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LE CONICHE: RICHIAMI ED APPROFONDIMENTI

Appunti presi dalle lezioni del Prof. Nedo Checcaglini


Liceo Scientico di Castiglion Fiorentino (Classe 5B)

October 12, 2002

Le coniche dal punto di vista analitico

Ricordiamo che in geometria analitica si chiama curva linsieme dei punti le cui coordinate soddisfano unequazione del tipo f (x, y) = 0. Se il primo membro di tale equazione un polinomio (o si pu ricondurre ad un polinomio) la curva detta algebrica, altrimenti trascendente. Il grado del polinomio che individua una curva algebrica detto ordine della curva. Denition Chiamasi conica una curva algebrica del secondo ordine (a coecienti reali) ovvero una curva di equazione: (1) f (x, y) = a11 x2 + 2a12 xy + a22 y 2 + 2a13 x + 2a23 y + a33 = 0 oppure, usando le notazione di molti testi, scritta nella forma (2) f (x, y) = ax2 + 2bxy + cy 2 + 2dx + 2ey + f = 0. Sappiamo che i coecienti dei termini di secondo grado a11, a12 , a22 (a, b, c) non cambiano rispetto ad una qualunque traslazione di assi e che il valore delle a11 a12 a13 a11 a12 espressioni: I = a11+ a12 , = a12 a22 e = a12 a22 a23 , resta a13 a23 a33 invariato quando si esegua un qualunque cambiamento di assi (traslazioni e/o rotazioni oppure il loro prodotto); le tre espressioni I, e prendono il nome rispettivamente di invariante lineare, invariante quadratico e invariante cubico. (Si ricordi che la matrice simmetrica). Il teorma di Eulero aerma che esistono 9 tipi di coniche: a) CONICHE REALI NON DEGENERI 1) Ellisse (circonferenza) 2) Parabola 3) Iperbole 1

b) CONICHE REALI DEGENERI 4) In un punto (tipo ellittico) 5) In due rette reali distinte incidenti (tipo iperbolico) 6) In due rette reali distinte parallele (tipo parabolico) 7) In due rette reali coincidenti (tipo parabolico) c) CONICHE IMMAGINARIE 8) Ellisse immaginaria (tipo ellittico) 9) Coppia di rette immaginarie parallele (tipo parabolico). Si ricordino i teoremi: Theorem 1 Una conica di equazione (1) a11 x2 + 2a12 xy + a22 y 2 + 2a13 x + 2a23 y + a33 = 0 degenere se, e solo se, il suo invariante cubico uguale a zero. Theorem 2 Se la conica (1) non degenere ( 6= 0) allora essa : unellisse (reale o immaginaria) se > 0 uniperbole se < 0 una parabola se = 0. Theorem 3 Unellisse non degenere reale se risulta I < 0, immaginaria se risulta I > 0. Theorem 4 Uniperbole non degenere equilatera se I = 0. Remark 5 Si noti che la conica immaginaria n.8 (ellisse) non degenere, mentre la conica immaginaria n.9 (parabola) degenere. Le coniche possono essere a centro (ellisse e iperbole) e non a centro (parabola). Per trovare centro dellellisse e delliperbole possiamo usare la formula: il A13 A23 a11 x + a12 y + a13 = 0 S= ; oppure risolvere il sistema: . a21 x + a22 y + a23 = 0 A33 A33

1.1

RIDUZIONE DELLEQUAZIONE DI UNA CONICA A CENTRO ALLA SUA FORMA CANONICA

Sappiamo che operando una traslazione di assi (che porta lorigine degli assi a coincidere con il centro della conica) la conica assume la forma a11 X 2 +2a12 XY + a22 Y 2 + F = 0 con F = ; successivamente con una rotazione di assi di un angolo ottenuto con la soluzione dellequazione: b tan2 (c a) tan b = 0 si riporta lequazione nella sua forma canonica.

1.2

RIDUZIONE DELLEQUAZIONE DI UNA CONICA NON A CENTRO ALLA SUA FORMA CANONICA
b tan2 (c a) tan b = 0

Operando una rotazione di assi di un angolo ottenuto risolvendo lequazione:

la conica assume la forma: AX 2 + 2DX + 2EY + F = 0 oppure la forma: CY 2 + 2DX + 2EY + F = 0; a questo punto la parabola pu gi essere rappresentata o, se vogliamo che il suo vertice vada a coincidere con lorigine, operare una traslazione di assi per portarla in forma canonica. Remark 6 E bene sottolineare che risolvendo lequazione b tan2 (ca) tan b = 0 si ottengono inizialmente due soluzioni in tan , tra loro controreciproche, che coincidono con linclinazione (coeciente angolare) degli assi nel caso di coniche a centro (iperbole o ellisse), con linclinazione dellasse di simmetria e della direttrice nel caso della conica non a centro (parabola).

1.3

STUDIO DELLE CONICHE NON DEGENERI

Premesso che possiamo riportare la conica in forma canonica e trovare tutti i parametri che ci interessano, (a, b, c) per ellisse ed iperbole e p per la parabola, vediamo di ottenere gli stessi risultati senza operare la rototraslazione, dopo aver premesso che sono i termini di secondo grado dellequazione quelli che caratterizzano le varie specie di coniche. Si prende quindi in considerazione lequazione di secondo grado: () a11 x2 + 2a12 xy + a22 y 2 = 0

IPERBOLE: RICERCA DEGLI ASINTOTI Dividendo i primi tre termini della () per x2 e risolvendo lequazione in (y/x) si trovano due soluzioni reali e distinte che coincidono con i coecienti angolari degli asintoti; liperbole infatti una curva formata da due rami che tendono allinnito da parti opposte. Se lequazione in (y/x) si abbassa di grado signica che un asintoto verticale; infatti in questo caso lequazione della conica priva del termine in y 2 -cio una funzione- e quindi siamo di fronte ad una iperbole omograca o ad uniperbole con asintoto obliquo). A questo punto, dalla conoscenza del coeciente angolare degli asintoti e del centro di simmetria della conica (che posso ricavare con uno dei metodi sopra riportati) ottengo le equazioni degli asintoti. RICERCA DEGLI ASSI (diametri coniugati perpendicolari) E DEI VERTICI Per trovare le equazioni degli assi (trasverso e non) delliperbole, baster scrivere le equazioni delle rette che passano per il centro di simmetria e coefciente angolare m = tan , essendo langolo di rotazione che mi permette di riportare la conica in forma canonica. Ricordando infatti che il coeciente 3

angolare di una retta coincide con la tangente goniometrica formata dalla retta stessa con il semiasse positivo delle ascisse, i due valori di tan sono dati dalle soluzioni dellequazione: b tan2 (c a) tan b = 0. Il vertici delliperbole si otterranno dallintersezione dellasse trasverso con liperbole. Si noti come, nel caso delliperbole, le equazioni degli assi le posso anche trovare come bisettrici degli asintoti. RICERCA DEI PARAMETRI a, b, c. Per trovare il semiasse trasverso baster trovare la semidistanza dei vertici; per trovare il semiasse non trasverso dovr prima tracciare la tangente in uno dei vertici, poi trovare le intersezioni con gli asintoti e inne calcolare la semidistanza tra tali intersezioni. La conoscenza dei semiassi a e b permette di ricavare c la semidistanza focale c = a2 + b2 e leccentricit e = . a ELLISSE: RICERCA DEGLI ASSI (diametri coniugati perpendicolari) E DEI VERTICI Premesso che dividendo i primi tre termini della () per x2 e risolvendo lequazione in (y/x) non si trovano soluzioni reali (lellisse infatti non ha asintoti ed una curva chiusa che non tende allinnito), per trovare le equazioni degli assi dellellisse si ripete quanto riportato per liperbole. I vertici dellellisse si otterranno dallintersezione degli assi con lellisse. RICERCA DEI PARAMETRI a, b, c. Per trovare i semiassi baster trovare la semidistanza dei vertici; la conoscenza dei semiassi a e b permette di ricavare la semidistanza focale c = a2 b2 c (a > b) e leccentricit e = . a PARABOLA: RICERCA DELLASSE DI SIMMETRIA (E DEL VERTICE) Dividendo i primi tre termini della () per x2 e risolvendo lequazione in (y/x) si trovano due soluzioni reali e coincidenti (i primi tre termini della parabola costituiscono infatti il quadrato di un binomio) che coincidono con il coeciente angolare dellasse di simmetria; la parabola infatti una curva formata da un unico ramo che tende allinnito da una sola parte. Per trovare il vertice scrivo la retta tangente alla parabola perpendicolare allasse di simmetria; cio prendo un fascio di rette parallele (a centro improprio) perpendicolari allasse di simmetria ed impongo la condizione di tangenza con la parabola (delta uguale a zero); il punto di contatto il vertice cercato. RICERCA DEL PARAMETRO p Per calcolare il parametro p (distanza fuoco-direttrice) si dimostra che vale s la formula: p = , dove linvariante cubico della conica ed (a11 + a22 )3 a11 , a22 i soliti coecienti della conica. Con la distanza p/2 dal vertice (sullequazione dellasse di simmetria), si pu trovare il fuoco. In tutti i casi inizialmente si avr quindi:

p 2a12 xy a22 y 2 y a11 x2 + + = 0 = = a12 a2 a11 a22 = a12 12 2 2 2 x x x x da cui le soluzioni in (y/x) cercate. Remark 7 Al lettore attento non sar sfuggito il fatto che anch si abbiano 2 soluzioni reali distinte (e quindi due asintoti) occorre che sia > 0 cio < 0, che anch si abbiano 2 soluzioni reali coincidenti (e quindi lasse di simmetria) occorre che sia = 0 e anch non si abbiano soluzioni reali occorre che sia < 0 cio > 0; queste erano proprio le condizioni cui doveva soddisfare una conica non degenere per essere rispettivamente iperbole, parabola, ellisse.

1.4

STUDIO DELLE CONICHE DEGENERI

Come abbiamo visto una conica degenere se, e solo se, il suo invariante cubico uguale a zero. Esaminiamo dapprima il problema del riconoscimento di una conica degenere e della ricerca delle rette componenti. Il problema consiste nello stabilire se il polinomio che individua la conica si pu scomporre in fattori. In generale, se almeno una delle variabili di secondo grado, si risolve lequazione rispetto ad una di esse (o allunica presente). La conica sar degenere se il discriminante di tale equazione un quadrato perfetto e quindi se si pu esprimere la x (o la y) linearmente rispetto alla y (o alla x); pertanto la conica si spezza nelle due rette ottenute come soluzione dellequazione di secondo grado in x (o y). Vediamo un esempio. Data la conica: 2x2 xy y 2 + 3x + 3y 2 = 0, ordiniamo lequazione per esempio nella variabile y; otteniamo: y 2 + (x 3)y 2x2 3x + 2 = 0. Il discriminante di tale equazione un quadrato perfetto quindi si pu esprimere la y linearmente rispetto alla x e pertanto la conica si spezza in due rette; dopo semplici calcoli si ottiene: (y + 2x 1)(y x 2) = 0 e poich le rette sono reali e incidenti la conica di tipo iperbolico. Se nessuna delle due variabili di secondo grado, cio se non sono presenti n il termine in x2 n quello in y 2 , ma solo il termine in xy, avremo unequazione del tipo: 2a12 xy + 2a13 x + 2a23 y + a33 = 0 (con a12 6= 0) di facile scomposizione in fattori.

1.5

RICONOSCIMENTO DI UNA CONICA DEGENERE

Dopo aver ricordato che dal punto di vista analitico una conica degenere se lequazione che la rappresenta soddisfatta da un unico punto reale oppure se il polinomio che la individua scomponibile, e premesso che anche in questo caso potremmo riportare la conica in forma canonica e trovare tutti gli elementi che ci interessano, segnaliamo alcuni esempi di coniche degeneri: 1) Conica che si riduce ad un punto: 4x2 + 5y 2 = 0 (tipo ellittico) 5

2) Conica degenere in due rette reali distinte: x (x + 2y) = 0 (tipo iperbolico) (x 2)(x + 2) = 0 (tipo parabolico) 3) Conica degenere in due rette reali coincidenti (x + y + 1)(x + y + 1) = 0 (tipo parabolico) Altri esempi: 2xy = 0, xy + 3y = 0, xy + x + y + 1 = 0. Remark 8 Se la conica degenere unellisse, quando andiamo a risolvere lequazione rispetto ad una delle due variabili x o y, il discriminante dellequazione sar uguale allopposto del quadrato di un binomio, cio lequazione presenta solo soluzioni immaginarie. In tale caso per trovare le coordinate del punto in cui degenera lellisse, uguagliamo a zero il discriminante e ricaviamo una delle due coordinate; successivamente, per sostituzione, trovo laltra coordinata; si osservi ancora come lellisse degenere si possa sempre porre sotto forma della somma dei quadrati di due polinomi uguagliata a zero. Esempio: 5x2 6xy + 2y 2 2x + 2 = 0 = 5x2 2x(3y + 1) + 2y 2 + 2 = 0 p p 3y + 1 (y 3)2 3y + 1 9y 2 + 6y + 1 10y 2 10 Si ha infatti: x = = . 5 5 Posto allora y = 3 (il discriminante uguale a zero) ricaviamo successivamente 33+1 x= = 2; quindi lellisse degenera nel punto (2; 3) e pu essere scritta 5 2 2 nella forma: (5x 3y 1) + (y 3) = 0 dove i due quadrati si ottengono 3y + 1 rispettivamente dal discriminante = (y 3)2 e dal quadrato di x = = 5 2 (5x 3y 1) .

1.6

LE FUNZIONI IRRAZIONALI DI SECONDO GRADO ED IL RICONOSCIMENTO DELLE CONICHE NON DEGENERI (EVENTUALE STUDIO)

Abbiamo pi volte ripetuto che una funzione irrazionale di secondo grado fa parte di una curva pi generale in cui il simbolo di radice quadrata preceduto dai segni e che lunione delle due funzioni, sopra e sotto una retta, d una conica (che, in generale, non una funzione ma una curva algebrica di secondo grado) Se consideriamo ad esempio la funzione: y = 2x + 1 + x2 4, possiamo osservare che essa fa parte di una equazione pi generale y = 2x + 1 x2 4 che lunione di due funzioni che giacciono sopra e sotto la retta y = 2x + 1; ciascuna delle due equazioni una funzione, la loro unione d una conica (in quanto riportando la funzione in forma implicita si ha unequazione di secondo grado). Una volta riconosciuta la conica, con i metodi sopra riportati, potrei passare alla sua rappresentazione graca. Soermiamoci comunque alla funzione irrazionale di secondo grado (e quindi alla parte di conica che funzione); teniamo anche conto che una conica potrei rappresentarla studiando separatamente le due funzioni che giacciono sopra e sotto una retta (la retta: y = 2x + 1 nellesempio riportato). 6

Dal dominio delle funzioni irrazionali possiamo riconoscere di quale (parte di) conica si tratta: Se la funzione ovunque denita o denita per valori esterni ad x1 ed x2 essa fa parte di uniperbole. Se la funzione denita per valori interni ad x1 ed x2 una parte di unellisse Se la funzione denita per valori maggiori o minori di x1 una parte di parabola. Esempi: y = 1 + x2 + 4 e y = 2x + 1 + x2 4 sono parti di iperbole; y = x + 2 x2 una parte di ellisse; y = 2x x + 4 una parte di parabola. Lo studio di esse verr arontato in modo rigoroso con limiti e derivate, ma attualmente si pu procedere in maniera approssimata con i metodi algebrici che conosciamo, compreso la ricerca dei max o min con il metodo della tangente orizzontale, oppure con lo studio delle coniche sopra esposto. Osserviamo ancora che: se la conica (in forma implicita) priva del termine in y 2 anche una funzione (e quindi non comparir la radice quadrata), mentre se priva del termine in x2 sar funzione la sua inversa (simmetrica rispetto alla bisettrice y = x). gli eventuali punti di ascissa x1 ed x2 (estremi del dominio) sono quelli in cui la conica ha per tangenti rette del tipo x = h; quindi in tale punti la curva ha tangenti verticali.

1.7

CONCLUSIONI

Come abbiamo visto si possono trattare le coniche da diversi punti di vista, in vari modi, mai contraddittori tra di loro, ma che anzi si integrano a vicenda. Sulla base delle richieste del testo e del tempo a disposizione, lalunno per rappresentare le coniche sceglier la strada migliore o comunque quella pi adeguata alle sue conoscenze.

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