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STORIA DELLA

MUSICA
RIPETIZIONE III ANNO - RINASCIMENTO
LA NASCITA DELLE CORTI

• Con età umanistico-rinascimentale si intende il periodo storico che abbraccia il XV


secolo e i primi tre decenni del XVI secolo.
• È caratterizzata dalla riscoperta dei classici e dall’elaborazione di nuovi ideali che hanno
un nuovo interesse per l’uomo e per la vita terrena.
• In Italia si diffondono le signorie e successivamente i principati. Il regime signorile aveva
come centro culturale la corte, dove spesso il signore svolgeva opera di mecenatismo,
patrocinando le arti, la letteratura e la musica.
IL MECENATISMO MUSICALE

• La musica e le arti godettero di grande rilevanza all’interno della corte cinquecentesca;


esse rappresentavano un riflesso della magnificenza del regnante, della sua casata e del
suo potere Gli artisti erano remunerati con una paga fissa e usufruivano dell’alloggio e di
doni occasionali. Inoltre, venivano ricompensati con benefici, ossia con una sorta di
rendita annuale che fruttava al musicista per tutta la vita.
• Le maggiori famiglie italiane: Medici a Firenze, Visconti a Milano, Este a Ferrara, Gonzaga a
Mantova, Montefeltro a Urbino La corte papale a Roma faceva mecenatismo. Leone X,
facente parte della famiglia Medici, fu un grande mecenate.
IL MODELLO CULTURALE DEL RINASCIMENTO

• Nella letteratura, nelle arti figurative, nell’architettura ci si ispira alla classicità greco-latina
e ai suoi modelli formali di armonia ed equilibrio L’età antica appare come il periodo in
cui l’uomo ha sviluppato armoniosamente tutte le sue doti e capacità affermando la
centralità della sua natura terrestre, accanto a quella spirituale.
• Per quanto riguarda la musica non si elaborano modelli tratti dall’antichità a causa della
mancanza di fonti scritte. C’è in generale una tendenza a rompere il medievale con una
forte evoluzione delle forme musicali.
LA CORTE DI FERRARA E IL CONCERTO DELLE
DAME
• Per tutto il 400 e 500 a Ferrara regnarono gli Este, con un’enorme attenzione alla
produzione musicale. isabella D’Este era un’eccelsa cantante e suonatrice di liuto, mentre
Lucrezia Borgia si circondò dei migliori artisti dell’epoca. Tra Isabella e Lucrezia si instaura
una feroce rivalità,per la contesa del potere culturale.
• IL CONCERTO DELLE DAME era un ensemble vocale femminile accompagnato da liuto
o da archicembalo proprio da Luzzasco Luzzaschi. Le cantanti erano nobildonne che si
distinguevano per la loro dote canora. Alcune interpreti: Laura Peperara, Anna Guarini,
Lucrezia e Isabella Bendidio.
LA NASCITA DELLA STAMPA MUSICALE

• L’invenzione della stampa musicale è di poco successiva a quella della stampa a caratteri
mobili di Gutenberg nel 1455 Era però più difficile riprodurre a stampa i simboli musicali,
perciò solo nel 500 abbiamo il primo esemplare di stampa di spartiti polifonici
• Nel 1501 fu stampato per la prima volta un primo volume di musiche, una raccolta di
chansons fiamminghe dal nome Armonice musices odhecaton a Venezia, dove si creò una
vera e propria scena editoriale
• Si svilupparono diverse tecniche per ottimizzare tempi e costi di produzione a cura delle
maggiori stamperie europee:Stamperia Petrucci,StamperiaAntico,Stamperia Attaignant
IL MADRIGALE DEL '500

• Intorno agli anni 20-30 del 500 fiorisce il madrigale, diverso da quello 300esco
• Ha contenuto prevalentemente amoroso, carattere polifonico e non ha andamento strofico.
• Grande attenzione al rapporto tra parola e musica. Ogni singolo verso ha una sua frase musicale
che asseconda il testo poetico.
• Si parla della tecnica del durchkomponiert (composto da cima a fondo), con una forma aperta e
invenzioni musicali continue, il madrigale non segue uno schema formale, è il testo poetico che
induce il musicista a creare sezioni di volta in volta diverse
• I significati del testo vengono resi dai cosiddetti madrigalismi es. “Un sinuoso rivo” viene reso da
una linea melodica sinuosa. Per questo motivo Il madrigale viene definito per questo motivo
“musica da vedere”.
IL MADRIGALE DEL '500

• Inizialmente il madrigale non venne concepito per essere eseguito davanti a un pubblico. Era
creato per diletto degli esecutori, spesso di estrazione alta e colta. Si riunivano attorno a un
tavolo e cantavano leggendo dal proprio “libro parte” La fruizione era spesso nelle
cosiddette Accademie.
• A volte si aggiungevano strumenti musicali per sostituire una voce assente
• Testi di altissimo livello: Ariosto,Tasso, Guarini...
• Si individuano diverse generazioni di madrigalisti, tra cui i più famosi troviamo Jacques
Arcadelt,Claudio Monteverdi,Giovanni Pierluigi Da Palestrina,Gesualdo da Venosa,
LA RIFORMA PROTESTANTE

• Nel 1517 Martin Lutero affisse alla cattedrale di Wittenberg 95 tesi critiche contro la Chiesa
Cattolica, attaccandola per la vendita delle indulgenze. Iniziò così lo scontro tra la sua posizione e
quella della Chiesa sotto la figura di papa Leone X che scomunicherà Lutero nel 1521. Lutero
fonda così una nuova chiesa evangelica, ispirata ai principi fondamentali di Vangelo.
• Per Lutero il fedele doveva avere un rapporto diretto con Dio, senza la mediazione del sacerdote
e dei sacramenti. I peccati vengono rimessi gratuitamente per la misericordia di Dio, facendo
decadere quindi la necessità del gesto di assoluzione del sacerdote e la vendita delle indulgenze.
• La musica della chiesa di Lutero era basata soprattutto sui corali di impianto monodico, le cui
melodie erano ispirate a temi popolari tedeschi, i testi in volgare e l'accompagnamento di uno
strumento polifonico.
LA CONTRORIFORMA DELLA CHIESA CATTOLICA

• Nel 1545 papa Paolo III indisse il Concilio di Trento per controbilanciare lo scisma di Lutero e
riportare la Chiesa Cattolica. Il concilio di Trento si occupò anche della questione musicale. Una
commissione di 8 cardinali propose indicazioni generali affinché la musica rispondesse con maggior
coerenza al proprio ruolo in ambito sacro.
• La musica sacra non doveva essere contaminata da elementi profani, furono eliminati tropi e
sequenze, compositori e coristi dovevano essere credenti e specializzati. Vennero fornite norme per
la corretta accentuazione del latino e fu richiesta una maggiore comprensione dei testi. Lo scopo era
di eliminare virtuosismi e ornamentazioni, lo stile doveva attenersi a sobrietà e severità.
• Fu affidato ad Annbale Zoilo, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Soriano e Anerio il compito di
purificare la musica con una nuova edizione dei canti gregoriani, la cosiddetta Editio Medicea
• Palestrina è considerato il maggiore esponente della musica della Controriforma (Missa Papae
Marcelli)
LA RIFLESSIONE TEORIA SULLA MUSICA

• Nel Rinascimento comincia a decadere la scala pitagorica per dare spazio a nuove concezioni
come quella della scala temperata equabile di Gioseffo Zarlino, stabilendo nuovi rapporti tra i
suoni compresi in un'ottava (tono grande, tono piccolo, seconda minore diatonica)

• La riflessione teorica ha anche un valore più critico come nel caso della Teoria degli
affetti secondo cui diverse forme musicali corrispondessero a diversi stati d'animo.
• Fondamentale è anche il contributo di Vincenzo Galilei, il quale nella sua opera dimostra la
superiorità della monodia sulla polifonia prendendo a modello i Greci. Egli teorizza un nuovo
stile declamatorio a metà tra cantato e parlato, il cosiddetto Recitar Cantando. Così si
pongono le basi per la nascita dell'opera lirica.
MUSICA PER FESTEGGIARE: GLI INTERMEDI

• Nel Rinascimento si affermò una scena in ambito teatrale, dove si sviluppò una breve
forma di intrattenimento musicale collocata nel mezzo di spettacoli più ampi di genere
drammatico. Questi piccoli momenti venivano chiamati intermedi. Questa forma preparò
la nascita dell'opera in musica.
• Gli intermedi avevano il compito di riempire i momenti di pausa tra un atto e l'altro di
una rappresentazione teatrale con musica, momenti coreografici e scenotecnici con
effetti speciali sorprendenti per le tecnologie dell'epoca.
• Di solito gli intermedi non avevano un collegamento alla trama dello spettacolo in cui
erano inseriti.
LA NASCITA DELL'OPERA

• Tra la fine del '500 e l'inizio del '600 si sviluppò l'opera musicale, definita in seguito come
melodramma, un genere in cui interagiscono diverse figure professionali: il librettista, il
cantante, il compositore, lo strumentista, lo scenografo, il ballerino, il costumista, il
truccatore,il sarto
• Le teorie di Galilei sulla monodia ebbero grande riscontro nel suo circolo culturale, la
Camerata de' Bardi (Giulio Caccini, Pietro Strozzi, Ottavio Rinuccini, Giovanni Battista
Strozzi, Giovanni De' Bardi), dove si rivalutò l'importanza della monodia sul madrigale,
seguendo la concezione greca della musica
• Nel 1598 Jacopo Corsi fa rappresentare in casa sua Dafne, musica insieme a Jacopo Peri, ci
rimangono solo il libretto e frammenti musicali
LA NASCITA DELL'OPERA

• L'esigenza di inserire la musica nel teatro nasce dall'imitazione del modello greco, solo che al
tempo non si sapeva nella tragedia greca i momenti musicali non erano continui, ma venivano
inseriti solo in alcuni momenti precisi della rappresentazione.
• Tra gli autori del tempo nacque una disputa sulla paternità del nuovo genere. Caccini rivendica
l'invenzione nella prefazione della seconda edizione della sua Euridice, Jacopo Peri fa lo
stesso dicendo di aver utilizzato questo stile nella sua Dafne. Jacopo Peri inoltre dichiara di
considerare antesignano del genere Rappresentatione di Anima et Corpo di Emilio de' Cavalieri,
considerandosi però in ogni caso l'inventore assoluto dell'opera.
• I soggetti principali di queste prime forme d'opera erano i miti greci (Esempio: Orfeo di
Monteverdi)

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