALIT.
Premiate 59 strutture
La Camera di Commercio di Livorno, nellambito delle azioni di promozione del settore turistico ha voluto confermare linteresse per il Marchio di Osptilit Italiana: la prestigiosa certificazione di qualit promossa in collaborazione con le Associazioni di categoria e con ISNART - Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. E una intelligente opportunit che la Camera di Commercio ha voluto offrire alle strutture turistiche nel settore alberghiero, della ristorazione, agrituristico ma anche in quello dei campeggi e degli stabilimenti balneari. Le strutture premiate sono state 59 su 72 visitate da Isnart.
Manifesto informativo Raccolta degli Usi della provincia di Livorno per il quinquennio 2005-2010
La Camera di Commercio di Livorno deve provvedere alla revisione della Raccolta degli Usi della provincia di Livorno per il quinquennio 2005-2010, per la quale ha gi nominato la relativa Commissione. La vigente Raccolta degli Usi della provincia di Livorno consultabile sul sito della Camera di Commercio di Livorno, allindirizzo internet www.li.camcom.gov.it e allalbo dei Comuni della provincia. Eventuali osservazioni sulla perdurante vigenza ovvero sulla modifica del singolo uso, o ancora sulla constatazione della ripetizione generale ed uniforme di un certo comportamento da parte degli operatori e degli utenti della collettivit del settore economico di riferimento, possono essere inoltrate alla Camera di Commercio, al seguente indirizzo:
Camera di Commercio di Livorno Servizio Funzioni Paragiurisdizionali e di Supporto Piazza del Municipio, 48 - 57123 Livorno arbitratoconciliazione@li.camcom.it Tel. 0586 231.290 / 213 /225 Fax. 0586 231.229
Livorno
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Al Terminal Crociere
di Cristina Battaglini Si svolto al Terminal Crociere il convegno sul tema Il Sistema logistico. Lo sviluppo della Toscanaorganizzato dalla Cgil al quale sono intervenuti numerosi operatori del settore per evidenziare la necessit di attuare investimenti ed avvalersi della posizione strategica della Toscana per lo sviluppo di una piattaforma logistica competitiva. Al convegno hanno presenziato tra gli altri Fabio Giovagnoli, Coord. Dip.to Attivit Produttive CGIL Toscana, Daniele Quiriconi, Segreteria CGIL Toscana, il sindaco Alessandro Cosimi, il presidente della Provincia Giorgio Kutuf, Gina Giani, AD Aeroporto G.Galilei Pisa, Roberto Alberti, Presidente Spedimar Spa, Luca Ceccobao, Assessore ai Trasporti e Mobilit della Regione Toscana, Vicenc Pedret Cusco, DG MOVE, Commissione Europea, Bruxelles, Marco Susini, Presidente Interporto Toscano, Guido Asti, Presidente Porto Livorno 2000, Alessandro Giannini, AD Terminal Darsena Toscana. Nella seconda giornata, sul tema Toscana Italia: uscire dalla crisi valorizzando le eccellenze, si svolta una tavola rotonda coordinata dal direttore de Il Tirreno Roberto Bernab alla quale hanno partecipato Antonella Mansi, Presidente Confindustria Toscana, Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana, e Susanna Camusso, segretario nazionale della Cgil, che ha sottolineato la necessit di raggiungere una crescita consistente del PIL, aumentare loccupazione soprattutto fra i giovani e le donne, investire e creare sinergie, soprattutto nel settore logistico e manifatturiero.
16 Livorno La citt non ha bisogno di ulteriori complicazioni assediata com da una seria crisi occupazionale e da una crescente deindustrializzazione.
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VITTORIO ANTOLA
limportanza che enti privati e associazioni possono assumere con la promozione di iniziative culturali di grosso spessore come questa. A cui ha augurato un grande successo Enrico Fernandez Affricano, in rappresentanza dellambasciatore di Francia, Paese in cui egli si impegnato a portare la mostra, visto che Mller soggiorn a lungo a Parigi dove si trasfer giovanissimo. Hlne Koehl, una pronipote dellartista che non aveva figli (siamo eredi senza eredit), ha ricordato lesposizione di grafica del pittore fatta a Villa Maria nel 1982. Poca cosa, rispetto alla grandiosit di questa mostra a cui lerede ha dato il suo contributo indagando sugli anni francesi di Mller. Il primo problema: la mancanza di un archivio (o si perduto o introvabile). E stato per rintracciato un certo numero di lettere inviate dallartista al suo editore e agli amici. Una ricostruzione tra ricordi familiari e internet, ha osservato Hln, ricordando un articolo di Margherita Sarfatti scritto in occasione della mostra alla Galleria Pesaro di Milano (1922) che fu loccasione per Ugo Ojetti di celebrare il ruolo pionieristico di Mller. Alla riconciliazione di Livorno con il suo geniale pittore, entrato in un cono dombra, ha lavorato a lungo Francesca Cagianelli . Alfredo Mller un artista che sfugge alle pieghe della notoriet, ha osservato la curatrice della mostra, ricordando che il titolo di nuovo caposcuola gli fu riconosciuto fin dai primi anni del XXsecolo da intellettuali darte di fama nazionale tra cui Mario Morasso. La falange simbolista fu in seguito oscura-
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Invent una macchina nebulatrice che consentiva di respirare in luogo chiuso laerosol marino
Un acceso dibattito sulla salvaguardia degli uccelli e dei pipistrelli nelle aree occupate da impianti eolici accompagna, in Italia e in tutto il mondo, lo sviluppo dellindustria eolica. Per i naturalisti, un dibattito importante, al punto che uno dei sette simposii del secondo convegno internazionale Fauna Problematica (Problematic Wildlife Conservation and Management ) stato dedicato al tema Wind Farms and Fauna (parchi eolici e fauna). Al Congresso, che si svolto a Gennazzano (Roma) allinizio dello scorso Febbraio, hanno partecipato esperti internazionali di problematiche faunistiche: universit, responsabili scientifici di parchi naturali, centri di ricerca, operatori delle rinnovabili. Al centro degli interventi, gli uccelli e i mammiferi. Il simposio dedicato alleolico ha messo in evidenza alcuni aspetti fondamentali di metodo e di risultati, partendo dal presupposto che per valutare limpatto delle turbine su uccelli e pipistrelli necessario fare riferimento a protocolli condivisi. Come dire: un monitoraggio a regola darte e risultanze ben riconoscibili non soltanto dagli esperti, ma anche dagli enti locali preposti alle autorizzazioni. Giulia Canavero e Francesco Ardenghi, dellUfficio Ambiente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative (FERA), hanno presentato alla platea di esperti il protocollo
Francesco Ardenghi durante il monitoraggio nellarea della Fattoria Eolica di Santa Luce.
interno che lazienda attua in accordo con le specifiche europee ante e post operam (cio sia in fase di progettazione e costruzione sia quando limpianto entrato in funzione). Lo stesso protocollo che, applicato ai parchi eolici costruiti da FERA in Liguria e Abruzzo a partire dal 2006, ha consentito di raggiungere risultati pi che confortanti: neanche una carcassa reperita sotto gli aerogeneratori. Lapplicazione del protocollo, inoltre, porta allemersione di informazioni importanti e quanto alla diversificazione dellavifauna nellarea di monitoraggio e al comportamento delle singole specie osservate. Un contributo
Localit Paradiso - 56040 Castellina Marittima (PI) Tel. 050-692257 - Fax. 050-692375 www.knauf.it
non indifferente alla definizione delle caratteristiche naturalistiche del territorio che resta a disposizione di studiosi e amministratori. I monitora tori di FERA hanno osservato anche larea boschiva che ospiter la Fattoria eolica di Santa Luce, il parco eolico autorizzato nel 2010 e che diventer la pi grande centrale eolica della Toscana (26 MW). Unarea in cui non sono state riscontrati passaggi significativi di specie migranti (per esempio, il pecchiaiolo), scarsamente abitata da poche specie nidificanti (lassiolo, il Chi pascoliano) e da pipistrelli. Un protocollo condiviso, dunque, quanto pu fare la differenza nella progettazione e realizzazione di un parco eolico poco o per nulla impattante. Purtroppo, nonostante gli accesi dibattiti tra le diverse fazioni di detrattori o fautori delleolico, in Italia ancora non esiste una regolamentazione nazionale. Poche Regioni hanno redatto e applicano un protocollo proprio. E dove il protocollo non c, lautorit di stabilire norme e metodi di monitoraggio sar in capo al responsabile che approver o negher lautorizzazione. Una selva, insomma. Unosservazione a margine del Convegno: nonostante la salvaguardia delle specie problematiche sia per gli enti territoriali un aspetto cruciale per lo sviluppo economico, la grande assente stata proprio la Pubblica Amministrazione.
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Il 3 tempo de la RIVINCITA
di Maurizio Piccirillo
Proseguiamo il nostro affascinante viaggio nel mondo creativo Rivincita, conoscendo il terzo elemento, Lorenzo Talini, livornese classe 91. Lorenzo, ha frequentato il Ginnasio Liceo Classico Guerrazzi Piccolini e attualmente studia presso la facolt di Lettere e Filosofia presso lUniversit di Pisa. Si definisce un poeta dilettante alle prime armi, ma animato da una salda e fervida passione per la lirica in genere. I poeti da cui trae ispirazione sono Ugo Foscolo, gli epigrammisti dellAntologia Palatina (Leonida di Taranto, Nosside, Filippo), Schopenhauer, Keats e Shelley. Seppur giovane e dilettante, si notino i suoi stereotipi poetici di una certa importanza e valore letterario e storico, che ben promettono sul futuro del nostro autore labronico. Da una attenta lettura di alcune sue liriche, si evince un profondo disagio, tenero, quanto pungente e lacerante misto ad una nostalgia di pari grado e di pari intensit. La sua una ricerca intimistica, una psicoanalisi tanto oscura quanto affascinante che non annoia e ci trascina nei meandri della mente del poeta. I suoi versi trasudano di echi neoclassici, neoromantici e neogotici dei grandi personaggi della letteratura europea dellottocento. Talini, inoltre, attraverso le sue liriche, seppur riportandoci con il pensiero indietro nel tempo, riesce con padronanza a rituffarsi nellattualit apparendo mai scontato ne fuori moda. Di lui, vi presento la composizione dal titolo Fiume, in cui possiamo notare le sensazioni e le sfumature che ho appena citato. Il fiume Dove scorre la vita che passa? Dove sei, o fiume immortale? Nelle acque tue impalpabili, sereno Mi getterei, annegandovi felice. Fluido guardiano, cessa dalla custodia. Lasciami bagnare il volto solcato, concedimi uno sguardo ai trascorsi, tanto ignorati quanto rimpianti. Lorenzo, sei molto legato a canoni letterari ben precisi e storicamente distanti. Cos che ti affascina di quegli autori? Paradossalmente, la loro antichit, il fruscio di parole lontane ma saldamente ancorate al fondo della sensibilit Lorenzo Talini di ciascuno. Nelle terribili composizioni di Schopenhauer (tra le quali vivamente consiglioI macigni nella valle si Schwarzburg , al di l dellesegesi allegoristica, parole antiche ci suonano familiari. E la loro apparente vetust che ci spinge, per forza di cose, a porvi la massima attenzioni, e la grandezza dellautore e, soprattutto, filosofo dimostra che non c modernit nel sentire. Trovo la tua poesia introspettiva. Indagare nella tua persona, ti costa fatica? Ad alcuni autori il lavorare su se stessi provoca grandi sacrifici e spesso persino sofferenza. Passando dallemulazione dei modelli letterari sono, dopo un po, a parlare realmente dei miei dolori e dei miei turbamenti: da principio ho trovato delle difficolt ragguardevoli; poi, nondimeno, raccontarmi divenuto naturale. Sono sicuro della funzione catartica della poesia intimistica ed introspettiva: una seduta psicanalitica trasfigurata nel verso. Stai lavorando ad altri progetti, oltre a portare avanti insieme agli altri ragazzi, lesperienza Rivincita? No, non ne avrei la forza: tra i mille impegni che mi imprigionano, di rado trovo degli spazi vuoti da colmare con lozio letterario. Come si pu notare, esiste una vivacit mentale e creativa in questi giovani, che ci spinge a riflettere bene di quanto sia importante preservarli di fronte al continuo scempio di valori e stereotipi che ormai quotidianamente ci propinano i vari mass-media e personaggi benpensanti occasionali e che ci obbliga ad incoraggiarli nel loro personale cammino di uomini ed artisti della nostra futura societ.