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Alberto Cei, Università di Tor Vergata, Roma

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IL MENTAL
COACHING
NELLO SPORT
DI ALTO LIVELLO
L’allenamento sistematico
e costante di abilità
psicologiche e atteggiamenti
mentali diretto a migliorare
la prestazione sportiva
La componente mentale della prestazione sportiva
è uno degli aspetti che ne determina la qualità.
Gli errori che gli atleti commettono hanno
sempre un valenza tecnica o tattica ed è la mente
che guida queste azioni e l’allenamento è la fase
in cui s’impara e si raffina questa capacità di
“fare la cosa giusta” nei momenti che contano.
Il mental coaching è un sistema che aiuta
gli atleti a mettersi in questa condizione ottimale;
è l’allenamento a sentirsi pronti non solo
fisicamente ma anche mentalmente prima
dell’inizio di una gara e a gestire l’evento
agonistico stesso nel modo migliore. Il sistema è
stato introdotto agli inizi degli anni ’70 in Nord
America, ma alcune sue tecniche erano già
patrimonio della ricerca scientifica condotta in
Europa. Gli allenatori sono i primi a valorizzare
questo patrimonio umano e psicologico degli
atleti, nonché l’atteggiamento motivazionale con
cui questi affrontano l’allenamento e
le competizioni. In qualità di responsabili
del gruppo svolgono quindi una funzione
di leadership complessiva. Il mental coaching è
un programma di allenamento sistematico e
costante di abilità psicologiche e atteggiamenti
mentali che possono essere: (a) di base, cioè non
sono di pertinenza di un singolo sport, possono
essere appresi già durante i primi anni
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dell’adolescenza e sono indipendenti dal livello di


competenza dell’atleta; (b) di livello avanzato,
cioè si riferiscono allo sviluppo di competenze
che sono specifiche a seconda della disciplina
praticata. Questo programma è svolto, in stretta
collaborazione con l’allenatore, da parte di uno
psicologo dello sport esperto in mental coaching.
Introduzione
DOSE RISPOSTA
Per organizzare un programma di allena-
mento centrato sul miglioramento della
prestazione sportiva è necessario conosce- Training Fisica
re gli obiettivi che un atleta e il suo alle-
natore vogliono raggiungere con l’allena- Volume
mento che intendono attuare. Se ci si Intensità
pone questa domanda in riferimento allo Densità
sport di livello assoluto, bisogna per prima Frequenza Tecnica
16 cosa stabilire cosa si debba intendere per Durata
prestazione sportiva di alto livello in un
determinato sport e su quali aspetti l’atle-
ta debba migliorare per fornire questo tipo
di prestazioni. In relazione a cosa si debba Atleta Tattica Performace
intendere per prestazione in ambito spor-
tivo sono state fornire molte definizioni e,
in estrema sintesi, con questo concetto ci
si riferisce al “comportamento motorio Stili di vita
prodotto in relazione a un compito che Psicologica
può essere misurato” (Lee, Craig, Hodges, Scuola
2001) mentre per abilità ci si riferisce alla Famiglia
sottostante competenza necessaria per Salute
fornire una prestazione a un determinato Igiene
Tempo libero Teorica
livello. Naturalmente l’esecuzione motoria
è la componente visibile della prestazione
sportiva, ma dietro esibizioni eccellenti vi è
molto di più, poiché l’esecuzione di un’a-
zione quasi perfetta richiede un livello Figura 1 – Relazione fra allenamento e stile di vita e le risposte che compongono la prestazione
ottimale di maestria tecnica, di forma fisi- dell’atleta, modificato da Sands, Stone 2005.
ca e di controllo mentale, tutti espressi in
azioni di durata variabile da ore come bili, reattivi e riflessivi (Abernethy, Wann, consente all’atleta di affinare queste abi-
nella maratona a pochi attimi, talvolta Parks, 1998). Anche molti ricercatori hanno lità attraverso un processo che si caratte-
misurabili solo in millisecondi come la formulato definizioni analoghe e una delle rizza per volume, intensità, densità, fre-
partenza dei 100 metri o un affondo nella più note, che si riferisce all’uso del tempo, quenza e durata e può essere paragonato
scherma. Dietro questo esecuzioni motorie è stata proposta da Frederick Bartlett nel al cucinare, in cui bisogna amalgamare tra
vi è dunque l’abilità complessiva dell’atleta 1947: “C’è una caratteristica che affiora loro alimenti differenti, con diverse fun-
esperto che secondo molti allenatori è continuamente nella descrizione della pre- zioni e proporzioni allo scopo di ottenere
colui che sa: stazione di un esperto veramente compe- un piatto eccezionale (figura 1). Infine,
tente. La persona sembra avere “tutto il anche lo stile di vita dell’atleta svolge un
• fare le scelte giuste (selezionare le azio- tempo di questo mondo per fare ciò che ruolo nel favorire o ostacolare la presta-
ni in modo adeguato alla situazione). vuole”. Ciò non ha nulla a che vedere con zione sportiva.
• Avere a disposizione tutto il tempo che la velocità assoluta del movimento, sia dal
vuole (agire con rapidità senza mostrare punto di vista mentale che corporeo. La componente mentale
fretta). Questo può essere incredibilmente veloce o della prestazione
• Leggere bene il gioco (riconoscere cosa può essere svolto in modo piacevole e len-
sta per succedere e comportarsi nel tamente. Ciò che impressiona è l’apparente La componente mentale della prestazione è
modo migliore). assenza di fretta … non vi sono strattoni o una delle caratteristiche che ne determina-
• Adattarsi alle condizioni di gara (modifi- strappi …” (Bartlett 1947, 836), mentre no la qualità, anche se apparentemente gli
care il proprio piano di gara in funzione Guthrie (1952) pone l’attenzione su ancora errori che gli atleti compiono sono di carat-
di quanto accade). altri aspetti, definendo la prestazione tere tecnico. In realtà ogni imperfezione
• Mostrarsi pronto e calmo (eseguire solo esperta in termini di “… abilità a ottenere nell’esecuzione può essere attribuita anche
i movimenti che servono senza appa- un risultato con la massima certezza e il ad altri fattori interni all’atleta (condizione
rente sforzo). minimo spreco di energia o di tempo.” fisica e mentale) o a lui esterni (e.g., avver-
• Portare a termine il proprio lavoro (agire (Guthrie, 1952, 136). sari, condizioni ambientali).
nel modo che meglio soddisfa gli obiet- Pertanto, la prestazione sportiva è un’e- Ad esempio, nella pallavolo alla base di una
tivi di gara). sperienza competitiva che, coinvolgendo battuta andata fuori campo vi è un errore
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• Gestire lo stress agonistico (mantenere l’atleta nella sua totalità, richiede una pre- nell’esecuzione, ma la causa può essere
l’efficacia della prestazione nei momenti parazione a lungo termine, metodologica- attribuita a un aspetto mentale, come l’a-
di maggiore pressione competitiva). mente fondata, specifica per la disciplina, vere affrettato l’esecuzione o avere deciso
adattata all’atleta che la pratica, e centra- di forzarla aumentando così il rischio di
Gli atleti di alto livello sono anche coloro ta sull’uso ottimale di quelle abilità (fisi- mandarla fuori. Lo stesso avviene nel tiro a
che riescono padroneggiare condizioni che, mentali, tecniche e tattiche) dalla cui volo quando l’atleta per volere essere trop-
apparentemente opposte quali, ad esem- integrazione nascerà la prestazione di suc- po sicuro di colpire il piattello rallenta la
pio, essere accurati e veloci, stabili e flessi- cesso. L’allenamento è la situazione che sua azione sino al punto in cui il bersaglio
è troppo lontano per essere rotto. In questi
casi gli atleti commettono errori che sono
tecnici, ma la cui origine è però determi-
nata dalle decisioni prese. Anche le intervi-
ste agli atleti dopo prestazioni negative
sono spesso piene di riferimenti alla confu-
sione mentale che a un determinato
momento della gara è intervenuta e che
non sono stati in grado di modificare.
Un’indagine condotta sulle dichiarazioni,
apparse sui media, effettuate subito dopo 17
prestazioni negative ai Giochi olimpici di
Pechino ha evidenziato che gli atleti attri-
buivano quasi esclusivamente alla compo-
nente mentale i loro insuccessi (Cei 2008).
Lo stesso si può dire ma questa volta ribal-
tato in termini positivi per i successi, ad
esempio, Giovanni Pellielo in riferimento
alla medaglia d’argento conquistata a
Pechino si è espresso in questo modo:
“L’ultima delle serie di selezione è stata la
più pesante, ho fatto zero al penultimo ber-
saglio in prima pedana, ho chiuso con ven-
titre ed è stata la serie in cui ho sofferto di
più perché bisognava fare il risultato in
condizioni difficili e con un carico emotivo
altissimo in quanto ero comunque l’uomo
che aveva vinto due medaglie alle
Olimpiadi. Diciamo che in quell’occasione
tutti i fantasmi sono arrivati alla mente: è
stato difficile chiudere quel risultato ma
l’ho chiuso. Poi ho pensato alla finale tensioni ogni volta che si manifestano … • la funzione programmante l’azione moto-
facendo riferimento al bagaglio di quattro La ripetizione visivo-motoria del compor- ria, che si manifesta attraverso le ripeti-
anni d’esperienza e ho rivissuto tutto quello tamento (VMBR) è una tecnica di ripetizio- zioni effettuate.
che avevo fatto nell’ultimo anno a livello di ne immaginativa. L’ho introdotta per la • La funzione allenante, che stimola il pro-
preparazione soprattutto psicologica così prima volta con gli sciatori nel 1971 … è cesso di perfezionamento e stabilizzazio-
da affrontare la finale come io volevo e stato un metodo utile per identificare che ne della prestazione.
desideravo.” (intervista raccolta da Ales- cosa capita in gara e per allenarsi … un • La funzione regolante, che favorisce il
sandro Paolinelli, 2009, 23). atleta usa il VMBR per ripetere una gara processo di controllo e correzione dell’a-
Nonostante la prestazione sportiva sia la allo scopo di determinare quale sia stato zione motoria.
sintesi della preparazione condotta in tutte l’errore … può anche correggere l’errore.
le sue sfaccettature gli atleti di livello asso- Con quest’ultimo approccio l’VMBR è Inoltre, analogamente a quanto suggerito
luto sono in grado di distinguere al suo usato come mezzo per allenarsi a eseguire da Suinn, riscontrarono che la riproduzio-
interno i diversi aspetti che la determinano. i movimenti corretti in preparazione della ne ideomotoria era migliore se la disponi-
Questa competenza è anche dovuta all’at- prossima gara … l’VMBR è stato usato bilità a sviluppare questa rappresentazione
tenzione che nel mondo dello sport agoni- durante i Giochi Olimpici del 1976 per mentale veniva immediatamente precedu-
stico è stata rivolta a partire dagli anni ’60 consentire di sciare la manche pochi ta dal rilassamento.
alla componente mentale della prestazione. minuti prima della propria gara. Questo
Infatti in Nord America i primi programmi tipo di ripetizione mentale può essere uti- L’allenatore
di preparazione psicologica sono stati rea- lizzato per allenare la tecnica, per allenare
lizzati nel 1971 da Richard Suinn con la la strategia, per allenare l’approccio gene- L’allenatore è il leader del gruppo che guida
squadra nazionale di sci alpino, servendosi rale (e.g., essere aggressivi), per prepararsi e sul quale esercita la piena responsabilità
di un sistema fondato sull’integrazione tra molto bene alle parti difficili della gara allo della programmazione, conduzione e moni-
tecniche di rilassamento e d’immaginazione scopo di eseguire bene i movimenti, per toraggio dell’allenamento e della gestione
mentale. costruire la fiducia, o anche solo per degli eventi competitivi. Nella terminologia
Anxiety Management Training (AMT) è un acquisire un senso di “familiarità con la anglosassone l’allenatore è il manager e
altro metodo per sviluppare il controllo gara avendola ripetuta mentalmente molte con questo termine si vuole sottolineare
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sulle reazioni di stress. Con questo metodo, volte.” (Suinn 1980, 34-35). con una maggiore incisività, anche lessica-
gli atleti sono allenati a riconoscere al loro In Europa le prime ricerche sono state con- le, che è colui che organizza e gestisce l’at-
apparire i segnali fisico-muscolari della dotte da studiosi tedeschi. Anche loro tività delle persone di cui ha la responsabi-
tensione, attraverso l’uso dell’imagery. hanno analizzato il ruolo della ripetizione lità, quindi gli atleti e lo staff. A tale riguar-
Successivamente sono allenati al rilassa- mentale o allenamento ideomotorio, dimo- do non è un caso che una squadra di calcio
mento muscolare profondo. Infine, il pro- strando che nella regolazione psicologica dell’importanza del Chelsea abbia attual-
gramma aumenta la loro abilità a usare il dell’azione sportiva questo tipo di attività mente accanto alla figura del manager
metodo del rilassamento per eliminare le svolge tre funzioni (Frester 1985): (Carlo Ancelotti), un assistant manager che
è uno psicologo (Cesare De Michelis) o che
la nazionale sudafricana di rugby, campio-
ne del mondo, abbia anche un’allenatrice
della visione e dell’attenzione (Sherylle
Calder). Quindi l’allenatore o il manager
sono i primi a svolgere un ruolo di valoriz-
zazione delle abilità mentali (cognitive,
emotive e interpersonali) nonché dell’atteg-
giamento motivazionale con il quale gli
atleti affrontano l’allenamento e le gare. A
18 tale riguardo da un’indagine condotta sugli
allenatori di élité statunitensi è emerso che
le qualità che caratterizzano oggi l’allenato-
re di successo sono le seguenti: conoscen-
za, comunicazione, ascolto, impegno, dedi-
zione e perseveranza e leadership (Sellers,
2008). Articolando in modo più specifico
queste abilità è emerso che nel dettaglio le
competenze riguardano:

• Instillare fiducia negli atleti.


• Visione strategica, equilibrata dall’abilità
a definire e adattare gli obiettivi.
• Attenzione verso gli altri più che verso
se stessi.
• Perseveranza e senso dello humour.
• Attenzione allo sviluppo delle abilità degli
atleti adeguato ai bisogni degli atleti
stessi. responsabilità diretta a assumere in deter- Il mental coach
• Tecniche di allenamento precise su base minati fasi dell’allenamento e di gara que-
quotidiana. sto ruolo di allenatore mentale. Pensiamo Il mental training o mental coaching (e.g.,
• Abilità a fare da filtro. anche alle situazioni in cui allenatore e Orlick 1980; Pargman 2006; Cei 1987,
• Orientamento alla soluzione dei problemi. squadra si trovano coinvolti durante i time 2009; Nideffer, Sagal 2001; Weinberg,
• Abilità a osservare senza giudicare. out; sono secondi questi in cui l’atteggia- Gould 2007, Jones, Moorhouse 2009) con-
• Desiderio di migliorare attraverso la mento dall’allenatore svolge un ruolo deci- siste nell’applicazione, nell’ambito di un
conoscenza. sivo nel determinare lo stato d’animo e la programma strutturato, delle strategie e
• Abilità nel decidere sotto pressione. fiducia con cui i giocatori rientreranno in delle tecniche psicologiche allo scopo
• Elevato livello d’integrità e correttezza. campo, e la stessa considerazione è valida migliorare le prestazioni sportive; prevede
• Abilità a svolgere più compiti con ugua- per la gestione degli intervalli fra i tempi di l’ottimizzazione delle abilità mentali neces-
le livello di energia. una partita o per quegli sport individuali in sarie all’atleta per raggiungere gli obiettivi
• Abilità a trasferire le conoscenze in modo cui vi sono più prove nella stessa giornata. che si è proposto.
semplice. Secondo Chelladurai, il principale studioso Ci si riferisce, quindi, a un programma di
• Focalizzazione sul processo. della leadership nello sport, l’allenatore allenamento sistematico e costante di abi-
• Creatività, apertura mentale alle idee e svolge tre funzioni principali nel motivare lità psicologiche e atteggiamenti mentali
agli approcci nuovi. gli atleti: fornisce una guida per raggiunge- che possono essere:
• Avere la pelle dura. re gli obiettivi della squadra, fornisce sti-
• Flessibilità, ma risolutezza. moli affinché il gruppo s’impegni per sod-
• Capacità di fornire istruzioni in modo disfare gli obiettivi, agisce perché gli atleti Di base – non sono di pertinenza di un
eccellente, abilità nel distribuire i mes- siano perseveranti nel tempo nel loro singolo sport come il dialogo positivo con
saggi. impegno. L’allenatore deve fare tesoro delle se stessi o l’abilità a imparare dalle espe-
• Comprensione della fasi critiche dell’al- sue passate esperienze che gli devono per- rienze. Possono essere appresi già duran-
lenamento. mettere di conoscere il legame esistente tra te i primi anni dell’adolescenza e sono
i suoi comportamenti e le reazioni positive indipendenti dal livello di competenza del-
Sulla base di questi dati emerge che l’alle- o negative degli atleti. In tal modo l’allena- l’atleta.
natore, come qualsiasi altro leader, svolge tore è facilitato nella conoscenza dei pro-
anche una funzione di coaching mentale cessi motivazionali degli atleti e sa quali Di livello avanzato – si riferiscono quindi
senza per altro sostituirsi agli esperti di sono i suoi comportamenti di leadership alla disciplina praticata come la concentra-
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questo settore. Non va infatti dimenticato che incrementano l’impegno e la motiva- zione, i processi decisionali, il pensiero tat-
che, ad esempio, motivare i propri atleti a zione (Chelladurai, Quatman 2005). tico o la gestione dello stress agonistico
condurre a termine sedute impegnative e Pertanto per l’allenatore deve essere chia- che variano notevolmente in funzione delle
faticose richiede da parte dell’allenatore ro in che modo deve agire come leader nel richieste poste dai singoli sport. Sono svi-
l’uso delle proprie abilità psicologiche e sostenere psicologicamente i suoi atleti luppate maggiormente con atleti che svol-
relazionali. Quindi non deve stupire che sia nel raggiungimento degli obiettivi fissati e gono un’attività agonistica significativa o di
proprio il leader ovvero colui che trascorre cosa invece dovrà chiedere e demandare a alto livello.
più tempo con gli atleti avendone la un esperto di mental coaching.
Comitato Olimpico degli Stati Uniti Australian Institute of Sport
Pianificazione pre-gara Consulenze individuali per l’incremento della prestazione
Pianificazione della competizione La gestione dell’ansia agonistica
Incremento della motivazione Gestione dei problemi psicologici
Incremento della concentrazione Tenacia mentale individuale e di gruppo
Miglioramento dialogo interno Goal setting
Goal setting Leadership
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Incremento di abilità nel fronteggiare le pressioni Comunicazione
Gestione delle distrazioni Programmi di team building
Problemi relazionali Profilo di prestazione
Problemi familiari Programmi di riabilitazione da infortuni
Gestione dello stress Brainwaves – informazioni sulla psicologia della prestazione
Problemi del sonno
Problemi dell’immagine corporea e disturbi alimentari
Pianificazione della carriera
Tabella 1 – Servizi offerti agli atleti statunitensi e australiani dalle loro principali organizzazioni sportive.

Lo sviluppo di queste competenze psicologi- regolazione dell’attivazione, piani di prepa- forma indiretta, tramite la realizzazione di
che non può avvenire solo attraverso l’alle- razione mentale per affrontare le situazioni un determinato ambiente psicologico nel
namento fisico, tecnico e tattico ma è anche impreviste, routine pre-gara ben pianificate, contesto sportivo (fornendo, ad esempio,
ottenuto attraverso programmi di allena- livelli elevati di motivazione e impegno attenzione ai bisogni individuali, non ponen-
mento mentale che hanno lo scopo d’inse- (Williams, Krane, 1993, 2001). Più recente- do inutili pressioni e dando supporto incon-
gnarne e di ottimizzarne l’uso. Ciò è ampia- mente Gould, Dieffenbach e Moffett (2002) dizionato).
mente riconosciuto dalle più importanti hanno svolto un’indagine quasi unica anco- La fiducia che questi allenatori hanno
organizzazioni dello sport e la tabella 1 ra a distanza di anni per la tipologia vera- dimostrato nei confronti dei loro atleti è
mostra alcuni dei temi dei programmi pro- mente eccezionale della popolazione inda- stata valutata come un aiuto decisivo al
posti agli atleti dall’Australian Institute of gata. Hanno infatti intervistato dieci cam- loro sviluppo psicologico. Nel contempo,
Sport e dal Comitato Olimpico degli Stati pioni olimpici USA di nove sport diversi e questi atleti hanno percepito i consulenti in
Uniti. vincitori complessivamente di trentadue psicologia dello sport come facilitatori del
Il mental coach è il consulente esperto nello medaglie olimpiche (ventotto d’oro, tre d’ar- loro sviluppo in una serie di aree riguardanti
sviluppare e condurre a termine questi pro- gento e una di bronzo) riscontrando che l’atteggiamento mentale positivo e la coe-
grammi, che nel nostro contesto nazionale si avevano sviluppato le seguenti competenze renza nell’agire, il fornire opportunità per
concretizza nello psicologo con laurea spe- psicologiche: abilità a fronteggiare e con- imparare e il supporto allo sviluppo di abi-
cialistica e un percorso di formazione pro- trollare l’ansia, fiducia, tenacia mentale, lità psicologiche specifiche.
fessionale in psicologia dello sport. intelligenza sportiva, abilità a restare foca-
I programmi che vengono proposti agli atleti lizzati e a bloccare le distrazioni, competiti- Le abilità psicologiche di base
derivano da quelle indagini che hanno ripe- vità, abilità a stabilire e perseguire i loro
tutamente evidenziato che alcune abilità obiettivi, allenabilità, dialogo con se stessi Identificare le abilità psicologiche di base è
mentali sono fortemente associate con pre- positivo, specifiche routine pre-gara, orien- un compito arduo al quale solo alcuni ricer-
stazioni di successo. Due rassegne delle tamento alle novità, tolleranza al dolore, catori si sono accinti (tabella 2). Si evidenzia
ricerche condotte su questo tema, a distanza ottimismo e perfezionismo positivo. È emer- che i risultati di ricerca su questo tema
di circa dieci anni una dall’altra, hanno so, inoltre, che la famiglia e l’allenatore sono scarsi e che su questo tema non vi è
riscontrato la validità dello stesso insieme di erano le figure per loro più importanti e che una completa condivisione su quali siano le
abilità mentali: goal setting, elevata fiducia avevano esercitato questa influenza in abilità psicologiche di base.
in se stessi, elevata concentrazione, uso di forma diretta, grazie ai loro insegnamenti e Partendo da questa analisi si è deciso di
visualizzazioni e di immagini mentali, auto- l’enfasi sugli aspetti mentali, ma anche in stabilire un criterio a priori che ne permetta

Autori Abilità psicologiche di base


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Vealey (1988) Volontà, consapevolezza di sé, autostima e fiducia


Hardy, Graham, Gould (1996) Goal setting, rilassamento, immaginazione mentale e dialogo con se stessi
Durand-Bush, Salmela, Green-Deemers (2001) Goal setting, l’impegno e la fiducia
Ricvald, Peterson (2003) Impegno e dedizione
Weinberg, Gould (2007) Regolazione dell’attivazione, l’immaginazione mentale, il goal setting e la concentrazione

Tabella 2 – Le abilità psicologiche di base.


l’individuazione. Il criterio adottato è quello • Gli sport di precisione (e.g., tiro con Bibliografia
che consente di affermare che le abilità di l’arco, tiro a volo, tiro a segno) – richie-
base da sviluppare sono quelle che hanno il dono di coniugare insieme precisione Abernethy B., Wann J., Parks S., Training percep-
più ampio campo di applicazione durante dell’azione sportiva e velocità, per cui la tual-motor skills for sport, in: Elliott B. (a cura di),
l’attività sportiva indipendentemente dallo concentrazione è totalmente orientata Training in sport, Ny, Wiley, 2007, 4° ed.
Balyi I., Sport system building and long term athle-
sport praticato e dal livello di maestria del- all’esecuzione tecnica. te development in Canada, The Official Publication
l’atleta, e che possono essere apprese e • Gli sport di coordinazione del corpo of the Canadian Professional Coaches Association,
migliorate durante quella fase di sviluppo nello spazio (e.g., ginnastica artistica, 8, 1, 2001, 25-28.
Bandura A., Social foundations of thought and
denominata “allenarsi ad allenarsi” (Balyi pattinaggio artistico, nuoto sincroniz- action: A social-cognitive view. Englewood-Cliffs,
2001). Le abilità psicologiche scelte sono zato, tuffi) – in queste discipline spor- NJ, Prentice Hall. 1986.
20 quattro e riguardano: il rilassamento, l’im- tive l’atleta tende a fornire la presta- Bartlett F. C., The measurement of human skill,
maginazione mentale, il dialogo con se zione ideale, ma sa anche che è quasi British Medical Journal, 1947, 1, 4510, 835-838,
877-880.
stessi e l’imparare dall’esperienza. Si posso- impossibile da raggiungere. Anche un Cei A., Affrontare lo stress, Roma, Gruppo Editoriale
no considerare abilità fondamentali poiché minimo errore porta alla riduzione l’Espresso, 2009.
mettono il giovane in condizione di vivere della qualità della prestazione e, quin- Cei A., Fuori dal podio. Per non ripetere gli stessi
l’allenamento in modo consapevole e posi- di, anche del punteggio che la giuria errori a Vancouver 2010 e Londra 2012,
Movimento, 2008, 1, 1-5.
tivo. gli attribuirà. Cei A., Mental training, Roma, Edizioni Luigi Pozzi,
L’apprendimento di queste competenze è • Gli sport di velocità (e.g., 100, 200 1987.
analogo, ad esempio, alla conoscenza di metri, staffette, 400 metri) – richiedono Chelladurai P., Quatman C. C., Leadership and moti-
una lingua straniera. Anch’essa si può pre- una concentrazione totale per l’intera vation sports, Olympic Coach, 2005, 7, 8-11.
Durand-Bush N., Salmela J. H., Green-Demers I., The
figurare come competenza di base che durata della prova. Decisiva è l’abilità a Ottawa Mental Skills Assessment Tool (OMSAT-3*),
amplia le opportunità di comunicazione e gestire efficacemente l’impulsività e la The Sport Psychologist, 2001, 15, 1-19.
comprensione del mondo indipendente- tendenza a reagire in modo troppo Frester R., L’allenamento ideomotorio. SDS-Scuola
dello sport, 1985, 1, 8-9.xx
mente dall’ambito in cui l’individuo l’appli- anticipato che si prova negli istanti che Guthrie E. R., The psychology of learning, NY,
cherà. La scelta d’identificare queste quat- precedono la partenza. Harper & Row, 1952.
tro abilità psicologiche come fattori di base • Gli sport di combattimento (e.g., Hardy L., Graham J., Gould D., Understanding psy-
è in larga parte coincidente con quanto scherma, boxe, arti marziali) – richiedo- chological preparation for sport. NY, Wiley, 1996.
Jones G., Moorhouse A., Developing mental tough-
proposto da Hardy, Graham, Gould (1996) no un livello elevato di reattività men- ness, Oxford, Spring Hill, 2009.
da cui si differenzia per non considerare il tale e fisica per tutta la durata del com- Lee T. D., Chamberlain C. J., Hodges N. J., Practice,
goal settino, ma bensì l’abilità a imparare battimento. Notevole importanza ha la in: R.N. Singer R. N., H.A. Hausenblas H. A., Janelle
dall’esperienza come competenza priorita- capacità di sapere anticipare le mosse C. H. (a cura di), Handbook of sport psychology, NY,
Wiley, 2001.
ria. La scelta di introdurre un’altra compe- dell’avversario. Data la brevità dello Nideffer R. M., Sagal M. S., Assessment in sport
tenza è dovuta alla ragione secondo cui le scontro è decisiva l’abilità a sentirsi in psychology, Morgantown, WV: FIT, 2001.
abilità qui proposte sono da acquisire in gara sin dai primi secondi. Orlick T., In pursuit of excellence, Ottawa, Coaching
una fascia di età corrispondente alla fine • Gli sport di squadra (e.g., calcio, palla- Association of Canada, 1980.
Paolinelli A. Johnny e la strategia vincente, Il Tiro a
dell’infanzia e inizio dell’adolescenza, anni volo, pallacanestro, rugby) – richiedono Volo, 2009, 178-179, 22-27.
in cui la comprensione del valore dell’espe- lo sviluppo del pensiero tattico in un Pargman D., Managing performance stress, NY,
rienza è basilare per essere consapevoli contesto di collaborazione con i propri Routledge, 2006.
Ricvald S., Peterson K., Understanding the path to
della qualità del proprio impegno e di compagni di squadra. Le punizioni nel the podium, Olympic Coach, 2003, 2, 4-8.
come s’impara. A ulteriore sostegno di calcio, il servizio nella pallavolo, i tiri Sands W. A., Stone M. H., Monitoring elite athlete,
questa scelta vi sono i numerosi dati che liberi nella pallacanestro e i calci nel Olimpic Coach, 17, 2005, 3, 4-15.
dimostrano che alla base della convinzione rugby richiedono un tipo di concentra- Suinn R. M., Psychology and sport performance:
Principles and applications, in: Suinn R. M. (a cura
di sapere fronteggiare le situazioni sportive zione molto simile a quello degli sport di), Psychology in sports, Minneapolis, Mn, Burgess
vi è la valutazione delle proprie esperienze di precisione. Company, 1980.
passate in relazione a quel compito Vealey R., Future directions in psychological skills
(Bandura 1986). Una volta che siano state stabilite quali training, The Sport Psychologist, 2, 1988, 318-336.
Weinberg R. S., Gould D., Foundations of sport and
sono le implicazioni psicologiche, connesse exercise psychology, Champaign, Il, Human
L’allenamento psicologico alla disciplina sportiva in cui si opera è Kinetics, 2007, 4° ed..
avanzato compito del consulente la strutturazione di Williams J. M., Krane V., Psychological characteri-
un programma che prenda in considerazio- stics of peak performance, in: Williams J. M. (a cura
di), Applied sport psychology: Personal growth to
La costruzione di un programma di allena- ne lo sviluppo e il miglioramento delle abi- peak performance. Mountain View, Ca, Mayfield,
mento psicologico avanzato richiede la lità psicologiche degli atleti. 1993.
conoscenza delle implicazioni psicologiche Williams J. M., Krane V., Psychological characteri-
tipiche di una determinata disciplina spor- Per un atleta di livello assoluto le abilità psi- stics of peak performance, in: Williams J. M. (a cura
di), Applied sport psychology: Personal growth to
tiva. Alcuni esempi: cologiche da padroneggiare in maniera otti- peak performance, Mountain View, Ca, Mayfield,
male sono: il goal setting, la gestione dello 2001, 4°ed.
• Gli sport di resistenza (e.g., fondo, stress agonistico, la concentrazione in alle-
SdS/Scuola dello Sport Anno XXIX n.87

maratona, canottaggio, nuoto) - richie- namento e in gara, la programmazione e la


dono di tollerare la fatica fisica e di gestione della gara, lo stile esplicativo ovve-
saperla gestire nei momenti in cui si ro la spiegazione delle proprie prestazioni. L’Autore: Alberto Cei, psicologo, consulente di
presenta in gara. Necessitano di una Inoltre è altrettanto decisivo il sapere gesti- varie Federazioni sportive nazionali, membro dei
notevole consapevolezza delle sensazio- re il proprio stile di vita in modo adeguato Mnaging Council della Federazione europea di
ni corporee così da potere riconoscere e alla propria carriera sportiva e stabilire una psicologia dello sport, docente dell’Università di
Tor Vergata
anticipare eventuali momenti critici relazione di lavoro efficiente e efficace con
durante la gara. l’allenatore. Indirizzo dell?autore: info@ceiconsulting.it

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