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Dare un senso al tantra

Domande fondamentali e dubbi sul tantra Alexander Berzin

Il senso del tantra


La definizione del termine tantra Gli insegnamenti del Buddha comprendono sia i sutra che i tantra. Nei sutra si trovano i temi essenziali della pratica che permettono di raggiungere la liberazione dai problemi ricorrenti incontrollabili (skt. samsara) e, oltre a questo, lo stato illuminato di un buddha, la capacit di aiutare gli altri per quanto possibile. Questi temi comprendono dei metodi per sviluppare unautodisciplina etica, la concentrazione, lamore, la compassione e la comprensione corretta di come le cose esistano in realt. Nei tantra sono presenti delle pratiche avanzate, basate sui sutra. In sanscrito, la parola tantra sta ad indicare la stringa di un telaio o i fili di una stuoia. Come i fili della stuoia, le pratiche del tantra fungono da struttura dove sintrecciano i temi dei sutra, tessendo cos un arazzo dellilluminazione. Di pi, il tantra combina tra loro le espressioni fisiche, verbali e mentali di ogni pratica che, una volta intrecciate, formano un percorso olistico di sviluppo. Poich non si pu integrare e praticare simultaneamente tutti i temi dei sutra senza un addestramento preliminare distinto per ciascuno di essi, la pratica del tantra estremamente avanzata. La radice del termine tantra significa distendersi o continuare senza interruzione. Ponendo laccento su questa caratteristica, gli eruditi tibetani hanno tradotto il termine con gyu (rgyud), che indica appunto una continuit ininterrotta. Si fa riferimento qui a una continuit nel tempo come la successione degli istanti di un film, piuttosto che a una continuit nello spazio come la successione dei tratti di una pavimentazione. Inoltre, le successioni di cui si parla nel tantra assomigliano a dei film eterni: non cominciano n finiscono. Non ci sono mai due film identici, perfino due copie dello stesso film non possono mai essere la stessa pellicola. Perci le successioni infinite mantengono sempre le loro caratteristiche individuali. Inoltre, le immagini del film scorrono una a una e tutto cambia fotogramma dopo fotogramma. Allo stesso modo, nelle successioni infinite gli istanti sono effimeri, uno solo alla volta, senza che ci sia niente di solido che si perpetui attraverso le successioni. I continuum mentali in quanto tantra Lesempio pi rilevante di una successione infinita il continuum mentale (flusso mentale), la successione infinita degli istanti di una mente individuale. Mente, nel Buddhismo, fa riferimento alla pura e semplice esperienza individuale e soggettiva di qualcosa, e non a un oggetto fisico o immateriale che, o fa questesperienza, o lo strumento utilizzato da qualcuno per fare esperienza. Inoltre, un continuum mentale non un flusso di esperienze che si accumulano in modo che una persona abbia pi

esperienza di unaltra. Un continuum mentale implica semplicemente una successione ininterrotta distanti di funzionamento mentale il fatto puro e semplice di fare esperienza. Le cose di cui si pu fare esperienza comprendono le immagini, i suoni, i sentimenti, i pensieri, il sonno e persino la morte. In questo contesto, lespressione puro e semplice implica che lesperienza vissuta non ha bisogno di essere intenzionale, n legata ad emozioni, n persino consapevole. Di pi, lesperienza di qualcosa sempre soggettiva e individuale. Due persone possono vedere lo stesso film, ma a uno pu piacere e allaltro no. Lesperienza che avranno del film dipende da diversi fattori correlati quali lumore, lo stato di salute, le persone che li accompagnano e persino la poltrona sulla quale sono seduti. Gli esseri individuali sono coloro che hanno un continuum mentale. In ogni istante della loro vita fanno esperienza di qualcosa. Essi agiscono con intenzione anche se non lhanno pianificato in maniera concettuale e sperimentano soggettivamente gli effetti immediati e a lungo termine di ci che fanno. Cos, il continuum mentale di tutti gli esseri individuali - la loro esperienza delle cose cambia ad ogni istante, come essi stessi, e il loro continuum mentale passa da una vita allaltra, senza mai un inizio e una fine. Il Buddhismo accetta come un dato di fatto non solo che i continuum mentali durino in eterno, ma anche che siano privi di un vero inizio, sia ad opera di un creatore, sia provenendo dalla materia/energia, sia dal nulla. Gli esseri individuali, e quindi i continuum mentali, interagiscono gli uni con gli altri, ma rimangono distinti, persino nella buddhit. Buddha Shakyamuni e Buddha Maitreya sono equivalenti nel raggiungimento dellilluminazione, eppure non sono la stessa persona. Essi hanno rapporti unici con esseri differenti come dimostra il fatto che alcuni individui possono incontrare un particolare Buddha e non un altro, e ricevere benefici da uno anzich da un altro. I film mantengono il loro carattere individuale senza necessitare o contenere indicatori fissi innati, come il titolo, che sarebbe sempre presente in quanto parte di ogni istante e attribuirebbe loro identit individuali in virt del loro stesso potere. I film conservano il loro carattere individuale nella misura in cui essi dipendono puramente e semplicemente da fattori mutevoli intrecciati, come una sequenza percepibile di fotogrammi. Analogamente, i continuum mentali infiniti proseguono senza indicatori fissi e innati - come anime, s o personalit - che rimarrebbero non condizionati e immutati durante tutta una vita e da una vita allaltra e che, grazie al loro stesso potere, attribuirebbero loro, unidentit individuale. Per conservare la loro identit individuale i continuum mentali dipendono puramente e semplicemente da fattori mutevoli interconnessi, come sequenze sensibili di esperienza delle cose secondo i principi di causa /effetto comportamentali (skt. karma). Anche a un livello pi generale, i continuum mentali sono privi di unidentit intrinsecamente fissa come umano, moscerino, maschio, femmina. A seconda dei loro atti, gli esseri individuali appaiono inuna forma differente in ciascuna vita talvolta con pi problemi e sofferenze e talora meno. Il termine tantra in riferimento alla natura di Buddha Sebbene manchi ai continuum mentali, e dunque agli esseri individuali, unanima innata che attribuisca loro unidentit in virt del suo stesso potere, ci sono

nondimeno altre caratteristiche che li accompagnano in quanto aspetti propri della loro natura. Questi aspetti innati costituiscono anchessi dei tantra, delle successioni distanti senza inizio n fine. Gli aspetti innati e eterni che si trasformano negli aspetti illuminanti di un buddha, o che consentono a ogni continuum mentale di divenire il continuum di un buddha, comprendono i fattori della natura di buddha di quel continuum. Ad esempio, le successioni ininterrotte distanti concernenti lapparenza fisica, la comunicazione e il funzionamento mentale (corpo, parola e mente), le qualit positive e lattivit, accompagnano indefinitamente la successione distanti di ogni continuum mentale, bench le forme particolari di questi cinque mutino ad ogni istante. Lapparenza fisica pu essere invisibile allocchio umano; la comunicazione pu essere non intenzionale e avvenire semplicemente attraverso il linguaggio del corpo; e il funzionamento mentale pu essere minimo come nel sonno o in uno stato incosciente. Le qualit positive come la comprensione, la sollecitudine e la capacit possono operare a dei livelli infimi o essere solo latenti, e lattivit pu essere semplicemente automatica. Nondimeno, lesperienza individuale e soggettiva di qualcosa in ogni istante implica che ci sia continuamente una certa apparenza fisica, una certa forma di comunicazione di una certa informazione, un certo funzionamento mentale, un certo livello in cui operino qualit positive e una certa attivit. Il fatto che successioni ininterrotte distanti dei cinque fattori innati accompagnino il continuum mentale di ogni essere in ogni rinascita rende conto di come le successioni di questi cinquecontinuino ad accompagnare ciascun essere anche come un buddha. Da un altro punto di vista, gli istanti dei cinque continuano a sopraggiungere in successione ininterrotta, anche dopo lilluminazione, ma ora le loro forme si manifestano come i cinque fattori illuminanti di un buddha. Questi sono illuminanti nel senso che costituiscono i mezzi pi efficaci per condurre gli altri allilluminazione. Successioni senza inizio che possono avere una fine In quanto tantra, le continuit eterne dei fattori della natura di Buddha di un individuo sono intrecciati formando cos in ogni istante un tutto integrato che funziona come una rete. In un altro senso, queste continuit eterne costituiscono i fili della rete sui quali si intessono le successioni di istanti relativi ad altre caratteristiche che accompagnano i continuum mentali. Ci sono anche numerose caratteristiche intrecciate che sono senza inizio, ma che non continuano tutte indefinitamente. Alcune possono avere una fine e non costituire dunque gli aspetti integrali della natura del continuum. Le principali sono le continuit senza inizio della confusione a proposito di come esistono le cose, le abitudini di una tale confusione e le incontrollabili difficolt e limitazioni che essi producono. Qui, per semplificare la discussione simpiega il termine confusione al posto di disconoscenza (ignoranza), ma senza la connotazione di disordine, smarrimento o demenza. Le successioni senza inizio di istanti di differenti livelli di confusione e le relative abitudini, possono avere una fine poich i loro esatti opposti, le successioni distanti di comprensione e le relative abitudini, possono rimpiazzarle ed eliminarle per sempre. Mentre le successioni di istanti di confusione e le relative abitudini accompagnano i continuum mentali, i loro fattori propri della natura di buddha non possono funzionare

appieno. Finch i continuum mentali si trovano in questa condizione, gli individui interessati sono esseri limitati (esseri senzienti). I fattori funzionano appieno solo con la rimozione completa di tutte le caratteristiche limitative o macchie fugaci, vale a dire, di tutti i livelli di confusione e delle relative abitudini. Quando le continuit di tutte le caratteristiche limitanti cessano per sempre, gli individui non sono pi esseri limitati. Le loro continuit infinite in quanto individui perdurano, ma questi esseri si sono ora trasformati in buddha. Le spiegazioni Nyingma e Kagyu del tantra Le quattro tradizioni del buddhismo tibetano Nyingma, Kagyu, Sakya e Gelug accettano le successioni infinite di istanti dei fattori interconnessi della natura di buddha come significato del tantra. Le spiegazioni particolari di ogni scuola consentono di far luce maggiormente sullargomento e si completano a vicenda. Cominciamo con la presentazione generale comune alle tradizioni Nyingma e Kagyu, poich la sua specialit proprio quella di discutere il tantra in termini di natura di Buddha in generale. Queste presentazioni provengono dal Continuum infinito pi avanzato di Maitreya. Maitreya ha spiegato che, sebbene le successioni infinite di istanti dei fattori della natura di buddha continuino indefinitamente, queste possono essere non raffinate, parzialmente raffinate, o completamente raffinate. La differenza dipende se le successioni di istanti di tutti, oppure solamente di alcuni, o di nessuno livello di confusione e delle relative abitudini accompagnano il continuum mentale senza interruzione, oppure solo per un po, oppure non pi. Queste tre condizioni della continuit infinita dei fattori della natura di buddha sono i tantra della base ,della via e della risultante . In quanto tantra della base, le continuit sempre disponibili dei fattori della natura di buddha sono gli strumenti per raggiungere lilluminazione. Visti da questa prospettiva, i fattori sono non raffinati o impuri, nel senso che le successioni distanti di tutti i livelli di confusione e le relative abitudini si intrecciano continuamente con i fattori stessi, limitandone il funzionamento a gradi differenti. Sulla via per lilluminazione, i praticanti lavorano per eliminare le limitazioni fermando, gradatamente, le continuit dei differenti livelli di confusione e le relative abitudini che si aggrovigliano col loro corpo, la loro parola, la loro mente, le loro qualit positive e le loro azioni. Di conseguenza, nel corso del processo di purificazione, le continuit dei fattori della natura di buddha, in quanto tantra della via, sono parzialmente raffinate e parzialmente non raffinate. Qualche volta, periodi di piena comprensione accompagnano i fattori; altre volte ne conseguono periodi con il semplice momentum della comprensione. Talvolta le successioni di istanti di confusione cessano temporaneamente. Poi le continuit di certi livelli riprendono, ma gradualmente nessuna di esse ritorna. Parimenti, le abitudini della confusione cessano talvolta di dar luogo a istanti di confusione e, finalmente, le continuit delle abitudini cessano per sempre. Al livello risultante della buddhit, le continuit di fattori della natura di buddha, in quanto tantra della risultante, sono completamente raffinate, sono cio completamente sgombre, per sempre, dai periodi di tutti i livelli di confusione e delle relative abitudini. Quindi, i fattori della natura di buddha funzionano per sempre nella

loro piena capacit in quanto aspetti illuminanti intrecciati di un buddha: ad esempio, come facolt illuminanti del corpo, della parola e della mente di un buddha, qualit illuminanti positive e attivit illuminanti di un buddha. Il ruolo delle forme di buddha nel tantra Le forme o figure di buddha rappresentano i fattori della natura di buddha durante le fasi raffinate o pure, quando le successioni distanti di piena comprensione accompagnano le relative continuit. Poich le figure di buddha dispongono di corpo, parola, mente, qualit positive e facolt dazione che operano insieme come una rete integrata, esse sono atte a rappresentare questi fattori della natura di buddha. Inoltre queste figure hanno sovente molteplici visi, braccia e gambe. La disposizione dei visi e degli arti rappresentano dei temi di sutra, molti dei quali si ritrovano anche fra i fattori della natura di buddha. I praticanti del tantra utilizzano queste figure nella meditazione per avanzare nel processo di purificazione. Il termine sanscrito per figure di buddha, ishtadevata, significa divinit prescelte, vale a dire divinit scelte per la pratica per diventare un buddha. Queste sono divinit nel senso che le loro capacit trascendono quelle degli esseri ordinari, ma non esercitano alcun controllo sulla loro vita, n richiedono alcuna venerazione. Cos gli eruditi tibetani hanno tradotto il termine in lhagpay lha, divinit speciali, per differenziarle dalle divinit mondane o dal Dio Creatore. Il termine tibetano corrente, yidam, denota pi chiaramente il senso voluto. Yi significa mente e dam sta per damtsig (skt.samaya), un legame stretto. I praticanti del tantra creano un legame con figure di buddha femminili e maschili, come Avalokiteshvara e Tara, immaginando di avere essi stessi gli aspetti illuminanti dellapparenza fisica, della comunicazione, del funzionamento mentale, delle qualit positive e delle attivit di queste figure. Pi precisamente, mentre le continuit dei fattori della loro natura di buddha sono ancora parzialmente non raffinate, in quanto tantra della via, i praticanti le collegano o le intrecciano alle continuit dei fattori immaginati come gli aspetti completamente raffinati delle figure di buddha. Anche quando i praticanti non hanno raggiunto che una parziale comprensione del modo in cui le cose esistono, immaginare che i fattori parzialmente non raffinati della loro natura di buddha funzionino come se fossero gli aspetti completamente raffinati delle figure di buddha, il metodo generale del tantra per togliere dalle continuit infinite dei fattori della natura di buddha le macchie effimere dei periodi di confusione e delle relative abitudini. In breve, sia che i fattori della natura di buddha funzionino in quanto tantra della base, della via o della risultante, essi restano gli stessi. Il continuum mentale manifesta sempre una certa forma di apparenza fisica, di comunicazione di qualcosa e di funzionamento mentale, cos come un certo livello di qualit positive operanti e una certa attivit. Ci che fa la differenza la misura in cui le successioni di istanti dei differenti livelli di confusione e delle relative abitudini accompagnano le continuit dei fattori e ne limitano il funzionamento. Secondo le presentazioni Nyingma e Kagyu, il tema del tantra quello dellintreccio delle condizioni della base, della via e della risultante delle continuit infinite dei fattori della natura di buddha, al fine di tessere un metodo per raggiungere lilluminazione. In particolare, il tantra tratta dei metodi che consentono di lavorare con i periodi dei fattori della natura di buddha in quanto tantra della via, per purificare

le successioni di fattori in quanto tantra della base, in modo che il loro funzionamento ultimo si faccia come continuit infinite dei tantra della risultante. La pratica del tantra effettua questa trasformazione collegando le continuit dei fattori della natura di buddha non raffinata alle successioni di istanti nella loro situazione raffinata, cos com rappresentata dagli aspetti illuminanti delle figure di buddha. La presentazione Sakya La presentazione Sakya sul significato del tantra proviene dallHvajra Tantra, un testo appartenente alla classe pi elevata di tantra. Questa presentazione chiarisce la relazione tra le figure di buddha e gli esseri ordinari che permette di stabilire il legame tra i diversi loro aspetti nella pratica del tantra. Il continuum di chiara luce (la mente di chiara-luce), il livello pi sottile del continuum mentale di ciascuno, un soggetto di esclusiva appartenenza al tantra pi elevato. Tutti i continuum mentali hanno un livello di chiara luce dove si colloca lesperienza delle cose e che, in quanto natura ultima di buddha, fornisce loro la pi profonda incessante continuit. Infatti, i livelli ordinari dove si colloca lesperienza delle cose, come quelli della percezione sensoriale e del pensiero concettuale, non continuano senza interruzione da una vita allaltra. Inoltre, essi cessano nel momento stesso in cui si raggiunge lilluminazione. Solo le successioni dei livelli di chiara luce continuano senza interruzione, anche quando si diventati un buddha. Se si paragona gli esseri individuali a delle radio, allora i livelli ordinari dei loro continuum mentali sono simili a radio che trasmettono su diversi canali, mentre i livelli di chiara luce assomigliano a radio semplicemente accese. Tuttavia lanalogia non esatta: le radio possono interrompere le trasmissioni, mentre i continuum mentali hanno un flusso che non si arresta mai. Indipendentemente dal livello in cui accade, la pura e semplice esperienza individuale e soggettiva delle cose implica far sorgere la loro apparenza (chiarezza) e collegarvi la mente (coscienza). In altre parole, non si percepiscono direttamente gli oggetti esteriori, ma si percepisce solamente la loro apparenza o rappresentazione mentale che si manifesta come parte dellatto del percepire. Qui le apparenze comprendono non soltanto la visione delle cose ma anche il loro suono, il loro odore, il loro gusto, le sensazioni fisiche e i pensieri relativi. La scienza occidentale fornisce la medesima descrizione da una prospettiva fisica. Quando si percepiscono le cose, non che si abbia la conoscenza di oggetti esteriori in realt, si ha solamente conoscenza di complessi composti da impulsi elettrochimici che rappresentano gli oggetti nel sistema nervoso e nel cervello. Sebbene tutti i livelli di esperienza delle cose implichino linsorgere della loro apparenza, il continuum di chiara luce lunica vera causa dellorigine di tutte le apparenze. Unirsi mentalmente alle apparenze significa vederle, sentirle, odorarle, gustarle, toccarle, pensarle, o ancora provare emozioni a riguardo. Il coinvolgimento mentale pu avvenire in modo subliminale o anche incosciente. Inoltre, dare origine alle apparenze delle cose e unirvi la mente sono due modi di descrivere lo stesso fenomeno. Lapparizione di un pensiero e il pensiero di un pensiero sono in effetti lo stesso evento mentale. Non che un pensiero si manifesta e che lo si pensi dopo: i due atti mentali si verificano contemporaneamente perch descrivono lo stesso avvenimento.

La discussione Sakya circa il tantra si concentra su un fattore specifico della natura di buddha, cio la successione infinita distanti relativi allattivit innata del continuum di chiara-luce che d origine alle apparenze partendo da se stessa. La produzione delle apparenze avviene in modo automatico, non deliberato e incosciente. Si pu guardare qualcosa deliberatamente, ma quando si vede questo qualcosa, il continuum di chiara-luce non ne crea deliberatamente lapparenza. Di pi, le apparenze che sorgono dal continuum di chiara luce possono essere quelle della base fisica del continuum - il proprio corpo - o di qualsiasi altro oggetto che esso percepisce. Ci che occorre ricordare che la produzione delle apparenze avviene in modo inseparabile a due livelli: ordinario e sottile. In modo inseparabile (yermey, dbyer med ) significa che se un livello avviene in modo valido ci vale anche per laltro livello. In tale contesto, le apparenze ordinarie sono quelle degli esseri ordinari e del loro ambiente; le apparenze sottili sono quelle delle figure di buddha e del loro ambiente. Gli esseri ordinari e le figure di buddha sono come dei livelli quantici di continuum di chiara-luce. Le particelle subatomiche hanno pi livelli quantici di energia dove risuonano altrettanto validamente. In ogni istante, il livello in cui una particella in risonanza una funzione di probabilit: non si pu dire con certezza che la particella sia in risonanza con un livello e non con laltro. In fatti, secondo la meccanica quantistica, una particella pu risuonare a livelli differenti contemporaneamente. Parimenti, poich il livello in cui il continuum di chiara-luce appare in ogni istante una funzione di probabilit, non si pu dire che in un istante preciso un individuo abbia una sola apparenza e non unaltra. La continuit infinita dellattivit mentale che produce questa coppia dapparenze legate in modo innato pu essere raffinata, parzialmente raffinata o completamente raffinata secondo le successioni distanti di confusione e delle abitudini che l accompagnano. Il processo attraverso cui una continuit di pratica con delle figure di buddha purifica questo fattore della natura di buddha, in modo che produca una successione infinita dapparenze completamente sgombre dai relativi periodi di confusione e dalle relative abitudini, il tema principale del tantra, cos com discusso nella scuola Sakya. La spiegazione Gelug La tradizione Gelug segue Il tantra successivo di Guhyasamaja nella sua spiegazione del senso del tantra come continuit infinita. Laspetto principale della natura di buddha che vi sottolineata quello della vacuit (vuoto) del continuum mentale la sua mancanza desistenza in modalit impossibili. I continuum mentali non esistono come se fossero difettosi in modo intrinseco e impuri di natura. Non mai stato cos e non sar mai cos. Non ci sono continuit infinite di caratteristiche innate che li accompagnano e che, in virt del loro stesso potere, li farebbero esistere in questo modo impossibile. Poich questassenza totale sempre attuale, una volta che i praticanti hanno capito perfettamente ci, essi possono far s che le continuit della confusione e delle relative abitudini cessino di accompagnare il loro continuum mentale cosicch i fattori della loro natura di buddha possano funzionare pienamente in quanto aspetti illuminanti di un buddha. Poich, in quanto

continuit infinite, i continuum vanno avanti indefinitamente, la loro vacuit resta sempre un fatto che rende la purificazione e la trasformazione possibili. Il metodo di purificazione si rapporta agli stadi della pratica con le figure di buddha. Contrariamente agli esseri ordinari, le figure di buddha non crescono partendo da un embrione, non invecchiano, n muoiono. Poich sono sempre disponibili sotto la stessa forma, la meditazione con le figure di buddha pu formare una continuit infinita. Il risultato del processo di purificazione la continuit infinita della buddhit. In breve, attraverso la continuit infinita della pratica meditativa del legame con le figure di buddha, i praticanti del tantra raggiungono la continuit infinita della buddhit sulla base del fatto della vacuit infinita del loro continuum mentale. Poich la pratica del tantra implica la produzione dellimmagine di s come un buddha simile allo stato risultante dellilluminazione, il tantra viene detto il veicolo della risultante. Sommario Il tema del tantra verte sulle continuit infinite legate al continuum mentale. Le continuit comprendono i fattori della natura di buddha, come le qualit positive fondamentali, un livello di chiara-luce in cui ha luogo lesperienza delle cose, la sua attivit di produzione delle apparenze di s e la sua vacuit. Le continuit comprendono anche le figure di buddha e lo stato dilluminazione. Le quattro tradizioni del buddhismo tibetano spiegano i diversi modi in cui le successioni distanti di queste continuit infinite sintrecciano in quanto basi, vie e risultanti. Esse condividono la caratteristica secondo cui il tantra richiede una modalit di pratica con le figure di buddha per purificare una base e raggiungere lilluminazione per risultato. Esse convengono anche sul fatto che le caratteristiche fisiche delle figure di buddha funzionano come rappresentazioni multivalenti e forniscono i fili della rete su cui sintrecciano i vari temi della pratica dei sutra. Il termine tantra si riferisce a questa tessitura cos fitta di temi strettamente intrecciati e ai testi che ne trattano.

Lautenticit dei tantra


La fonte dei tantra La pratica del tantra esige la convinzione dellautenticit dei tantra, la comprensione corretta dei loro processi e della loro teoria e la fede nella loro validit in quanto metodi per raggiungere lilluminazione. Secondo la tradizione tibetana, Buddha Shakyamouni stesso la fonte dei tantra. Eppure questo motivo di disputa tra gli eruditi sia occidentali che buddisti. Non solo, secondo le norme scientifiche occidentali nessuno dei testi attribuiti al Buddha - n i sutra , n i tantra pu superare il test di autenticit. Si tratta di capire se questo punto sia fondamentale per i praticanti del tantra o se per essi siano pi pertinenti altri criteri. I Tibetani spiegano che Buddha Shakyamouni ha insegnato tre veicoli, o vie di pratica, che conducono alle mete spirituali pi elevate. Il piccolo veicolo, lo Hinayana, conduce alla liberazione, mentre il grande veicolo, il Mahayana, conduce allilluminazione. Bench il termine Hinayanasia un termine peggiorativo che appare solo nei testi del Mahayana , qui lo si utilizzer senza connotazione negativa, in quanto termine generico largamente accettato nelle diciotto scuole buddiste

preesistenti a quella Mahayana. Il Tantrayana, il veicolo del tantra - detto anche Vajrayana, veicolo robusto come il diamante- una suddivisione del Mahayana. Lo Hinayana trasmette solamente i sutra, mentre il Mahayana trasmette sia sutra che tantra. Nessuno ha messo per iscritto i discorsi e gli insegnamenti tenuti dal Buddha 2500 anni fa poich in quellepoca, in India, luso della scrittura era limitata agli affari commerciali e militari. Tuttavia, nel corso dellanno che segu il decesso del Buddha, circa 500 dei suoi discepoli si riunirono per formare un consiglio nel corso del quale tre dei suoi discepoli principali riferivano diverse parti di suoi discorsi. Ne segu che diversi gruppi di monaci si presero la responsabilit di memorizzarne delle sezioni particolari e di recitarle periodicamente. La responsabilit pass da una generazione allaltra di discepoli. Questi discorsi tenuti dal Buddha divennero i sutra dell Hinayana. La loro pretesa di autenticit si basa esclusivamente sul credere che i tre discepoli avessero una memoria perfetta e che i partecipanti al consiglio che confermavano la loro versione si ricordassero gli stessi discorsi. Queste due condizioni sono impossibili da dimostrare scientificamente. Anche se la trasmissione iniziale era esatta,la memoria dei numerosi discepoli delle generazioni a seguire non era infallibile. Nellarco dei cento anni dalla morte del Buddha,scoppiarono dissensi su numerosi sutra dello Hinayana e, finalmente, nacquero diciotto scuole,ciascuna con la propria versione di ci che il Buddha aveva detto. Le scuole non concordavano neanche sul numero di discorsi e dialoghi recitati allepoca del primo consiglio. Secondo alcune versioni, parecchi discepoli del Buddha impossibilitati a partecipare trasmisero oralmente e unicamente ai loro allievi gli insegnamenti che ricordavano. Gli esempi pi notevoli sono i testi concernenti le fonti specifiche della conoscenza(skt.abhidarma). Per molti anni, le generazioni seguenti li recitarono al di fuori delle assemblee ufficiali e furono aggiunti alla raccolta dello Hinayana solo pi tardi da successivi consigli. I primi testi scritti apparvero quattro secoli dopo il Buddha, a met del primo secolo a. C. Sono i sutra dello Hinayana della scuola del Thravada, il lignaggio degli anziani. Poco a poco, i sutra delle altre diciassette scuole dello Hinayana apparvero anche sotto forma scritta. Bench la versione del Thravada sia la prima ad apparire per iscritto e la sola scuola dello Hinayana ad essere tuttora intatta, questi due fattori non dimostrano che i sutra del Thravada siano le parole autentiche del Buddha. I sutra del Thravada sono scritti in lingua pali mentre le altre diciassette versioni sono redatte in differenti lingue indiane, come il sanscrito e l dialetto locale del Magadha, la regione del Buddha. Poich non possibile stabilire se il Buddha abbia insegnato in una sola lingua indiana o in tutte, non si pu dimostrare lautenticit di alcune versioni dei sutra dello Hinayana attraverso il criterio linguistico. A ci si aggiunge il fatto che il Buddha incoraggiava i suoi discepoli a trasmettere i suoi insegnamenti in ogni forma intellegibile. Egli non desiderava che i suoi discepoli fissassero le sue parole in un linguaggio arcaico e sacro, come quello delle antiche scritture indiane, i Veda. Seguendo tali direttive, parecchi insegnamenti dello Hinayana del Buddha sono apparsi prima scritti in diverse lingue indiane e in diversi stili compositivi e grammaticali al fine di soddisfare le esigenze dellepoca. I sutra e i tantra del Mahayana mostrano una grande diversit di stili e di lingue. Da un

punto di vista buddhistico tradizionale, la diversit di lingue ne prova lautenticit piuttosto che contraddirla. Secondo la tradizione tibetana, prima che gli insegnamenti del Buddha fossero stesi per iscritto, i discepoli recitavano i sutra dello Hinayana in pubblico durante grandi assemblee monastiche, i sutra del Mahayana in privato in seno a piccoli gruppi e i tantra nel massimo della segretezza. I sutra del Mahayana fecero la loro prima apparizione allinizio del II sec. A. C. e i tantra cominciarono ad apparire probabilmente nel secolo successivo, ma non possibile stabilire una data precisa. Come gi detto, parecchie tradizioni dello Hinayana riportano che alcuni circoli privati trasmettevano oralmente i testi pi conosciuti dello Hinayana prima ancora che le assemblee monastiche principali li avessero accettati nel corpus delle loro recitazioni pubbliche. Quindi il fatto che un testo sia assente dallordine del giorno del primo consiglio non prova la sua inautenticit. Inoltre,i partecipanti alle sessioni di recitazione di tantra facevano voto di segretezza,giurando di non rivelare i tantra ai non iniziati. Perci non deve sorprendere che non ci siano racconti personali sulle riunioni del tantra; dunque difficile provare la trasmissione orale dei tantra e la tenuta di riunioni segrete, com difficile provare che ci non sia avvenuto. Di pi, anche se si accetta una trasmissione orale dei tantra, impossibile stabilire quando e come questa trasmissione sia cominciata, cos come per le scritture dello Hinayana mancanti nel primo consiglio. Come argomenta il maestro indiano Shantideva ne Limpegno nella condotta di un bodhisattva, ogni ragionamento che si tenga presente per accreditare o screditare lautenticit dei testi del Mahayana vale ugualmente per le scritture dello Hnayana. Quindi lautenticit dei tantra deve basarsi su criteri diversi da quelli linguistici e dalla data di redazione iniziale. I differenti punti di vista sul Buddha Shakyamuni insegnante Una delle cause principali di confusione sullorigine dei tantra dovuta allopinione differente che gli specialisti occidentali del buddhismo, gli eruditi dello Hnayana e le autorit del Mahayana, hanno tutti punti di vista differenti sul Buddha Sakyamouni. Gli specialisti del buddhismo accettano Shakyamouni come un grande insegnante realmente esistito, ma non lo considerano come qualcuno da i poteri sovrannaturali, n tantomeno come qualcuno che ha istruito esseri non umani e che ha continuato a insegnare dopo la sua morte. Anche se gli studiosi dello Hinayana ammettono che possa aver avuto poteri sovrannaturali e che abbia potuto insegnare a tutti gli esseri, essi insistono poco su queste qualit. Di pi, essi sostengono che il decesso di Shakyamouni ha segnato la fine della sua attivit dinsegnante. Gli eruditi del Mahayana, dei sutra come dei tantra, sostengono che Shakyamouni sia divenuto un buddha parecchi cicli cosmici precedenti e che nel corso della sua vita come principe Siddharta non abbia fatto altro che mostrare le tappe che condurrebbero allilluminazione Da allora egli ha continuato a manifestarsi sotto diverse forme e a insegnare ricorrendo a una vasta gamma di poteri paranormali. Essi citano Il Sutra del loto nel quale il Buddha Shakyamouni annuncia che si manifester in futuro nelle sembianze di maestri spirituali i cui insegnamenti e commentari saranno autentici proprio come le sue parole. Inoltre, gli eruditi del

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Mahayana accettano che i buddha possano manifestarsi simultaneamente sotto differenti forme e in differenti luoghi, trattando ogni emanazione un tema diverso. Ad esempio, mentre appariva come Shakyamouni per esporre i Sutra di Prajnaramita (la Perfezione della saggezza) sul Picco di Vatour, nel nord dellIndia, Il Buddha si manifestava contemporaneamente nel sud dellIndia come Kalachakra ed esponeva le quattro classi di tantra allo Stupa di Dhanyakataka. La visione del Mahyana sul modo in cui i Buddha insegnano va ben al di l dellistruzione personale dei discepoli. Shakyamouni, ad esempio, ispirava anche altri buddha e bodhisattva (coloro che aspirano al raggiungimento dellilluminazione per consacrarsi ad aiutare il prossimo) per insegnare al suo posto, come quando Avalokiteshvara esponeva Il Sutra del cuore in sua presenza. Egli ha addirittura consentito ad altri di spiegare quale fosse il significato del suo pensiero, come ha fatto Vimalakirti ne Le Istruzioni del sutra di Vimalakirti. Di pi, in seguito Shakyamouni e altri buddha e bodhisattva autorizzati ad insegnare al posto suo apparirono nelle visioni pure ad altri discepoli largamente avanzati per rivelare altri insegnamenti di sutra e di tantra. E soprattutto, i buddha e i bodhisattva hanno trasportato i discepoli in altri reami al fine distruirli. Ad esempio, Maitreya ha condotto il maestro indiano Asanga nella sua terra pura per trasmettergli i suoi Cinque Testi. Poich luditorio degli insegnamenti del Buddha era composto da una variet di esseri,non solo umana, alcuni di loro hanno tenuto da conto il materiale per tempi successivi, pi propizi. Ad esempio, i nagas, mezzi umani e mezzi serpenti, hanno conservato I Sutra di Prajnaparamita nel loro reame sotterraneo, sotto un lago, finch il maestro indiano Nagarjuna li scopr. Jnana Dakini, una discepola femmina con qualit paranormali, ha conservato Il Tantra di Vajrabhairava a Oddiyana finch il maestro indiano Lalitavajra ci si rec su consiglio di Maitreya ricevuto durante una visione pura. Di pi, sia i maestri indiani che quelli tibetani hanno, per salvaguardarli, nascosto alcune scritture in dei luoghi fisici o le hanno impiantate come potenzialit nella mente di discepoli speciali. Generazioni di maestri le hanno scoperte pi tardi sotto forma di testi-tesoro ( terma, gter-ma). Asanga, per esempio, aveva sotterrato Il Continuum infinito pi avanzato di Maitreya che il maestro indiano Maitripa ha sotterrato diversi secoli dopo. Padmasambhava nascose innumerevoli testi di tantra in Tibet che sono stati scoperti in seguito negli angolini di tempi o nel loro proprio spirito dai maestri Nyingma. Quando la tradizione tibetana enuncia che Shakyamouni la fonte dei tantra si tratta del Buddha descritto comunemente nella tradizione Mahayana del sutra e del tantra. Se dei praticanti potenziali del tantra affrontano la questione dellautenticit di un punto di vista che non accetta le descrizioni degli specialisti del buddhismo o degli studiosi dello Hinayana allora evidentemente un tale buddha non pu aver insegnato i tantra. Tuttavia, unosservazione non pertinente per questo genere di persone. I praticanti del tantra non mirano a diventare il tipo di buddha che descrivono gli specialisti del buddhismo e gli studiosi dello Hinayana. Lo scopo che essi perseguono attraverso la pratica del tantra e quello di divenire un buddha come quello descritto negli insegnamenti Mahayana dei sutra e dei tantra. Poich essi accettano che Buddha Shakyamouni sia stato un simile buddha, essi accettano senza dubbio che egli abbia insegnato i tantra in tutti i modi miracolosi riportati dalla tradizione.

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La relazione tra il tantra buddhista e il tantra ind La letteratura del tantra fa la sua apparizione contemporaneamente nelle tradizioni buddhiste ed induiste dellIndia intorno al IIIsec.A.C. Non si conosce la data precisa e le due tradizioni hanno senzalcun dubbio retrodatato la pubblicazione dei loro testi. Anche se i contesti filosofici ed etici differenti, le pratiche di devozione, gli esercizi di yoga, i numerosi aspetti di un matriarcato precoce e tribale e quelli concernenti la pratica di una casta dintoccabili sono dei tratti salienti in entrambe le tradizioni. Ad esempio, i due sistemi ammettono visualizzazioni di figure dai molteplici visi e braccia, la manipolazione di energie sottili attraverso noduli energetici(skt. chacras), la venerazione delle donne, il ricorso ad ornamenti e a strumenti musicali in osso, un immaginario di carnai e mattatoi, o ancora la trasformazione delle impurit prodotte dal corpo. Perci difficile dire quale delle due tradizioni sia stata la fonte di una particolare caratteristica. Si pu solamente dire che queste due tradizioni convivevano entrambe in quellepoca. Per di pi, frequentando spesso sia i praticanti del tantra buddistico sia quelli del tantra ind gli stessi luoghi sacri, probabilmente ogni gruppo ha influenzato laltro. Gli specialisti del buddhismo e gli studiosi tradizionali del Tantrayana concordano nel dire che la storia del buddhismo mostra ladattamento dei temi fondamentali a variegati ambienti culturali, ma dissentono nella spiegazione del processo. Gli specialisti del buddhismo non accettano che il Buddha abbia insegnato i tantra. Essi ipotizzano che alcuni maestri abbiano sviluppato pi tardi una forma tantrica del buddhismo e ne abbiano allora stilato i testi nello spirito dellIndia dellepoca. Gli studiosi tradizionali del Tantrayana, da parte loro, sostengono che i poteri superiori del Buddha gli consentivano di prevedere le evoluzioni culturali e che egli abbia personalmente insegnato il tantra in modo tale che potesse adattarsi alle esigenze future. Cos, a tempo debito, coloro che avevano trasmesso i tantra segretamente- oralmente o celati nel loro continuum mentale- li resero accessibili a dei praticanti ricettivi. Unaltra spiegazione che il Buddha ha rivelato i tantra nelle visioni pure ai maestri pi realizzati che sono stati dunque i primi a conservarli. La spiegazione di ogni gruppo di esperti concorda sullo sguardo particolare rivolto al Buddha e sul principio generale buddhista dellinsegnamento attraverso tutti i mezzi abili. Il continuum di chiara-luce come fonte suprema dei tantra In Una lampada illuminante, il maestro indiano Chandrakirti spiega che gli enunciati di testi del tantra pi elevato possiedono diversi livelli di significato dei quali solo alcuni sono validi per dei gruppi specifici. Ad esempio, alcuni livelli sono validi esclusivamente per i praticanti del tantra pi elevato, mentre altri sono accettabili anche per gli adepti degli insegnamenti buddistici minori. Inoltre, gli enunciati il cui significato comune a pi gruppi possono avere un livello dinterpretazione, sia letterale che non, sia luno o laltro solamente. Essi hanno un senso letterale se concordano con lesperienza del gruppo che li accettano; ne hanno uno non letterale se invece rimandano a livelli pi profondi di significato. Applichiamo lanalisi di Chandrakurti allenunciato secondo cui Buddha Shakyamouni abbia fatto ricorso a mezzi straordinari, come quello della rivelazione, per insegnare i tantra. Alcuni specialisti del buddhismo potrebbero accettare questo

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enunciato come avente un livello di significato pi profondo e non letterale, ma rifiuterebbero uninterpretazione alla lettera poich la rivelazione al di l della loro esperienza personale. Per contro questenunciato concorda con lesperienza di parecchi maestri di sutra del Mhayana poich anche questultimi come tanti maestri tantrici hanno ricevuto gli insegnamenti buddistici attraverso la rivelazione. Quindi, tanto gli adepti dei sutra che quelli dei tantra del Mhayana accettano il fatto che lenunciato abbia un senso letterale. Chandakirti andato oltre dicendo che i significati non letterali degli enunciati del tantra pi elevato indicano un livello ultimo di significato relativo al continuum di chiara-luce. Secondo numerosi testi del tantra il Buddha ne ha insegnato il contenuto assumendo la forma di Samantabhadra, di Vajradhara o dellAdi Bouddha (il Buddha primordiale) di Kalachakra - le tre figure di Buddha che rappresentano il continuum di chiara luce. Quindi, il significato non letterale ultimo degli enunciati che la fonte suprema degli insegnamenti del tantra quella del continuum di chiara-luce illuminante di un buddha. Dopo la spiegazione del tantra pi elevato sulla natura di buddha, in particolare quella della tradizione Nyingma, la parte raffinata del continuum di chiara-luce di ogni persona possiede di natura tutte le qualit illuminanti. Di conseguenza, cos come la confusione che accompagna la parte non raffinata di ogni individuo pu dar spazio agli insegnamenti ingannevoli dun ciarlatano, la parte raffinata pu divenire la fonte suprema dinsegnamento del Buddha. Cos,anche quando il continuum di chiara-luce di una persona non ancora del tutto raffinato e scorre ancora come una via di tantra, se le condizioni interiori ed esteriori sono riunite la sua parte raffinata pu dar luogo spontaneamente a nuovi insegnamenti del tantra. Prima che i tempi siano maturie prima che unesplosione spontanea abbia luogo, gli insegnamenti sono trasmessi in modo occulto da una vita allaltra come facenti parte delle potenzialit non realizzate del continuum di chiara- luce della persona. Se la persona nella quale si produce lesplosione spontanea accetta il quadro mentale concettuale della rivelazione comune al Mahayana, allora sar in grado di descrivere e di fare lesperienza del fenomeno nei termini che corrispondono a tale quadro mentale. La descrizione e lesperienza saranno validi per questa persona. Daltro canto, consideriamo il caso degli specialisti del buddhismo che accettano quanto detto dalla psicologia trans-personale, come lasserzione secondo cui le chiavi dellautorealizzazione spirituale sarebbero impresse nelle potenzialit inconsce di ogni persona. I blocchi mentali, rappresentati nei miti da creature sotterranee somiglianti a dei dragoni come i nagas, ne assicurano la custodia e le mantengono in uno stato sommerso. I metodi di autorealizzazione dimorano seppelliti nellinconscio fino a che un individuo raggiunga un livello di sviluppo spirituale sufficiente e i tempi siano maturi per la rivelazione. Poich questi studiosi del buddhismo considerano linconscio come un equivalente del continuum di chiara-luce, essi possono accettare un livello comune di significato con i praticanti del tantra circa lenunciato secondo cui il Buddha avrebbe insegnato i tantra, sebbene essi ne respingano completamente il senso letterale. Essi potrebbero accettare che il Buddha sia la fonte degli insegnamenti del tantra unicamente nel senso in cui il Buddha rappresenti linconscio. In altre parole, gli insegnamenti del tantra provengono dallinconscio dei diversi maestri nello spirito dei quali essi si elevano spontaneamente.

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I criteri che permettono di stabilire lautenticit dei tantra Il criterio principale che permette di stabilire che un insegnamento autenticamente buddhista quello del lignaggio ininterrotto risalente fino al Buddha che il Buddha lo si descriva secondo la tradizione classica buddhista, la psicologia trans-personale, o secondo i punti di vista dell Hinayana , del Mahayana in generale o addirittura del pi alto Tantrayana. Tuttavia, chiunque pu pretendere di aver ricevuto dal Buddha una trasmissione del tantra al momento di una visione pura, o di aver trovato un testo-tesoro sepolto nel suolo o nel suo spirito. Altri criteri sono dunque richiesti per stabilire lautenticit dei tantra in generale e di tutti i testi del tantra in particolare Nel Sutra del grande affrancamento finale da tutti i mali (Mahaparinirvana Sutra), Shakyamouni espone il caso di qualcuno che potrebbe pretendere di detenere un insegnamento autentico diverso da quello che lui stesso ha specificato. Il Buddha ha intimato ai suoi adepti di accettarlo come autentico solo se si accorda col contenuto del resto dei suoi insegnamenti. Su questa base, il maestro indiano Dharmakirti in Un commento sugli spiriti cognitivi validi, propone due criteri decisivi per stabilire lautenticit di un testo buddhista. Il Buddha ha trattato una grandissima variet di argomenti, ma solo quei temi che appaiono nei suoi insegnamenti in modo ripetuto danno indicazioni sulla reale intenzione del Buddha. Questi temi comprendono il prendere una direzione sicura(rifugio), la comprensione delle leggi di causa-effetto circa i comportamenti, lo sviluppo di una disciplina etica superiore, lo sviluppo della concentrazione e della saggezza discriminante in relazione al modo in cui le cose esistono in realt e la generazione dellamore e della compassione per tutti. Un testo un insegnamento buddhista autentico se in accordo con questi temi principali. Il secondo criterio dautenticit che la messa in opera corretta delle sue istruzioni da parte di praticanti qualificati deve produrre risultati identici a quelli indicati altrove e in modo ripetuto dal Buddha. Una pratica adeguata deve condurre al raggiungimento dei fini ultimi che sono la liberazione e lilluminazione, e degli scopi provvisori che sono gli adempimenti spirituali durante tutto il cammino. La presenza di un groviglio dei temi principali insegnati dal Buddha con lesperienza e le realizzazioni dei maestri del passato e del presente sono due criteri che confermano lautenticit dei tantra. Questi criteri stabiliscono ugualmente la validit dei tantra poich quando sono praticati correttamente si producono i risultati descritti. Di pi, seguendo correttamente le istruzioni del tantra, si pu provare da soli direttamente la loro autenticit e la loro validit. I quattro sigilli permettono di classificare un punto di vista come fondato su parole illuminanti Sviluppando il primo criterio di autenticit enunciato da Dharmakirti, Maitreya, ne Il Continuum infinito pi avanzato, fa riferimento ai quattro sigilli che permettono di classificare unopinione come fondata sulle parole illuminanti di un Buddha. Se un corpus dinsegnamenti contiene i quattro allora porta il sigillo dellautenticit di un insegnamento buddhista poich la sua veduta filosofica si accorda con lintenzione delle parole del Buddha. (1) Tutti i fenomeni artefatti(condizionati) sono non statici(impermanenti). (2) Tutti i fenomeni contaminati dalla confusione implicano

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problemi (la sofferenza). (3) Tutti i fenomeni sono privi di unidentit non attribuita. (4) Un affrancamento totale da tutte le difficolt (skt. nirvana) una pacificazione totale. La visione tantrico buddhista conforme ai quattro sigilli. (1) Tutto ci che toccato da cause e condizioni cambia in ogni istante. Anche col raggiungimento dellilluminazione grazie ai metodi del tantra, la compassione continua a spingere un buddha ad agire per il beneficio degli altri in una maniera costantemente mutevole. (2) In quanto metodo per raggiungere lilluminazione, la pi alta classe del tantra controlla lenergia delle emozioni perturbatrici, come quella del desiderio ardente. Questo metodo libera completamente il praticante dalle emozioni perturbatrici e dalla confusione che le ricopre. Occorre sbarazzarsene per sempre poich tutti i fenomeni contaminati creano problemi. (3)Dopo aver controllato lenergia che sta alla base delle emozioni perturbatrici, come quella del desidero ardente, la si utilizza per accedere al continuum di chiara-luce. E il livello dello spirito che pi propizio al riconoscimento non concettuale che ogni fenomeno privo di una precisa identit. (4) A partire da questesperienza della vacuit o assenza totale, si pacificano le successioni seguenti distanti relativi ai differenti livelli di confusione, delle relative abitudini e dei problemi che ne derivano e cos ce ne si sbarazza. Il raggiungimento di questa pacificazione totale un affrancamento totale da tutte le difficolt. La visione tantrica si qualifica dunque come una pratica buddhista autentica. Ottenere la ferma convinzione dellautenticit dei tantra Per poter mettere passione nella pratica del tantra in quanto metodo per raggiungere la liberazione e lilluminazione, occorre concentrarsi sul tantra con la ferma convinzione(mopa, mos-pa)che si tratti di un insegnamento buddistico autentico. La capacit a concentrarsi in questa maniera deriva dal credere che un fatto sia vero(daypa, dad-pa). Il maestro indiano Vasubandho in Una Casa del tesoro su temi particolari della conoscenza e suo fratello Asanga in Unantologia di temi particolari della conoscenza, hanno chiarito il significato di questi due fattori mentali che si producono quando ci si concentra su un fatto. Alcuni di questi atti mentali rimandano a una concentrazione accompagnata da una fede cieca in qualcosa che pu essere vera o no e che non si comprende. Il credere che un certo fatto sia vero implica tre aspetti. (1) La fede lucida in un fatto latto mentale che chiaro riguardo tale fatto e che libera lo spirito dalle emozioni e attitudini perturbatrici. Ad esempio, nella fede lucida che il tantra un insegnamento buddista, chiaro che il tantra si avvale delle emozioni perturbatrici, come il desiderio ardente, in quanto metodo per sbarazzarsi definitivamente delle emozioni perturbatrici. Il credere in questo fatto solleva lo spirito dal desiderio ardente di ricercare, attraverso il tantra, lesperienza del piacere fine a se stesso. Dunque, la fede lucida in un certo fatto deriva da una comprensione corretta delle informazioni riguardanti tale fatto. (2) Credere in un fatto fondato sulla ragione latto mentale di considerare questo fatto specifico come vero attraverso una riflessione fondamentale che poggia sulle ragioni che lo provano. Ad esempio, si pu essere certi che un insegnamento provenga da una certa fonte dopo aver chiaramente identificato questa fonte. Secondo i tantra, il Buddha, com descritto nei tantra, il solo ad aver dato questi

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insegnamenti. I testi non dicono che il Buddha, cos com visto dagli studiosi dello Hinayana o dagli specialisti occidentali del buddhismo, li abbia insegnati. Inoltre, i tantra contengono i temi principali che il Buddha ha insegnato altrove ripetutamente, in particolare i quattro sigilli che attestano come la visione filosofica del tantra sia fondata sulle parole del Buddha. La comprensione di queste ragioni permette di credere con certezza che i tantra sono autenticamente buddhisti. (3) Credere in un fatto con aspirazione che lo riguarda latto mentale di considerare come vero, contemporaneamente, un fatto concernente qualcosa e la sua propria capacit di realizzare lo scopo di unaspirazione che si ha, di conseguenza, nei confronti delloggetto. Basandosi sui due punti di vista precedenti circa il credere che il tantra sia un autentico insegnamento buddhista, si pu anche dare per certo che si possa raggiungere lilluminazione attraverso i suoi metodi e che, di conseguenza, si aspiri a praticarli correttamente. Quando si crede fermamente in questi tre modi che il tantra autenticamente buddista, si sviluppa la ferma convinzione in questo fatto. Essere fermamente convinti di un fatto latto mentale che consiste nel concentrarsi su questo fatto, riguardo al quale ci si assicurati in modo valido che sia come questo e non come quello. Ci rende la nostra credenza cos ferma che gli argomenti e le opinioni altrui non possono dissuaderci. La ferma convinzione aumenta man mano che si familiarizza con le conseguenze che derivano dal credere in un fatto in questo caso, dal constatare i benefici che si ottengono da una pratica corretta del tantra. Tuttavia, anche prima di cominciare la pratica del tantra richiesta una ferma convinzione della sua validit. Per questo la cerimonia preparatoria alliniziazione del tantra comprende in primo luogo assoluto una spiegazione del tantra da parte del maestro che conferisce liniziazione , per riaffermare la convinzione incrollabile dei discepoli potenziali.

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