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TETTI E COPERTURE Il tetto a struttura di legno Le forze verticali del tetto si scaricano sulle fondamenta Un edificio a struttura portante dilegno, @ formato dall'unione di pareti, solai e tetto, opportunamente collegati ra loro @ pud essere progettato con quattro diversi sistemi: 1. a struttura intelaiata 2, a pannelli portanti di Xiam 3. a tronchi sovrapposti (blockbau) 4. a struttura mista pilastri e traversi comunque e sempre rispettandoil prin- cipio della discesa dei carichi verso le fondamenta della costruzione, attra- verso le pareti 0 i pilastri Le pareti andranno pertanto calcolate 70 per sopportare i carichi verticali pro- venienti dalla copertura, che si distri- buiscono di norma su tutto il perimetro dellediticio, Nelle strutture miste invece, (pilastri lamellari e tamponamenti a te- laio 0 con pannelli) la discesa dei carichiverticali concentrti, non awiene pit tramite le pareti, ma devono essere considerati come forze puntiformi con- centrate sui pilastri dell'edificio. Le forze orizzontali ‘sulle strutture scatolari La forza del vento e del sisma agiscono sia sulla copertura, sia sulle pareti pe- rimetrali, sono considerate come forze agent sulle controventature orizzontali, ‘Nel ritecco: i teto di un ‘eascinale piemontese. La trave di colmo di sinistra ‘aderisce al monaco della capriata el fusio su una controcatena avvitata ai puntoni. Una mensolina ‘coadiwva con la Ccontrocatena nel sorreggere Ja trave molto pesante. | alsi puntoni sormontano la trave di colmo, ‘8 costtuiscono il piano ‘di appoggio per le terzere cche formano la falda Elementi costituenti i tetti di legno Lorditura di un tetto di legno é costituita da una serie ditravi portanti, che formano la cosiddetta grossa orditura e da una serie di elementi di dimen- sioni pit piccole, disposti in modo di fornire 'appoggio al manto di coper- tura costituendo la piccola orditura. La grossa orditura pud assumere due configurazioni, che in Italia sono tra- dizionalmente indicate come: © Orditura alla Piemontese © Orditura alla Lombarda Gli elementi costituenti orditura di legno dei tetti sono: | © trave di colmo: trave di appoggio posta in sommita delle capriate (tetto alla lombarda) oppure a sostegno dei falsi puntoni (tetto alla piemontese); * falsi puntoni (o paradossi): travi inclinate delt‘orditura alla piemontese, * terzere (0 arcarecci, 0 correnti): travetti orizzontali delforditura alla lor- barda; * cantonali: travi inclinate disposte in corrispondenza delle linee di displu- vio, aventi una funzione analoga a quella dei falsi puntoni; * travicelli (0 correntini): elementi di sezione pid piccola, disposti orizzon- talmente sui falsi puntoni; * travetti (0 correntini): elementi inclinati, disposti sulle terzere per fornire ‘appoggio ai listelli per la posa delle tegol * listelli: elementi atti a fissare i componenti del manto di copertura; * tavolati: supertici di appoggio di alcuni tipi di tegole bituminose o di la- stre; * passafuori: element inclinati di sostegno degli sporti, fissati sui falsi puntoni dell'orditura alla piemontese o sui puntoni delle capriate dell'ordi- tura alla lombarda; * dormienti (0 banchine): elementi che formano 'appoggio dell'estremita inferiore dei falsi puntoni sulle pareti perimetrali dell’edificio; * controcatene: element di collegamento dei falsi puntoni, disposti sotto la trave di colmo; * saettoni: element di irrigidimento delle travi. | n TETTI E COPERTURE in poche parole i solai. | solai sono strutture piane aventi la funzione del trasferimento dei carichi, che essi stessi Gevono sopportare, alle strutture su cui poggiano, pertanto lavorano a lastra trasferendo le forze orizzontali sulle pareti paralleie alla direzione delle forze considerate e da qui sul solaio sottostante fino in fondazione. La funzione del cordolo \\ collegamento fra i diversi elementi piani formanti 'edificio é fondamentale er i comportamento corretto della struttura portante © deve garantire la trasmissione delle forze tra un elemento elaltro Iniziamo la nostra carrellata esaminando la funzione del cordolo costruito tra una copertura di lagno (nella foto, un tetto assembiato a terra) e la muratura i cemento armato o laterizio, (Foto 2) Come si vede la copertura @ stata pre- ventivamente fissata al cordolo di legno perimetrale e successivamente sole- vata in quota. II cordolo di legno - che avra la stessa larghezza della preesi- stenza—e quindi la copertura, saranno imbullonati mediante barre filettate an- negate nella struttura muraria. La pre- cisione con la quale operano le mac- chine per la lavorazione del legno a ontrollo numerico (CNC) agevola ope- razioni_ di enorme difficolté, come quella che vediamo in fotografia. Mcordoto Detinizione: il cordolo é I'elemento di collegamento fra le pareti perimetrali di un edificio e gli elementi orizzontali della struttura (sola). Cio® assicura la connessione strutturale cucendo fra loro te partizioni verticali con quelle orizzontali. La normativa italiana (NTC 2008), tra "altro, prescrive la presenza obbligatoria di un cordolo continuo allintersezione fra solai e pareti per le strutture a setti portanti in muratura, Cordolo di tegno e muratura E owio che, in assenza di cordolo di muratura, l'utilizzo ci un cordolo di legno 72 collegato direttamente alla muratura, richieda interventi murari di ivellazione @ precisione delle connessioni, Copertura e pareti portanti di legno Ne! caso dicopertura a contatto diretto. con le pareti portanti perimetrali di le- gno, la funzione del cordolo éassicurata dai collegamenti legno-acciaio che ga- rantiscono la trasmissione delle forze di taglio (squadre) e di trazone (hold down ¢ bande forate) mentre le forze di compressione sono trasmesse per contatto diretto fra gli elementi. Il punto di contatto del cordolo di legno dovra essere lavorato a L rovesciata per te- nere conto dell'inclinazione della falda, dato che la trasmissione di forze verti- cali tramite pressione di contatto ri- chiede che questo awenga mediante superfici orizzontall NOWRORE Como Displuvio Compluvio Travetto Abbaino Tarzora Banctine | Due esempi di carpenteria evoluta (nalt:'! Geometra Fausto Sala ha progetiato tun appartamento ai 152 metri quadrat, oa costrui a terrae poi sollevato in {quattro punti con una gra da 18mila kg per portario in quola e sopraslevare Una vila a Besana Brianza. Non stupisce tanto «i carpenteria, quanto la perfeta tenuta de! biocco leita @ pare fruto di cal serupolsi ed equitbrath in baseo il Geometra Adriano De Pra solleva ‘con una gru un tetto di lego costruto a terra, lo porta in quota e inserisce / cordolo preforato de! tetto, con la massima precisione pelle bare fet annegate nel cemento ‘armato alla somnita delle pareti di un edificio TETTI E COPERTURE Tetto ad unica falda 0 tetto piano I “tetto piano”, in una costruzione di legno, é la scelta pit sempiice sotto il profilo strutturala, poiché é calcolato come un diaframma orizzontale con- troventante che trasmette i carichi alle pareti esattamente come fosse un solaio intermedi appoggiato e colle- gato al muri sottostanti. Unica variante una pendenza minima del 2% per con- vogliare 'acqua meteorica verso uno dei pluvial. La pressione dovuta ai carichi vertical come il peso della struttura e della neve é da considerare rispettando il principio della discesa dei carichi verso le fondamenta della costruzione attraverso le pareti. Le pareti andranno pertanto calcolate per sopportare i carichi verticali che si distribuiscono di norma su tuttoil peri- metro del'edificio, purché i piani di appoggio del tetto alle pareti siano tutti perfettamente in orizzontale; vale a dire paraileli al piano del solaio sot- tostante. Fa eccezione il caleolo relativo al carico del vento, infalti in regioni percorse da venti forti la forza orizzontale del vento sulla copertura ad una falda tende ad aumentare mano a mano che sale I'angolo di inclinazione della copertura stessa. E' opportuno tenerne conto in fase di progetto della ferra- menta di irrigidmento e controventa- tura. Tetto a due falde e la funzione della capriata La costruzione pit semplice del tetto a due falde @ formata da due superfici piane adagiate sui puntoni di una ca- priata, conosciuta anche con il nome Gi incastellatura o incavallatura, struttura, reticolare di legno formata da travi so- vrapposte, strettamente connesse (vedi capitolo precedente) La capriata e di conseguenza I'incli- nazione delle falde, assume forma e concezione in funzione della cultura del luogo e quindi varia dalle pit: acute coperture del Centro-Nord Europa, alle pid modeste inclinazioni mediter- ranee. 74 Giunzione con statte Esempi dl connessione tra element a fegno relia costruzione de} tet Fare attenzione: ‘ogni connessione ‘deve essere awviata ‘come mostrano Je figure sequent ‘Staffa a scomparsa ‘a scomparsa in luce ail Falso puntone Sn Connessione @ coda di rondine Correntino Colme con tasche laterali Correntino ~ ee Vite | a Banchina Connessione | conentina banchina Connessione falso puntone e mezzacasa Falso puntone of Mezzacasa Staffa a scomparsa _ / 1 into Cider un vecchio giaco oiapponese un nim oi baston dl iogro con gt ai forma unica, che ud essere montato senza chiodi o raccordi di metallo, Questa architetturaé stata utitzzata - da Kengo Kuma perla costuzione el padigione del Giappone per Expo 2015 | | ‘omolcomentowotndo | basta 75 TETTI E COPERTURE ILTETTO ALLA LOMBARDA formato da una serie di capriate ‘secondo progetto. Latrave 018 trav dl colmo si appoggiano sulla testa del monaco. ‘Sui puntoni dete capriate si stencono leterzere o arcarecci paralelamente ala trave di colmo, formando un piano inclinato, su quale si posano i travett o correnti; infine sui correntni si poseré Forditura ei isteli porta tegola. ILTETTO ALLA PIEMONTESE Netto alla piemontese & costituito da una prima capriata abbracciata, {quasi in sommita, da due controcatene (una a sinistra e una a destra del monaco) inchiodate ai puntoni. Le controcatene fungono da supporto per sorreggere la ave dicolme, che sara appoggiata al monaco. sistema consente ai fare sormontare la trave di colmo da una serie dl falsi puntoni jnmodo da formare un unico piano sul quale si ‘stende”orditura dei correntni ‘orizzontali. A questi ulti si sovrappongono ‘Istell nel senso del messimo pendio, ‘Su listell si posano le tegole. 76 Aspetti igrometrici delle coperture Aspetti igrometrici delle coperture Progettare una copertura a falde incli- nate significa mettere in relazione diversi elementi, funzionali soprattutto alle esigenze del luogo in cui si intende costruire il tetto. Ii tet infatti non pud essere considerato soltanto un riparo dalle intemperie, bensi un componente tecnologico in grado di fornire una serie di prestazioni che devono tenere conto delle tempe- rature medie del Iuogo, della tenuta al'acqua, della resistenza al vento e al sisma, La microventilazione sottomanto Aldi a della struttura portante (definita dalla norma UNI 8627) le prestazioni di una copertura sono demandate al manto impermeabile di copertura e alla sua capacita di evacuare rapida- mente l'acqua meteorica e di conse- guenza all'inclinazione della falda. II rivestimento superficiale pud essere costituito da: pietre, lastre di ardesi Coppi, tegole e scandole di legno, po- sati in parziale sovrapposizione su una griglia di listelli di legno che assicuri manto impermeabile Unmanto impermeabile discontinuo deve assicurare tun pido allontanamenio del’acqua piovana, in pratica alla inclinazione di faida, allatipologia degli element i copertura, alla sovrapposizione degli elementistessi, al sistema di posa @ demandata la funzionalta delmanto. Una posa in opera approssimativa un sistema oi supporto limpreciso rischia di compromettere le funzioni pid elementari una minima lama per la circolazione Gell'aria nel sottomanto, definita mi- croventilazione. elemento di supporto pit diffuso @ un listello della dimensione di 4x4 centimetri Iistelli dovranno interrompersi con re- golarita per facilitare il deflusso di eventuale vapore 0 di condensa verso le grondaie Acosa serve la microventilazione * Contribuisce al processo di asciu- gatura delle tegole, sia dopo un even- tuale periodo di piogae, sia per smaltire il vapore acqueo che proviene dagli ambienti sottostanti *Contribuisce a mantenere ventiato il solaio * Contribuisce a mantenere ventilata la struttura portante di legno +E’ una prima valida barriera all'azione delle elevate temperature estive. La camera di ventilazione elo strato isolante La camera di ventilazione interposta fra il manto di copertura e il piano in- clinato del solaio di falda, ha il compito 7 TETTI E COPERTURE di controliare e di mitigare l'effetto del calore sulla struttura, soprattutto durante la stagione calda. E' infatti intuitivo che essedo collegata con |'esierno, immediatamente sotto il manto.di co- pertura, il suo contributo nella stagione fredda é nullo. Lo strato termoisolante ha invece la funzione di limitare le dispersioni di calore nella stagione fredda, ma anche di respingere il caldo prodotto dai raggi solari nella stagione catda, purché sia impiegato a questo scopo un ma- toriale di massa adeguata a realizzare ivalori di sfasamento termico richiesti. Ventilazione sottomanto: 0 tetto ventilato: secondo strato E’ definita come ventiazione sottomanto (tetto ventilato) la camera daria posta sotto gli elementi di supporto del manto impermeabile discontinuo. In pratica i istelli portategola della microventila- zione sono fissati su un tavolato conti- nuo di legno a sua volta posato su istell perpendicclari alla inea di gonda dello spessore ci 6/8 centimetri Si realizza in questo modo, tra il solaio. di falda e la microventilazione un ulte- fiore sistema di circolazione del'aria. La ventilazione sottomanto @ parte in- tegrante del progetto architettonico e sara progettata in {unzione delle con- dizioni climatiche, dell‘orientamento della falda, delle tecnologie costiuttive scelte dal progettista, infine dalle con- dizioni ambientali e climatiche. Wi terzo strato Sono diverse le tecnologie di costru- zione del terzo strato che possiamo definire come coibentazione termica. | materiali utilizzati variano dai massetti alieggeriti con argilla espansa, con vermiculite, con polistirolo espanso, polistirene, poliuretano, con lana di yetro, lana di roccia, lana di pecora, sughero, fibra di legno. Sempre e co- munque non varia il principio di base Feffetto coibente é dato dalla presenza i bollicine di gas imprigionato nella matrice del prodotto che si traduce in conducibilita termica molto bassa. 78 Motto caldo e i! tetto treddo La progettazione del tet st civide in due sistemi costruttiv. I tetta caldo 8 indubbiamente i! pid ‘aiffuso speciaimente nell edizia industrial, ‘Nel caso in cul non siritenga necessaro prevedere in copertura uniintercapedine aperta ai ventilazione (ad esempio quando la pendenza ot falda e mnima o addiitturs aula) si abbanddna Jidea dol tetto vertilato, Ssostituendo i! feno.a vapore a vantaggio della barriera a vapore. In tal caso lisolante deve essere in grado di ‘mantenere la sua funzionalita anche quando iltasso ai umidita 6 elovato. A ‘questo punto il materiale isolante dove ‘essore in grado di assolvere penamente ‘suo ruob pertanto sarebbe necessario passare ¢ala fora di legno al vetto Ccallulare. Questo materiale, iat, ‘essendo vetro, non subisce nel tempo alcun fenomeno ai degrade pur ‘essendo totalmente impermeable sia alllacqua sia al vapore acqueo. “Anche il sughero, materiale Microventilazione Ventilazione biodegradable per eccellenza, & adattissimo allo scopa, poiché 8 ‘esistente all umidta, Bast pensare al ‘contato sughero — vino per ‘comprendesne in pieno il valor Invece il tetto freddo, detto anche tetto ventlata, 6 i prefenito per coperture di edificiresidenziali soprattuto in filerimento ai sistem costrtti. con i eg7o, La ciiferenza sta nella compattezza della statigraia di costruzione: nel tetto caldo, dove tut ght stra impiegat! sono adiacenti gf uni agi alr, ta stratigrafia ‘compatta, mentre ne! tetto reado & ‘previsio uno spazio ai ventlazione, che separa gi strat, soltamenta interposto tra isolamento e sovra copertura Per limtare la formazione delle ‘condense lutizzo di un freno a vapore Sotto isolante (cioe un elemento artfciale come una quaina che ‘consenta di ‘trenare" i lusso ai vapore acqueo nel passaggio dagi strat pid Ccaldi agi strat pid fred prima che Tetto Xiam attraversil paccheitto isolanle) & indubbiamente buona norma Purché vi sia una adeguata ventiazione 4 di sopra dello strato isolarte (che ‘miglora Vevaporazione @ fa uoruscita i possibil condense dalla parte Ccoibeniata de! tetto verso la copertura Ecco di seguito un esempio di stratigratiacorretta dal punto oi vista della verifica delle condense interstizial! all estemno alfinterno: 1. Manto in coppt 2 Listell e contro-istell per ‘ormare uno Strato di ventilazione di circa 3-5 cm 3. Telo taspirante sd = 0,1 m 4, Strato isolante a fora di legno circa Bom 55 Telo tena vapare sd = 2m 6. Tavolato 3.om La ventiazione offre numerosi vantagg! anche rel periodo estivo, ma sono pid fevidentin autunno @ in nverio poiche il passaggio daria sotto | coppi favorisce Teliminazione dei ristagmi dacqua sul ‘manto di copertura, dovutl a fort piogge al lente scioglmento della neve. A proposito di neve, fosservatore attento noter che, duran fa stagione invemaie, manto nevose non si scioglie suitett ventlat dato che ultimo stato af copertura, essendo separato dalla stratigrafiasottostante dda una camera dt ventilazione collegata can Festerno, rane freddo, Quin uso ai tavolati di spessore revante o Isso dei termantttent) agevola nettamenta it comfort estivo, Ladozione de! tetto ventilato ha tanto pit valore quanto pit ccerente con inter pacchetto di copertura ne! suo ‘nsieme. Cid comporia, come gid sspecticato nel testo, 'adezione di tel regolatori del flusso di ural reno {2 vapore posizionato appena al di sotto delsolanto (lato caldo) a da una uaina a ditusione aperte posizionata Sul lato superiore dellisolante (lato redo). primo attenua lipassaggio i umidita, mantra il secondo favorisce il passaggio del umicta df ‘materassino isolante verso Iestemno @, contemporaneamente, protege Tisolente da eventual infitrazion| estome. Tetto a telaio lvolano termico E’una funzione svolta da uno strato di termoisolante che pud essere collocato in diversi punti della struttura del tetto: 1. sullestradosso del! ultimo solaio oriz~ zontale in caso di solaio aerato. Soli- tamente @ un solaio non abitato, dove comunque @ consentita lispezione. II materassino isolante deve consentire la pedonabilita. || tavolato del solaio orizzontale funge da volano termico 2. allintradosso del solaio strutturale di falda, dove necesita ovviamente diun controsoffitto (perlinatura) di pro- tezione e sostegno dell'isolamento. E' il caso classico in cui il volano termico rappresentato dallultimo solaio perde la sua funzione. 3. quando é applicato all'esterno e civé sul piano inclinato del solaio di falda, € posto immediatamente sotto i listelli della ventilazione. E' opportuno utilizzare materiali di coibentazione sensibili alle variazioni di umidita. 4. il materassino coibente é posto frai listelli di ventilazione. In questo caso i listelli dovranno essere di dimensioni tali da lasciare fra il materassino stesso € il tavolato che separa dalla micro- ventilazione almeno 6-8 cm di aria. (Estratto da una lezione del Prof. Arch. Gianni Zannoni ~ IUAV ~ Venezia-per Progetto Legno — Ribera Editore) Materiali di copertura E’ motto diffuso lutiizzo di pannel sandwich strutturali realizzati da due compensati fenolici che contengono uno strato intermedio di coibente come volano termico. | pannelli sandwich hanno caratteristiche di giunzione a scomparsa e di finitura a vista molto elevata. Nell'estradosso ¢ possibile, tra l'altro, fissare i listelli per la micro- ventilazione. E volano termico anche il lameliare in orizzontale. Tali pannelli sono cttimi elementi per costruire impalcati di solaio 0 di copertura, proprio perché avendo le fibre orientate in senso lon- gitudinale offrono garanzia di resistenza alla compressiore, alla flessione, non necessitano di finiture o intonaci. 79 TETTI E COPERTURE Inoltre avendo una massa che arriva a superare i 100 kg/mq consentono ottimi valori di isolamento e di sfasamento termico. |i pannello lameliare in oriz- zontale per coperture @ subito calpe- stabile. Visto da sotto rappresenta una superiicie finita ed elegante Perla costruzione de tetto degli edifici la tendenza é di utilizzare non pid per- linati o pannelli OSB di esiguo spessore, bensi veri elementi strutturali di spes- sore fra i 10 € i 12 centimetti, in grado di svolgere funzione statica, ma so- prattutto di restituire un grado di comfort notevole per lutilizzatore finale. Quali devono essere i req di una copertura a falde? Sono numerosi | requisiti richiesti ad un Lelenco organizzato secondo le diverse Classi esigenziali Requisiti Sicurezza sicurezza alle es} sicurezza ai fenol Fruibilita flessibilita Benessere ventilazione inerzia termica resistenza alla fo illuminazione Aspetto compatibilita amt aspetto e finiture Gestione contenimento dei facilita di access Fonte: Prof Arch. Gianni Zannoni ~ IUAV - Venezia 80 “chiusura superiore’) codificati dalla norma UNI 8290. resistenza meccanica ai carichi statici @ ai Carichi dinamici stabilta dimensionale resistenza agli urti resistenza al tuoco e reazione al fuoco resistenza alle deformazioni resitenza allo shock termico resistenza al gelo resistenza agli agenti chimici, biologici, radioattivi facilita di manovra di parti mobili isolamento acustico isolamento termico tenuta all'aria e all'acqua controllo della condensa interstiziate e superficiale regolarita geometrica iti 1a copertura (elemento tecnico classi esigenziali comprende infatt plosioni meni elettromagnetici rmazione delle muffe ibientale i consumi energetici 0 La ventilazione sottomanto Dato che il calore del sole si trasmette falda, Listeli porta tegola e listellatura rapidamente attraverso il manto di co- della camera di ventilazione possono pertura, dotato di massa consistente, essere con-presenti, raggiungendo in il primo requisito € di interporre ia ven- questo caso lo spessore di 10/12 cm tilazione sottomanto, fra tale massa e diaria, il materassino di coibentazione. Taivolta si interpongono degli sfiatatoi La camera di ventilazione sottomanto sul colmo del tetto per facilitare it ri- @ quella lama diaria che si inserisce cambio di aria fresca, che entra dalla posando dei istell di legno, dello spes- linea di gronda ed esce dalla parte (Siaiaiie Sab sore desiderato, perpendicolari alla i- pil alta, creando in tal modo effetto on ventiazione sottomanto nea di gronda, al di sopra del solaio di camino. | “egole “ole inpermeabiletraspiante “Tavolate per spesscramento wavi LUsteliatura ventiiazione Isolamento a cappotto 'solamento doppio strato Pannello OSB ‘Struttura portante a vista Rasatura esterna Freno vapore Trave massiccia (KV) Controparate ison Doppia last cartongesso 81 TETTI E COPERTURE La norma UNI 8627 prevede quattro schemi di funzionamento del tetto Copertura senza elemento termoisolante e senza strato di ventilazione Si tratta di une copertura semplicemente composta da struttura portante, manto impermeable, elementi i supporto del manto impermeabile. Copertura senza elemento isolante, con strato di ventilazione La circolazione di una lama d'aria, opportunamente attivata nel pacchetto di copertura, contribuisce al Tegole Ustetlatura ventiazione Rasatura esterna Isolamento a cappotto 82 ‘elo impermeabile traspirante Isolamento doppio strato Contropareteisolata controllo della temperatura e dell'umidita. Copertura con elemento termoisolante, ‘senza strato di ventilazione E’ previsto un materassino di materiale termoisolante, collocato in copertura, che contribuisce al controllo della temperatura, Copertura con elemento termoisolante, con strato di ventilazione E' prevista la presenza di entrambi gli sirati per otte- nere condizioni di isolamento termoacustico e di controllo dell’umidita. Costruzione con Xiam con ventilazione ssottomanto Xlam - CLT Doppia lastra cartongesso Le guaine, la condensa e il vapore acqueo Guaine freno vapore Legato strettamente all'aspetto del- tisolamento termico é il fenomeno della condensa: il vapore sempre presente nell'aria, anche in piccole quantita, si trasforma in acqua se viene a contatto con superici fredde. La quantita di vapore che rimane in sospensione nell'aria é direttamente proporzionale alla temperatura ambien- te. Pit. elevata la temperatura e mag- giore sara il vapore in sospensione. Afinestre chiuse la quantita di vapore contenuta nell'aria che pud essere as- sorbita da una parete di legno o da un solaio di legno é veramente esigua. In ‘ogni caso, sia il solaio, sia la parete, non consentono al vapore di attraver sare uno spessore di 12 centimetri di pannello Xlam, ma sono in grado di assorbirne una parte e di renderla quando la temperatura interna torna a salire. In concreto il legno lavora come una spugna ed il bilancio @ indubbia- mente posttivo. Nel caso si desideri limitare l'assorbi- mento di vapore acqueo sia nei solai sia nelle pareti di legno si applichino le guaine denominate come freno al vapore. Si tratta di guaine che si op- pongono al passaggio del vapore con moderazione. Guaine traspiranti/impermeabili Sono guaine utiizzate immediatamente sotto il manto di copertura. Si tratta di tessuti microforati, il cui foro lascia passare la molecola di vapore di di- mensioni ridotte rispetto alla molecola di acqua. Pertanto traspira lo stato gassoso, ma non quello liquido. Si uti- lizzano soprattutto quando la pendenza difalda non é elevata Barriera al vapore Sono membrane bituminose che s op- pongono totalmente al passaggio del vapore. Oppure membrane costituite da un foglio di polietiiene e uno di al- luminio. Essendo vere e proprie barriere al vapore, l'acqua che si accumula in prossimita della membrana deve essere in qualche modo smaltita. Pertanto & necessario dotare l'ambiente interno di ventilazione forzata. Membrane traspiranti loindica il nome stesso della membrana: oppone una barriera molto modesta al passaggio del vapore. Quindi 'uso di membrane traspiranti @ consigliato dai periti di fisica tecnica in ambienti molto arichi di vapore, la condensa che si forma immediatamente al di la della membrana perd deve essere eliminata, poiché potrebbe provocare accumu eccessivi di condensa interstiziale. 83

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