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Fisio Lez.5-6
Fisio Lez.5-6
5-6 10/03/2023
SISTEMA ENDOCRINO
SPECIFICITÀ per quanto riguarda il sistema nervoso, ogni neurone avrà una singola cellula
bersaglio o un limitato numero di cellule bersaglio. Al contrario, il sistema endocrino avrà molte
cellule che saranno esposte all’azione del loro ormone.
NATURA DEL SEGNALE il segnale nel neurone è di tipo elettrico, mentre dal punto di vista
ormonale il segnale è di tipo chimico (anche se ovviamente il segnale elettrico è mediato dal fatto
che c’è la produzione ed il rilascio dei neurotrasmettitori).
VELOCITÀ riguarda la velocità di risposta che nel sistema nervoso è molto rapida, mentre per
quanto riguarda gli ormoni è molto più lenta perché ci deve essere prima la secrezione dell’ormone
per poi andare in circolo prima di arrivare alla cellula bersaglio.
DURATA DELL’AZIONE dal punto di vista del sistema nervoso è molto rapida, mentre nel sistema
endocrino è molto più lunga.
CODIFICAZIONE DELL’INTENSITÀ DELLO STIMOLO per il sistema nervoso è dato dalla frequenza
dei potenziali d’azione, mentre per quanto riguarda l’ormone l’entità della risposta dipende dalla
quantità di ormone prodotto dalla ghiandola.
Gli ormoni, per definizione, dal greco significano stimolare. Sono dei messaggeri chimici che
vengono riversati nel circolo sanguigno, vengono trasportati fino alle cellule bersaglio ed esercitano
la loro funzione a concentrazioni molto basse (nanomolare, picomolare).
Ci sono diversi effetti che possono fare a livello del nostro organismo, e si possono suddividere in 4
grosse classi:
1. ORMONI DELLA RIPRODUZIONE agiscono a livello dei testicoli e dell’ovaio
2. ORMONI CHE REGOLANO CRESCITA E SVILUPPO agiscono a livello di ossa e muscoli
3. OMEOSTASI regolazione del pH, della temperatura, della glicemia, del volume dei liquidi
corporei, della pressione arteriosa
4. ORMONI PER UTILIZZO E DEPOSITO DI ENERGIA possono agire a livello dei mitocondri e
del tessuto adiposo
Il sistema endocrino in generale risponde a delle variazioni che possono derivare sia dall’ambiente
esterno sia quello interno dell’organismo.
Le caratteristiche comuni a tutti gli ormoni sono: essere sintetizzati, secreti, trasportati nel circolo
sanguigno a livello dei tessuti bersaglio, e devono esserci dei recettori specifici in modo tale da
determinare le variazioni all’interno delle cellule che spesso portano alla sintesi di nuove proteine.
Questo permette di mettere in comunicazione le diverse parti dell’organismo attraverso 4 grandi
metodi:
Una volta che l’ormone è stato secreto, la molecola può rimanere libera a livello del sangue e
arrivare al suo target, oppure può essere legata a delle proteine di trasporto.
Il fatto di essere legata a delle proteine di trasporto, influenza non soltanto la modalità con cui
l’ormone arriva alla cellula target, ma influenza anche l’emivita.
L’emivita è il tempo necessario affinché ci sia il dimezzamento della quantità di ormone circolante.
Gli ormoni che sono liberi, quindi che non hanno una proteina di trasporto, hanno una emivita molto
breve, perché la proteina di trasporto permette di impedire la degradazione rapida dell’ormone.
Le proteine di trasporto vengono generalmente sintetizzate a livello epatico.
Concetto di feedback
Feedback, tradotto in italiano, potrebbe essere una risposta. Quindi, la concentrazione dell’ormone
può dare una risposta negativa o positiva (generalmente è di tipo negativo) che regola la secrezione
dell’ormone stesso. Il feedback può essere suddiviso in lungo, corto ed ultracorto.
Dopo che gli ormoni sono stati prodotti, e dopo l’intervento del feedback che ne regola la
concentrazione, la maggior parte degli ormoni dev’essere degradata.
Degradazione
La degradazione solitamente avviene a livello epatico ed una minima parte può essere degradata
anche a livello renale. Questo catabolismo può essere mediato dai recettori che catturano l’ormone
per poi venire degradato all’interno della cellula.
Esempio: insulina viene degradata tramite un recettore, mentre il glucagone che è l’antagonista
dell’insulina ha una degradazione indipendente dal recettore.
Per quanto riguarda gli ormoni steroidei, la degradazione può avvenire a livello epatico, nelle urine,
ed anche per vie intestinali.
Recettori
Ogni ormone ha il proprio recettore specifico, ma la differenza generali dei recettori è la loro
localizzazione. Possono essere sulla membrana cellulare della cellula bersaglio, oppure possono
essere all’interno del citoplasma ed in alcuni casi anche sulla membrana nucleare.
Quello che succede quindi, è che posso avere dei recettori diversi, così come per i neurotrasmettitori
ci sono diversi tipi di recettori che rispondono diversamente nonostante siano espressi nella stessa
cellula, anche in questo caso la cellula bersaglio può avere più di un tipo di recettore e quindi
rispondere a più ormoni.
Questo può provocare degli effetti diversi a seconda della quantità di ormoni che agisce in
contemporanea, quindi i recettori nello stesso tessuto possono provocare effetti diversi.
Gli ormoni possono essere classificati anche dal punto di vista chimico.
La prima suddivisione va fatta in due grandi classi: ormoni steroidei ed ormoni non steroidei.
Gli ormoni steroidei sono: cortisolo e aldosterone (prodotti a livello della ghiandola surrenale),
estrogeni e progesterone (prodotti a livello delle ovaie), testosterone (prodotto a livello dei
testicoli).
Gli ormoni non steroidei invece, possono essere a loro volta suddivisi in altre 4 classi:
PROTEINE ormone dell’accrescimento, prolattina, paratormone, calcitonina, insulina,
glucagonee l’ormone adrenocorticotropo.
Ormoni peptidici
Gli ormoni di tipo peptidico e amminico hanno un trasporto che è quello di un ormone liberi,
quindi ci sarà secrezione, l’ormone è libero di circolare a livello del sangue andrà incontro a
degradazione, l’emivita è quindi molto breve, l’eccezione fra questi ormoni peptidici e amminici è
quello degli ormoni tiroidei che hanno una proteina di trasporto, quindi la loro emivita non è così
breve.
Gli ormoni peptidici hanno dei recettori tirosina
chinasi, quindi hanno dal lato citoplasmatico
rispetto alla membrana cellulare una tirosina
chinasi che permette la fosforillazione e
trasferisce un gruppo fosfato a una tirosina di una
proteina che sta all’interno del citoplasma, questa
proteina fosforillata terminerà la risposta della
cellula.
Hanno la caratteristica di essere derivati tutti dal colesterolo, il colesterolo è necessario per la
sintesi la sintesi degli ormoni della riproduzione come testosterone, progesterone, ma anche
cortisolo e aldosterone a livelli delle ghiandole surrenali.
La biosinsesi degli ormoni steroidei
Questa è la biosintesi degli ormoni steroidei (non la dovete ricordare), hanno la caratteristica di
essere lipofili, quindi non vengono mai immagazzinati nelle vescicole secretorie che sono
importanti per gli ormoni di tipo proteico, in base al tipo di enzima che si trova nei vari tessuti io
potrò avere tutti i derivati del colesterolo, quindi nella corticale del surrene avró gli enzimi che mi
trasformeranno il colesterolo in cortisolo.
Questi ormoni steroidei sono legati alle proteine di trasporto in cui ci sarà una riserva di ormone
circolante per cui non è necessario avere costantemente la sintesi dell’ormone, ci saranno ormoni
che possono essere sintetizzati a fasi e poi ci sono queste riserve che aumentano l’emivita
dell’ormone circolante.
Recettori per gli ormoni steroidei
I recettori si trovano al livello del nucleo o
citoplasma, si legano al DNA che puó
attivare o reprimere la trascrizione di
alcuni geni e poi si formeranno altre
proteine, avrò un effetto di tipo genomico
quindi gli ormoni che agiscono al livello
della superficie della cellula sono ormoni
che fanno effetti di tipo non genomico e
non viene modificata la trascrizione del
DNA sulla membrana.
Tabella riassuntiva
Organi endocrini
Gluconeogenesi e glicolisi
insulina
Glucagone
Il pancreas è fatto da due grosse porzioni, una parte rosa esocrina che secerne enzimi necessari
per la digestione è una parte bianca endocrina che comprende le isole del Langherans dove
vengono prodotti insulina e glucagone.
Parte endocrina
Questo grafico fa vedere come la concentrazione di insulina nelle ordinate rispetto alla
concentrazione di glucosio ematico che si trova sulle ascisse troviamo questo picco in coincidenza
del pasto, e in corrispondenza del digiuno non c’è.
La secrezione dell’insulina
La secrezione di insulina è quindi regolata dalla concentrazione del glucosio. Il glucosio viene
catturato da un trasportatore da glucosio 2 - GLUT2 viene fosforillato in glucosio-6- glucosio, va
incontro a glicolisi e il piruvato indurrà la fosforillazione ossidativa all’interno del mitocondrio per
cui si produrrà energia, questo ATP andrà a legarsi a un canale del potassio che è selettivo per
l’ATP, quindi quando si lega all’ATP il canale del potassio si chiude, la cellula avendo più potassio
all’interno andrà incontro a depolarizzazione che fa sì che si apra il canale del calcio, entra il calcio
nella cellula e questi calcio induce l’esocitosi di vescicole che contengono l’insulina.
Quando il glucosio deve uscire dalla cellula ci sarà una bassa concentrazione di insulina per cui il
deposito di glucosio si scinde e ci sarà un’uscita attraverso il trasportatore GLUT2 del glucosio
all’esterno della cellula. Al livello di tessuto adiposo e muscolare noi abbiamo un trasportatore
diverso che è il GLUT4 quindi in assenza di insulina il glucosio rimane al di fuori della cellula, se
invece c’è l’insulina quest’ultima si lega al suo recettore, ci sarà la cascata di trasfusione del
segnale dell’insulina, il GLUT 4 che non si trova sulla membrana come il GLUT 2, ma in vescicole
all’interno della cellula, il segnale dell’insulina a questo punto determina un inserimento del
GLUT4 all’interno della membrana cellulare per cui il glucosio riuscirà ad entrare all’interno della
cellula, quindi abbiamo questi due meccanismi diversi tra epatocita, tessuto adiposo e tessuto
muscolare.
Tipi di diabete
Diabete di tipo 1 è insulino-dipendente e colpisce dai 5 ai 10% della popolazione affetto
dal diabete.
Diabete di tipo 2, è insulino- dipendente colpisce il 90% di persone affette da diabete.
Diabete gestazionale si sviluppa durante la gravidanza.
In tutto il mondo nel 2030 si pensa che ci stanno 366 milioni di persone, quindi 4.4% degli adulti al
di sopra dei 20 anni affetti da diabete. Questo aumenterà nei paesi in corso di sviluppo come
l’Asia.
Il diabete di tipo 1
È una malattia di tipo autoimmune, ci sono diversi fattori che scatenano una risposta immunitaria
contro le cellule beta che producono insulina, vengono distrutte e quindi non ci sarà più insulina in
circolo quindi i malati devono assumere insulina per poter sopravvivere, di solito succede che la
distruzione di queste cellule vera è molto lenta, non si ci accorge subito dell’insorgenza della
malattia e si arriva a un dimagrimento.
Diabete di tipo 2
Tipo cronico
Nelle fasi iniziali sono:
Poliuria
Polifagia
Polidipsia
Stress ossidativo
Danni al microcircolo
Chetoacidosi diabetica
Sindrome iperglicemica iperosmolare
Chetoacidosi
Si ha uno shift del consumo di acidi grassi che vengono utilizzati per ottenere energia, c’è una
formazione di chetoni che derivano dalla produzione di acetil coenzima A.
Danni al microcircolo
Con l’iperglicemia si puó avere un aumento della vaso dilatazione, aumento dello stress
ossidativo. Dal ribosio vengono prodotti dei polioli che causano la formazione di radicali. Questo
danno si vede al livello dell’occhio, ci sono delle retinopatie diabetiche che colpiscono molti
pazienti. Quindi il 60% dei malati di diabete di tipo 2 possono avere una retinopatia che puó
portare alla cecità.
Questo è un esempio di retinopatia, possiamo avere una retinopatia non proliferativa in cui ci
sono meno vasi oppure ci puó essere una proliferazione di cellule della retina.
Nefropatie
C’è un livello della pressione arteriosa che influisce nel rene, quindi c’è un danneggiamento del
neurone, i vasi e la capsula di Bowman.
Neuropatie
Ci sono pazienti che soffrono di neuropatie dovute al fatto che vengono danneggiati i nervi
periferici, per cui perdono la sensibilità degli altri, formicolii e qui di scarsa sensibilità.
C’è una ridotta capacità di avere una coagulazione corretta, quindi la formazione di ulcere a livello
dei piedi (piede diabetico)
Glucagone
Il polipeptide pancreatico
Agisce a livello di sistema gastrointestinale aumentando la secrezione di insulina.