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Thomas Hobbes. §® 2. Nascita dello Stato e leggi di natura Perché e come nasce lo Stato? La condizione in cui gli uomini naturalmente si trovano é quella di guerra di tutti contro tutti. Ciascuno tende ad appro- priarsidi tutto cid che serve alla propria soprawvivenza e conservazione. E poi- ché ciascuno ha diritto su tutto, e non vé limite posto dalla natura, ne nasce Tinevitabile sopraffazione degli uni sugli altri. B in questo contesto che Hob- bes adotta la frase di Plauto homo homini lupus, «'uomo & un lupo per Puomo», che, tuttavia, non ha quel significato di sinistro pessimismo morale radicale che molti vi hanno scorto, perché vuole essere un puro rilievo di struttura, indicante una situazione cui si deve porre rimedio, ome dpe °° Ie Ste parole: «Certamente, si afferma con verita sia che 'uomo é per ome étupe 5 Ree bertuene T'uomo un dio, sia che l'uomo é per l'uomo un lupo. Quello, se poniamo a con. fronto dei concittadini; questo, se poniamo a confronto degli Stati, Nel primo caso si giunge ad assomigliare a Dio per la giustizia e la carita, le virti della Pace. Nel secondo, a causa della protervia dei malvagi, anche i buoni devono correre, se vogliono difendersi alla forza eallinganno, le vrti della guerra; cio, alla ferocia delle belve. E sebbene gli uomini si rimproverino a vicends Per questa ferocia, perché per costume innato considerano le proprie azioni, feel alts, come se fosseroriflesse in uno specchio, scambiando la sinistra per ta destra, ela destra per la sinistra;tuttavia non pud essere un vizio quello che @ un diritto naturale, derivato dalla necessita della propria conservazione», miupge . Uestasituazione, Y'uomo rischia di perdere il bene primario, che la vita, Seng “Ssendo in ogni istante esposto al pericolo di una morte violenta, Inoltre, wel non pud dedicarsi allattivita industriale ¢ commerciale, i cui frutti restereb- bero sempre incerti;né pudcoltivare leartio cid che éconfortevolesinsomme, ogni uomo resta solo con il suo tertore di perdere la vita in modo violento, Da Guesta condizione l'womo esce facendo leva su due elementi basilari: alcuni ‘stint ela ragione. Gi istinti sono il desiderio di evitare la guerra continua, Per avere salva la vita, il bisogno di procacciarsi cid che & necessario alla. Sussistenza, La ragione @ qui intesa non tanto come valore in sé, ma come strumento per realizzare quei desideri di fondo. Nascono, in questo modo, le leggi di natura, che non sono se non la razio- nalizzazione dell'egoismo, le norme che permettono di realizzare Vistinto della autoconservazione. Scrive Hobbes: ina legge di natura (ex naturals) & ‘Sn Precetto o una regola generale scoperta dalla ragione, che vieta a un uomo ai fare cid che lesivo della sua vita oche gi toglie i mezzi per preservarla, edi omettere cid con cui egli pensa possa essere meglio preservata», Solitamente si ricordano le prime tre, che sono le principali, anche se Hobbes, nel Leviatano, ne elenca diciannove. 1! modo in cul eg le pone e le deduce Ai unidea perfetta del come eg si servisse del metodo geometrico applieato alletica e del come intendesse eintredurre, sotto nuova veste, quel valori mo- rali che aveva escluso e senza i quali non si costruisce alcuna societ® guano,” ¥@Primaefondamentale regola comanda di sforzarsi di cercare la pace (pax swowrenes est quaerenda): un precetto 0 regola generale della ragione, che ogni uomo debba sforzarsi alla pace, per quanto abbia speranza di ottenerla, e quando ‘non possa ottenerla,cerchi e usi tutti gli aiutie i vantaggi della guerra». gest" 12 Seconda regola impone di rinunciare al diritto su tutto (jus in omnia est retinncum — tinendum),ossia a quel dirtto che si ha ello ates natura,e che quello (© Legg’ di natura ea ue roots Sew tae Sintttnase Snape! Scitogteaner saan cle cle ce Seeder ese setae eg erara-benché ‘beni moreeoas ite Pac ut Giguere ott cone a gusts che scatena tutte le contese. a 4 208 a Powered by @ camscanner Cap La teorizzazion Pecis » La te r erza legge impone, dopo che si si; ato al diritto ‘0, «che St sadam ) i si sia rinunciato al di he d su tutto, «ch a \ adempi iano i patti vitctin te fattin (pacti ra tizia (giustizia & lo ‘ (pactis standum). Nascono di est I i 7 . 0 di qui la gi 7 te tre leggi ne segui are ai patti, ingiustizia é il 1i qui Ja giustizia e Vin- gua lege pest ono altre sedici, che ri Dees Sipentano di ive di restituire i be iassumiamo in breve ‘aquinta prescri averli fatti; di qui i benefici ricevuti, in mod ‘eli Pola soci eserive che ciascv i qui nascono la gratitudi odo che glial evo) cu ine e 'ingratitudi noes jeseulcdlead ob n uomo tenda a adattarsi agli ‘t a ee anzie, si nntrari (altri; di qui Sctive che penne coloro es La sesta legge prescrive che, ine Maal bene Posie (0 puni: e, pentendosi, lo desiderino. Le con cers : Bo . La se . mm ea il eae. non si guardi al male erie Questa © odio o di: origina la crudelta ie lta. ; Tico, legge & chi disprezzo degli altri ta. Lottava legge prescrive di la sca Fale Hamata eer F altri con parole, gestio atti; ’infrazione é Bio, la ge higuale a’ elie nona legge prescrive che ogni uome dupe Qualche ae a legge presc: eeiper Daruse Vinfrazione di quest@ legge & Petes sig ante hie sn iia nessuno pretenda che veng4 riserva- ; 7 seat i cn ae i naseet ola od be contento che venisse siservato 4 ogni Tats in a etRidato fl cana esta e Yarroganza. Lundicesiin? legge PT” ‘ aniera equa fi ipito di giudicare fra up uomo e un alto di ra i due; di qui nascon? Vequita ela P: delle cose i” ivisibi convenzion Ja fruizion i rqrbitrater le pede ori di ae monian2® dita della tes! g porns dell tee del 16" eu! 4 Figo hp itt ti o tt dg eltaty 0 legei i be aff gi prescri top Hi Te all, scrivono 1’ ne indy ace ‘uso comune Visib; rte tion, 4 Sibi, id sal (naturale o stabilita Pe™ lvacondotto i ii peri mediat Ja vali ido neita aa gi . giudicare equamente, Powered by @ CamSc: anner py 2.Lo stato di natura come ipotesi di lavoro Francese per formazione spirituale, ma ginevrino per tradizione morale e po- litica, Rousseau si é sempre considerato uno straniero nella patria elettiva. Tale sentimento di spaesamento, vissuto con intensita, pud forse ritenersi il fondamento psicologico di quelle analisi socio-politico-culturali che ne han- no fatto un critico radicale della vita civile del tempo. Nostalgico di un mo- dello di rapporti sociali improntato al recupero dei sentimenti pit profondi dello spirito umano, egli avanzé l’ipotesi dell’uomo di natura, originariamen- te integro, biologicamente sano e moralmente retto; dunque non malvagio, non oppressore, giusto. L’uomo non era, ma é diventato malvagio e ingiusto, eil suo squilibrio non é originario, come riteneva Pascal sulla scorta della Bib- bia, ma é uno squilibrio derivato e di ordine sociale. doenets Il male nella storia é fortuito: «La perfettibilita, le virtu sociali, le altre facolta fortuita che ’uomo naturale aveva ricevuto in potenza non si sarebbero sviluppate di per se stesse, ma avevano bisogno per cid del concorso fortuito di pitt cause estranee che potevano non nascere mai e senza le quali l’uomo sarebbe rimasto eterna- mente nella sua condizione primitiva». Sono state queste circostanze fortuite «che hanno perfezionato - scrive Rousseau nel Discorso sull’ineguaglianza - la ra- gione umana deteriorando la specie, facendo l'uomo cattivo col farlo socievole e conducendo infine ’uomo e il mondo al punto in cui livediamo». Rousseau amava e odiava gli uomini. Pur odiandoli egli sentiva di amarii. Li odiava per cid che erano diventati, li amava per cid che sono in profondita. Powered by § camScanner ‘Utlluminismo e Rousseau. Yamore fanno parte della natura la fitta rete dei rapporti alie- andata formando lungo un ta sanita morale, il senso della giustizia, dell'uomo, mentre la maschera, la menzogna, anti sono effetti di quella sovrastruttura che si crinale di estraneamento dai bisogni e dalle inclinazioni originarie. Lo stato di natura, pit che una realta storicamente databile, & un'ipotesi di lavoro che Rousseau attinge scavando principalmente dentro di sé e che uti- lizza per cogliere quanto di tale ricchezza umana é stato oscurato e represso dall'effettivo cammino storico. B® 3. Il valore normativo dello stato di natura _legitieg quando paliamo di state di natura in Rousseau, pi che a un priodo storico¢ state dine tam-comt oa una particolare esperienca storic ci rferiamo a una categoria teorica che famoss cles Bow saan agevola la comprensione dell uomo presente e delle sue contraffazioni, Ed {yong pore see Yee fuori di dubbio che il Rousseau si serve dello stato di natura come di un'ipotesi soe che ha matic» valida come termine di paragone delle diverse forme di societa» (G. Fassé). A "ech ee a a tale scopo & importante distinguere Vessenziale e Voriginario dall'artiiciale € Sngmeat pit deviante; «Non & impresa da poco - leggiamo nel Discorso sull ineguaglianza ~ condo Fipotesi deo com stinguere gli element originari da cid che vie di artificiale nella natura attu-— "#w@- Olt ale del'uomo, econoscere a fondo uno stato che non esiste pit, che forse non Cn Tuo = mal esistito, che probabilmente non esistera mai, ma del quale @ tuttavia mente ntea. bint ae necessario avere nozioni giuste per poter valutare bene il nostro presente». some er qa malts termininelfeconomiadelpensierodi Rousseau, lostatodinaturaha — Jaragansecoecsiot ‘un valore normativo, é un punto di rferimento nella determinazione degli _mahasioe in aos aspetti corroti che si sono insinuat nella nostra natura umana. Trane oslo 92 ai tema : Suppo porate tema del rtorno alla natura attravesa esostiene tutti gli scritti del filosofo Stn, se se, Foti per il quale ela natura & anche il succedaneo della divinita, Varche-_« dl atocons ent tipo di ogni bonta e felicita, il criterio di valore supremo» (P. Casini). Su tale ‘2 riflession®, 39 Me orientamento di pensiero &evidente Vis eau edelasooatre gt cease @ evidente Vinflusso del mito del “buon selvaggio”, natura" 88 oe ona la leteraturafrancese a patire dal Cinquecento, quando, in seguito _statoorghar9 PGs gran Scoperte geografiche, comincia lidealizzazione dei popoli primitivie delbenee del male” yor Vapologia della vita “selvaggia” aro oly Se ae nel settecentolavita sociale con isuoi Sing sl ‘mi esotic ei fascino di panies critica della ragione il gusto dei costu- sat (auaaien alte iva estraneo alla civilta europea si accen- “Ja “stato a 570. = hate studia con passione quel materiale documenta vlna ane diestremo interess, et selvaggi~ egli afferma nel ces ono asthe ecient cativ, perché non sanno cosa si Inealma dell ysionl cree eescment det lum nel fren della legge, ma tome trata, ide dan ienavanaa del vaio che impedisce loro di fare il males. 830 er ituppo, i. me ms di ve del bene e del male. Lasciata al suo li- tae delVstnto non dean nf de sentimenti, non della ragion, one, o dell'autoconservazione e non della sopraf- fazione. uomo non & le 19 non é soltanto ray ginal ragione, ma sentimenti fala anzi originariamente I'uomo non é ‘attenzione di Rousseau, per passato, & tutta rivolta all'uom, tio, ele sue anal Discorso sulle anche se egli guarda nostalgicamente a quel . '0 presente, corrott i a —o 5 to e disumano, Non si pu’ Parlare di primitivismo o di culto della barbarie, anche perché, come mostra questo paso, Rous: feet asia eau conosce i limiti di quello stadio di vita, @ Powered by § camScanner ‘uomo nello stato di natura «errando nella foresta senza lavoro, senza parola, senza domicilio, senza guerra esenza legami, senza alcun bisogno dei suoi simili, cosi come senza alcun desi- derio di nuocer loro, persino senza mai riconoscerne alcuno individualmente, Tuomo selvaggio, soggetto a poche passioni, e bastante a se stesso, non aveva che i sentimenti e i lumi propria quello stato, non provava che i bisogni veri, non guardava se non quanto aveva interesse di vedere e la sua intelligenza non faceva maggiori progressi della sua vanita. Se per caso faceva qualche scoperta, non poteva farne parte a nessuno, in quanto non riconosceva neppure i suoi figli. L’arte moriva con l'inventore; non vi era né educazione né progresso, le generazioni si moltiplicavano inutilmente e, poiché ognuno partiva sempre dal medesimo punto, i secoli scorrevano e rimaneva inalterata la rozzezza dell’eta primitiva, la specie era gia vecchia e P'uomo rimaneva sempre bambino». tied In conclusione, il mito del “buon selvaggio” & soprattutto una sorta di cate- — goria filosofica, una norma di giudizio in base a cui condannare I'impianto nente storico-sociale che ha mortificato la ricchezza passionale dell’uomo, come la spontaneit& dei suoi sentimenti pit profondi. Confrontando I'uomo qual era con!'uomo qual @, 0 anche «l'uomo fatto dall’uomo con I'uomo opera della na- tura» Rousseau intendeva stimolare gli uomini a un cambiamento salutare. WOE ae tae aldiqua del bene | iecnanatie ee del mole ; t richiamo al mito del buon selvaggio uomo = sentimenti Sian + biologicamente sano + moralmente retto | ssentimentl vs regione istinto vsriflessione autoconservazione vs sopraffazione stimolo di cambiamento s originariamente inteBro | male nella storia 8 fortuito i, Powered by (3 CamScanner

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