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Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer

Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 1 -

Esempio di calcolo
Il predimensionamento della struttura di una copertura




1 Premessa
Questo esempio mostra il predimensionamento della struttura di una copertura semplice. Non
intenzione di questo esempio fornire una descrizione completa e dettagliata della progettazione, del
dimensionamento e della verifica strutturale della struttura portante della copertura, che
necessiterebbe di uno spazio e di un grado di approfondimento maggiore. La procedura indicata
rappresenta quindi il primo dimensionamento, con lo scopo principale di verificare la fattibilit della
struttura prevista e la correttezza di principio delle dimensioni ipotizzate. Queste indicazioni sono di
regola sufficienti per una prima valutazione dei costi della struttura e per un primo confronto con
altre soluzioni. Un calcolo di questo genere non richiede necessariamente l'intervento di uno
specialista delle strutture portanti di legno, in quanto richiede da parte del progettista una
conoscenza di base della tecnica del calcolo delle strutture di legno e un impegno relativamente
ridotto.

Il calcolo definitivo della struttura portante, quale parte integrante del progetto esecutivo dellopera,
richiede comunque lintervento di un ingegnere strutturista specialista delle strutture di legno e la
verifica di tutti le componenti della struttura stessa secondo lo stato dellarte e nel rispetto della
normativa applicabile.


2 La costruzione

2.1 I dati di partenza
La fattibilit della copertura di un edificio abitativo di medie dimensioni con una struttura di legno
deve essere valutata preventivamente. Le pareti della costruzione sono di tipo massiccio e servono
da base di appoggio per la struttura del tetto. Le dimensioni della costruzione e della copertura
sono indicate nella figura seguente.

10.65
11.25
13.65
1.20
9
.
4
5

1
0
.
0
5

1
2
.
0
5
1
.
0
0


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1.54
22.5% - 12.7




Questultima formata da una trave di colmo principale e da una serie di travi secondarie che sono
appoggiate sulla trave di colmo e sulle pareti esterne della costruzione, e formano le due falde del
tetto.

Il pacchetto di copertura del tetto, pur essendo un elemento essenziale della costruzione, deve
essere definito sulla base di criteri diversi da quelli del dimensionamento della struttura portante,
che non saranno approfonditi in questo esempio di calcolo. Il pacchetto di copertura definisce il
peso della copertura e quindi una parte dei carichi agenti sulla struttura portante. In questo caso ci
si baser su un pacchetto ventilato, con una copertura in tegole e uno spessore dello strato di
isolazione di 80 mm. Il rivestimento interno funge da supporto per il pacchetto di copertura ed
formato da perline di abete dello spessore di 21 mm. La costruzione del pacchetto di copertura
rappresentata nella figura seguente.


travatura secondaria
perline di abete 21 mm
foglio freno vapore
isolazione 80 mm
guaina sottotegola traspirante
listelli e controlistelli


La costruzione si trova in Lombardia, ad una altitudine sul livello del mare inferiore a 200 metri e
rientra quindi nella Zona I per la determinazione del carico neve secondo il Decreto 16 gennaio
1996 del Ministro dei Lavori Pubblici riguardo alle Norme tecniche relative ai "Criteri generali per la
verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi".


2.2 Materiale e dimensioni degli elementi della struttura portante

La struttura portante della copertura formata da una trave di colmo e dalle travi secondarie. La
trave di colmo ha una lunghezza totale di 12.05 metri, ed appoggiata sui muri esterni della
costruzione con una campata di 9.75 m. Le travi secondarie sono appoggiate sulla trave di colmo e
sulle pareti esterne della costruzione, con una luce libera di 5.625 metri.

La definizione della prima ipotesi delle dimensioni delle travi pu avvenire sulla base delle verifiche
della sicurezza o, pi semplicemente, sulla base di ipotesi delle loro dimensioni basate
sull'esperienza del progettista o su algoritmi empirici semplici. Nel caso di travi semplici per
costruzioni di legno gli algoritmi pi semplici di questo genere indicano una altezza della sezione
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delle travi fra 1/20 e 1/15 della lunghezza della campata. Questa semplice indicazione permette di
avere una prima ipotesi per il calcolo, che a dipendenza dei risultati ottenuti potr o dovr essere
corretta.

La scelta del materiale della struttura portante pu variare a dipendenza di molti e svariati fattori. Se
da una parte la migliore qualit del materiale permette di ottenere delle dimensioni pi ridotte degli
elementi della struttura, spesso anche altri fattori, quali per esempio l'aspetto estetico della
costruzione o quello economico possono essere almeno altrettanto importanti. Nel nostro caso si
tratta di scegliere il materiale per travi di piccola e media dimensione. Per la trave di colmo l'uso di
legno lamellare incollato praticamente ovvio, dato che le dimensioni della struttura escludono a
priori l'uso di legno massiccio. Per la travatura secondaria occorre scegliere fra il lamellare incollato
e il legno massiccio. In questo caso si opta per l'esecuzione in legno massiccio da costruzione
KVH.

La prima ipotesi per la dimensione delle travi, dettata dalle riflessioni indicate sopra e
dall'esperienza del progettista la seguente:
- trave di colmo: lamellare incollato, classe GL24h, sezione 640/200 mm
- travi secondarie: legno massiccio da costruzione KVH, classe S10 / C24, sezione 200/120
mm.


3 Basi di calcolo

3.1 Normativa di riferimento
In mancanza di una normativa nazionale e in vigore attualmente il progettista far riferimento alla
normativa comunitaria europea o estera disponibile, rispettando evidentemente le direttive italiane
che regolamentano la verifica delle strutture portanti. Gli aspetti legali del dimensionamento e del
calcolo non sono per questo esempio di importanza essenziale, l'obiettivo di questo procedimento
di calcolo quello di avere un primo dimensionamento della struttura e di verificarne la fattibilit dal
punto di vista strutturale. Si far quindi riferimento alle normative gi citate nel capitolo sulle basi di
calcolo, e cio:
- UNI-ENV 1995-1-1: Eurocodice 5. Progettazione delle strutture di legno. Parte 1-1: Regole
generali e regole per gli edifici, proposta finale, dicembre 2003;
- Proposta di nuova Norma tecnica per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni
di legno, redatta dalla commissione per la redazione delle Norme tecniche Italiane per la
progettazione, esecuzione e collaudo delle Costruzioni di Legno (N.I.CO.LE.), nota con il nome
"nicole" e non ancora entrata formalmente in vigore;
- DIN 1052, edizione 2004-08: Entwurf, Berechnung und Bemessung von Holzbauwerken -
Allgemeine Bemessungsregeln und Bemessungsregeln fr den Hochbau;

Le ipotesi di carico e i valori di riferimento per il carico dovuto alla neve sono tratte dal Decreto 16
gennaio 1996 del Ministro dei Lavori Pubblici riguardo alle Norme tecniche relative ai "Criteri
generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi".

3.2 Caratteristiche del materiale

Di seguito sono indicate le caratteristiche dei materiali usati, limitatamente ai valori necessari per i
calcoli che verranno eseguiti.

3.2.1 Legno massiccio
Si ammette l'uso di legno massiccio della classe di resistenza pi comune e usuale C24 (o S10
secondo la vecchia denominazione). L'uso di un materiale di una classe di resistenza pi elevata
comunque possibile e permetterebbe la riduzione delle sezioni necessarie, che in questo caso non
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risulta necessaria o richiesta. Per il legno massiccio della classe C24 valgono, secondo la DIN
1052, edizione 2004-08, i seguenti valori:
f
m,k
= 24 N/mm
2
f
c,90,k
= 2.5 N/mm
2

f
v,k
= 2.7 N/mm
2

E
0,mean
= 11000 N/mm
2


m,k
= 350 kg/m
3


3.2.2 Legno lamellare incollato
Anche in questo caso non si presuppone l'uso di materiale di una classe di resistenza elevata, ma
della classe di resistenza "normale" GL24h. Per il legno lamellare incollato della classe GL24h
valgono, secondo la DIN 1052, edizione 2004-08, i seguenti valori:
f
m,k
= 24 N/mm
2
f
c,90,k
= 2.7 N/mm
2

f
v,k
= 2.7 N/mm
2

E
0,mean
= 11600 N/mm
2

G
mean
= 720 N/mm
2

E
0,05
= 9400 N/mm
2

m,k
= 380 kg/m
3


3.3 Carichi e combinazioni considerate

3.3.1 Indicazioni generali
Per il calcolo devono essere considerate tutte la azioni agenti sulla struttura. Nell'ambito del
predimensionamento di una struttura semplice come quella in questione devono essere considerate
principalmente tre azioni:
- il peso proprio della struttura e della costruzione
- il carico dovuto all'azione della neve
- il carico dovuto all'azione del vento.
Il carico dovuto all'azione del vento non considerato, in quanto per una struttura di questo tipo e in
una zona non particolarmente esposta al vento la sua influenza sul dimensionamento degli elementi
principali molto ridotta. Si ricorda inoltre che spesso l'azione del vento ha un effetto contrario a
quello del peso della struttura o della neve, manifestandosi sotto forma di forze che tendono a
sollevare la struttura o parti di essa: ne risulta quindi la necessit di ancorare gli elementi della
struttura per evitarne il sollevamento o comunque un alleggerimento delle forze dovute alle altre
azioni.

I casi di dimensionamento particolari, quali la considerazione dell'azione sismica o del caso
d'incendio non fanno parte di questo esempio.

Le semplificazioni proposte sono senz'altro ammissibili in fase di predimensionamento della
struttura, o in vista di un primo studio di fattibilit della costruzione prevista. In caso di situazioni
particolari (come per esempio la necessit di tener conto di una importante azione sismica o
l'esposizione a vento particolare intensit), occorre evidentemente tenerne conto anche in questa
prima fase del calcolo.

3.3.2 Peso proprio della costruzione

- Per il pacchetto del tetto si ammettono i seguenti valori:
- copertura di tegole (inclusa la guaina) 70 kg/m
2

- listelli e controlistelli 3.0 kg/m
2

- guaina traspirante 0.5 kg/m
2

- isolazione 80 mm 2.5 kg/m
2

- rivestimento interno: perline 21 mm 15 kg/m
2

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Peso totale del pacchetto g
pacch
91 kg/m
2
= 0.91 kN/m
2


- Peso della travatura secondaria:
- distanza fra le travi: 0.78 m
- sezione travi: 200/120 mm
- peso specifico (decreto 16.1.96): = 6.0 kN/m
3

Peso della travatura secondaria, riferito a 1 m
2
di superficie del tetto:

distanza
V
g
sec

=

2 3
sec
m
kN
20 . 0 18 . 0
78 . 0
1
m
kN
0 . 6 m 20 . 0 m 12 . 0 g =
|
|
.
|

\
|
=


- Peso della trave principale:
- sezione trave: 640/200 mm
- peso specifico (decreto 16.1.96): = 6.0 kN/m
3

Peso della travatura principale, riferito ad 1 m di lunghezza della trave stessa:

= V g
sec


m
kN
80 . 0 77 . 0
m
kN
0 . 6 m 20 . 0 m 64 . 0 g
3 sec
= |
.
|

\
|
=

3.3.3 Carico dovuto alla neve
Il carico neve determinato secondo il gi citato Decreto 16 gennaio 1996 del Ministro dei Lavori
Pubblici riguardo alle Norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica di sicurezza delle
costruzioni e dei carichi e sovraccarichi". Si ottiene quindi:


sk i s
q q =

dove q
s
= carico neve sulla copertura

ik
= coefficiente di forma della copertura
q
sk
= valore di riferimento del carico neve al suolo.

Per la zona I, comprendente anche la Lombardia, si ha per un'altezza inferiore ai 200 metri:

2
sk
m
kN
60 . 1 q =
.

Per il coefficiente di forma della copertura, nel caso di un angolo di inclinazione delle due falde del
tetto di 22.5 si ha:


8 . 0
1
=
e

8 . 0
2
=
.

Si ottengono quindi per il carico della neve due valori per le due falde del tetto:


2
sk 1 1 , s
m
kN
28 . 1 60 . 1 8 . 0 q q = = =
, e

2
sk 2 2 , s
m
kN
28 . 1 60 . 1 8 . 0 q q = = =
.

4 Travi secondarie
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4.1 Geometria del sistema e carichi
Le travi secondarie sono inclinate di 22.5 e appoggiate sul muro esterno della costruzione e sulla
trave di colmo. La geometria del sistema statico corrisponde alla figura seguente:

1.2 m 5.625 m
q
s
g
1.538 m
= 12.7 < 1 rad
6.825 m


4.1.1 Azioni permanenti
Le azioni permanenti sono date dal peso proprio del pacchetto della copertura e delle travi
secondarie. Il valore caratteristico delle azioni permanenti vale quindi:

2 sec pacch k
m
kN
11 . 1 20 . 0 91 . 0 g g g = + = + =

Considerando l'interasse fra le travi di 0.78 m si ottiene:

m
kN
87 . 0 m 78 . 0
m
kN
11 . 1 g
2 k
= =
Questo valore riferito alla superficie, rispettivamente alla lunghezza effettiva del tetto, intesa cio
sul piano inclinato della falda considerata.


4.1.2 Azioni variabili
L'unica azione variabile considerata quella dovuta al carico neve come indicato al capitolo 3.3.3.
Per il calcolo si considera il caso pi sfavorevole, quindi il valore caratteristico dell'azione della neve
vale:

2
2 , s k , s
m
kN
28 . 1 q q = =

Considerando l'interasse fra le travi di 0.78 m si ottiene:

m
kN
00 . 1 m 78 . 0
m
kN
28 . 1 q
2
k , s
= =

Questo valore si riferisce, come tutti i valori di riferimento dei carichi neve, alla superficie al suolo, o
orizzontale, rispettivamente alla lunghezza di riferimento orizzontale.



4.2 Statica del sistema
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Il sistema statico indicato al capitolo 4.1 pu essere semplificato per un primo calcolo
approssimativo della statica, ed in considerazione della ridotta pendenza della falda, tralasciando di
considerare l'inclinazione del asse della trave e usando come riferimento dei carichi il piano
orizzontale, come indicato nella figura seguente.

1.2 m 5.625 m
q
s
g
1.538 m
= 12.7 < 1 rad
1.2 m 5.625 m
q'
s
= q
s
g' = 1.025g
6.825 m 6.825 m


Il calcolo degli sforzi interni avviene secondo le regole della statica. I risultati sulla base di un carico
fittizio unitario q = 1.0 kN/m sono riportati nella figura seguente.

1.2 m 5.625 m
2.684 m
M
V
q 1.0 kN/m
M
max
= 3.60 kNm
0.72
1.20
2.94
2.69 kN
A = 4.14 kN B = 2.69 kN


4.3 Combinazione di carico determinante
Per la verifica dello stato limite ultimo devono essere considerate le combinazioni del tipo seguente:

( )
(
(

+ + =

=
=
n i
i
ik i k q k g d
Q Q G F
2
0 1


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dove G
k
= valore caratteristico delle azioni permanenti
Q
1k
= valore caratteristico dell'azione di base di ogni combinazione
Q
ik
= valore caratteristico delle azioni variabili fra loro indipendenti
= coefficienti parziali di carico

g
= 1.40 (o 1.0 in caso di effetto favorevole); 1.35 secondo la proposta "nicole"

q
= 1.50 (o 0 in caso di effetto favorevole)

0i
= coefficiente di combinazione allo stato limite ultimo; in assenza di considerazioni
statistiche specifiche si assume un valore di 0.7 per la azioni variabili.

Nel caso in esame l'unica azione variabile quella dovuta al carico neve. Ammettendo che la neve
sia uniformemente distribuita su tutta la superficie del tetto e trascurando il fatto che il carico sulla
parte a sbalzo della trave riduce leggermente le sollecitazione all'interno della trave, occorre
combinare l'azione dei due carichi indicati nella figura del capitolo 4.2, prendendo in considerazione
i rispettivi coefficienti parziali di carico. Per la combinazione di carichi determinante si ottiene quindi:


( )
(
(

+ + =

=
=
n i
i
ik i k q k g d
Q Q G F
2
0 1


k , s q k g d
q 025 . 1 g q + =


m
kN
70 . 2 00 . 1 5 . 1 025 . 1 87 . 0 35 . 1 q
d
= + =


Gli sforzi interni determinanti per le verifiche allo stato limite ultimo, nelle sezioni maggiormente
sollecitate della trave, sono riassunte nella figura e nella tabella seguenti.
1.2 m 5.625 m
2.684 m
A B
1
2 3 4


A B V
1
V
2
V
4
M
1
=M
2
M
3

kN/m kN kN kN kN kN kNm kNm
g
k
1.025= 0.89 3.68 2.39 1.07 2.62 2.39 0.64 3.20
q
s,k
= 1.00 4.14 2.69 1.20 2.94 2.69 0.72 3.60
q
d
= 2.70 11.2 7.26 3.24 7.94 7.26 1.94 9.72


4.4 Verifica della sicurezza

4.4.1 Valori della resistenza di calcolo
I valori della resistenza di calcolo si ottengono mediante la relazione:
M
k
d
X k
X


=
mod

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dove k
mod
= coefficiente di correzione
X
k
= valore caratteristico di una propriet del materiale
X
d
= valore di calcolo della stessa propriet del materiale

M
= coefficiente di sicurezza parziale per le propriet dei materiali.

Nel caso in questione, secondo la proposta di normativa italiana "nicole" i valori di
M
possono
essere ammessi come segue:
- per il legno lamellare incollato:
M
= 1.25
- per il legno massiccio:
M
= 1.30.

Per quanto riguarda il valore di k
mod
, tenendo conto del fatto che la durata di carico dell'azione di
durata pi breve determinante, si ha in questo la classe di durata del carico di "breve durata", in
quanto secondo "nicole" il sovraccarico di neve riferito al suolo fino a un valore di 2.0 kN/m
2
da
considerarsi di breve durata.

La copertura inoltre da considerarsi della classe di servizio 1 per quanto riguarda le gli elementi
all'interno della costruzione (cio all'interno del perimetro dei muri esterni) e della classe di servizio
2 per quanto riguarda gli elementi all'esterno (cio la parte di travi all'esterno dei muri della
costruzione, ma comunque protette dal pacchetto di copertura contro l'esposizione diretta alle
intemperie). Nel primo caso infatti sono da ammettere condizioni di temperatura di 20 e di umidit
relativa dell'aria del 65% o pi secche durate tutto l'anno. Nel secondo caso le condizioni di
temperatura di 20 e di umidit relativa dell'85% sono senza dubbio superate al massimo per poche
settimane all'anno.

Su questa base di azioni di breve durata e classe di servizio 1 o 2, vale, secondo "nicole", k
mod
=
0.9.


4.4.2 Verifica della sicurezza a flessione
La sollecitazione massima nella sezione 3 con M
d
= 9.72 kNm.
La verifica avviene nella forma

d m crit d m
f k
, ,




W
M
d
d , m
=


3 5
2
mm 10 00 . 8
6
200 120
6
h b
W =

=


2
5
6
d , m
mm / N 2 . 12
10 00 . 8
10 72 . 9
=

=




2
M
k , m mod
d , m
mm / N 6 . 16
30 . 1
24 9 . 0 f k
f =


=



1 k
crit
=
, in quanto lo svergolamento delle travi impedito dal pacchetto di copertura ad esse
fissato.

d , m crit d , m
f k

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ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 10 -
2 2
mm / N 6 . 16 0 . 1 mm / N 2 . 12

La resistenza alla flessione verificata.

4.4.3 Verifica della sicurezza al taglio
La sollecitazione massima nella sezione 2 con V
d
= 7.94 kN.
La verifica avviene nella forma

d v d
f
,



2
3
d
d
mm / N 50 . 0
200 120
5 . 1 10 94 . 7
h b
5 . 1 V
=

=



2
M
k , v mod
d , v
mm / N 87 . 1
30 . 1
7 . 2 9 . 0 f k
f =


=


d , v d
f

2 2
mm / N 87 . 1 mm / N .50 0

La resistenza al taglio verificata.

4.5 Alcuni dettagli essenziali
La concezione dei dettagli della costruzione pu avere un'importanza rilevante sulla sicurezza della
stessa. quindi particolarmente importante durante la fase del predimensionamento riconoscere
questi dettagli e valutarne in modo corretto il loro effetto sulla sicurezza della struttura e, se del
caso, provvedere alle necessarie modifiche.

I dettagli della costruzione pi "sensibili" e quindi da considerare con attenzione riguardano
generalmente i punti di introduzione delle forze o i giunti fra diversi elementi della struttura: in
particolare quindi le connessioni e gli appoggi degli elementi della struttura. Nel caso in questione
deve quindi essere verificata l'introduzione delle forze agli appoggi, tenendo conto della concezione
costruttiva delle parti terminali della trave.

4.5.1 Appoggio sulla trave di colmo
L'appoggio sulla trave di colmo pu essere concepito in diversi modi. Essenziale la creazione di
una superficie orizzontale di contatto fra la trave di colmo e la trave della struttura secondaria, in
modo da permettere la trasmissione delle forze verticali in modo diretto. La soluzione pi semplice
rappresentata nella figura seguente.

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200 mm 20 mm
200 mm


Da questo tipo di costruzione risulta un intaglio nella trave che ne pu ridurre la resistenza in modo
importante e deve quindi essere verificato. Inoltre deve essere verificata la compressione
perpendicolare alla fibratura.

La leggera inclinazione della superficie di contatto rispetto alla fibratura, che crea un angolo fra la
forza e la fibratura non di 90 ma di 90 - 22.5 = 67.5 si manifesta sotto forma di un aumento della
resistenza nella trave della struttura secondaria. Nella trave di colmo invece si instaura una
compressione perpendicolare alla fibratura. Si propone quindi di procedere alla verifica per la trave
di colmo, che rappresenta l'elemento pi debole.


Verifica della compressione trasversale nella superficie di contatto fra le due travi
La forza massima B
d
= 7.26 kN.
La verifica avviene nella forma

d c d c
f
, , , , 90 90


2
3
90
d
90
d , 90 , c
d , 90 , c
mm / N 61 . 0
120 100
10 26 . 7
A
B
A
F
=

= = =

2
M
k , 90 , c mod
d , 90 , c
mm / N 94 . 1
25 . 1
70 . 2 9 . 0 f k
f =


Si ricorda che i valori di f
c,90,d
e di
M
si riferiscono (vedi capitoli 3.2.1 e 4.4.1) al legno lamellare
incollato della classe di resistenza GL24, in quanto la verifica avviene in questo caso nella trave di
colmo (compressione perpendicolare alla fibratura) e non nella trave secondaria di legno massiccio.

d , 90 , c d , 90 , c
f

94 . 1 61 . 0

La resistenza dell'introduzione della forza perpendicolarmente alla fibratura quindi verificata.

Nello stesso dettaglio della trave si crea un intaglio, che riduce la resistenza al taglio della sezione
in modo notevole. La verifica avviene anche in questo caso sulla base di "nicole".

Verifica dell'intaglio
La forza di taglio V
d
= 7.26 kN.
La verifica avviene nella forma:
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d , v v
ef
d
f k
h b
V 5 . 1


=



2
M
k , v mod
d , v
mm / N 87 . 1
30 . 1
7 . 2 9 . 0 f k
f =




( )
0 . 1
1
h
x
8 . 0 1 h
h
i 1 . 1
1 k
k
2
5 . 1
h
v

|
|
.
|

\
|

+
|
|
.
|

\
|
+
=



90 . 0
200
180
h
h
ef
= = =



mm 50
2
100
x = =

( )
86 . 0
90 . 0
90 . 0
1
200
50
8 . 0 90 . 0 1 90 . 0 200
200
0 1 . 1
1 5
k
2
5 . 1
v
=
|
|
.
|

\
|
+
|
|
.
|

\
|

+
=



2
3
ef
d
mm / N 51 . 0
180 120
10 26 . 7 5 . 1
h b
V 5 . 1
=


=

d , v v d
f k

2 2
mm / N 61 . 1 87 . 1 86 . 0 mm / N .51 0 =

La resistenza dell'intaglio verificata.

Variante di esecuzione
Un'altra possibilit, rappresentata nella figura seguente, di esecuzione abbastanza diffusa e
permette di ridurre leggermente l'altezza complessiva della struttura della copertura e quindi anche
della costruzione.

200 mm
200 mm
30 mm


Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 13 -
La superficie disponibile per la trasmissione della forza in questo caso ridotta e quindi pi
sfavorevole. La verifica pu avviene secondo lo stesso principio mostrato sopra, ma tenendo conto
del fatto che l'aumento di un fattore 1.5 del valore di calcolo della resistenza ammesso, in quanto
una deformazione locale pi elevate viene ammessa senza conseguenze e quindi accettata. La
verifica assume quindi la forma:

d , 90 , c d , 90 , c
f 5 . 1

2
3
90
d
90
d , 90 , c
d , 90 , c
mm / N 02 . 2
30 120
10 26 . 7
A
B
A
F
=

= = =

2
M
k , 90 , c mod
d , 90 , c
mm / N 94 . 1
25 . 1
70 . 2 9 . 0 f k
f =

=

Anche in questo caso i valori di f
c,90,d
e di
M
si riferiscono (vedi capitoli 3.2.1 e 4.4.1) al legno
lamellare incollato della classe di resistenza GL24, in quanto la verifica avviene in questo caso
nella trave di colmo (compressione perpendicolare alla fibratura) e non nella trave secondaria di
legno massiccio.

d , 90 , c d , 90 , c
f 5 . 1
2
mm / N 91 . 2 94 . 1 5 . 1 02 . 2 =

La resistenza dell'introduzione della forza perpendicolarmente alla fibratura verificata.

4.5.2 Appoggio sulla parete esterna della costruzione
L'appoggio sulla parete esterna della costruzione avviene direttamente sul calcestruzzo, avendo
cura di creare una superficie di appoggio orizzontale e liscia. Questa condizione vale anche in caso
di parete in muratura; in questo caso dovr pure essere verificata l'introduzione della forza nella
parete, che qui non viene trattata.

La figura seguente mostra l'appoggio e le dimensioni dell'intaglio necessario. L'intaglio non pone
particolari problemi, in quanto trovandosi dal lato della parte a sbalzo della trave non provoca
nessun pericolo di fessurazione orizzontale nello spigolo e pu quindi essere accettato senza
particolari riserve. Inoltre la sollecitazione al taglio nella sezione dell'intaglio (lato sinistro
dell'appoggio, sezione 1 della figura al capitolo 4.3) decisamente pi piccola rispetto alla
sollecitazione massima al taglio (lato destro dell'appoggio, sezione 2 della figura al capitolo 4.3).

Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 14 -
300 mm
200 mm
68 mm
300 mm
A
A
150 150

La forza massima A
d
= 11.2 kN.
La verifica avviene nella forma

d c d c
f
, , , , 90 90


2
3
90
d
90
d , 90 , c
d , 90 , c
mm / N 31 . 0
120 300
10 2 . 11
A
A
A
F
=

= = =

2
M
k , 90 , c mod
d , 90 , c
mm / N 73 . 1
30 . 1
50 . 2 9 . 0 f k
=



d , 90 , c d , 90 , c
f

73 . 1 31 . 0

La resistenza dell'introduzione della forza perpendicolarmente alla fibratura quindi verificata.

La superficie disponibile permettete di ridurre in modo notevole la superficie di contatto all'appoggio.
Questo senz'altro possibile, per esempio come indicato nella figura seguente. In questo caso
occorre tener conto che si crea un'eccentricit della forza nella parete, che potrebbe creare delle
sollecitazioni supplementari nella stessa. Inoltre ne risulta una leggera variazione del sistema
statico (aumento della luce effettiva), che dovr essere considerato per le verifiche del progetto
definitivo.

Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 15 -
200 mm
25 mm
A
A
150 150
e
300 mm 300 mm




4.6 Giunti e collegamenti
La trasmissione delle forze avviene in questo caso praticamente esclusivamente tramite pressione
di contatto. Non ci sono quindi connessioni particolari da dimensionare. Resta per da considerare
l'aspetto costruttivo della costruzione e la necessit di utilizzare dei mezzi di connessione per
stabilizzare la struttura, per impedirne lo spostamento non previsto dei suoi elementi e per
assicurare la trasmissione di quelle forze, che in questa fase di predimensionamento non sono
esplicitamente considerate.

In questo caso queste misure costruttive si limitano alle indicazioni di massima sulla scelta e sul
posizionamento dei mezzi di collegamento che devono essere previsti.

4.6.1 Fissaggio sulle pareti laterali
Il fissaggio sulle pareti deve assicurare il fissaggio laterale delle travi e l'ancoraggio verticale in caso
di forze di appoggio negative e locali dovute all'azione del vento. In caso di carichi vento importanti,
che portano ad una combinazione di carico che tende a sollevare tutta la copertura,
evidentemente necessario anche in fase di predimensionamento procedere ad una verifica
dell'ancoraggio della struttura. Nel caso presente ci si limita a indicare il tipo di connessione fra le
travi della struttura secondaria e la struttura massiccia della costruzione sottostante: un esempio
che prevede l'uso di angolari metallici, chiodi e una vite fissata tramite tassello nella parete,
rappresentato nella figura seguente.

Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 16 -



4.6.2 Fissaggio alla trave di colmo
Per il fissaggio sulla trave di colmo vale lo stesso principio. L'esecuzione tramite vite verticale o
perpendicolare alla trave secondaria una possibilit per la variante con le travi appoggiate sulla
trave di colmo.



L'uso di profili angolari metallici beninteso anche in questo caso possibile, anche se
probabilmente meno semplice da mettere in opera.

Nel caso in cui le travi secondarie siano appoggiate lateralmente sulla trave principale, la superficie
di contatto fra i due elementi risulta particolarmente ridotta. I mezzi di collegamento hanno in questo
caso principalmente il compito di assicurare che non intervengano movimenti o spostamenti che
potrebbero pregiudicare la trasmissione delle forze.


Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 17 -


5 Trave di colmo

5.1 Geometria del sistema e carichi
La trave di colmo pu essere considerata orizzontale ed appoggiata sulle pareti esterne della
costruzione. La geometria del sistema statico corrisponde alla figure seguente:

1.0 m 9.45 m 0.3 m 0.3 m 1.0 m
9.75 m
12.05 m
1.15 m 1.15 m


La azioni dovute ai carichi agiscono sulla trave tramite le reazioni di appoggio delle travi
secondarie. Per semplicit di calcolo e rappresentazione i carichi vengono considerati come
uniformemente ripartiti sulla trave di colmo e non come forze concentrate agenti sulla trave a
distanza fra di loro di 0.78 metri. L'errore che ne deriva trascurabile in relazione ai risultati finali
degli sforzi calcolati e al predimensionamento oggetto del calcolo.

5.1.1 Azioni permanenti
Le azioni permanenti sono date dal peso del pacchetto delle copertura, delle travi secondarie e
della trave di colmo. L'azione del peso proprio sulla trave di colmo avviene tramite le travi
secondarie, il cui comportamento statico indicato nel capitolo 4.1. Le forze di reazione B delle
travi secondarie corrispondono quindi alle azioni sulla trave di colmo. Secondo le indicazioni del
capitolo 4.1 e 4.2 le azioni permanenti sulla trave di colmo sono date come segue:

- valore caratteristico delle azioni permanenti dovute al pacchetto e alle travi secondarie:

m
kN
87 . 0 m 78 . 0
m
kN
12 . 1 g
2
k
= =

- valore della forza B(g
k
) fra la trave di colmo e la trave secondaria (cap. 4.3):

kN 40 . 2 69 . 2 87 . 0 025 . 1 ) g ( B
k
= =

- valore della stessa forza riferita alla lunghezza della trave di colmo:

( )
m
kN
07 . 3
m 78 . 0
1
69 . 2 87 . 0 025 . 1 ) B ( g
k
= =

- valore caratteristico del peso proprio della trave di colmo (cap. 3.3.2)

m
kN
80 . 0 g
col , k
=

- valore caratteristico delle azioni permanenti sulla trave di colmo:
Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 18 -

m
kN
94 . 6 07 . 3 07 . 3 80 . 0 g
k
= + + =

5.1.2 Azioni variabili
L'unica azione variabile considerata quella dovuta al carico neve come indicato al capitolo 3.3.3.
Ammettendo su una falda del tetto il carico q
s,k,1
e sull'altra il carico q
s,k,2
e la trasmissione delle
forze tramite la struttura trattata al capitolo 4, si ottengono per la forza dovuta al carico neve sulla
trave di colmo due componenti, provenienti dalle due falde del tetto:
- valori caratteristici del carico neve (vedi capitolo 3.3.2):

2
1 , s
m
kN
28 . 1 q =
, e

2
2 , s
m
kN
28 . 1 q =

- valori riferiti alla lunghezza della trave di colmo, tenendo conto della trasmissione tramite le
travi secondarie (vedi capitoli 4.2 e 4.3):

m
kN
44 . 3 28 . 1 69 . 2 q
1 , s
= =
, e

m
kN
44 . 3 28 . 1 69 . 2 q
2 , s
= =

- il valore caratteristico della forza dovuta al carico neve sulla trave di colmo si ottiene
sommando i valori del carico proveniente dalle due falde del tetto:

m
kN
87 . 6 44 . 3 44 . 3 q q q
2 , s 1 , s k , s
= + = + =


5.2 Statica del sistema
Il sistema statico del capitolo 5.1 corrisponde ad una trave semplice con due estremit a sbalzo:

4.875 m
M
V
M
max
= 11.2 kNm
0.66
1.15
4.88
2.62 kN
9.75 m
12.05 m
1.15 m 1.15 m
1.15
q 1.0 kN/m
0.66
4.88
6.03 kN 6.03 kN


Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 19 -
Il calcolo degli sforzi interni avviene secondo le regole della statica. La figura indica i risultati del
calcolo di statica per un carico fittizio unitario q = 1.0kN/m.

5.3 Combinazione di carico determinante
Per la verifica dello stato limite ultimo devono essere considerate - come gi indicato nel capitolo
4.3 - le combinazioni del tipo seguente:

( )
(
(

+ + =

=
=
n i
i
ik i k q k g d
Q Q G F
2
0 1


dove G
k
= valore caratteristico delle azioni permanenti
Q
1k
= valore caratteristico dell'azione di base di ogni combinazione
Q
ik
= valore caratteristico delle azioni variabili fra loro indipendenti
= coefficienti parziali di carico

g
= 1.40 (o 1.0 in caso di effetto favorevole); 1.35 secondo la proposta "nicole"

q
= 1.50 (o 0 in caso di effetto favorevole)

0i
= coefficiente di combinazione allo stato limite ultimo; in assenza di considerazioni
statistiche specifiche si assume un valore di 0.7 per la azioni variabili.

Nel caso in esame l'unica azione variabile quella dovuta al carico neve. Ammettendo che la neve
sia uniformemente distribuita su tutta la superficie del tetto e trascurando il fatto che il carico sulla
parte a sbalzo della trave riduce leggermente le sollecitazione all'interno della trave, occorre
combinare l'azione dei due carichi indicati al capitolo 5.2, prendendo in considerazione i rispettivi
coefficienti parziali di carico. Per la combinazione di carichi determinante si ottiene quindi:


( )
(
(

+ + =

=
=
n i
i
ik i k q k g d
Q Q G F
2
0 1


k , s q k g d
q g q + =


m
kN
7 . 19 87 . 6 5 . 1 94 . 6 35 . 1 q
d
= + =


Gli sforzi interni determinanti per le verifiche allo stato limite ultimo, nelle sezioni maggiormente
sollecitate della trave, sono riassunte nella figura e nella tabella seguenti.

1.15 m 9.75 m
4.875 m
A B
1
2 3
1.15 m


Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 20 -
A B V
1
V
2
M
1
=M
2
M
3

kN/m kN kN kN kN kNm kNm
g
k
= 6.94 41.8 41.8 8.0 33.8 4.6 77.9
q
s,k
= 6.87 41.4 41.4 7.9 33.5 4.5 77.1
q
d
= 19.7 118.5 118.5 22.6 95.9 13.0 220.8


5.4 Verifica della sicurezza

5.4.1 Valori della resistenza di calcolo
I valori della resistenza di calcolo si ottengono mediante la relazione:
M
k
d
X k
X


=
mod

dove k
mod
= coefficiente di correzione
X
k
= valore caratteristico di una propriet del materiale
X
d
= valore di calcolo della stessa propriet del materiale

M
= coefficiente di sicurezza parziale per le propriet dei materiali.

Nel caso in questione, secondo la proposta di normativa italiana "nicole" i valori di
M
possono
essere ammessi come segue:
- per il legno lamellare incollato:
M
= 1.25
- per il legno massiccio:
M
= 1.30.

Per quanto riguarda il valore di k
mod
, tenendo conto del fatto che la durata di carico dell'azione di
durata pi breve determinante, si ha in questo la classe di durata del carico di "breve durata", in
quanto secondo "nicole" il sovraccarico di neve riferito al suolo fino a un valore di 2.0 kN/m
2
da
considerarsi di breve durata.

La copertura inoltre da considerarsi della classe di servizio 1 per quanto riguarda le gli elementi
all'interno della costruzione (cio all'interno del perimetro dei muri esterni) e della classe di servizio
2 per quanto riguarda gli elementi all'esterno (cio la parte di travi all'esterno dei muri della
costruzione, ma comunque protette dal pacchetto di copertura contro l'esposizione diretta alle
intemperie). Nel primo caso infatti sono da ammettere condizioni di temperatura di 20 e di umidit
relativa dell'aria del 65% o pi secche durate tutto l'anno. Nel secondo caso le condizioni di
temperatura di 20 e di umidit relativa dell'85% sono senza dubbio superata al massimo per poche
settimane all'anno.

Su questa base di azioni di breve durata e classe di servizio 1 o 2, vale, secondo "nicole", k
mod
=
0.9.

5.4.2 Verifica della sicurezza a flessione
La sollecitazione massima nella sezione 3 con M
d
= 220.8 kNm.
La verifica avviene nella forma

d m crit d m
f k
, ,




W
M
d
d , m
=


3 7
2
mm 10 37 . 1
6
640 200
6
h b
W =

=

Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 21 -

2
7
6
d , m
mm / N 2 . 16
10 37 . 1
10 8 . 220
=

=




2
M
k , m mod
d , m
mm / N 3 . 17
25 . 1
24 9 . 0 f k
f =


=


Il valore di kcrit deve essere determinato tenendo conto che lo svergolamento delle travi
impedito dalla travi della struttura secondaria, quindi ad un intervallo regolare di 0.78 metri:

4 1
4 1 75 0
75 0
1
75 0 56 1
1
2
.
. .
.
. .
,
,
,
,
,
>

=
m rel
m rel
m rel
m rel
m rel crit

per
per
per
k


crit m
k m
m rel
f
,
,
,

=


mean
mean
05 , 0
2
eff
crit , m
E
G
E
h
b

=
l


2
2
crit , m
mm / N 5 . 589
11600
720
9400
640
200
780
=

=


75 . 0 204 . 0
5 . 598
0 . 24
m , rel
= =



1 k
crit
=


d , m crit d , m
f k

2 2
mm / N 3 . 17 0 . 1 mm / N 2 . 16

La resistenza alla flessione verificata.

5.4.3 Verifica della sicurezza al taglio
La sollecitazione massima nella sezione 2 con V
d
= 95.9 kN.
La verifica avviene nella forma

d v d
f
,



2
3
d
d
mm / N 12 . 1
640 200
5 . 1 10 9 . 95
h b
5 . 1 V
=

=


2
M
k , v mod
d , v
mm / N 94 . 1
25 . 1
7 . 2 9 . 0 f k
f =



d , v d
f

2 2
mm / N 94 . 1 mm / N .12 1

Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 22 -
La resistenza al taglio verificata.

5.5 Alcuni dettagli

5.5.1 Riduzione della sezione
Le connessioni con le travi secondarie sono gi state trattate al capitolo 4. Nel caso in cui la trave di
colmo venisse ridotta nella sua sezione, occorre verificare l'effetto della riduzione della sezione e la
conseguente riduzione della resistenza alla flessione sulla verifica della sicurezza alla flessione.

200 mm
200 mm
30 mm

640
200 mm
16 mm
640
200 mm
4
4
0
6
3
5
30


I valori della sezione ridotta possono essere determinati nel modo seguente, sulla base di una
sezione di altezza costante h' = 640 - 16/3 = 635 mm:

baricentro della sezione y'
s
:


=
i
i , s i
s
A
y A
' y


( ) ( )
( )
mm 295
2 30 200 195 200 440
2
195
400 2 30 200 195 220 200 440
' y
s
=
+
+ +
=

baricentro della sezione ':

2
i i i
y A '

+ =

4 9 2 2
3 3
mm 10 60 . 3 ) 295 538 ( 140 195 ) 295 220 ( 200 440
12
140 195
12
200 440
' = + +

=

momento resistente della sezione W':

e
'
' W

=

Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 23 -

3 7
9
mm 10 06 . 1
295 635
10 60 . 3
' W =

=


La verifica della sicurezza alla flessione assume quindi la forma:

d m crit d m
f k
, ,



W
M
d
d , m
=


2
7
6
d , m
mm / N 9 . 20
10 06 . 1
10 8 . 220
=

=


2
M
k , m mod
d , m
mm / N 3 . 17
25 . 1
24 9 . 0 f k
f =


=

! ! mm / N 3 . 17 0 . 1 mm / N 9 . 20
2 2
>
la sicurezza alla flessione non verificata!

L'esecuzione in questa forma richiede quindi un aumento delle dimensioni della sezione della trave
di colmo rispetto a quelle ammesse. Due possibilit si presentano quindi:

- aumento dell'altezza della sezione di 20 mm, con una trave di sezione 680/220:

3 7
mm 10 36 . 1 ' W =

W
M
d
d , m
=


2
d , m
2
7
6
d , m
mm / N 3 . 17 f mm / N 2 . 16
10 36 . 1
10 8 . 220
= =

=
.

- uso di una trave di legno lamellare incollato di qualit migliore, p.es. GL28h:


2
k , m
mm / N 32 ) h 32 GL ( f =

2
M
k , m mod
d , m
mm / N 0 . 23
25 . 1
32 9 . 0 f k
f =


=

Con le dimensioni iniziali 640/200 della trave si ottiene:

d m crit d m
f k
, ,


mm / N 1 . 20 0 . 1 mm / N 0 . 21
2 2
>

5.5.2 Appoggio sulla parete esterna della costruzione e parte terminale della trave

L'appoggio sulla parete in questo caso formato con una piastra di acciaio e due ferri piatti ad essa
saldati, che assicurano tramite due bulloni (p.es. di diametro 20 mm) il fissaggio della trave rispetto
alla sua direzione trasversale e longitudinale, come pure la trasmissione di eventuali forze negative
dovute all'azione del vento sulle sporgenze del tetto (che qui non vengono trattate).

Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 24 -
300 mm
250 mm

Occorre anche in questo caso verificare la trasmissione e l'introduzione della forza di appoggio
nella trave di colmo tramite compressione perpendicolare alla fibratura.

Verifica della compressione trasversale nella superficie di contatto fra le due travi
La forza massima B
d
= 118.5 kN.
La verifica avviene nella forma

d c d c
f
, , , , 90 90


2
3
90
d
90
d , 90 , c
d , 90 , c
mm / N 37 . 2
250 200
10 5 . 118
A
B
A
F
=


= = =

2
M
k , 90 , c mod
d , 90 , c
mm / N 94 . 1
25 . 1
70 . 2 9 . 0 f k
f =

=

Si ricorda che i valori di f
c,90,d
e di
M
si riferiscono (vedi capitoli 3.2.1 e 4.4.1) al legno lamellare
incollato della classe di resistenza GL24.

d , 90 , c d , 90 , c
f 5 . 1

91 . 2 94 . 1 5 . 1 .37 2 =

La resistenza dell'introduzione della forza perpendicolarmente alla fibratura quindi verificata.

La parte esterna della trave di colmo sottoposta a sollecitazioni decisamente pi ridotte rispetto a
quelle determinanti per le verifiche. quindi possibile adattare la forma e le dimensioni di questa
parte della trave - visibile all'esterno della costruzione - alle esigenze estetiche e della protezione
del legno. Un esempio di esecuzione si trova nella figura seguente:





6 Sostegno dell'ultima trave secondaria

6.1 Situazione e soluzione
Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 25 -







L'elemento di trave a sbalzo serve da prolungamento del muro esterno della costruzione e permette
l'appoggio della trave trasversale pi esterna.

Il calcolo di questa trave avviene in modo del tutto simile agli esempi mostrati sopra. Il sistema
statico indicato nella figure seguente, con le forze derivanti dal carico trasmessi dalle travi
secondarie. La trave a sbalzo appoggiata sulle pareti esterne della costruzione; le forze di
appoggio sono trasmesse nei muri della costruzione tramite viti e tasselli, in modo da poter
assicurare l'ancoraggio delle forze di trazione dovute allo sbalzo della trave o le forze di trazione
dovute ai carichi vento.

Il calcolo di questo elemento non viene trattato in questo esempio.

7 Osservazioni finali
La costruzione di questo esempio stata volutamente scelta molto semplice. Le diverse tappe del
calcolo sono state semplificate in modo da poterne permettere l'esecuzione in modo semplice e
rapido. Per la stessa ragione sono stati semplificati i carichi e le combinazioni considerate. Un
calcolo di questo tipo adatto, come gi sottolineato all'inizio, in fase di predimensionamento o
dimensionamento preliminare della struttura della copertura. in questo modo infatti possibile
definire le dimensioni degli elementi strutturali principali, determinare le caratteristiche essenziali
della struttura e quindi procedere a tutte le valutazioni di tipo economico, estetico, o basata sulla
logistica della messa in opera su una base concreta e molto realistica.

Andrea Bernasconi - Gerhard Schickhofer
Un esempio di calcolo


ho_lz corso sull`uso strutturale del legno F2 - v.12.09.05 - 26 -
Le soluzioni proposte in questo esempio non rappresentato beninteso l'unica via possibile; esse
hanno unicamente lo scopo di mostrare gli elementi rilevanti dal punto di vista del calcolo e del
dimensionamento.

Sulla base di informazioni di questo tipo possibile procedere alla scelta ed alla definizione nel
dettaglio della struttura. A questo punto occorre comunque e sempre procedere al calcolo ed alla
verifica statica della costruzione in modo dettagliato e approfondito. Questa procedura - usuale e
indispensabile per ogni tipo di struttura portante, indipendentemente dal materiale con cui viene
eseguita - resta comunque un compito per un ingegnere specialista della strutture portanti
dell'edilizia.

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