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ALLA MEMORIA E ALLINTENZIONE DEL CARD. A. C. FERRARI della sun dipartita indepreoabile, i atrinsero intorno al uo Jetto con un amplesso accorato di figli minacciati da un'orfa- nonga, che pareva non dovesse venir mai? Diciamolo, ora che In eventura che oi ha colpiti, nella scom- parsa di tutte le illusioni, of Inscia veder chiaramente la vo itt: por due mesi noi abbiamo assistito al miracolo, Nelleth del scotticismo ¢ del pincoro, un uomo ha agoniazato nollo spa- simo atroce @i un martirio senas nome; e non ha dato un la- ‘mento, non ha avuto paura della morte, @ ha consolato gli altri afflitti per Il suo patire, ed ha diffuso fino all’ultimo respiro In soronith © In gicia intorno @ s8, od ha fino all’estromo con- tinuato © consumato In sua missione di bene. Ardigd ¢ Ferrari: ‘ecco una sintesi di tutta In filosotin, 'apologetica vivento nol contrasto immane dogli effetti del soprannaturale, Titrasporto fu un’apoteosi. Efrala olla che s'accaleaa in tutto Je vie © le piaaze per salutare il suo Cardinale morto, con In essa © la commozione dei giorni della malattia, quando sfilava @innanzi ol morente per I'ultima benediafone, una sola ora la parola di commento: Non questo un fatto che pareva d’altri tompi ¢ che solo si ripete alla morte dol sunti? Don Baxaperio Gauprast C’2 un rispetto umano anche nei: Sacerdoti? Non parlo del riapetto umano del lait, Parlo dl un'alies forma at rapetio umane, del qualo alamo vie nol mocrdetl Meravigita fern la atfermasione dettn cos cradamento? Mera: viglla che slamo vitime del rspetto umano anehe nol che, per tccellonsa, non dabbiamo arroseize del Vangelot Bppare anche Sol siamo, vtine 41 ona forma di rlapelio rmane tutia ope- clale, 32, per pereuadere cho non sl trie dl un fratto della mia immaginasione, comincio col dichiarare che ne sono vittima {almono talvolta) anh’, © be alte encerdati, che 10 conoaco =m - RIVISTA DEL CLERO ITALIANO bone, hanno esi atoasi riconoseiuto con me di esserne talora stati vittime, Im cho consiste il fatto? Per eomprendore ai che si tratta premotto una osservasione psicologica. La nostra attivith vo- Iontaria riposa sopra un gindizio di valore. Allorchd ci dect dismo per una azione, la decisione & dipendonte dal combat- timento che avvione fra i vart giudiat di valore, nelle varie direzioni dei quali si pud eseroitare Ia nostra attivith volon- ‘aria, Tooricamento parlando, Ia mostra agione sogue il giudiaio i valore pitt elevato; quindi segue, per noi sacerdoti, il pit elevate in ordine morale ¢ religioto. Cid almeno se noi fos imo sempre liberi di agire. Ma di fatto mille altri motivi in- tralciano tale nostra azione, @ tra questi vi somo i m bitori, ossin quelli che paralizzano la nostra azione. Tra i mo- fivi inibitori sono anche quelli che raggruppiamo sotto Ia indicazione di rispetto umano, Esso adunque agisco impeden- Gooi di soguire quolla direzione cho il giudisio di valoro do- tormina come In migliore. Questa inibisione agisce sopra noi sacerdoti, molte volte, noll’esereisio del nostro dovere, sotto forme diverse. Ne cito aloune ‘Vione al confessionsle una douna. Non ® nella occasione diretta di pecento. Ma essa non cura tutto quello che ill exi- stiano dove curare per starne lontano. H non solo non ha, sotto questo aspetto. alcuna cura di sd, ma nemmanco del ma- rrito © doi figli. Proviamo ad accennarle qualcos. Ma la tro. yiamo colla mente ingombra di progindist propst della classe sociale alla quale appartiens. Dovremmo farle un lunge discorso por farle intendere cho 0 sbagiiato tutto Vorientamento dolla sua vita, Ma tomlamo che non cf oupisoa, Pur troppo, nol cerdoti siamo oggi in un mondo nol quale si usa un Uingunggio tanto diverso dal nostro, nel quale si pensa in una maniera dol tutto differente da quella nella quale siamo educati e nella quale fummo istruiti noi. Alla prima reazione che le nostre parole destano, tacoiamo @ non insistiamo per timore di peggio. Circostanse varie ci costringono a froquentare caso © fa miglio, Una sera andiamo in una famiglia buona, nella quale = 102 - Cl UN RISPETTO UMANO ANCHE NEI SACERDOTI? noi siamo accolti, 80 non con amore, corto con rispetto, Vi an- diamo per una ragione di ministoro, una ragiona indiretta dobbiamo chiedere denaro per una nostra opers, pariare con un padre per uns faccenda di una figliola o di um regazuo che si sono reccomandati # nol, dobbiamo intercedere per un ope rio, por un impiegato, ece. La famiglia ® eristians, ma libe- rae, TL prete, secondo loro, ata bene in chieen @ in sncrestias fuori di IL non ha diritto # parlare os pensare, por zagione dolla cost detin LibertA ai cossionsn, Nel conversaze, mientre at- tondiamo di parlare dolla faccenda cho of sia a cuore, por una impradensa di uno, vione sul tappeto, a intralciare il cammino, tuna quettione scotianto: Vultima enciclica del Papa, lo ultime lesion! del Comune, Vatteggiamento del P, P. T., una quostua fasta per V'asilo infantile, oo. Vol avanaate timidamonte una pa- rola, come per tuggiare il terreno. « Ma como? Non lo sa lel? Non ha lett il Corriere? Questi preti vivono nell’altro mondo! » Oppure: « Bisogan provare! questi benedetti operat non vo- gliono produrre! » Od anche: « Non bisogna casero scrapolosi {mn fatto di affati! » Ba ancora: « La Chiesa comands in Chiess.. Date a Cesare, occ. +, E vol, intimoriti, © soprattutto per non far nautragare Ia faccenda che vi sta a cuore @ per In quale siete andati in quella benedatta oan, ritirate Ia vostra omer: vasione © ve ne taccto Siamo in tram. Salgono due operai, Sono irvitati con il padrone, con la societh, con fuiti; oggi, poi, un incidente li lis tarbati profondamente, Ne parlano infiorando i loro dix seorto di bestemmie, H sembra ei trovino gusto a sfogare il loro dispetto contro questo povero prete, che se ne sta in un angolo dolla piattaforma spaurito. 8 voro! Nel cuore ha il pro: posito di interrompore il loro discoreo, di domandare loro pereh® estommiano un Dio che non conoseono. St da del vile porehd non oss farlo, Forse, ae foase andato in miasione come un tempo volova far’, non avrebbe dovuto affrontare la morte? Quella gonto ora paria malo det proti che non mangiano che eapponi © non larorano. Bisognorebbe interromperli per dire loro che.... Ini non mangia nemmanco Ia minestra, cho lavora am mani m sora, che lo stipendio di un prote ogaivale al aa- = 103 - RIVISTA DEL CLERO ITALIANO lario di un’ora di lavoro di un operaio. Ma come osaro? E se quelli, inferociti, dicessero di peggio? E il tempo passa sino a che i due operai, gianti a destinasions, scondono dal tram, la- scinndo libero il nostro povero ¢ spanrito prote. Im canonica. Qui si 2 veramente pit coraggiosi. Qui siamo in casa nostra, alla fine doi conti. Ahi! Anche qui ci sono nogni di dobolezsa. Beco qui questo giovane. Un tompo ora veramente buono, frequentava i snoramenti, amava il parroco. ‘Veniva da lui con fanciullesco abbandono. Ora frequenta Ia Univeraith. Fa il primo anno o alla souola di medicina ha appreso, tra V'altro, In dottrina darwinistica della origine del- Y'uomo dalle scimmic © cho il sontimonto religioso originato alla poura doll’uomo solvaggio por i fonomeni natural... Come si faa pariare a questo giovane? Beco che un sorriso gli si abborza sull'angolo delle Iabbra. Il proto, si sn, quoste ote non le ha atudiate in sominario! H facile dize uno stra: faloions. H ai corca In sensa. Le nostre parole cadrebbero nol vuotony Venimo di quel glovane non & preparato, eee. Siamo in pions adunanza. Sinmo alla Cooperativa. Si di- scute del bilancio dell’anno ¢ gli animi sono accesi, Si eapiace, ai tratia di quattrini! L’aoquisto doi concimi chimiei quost’anno rappresenta un rovesciamento degli interossi che sin qui sono durati tranquilli.... B si profila nella discussione una situazione che il nostro assistente intuisce « volo. Tl Presidente @ il Con siglio fenno un buon affare a scapito dei soci, i quali non ne eapiacono niente. Dovrebbe parlare...., ma il consigliore A... ® Vaesossore del Comune. Mettorsi in Lotte con quell’uomo vuol iro proparare un mare di gual al parroco, cho ha raccoman- nto tanto di nom dostare altri pastioci in prose, che lui & stanco,.., 206. I casi si possono moltiplicare a... volonta. E in tutti tro: ‘viamo che, accanto © sotto una regione di pusillanimith, oe n’b una apparentements buona, con Ia quale ci seusismo © mottinmo In nostra coscienza in pace, o almeno crediamo di ottenere la pace. _ Ma ora vo me conterd una che } eapitain qualche mese fa 8 me, In una discussione — era una solonne adunansa di = 104 = CB UN RISPETTO UMANO ANCHE NEI SACERDOTI? preti — af domandd: « Possono i fratolloni del SS. Sacramento rimanere isoriiti alla Camera dol lavoro? + B mi sentii rig doro da numerosi,e pur buonl, © pur zolantl, sacerdoti che. non bisogna destare quosto vespaio © lasoiare che le cose vyadano por Ia loro china, altrimenti nella Confraternita chi ci resta? + Ella non } mai venuto nelle nostre provincle rosso, mi si dito, © quindl non ea...» « Chi ata in convento..., nom ea che ©’ fuori >. C’8 anche un rispetto umano, collettivo, ed & ammantato con ragioni BH co we anche uno ridieolo, Yo tutti 1 glorni incontro un prete che quando passa dinanzi a una certa chiosa che ® il punto del nostro incontro, lova il cappello in una maniera coal gotfa che ai direbbe che ha paura che qualeuno gli aggiueti un manrovescio. Dangue.., non ditomi che ho torto, Noi preti, molte volte, siamo vittime dol rispetto umano e lo siamo perchd, vedendoci concaloati, combattuti da tutti, misconosciuti nel nostro mi stero, abbiamo paura di tutto, anche della nostra ombra, ai ux. taro, con In incrodulith, ancho In suscottibilith altrui. Chi of ‘aecolta? Chi cl segue? Beco Ia paura ed ecco pronta Ia sousn, B por questa paura © con questa scuss finiamo per contribuire al eroscore © al diffondersi del malanno. apparente zelo, Rimedio? Aver coraggio! Infondercelo da noi stoasl. B non ispondotemi quello cho Don Abbondio raminava tra sd nol- ‘andaro al palaazo doll’Innominato, Dobbiamo sontire questa grande solidarietA dello anime, comprendere che tutto dobbiame dare, in uns parola avere audacia, Osare bisogna. B, siccome Is maggioranza degli uomini ® fatta da uomini doboli © songs carattore, eos! 8 certo cho, ovando, si trascinano gli altri. La tale oper 2 difficile, & po- ricolota, trope sono le difficolth? Ragione di pit per osare, per fare. Vuol dire cho siamo proprio nella condizione di non eontare sopra noi stossi e, solo, inveca, sopra il nostro Signore nol suci siuti soprannaturall. Ci diranno che siamo matti? = 105 - RIVISTA DEL CLERO ITALIANO ?® stato un altro cho ® diventato matto per amore di Gost Cristo; glielo hanno dotto © ci ha riso sopra e si chiamava Francosco d’Assisi. Ci sono Ie scuso pronto? Le nostre parole non sono ascol- tate? Ebbone epieghoromo alta @ forte Ia bandiora delle nostre convinsion{, chiameremo pane il pane e vino il vino e diremo ben chiaro a tutli quale @ il loro dovere. State certi che fini anno per ascoltarci. T giovani non ef seguono? Chiediamo loro molto di-pit, i massimo dell’erolemo cristiano. Amici, volete provare? Lo scorso anno inaugurando questa, Rivista abblamo detlo che quosto 8 maseimatismo cristiano. Non spaventatevi! Abbiamo usato quella parola per sono- tore Vinersia delle anime. E solo i pusilli si sono spaventati; cosh come essi si sono spaventati quando abbiamo usato Valtra osprossione modioevalismo, ed hanno gridato come ocho i! giorno el quale abbiamo coniato Ia felice © fortunate ospressione: anima cristiana. Oggi vi diclamo cho tutto questo significa sem- pllcemento cho d venuta Vora di avoro © mostrare coraggio exi- stinno. Avete paura? So i primi cristiant ai fossero spauriti per le beffe © per In dorisione delle quali erano oggetto o dello quali abbiamo an- cora oggi wna prova nel graffiti del Musoo Kircheriano tolti alle caserme dei soldati romani, non ayremmo avuti i martiri. Oggi sono necessart det martisi. I deboli, gli egoisti, gli amanti dol quioto vivere (in fondo sono queate Io ragioni psivologicho dol rispetto umano) sono progati a tirarst da parto, a lasciare il campo Libero a nol che vogliamo combattere la baitaglia buona por Noatro Signore, per instaurure una sooieth come quella Medio ovale, con un'anima cristiana, fatta di uomini pronti a eseguire 41 programma cristiano massimo, ossia il programma di rinno- vazione cristiana che Is Chiesa ci insegna, fra Acostixo Gsasout, franoescano a biblioten dell'Universth Cattolica det Sacro Cuore sard la. bie Diioeca dei cattolie! italian. Hssa attonte (Via S. Agnese 4, Milano) db contrtbuto dei Wort de che voi le anblerete = 105 -

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