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.·.

In Albania sulle orme di Roma


L'arch eo log ia politica di Luigi Maria Ugolini

tejano Magnani N egli ultim.i anni si è assistito C iò ha contribuito al ritrovamento 31


allo sv,iluppo di un notevole interesse di una documentazione inedita che .
per le indagini archeologiche condotte si credeva perduta e che in realtà era solo
in Albania tra il 1924 e il 1943 dimenticata in diversi archivi, fra i quali
dalla missione archeologica italiana, soprattutto l'Archivio di Stato di Tirana
....... ....
e in particolare per la figura di Luigi e il Museo della C iviltà Romana.4
; • ..i "'
Maria Ugolini, che della missione Tali missioni, assieme ad altre operanti
fu il principale protago nista oggi in AlbaniaS, sono uno dei risultati .. ...'
e responsabile fino al 1936, anno
della sua prematu ra scomparsa.
della mutata situazione geopolitica
nei Balcani, delle trasformazioni in senso • . •
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Le ragioni di questo interesse sono democratico e del graduale assestamento
molteplici. Un ruolo fondamentale della realtà interna albanese nel corso degli " .l
è stato giocato inizialmente dal dibattito ultinli due decenni. Esse riflettono ._
sull'archeologia italiana duran te da un punto di vista culturale le nuove ... セ@
Mセ@
il ventenni o fascista 1, inserito nel contesto relazioni politiche ed economiche, .,. •r'J"t
di un più ampio processo di rilettura dai cui esiti chiaramente dipendono
della natura politica dell'archeologia
e in generale degli studi classici. 2 Sono
e ai quali al tempo stesso contribuiscono,
alla luce di una stretta collaborazione
--· 1

stati studiati presso l'Archivio Storico tra i partner stranieri e gli archeologi
del Ministero degli Esteri i documenti e gli studiosi albanesi.
uffic iali relativi all'organizzazione L'esistenza di un dialogo effettivo
della missione italiana in Albania, fa sì che, almeno dal punto di vista
.. sulla cui base è stato possibile ricostruire dell'archeologia, oggi l'Albania
ᄋセ@

.. il contesto politico e ideologico


nel quale essa si svolse e indagare
la complessità delle relazioni politiche
non appaia più come una terra
di conquista e colonizzazione culturale,
ma un luogo di incontro

---- e degli intenti coi quali U golini la guidò


per dodici anni . Importante
si è rivelata inoltre la celebrazione
e approfondimento delle reciproche
diverse esperienze. Tuttavia, il nesso
inevitabile tta archeologia, politica
del centenario della nascita ed econonua appare evidente, ad esempio,
dell 'archeologo, che ha fornito l'occasione nella pagina della Butrint Foundation
per una migliore ar6colazione (http:/ / www. butrintfound.dial. pipex.com/
dei connotati della sua personalità, aims. htm) in cui si presentano gli scopi
...,
dal punto di vista umano e scientifico,
anche attraverso il recupero di una
memoria locale e di una raccolta
di articoli dedicati alle attività di U golini
della Fondazione. In questo senso si può
leggere an che la significativa ristampa
del volume di U golini, Butrinto.
Il mito di Enea, gli scavi, da parte dell'Istituto
-
apparsi su numerosi guotidiani e riviste Italiano di Cultura di Tirana, nel 1999,
dell 'epoca.3 Il fa ttore determinante è stato con la presentazione di M ario Bova,
comunque l'avvio di nussioni regolari ambasciatore d' Italia in Albania,
di scavo a Fe1lice e soprattutto a Butrinto, nella quale U golini viene definito
a opera rispettivan1ente delle Università un "convinto liberale, sempre impegnato
di Bologna e di Norwich. sul fronte sociale e democratico" .
セ@ .
l. Petri cioli 1986 e 1990; Zevi 1986; Guidi 1996. ucilizzare tale mareriale.
2. N ationalism -and archaeology 1996; Antike und
Altertumswissenschaft 200 1.
3. Ki ngrazio il Comune di Bertino ro per avermi concesso di

--·
Ugolini in divisa
da alpino.

32 una proposta tanto allettante ma che


al tempo stesso presentava evidenti
difficoltà. La definizione dei termini
della missione aveva richiesto una lunga
discussione tra lo stesso Mussolini,
Roberto Paribeni, allora responsabile
delle Missioni scientifiche italiane
in Levante e figura chiave dell'archeologia
italiana della prima metà del Novecento,
e il marchese Carlo Durazzo,
rappresentante italiano presso Tirana.
Nelle intenzioni di Paribeni, Ugolini
si sarebbe dovuto prestare docilmente
a servire gli interessi dell'Italia nel corso
di una missione che era stata concepita
in primo luogo come iniziativa politica.
Un dato, quest'ultimo, che emerge
chiaran1ente dalla documentazione
ufficiale conservata negli archivi di Roma
e di Tirana8, dalle notizie che apparvero
sulla stampa dell'epoca e dallo stretto
concatenamento della vicenda
a:rcheologica e della situazione
politica internazionale.

l rapporti fra Italia e A lbania


L'interesse dell'Italia per l'Albania risaliva
a diversi anni addietro e aveva matrici
eminentemente politiche e strategiche.
La regione infatti rivestiva una vitale
importanza per il controllo dell'Adriatico
Luigi Maria Ugolini riguardante la fonte sacra della Panighina, e al tempo stesso per una più ampia
Nato a Bertinoro, in Romagna, una località nei pressi di Bertinoro, strategia di influenza politica
1'8 settembre 1895, Ugolini aveva che nel 1924 sarebbe stata pubblicata ed economica dell'Italia nei Balcani,
combattuto come alpino nel corso nei Monumenti Antichi dell'Accademia dove il neonato Regno d'Italia aveva
del primo conflitto mondiale, dei Lincei.6 Aveva poi frequentato i111 diverse occasioni tentato di trarre
riportandone la perdita di un rene la Scuola archeologica di Roma. profitto dalla complessa situazione politica
e l'infermità del secondo che poi Dal 1923 era iscritto al partito fascista J determinata prima dal progressivo
lo avrebbe condotto a una prematura Nella primavera del 1924 Ugolini disfacimento dell'impero ottomano e poi
scomparsa. Nel 1918 si era iscritto fu incaricato della prima missione dalla caduta dell'impero austro-ungarico.
all'Università di Bologna, presso la Facoltà archeologica italiana in Albania. La scelta Durante il primo conflitto mondiale
di Lettere, dove aveva avuto come maestri era ricaduta su di lui in quanto, essendo l' Italia aveva costituito una testa di ponte
Gherardo Gherardini e, alla morte un giovane studioso ancora inesperto nel paese, occupando in funzione
di questi, Pericle Ducati, laureandosi ma sufficientemente ambizioso, si trovava antiaustriaca il porto di Valona, da cui
nel 1921 con una tesi in archeologia nella condizione di non poter rifiutare le forze armate italiane avevano operato

6. Ugolini 1924. 7. Zevi 1986: 17 1; Susini 1996: 107- 108; Gilkes 2003:3-4. 8. Petricioli l 986: 25-29, e 1990: 268-287; Zevi l 986.
Carta dell'Albania
con i viaggi
di esplorazione
di Ugolini.

verso il Montenegro e la Serbia, fortemente voluta e appoggiata da Justin 33


ma nel 1920 il porto era stato Godart, un uomo politico eli primo piano
abbandonato in ottemperanza agli accordi che ben conosceva la regionelS- mirava
internazionali, lasciando solo un limitato anche a consolidare la presenza
presidio a Saseno, all'imbocco della baia e gli interessi economici della Francia
eli Valona.9 Gli interessi strategici nei Balcani. 16 N el mese eli luglio Pari beni
ed economici (in particolare nel settore lavorava ancora al progetto eli una
minerario e in quello petrolifero), missione italiana che operasse al recupero
tuttavia, continuavano a essere pressanti delle attestazioni e delle vestigia veneziane
>
e l'archeologia fu chiamata a svolgere sull'isola eli Corfù, da dove si sarebbe o
un ruolo importante, con funzione ben potuto sorvegliare l'Albania. ;Il

eli velato controllo della situazione Per non insospettire eccessivamente


albanese, in particolare dopo che le autorità greche sulle reali ambizioni
la conferenza eli pace del 1921, stabilendo meditava eli affidarne la direzione
la tutela italiana sull'Albania, aveva offerto a una nota studiosa eli storia dell'arte,
all'Italia l'opportunità eli ritornare la professoressa Eva Tea. 17
ad avere un ruolo attivo nei Balcani. IO Gli eventi decisero diversam ente. Il 27
Fino al 1923 l'attenzione italiana agosto, la commissione internazionale
per l'Albania dal punto eli vista guidata dal generale Enrico Tellini,
archeologico si era limitata a episodiche che su incarico della Società delle Nazioni
indagini. N ell'o ttobre del 1901, era stato presiedeva alla definizione dei confini セャ@ A R
lo stesso Paribeni a compiere un rapido tra Grecia e Albania, fu massacrata
J O N l O
sopralluogo 11, e più recentemente in un agguato nei pressi eli Giannina. 18
vi si era recato Biagio Pacel 2, che Mussolini avanzò al governo greco 10,0 ti ti Jt •• iO(•

in seguito avrebbe pubblicato un resoconto richieste palesem ente pretestuose, CARTA DELL'ALBANIA
degli scavi e delle ricerc he condotte al cui rifiuto fecero seguito con il tracciato Khematico dei viagi
in Albania dalla missione italiana 13, il bombardamento e l'occupazione compiuti aella prima esplorazione (1924).
e che non a caso aveva auspicato militare eli Corfù , che si protrasse fino
che qualche giovane studioso italiano alla fine eli settembre. 19 Le ripercussioni in Albania fu concepita in termini
attendesse in futuro a una accurata politiche internazionali dell'episodio quanto mai modesti. Come aveva indicato
ricognizio ne archeologica della regione. 14 e la definitiva approvazione dell'accordo Paribeni, per dare risalto alla presenza
L'occasio ne si produsse nel 1923. archeologico tra Francia e Albania italiana e controbattere l'attività francese
N el settembre di quell 'anno, infatti, - un vero e proprio smacco per l' Italia- sarebbe stato sufficiente compiere qualche
fu stipulata una convenzione tra Fra ncia ebbero come conseguenza indagine nell'area lasciata libera
e Albania che concedeva ai Francesi sull 'archeologia italiana nei Balcani dai Francesi e preparare con poca spesa
la possibilità eli svolgere scavi e ricerche la scelta eli una soluzione che prevedesse una pubblicazione che potesse soddisfare
in vaste aree dell 'Albania settentrionale un più diretto coinvolgimento e l'avvio l'orgoglio nazionale albanese illustrando
e centrale. L'Italia fino a quel momento eli una missione archeologica vera e propria. i legami con i remoti progenitori illiri
era rimasta a guardare, confidando e le vicende eroiche della lotta contro
in un esito negativo delle trattative La missione archeolo<f?ica in A lbania i Turchi. La "persona idonea a cacciarsi
franco-albanesi, pur essendo evidente Seguendo comunque le direttive dettate nello spinaio della antichissima etnografia
che la missione fra ncese - che era stata dallo stesso Mussolini , la missione balcanica" per svolgere questi compiti

9. Susini 1996: 108. 13. Pace 1951. l7. Petri cioli l990: l92- l93.
IO. Petricioli 1990:268-269. l4. Pace l920: 286. 18. Sui diversi aspetti , sto rici e gi uridici, relativi all'episodio
l l. Paribeni l903. l 5. ulla sua figur.> si veda Godart 2004. di Giannina, si veda o ra Il caso Tellini 2005.
12. Pace 1920. 16. Godart 1922. l9. Lowe, Marzari l975: l94-200; Mack Smith l976: S-6.
34

e per accattivarsi le simpatie del governo nel frattempo, i Fra ncesi aveva no per una concessione di scavo, indicando
albanese fu individuata nel giovane concentrato l'attività di scavo sotto comunque nel sito dell'antica Fenice,
Ugolini20, il quale rispose tempestivamente la direzione di Leon Rey. 22 A giugno capitale della Lega epirota, anch'esso
e in modo adeguato alle aspettative. U golini fu in grado di fare un primo visitato da U golini, il luogo più adatto
Senza una programmazione precisa, rapporto della propria attività, nel quale per un primo intervento25 L'importante
nella primavera del 1924 U golini effettuò sottolineava la sua azione in favore centro infatti sembrava possedere
in due mesi una ricognizione su ampia degli interessi italiani e caldeggiava le caratteristiche ideali per mettere in luce
scala del territorio albanese, da Durazzo un più concreto intervento it caratteri originali della cultura indigena
a Butrinto. Muovendosi perlopiù a piedi che contrastasse o addirittura scalzasse e il livello di commistione con la cultura
o con mezzi reperiti in loco, egli percorse la presenza rivale dei Francesi.23 greca. Tra l'autunno del 1924 e quello
le regioni settentrionali e quelle La situazione politica in Albana era del 1925, U golini alternò alc uni soggiorni
meridionali , seguendo un itin erario però assai precaria a causa dello scontro in Albania, dove nel frattempo Zogu aveva
che lo portò a visitare le principali tra la fazione reazionaria capeggiata assunto poteri dittatoriali, alla frequenza
località di interesse protostorico, classico da Ahmet Zogolli, più noto come Zogu, della Scuola archeologica di Atene. 26
e medioevale. Trascurò volutamente l'area e l'opposizione democratica guidata La prima campagna di scavo a Fenice,
centrale e il sito di Apollonia, che era da Fan Noli24, e Paribeni suggerì !tUttavia, ebbe inizio solo nell'agosto
stato già indagato da una missione di aspettare che si evolvesse stabilmente del 1926, grazie a un permesso
austriaca agli inizi del secolo2t, e dove, prima di procedere con le richieste provvisorio, a causa del ritardo nella

20. Si veda Petricioli 1990: 270-274. sei numeri della rivista Alba11ia, apparsi tra il 1925 e il 1939. 26 . Sulle attività di U golini presso la cuo ia di Atene, si veda
2 1. Pa<Sc h 1904; Praschniker. chober 19 19. 23. Petricioli 1990: 275. Della Seta 1925- 1926.
22. Ugolini 1927: lX. l risultati delle ricerche svolte dalla 24. Pollo, Puto 198 1: 184-1 96.
mission e fran cese a Durazzo e Apollonia furono pubblicati nei 25. Petricioli 1990: 275-276.
l'accampamento Collezione di oggetti
a Fenice nel 1927 comprendente mazzuoli
(da De Maria 2002). litici preistorici.

concessione dell'autorizzazione necessaria nel 1927 la missione a Fenice cominciò 35


da parte delle autorità albanesi. L'iter della a prendere consistenza, con l'arrivo
domanda, infatti , procedette di pari passo di Dario Roversi Monaco30, ma i fondi,
con i negoziati per la stipula del Trattato nonostante persino Mussolini fosse
di Amicizia e Sicurezza italo-albanese, più volte intervenuto presso il Ministero,
che si conclusero solo nell'autunno continuava no a non essere stanziati , tanto
del 1926, e rappresentò uno strumento che alla fine di settembre, dopo due mesi
utile al loro buon esito.27 Ugolini ribacli di campagna, i lavori furono sospesi.
infatti in numerose occasioni di aver Contemporaneamente, i risultati raggiunti
attivamente contribuito alla realizzazione nel corso delle attività archeologiche
dell 'accordo italo-albanese grazie al felice cominciarono a essere resi noti attraverso
esito delle proprie ricerche archeologiche, una serie di pubblicazioni scientifiche
che aveva no destato l'interesse di Zogolli e la diffusione di notizie su quotidiani
e avevano contribuito a rafforzare l'idea e periodici italiani e stranieri .
che l'amicizia tra i due popoli avesse Non si trattava solo di provvedere alla
profonde radici nel passato.28 pubblicazione scientifica delle ricerche,
A queste difficoltà si ven ne a sommare ma soprattutto di ottenere una risonanza che indussero U golini a tale radicale
la mancanza di fondi , un problema internazionale e di contrattaccare rispetto mutamento dei programmi, indizio
che si sarebbe rivelato cronico alle iniziative dei Francesi. N ella senz'altro di una accresciuta autonomia
per la missione albanese e che era dovuto primavera del 1927 era uscito il volume e della consapevolezza del proprio ruolo,
precisamente alla sua particolare natura. A lbania an.tica, che raccoglieva i risultati si devono probabilmente annoverare
Essa, infatti, era stata concepita all'interno della prospezione compiuta nel 1924, le difficoltà logistiche e finanzi arie
del programma del Ministero degli Esteri, la cui diffusione fu finanziata incontrate fino a quel momento a Fenice,
di cui era a capo lo stesso Mussolini , dal Ministero degli Esteri sul fondo e la ricerca di un sito che garantisse
ma una volta regolarizzata sarebbe dovuta per le spese segrete dipendenti dagli un rinnovato apporto e una maggiore
dipendere finanziariamente dalla Pubblica avveni menti internazionali.31 Il volume adesione all'ideologia e alle esigenze
Istruzione, alla pari delle altre missioni. fu fin dall'inizio concepito come il primo della propaganda fascista.
Questo non era avvenuto, forse perché di una serie di cui costituiva Per quanto estremamente proficue dal
Ugolini intendeva mantenere una certa l'introduzione e la cui consistenza punto di vista scientifico33 e anche sotto
autonomia nelle scelte dei propri si sarebbe modificata nel tempo. il profilo politico, le indagini a Fenice
programmi29, e ciò aveva comportato Il secondo volume, dedicato allo scavo non aveva no prodotto alcun risultato
il sorgere di una forte diffidenza nei suoi sull 'acropoli di Fenice, apparve solo eclatante, e le eccezionali dimensioni
confronti da parte del Ministero nel 1932, esplicitamente a cura dell'acropoli fortificata non sembrava no
dell 'Istruzion e e il conseguente ritardo del R . Ministero degli Affari Esteri, un elemento sufficiente a stimolare
nello stanziamento dei fondi. ma il testo, corredato delle illustrazioni, l'attenzione dell'opinion e pubblica
Per sopperire alle necessità finanziarie era già stato ultimato da U golini sugli scavi. Butrinto rispetto a Fenice
della missione, che era stata dotata nell'inverno tra il 1927 e il 1928, poiché presentava il vantaggio di essere più
del materiale da campo niente meno egli intendeva dedicarsi a una nuova facili11ente accessibile e meno isolata,
che dal Ministero della Guerra, U golini, impresa.32 di vantare la tradizione di una lontana
che ne fu inizialmente il solo N el frattempo, infatti , la missione si era fondazione troiana e di essere stata cantata
componente, dovette talvolta fa re ricorso trasferita da Fenice a Butrinto, antico da Virgilio, che vi aveva ambientato una
alle proprie risorse personali. Solo centro epirota-caone. Tra i motivi delle principali tappe del viaggio di Enea .

27. Si veda Petricioli 1990: 277-278. 29. Petricioli 1990: 282-283. appunto agli scavi dell'acropoli di Feni ce, e in qu ei giorni
28. Ugolini 1928: 30. Si veda anche lo stralcio della conferen za 30. Do nati 1996. U golini aveva provveduto a fornire all'editore TummineUi
tenuta da Ugolini il 19 gennaio 1928 nell 'aula magna 31. Zevi 1986: 177. il materiale scritto e fotografico; Miraj 2003: 25-26.
del Collegio R o mano, ri portato su LA Gaz zetta di Puglia 32. Su Il Popolo d'Italia del 29 di cembre si dà per imminente 33. De Maria 2002.
del 20 ge nnaio 1928. C fT. Zevi 1986: 175. l'uscita del secondo volume di Alba11ùr aurica, dedicato
Fenice, scavo fuori
da una cisterna
(da Gilkes 2003).

3& Diretti verso le sponde dell'Italia


alla ricerca di una nuova patria, Enea
e i profughi troiani vi incontravano
Andromaca ed Eleno, che qui aveva
costruito una parva Troia, copia
e simulacro della patria perduta,
e ricevevano il vaticinio del glorioso
futuro che li attendeva.34 La nuova
località si prestava dunque felicemente
a fornire alle attività archeologiche
italiane in Albania quel risalto pubblico
che poteva agevolarne il finanziamento,
soprattutto in concomitanza
con l'approssimarsi delle celebrazioni
del bimillenario virgiliano, previste
per il 1930, attorno alle quali si rafforzava
la costruzione ideologica fascista
della romanità, del legame ereditario
tra l'antica e la nuova Roma.
In quest'ottica, attraverso i legami
del passato, quelli attestati
archeologicamente e quelli leggendari,
si fondavano e legittimavano idealmente
le mire che l'Italia da tempo nutriva
nei confronti dell'Albania e che, ancora
parzialmente celate, non avrebbero
tardato a manifestarsi.
Virgilio, che aveva fornito
la giustificazione in chiave mitica
del regime augusteo, diveniva ora
strumento del radican1ento storico
e mitico a un tempo del regime fascista
che a quello intendeva sempre più
esplicitamente richiamarsi. In quest'ottica
propagandistica di rinascita della
romanità, il momento greco di Fenice
- nella quale, peraltro, la presenza illirica
appariva tardiva - veniva abbandonato
a favore di un'area che si presentava
interessante soprattutto per quanto
riguardava l'epoca protostorica
e l'età romana. Oltre al rinnovato apporto
all'ideologia fascista, lo spostamento delle
ricerche a Butrinto sembrava infine più
promettente per il prestigio e l'ambizione

34.Vi rgilio, E11dde III , 292-505. C fr. Magnani 1996.


L'ospitalità albanese
(foto tratta da Ugolini
In Albania sulle orme di Roma
1928).

personale dell'archeologo che ne era stato


il promotore.
Gli accordi con le autorità albanesi
per il trasferimento della missione
a Butrinto furono conclusi già a dicembre
e la missione poté avviare le ricerche
nel nuovo sito fin dall'inizio del 1928.35
Il nuovo progranuna di ricerca colpì
nel segno e ottenne ben presto brillanti
risultati. Fin dal primo anno furono
parzialmente portati alla luce le mura
dell'acropoli, con la porta orientale
(poi denominata Porta Scea) , il teatro,
alcuni ambienti appartenenti alle terme
e il battistero bizantino, e furono
rinvenuti numerosi mosaici e alcune
statue, fra cui la testa della cosiddetta
"dea di Butrinto", splendida copia romana
che in seguito fu al centro di una intricata
vicenda di esportazione, risoltasi solo
pochi anni or sono.36 Nel corso degli
anni successivi gli scavi proseguirono
con grande fortuna e la missione attività di pubblicazioni, dietro la quale
fu rafforzata dall'arrivo di un nutrito si scorge ancora la direttiva di Mussolini,
gruppo di giovani e valenti studiosi, Ugolini cominciò una lunga serie
fra i quali Luigi Cardini , Carlo Ceschi, di conferenze in numerose città europee,
Igino Epicoco, Luigi Morricone, Claudio raccogliendo un successo straordinario,
Sestieri. Questa nuova dimensione di cui rimane larga eco nei quotidiani
della nùssione consentì a Ugolini dell'epoca e nei resoconti degli addetti
di dare saggio delle proprie capacità d'ambasciata.
di organizzazione e direzione dei lavori, La sua prematura scomparsa, seguita
attraverso la realizzazione di un progranm1a da quella di Pirro Marconi, che gli era
di ricerca straordinariamente complesso succeduto alla guida della nùssione,
e completo, che prevedeva l'indagine provocò l'abbandono quasi completo
non solo del sito di Butrinto, dalle origini dei programmi originari. Solo una parte
all 'età veneziana, ma anche l'esplorazione del materiale inedito fu in seguito
accurata del territorio circostante. Qui pubblicata39; la documentazione relativa
furono indagati altri siri di particolare al teatro e al battistero di Butrinto, oltre
rilievo, come il colle di Kalivò e il Monte che agli insediamenti limitrofi, rin1ase
Aetòs37, e si diede avvio alla prospezione invece archiviata presso il M useo della
di grotte e insediamenti che in seguito Civiltà Romana fino al suo recente
avrebbero rivelato la loro eccezionale recupero da parte di Oliver Gilkes,
importanza.38 A partire da questo che ne ha avviato la pubblicazione
momento, oltre a provvedere a una intensa sotto l'egida della Butrint Foundation40,

35. Miraj 2003: 25-26. 38. Francis 2001; Explorations in Albania 2005.
36. Zevi 1986: 179-183; Papadopoulos 1996; Gilkes 2002. 39. Ugolini 1937 e 1942. La cosiddetta
37. Kalivo 2005. 40. The Theatn: 3\ Butrint 2003; Kalivo 2005. "dea di Butrinto".
Il teatro di Butrinto
In Albania sulle orme di Roma {da Donati 1996).

38 consentendo finalm ente di potere della costante attenzione per la stratigrafia ー」 セ イ ウッョ 。ャ ・@ coinvolgimento con il fascismo,
apprezzare pienamente gli aspetti scientifici di scavo, una caratteristica non comune l'adesione all'ideologia, la partecipazione
del lavoro svolto dall 'archeologo fra gli archeologi suoi contemporanei. a un programm a che fu a un tempo
romagnolo. Tra i suoi meriti si deve ascrivere culturale e politico.
Questi, dall'inizio del 1930, aveva la definizi one di un programma In questo senso, gli articoli dei quotidiani
incominciato a interessarsi delle antichità di ricerche completo, che intendeva e delle riviste dell 'epoca, confrontati
dell'isola di Malta, dove aveva soggiornato mettere in luce periodi e aspetti diversi, con la documentazione scientifica della
tra gennaio e marzo per tenervi una serie al fine di costituire un quadro il più nùssio ne, consentono forse di form ulare
di conferenze, dando sfogo al proprio ampio possibile delle aree e delle regioni qualche considerazione interessante.
attivismo e ritornando a un ambito indagate. O ccorre anche riconoscergli Quanto meno essi rivelano l'aspetto
d'indagini pre e protostoriche che una sincera volontà di salvaguardare plllbblico della missione, ciò che di essa
da sempre lo aveva interessato. Anche il patrimonio archeologico e artistico si voleva mostrare non solo ai lettori
in questo caso, con la differenza locale attraverso la conservazione italiani ma a quelli europei e, al tempo
sostanziale che a Malta non fu condotta e il restauro dei monumenti e la creazione stesso, ne riflettono il grado di ricezione
alcuna indagine archeologica, la morte di musei locali ; il che non impedì che e l'accoglienza. Il fasc icolo di articoli
venne a troncare un lavoro in fieri che gli venissero mosse gravi accuse circa conservati a Bertinoro, in particolare,
era stato concepito da molti punti il trafugamento di alcuni reperti , per altro come mostrano alcuni interventi in esso
di vista sulla falsariga di quello albanese oggi risultate sostanzialmente infondate. 43 contenuti , relativi a fa tti locali
e che prevedeva la pubblicazione Del tutto personale è poi l'attenzione o stre ttamente personali, costituiva
di una serie di volumi sulla civiltà maltese, etnografi ca, che trova espressione nel testo la raccolta privata di Ugolini
di cui apparve solo il primo, a carattere e nelle immagini , e che meriterebbe ed è importante per comprendere
introduttivo, seguito poi dallo studio di essere attentam ente indagata. alcuni aspetti meno conosciuti della
di Carlo Ceschi sull'architettura templare.4 1 Particolarmente efficace appare la sua pcersonalità del suo curatore.
attività di divulgazione, condotta non solo La prima notizia delle ricerche condotte
L'archeologo e il pubblicista tramite gli scritti, scientifici e non, in Albania apparve sulla Gazzetta di Puglia
Quella di U golini fu indubbiamente una ma anche grazie alle numerose conferenze del 18 novembre 1926, in un trafiletto
personalità complessa, assai più di quanto che lo videro impegnato in Italia dedicato genericamente alle attività
si potesse immaginare fino a pochi anni e in gran parte d'Europa, e nel corso archeologiche italiane all'estero,
addietro. I suoi scritti ritrovati negli delle quali egli nùse in mostra le proprie e fu poi tradotta sul Dielli, il giornale
archivi romani ne documentano in fa tti doti di comu nicatore. Accompagnando albanese pubblicato a Boston, nel nu mero
le capacità professionali, come studioso il discorso con le immagini delle del 7 dicembre. Da questo momento
e archeologo, come direttore diapositive egli seppe creare attorno inizia una presenza sempre più cospicua
e organizzatore di una attività a sé una grande notorietà, grazie di informazioni , notizie e articoli relativi
molto ampia di scavi e prospezioni . alla quale riuscì a mantenere attiva alla missione sui quotidiani e sulle riviste
Soprattutto ne emergono le capacità la missione a Butrinto anche quando non specializzate che, con al ti e bassi,
innovative, come ad esempio l'ampio i rapporti tra Italia e Albania prosegue fino al 1943 e consiste
utilizzo della fotografia come conùnciarono a deteriorarsi.44 in oltre cinquecento articoli face nti
testimonianza dello scavo, con il lascito Proprio queste evidenti capacità, che riferimento alle attività della missione,
di una documentazione che appare ancora si accompagnavano al fi uto indubbio ma si può ragionevolmente presumere
oggi straordinaria; non manca persino per la scoperta, hanno indotto in alc uni che un numero in1precisato di articoli
la documentazione cinematografi ca, casi a una certa indulgenza nei confronti possa essere inevitabilmente sfuggito
utilizzata in chiave pubblicitaria della sua figura, rispetto ai giudizi assai alle due raccolte organizzate a Bertinoro
e divulgativa.42 La sua preparazione come critici che hanno prevalso nella critica e a R oma. A questa attività più o meno
protostorico è probabilmente all 'origine moderna. Sono in gioco da un lato il suo diiretta di divulgazione, dietro la quale fin o

41. Ugolini 1934; Ceschi 1939. 43. Z evi 1986: 179- 183; Gilkes 2002. del lavoro di U golini, si vedano Gilkes, Mirnj 2000; G ilkes
42. Rarnbaldi 2002. 44. Per una pie na riva]urazio ne degli aspecti tecnici e scientifici 2003; De Maria 2002.
al 1935 si vede la mano di U golini , nel popolamento del territorio a partire individuati nella figura eroica
che forse talvolta forni va ai giornalisti dall'età antica, forn endo dunqu e una di Skanderberg e nella matrice
un canovaccio già precedentemente importante attestazione della discendenza illirica (antica e dunque unitaria)
predisposto45, si devono ovviamente dei moderni Albanesi dagli antichi Illiri . della popolazio ne.48
aggiungere cinque volumi , una sessan tina Egli veniva in tal modo Da parte italian a, rafforzare questo
di articoli scientifici, due piccole guide incontro, sia pure attraverso grosse sentin1ento e dunque riconoscere
e alcuni cortometraggi che costituiscono difficoltà, alle direttive di Paribeni, l'autonomia dello stato albanese sarebbe
il lascito, edito, della missione. A parte, che a loro volta corrispondevano a ben dovuto servire a cancellare la diffidenza
ovviamente, i lavo ri dedicati a Malta.46 precise esigenze avvertite con forza e i sospetti suscitati dal diverso
Accompagnato da una vasta eco sui in Albania. Lo smembramento degli atteggiam ento tenuto dall'Italia
quotidiani 47, nella primavera del 1927 imperi austro-ungarico e ottomano nei decenni precedenti nei confronti
apparve il primo volume della serie aveva fa tto emergere infatti una compie sa delle regioni orientali dell 'Adriatico.
A lbania antica, nel quale U golini situazione etnica caratterizzata da forti A più riprese, nel corso del volume,
presentava i risultati delle esplorazioni dissidi e da una precaria stabilità. U golini sottolinea pertanto l'antichità
condotte nel 1924. Rispettando l nuovi stati che erano da poco sorti, dei rapporti e degli scambi tra Albania
le direttive ricevute, egli passava e la cui definizion e territoriale aveva e Italia, ricordando le tracce di influenze
in rassegna un gran numero di località, impegnato duramente le delegazioni illiriche dal punto di vista etnico
spaziando dalla preistoria all'epoca internazionali , avvertivano l'esigenza e linguistico tra gli antichi Veneti a nord
veneziana e soffermandosi su luoghi di rafforzare la propria unità e il proprio e gli Iapigi e i Messapi a sud. Al tempo
di particolare interesse, come la necropoli sentimento nazionale attorno ad alcuni stesso, tuttavia, rimarca il fatto
di Komani, la cui documentazione elementi fondanti e vincolanti, che le influenze culturali muovono
suggeriva l'esistenza di una continuità che nel caso dell 'Albania erano stati in direzione diametralmente opposta,

45. Su alcuni aspecri rilevanti della raccolta di articoli si veda 46. L'elenco deUe pubblicazioni è curato da Gilkes, Po lci 2003. (L. M . Ugolini); C iomale d'Italia, l ottobre (G. Q. Giglio li).
C icala 1996. 47. Dielli, 22 marzo (F.Argo ndizza); C iomale d' Italia, 30 marzo 48. Wilkes 1992: 3- 13; Kaiser 1995: 114- 11 5.
l c:omponenti della
missione del 1930.

ma è fattore cospicuo nel risveglio


delle latenti energie di una stirpe,
di una nazione, potrà giovare assai
alla promettente rinascita albanese.
È bene che nella esplorazione
archeologica dell'Albania, non manchi
l'Italia, anzi è doveroso che l'Italia
sia in tale impresa in prima linea
e che superi quanto hanno fatto sinora
i francesi, i quali hanno scelto in Albania
il centro antico più celebre, la città figlia
di Corcira,Apollonia, la odierna Pojani".
E dopo aver passato in rassegna i terni
dd volume, ovviamente dedicando ampio
spazio alle prospezioni nelle miniere
di ran1e di Puka, Ducati conclude
con l'augurio: "Arrida alla novella impresa
dall'Italia all'Illiria. L'Italia e Roma sono La recensione del volume scritta che oltrepassa i limiti di una ricerca
dunque viste come dispensatrici di cultura da Ducati, il mentore di Ugolini, strettan1ente scientifica l'esito più
e civiltà nei confronti delle popolazioni per n R esto del Carlino del 22 giugno, favorevole, il successo più lusinghiero".
illiriche attraverso contatti e legami comincia con le seguenti parole: "Albania Si trovano in questo testo gli elementi
avvenuti nel passato ma sulla base antica! La rude terra schipetara che sembra fondamentali , le linee guida della
dei quali ovviamente si possono protendersi dalla massiccia Balcania, missione, il cui scopo è non solo
giustificare gli interessi del presente. quasi desiosa di congiungersi con la terra scientifico ma forse principalmente
Ed è proprio in questo ultimo senso di Otranto, di unirsi come in un contatto politico. Rafforzando il sentimento etnico
che il suo argomentare assume i toni fidente di abbandono alla elegantissima albanese attorno all'eredità illirica,
della propaganda, allorché penisola italica, deve vantare nei residui si distingue il neonato stato dai vicini
l'approfondimento del tema etnico archeologici quei documenti nobilissimi serbi e greci, ma al tempo stesso
viene a concludersi con l'integrazione di vita lontana che possono infondere lo si proietta nella sfera culturale
della regione albanese nell'impero nella sua gente la fiducia nell'avvenire e poi politica romana. Ed era appunto
romano. Significativo, a questo proposito, suo di piccola, ma fiera e, alfine, libera questa l'intenzione di U golini.
e pertanto ripreso da più commentatori nazione. Il 14 giugno era invece apparso
sui quotidiani, è l'episodio narrato Nell'ora attuale, in cui sul piccolo SUl n Lavoro d'Italia, a firma di U go
da Ugolini delle attività di prospezione paese montanaro e costiero si appuntano Antonielli, un articolo intitolato
mineraria svolte dagli Italiani presso Puka, le cupidigie ingorde di cupidi e infidi Archeologia "politica". In Albania sulle
vicino a Scutari, nel corso delle quali vicini, l'Albania è conscia della sicurezza orme di Roma, di cui, oltre al titolo
furono scoperti i cunicoli già scavati che le dà la limpida e forte politica emblematico, risulta significativa
in epoca romana. Gli ingegneri italiani dell'Italia fascista e, tranquilla, si avvia la chiosa finale che prende spunto
avevano riattivato " una miniera di Roma nel cammino del progresso auspicato ar1eora una volta dall'episodio
Imperiale", nel segno dunque di un'altra dai migliori suoi figli. Il richiamo di Puka: "L'archeologo esulta come
continuità. 49 all'amore e perciò alle cure delle chiunque altro ma non si meraviglia;
Le argomentazioni nazionalistiche reliquie del passato, il richiamo a quella nd suo cuore 'consapevole' quasi
e ideologicamente mirate di Ugolini archeologia, che non è speculazione aspettazione è la sorpresa . . . Da tempo
sono peraltro in piena sintonia fredda, non è arida catalogazione egli aveva dato a meditare ai 'vivi
con quanto apparve sui quotidiani. di franm1enti di civiltà scomparse, di. dentro' più che ai nemici di fuori

49. Ugolini 1927: 172.


In Albania sulle orme di Roma

gli insoppremibili segni del nostro destino sul petrolio in Albania e sulle compagnie Enea ed Eleno e riportando alcuni versi 41
d'imperio. E col segno invitto di Roma, che ne hanno in concessione dell'Eneide. È dunque possibile che già
ora e sempre, si sorpassano a volo lo sfruttamento: due sono inglesi, in quel momento si andasse formando
i mari e si violano i più gelidi silenzi". due italiane, una francese e una americana. nella mente di Ugolini l'idea
Straordinariamente sobria al confronto Il terzo volume, che contiene anche di un collegamento tra le sue ricerche
appare la recensione al volume scritta una recensione del primo volume e l'epopea virgiliana, e la migliore
da Giulio Quirino Giglioli e pubblicata di Ugolini e una breve nota sulla opportunità era appunto quella offerta
su n Giornale d'Italia del 1 ottobre. convenzione archeologica italo-albanese, da Butrinto, dove la tradizione ambientava
Egli avrebbe riservato la sua enfasi presenta un articolo assai interessante l'episodio di Eleno. Nel primo volume
retorica per il volumetto dedicato e divertente sulle potenzialità del turismo di Albania antica non ci sono indizi
a Ugolini in occasione del secondo in Albania, già oggetto delle attenzioni di un particolare interesse verso
trigesimo della scomparsaso, di una agenzia di viaggio parigina. quest'ultima località, cui sono dedicate
e per la prefazione al terzo volume Oltre al petrolio, anche l'Italia come poche pagine, ma occorre ricordare
di Albania antica, apparso postumo la Francia aveva in gioco altri e consistenti che il testo era stato ultimato già prima
nel 1942. Ligio al dovere, Giglioli interessi economici, e il caso di Puka dell'avvio dello scavo a Fenice;
sottolinea di Ugolini l'adesione ne è un esempiO, ma occorreva la prefazione infatti data alla primavera
al fascismo, il patriottismo, la fede mascherarne la natura o idealizzarla del1926.Vi comparivano comunque
e la passione inunutata con le quali sfumandola nel rinnovarsi della vicenda gli stessi versi, ma non vi si faceva
era passato dal campo di battaglia storica. Così, nella recensione di Michele menzione di Eleno. In un successivo
allo studio dell'antichità. Gervasio al volume di Ugolini, apparsa articolo, apparso su n Popolo d'Italia
Nessun dubbio, quindi, sul ruolo che su La Gazzetta di Puglia del 29 novembre del 24 settembre, Ugolini lamenta la stasi
l'archeologia era chiamata a svolgere 1927, dopo l'immancabile riferimento delle ricerche nel corso del 1927,
dal punto di vista politico e ideologico. alle miniere di Puka si può leggere constatando che l'attività della missione
Si trattava, in ogni caso, di un sentire in piena contraddizione: "Noi risentiamo a Fenice era consistita principalmente
comune per l'epoca, come dimostrano in queste parole tutto l'entusiasmo nel rilievo delle mura e che dunque
i numeri della rivista Albania curati del giovane archeologo italiano, non sarebbe mancato il lavoro negli anni
dall'antagonista francese Leon Rey, di uno studioso che è figlio dell'unico a venire "perchè il completo scavo
che pure appaiono sobri e ben curati paese che ha avuto e avrà con l'Albania di un'acropoli così vasta ...
scientificamente. Il primo volume si apre relazioni intime e sincere. Altre nazioni e con monumenti molto interrati ,
infatti con una prefazione di Godart non ci vedranno che petrolio e zone terrebbe impegnata e mobilitata entro
sulla complessa e difficile situazione metallifere da sfruttare; noi guardiamo la propria cinta la nostra missione
politica, sociale ed economica dell'Albania, a un'Albania ricca di bellezze, a un'amica per circa un decennio". Questo
che non ha perso nulla della sua attualità che deve risolvere con noi dei problemi non era però il suo desiderio: "È invece
e nella quale, nell'ambito dello sviluppo sostanziali per la civiltà europea". intendimento procedere prima a una
e della promozione economica, si indica completa e minuziosa ricognizione
nella regione una interessante meta La civiltà adriatica del soprassuolo albanese ... e poi,
per gli investimenti stranieri, che In un articolo di Ugolini apparso in un secondo tempo, scegliere le località
non si limitino alla speculazione, il 30 marzo 1927 su Il Giornale d'Italia di maggiore interesse e scavarle anche
si precisa, grazie alle possibilità e intitolato: Italia, Albania e civiltà adriatica con lavori di gran mole". Sembra dunque
di sfruttamento delle ricchezze naturali nelle più recenti scoperte archeologiche, che i "lavori di gran mole" non dovessero
e alla disponibilità di manodopera. si possono forse individuare i primi essere svolti a Fenice, dove occorre
E poiché, come recita il sottotitolo sintomi di un cambiamento di rotta negli ricordare che alle difficoltà logistiche
della rivista, anche le scienze applicate interessi e nelle ricerche dell'archeologo. si erano sommate quelle finanziarie.
sono tema di studio, il secondo volume L'articolo, che anticipava l'uscita Ugolini doveva essersi guardato attorno
comprende un articolo di Henri Maupin del volume, termina menzionando alla ricerca di una soluzione più fruttuosa,

50. Gigli oli 1937.


Butrinto. Camera
In Albania sulle orme di Roma da letto di Ugolini
nel castello ristrutturato
(da Gilkes 2003).

42 per la quale sarebbe occorso modificare volume di A lbania antica, il ministro m eridionale, confe rmando l'antichità
i piani originari . d'Albania a R oma, il console generale dei contatti tra le due sponde e di quella
La scelta eli Butrinto, come si è detto, d'Albania e altri diplomatici. che egli aveva definito la civiltà adriatica.
in coincidenza con l'anniversario Il successo ottenuto in questa occasione, La notizia non mancò di destare interesse
virgiliano e in consonanza con l'ideale per la quale era stato allestito anche in Albania, la cui preistoria veniva
eli romanità poteva garantire una maggiore un filmato girato dall'Istituto Luce, retrodatata improvvisamente a 4.000
pubblicità alla missione, contribuire in non casuale concomi tanza con l'avvio (Demokratia del 26 maggio 1928)
alla soluzione dei problemi finanziari delle indagini a Butrinto, fu il trampolino o addirittura 5.000 anni a.C. (Demokratia
e assicurare all'archeologo un prestigio eli lancio per la tournée europea del 21 luglio 1928). Su di essa tornò
e uno spazio d'azione eli ben altro rilievo. di conferenze che nell'autu nno dello persino Ducati, in un articolo apparso
L'articolo del 30 marzo risulta importante stesso anno avrebbe assicurato a U golini sul Corriere della sera del 24 gennaio 1929.
anche per altri versi. U golini vi sintetizza e alle sue ricerche una fam a internazionale. O rmai, però, le notizie sulla stampa
esemplarmente nel titolo l'intuizione Come viene riportato su fl Giornale d'Italia si concentrava no quasi esclusiva mente
che al di là del discorso razziale del 24 gennaio, in quell'importante su Butrinto, sui suoi straordinari
sull'origine etnica degli Albanesi, occasione U golini rilevò l'esistenza rinvenimenti e sulla tradizione virgiliana.
sul quale sarebbe ritornato più volte, di una preistoria albanese molto più antica La nuova dimensione acquisita dalle
come gli era stato suggerito, vi fosse della presenza illirica. "Gli Illiri, le genti indagini archeologiche italiane in Albania
un tema culturale di maggiore rilievo, che finora erano state ritenute quali si misura anche attraverso il numero
ovvero l'individu azio n e di una fase i progenitori degli Albanesi, ci appaiono crescente di articoli a esse dedicati
culturale adriatica che affondava giustamente già una seconda o più tarda dla parte della stampa estera, europea
le sue origini in epoca preistorica ondata etnica, e di essi si vedono delle e d'oltreoceano, rivelando in filigrana
e che accomunava le opposte sponde forme di cultura tali, per cui negli Albanesi la perfetta organizzazione del battage
dell'Adriatico. si palesa l'unità di razza e se ne giustifica pubblicitario.
Gli indizi erano pochi, alcuni mazzuoli le aspirazioni irredentiste". n momento culminante si ebbe nel 1930,
litici e qualche altro reperto, ma, come N el corso dello stesso anno uscì quando la celebrazione del bimillenario
egli stesso avrebbe in seguito affermato per conto dell 'Ente N azionale Industrie virgiliano venne a suggellare il successo
nel secondo volume eli Albania anticaS I, Turistiche un agile volume dal tono dell'impresa albanese. N el corso dell 'anno,
appariva no molto più importanti eli ogni divulgativo e ricco di illustrazioni, L'antica con un ampio spazio sui quotidiani,
altro rinvenimento perché aprivano A lbania nelle ricerche archeologiche italiane, fùro no organizzate due crociere virgiliane
prospettive d'indagine del tutto nuove nel quale U golini inserì alcuni paragrafi che ripercorrendo la rotta di Enea fecero
e inaspettate. La prima notizia di questi brevi ma particolarmente interessanti tappa a Butrinto, dove U golini fece
rinvenimenti fu data pubblicamente concernenti il tema delle origini illiriche g;li onori di casa. Ai crocieristi e al pubblico
il 19 gennaio 1928, in occasione della (pp. 17-20) . Gli scavi effettuati a Butrinto, dlei lettori si rendeva in tal modo tangibile
già ricordata conferenza presso il C ollegio infatti, gli avevano dato modo la continuità tra la R oma augustea,
Romano, di fronte a una platea di tutto di confermare l'esistenza di questa fase che nella leggenda di Enea aveva
rilievo che comprendeva il ministro preistorica, di cui aveva già rinvenuto trova to il proprio mito fo ndante,
della Pubblica Istruzione Fedele tracce a Scutari52 e a Fenice, che poneva e la R oma fascista, bisognosa anch 'essa
(al quale doveva i problemi sotto una luce del tutto diversa la questione dii un raelicamento mitico.
di finanziamento), il sottosegretario dell'origine della popolazione albanese,
Botrero, Paribeni, Giglioli, R oberto la cui stirpe avrebbe preceduto di secoli La civiltà mediterranea
Almagià, Franz C umont, il principe o millenni l'arrivo degli Illiri. F:orse è il caso, come suggeriscono
Pietro Lanza di Scalea, presidente Al contempo, gli oggetti su cui si fondava le più recenti indagini53, di non calcare
della R . Società Geografica sotto i cui tale ricostruzione presentava no singolari eccessivam ente la mano nel giudicare
auspici era stato pubblicato il primo affi nità con produ zioni note nell 'Italia una personalità che seppe dare un tocco

51. Ugo lini 1932:90-9 1, 139-142 e 216-2 17. 53. Gi lkes, Velia 200 l: 368-372; G ilkes 2003: 18-2 1; De M aria
52. U go lini 1927:25-26 e 162- 163. 2002:25.
ウ セ セ セゥ@
----
su Malta, il cui capitolo conclusivo 43
si intitola Oriente e ocddente e prende
in esam e le tesi sulle origini della civiltà
del M editerraneo. " Il nazionalismo
eccessivam ente spinto di alcuni studiosi
arrogava alla propria nazione il luogo
d'origine di questi progenitori, sicché
la culla della civiltà mediterranea veniva
sbalestrata per ogni dove" _57 Fra questi
studiosi, U golini prende esplicitam ente
di mira gli archeologi, gli antropologi
e i glottologi tedeschi , inneggianti
ali 'antichità della razza germanica
del tutto personale alla missione influenzati dalle vecchie teorie, e male e alla sua superiore civiltà che si sarebbe
in Albania e che, pur agendo come interpretando la massima 'ex oriente diffusa dall 'Europa settentrionale
un docile strumento della politica estera lux' ... E poi un al tro elemento, al M editerraneo. Accogliendo le idee
fascista54, si servì a sua volta delle esigenze la politica, che non dovrebbe entrare sviluppate da alcuni noti studiosi italiani,
del regime, cavalcandone alcuni terni nel sereno ca mpo della scienza, spinge come l'antropologo Giuseppe Sergi
fo rti, per ricavare lo spazio per le proprie alcuni studiosi ad arrogare alla propria e il glottologo Michele Giulio Bartoli,
ricerche scientifiche e per una carriera patria il vanto di avere dato i natali egli culla invece l'idea di una razza
personale. Come ricorda Daniele alle primitive genti europee". mediterranea preindoeuropea che, pur
Manacorda, in quegli anni solo due Così scrive U golini in una relazione attraverso commistioni con elementi
figure, tra gli arc heologi e gli scori ci sulle attività svolte a Mal ta, da tata esterni , come appunto gli Indoeuropei,
dell 'arte antica, ri fi utaro no di aderire al 1934 e conservata presso l'archivio avrebbe conservato i suoi tratti originari,
al fasc ismo. storico del Museo Pigorini a R oma, non solo fisici ma an che culturali,
La situazione non appare diversa che sarebbe dovuta comparire che sarebbero alla base delle più antiche
tra gli storici dell 'antichità, all'insegna probabilmente in uno dei volumi civiltà del M editerraneo.58
della continuità nel passaggio dall ' Italia maltesi56, e tali affermazioni hanno La questione, come si è visto, si trova
liberale a qu ella f.1sc ista. 55 colpito quanti si sono occupati dell 'attività già abbozzata in realtà negli studi
Il riconoscimento delle capacità dell'archeologo "fascista", essendo state sull 'Albania, con l'individuazione
cientifiche, del talento organizzativo scritte da chi, sia pure indirettamente del rapporto tra le due sponde adriatiche
e in fi ne dell 'attuazione di un progranm1a sotto le vesti della ricerca archeologica, e con la scoperta che la presenza illirica
di ricerca originario e personale, da circa un decennio rappresentava costituiva un elemento recente che veniva
non deve però condurre a una lo strumento della politica italiana a sovrapporsi e integrarsi rispetco
interpretazio ne idealizzata in due regioni cruciali dello a un nucleo più antico (che potremmo
e decontestualizzata di alcune scacchiere mediterraneo, l'Albania definire adriatico) di cui egli aveva
affermazio ni fa tte dall 'archeologo. e Malta, terre verso le quali da tempo ritrovato le tracce preistoriche, ed era
"M entre così detti 'studiosi' tedeschi si era focalizzata l'attenzione dell 'Italia. stata chiaram ente intesa da uno studioso
pretendono affermare che il nucleo N o n ci si deve fare trarre in inganno di questioni apule come Gervasio,
primitivo della stirpe europea sarebbe da qu esto rifiuto di alcune tesi nella già ricordata recensione apparsa
stato costituito dai loro proge nico ri, marcatamente razziste o nazionaliste. su La Gazzetta di Puglia del 29 novembre
i biondi germani, alc uni spagnoli Le affermazioni di U golini sopra citate, 1927. Rife rendosi ali ' opinione di U golini
trasportano la sede delle nostre origini infa tti , non sono altro che il sunco secondo cui all'influsso etnico illirico
in occidente, al tri , infi ne, troppo di quanto egli aveva già scritco nel volume verso l'Italia corrispondeva un flusso

54. Petricioli 1986: 29. 56. Gilkes 2003: 20. 58. Ugolini 1934: 257-262.
55. Manacorda 1982. 57. Ugolini 1934: 238.
Petrolio in Albania. CARTE:
Carta tratta dalla rivista
francese Albania (1927). 0[5
[CN::[5:flo

Finnrrn:s

culturale in senso opposto, Gervasio a lui contemporanea, sulla missione


scrive: "E ciò induce I'Ugolini a una civilizzatrice della Roma fascista60,
coraggiosa, fascista affermazione contro che in un compimento ciclico appariva
le sorpassate vedute di alcuni archeologi quale diretta erede dell'antica Roma.
tedeschi che si ostinano a cercare Il discorso etnico-culturale della continuità
nel centro d'Europa la patria di certi di un antichissimo substrato mediterraneo,
movimenti culturali ... ". In realtà, che aveva nell'Italia e nelle isole adiacenti
in Albania antica Ugolini non ricorda le sue tracce più antiche e consistenti,
esplicitamente queste opinioni, comunque rientra pertanto negli schemi di una
ben note, ma le avrebbe riportate appunto costruzione ideologica che fu fatta
nel volume dedicato a Malta, dove questa propria dalla archeologia protostorica
tematica trovò il suo definitivo sviluppo. italiana61, in base alla quale all' Italia
Studiando le tracce della civiltà che si era sarebbe spettato un ruolo centrale di propaganda nazionalista e fascista che
evoluta sull 'isola, Ugolini perfezionò nel processo di dispensazione della coru piena partecipazione egli svolgeva.
l'idea dell'esistenza di un sostrato civiltà; un compito, quest'ultimo, Il 12 febbraio, all'indomani della prima
mediterraneo assai antico al quale andava di cui si indicava la continuità sotto conferenza dedicata a Virgilio e Butrinto,
rivendicata la primazia nella evoluzione le insegne del Fascio. Il nazionalismo un anonimo redattore scrive su Malta .
culturale dell'uomo europeo; idea e il razzismo altrui erano dunque Organo del Partito Nazionale: "Certamente,
che nasceva o comunque sviluppava combattuti con i propri. al grande poeta della latinità imperiale,
quella di una civiltà adriatica intuita D'altra parte, nonostante nella raccolta del quale nel prossin1o autunno ricorre
nel 1927. di articoli lasciata a Bertinoro ne compaia il secondo millennio della nascita,
Allo stato delle conoscenze allora uno tratto da The Times del 20 febbraio la nuova generazione italiana non poteva
disponibili, secondo Ugolini Malta 1922 dedicato ai templi maltesi, a indicare decretare una commemorazione migliore
poteva essere ritenuta il focolare forse una precoce curiosità per questo di questi scavi diretti dall'Ugolini .
centrale da cui si era irradiata la civiltà tema, quasi certamente l'idea della nuova L'Ugolini, giovanissin1o, combattente, ·
mediterranea, mentre all'Italia, e a R oma impresa fu ancora una volta suggerita fascista, cattolico fervente, pieno
in particolare, era spettato il ruolo da Paribeni , che si interessava a Malta di fervore e di attività, giocondo
di tramite di questo processo civilizzatore. da alcuni anni e che proprio nel 1930 e riflessivo tutto sprazzi d'intelligenza
Il breve riepilogo conclusivo del volume pubblicò non a caso un volume dedicato e d 'operosità, è il tipo dell'italiano
si intitola significativan1ente Ex medio a Malta nella Collezione di monognifìe moderno, cioè di questo popolo che
Lux e termina con le seguenti parole: illustrate. Ser. 1, Italia artistica presso dai primordi della civiltà in Europa
"La nostra Penisola, vicina più che l'Istituto italiano d'arti grafìche.62 ha dato all'Umanità le pagine più belle
ogni altra terra alla culla della civiltà Dall'Albania a Malta, Ugolini seguiva e più nobili della sua storia e, che oggi,
mediterranea, si afferma di nuovo naturale inequivocabilmente le orme dello sttatega davanti al mondo sbalordito e... irritato,
ponte di passaggio che, fin dalle remote dell'archeologia italiana nel Mediterraneo. sta costruendo il suo nuovissimo
età, e genti e civiltà risalivano Anche le affermazioni di Pirro Marconi, e smagliante destino. ll pubblico che,
per beneficare l'Europa centrale secondo cui il nazionalismo non aveva commosso dalla bellezza radiosa della
e settentrionale. 'I corsi e i ricorsi' della nulla a che vedere con le ricerche Dea di Butrinto (donata poi dal Re
storia si susseguono sempre quando di Ugolini a Malta63, sono fin troppo Zogu a Mussolini e oggi esposta al Museo
esistono ragioni geografiche etniche di parte per poter essere prese serian1ente nazionale delle Terme, a Roma) aveva già
e storiche". 59 in considerazione. È sufficiente scorrere interrotto il conferenziere con un nutrito
Implicitamente, ma in modo i quotidiani che parlano della vi ita applauso, lo salutò alla fine calorosam ente;
inequivocabile, Ugolini proiettava ancora e delle conferenze di Ugolini per cogliere l'applauso, poi, si riaccese e si mutò
una volta lo sguardo sulla situazione in pieno i diversi aspetti dell'opera in una ovazione quando l'illustre

59. Ugolini 1934: 278. di Roma e dell ' Italia, si veda Viss<r 1992. 62. Paribeni 1925 e 1930.
60. Sulla dottrina della romanità e sulla missione civilizzatrice 61. Guidi 1996. 63. Marconi 1936: 434.
Mappa turistica tratta
dalla rivista francese
Albania (1928).

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VoLo
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Una produzione
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Portolano Adriatico Comitato scientifico


Rivista di storia e cultura balcanica Paolo Blasi, Università degli Studi di Firenze;
anno III , n. 3 (maggio 2007) Augusta Brettoni, Università degli Strtdi di
Firenze; Flavio Cavallini , ojm. ; Laura Corti ,
Le identità difficili. Università degli Studi di Venezia - l j'l V;
Archeologia, potere, propaganda Stefano De Leo, Ministero degli A_ffari Esteri;
nei Balcani Paolo De imonis, Università degli Studi
a cura di di Pisa; Marcello Fantoni, Università Cattolica
Stefano Magnani e Carlo Marcaccini di Milano, Ceorgetoum University; Franco
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direttore di Venezia - IUA V; Carlo Marcaccini,
Roberto Mancini e Carlo Marcaccini Università degli Studi di Firenze; Francesca
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Stampato in ltilia nel 2007 presso l T A L l A N A

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R evisionismo e deriva scientista . Dal culto della storia al mito etnico della nazione
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Gli Illiri e l'Eu ropa
Intervista ad A renca Trashani, ex ministro albanese per l'integrazione europea

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11 Ethnic manipulation with ancient Veneti an d Illyrians
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19 Etnogenetica balcanica. Veneti e Illiri nella storiografi a italiana tra Ottocento e Novecento
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47 U se of past, ancestors an d historical myths in the Yugoslav wars in 1990s


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Segna libro
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Daniela Manetti recensisce A. Di Vittorio, S. Anselmi, P. Pierucci, Ragusa (Dubrovuik). Uua repubblica adriatica .
Saggi di storia ecouomica eJìumrz iaria, 1994; Gianluca Masi recensisce Armuario dell'Istituto Rom ello di w /ru ra
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e ricerca umauistica, 2004- 2005 e Quaderrri della Casa Romeua di Veuezia, 2004; Lorenzo Passera recensisce
l Greci iu Adriatico, Atti del onvegno Internazionale di Studi 1999, in Hesperia, 2002- 2004;
Leonardo Gregoratti recensisce Progerro Durri!s. L'iudagiue sui beui wlwrali albauesi dell'auticlrità e del Medioevo:
•r-tL
rradiz ioui di swdio a corifrouto, Atti del primo incontro scientifico 2002, a cura di M . Buora e S. Santoro,
in Amiclrità Altoadriaticlre, 2003; Filippo Carlà recensisce Progerro Durri!s, Atti del secondo e terzo inco ntro scientifico
t_rtJ
l 2003- 2004, a cura di M. Buora e S. Santoro, in Amiclrità Altoadriaticlre, 2004; Leonardo Gregoratti recensisce
F. Tartari, La uécropole du /'- IV de uorre ère à Durraclrium, 2004 . ruE
103 Opificio
Le iniziative dell ' Università di Firenze a Scutari eE
109
a cura di Michele De Luca

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