Ortiz de Urbina
Il dogma di Efeso
In: Revue des études byzantines, tome 11, 1953. pp. 233-240.
Ortiz de Urbina I. Il dogma di Efeso. In: Revue des études byzantines, tome 11, 1953. pp. 233-240.
doi : 10.3406/rebyz.1953.1086
http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/rebyz_0766-5598_1953_num_11_1_1086
IL DOGMA DI EFESO
come la passione, senza ehe questo significhi ehe la divinità sia morta
ο sia risorta. 3) Percio confessiamo un solo Cristo e Signore non
« coadorando l'uomo insieme al Verbo » ma adorandolo como un solo
Figlio, perché il corpo non è estraneo al Verbo e con esso siede alla
destra del Padre. Se non si ammette l'unione secondo Fipostasi si
divide il Figlio in due, l'uno naturale e l'altro per grazia. Ne basta dire
ehe il Verbo ha preso il « prosopon » [nel senso di Nestorio] dell'uomo,
ma bisogna dire ehe si è fatto carne, e cioè « ehe come noi partecipô
del sangue e délia carne e si approprié il nostro corpo, e si fece uomo
dalla donna senza lasciare di essere Dio ».
Dai punti rilevati è evidente, secondo me, ehe la divina maternità
di Maria, siccome punto cardinale in contradictor io è stata espressa-
mente e direttamente definita nel giudizio dogmatico del concilio di
Efeso (i).
I. Ortiz de Urbina, s. i.
Pont. Istituto Orientale. Roma
(1) Mi sembra ehe nell' Enchiridion dei simboli si dovrebbe trovare sia la II lettera di
S. Cirillo a Nestorio ehe la II di Nestorio a Cirillo, accompagnate dalla sentenza dei Padri
di Efeso.