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Il diritto amministrativo è: Quel ramo del diritto pubblico le cui norme perseguono gli interessi pubblici della P.A.

e
regolano i rapporti tra questa e i cittadini
Tra le partizioni del diritto amministrativo è possibile distinguere: Una parte processuale che regola il processo
amministrativo
Tra i caratteri del diritto amministrativo nella fase iniziale rientrano: La soppressione di poteri intermedi
Costituisce un importante settore del diritto amministrativo: Il diritto privato della P.A
Le fonti atipiche si collocano ad un livello intermedio tra le fonti di grado costituzionale e le leggi ordinarie. Tra esse
annoveriamo: Le sentenze della Corte costituzionale
Il decreto legge è: Una fonte extra ordinem
Le fonti nella prassi sono rilevanti perchè: Delineano i criteri guida di un dato ordinamento al fine di interpretarne le
disposizioni ed i precetti
La P.A. è disciplinata: Dal diritto amministrativo
Il Conseil d'Etat: Come organo amministrativo decideva sui conflitti di attribuzione
Il potere amministrativo: Veniva in origine anche definito esecutivo
Il principio di imparzialità è: La sua violazione può essere contestata dal privato quando viene leso un proprio interesse
legittimo
La giurisdizione esclusiva: Non rappresenta un tertium genus di giurisdizione, poiché è comunque affidata al giudice
amministrativo
Gli atti amministrativi si distinguono: In provvedimenti, che si caratterizzano per il fatto di essere il risultato pratico
dell'esercizio di una funzione pubblica, e atti amministrativi in senso stretto
I tre significati del principio di legalità sono: Nessuna delle risposte precedenti
Le prerogative dell’amministrazione incontrano i limiti dettati dal: Principio di nominatività
La giurisdizione di merito: La giurisdizione di merito, si occupa di verificare l’opportunità dell'atto amministrativo
emanato
Gli atti amministrativi: Permettono di modificare unilateralmente e autoritativamente le situazioni giuridiche
soggettive
Principio di responsabilità: E’ il principio secondo il cui funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono
direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti
Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) e il CdS (Consiglio di Stato): Svolgono funzioni di annullamento di atti
amministrativi illegittimi
Per conformità formale s’intende che: L’amministrazione non può contraddire la legge
L’amministrazione agisce come un soggetto privato quando: Non pone in essere alcun comportamento autoritario,
non usa, cioè, di alcun potere pubblico
Il diritto amministrativo è: Quella parte del diritto pubblico che regola i rapporti tra i cittadini e l'amministrazione
La prima “evenienza”: Si verificò nei Paesi anglosassoni
La funzione della P.A. diviene “oggettivata” nell’ufficio nel senso che: Perde quel carattere di munus personale che
aveva in passato
La parte sui Principi Fondamentali (art. 5 Cost): Costituisce una delle tra Sezioni della Cost. che disciplinano
l’amministrazione
In base alle funzioni gli organi si distinguono in: Consultivi se svolgono compiti istruttori e deliberativi se svolgono
compiti decisionali
Il collegamento diretto-funzionale è: Quel legame che unisce l'amministrazione direttamente al Parlamento, nel senso
che è organizzata e agisce secondo i criteri e le direttive fissati dal Parlamento
Il provvedimento amministrativo: E’ l'atto terminale del procedimento, mediante il quale l'autorità amministrativa
dispone in ordine all'interesse pubblico di cui è attributaria
Il Diritto amministrativo: Nasce dopo la rivoluzione francese
Il Principio di legalità sta a significare che: L'amministrazione può fare solo ciò che è previsto dalle leggi e nel modo da
esse indicato
Il Buon andamento: Sancito dall’art. 97 Cost., è il principio secondo il quale i pubblici uffici devono essere organizzati in
modo che sia garantita l’efficienza della funzione amministrativa
Il ricorso amministrativo: E’ un tipo di procedimento che ha origine dal periodo dell’assolutismo
L’Imparzialità della P.A. significa che: E’ un’applicazione particolare del principio di uguaglianza
Per Legalità strutturale s’intende: Uno dei due significati che assume il Principio di legalità nell’ambito della P.A.
Gli Enti Pubblici autonomi: Sono anche detti Enti Territoriali
I ministeri : Trattasi di organizzazioni di uffici, con al vertice il Ministro
Le Autorità indipendenti: Si tratta di organismi di vigilanza su delicati settori della vita economica e sociale del Paese
La Legge Bassanini: Prevede un complesso procedimento di conferimenti alle Regioni e agli Enti locali di tutte le
funzioni amministrative di interesse delle collettività locali
Il Principio di sussidiarietà: Prevede l’intervento del Governo solo ed esclusivamente in quanto il livello inferiore non
sia idoneo a svolgere una determinata funzione
L’organismo periferico principale dell’amministrazione statale decentrata nella sua prima fase storica: Era la Prefettura
La Funzione Amministrativa: Può essere attribuita ad altri organi dello stato o di altri enti pubblici
In base al criterio di competenza tra Stato e Regione distinguiamo: Una competenza esclusiva dello Stato, ed una
competenza concorrente o bipartita tra Stato e Regioni
L’interesse primario: E’ l’interesse pubblico affidato all’amministrazione, e confligge con gli altri interessi secondari
In tema di competenza Statale esclusiva: L'art. 117, secondo comma, Cost. ne indica espressamente le materie
La Pubblica Amministrazione svolge: In senso oggettivo un'attività volta alla cura degli interessi della collettività
(interessi pubblici)
L’attività amministrativa: A differenza dell'attività svolta dai soggetti di diritto nell'ambito della loro autonomia privata,
è attività non libera nel fine
La discrezionalità amministrativa: Si esprime nel potere di valutare l’interesse pubblico primario non, però,
isolatamente, ma ponendolo a confronto con altri interessi (pubblici, privati, diffusi), che possono dirsi secondari, con i
quali occorre contemperarlo
La Pubblica Amministrazione ha un duplice significato: Uno oggettivo, uno soggettivo
La Funzione Amministrativa: E’ l’attività concreta dello Stato rivolta a soddisfare bisogni collettivi in maniera diretta e
immediata
L'art. 117, secondo comma, Cost. indica espressamente le materie: Che attengono con evidenza all'interesse
nazionale, la cui disciplina non si presta perciò a essere frazionata in diverse legislazioni regionali
L’interesse legittimo: E’ la pretesa riconosciuta a quel soggetto il quale, rispetto al potere discrezionale della Pubblica
Amministrazione, si trova in una “posizione legittimante”
Il decreto legge è: Una fonte extra ordinem
Le fonti del diritto si distinguono in: Fonti di cognizione e fonti di produzione, che a loro volta si distinguono in fonti-
atto e fonti-fatto
Le leggi di revisione costituzionale e leggi costituzionali: Sono fonti di produzione
L’ interesse legittimo si distingue in: Pretensivo quando il soggetto mira ad ottenere una posizione di vantaggio grazie
ad un'attività della Pubblica Amministrazione, che incida in modo favorevole sulla sua situazione soggettiva
La sentenza della Cassazione SS.UU., 22.7.99 n. 500: Sovvertisce la regola della irrisarcibilità dell'interesse legittimo,
fondata sull'assunto dell'inapplicabilità della normativa contenuta nell'art. 2043 c.c. rispetto ai casi di lesione di
interessi legittimi
Caratteristiche di un Ente pubblico: E’ soggetto ad un particolare regime di diritto amministrativo, caratterizzato da
autarchia e autotutela
Le Attribuzioni: Vengono distribuite all'interno dell'Ente fra i suoi vari organi secondo varie competenze
L’autotutela: E’ il potere garantito ad ogni Ente Pubblico o ad ogni altro organo stabilito dalla legge di sindacare la
validità dei propri atti, nell'ambito della più ampia tutela prestata all'interesse pubblico
Gli Enti Pubblici Economici: Sono Enti separati dall'apparato burocratico della Pubblica Amministrazione, ma
comunque legati ad Essa
Sono indici rivelatori del pubblico impiego: La natura pubblica dell’ente datore di lavoro, la continuità ed esclusività
della prestazione di lavoro
La competenza per grado: E’ delimitata con riferimento al livello gerarchico che l'organo occupa all'interno della
struttura organizzativa
I vizi di incompetenza si distinguono: In incompetenza assoluta che si ha quando l'organo emette un provvedimento
riservato ad un organo appartenente a un diverso plesso amministrativo, ed in incompetenza relativa, che sussiste
quando tra diversi organi dello stesso plesso vi è una diversa competenza per grado, materia, territorio

La Competenza: Ha una funzione di limite, in quanto definendone facoltà e poteri pone dei limiti all'agire degli organi
La delega: E’ l'atto attraverso il quale un organo (delegante) trasferisce ad un altro organo (delegato) l'esercizio di
poteri e facoltà rientranti proprio nella sua sfera di competenza
La supplenza: Si ha quando un organo (supplente) esercita le competenze spettanti ad altro organo, a seguito
dell'impossibilità di quest'ultimo di funzionare, per assenza o impedimento del suo titolare
Il rapporto di immedesimazione organica: E’ la relazione di immedesimazione organica che si instaura tra organo e
persona giuridica
L’organo di una persona giuridica: E’ la persona fisica o l’insieme di persone fisiche che agisce per la persona giuridica,
compiendo atti giuridici
Gli Uffici si distinguono: In monocratici, collegiali, complessi, semplici
Il rapporto di servizio: E’ il rapporto in forza del quale, la persona fisica presta la propria attività lavorativa a favore
della persona giuridica
La privatizzazione del pubblico impiego: E’ stata introdotta con d.lgs 3 febbraio 1993 n. 29
La Riforma Brunetta: Aveva come scopo quello di aumentare il rendimento dei dipendenti pubblici e afferma il primato
della legge sui contratti collettivi
I principi cui la pubblica amministrazione deve conformarsi: Sono stabiliti innanzitutto dalla Costituzione
Sono principi costituzionali: Il principio del decentramento amministrativo, richiamato dall'art. 5 Cost.
Il Provvedimento Amministrativo: E’ il tipico atto di esercizio dell'attività di amministrazione attiva
E’ una caratteristica del provvedimento amministrativo: La unilateralità, secondo cui il provvedimento amministrativo
è frutto dell'autonoma ed esclusiva determinazione dell'amministrazione agente
E’ una caratteristica del provvedimento amministrativo: L’autoritarietà, cioè la particolare forza giuridica del
provvedimento amministrativo perfetto ed efficace, che consiste nella realizzazione automatica ed immediata degli
effetti giuridici, senza necessità di collaborazione da parte del destinatario
L’art. 97 Cost. fissa: I tre principi cardine dell’attività amministrativa
L’art. 118 Cost: E’ stato modificato dalla legge costituzionale del 18 ottobre 2001, n. 3, intitolata «Modifiche al titolo V
della parte seconda della Costituzione»
La privatizzazione del pubblico impiego: Ha definito le linee fondamentali di organizzazione degli uffici da parte delle
amministrazioni pubbliche mediante atti organizzativi
La sanzione della inefficacia definitiva dell’atto, determinata dall’invalidità: Può essere automatica e operare di diritto
e in tal caso si parlerà di nullità
L’atto si definisce inopportuno quando: E’ difforme rispetto ai principi espressi dall'art.97 della costituzione
L’atto annullabile: E’ un atto idoneo a produrre i suoi effetti che permangono nell'ordinamento giuridico fino a quando
e solo se, su istanza di parte, non venga dichiarata, in via giudiziale, l'illegittimità dell'atto stesso
Comportano nullità del provvedimento amministrativo: L’incompetenza assoluta, l'atto è stato cioè adottato da un
soggetto che ha invaso settori, attribuiti ad altri poteri dello Stato e del tutto estranei alle proprie attribuzioni
Si parla di nullità strutturale dell’atto: Quando la causa dell’atto è illecita
Per violazione di legge dell’atto si intende: La difformità dell'atto amministrativo rispetto alle norme di legge per vizi di
forma
Rientrano nella figura di eccesso di potere dell’atto: Lo sviamento di potere
l terzo leso da un atto amministrativo illegittimo può: Proporre un ricorso al G.A. o alternativamente un ricorso alla
stessa P.A. competente
Tra i requisiti per la revoca dell’atto vi è: La mancanza attuale di rispondenza dell'atto da revocare alle esigenze
pubbliche
La convalida: E’ il provvedimento con cui vengono eliminati, dalla stessa autorità emanante, i vizi di legittimità di un
atto invalido che è stato precedentemente emanato
L’autorizzazione: E’ quel provvedimento amministrativo attraverso il quale la P.A., nell’esercizio di un’attività
discrezionale, provvede alla rimozione di un limite legale posto all’esercizio di un’attività inerente ad un diritto
soggettivo o ad una potestà pubblica
La Concessione traslativa reale (di poteri o facoltà su beni pubblici): Trasferisce al privato speciali diritti su un
determinato bene sottratto alla disponibilità privata, es. concessioni di acqua o concessione mineraria
Gli ordini: Sono provvedimenti restrittivi della sfera giuridica del destinatario con cui la P.A. fa sorgere nuovi obblighi
giuridici in capo ai destinatari, imponendo loro un determinato comportamento sulla base della propria potestà di
supremazia
L’atto ablativo: E’ un Atto amministrativo, che produce effetti sfavorevoli (privazione od estinzione di un diritto) nella
sfera giuridica dei suoi destinatari
Costituisce esempio di atto ablativo: La requisizione
L’espropriazione per pubblica utilità: E’ quell’istituto del diritto pubblico in base al quale un soggetto, previo
versamento dell’indennizzo, può essere privato in tutto o in parte di uno dei suoi beni immobili di sua proprietà per
una causa di pubblico interesse
La requisizione: E’ il provvedimento con cui la pubblica amministrazione incide coattivamente sulla sfera patrimoniale
del privato, privandolo della proprietà (requisizione in proprietà) o limitandolo nel godimento di un bene su cui vanta
un altro diritto reale (requisizione in uso)
L’ autorizzazione: E’ quel provvedimento amministrativo avente carattere discrezionale ed ampliativo
La concessione: In senso lato, è ogni atto di diritto pubblico mediante il quale l'amministrazione costituisce a favore di
una persona fisica o giuridica, un diritto
L’ autorizzazione: Non crea diritti o poteri nuovi in capo al destinatario
Gli atti endoprocedimentali: Sono quegli atti che pur non avendo effetto immediato verso il privato, costituiscono
comunque gli antecedenti del provvedimento finale ed in quanto tali possono essere oggetto del diritto di accesso
Il diritto di accesso non può essere esercitato nei confronti: Di enti che, a prescindere dalla natura pubblica o privata
dell'attività posta in essere, non mirano alla tutela di un pubblico interesse e non rispettano il canone di imparzialità
In tema di attività dei concessionari di pubblici servizi, secondo la giurisprudenza occorre compiere un giudizio di
bilanciamento degli interessi, per comprendere se può operare o meno il diritto di accesso: Per quanto concerne le
cc.dd. attività residuali del concessionario
L'accesso è un fondamentale precipitato applicativo del principio di: Trasparenza
Il diritto di accesso: E' il potere/diritto degli interessati di richiedere, di prendere visione ed, eventualmente, ottenere
copia dei documenti amministrativi
Tra gli ulteriori requisiti dell'interesse all'accesso non vi è: L'imparzialità
La corrispondenza ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento per cui si chiede l'accesso:
Costituisce requisito imprescindibile dell'interesse all'accesso
La Concretezza, in tema di interesse all'accesso: Costituisce quel '€˜quid pluris', consistente nel collegamento tra il
soggetto ed un concreto bene della vita
Il fondamento giuridico del diritto di accesso può essere rinvenuto anche: Nell'art. 117 co. 2 lett. m), della
Costituzione, secondo cui lo Stato deve determinare i 'livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e
sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale'
Il CdS in Adunanza Plenaria, con le pronunce del 22 aprile 1999 nn. 4 e 5, ha affermato che: L'obbligo di consentire
l'accesso grava anche su quei soggetti che siano qualificabili come organismi pubblici secondo la normativa
comunitaria
L comma 6 dell'art. 24, legge 7 agosto 1990 n. 241, come modificato dalla legge n. 15/2005, enuncia la regola di
principio secondo cui il diritto di accesso può essere escluso per l'esigenza di salvaguardare: L'ordine pubblico e la
prevenzione e repressione della criminalità
L'art. 24 1° comma, legge 7 agosto 1990 n. 241, come modificato dalla legge n. 15/2005, non esclude il diritto di
accesso: Nei procedimenti selettivi, con riguardo ai documenti amministrativi contenenti informazioni relative a terzi
che non hanno carattere psico-attitudinale
La richiesta dell'interessato per esaminare o estrarre copia di documenti, deve essere: Sempre motivata
La richiesta se presentata all'ufficio dell'amministrazione, centrale o periferico, non competente: Determina l'obbligo
in capo all'ufficio ricevente di trasmettere la richiesta all'ufficio competente
Entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta, la P.A. esprime le sue determinazioni: Se accoglie la richiesta indica
le modalità e fissa il termine (non inferiore a quindici giorni) per prendere visione dei documenti o ottenerne copia
L'ipotesi del 'silenzio rigetto' si ha quando: Trascorsi i trenta giorni dalla richiesta, l'amministrazione non si pronuncia
Si configura un tipo di tutela in sede civile, quando: Ci si rivolge al giudice civile per ottenere il risarcimento del danno
subito a seguito dell'illegittimo diniego del diritto di accesso
L'accesso ai dati cd. supersensibili è consentito: Solo se il trattamento dei dati è funzionale alla difesa di un diritto in un
giudizio
Tra le funzioni della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi non vi è quella: Di tutelare l'interesse dei
privati tenendo sempre presente l'interesse prioritario dello Stato
La soluzione interpretativa del Consiglio di Stato (cd. 'doppio binario') ha stabilito che: Per i c.d. dati sensibili, l'accesso
è consentito a patto che lo preveda una specifica disposizione di legge che evidenzi le finalità di pubblico interesse, le
operazioni eseguibili ed i dati trattabili
Non sono beni pubblici: Quei beni che non sono destinati a soddisfare in modo diretto interessi della collettività
I beni demaniali: Sono solo i beni che la legge indica come tali e quelli ad essi assimilabili
Il demanio necessario comprende: Quei beni relativi a compiti affidati esclusivamente allo Stato e, in taluni casi
eccezionali, alle Regioni
Il demanio accidentale comprende: I beni immobili o le universalità di beni mobili che non devono necessariamente
appartenere a enti pubblici territoriali, ma che se appartengono a essi sono considerati demaniali
Dal punto di vista della disciplina giuridica, i beni demaniali sono: Inalienabili
Fanno parte del demanio accidentale: Beni di interesse storico, artistico e archeologico, e universalità di beni mobili di
proprietà di enti pubblici
I beni patrimoniali indisponibili: Sono beni pubblici, mobili o immobili, che a differenza di quelli demaniali possono
appartenere a qualsiasi ente pubblico e non soltanto allo Stato, alle Regioni, alle Province o ai Comuni
Dal punto di vista della disciplina giuridica, i beni patrimoniali indisponibili: Possono essere trasferiti nei modi stabiliti
dalle leggi che li riguardano, purchè non siano sottratti alla loro destinazione
L’autotutela decisoria: Si esplica con provvedimenti di revoca e di decadenza dei precedenti provvedimenti concessori
o mediante decisioni di ricorsi amministrativi
Per alternatività della P.A. si intende che: Alla PA è riconosciuta la possibilità di scegliere se agire civilmente (tutela
possessoria) oppure in via amministrativa
Gli artt. 28 e 97 Cost., individuano un particolare tipo di responsabilità: La responsabilità dei funzionari e dei
dipendenti pubblici
La responsabilità della p.a. è: Diretta in virtù del rapporto di immedesimazione organica
L’Art. 28 Cost.: Si riferisce esclusivamente alla responsabilità verso i soggetti privati danneggiati dall’operato dei
funzionari e dei dipendenti pubblici
La Corte di Cassazione nella sentenza n. 500/1999: Applica il principio secondo il quale giudice deve selezionare gli
interessi degni di tutela risarcitoria, sulla base di un giudizio prognostico di carattere statistico-probabilistico
Secondo la succitata sentenza n. 500/1999 la natura dell’illecito amministrativo: E’ di tipo aquiliano, in quanto
l’interesse legittimo è una situazione giuridica sostanziale, la cui tutela rientra nell’art. 2043 c.c.
La disciplina introdotta dal D.L.vo n. 80/1998: Stabilisce che la lesione dell'interesse legittimo è condizione necessaria,
ma non sufficiente, per accedere alla tutela aquiliana poiché occorre altresì che risulti leso, l'interesse al bene della
vita al quale l'interesse legittimo risulta correlato
Il giudice ordinario, affinchè reputi la fattispecie concreta dedotta innanzi a lui riconducibile nello schema normativo
delineato dall'art. 2043 c.c., dovrà quindi: Stabilire se l'accertato danno sia qualificabile come danno ingiusto, in
relazione alla sua incidenza su un interesse rilevante per l'ordinamento
La sentenza n. 500/99 della Corte di Cassazione ha riconosciuto che: Il giudice ordinario può pronunciarsi sulla
domanda di risarcimento dei danni, senza dover attendere per forza l’esito del giudizio di annullamento dell’atto
eventualmente instaurato in sede di giurisdizione amministrativa di legittimità
La Cassazione nella sentenza n. 500/99 ha affermato l’orientamento secondo cui: Nel caso di adozione o esecuzione di
un atto amministrativo illegittimo, ai fini dell’applicazione dell’art. 2043 c.c., occorre accertare concretamente la colpa
in capo alla P.A.
Con riferimento all’onere della prova nella domanda di risarcimento del danno a carico della P.A.: Resta sempre a
carico dell’ Amministrazione l’onere di dimostrare che si è trattato di un errore scusabile derivante da contrasti
giurisprudenziali sull’interpretazione della norma
La Teoria Istituzionalista: Viene in rilievo in una seconda fase storica ed è sintetizzabile nell'equazione secondo cui:
'ogni ordinamento giuridico è un'Istituzione e viceversa ogni Istituzione è un ordinamento giuridico'
Gli ordinamenti settoriali: Si tratta di Istituzioni particolari, diverse da quella generale statale, che formano un
microcosmo a sé, e non hanno fini generali, ma particolari
Gli ordinamenti settoriali si distinguono in: Ordinamenti posti in essere dallo Stato e quelli a formazione spontanea
Lo Stato: Regola, secondo le leggi dallo stesso dettate, anche i rapporti con le comunità minori comprese nel suo
ambito, i cui interessi settoriali sono riconosciuti e tutelati purché non in contrasto con l'interesse generale
In base al pluralismo degli ordinamenti giuridici: Da una parte lo Stato, con 'fonti primarie' (di grado legislativo),
impone i principi vincolanti per le varie manifestazioni giuridiche dei singoli ordinamenti settoriali
Nella c.d. fase storica “normativista”: L'ordinamento giuridico è esclusivamente un insieme di norme
L'autonomia attribuita agli enti settoriali: Costituisce una sorta di potere di "autodeterminazione" riconosciuto dallo
Stato a soggetti distinti da esso e comprensivo di un potere di "auto-organizzazione" e di un potere di "auto-
normazione"
L'autonomia privata collettiva: E' la potestà di regolare i propri interessi, riconosciuta nel nostro ordinamento a singoli
individui e gruppi sociali
L'unitarietà dell'ordinamento giuridico statale: Non esclude il fenomeno pluralista
L'interesse pubblico: Si pone come limite all''autonomia individuale'
Il conflitto normativo: Si realizza ogni volta che si verifica una diversa regolamentazione di situazioni analoghe da parte
dell'ordinamento statale e di quello settoriale
Il conflitto normativo è originario: Se il contrasto tra ordinamenti si verifica sin dal momento della emanazione della
normativa settoriale
Il conflitto giurisdizionale: Si definisce tale il conflitto tra ordinamenti che si verifica, a livello di "attuazione" delle
norme
L’ordinamento sportivo: Costituisce un ordinamento giuridico settoriale a formazione spontanea, non istituito
dall'ordinamento statale
In seguito all’elaborazione dottrinale del Santi Romano: l fenomeno sportivo si evolve fino a costituire un vero e
proprio ordinamento giuridico, definito "settoriale", in quanto proteso alla realizzazione di un particolare fine
Con l’emanazione delle tesi del Cesarini-Sforza e del Giannini: Al fenomeno sportivo vengono riconosciute le tre
caratteristiche della plurisoggettività, organizzazione e normazione propria, necessarie per la configurazione
dell’ordinamento sportivo come ordinamento giuridico
Il conflitto normativo è successivo: Se la normativa settoriale risulta in contrasto con l’ordinamento statale in un
momento successivo
L’Ordinamento Sportivo Mondiale: E’ un ordinamento sovranazionale che ha il carattere della "originarietà", ma non
della "sovranità"
L’Ordinamento Sportivo Nazionale: Ha al vertice un Comitato olimpico proprio (in Italia il C.O.N.I.) del quale fanno
parte le varie Federazioni sportive nazionali, che dipendono a loro volta dalle corrispondenti Federazioni sportive
internazionali
Il Comitato Internazionale Olimpico (C.I.O.): E’ l’ente supremo dell'ordinamento sportivo mondiale, di cui fanno parte
le varie Federazioni sportive internazionali
Il CONI: E’ un'organizzazione, facente parte del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che ha lo scopo di curare il
potenziamento dello sport italiano attraverso le federazioni nazionali sportive e di promuovere, in tal modo, la crescita
dello sport sia livello nazionale sia internazionale
Con riferimento alle funzioni svolte, in linea di massima, il CONI: Disciplina e regola l’organizzazione delle attività
sportive sul territorio nazionale
E’ organo di governo del CONI: Il Consiglio Nazionale
Non sono organi del CONI: Le società sportive affiliate ad esso
Con riferimento alle funzioni di gestione svolte, il CONI: Promuove la massima diffusione della pratica sportiva, anche
al fine di garantire l’integrazione sociale e culturale degli individui e delle comunità residenti sul territorio, tenendo
conto delle competenze delle Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e degli Enti locali (Art. 3 Statuto)
Il Consiglio Nazionale: Disciplinando e coordinando l'attività sportiva nazionale, opera per la diffusione dell'idea
olimpica ed armonizza l'azione delle Federazioni Sportive Nazionali a quella delle Discipline sportive associate
Non compongono il Consiglio Nazionale: I Presidenti delle Federazioni sportive nazionali non riconosciute
Tra le funzioni attribuite al Presidente del CONI non vi è: Quella di deliberare in ordine ai provvedimenti di
riconoscimento, ai fini sportivi, delle Federazioni sportive nazionali, funzione che è attribuita al Consiglio Nazionale
Con riferimento alla natura giuridica: Il CONI è un soggetto di diritto pubblico, posto sotto la vigilanza del Ministero per
i beni e le attività culturali
La pronuncia del Cons. Stato n. 3717/06: Essendo dettata in materia di illegittimità del regolamento sportivo, rileva in
tema di statuto del Coni o di altre federazioni sportive
L’ordinamento sportivo nazionale risente di una doppia tensione, nel senso che: Da un lato è sottoposto
all’ordinamento sportivo mondiale, dall’altro all’ordinamento giuridico statale
L'ordinamento sportivo manifesta, la propria spinta autonomistica: Nel “momento normativo”, nel quale pone norme
proprie autonome, ma anche nel “momento giurisdizionale”, volto alla attuazione coattiva o a sanzionare la mancata
attuazione delle proprie norme (“giustizia sportiva”)
Il problema dei rapporti tra giustizia sportiva e giustizia statale: Consiste nell’individuare quali siano le questioni non
sindacabili dal giudice statale e quali siano, invece, le questioni sindacabili anche dal giudice statale
Il vincolo di giustizia: Costituisce il criterio secondo cui le società ed i tesserati si impegnano ad adire, per la risoluzione
di qualsiasi controversia inerente l'attività sportiva, solo gli organi federali all'uopo predisposti
La rinunzia preventiva alla tutela giurisdizionale statale: E’ ammissibile solo se ha ad oggetto diritti disponibili
Gli atti federali di carattere normativo: Si distinguono in atti di carattere meramente interno all'ordinamento sportivo
che, in quanto tali, non sono sindacabili dal giudice statale, ed in atti che possono invece acquisire una rilevanza
esterna all'ordinamento settoriale sportivo, come tali rilevanti anche nell'ordinamento statale, e dunque sindacabili
anche dal giudice statale
Non rientrano tra gli atti federali di carattere provvedimentale: Quelle normative federali che escludono o limitano la
possibilità di tesseramento o di utilizzazione di giocatori stranieri
I provvedimenti di natura economica: Sono sindacabili dal giudice statale, in quanto incidenti sulla sfera patrimoniale
di soggetti facenti parte, oltre che dell'ordinamento sportivo, anche dell'ordinamento statale
I provvedimenti di natura disciplinare: Se non hanno carattere espulsivo e dunque, si concretizzano ad esempio in
sanzioni disciplinari di carattere pecuniario, non sono sindacabili dalla giustizia statale per la loro rilevanza meramente
interna all'ordinamento sportivo
I provvedimenti di natura amministrativa: In quanto provvedimenti atti a limitare, per ragioni di carattere
amministrativo, la partecipazione di un soggetto nell'ambito dell'ordinamento sportivo, sono generalmente lesivi di
posizioni giuridiche soggettive rilevanti, e come tali sono sindacabili anche dal giudice statale
Un ulteriore problema è rappresentato: Dal rifiuto, da parte degli organi dell'ordinamento sportivo, di attuare le
decisioni assunte dai giudici statali quando esse si siano poste in contrasto con l'ordinamento sportivo
Il vincolo di giustizia: Che si sostanzia nella rinuncia ai rimedi giurisdizionali ordinari, può operare soltanto per
situazioni giuridiche disponibili
Il caso Catania: In tema di rapporti tra ordinamenti sportivi ed ordinamenti statali, rappresentò un esempio di rifiuto,
da parte delle Federazioni sportive, alla esecuzione delle decisioni emanate in materia sportiva da organi
giurisdizionali statali
La Corte Federale della F.I.G.C., con la decisione del 4 maggio 2001: Stabilendo l'abolizione dei limiti di utilizzazione dei
calciatori extracomunitari, ha fatto sì che, per la prima volta, fosse proprio l’ordinamento sportivo a dichiarare
l'illegittimità della propria normativa, rispetto alla sopravvenuta normativa statale
Con il c.d. "Accordo di Bruxelles": In tema di trasferimenti internazionali dei calciatori, è stata prevista la possibilità per
i tesserati di rivolgersi anche agli organi della giustizia ordinaria
La decisione del 4 maggio 2001 della Corte Federale: Ha riconosciuto che la normativa federale non può contrastare
con la superiore normativa legislativa statale e comunitaria
La c.d. “legge Bossi-Fini”: Ha previsto la limitazione del numero di stranieri extracomunitari tesserabili da parte delle
società sportive entro un numero massimo per ogni Federazione sportiva da determinarsi da parte del C.O.N.I.
Costituisce un potenziale verificarsi di situazioni conflittuali: L’eventuale mancata attuazione da parte
dell’ordinamento sportivo delle decisioni del giudice statale
Secondo un’ottica c.d. “panstatalistica”: Lo Stato esige il rispetto e l'attuazione delle pronunce dei propri organi
giurisdizionali
Secondo un’ottica c.d. “autonomistica”: L'ordinamento sportivo avrebbe potuto potenzialmente ogni volta
disattendere le pronunce giurisdizionali statali, affermando la propria autonomia, giustificata anche in conseguenza
del fatto di dipendere esclusivamente dall'ordinamento sportivo mondiale
La sentenza Bosman: Concesse a tutti i calciatori dell'Unione Europea di trasferirsi gratuitamente alla fine del loro
contratto, presso un altro club appartenente ad un'altra federazione calcistica dell'Unione Europea
Tra gli effetti della sentenza Bosman: Vi è quello della libera circolazione dei calciatori che sono equiparati ai lavoratori
Prima che fosse emanata la sentenza Bosman, accadeva che: Un giocatore a fine contratto doveva ottenere il
permesso del suo club per trasferirsi e la società cedente esigeva un indennizzo
Con l’emanazione della sentenza Bosman: Un giocatore, nel suo penultimo anno di contratto, può addirittura
acquistare il suo contratto con una somma calcolata “pro rata” rispetto al suo salario
La sentenza Bosman fu emessa: Nel 1995 dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee di Lussemburgo, e riguardò
Jean-Marc Bosman, la Federazione calcistica del Belgio, la squadra di calcio Royal Football Club de Liège, l'UEFA
Rientrano nell’ambito della giurisdizione sportiva: Le controversie risolvibili all'interno degli stessi ordinamenti
giuridici delle istituzioni sportive, poiché riguardanti esclusivamente questioni sportive
Tra le varie classificazioni possibili, quella che sembra più idonea a classificare una controversia sportiva: E’ quella che
utilizza un criterio di tipo "soggettivo", basato cioè sulla identità e qualità delle parti contrapposte
Con il decreto legge 19 agosto 2003, n. 220 ("disposizioni urgenti in materia di giustizia sportiva"):Il Governo ha
regolamentato il rapporto tra ordinamento sportivo ed ordinamento statale conferendo alla F.I.G.C. ed al C.O.N.I. il
potere di emanare provvedimenti di carattere straordinario, al fine di “garantire l'avvio dei campionati”, anche in
deroga alle disposizioni dell'ordinamento sportivo
Negli ultimi anni si è assistito: Ad una spinta sempre maggiore, affinchè i confini tra l'autonomia dell'ordinamento
sportivo e la possibile ingerenza degli organi giurisdizionali statali, fossero regolati con legge statale
Negli ultimi anni si verifica quindi: La progressiva apertura manifestata dall'ordinamento sportivo del calcio a favore
dei poteri dello Stato, con conseguente inevitabile “autolimitazione” della propria sfera di autonomia
Secondo la sentenza della Cassazione n. 2324 del 21 ottobre 1961, le prestazioni degli atleti rivestono i caratteri della
continuità e della professionalità: In quanto sussiste l’estremo della collaborazione, l’attività agonistica prestata dagli
atleti si inserisce cioè nel quadro di una complessa organizzazione economica, tecnica e di lavoro, coordinandosi con la
stessa per il conseguimento delle sue specifiche finalità
La legge 23 marzo 1981 n. 91: Ha segnato il passaggio del rapporto di lavoro professionistico dall’elaborazione
dottrinaria e giurisprudenziale alla sistemazione normativa
La norma di cui all’art. 2 legge n. 91/81: Indica tassativamente chi sono i professionisti sportivi
Ai sensi dell’art. 10, 1° comma, legge n. 91/81, possono stipulare contratti con atleti professionisti: Solo società
sportive costituite nella forma di società per azioni o di società a responsabilità limitata
Rientrano tra i presupposti oggettivi del rapporto di lavoro subordinato professionistico: L’esercizio dell’attività
sportiva nell’ambito delle discipline regolate dal C.O.N.I..
Ai sensi dell’art. 3, 2° comma, legge n. 91/81, la prestazione costituisce oggetto di contratto di lavoro autonomo
quando ricorra almeno uno dei seguenti requisiti: L’attività sia svolta nell’ambito di una singola manifestazione
sportiva o di più manifestazioni tra loro collegate, per un breve periodo di tempo
L’art. 4 della legge n. 91/81: Stabilisce le fasi e le formalità del procedimento mediante il quale si costituisce il
rapporto di lavoro sportivo
Il deposito del contratto e l’approvazione federale: Serve a controllare la regolarità formale e la coincidenza del
contratto individuale al contratto tipo
Ai calciatori non spetta: L’obbligo di depositare il contratto presso la Federazione per l’approvazione, perché tale
obbligo resta a carico della società
La fetta più importante degli ingaggi dei calciatori: Viene assorbita da imposte e contributi
Ogni impianto sportivo: Deve soddisfare i regolamenti del CONI e delle Federazioni Sportive Nazionali di riferimento
per le singole attività sportive, riconosciute dal CONI
Un impianto sportivo è: Un insieme di uno o più spazi, comprendente anche i servizi accessori, finalizzato allo
svolgimento dell’attività sportiva
Con riferimento alla gestione della sicurezza, per safety s’intende: “La pianificazione e la gestione della sicurezza degli
addetti ai lavori”
La gestione della sicurezza di un impianto sportivo va considerata sotto tre profili interdipendenti: La safety, la
secutity, l’emergency
Per “attività fisico-sportiva” s’intende: Qualsiasi forma di attività fisica che, abbia per obiettivo il miglioramento della
condizione fisica e psichica dell’atleta, lo sviluppo delle relazioni sociali o l'ottenimento di risultati in competizioni di
tutti i livelli
Gli impianti sportivi di esercizio: Sono gli impianti in cui possono svolgersi le attività regolamentate dalle Federazioni
Sportive Nazionali non destinate all'agonismo
Con riferimento alla struttura che li contraddistingue, gli impianti sportivi: Devono essere realizzati in modo da
consentirne l'utilizzazione da parte dei diversi utenti, tenendo conto delle relative esigenze, in condizioni di adeguato
benessere, igiene e sicurezza
L’area in cui è inserito l’impianto sportivo: Dovrà essere “localizzata”, l’impianto sportivo dovrà essere cioè
adeguatamente inserito nel contesto ambientale circostante ed integrato con le infrastrutture dei servizi esistenti nel
territorio
Gli “addetti alla gestione”: Sono coloro che si occupano del corretto funzionamento dell'impianto sportivo
I locali per i controlli antidoping: Si tratta di quei locali, conformi alla normativa vigente, destinati esclusivamente agli
accertamenti anti-doping, e che sono presenti nell’impianto in relazione alle caratteristiche ed importanza
dell’impianto sportivo stesso
La nazionalità italiana: Ha rappresentato un requisito soggettivo di capacità a concludere un contratto di lavoro
sportivo professionistico, negli anni in cui la preclusione al tesseramento e all’impiego di atleti stranieri era assoluta
Il regime legale per il tesseramento e l’impiego degli atleti professionisti di nazionalità straniera può essere così
sintetizzato: Piena libertà di tesseramento degli atleti comunitari e tesseramento degli atleti extracomunitari nel limite
massimo annuale proposto dal C.O.N.I.
Con riferimento all’età minima per stipulare un contratto di lavoro: Ai sensi dell’art. 3 legge 17 ottobre 1967, n. 977,
sulla tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti, il limite per l’ammissione al lavoro è fissato in 15 anni compiuti
Tra i diritti accessori alla prestazione di lavoro sportivo: Vi rientra il diritto del lavoratore a godere di periodi di riposo
settimanale e annuale la cui durata è stabilita dalle norme collettive
La tutela sanitaria e antinfortunistica degli sportivi: E’ affidata all’art. 7 della legge n. 91, che appronta una specifica
disciplina aggiuntiva in ragione della specialità dell’attività prestata, alla quale si affiancano tanto le disposizioni
dell’ordinamento statale, quanto quelle che si rivolgono alla comunità sportiva, quanto, ancora, quelle che si rivolgono
al datore di lavoro
Tra le caratteristiche della prestazione di lavoro sportiva non vi è: La corrispettività
Il dovere di fedeltà: Per i calciatori e gli allenatori di calcio, consiste nell’inibizione a svolgere altra attività sportiva,
salva l’autorizzazione della società, o altra attività lavorativa o imprenditoriale incompatibile con l’esercizio dell’attività
agonistica
Il dovere d’obbedienza: Obbliga lo sportivo al rispetto delle istruzioni tecniche e delle prescrizioni impartite per il
conseguimento degli scopi agonistici
Il potere direttivo: Consiste nel diritto del datore di lavoro e dei suoi collaboratori di emettere istruzioni e ordini, non
solo di carattere tecnico, ma anche di tutti quelli che attengono all’organizzazione e all’esecuzione del lavoro
Il potere disciplinare delle società sportive: Serve a rafforzare la garanzia dell’adempimento della prestazione e delle
altre obbligazioni del professionista
Ai sensi del 5° comma, art. 4 legge n. 91/81: Nel contratto di lavoro subordinato individuale può essere inserita una
clausola compromissoria, con la quale le controversie concernenti l'attuazione del contratto stesso, insorte tra la
società e il professionista sportivo, sono deferite ad arbitri
L'art. 3, 1° comma D.L. n. 220/03 ('Disposizioni urgenti in materia di giustizia sportiva'): Ribadisce la possibilità di
devolvere ad un collegio arbitrale le controversie sorte tra società e professionisti sportivi, ove sia stata stipulata la
clausola compromissoria
La clausola compromissoria con cui si deferiscono ad un collegio arbitrale le controversie insorte tra la società e il
professionista sportivo: Non va confusa con quella, prevista dagli statuti e dai regolamenti federali, nella quale si
sostanzia il vincolo di giustizia, cioè l'obbligo degli affiliati e dei tesserati di adire prima gli organi di giustizia sportiva
Il giudice del lavoro è competente: In tutti i casi in cui non sia stata stipulata la clausola compromissoria, ovvero non
sia applicabile la legge n. 91/81, come per esempio nel caso dei dilettanti-professionisti di fatto
Il processo sportivo è: Quel tipo di processo che si occupa delle norme di comportamento e delle sanzioni applicabili ai
soggetti facenti parte della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC), degli Organi Statutari della Giustizia Sportiva e
degli organismi per la risoluzione delle relative controversie
Non sono organi giudiziari della giustizia sportiva, ma organi inquirenti: La Procura Federale e l'Ufficio Indagini
Il Giudice Sportivo: E' l'organo monocratico che decide in prima istanza, in ordine a fatti avvenuti durante lo
svolgimento delle gare e giudica esclusivamente sulla base di quanto appare dai Referti arbitrali
La Commissione Disciplinare: E' l'organo collegiale che decide in seconda istanza, quando il ricorrente ritiene che le
decisioni adottate dal Giudice Sportivo siano inficiate da errori
La Corte di Giustizia Federale: E' l'organo collegiale che giudica sui reclami presentati contro le decisioni della
Commissione Disciplinare, sia che quest'ultima abbia operato come giudice di secondo grado che di primo grado
La Procura Federale: E' l'organo inquirente che riceve gli atti trasmessi dall'Ufficio Indagini e che provvede a deferire il
soggetto o la società alla Commissione Disciplinare
Il responsabile del procedimento, ai sensi della legge n. 241 del 1990: Accerta d'ufficio i fatti, disponendo il
compimento degli atti all'uopo necessari
Secondo il disposto dell'art. 2 della legge n. 241/1990, nei casi in cui leggi o regolamenti prevedono per l'adozione di
un provvedimento l'acquisizione di valutazioni tecniche di organi o enti appositi, i termini previsti per la conclusione
del procedimento... Sono sospesi fino all'acquisizione delle valutazioni tecniche per un periodo massimo comunque
non superiore a trenta giorni
Nei procedimenti ad istanza di parte, prima della formale adozione di un provvedimento negativo, il responsabile del
procedimento o l'autorità competente deve, a norma del disposto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990...
Comunicare tempestivamente agli istanti i motivi
Il responsabile del procedimento amministrativo deve: Stabilire i casi in cui il provvedimento deve essere adottato
Indicare se esiste un obbligo di motivazione degli atti amministrativi a contenuto generale: no, tale obbligo è
espressamente escluso dall'art.3 della legge n.241 del 1990
Nell'ambito del procedimento amministrativo, quale dei seguenti soggetti, a norma dell'art. 6 della legge 7 agosto
1990, n. 241, valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti di legittimazione ed i presupposti che
siano rilevanti per l'emanazione di un provvedimento: Il responsabile del procedimento
Dispone la legge n. 241/1990 che l'amministrazione deve provvedere a dare notizia dell'avvio del procedimento
mediante comunicazione personale indicando l'amministrazione competente, l'oggetto del procedimento, l'ufficio e la
persona responsabile, ecc. L'omissione di taluna delle comunicazioni prescritte.... Può essere fatta valere solo dal
soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista
Il termine entro cui la P.A. deve concludere il procedimento amministrativo iniziato d'ufficio, decorre: Dall'inizio di
ufficio del provvedimento di un emittente o fruiscono di un testo
Il procedimento amministrativo iniziato d'ufficio, deve concludersi: Mediante l'adozione di un provvedimento espresso
Per responsabile del procedimento amministrativo si intende: Il dirigente di ciascuna unità organizzativa o altro
dipendente addetto all'unita', da esso designato
La conferenza di servizi (artt.14 e ss l n. 241 del 1990) riguarda: Una forma di cooperazione tra le pubbliche
amministrazioni che ha lo scopo di realizzare, attraverso l’esame contestuale dei vari interessi pubblici coinvolti, la
semplificazione di taluni procedimenti amministrativi particolarmente complessi
L'attuazione dell’istituto dell’autocertificazione consente Al privato di poter provare, nei suoi rapporti con la pubblica
amministrazione, determinati fatti, stati e qualità' a prescindere dall’esibizione dei relativi certificati, semplicemente
presentando una dichiarazione sostitutiva
In seguito alla segnalazione certificata di inizio attivita' l’amministrazione competente in caso di accertata carenza di
requisiti e presupposti: Nel termine di 60 giorni adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e
di rimozione degli eventuali effetti dannosi
Alla scia devono essere allegate: Attestazioni di tecnici abilitati e elaborati progettuali
La generalizzazione del silenzio assenso: È disciplinata nell’art. 20 l. N.241/1990)
Le tipologie di conferenza di servizi sono: La conferenza istruttoria; la conferenza preliminare; la conferenza decisoria
Il dissenso di uno o più rappresentanti delle amministrazioni, regolarmente convocate alla conferenza di servizi, deve :
Essere motivato
In base alla legge 30 luglio 2010, n. 122, che disciplina la segnalazione certificata di inizio attività (scia): Si consente di
iniziare l’attività immediatamente e senza necessità di attendere la scadenza di alcun termine
In seguito alla segnalazione certificata di inizio attività l’amministrazione competente in caso di accertata carenza di
requisiti e presupposti: Nel termine di 60 giorni adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e
di rimozione degli eventuali effetti dannosi
La generalizzazione del silenzio assenso: È disciplinata nell’art. 20 l. N.241/1990)
Indicare quali sono i presupposti giuridici e le condizioni perché ricorra l’annullabilità di un atto amministrativo: Che
l'atto sia stato adottato in violazione di legge o sia visziato per eccesso di potere o competeza
Il provvedimento con il quale l’amministrazione rimuove un limite all’esercizio di un diritto preesistente viene definito
come: Autorizzazione
L’idoneità dell’atto a produrre effetti giuridici viene definita: Esecutività
Si definisce nulla osta: Un assenso procedimentale di una pubblica amministrazione diversa da quella competente ad
emanare l’atto
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti
generali. Gli atti che manifestano la volontà della P.A. unitaria ed inscindibile nei confronti di un complesso di individui
unitariamente considerati.... : Sono atti amministrativi collettivi
Il provvedimento amministrativo efficace è caratterizzato: Dall’esecutivita'
Un atto amministrativo viziato da incompetenza relativa per materia è.... Annullabile
E’ elemento accidentale dell’atto amministrativo: Il termine
In relazione ai destinatari, gli atti amministrativi si distinguono in atti particolari, atti plurimi, atti collettivi e atti
generali. Gli atti rivolti a destinatari non determinati al momento dell'emanazione dell'atto, ma determinabili in un
momento successivo.... : Sono atti amministrativi generali
In relazione al risultato, gli atti amministrativi si distinguono in atti ampliativi e...: Atti amministrativi restrittivi
Il principio di trasparenza consente: L'avvicinamento in senso democratico dei cittadina alla P.A
Prima della L.n 241/90, il principio di trasparenza: Era disconosciuto perché vigeva il principio che i documenti
amministrativi erano tendenzialmente segreti
Nella 241/90 gli istituti che attuano il principio di trasparenza sono: La motivazione, la comunicazione di avvio del
procedimento, preavviso di rigetto, accesso ai documenti ela conferenza di servizi
Obiettivo del diritto di accesso ai documenti amministrativi è: Attuare in modo assoluto il principio di trapsarenza
Secondo la tesi più acclarata, la natura giurica della soggettiva sottesa al diritto di accesso ai documenti amministrativi
è di: Diritto soggettivo
L'accesso dei consiglieri Comiunali differisce dall'accesso ex art 22 L. 241/90 in quanto: Viene esercitato per finalità
pubblicistiche e l'istanza non va motivata
L'accesso in materia ambientale: Chiunque può accedere alle informazioni in materia ambientale
Le uniche limitazioni poste dal D. Lgs. 195/05 sono individuate nell'art. 5, secondo il quale l'accesso è negato:
L'informazione richiesta è detenuta da altra p.a. oppure è manifestatamente irragionevole
La P.a. deve pronunciarsi entro il termine di : 30 giorni
L'accesso nelle Autorità Amministrative Indipendenti: Ha una disciplina autonoma, si rinvia a disposizioni che le
Authorities possono introdurre
Secondo il disposto normativo di cui all’art. 2 della legge sul procedimento amministrativo, come modificata ed
integrata, la mancata emanazione del provvedimento amministrativo nei termini: costituisce elemento di valutazione
della responsabilità dirigenziale.
Salvi i casi di silenzio assenso, decorsi i termini per la conclusione del procedimento previsti nell'art. 2 della legge n.
241/1990 e successive modifiche ed integrazioni, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione: può essere
proposto anche senza necessità di diffida all'amministrazione inadempiente, fintanto che perdura l'inadempimento e
comunque non oltre un anno dalla scadenza dei termini per la conclusione del procedimento
La fattispecie del silenzio assenso trova applicazione. solo nei procedimenti a istanza di parte
Ai sensi dell’art. 2 della ln. 241 /1990, ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un’istanza, ovvero debba
essere iniziato d’ufficio, le pubbliche amministrazioni : Hanno il dovere di concluderlo mediante l’adozione di un
provvedimento espresso.
Se ravvisano la manifesta irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza della domanda, le pubbliche
amministrazioni: concludono il procedimento con un provvedimento espresso redatto in forma semplificata, la cui
motivazione può consistere in un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo.
Si ha il silenzio approvazione quando: quando l’atto di un’autorità sia assoggettato al controllo di un’altra autorità, da
esercitarsi entro un termine tassativo, e la legge stabilisca che l’atto è approvato quando sia decorso inutilmente il
termine senza che sia stato adottato il diniego di approvazione
Ai sensi dell’art. 31 del d.lgs n. 104 del 2010, decorsi i termini per la conclusione del procedimento amministrativo e
negli altri casi previsti dalla legge, chi vi ha interesse può chiedere l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di
provvedere.
Il ricorso avverso il silenzio è deciso con sentenza in forma semplificata e in caso di totale o parziale accoglimento il
giudice ordina all'amministrazione di provvedere entro un termine non superiore, di norma, a trenta giorni.
Se nel corso del giudizio avverso il silenzio sopravviene il provvedimento espresso, o un atto connesso con l'oggetto
della controversia, questo può essere impugnato anche con motivi aggiunti, nei termini e con il rito previsto per il
nuovo provvedimento, e l'intero giudizio prosegue con tale rito.
Il giudice può pronunciare sulla fondatezza della pretesa dedotta in giudizio solo quando si tratta di attività vincolata o
quando risulta che non residuano ulteriori margini di esercizio della discrezionalità e non sono necessari adempimenti
istruttori che debbano essere compiuti dall'amministrazione.
Per danno da mero ritardo della p.a. si intende: Un danno che consegue alla mera inerzia della p.a., non va provato in
quanto è in re ipsa
Dal 2005 secondo la giurisprudenza prevalente: Presupposto era l'ottenimento di un provvedimento favorevole al
privato
Secondo il Consiglio di Stato nella nota sentenza n.1271/2011: Il tempo è un bene della vita autonomo e va risarcito a
prescindere del contenuto del provvedimento
Le condizioni e i presupposti per il risarcimento del danno sono contenuti nella L. n. 241 del 1990 nell'art.?: Art. 2 bis
Secondo l'art. 2 bis comma 1 della l. n. 241 del 90: “sono tenuti al risarcimento del danno ingiusto, cagionato in
conseguenza dell'inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento”
L'art 2 bis al comma 1 bis prevede: Una tutela indennitaria, ma con precisi limiti
Secondo la giurisprudenza maggioritaria la natura della responsabilità del danno da ritardo della pa è:
Extracontrattuale
Nella recentissima sentenza del 12 gennaio 2015 n. 94 il TAR Lombardia - Milano afferma che la responsabilità ha
natura: Contrattuale
Presupposti per la tutela risarcitoria sono: La violazione del termine di conclusione del prodeimento, il dolo o la colpa
della p.a., l'ingiustizia del danno, e il nesso causale
L'istante per ottenere l'indennizzo deve: Deve azionare il potere sostitutivo
Gli accordi procedimentali: Sono conclusi dall’amministrazione procedente con gli interessati al fine di determinare il
contenuto del provvedimenyo
Gli accordi sostitutivi: Sono stati tutti espressamente previsti e regolati dal legislatore con la legge n. 15 del 2005
Gli accordi tra le PP.AA. e i privati: Sono uno sbocco alternativo all’atto e come questo direttamente e coerentemente,
discendente dallo sviluppo dello stesso procedimento
A garanzia dell’imparzialità e del buon andamento dell’azione amministrativa: La stipulazione dell’accordo,
procedimentale o sostitutivo è sempre preceduta da una determinazione dell’organo competente per l’adozione del
provvedimento
La tutela dei terzi: Riguarda la tutela sia dei privati che delle p.a. aventi un interesse legittimo oppositivo o pretensivo
L’accordo di programma: Obbliga le parti stipulanti, l’una verso l’altra, ad ottemperare agli impegni assunti con
l’accordo medesimo
I soggetti degli accordi di programma: Sono dettagliatamente previsti nel l’art. 34 del d.lgs. N. 267 del 2000
Nell’ambito delle nuove forme consensuali di esercizio della potestà amministrativa rientrano: Quelle i cui principi
sono espressi dagli artt. 27 della legge n. 142 del 1990 e succ. Mod. (ora confluito nell’art.34 del d.lgs. N 267 del 2000)
e l’art. 15 della legge n. 241 del 1990
La pubblica amministrazione nell’adozione di atti di natura non autoritativa: Agisce secondo le norme del diritto
privato
La convenzione: Tendono a soddisfare problemi contingenti legati alle difficoltà di mezzi, predisponendo in comune la
produzione e l’erogazione di servizi e funzioni
Sono contratti pubblici, secondo la definizione di cui all'art. 3 del codice dei contratti: I contratti di appalto e le
concessioni aventi ad oggetto l'acquisizione di servizi o forniture, ovvero l'esecuzione di opere o di lavori, posti in
essere dalle stazioni appaltanti, dagli enti aggiudicatori, dai soggetti aggiudicati
La nozione di “organismo di diritto pubblico”: È una nozione di derivazione comunitaria che trova applicazione anche
nell'ordinamento nazionale per individuare i soggetti tenuti alla applicazione delle regole della evidenza pubblica nella
scelta del contraente
Le procedure di gara per la scelta del contraente : Sono individuate dal codice dei contratti pubblici che ha recepito la
terminologia comunitaria (procedure aperte, ristrette, negoziate)
I requisiti generali e speciali di partecipazione alla gara: Debbono essere posseduti sia al momento di presentazione
della domanda di partecipazione alla gara sia per tutta la durata del contratto
Quali soggetti giuridici possono partecipare alla gara: Non è richiesta una particolare qualificazione giuridica ma il
possesso di determinati requisiti di affidabilità sotto vari profili (requisiti morali, capacità tecnica, capacità economica)
La mancanza dei requisiti tecnici nel concorrente: Può essere superata mediante l'avvalimento o la partecipazione in
raggruppamento di più soggetti
I sistemi di scelta ed i criteri di aggiudicazione: Per sistemi di scelta si intendono le particolari procedure di scelta
imposte dalla legge per la individuazione del soggetto con cui la PA potrà concludere il contratto mentre per criteri di
aggiudicazione si intendono i metodi con cui si procederà alla selezione della offerta aggiudicataria (prezzo più
basso/offerta economicamente più vantaggiosa)
Il project financing: Solo con riferimento agli appalti di lavori pubblici, il legislatore ha previsto il project financing
come procedura di affidamento della realizzazione di un'opera senza oneri economici per la finanza pubblica e ricorso
a capitali interamente privati
Le procedure aperte di scelta del contraente: Sono precedute da un bando che legittima tutti coloro in possesso dei
requisiti a presentare la propria offerta
L'aggiudicazione del contratto: È un atto necessario della procedura che, secondo la tesi oggi prevalente ha natura
provvedimentale
Che cosa è l' istituto del promotore finanziario: Consiste in uno strumento di finanziamento volto ad agevolare la
realizzazione di opere pubbliche che l'Ente pubblico non sarebbe in grado di eseguire, mediante l'apporto di capitali
privati
Che cosa è il sistema dell'e-procurement: È uno strumento che consente alle Pubbliche Amministrazioni di provvedere
all'approvvigionamento di beni e di servizi mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici avanzati con cui quali addivenire
alla scelta del contraente nel rispetto dei principi di evidenza pubblica
Cosa può formare oggetto delle aste elettroniche: Tutti gli appalti di servizi e lavori che non abbiano ad oggetto
prestazioni intellettuali
In cosa consiste il sistema dinamico di acquisizione: È un processo di acquisizione interamente elettronico per acquisti
di uso corrente, limitato nel tempo ed aperto per tutta la durata a qualsiasi operatore economico
Che significato ha la centrale di committenza: Una centrale di committenza è definita come un'amministrazione
aggiudicatrice che acquista forniture e servizi destinati ad altre amministrazioni
In cosa consiste il principio di pubblicità delle gare: È una principio fondamentale per l'effettività della concorrenza
Cosa è la commissione di gara: La commisione di gara è un organo straordinario e temporaneo dell'amministrazione
aggiudicatrice e non già una figura organizzativa autonoma e distinta rispetto ad essa, la cui attività acquisisce
rilevanza esterna solo in quanto recepita ed approvata dagli organi competenti della predetta amministrazione
appaltante
Che cosa è l'aggiudicazione di una gara: L'aggiudicazione di una gara è un atto endoprocedimentale ad efficacia
provvisoria, producendo effetti meramente prodromici all'adozione della determinazione conclusiva
In cosa consiste la clausola di stand still: In caso di impugnazione giurisdizionale degli atti di gara con richiesta di
misure cautelari provvisorie, il contratto non può essere sottoscritto
Che conseguenza discende dall'approvazione del contratto: I contratti delle amministrazioni dello Stato, ancorché
validamente stipulati, non sono obbligatori né suscettibili di esecuzione per l'amministrazione finché non interviene
l'atto di approvazione
Per vizio dell'atto amministrativo si intende: Divergenza tra la fattispecie posta in concreto dalla p.a. e il modello
previsto dalla legge
Un atto amministrativo è imperfetto quando: Manca di requisiti essenziali
L'atto amministrativo è inefficace quando: Non è idoneo a produrre effetti giuridici a causa della mancanza di requisiti
previsti dalla legge
L'incompetenza assoluta rende l'atto: Inesistente
L'annullamento dell'atto puó essere chiesto: Solo dal soggetto nel cui interesse era posta la norma violata
La nullità rende l'atto amministrativo: Giuridicamente inesistente
L'abrogazione di un atto indica che: Nuove circostanze rendono l'atto non piú rispondente all'interesse pubblico
La convalida: Sana l'atto rendendolo valido
L'illegittimità di un atto comporta che l'atto: Produce i suoi effetti ma puó essere annullato
Il mero ritiro è un atto di ritiro emanato nei confronti di : Atti non ancora efficaci
L'invalidità di un provvedimento amministrativo rappresenta: Sanzione ordinamentale nei confronti di un
provvedimento illegittimo
I vizi gravi che operano di diritto comportano in via automatica: La nullità del provvedimento amministrativo
L'invalidita' del provvedimento deve essere fatta valere: Da un soggetto giuridico portatore di un interesse individuale
Con la “convalida”l'amministrazione rimuove, con effetto retroattivo: I vizi che inficiano il provvedimento di primo
grado
L'art.26 r.d. n. 1054/1924 dispone che spetta decidere sui ricorsi per incompetenza, eccesso di potere, o violazione di
leggi: Al consiglio di stato
L'art.7 della l. N. 241/90 stabilisce che la mancata comunicazione puo' comportare: L'annullamento dell'atto
impugnato
L'art.156 comma 3 c.p.c. Sancisce che la nullità puó essere pronunciata: Mai, se l'atto ha raggiunto lo scopo a cui è
destinato
Nell'ambito dell'ordinamento comunitario garantire il rispetto delle norme spetta: Alla corte di giustizia europea
Il provvedimento contrastante con le norme in tema di forma e procedimento è: Valido, ma non legittimo
L'art. 21 octies che cosa stabilisce: Che i vizi inerenti alla mancata comunicazione dell'avviso di avvio del procedimento
non danno luogo all'invalidità dell'atto finale qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto del
provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato
Il pluralismo della p.a.: Vi è pluralismo degli enti pubblici perché vi è il pluralismo degli interessi pubblici
L'ente pubblico può essere costituito: Solo dalla legge
I modelli organizzativi sono: 4
Le caratteristiche delle organizzazioni pubbliche sono: Formalità, indisponibilità e necessarietà
Indici sintomatici della pubblicità dell'ente sono: La legge, perseguimento del fine pubblico, ingerenza dello Stato nella
gestione, utilizza denaro pubblico
Effetti della qualificazione del'ente pubblico sono: La deminutio di capacità e le posizioni di privilegio
Tra le posizioni di privilegio vi sono: Sottrazione al regime fallimentare, regime di impignorabilità dei beni degli enti
pubblici, particolari previsioni per la cessione del credito, ecc
L'ente pubblico economico ha le seguenti caratteristiche: Personalità giuridica;con proprio capitale;propri organi di
controllo e di gestione; struttura organizzativa dell'mpresa privata
Per esercizio privato di pubbliche funzioni si intende: Esercizio da parte di un privato di funzioni pubbliche
I munera o uffici privati si suddividono in : Munera legali, necessari e convenzionali
Il portavoce: Coadiuva l’organo di vertice dell’amministrazione pubblica con compiti di diretta collaborazione ai fini dei
rapporti di carattere politico-istitutzionale con gli organi di informazione
Ai sensi dell’art. 9 della legge n.150/2000, l’Ufficio stampa: Svolge la funzione tradizionale di curare i rapporti tra i
media e le Istituzioni
I servizi di consulenza tramite personale addetto (front office): Appartengono ai servizi con un alto livello di contatto
con il pubblico e un alto livello di comunicazione, trasparenza e relazione
L'art. 11 del D.Lgs. n. 165/2001, ai fini di garantire la piena attuazione della legge n. 241/1990, detta i principi generali
sull'istituzione e il funzionamento dell'Ufficio relazioni con il pubblico, disponendo tra l'altro,....: Che gli uffici per le
relazioni con il pubblico provvedano, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche, alla ricerca ed analisi
finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto
con l'utenza
L’URP ai sensi dell’art.8 della legge 150/2000 svolge le seguenti funzioni: Garantire l’esercizio dei diritti di
informazione, di accesso agli atti e di partecipazione (legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni)
Nell’art. 7 della L. 150/2000, relativo al portavoce, si stabilisce che: L’organo di vertice dell’amministrazione pubblica
può essere coadiuvato da un portavoce, anche esterno all’amministrazione, con compiti di diretta collaborazione ai
fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione
Le attività dell’U.R.P. si possono suddividere in: Tre macro-aree
L’attività dell’Urp in più occasioni è stata definita: Quasi commerciale
Gli interlocutori dell’Ufficio stampa possono essere: Diretti e indiretti
Gli stakeholders sono: Gli interlocutori indiretti,( portatori d’interesse)
Il marketing territoriale: Si intende l’insieme degli strumenti per la promozione del prodotto territorio attraverso una
comunicazione capace di valorizzarne le potenzialità di sviluppo, le caratteristiche socioeconomiche e ambientali
La comunicazione esterna: E’ la comunicazione che proviene da una pubblica amministrazione
Nella comunicazione interna, il piano di comunicazione comprende: Comprende gli obiettivi strategici, enunciati in
base alle politiche dell’ente e gli obiettivi operativi diversi, determinati in funzione delle necessità strutturali
Cosa si intende per customer satisfaction: E’ un’indagine che consente di misurare la soddisfazione dei bisogni del
cittadino
La comunicazione interna: Realizza l'insieme degli strumenti atti a costruire un sistema di relazioni costante tra
un'organizzazione e le persone che la compongono
La legge quadro n. 150 del 2000 disciplina: La comunicazione pubblica
La comunicazione interna è disciplinata: Dall’art. 1, lett. c) della legge n. 150 del 2000
Nella politica del marketing territoriale un ruolo chiave è svolto dalla: Comunicazione intesa non soltanto a livello
esterno, volta alla promozione del territorio, ma anche e soprattutto a livello interno, quando è intesa a favorire
l’interazione tra i vari attori del territorio e la creazione dei vari obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questo
strumento
La P.a. attua la comunicazione esterna mediante: L’ufficio relazioni con il pubblico
La comunicazione interna comprende: Quattro fasi: analisi delle esigenze, piano di comunicazione, realizzazione delle
azioni di comunicazione, controllo degli effetti
Il modello autoreferenziale di comunicazione: E’utilizzato da istituzioni chiuse orientate a soddisfare esigenze
esclusivamente interne
La Direttiva del Ministro per la Funzione Pubblica del 7 febbraio 2002: Fornisce alle amministrazioni pubbliche gli
indirizzi di coordinamento, organizzazione e monitoraggio delle strutture, degli strumenti e delle attività previste dalla
normativa in materia di informazione e comunicazione pubblica
La comunicazione pubblica: E’ ogni forma di comunicazione che proviene dalla pubblica amministrazione
La comunicazione politica: E’ la comunicazione che proviene oltre che dalle istituzioni pubbliche anche dai partiti
Qual è la legge che disciplina la comunicazione pubblica: La legge n. 150 del 2000
La comunicazione comprende: La comunicazione comprende tre tipi di attività: a) informazione, cioè il contenuto della
comunicazione e, quindi, ciò che viene trasferito; b) atto del comunicare, vale a dire la scelta del comportamento da
assumere (mezzi e obiettivi), c) comprensione, cioè l’attesa e la verifica del successo in relazione agli obiettivi dati
La funzione di servizio che la comunicazione pubblica può assolvere consiste: Consiste nel fornire ai destinatari
informazioni sull’attività dell’amministrazione, sui programmi futuri, sulla normativa in vigore, e, in generale sul
funzionamento delle strutture amministrative
In seguito ad una crescente democratizzazione del paese, la comunicazione: Insieme all’attuazione del principio di
trasparenza, rappresenta un cardine dell’evoluzione normativa che negli ultimi anni ha investito il settore pubblico nel
suo complesso
Il modello della trasparenza di comunicazione: E’ tipico delle organizzazioni proiettate verso l’esterno e che adottano
processi di adattamento continuo alle esigenze dei cittadini/utenti
La comunicazione sociale: E’ diretta a promuovere la risoluzione di problemi di interesse generale (tutela ambientale,
salute, previdenza, istruzione, occupazione, sicurezza sociale, ordine pubblico, ecc.
Il principio della trasparenza è: Il principio generale dell’ordinamento giuridico, alla stregua del quale deve essere
consentito ai cittadini l’esercizio di un controllo democratico sull’operato dei poteri pubblici, onde verificarne la
concreta rispondenza agli interessi sociali e ai precetti costituzionale
La riservatezza: E’ un limite al diritto di accesso
La riservatezza commerciale: E’ la tutela di quel complesso di conoscenze che va sotto il nome di segreti d’impresa
(art. 41 Cost.)
Il ricorso in materia di accesso agli atti: È una forma di tutela rapida nei casi di dinieghi espliciti e nei casi in cui la
pubblica amministrazione non risponda ad una istanza di accesso
Ai sensi della normativa in materia di accesso ai documenti amministrativi, per diritto di accesso si intende,....: Il diritto
degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi
Le comunicazioni di documenti tra P.A. avvengono di norma mediante l'utilizzo della posta elettronica; esse sono
valide ai fini del procedimento amministrativo una volta che ne sia verificata la provenienza. Ai fini della verifica
esse...: Sono valide se sono sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata
A norma di quanto dispone la legge n. 241/1990, il diritto di accesso è escluso....: Quando i documenti riguardano
azioni strettamente strumentali alla tutela dell’ordine pubblico e alla repressione della criminalità
Nell’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi....: L’esame dei documenti è gratuito, mentre il rilascio
di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione e di bollo, ove dovuto, nonché al pagamento dei
diritti di ricerca e di visura
Il diritto di accesso ai documenti amministrativi deve costituire, in attuazione dei principi fondamentali introdotti dalla
L. n. 241/1990, la regola generale. Il differimento o il diniego sono, quindi, un’eccezione. Indicare quale dei punti che
seguono espone principi conformi alla predetta legge: Il diritto di accesso è escluso nei confronti dell’attività della
pubblica amministrazione diretta all’emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di
programmazione
Nell’attuale formulazione l’art. 22 della legge n. 241/1990 specifica che l’accesso ai documenti amministrativi....:
Costituisce principio generale dell’attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne
l’imparzialità e la trasparenza
Premesso che non esiste una nozione di autotutela amministrativa , indicare comunemente cosa si intende per
autotutela amministrativa: La facoltà della P.A. di farsi giustizia da se per la via amministrativa procedendo al riesame
critico del proprio operato per il raggiungimento del fine pubblico e senza ricorrere ad un giudice terzo e imparziale
Indicare cos’è l’autotutela decisoria: E' uno strumento proprio dell’attività amministrativa e di applicazione generale,
con cui la pubblica amministrazione interviene con provvedimenti di ritiro e di convalescenza
L'autotutela decisoria si suddivide in: L'autotutela decisoria sugli atti, tendente a valutare la validità degli atti e
l’autotutela decisoria sui rapporti, che riguarda i comportamenti tenuti dai soggetti
La dottrina, in passato, differenziava l’istituto della revoca e l’istituto dell’annullamento d’ufficio in base al criterio
oggettivo, secondo il quale: Se l’organo che esercitava il potere di ritiro era il medesimo che lo aveva emanato, si
aveva la revoca, mentre se l’organo che esercitava detto potere era diverso e segnatamente sovraordinato si aveva
l’annullamento
Indicare quale dei seguenti è un mezzo di sanatoria degli atti amministrativi classificato nei >:Consolidazione,
conversione, conferma e acquiescenza
Indicare quale dei seguenti sono mezzi di sanatoria degli atti amministrativi classificati nei >:La convalida, la ratifica e la
sanatoria in senso stretto
Quale tra le seguenti sono figure affini a quelle del ritiro dell’atto: So spensione, riforma, proroga e la rinnovazione
Indicare osa si intende per ratifica dell’atto amministrativo: La ratifica sana l’atto viziato da incompetenza relativa, con
efficacia ex tunc
L'annullamento d’ufficio, tenuto conto delle fonti normative e della elaborazione giurisprudenziale, sarà legittimo in
presenza dei seguenti presupposti: I presupposti sono: vizio di legittimità ab origine; interesse pubblico concreto ed
attuale al ritiro effetto retroattivo, in linea generale, termine ragionevole del ritiro; tenere conto degli interessi dei
destinatari e dei controinteressati; adozione da parte dello stesso organo o da altro organo previsto dalla legge
Procedimento di autotutela: Il procedimento di annullamento dell’atto in autotutela segue le regole e i principi di un
normale procedimento amministrativo ed è quindi regolato dalla stessa legge n.241/90; il procedimento inizia su
specifica esigenza della stessa P.A.o su iniziativa del soggetto privato
Tra i provvedimenti ablatori rientrano: L'espropriazione, la confisca, il sequestro amministrativo e la requisizione in
proprietà
L’art. 1 t.u. n. 327/2001: Stabilisce che “il presente testo unico disciplina l’espropriazione, anche a favore di privati, dei
beni immobili o diritti relativi ad immobili per l'esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità”
Tra questi sono beni demaniali: Il demanio marittimo, il demanio idrico e il demanio militare
Il procedimento espropriativo si suddivide in: In quattro fasi, più un'ulteriore fase, successiva alla conclusione del
procedimento espropriativo, che è quella dell'immissione nel possesso dell'area espropriata
Il vincolo preordinato all’esproprio: Dura 5 anni e può essere reiterato previa corresponsione al proprietario di un
indennizzo
Ai sensi dell'art. 12 del t.u.e., la dichiarazione di pubblica utilità: Può derivare dall'approvazione del progetto definitivo
di un'opera pubblica, dall'approvazione del piano particolareggiato, del piano di lottizzazione, del piano di recupero,
del piano di ricostruzione, del piano della zona
La comunicazione di avvio del procedimento: L'art. 11 t.u.e. individua le ipotesi nelle quali l’amministrazione
procedente è tenuta a dare notizia agli interessati dell’avvio del procedimento espropriativo
Indicare qual è la forma della dichiarazione di pubblica utilità: Può assumere forme differenti
La dichiarazione di pubblica utilità, disposta dalla P.A. in assenza di un precedente vincolo espropriativo…:L'art. 12,
ultimo comma, t.u.e. fa salva la dichiarazione di pubblica utilità disposta in assenza di un precedente vincolo
espropriativo, facendone decorrere gli effetti dal momento dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio
secondo le norme del t.u.e.
Quando la pubblica amministrazione non realizza l’opera programmata cosa può accadere: Quando la pubblica
amministrazione non realizza l’opera programmata si ha la retrocessione, ovvero sia il bene viene trasferito
dall’espropriante all’espropriato
Qual è la nozione di organismo di diritto pubblico: Qualsiasi organismo, avente anche veste societaria, ma non
necessariamente
Quali sono i presupposti perché si abbia un organismo di diritto pubblico: Che sia istituito per soddisfare
specificamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale, sia dotato di
personalità giuridica, la cui attività è finanziata in modo maggioritario dallo Stato
Quali sono i bisogni non aventi carattere commerciale o industriale: Sono quelli che sono soddisfatti in modo diverso
dall’offerta di beni o servizi sul mercato, ovvero quei bisogni che lo Stato preferisce soddisfare o direttamente o
attraverso altri soggetti nei confronti dei quali intende mantenere un’influenza dominante
Cosa si intende per organismo in parte qua: Un ente è organismo solo per le attività volte a perseguire un interesse
generale avente carattere non industriale o commerciale
Cosa si intende per finanziamento maggioritario: Occorre intendere le sole erogazioni concesse da un’amministrazione
aggiudicatrice senza alcun vincolo di sinallagmaticità rispetto ad una controprestazione posta a carico del soggetto
ricevente
Quali conseguenze applicative discendono dalla qualificazione di organismo di diritto pubblico: Assoggettabilità alla
disciplina dell’evidenza, giurisdizione esclusiva del g.a., assoggettabilità alla disciplina dell’accesso agli atti e allo
statuto penale della p.a..
In cosa consiste l’affidamento in house: Si configurerebbe tutte le volte in cui un ente pubblico decida di affidare la
gestione del servizio, al di fuori del sistema della gara, avvalendosi di una società esterna che presenti caratteristiche
tali da poterla qualificare come una sua longa manus
Ai fini della sussistenza del requisito del controllo analogo, la partecipazione totalitaria è necessaria: È necessaria ma
non sufficiente
E’ ammissibile l’affidamento in house con società miste: L’affidamento in house rimane ammissibile anche per le
società miste, siano esse a partecipazione pubblica maggioritaria o minoritaria, nei limiti in cui il socio privato sia stato
scelto a mezzo gara
Come va inteso il “controllo analogo”: Come controllo strutturale
Il Comune disciplina l’assetto urbanitico dell’intero territorio comunale con: Il Piano Regolatore Generale
Le previsioni del Piano Regolatore Generale hanno durata: Indeterminata
Il Piano Urbanistico Attuativo: Va sempre approvato, salvo il caso del piccolo fondo intercluso
I vincoli preordinati alla espropriazione hanno durata: Di 5 anni
Il Comune provvede sulla istanza di ritipizzazione urbanistica: Con la adozione dell’atto di pianificazione urbanistica
Quali termini sono indicati nell'atto di permesso a costruire: Sia i termini d'inizio che di ultimazione dei lavori
Dalla data di presentazione della D.I.A. : I lavori possono essere iniziati trascorsi 30 giorni
Il ricorso alla S.C.I.A. è previsto per tutti gli interventi che: Che siano conformi alle previsioni degli strumenti urbanistici
e dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente
Il permesso di costruire una volta rilasciato: Può essere annullato con provvedimento motivato
Con riguardo al procedimento di rilascio del permesso di costruire, il principio del silenzio assenso è stato introdotto
dal: Decreto legge 70/2011Decentramento
Quale principio ispira l'organizzazione amministrativa italiana: Decentramento
Secondo il principio di sussidiarietà: Le funzioni devono essere allocate al livello di Governo in cui possono essere
meglio esercitate nell'interesse delle comunità locali
Il trasferimento di funzioni ad organi periferici dello Stato a quale tipo di decentramento inerisce: Decentramento
autarchico territoriale
Secondo il principio di differenziazione nell'allocazione delle funzioni: Occorre considerare le diverse caratteristiche
dei vari livelli di governo
Il dirigente generale dell'ufficio A, a causa dell'inerzia del dirigente sottordinato dello stesso ufficio, esercita il potere di
competenza di quest'ultimo. Tale ipotesi costituisce un esercizio del potere di: Sostituzione
La titolarità della competenza amministrativa è retta: Dal principio di inderogabilità
L'istituzione o il riconoscimento di un nuovo ente pubblico dipende da: Una esplicita previsione di legge
Cosa si intende per decentramento autarchico: La capacità di un ente di porre in essere atti che hanno la stessa natura
ed efficacia di quelli statali
Quali, tra i sotto elencati organi, non fa parte dell'organizzazione amministrativa diretta L'Autorità Garante della
concorrenza e del mercato
Il soggetto preposto ad un ufficio amministrativo o ad un organo, può delegare ad altri le proprie attribuzioni: No,
salvo che nei casi previsti specificamente dalla legge
L'istituzione o il riconoscimento di un nuovo ente pubblico dipende da: Una esplicita previsione di legge
Quante sono le categorie degli enti pubblici riconosciuti dalla legge n. 1970 del 1975: Quattro
Cosa si intende per autotutela quale prerogativa riconosciuta agli enti pubblici: La potestà riconosciuta la P.A. di farsi
ragione da sé con i mezzi amministrativi a sua disposizione
Qual è la differenza, nell'ambito dei caratteri degli enti pubblici, fra autonomia ed autogoverno: Autonomia è la
capacità normativa di un ente, mentre autogoverno indica il fenomeno per cui gli organi locali di governo sono
composti da elementi scelti dagli stessi governati
Qual è il regime giuridico del rapporto di lavoro dei dipendenti degli enti pubblici economici: Privatistico, con
competenza del giudice ordinario
Che cosa si intende per esercizio privato delle pubbliche funzioni: L'esercizio di attività di diritto pubblico da parte di
soggetti privati estranei all'amministrazione
Quali tra le seguenti affermazioni non è corretta: Attualmente tutti gli enti pubblici economici fanno capo ad appositi
enti di gestione delle partecipazioni statali (come, per esempio, l'ENI)
La disciplina degli enti non profit (D.lgs. n. 460/1997) subordina la concessione delle agevolazioni economiche:
All'iscrizione dell'ente stesso ad una particolare anagrafe tenuta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze
L'ente pubblico si estingue: Con una legge
La legge n. 20 del 1994 prevede che la gestione del bilancio e del patrimonio di tutti gli enti parastatali è: Assoggettata
al controllo della Corte dei Conti
L'organo dell'ente pubblico è: La persona o il complesso di persone preposte ad un determinato centro di imputazione
di competenza amministrativa
Che cosa si intende per rapporto di servizio: La relazione esterna tra la persona fisica e l'ente che sorge a seguito
dell'atto amministrativo di assunzione del soggetto
Il regime di prorogatio degli organi amministrativi è limitato a: 45 Giorni dalla scadenza
L'ufficio si caratterizza per: Tutte e tre gli elementi suindicati
Gli uffici monocratici sono quelli: Costituiti solo da una persona fisica, per esempio, il questore
È detto sostituto al soggetto titolare di un organo: Il soggetto che sostituisce il titolare dell'organo per incarico di
quest'ultimo
Si può avere un conflitto di competenza tra: Le autorità che appartengono allo stesso potere o allo stesso organo
giurisdizionale
Si ha acompetenza quando: Gli atti e le attività amministrative sono compiute da un soggetto che non è un organo di
un ente pubblico
Gli atti posti in essere oltre il periodo di prorogatio sono: Convertibili
Che cosa si intende per rapporto organico (detto anche rapporto d'ufficio): Consiste in un rapporto di
immedesimazione tra la persona fisica preposta all'ufficio e l'ente pubblico, in assenza, tuttavia, di un rapporto
giuridico
Indicare quali dei seguenti organi può essere considerato il vertice dell'amministrazione statale: Il Governo
Per Stato-apparato si intende: Le strutture di vertice di uno Stato
Indicare quali tra le seguenti attribuzioni non rientra tra le funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri: Nomina i
Ministri
Indicare quale, tra i seguenti, non è un organo costituzionale di Governo: Il Consiglio di gabinetto
Il Presidente del Consiglio è il Capo dello Stato: No
Indicare a quale organo costituzionale compete la deliberazione dello stato di guerra: Al Parlamento
Indicare chi convoca e presiede il Consiglio di Gabinetto: Il Presidente del Consiglio
Il Presidente della Repubblica può ratificare i trattati internazionali: Si, previa autorizzazione del Parlamento
Indicare qual è la funzione del Presidente della Repubblica nel nostro ordinamento: Deve tutelare la Costituzione
garantendone l'attuazione delle finalità
Inidcare quale, tra i seguenti, è un atto propriamente presidenziale, cioè un atto nel quale la volontà del Presidente
della Repubblica ha rilievo autonomo e preponderante: Nomina dei cinque senatori a vita
La Corte dei conti è: Un organo a rilevanza costituzionale, in rapporto di ausiliarità e sostegno con Governo e
Parlamento
Il Consiglio Superiore della magistratura è competente in materia di: Procedimenti disciplinari nei confronti dei
magistrati
Indicare in quante sezioni consultive si articola il Consiglio di Stato: Quattro
Indicare a quale delle seguenti funzioni partecipa il C.N.E.L.: Funzione legislativa
Indicare su quali atti la Corte dei conti esercita il proprio controllo: Su alcune categorie di atti tassativamente indicate
dalla legge
Indicare quali funzioni svolge il Consiglio di Stato: Consulenza amministrativa e giurisdizione amministrativa
La valutazione delle politiche pubbliche: È un'attività che valuta la concreta definizione dei programmi e della loro
realizzazione; inoltre, analizza le interazioni fra la decisione, la programmazione e l'attuazione dell'intervento pubblico
e l'ambiente nel quale esso viene impiantato e ove produce i suoi effetti
Indicare che tipo di rapporto intercorre tra Corte dei conti e Governo: Rapporto di indipendenza reciproca
Indicare chi presiede il Consiglio supremo della Difesa: Il Presidente della Repubblica
In base alla legge n. 131/2003 (nota come legge la Loggia), la Corte dei conti: Verifica il rispetto degli equilibri di
bilancio di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni
I sottosegretari di Stato sono membri del Consiglio dei ministri: No
Indicare che cosa si intende per Ministri senza portafoglio: Ministri che, a differenza degli altri, non sono a capo di un
dicastero ed hanno, quindi, una veste eminentemente politica
A quali tipi di responsabilità possono andare incontro i componenti del Governo: Politica, penale e civile
I Ministri sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei
Ministri e sono: Funzionari onorari dello Stato
Il Ministero dell'Interno: È competente in materia di rappresentanza generale dello Stato
I Ministri sono: Funzionari onorari dello Stato
Il Cis è: Comitato interministeriale per le informazioni e la sicurezza
Indicare che cos'è un dipartimento ministeriale: Un'articolazione interna, ovvero una unità amministrativa che svolge
attività e compiti per l'espletamento delle funzioni fondamentali di un Ministero
Il Cipe: Svolge funzioni di coordinamento in materia di programmazione e di politica economica nazionale
Gli uffici di gabinetto sono: Uffici di staff che hanno il compito di fornire consulenza ed assistenza agli organi politici
Indicare il trasferimento di funzioni ad organi periferici dello Stato a quale tipo di decentramento inerisce:
Decentramento autarchico territoriale
Indicare entro quale ambito territoriale il Prefetto rappresenta il Governo: Comunale
La Conferenza Stato-città ed autonomie locali è presieduta dal: Presidente del Consiglio dei ministri
Indicare quale organo dell'amministrazione locale svolge anche funzioni statali: Sindaco
La Conferenza unificata ha luogo tra: La Conferenza permanente Stato-regioni e la Conferenza Stato-città ed
autonomie locali
La Conferenza Permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome: È un organo amministrativo di
cooperazione tra Stato e Regioni, composto dai Presidenti delle Regioni e delle Province autonome e presieduto dal
Presidente del Consiglio dei Ministri che svolge attività consultiva e risolve i conflitti di competenza tra lo Stato e le
Regioni
Il Prefetto è un organo burocratico, che dipende dal: Ministro dell'Interno
La Conferenza Stato-Regioni può: Promuovere o stipulare intese, nei casi stabiliti dalla legge
Il Governo: Può decidere di rimuovere discrezionalmente il Prefetto dalla sede, ma non dall'impiego
Qualora si verificassero casi di mala gestione dell'attività amministrativa degli uffici periferici, il Prefetto: Può
convocare la Conferenza permanente per l'esame della situazione e l'individuazione di misure necessarie
L'applicazione del principio di sussidiarietà in ambito comunitario: È sottoposta alla presenza di alcuni presupposti
Indicare quali principi sono stati costituzionalizzati mediante la legge costituzionale n. 3/2001: Sussidiarietà,
adeguatezza, differenziazione
Indicare nel rispetto di quali principi lo Stato deve esercitare il potere sostitutivo: Di sussidiarietà e di leale
collaborazione
Indicare a quale principio è sancito nel quarto comma dell'art. 118 Cost., così come modificato dalla legge
costituzionale n, 3 del 2001: Sussidiarietà orizzontale
Si ha sussidiarietà rigida quando: Sono indicati, tassativamente dalla legge, i casi in cui l'organo di livello superiore sia
competente ad adottare atti
La sussidiarietà è detta amministrativa: Quando concerne la competenza di un organo ad adottare provvedimenti
amministrativi
Il Governo può sostituirsi alle Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni: Quando questi non rispettano le norme
ed i trattati internazionali
In ambito comunitario, il principio di sussidiarietà è sindacabile: Innanzi agli organi di giustizia europei
Nell'ambito degli Enti locali, il principio di sussidiarietà orizzontale è sindacabile: Dal Giudice Amministrativo
Alla luce del principio di sussidiarietà verticale, le funzioni amministrative sono attribuite: Secondo un ordine
gerarchico inverso, cioè: ai Comuni, poi, alle Province, alle Città metropolitane, poi alle Regioni, infine allo Stato e, da
ultimo, all'Unione europea
Il processo cautelare è caratterizzato essenzialmente dal: Principio di effettività della tutela giurisdizionale
Per fumus boni iuris si intende: La ragionevole previsione sull’esito del ricorso
Secondo quanto disposto dall’art. 55, comma 3, del Codice del processo amministrativo: La domanda cautelare può
essere proposta con il ricorso di merito o con distinto ricorso notificato alle altre parti
In materia di tutela cautelare collegiale quale delle seguenti affermazioni è vera: L’udienza in Camera di Consiglio a
norma dell’art. 55 del C.p.a. viene fissata nella prima data disponibile successiva al ventesimo giorno dal
perfezionamento, anche per il destinatario, dell'ultima notificazione e, altresi', al decimo giorno dal deposito del
ricorso
All’esito della Camera di Consiglio il collegio decide con: Ordinanza
Il decreto presidenziale che decide la tutela cautelare monocratica: Non è impugnabile
Nei casi di tutela cautelare ante causam il presupposto sarà: Una fortissima ed eccezionale imminenza di pericolo tale
che nemmeno la tutela cautelare sarebbe in grado di arginare
Nel caso in cui ravvisi la manifesta fondatezza ovvero la manifesta irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o
infondatezza del ricorso, il giudice decide, in camera di consiglio decide con: Sentenza in forma semplificata
L’ottemperanza alle misure cautelari: Non determina l’improcedibilità o la cessazione della materia del contendere
Non determina l’improcedibilità o la cessazione della materia del contendere Entro 30 giorni dalla notificazione
dell’ordinanza cautelare (c.d. termine breve) ovvero entro 60 giorni dalla pubblicazione della stessa (c.d. termine
lungo).
Il trasferimento delle funzioni ad organi periferici dello Stato si riferisce al decentramento: Autarchico territoriale
Ai sensi dell'art. 114 Cost. la Repubblica è formata: Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni, Stato
In via generale, le funzioni amministrative secondo l'art. 118 Cost. sono attribuite: Ai Comuni
I Comuni godono di autonomia impositiva e finanziaria: Si, nell'ambito dei propri statuti e regolamenti e delle leggi di
coordinamento della finanza pubblica
La fonte primaria che attribuisce potestà regolamentare alle Province è: Costituzione
I principi costituzionalizzati mediante la legge costituzionale 3/2001 sono: Sussidiarietà, adeguatezza e
differenziazione
Il principio sancito nel quarto comma dell'art. 118 Cost., così come modificato dalla legge cost. n. 3/2001 è:
Sussidiarietà orizzontale
In quali delle seguenti materie viene disciplinato il coordinamento tra Stato e Regioni: Immigrazione
Nell'art. 1 della legge 59/1997 il legislatore utilizza il termine “conferimento” per intendere: Trasferimento, delega ed
attribuzioni di funzioni e compiti a favore delle Regioni e degli Enti locali
Il nuovo art. 114, II comma, Cost. afferma che: Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni sono enti autonomi
con propri statuti e funzioni
Ai sensi dell'art. 123 della Costituzione, lo Statuto della Regione determina, tra l'altro: L'esercizio del diritto di iniziativa
su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione
La Costituzione ha conferito l'esercizio delle potestà legislative attribuite alla Regione: Al Consiglio regionale
Ai sensi della Costituzione, il Governo quando ritiene che una legge regionale ecceda la competenza della Regione:
Promuove la questione di legittimità costituzionale
Lo Statuto della Valle D'Aosta è adottato con: Legge costituzionale
La Regione non può: Istituire dazi di importazione ed esportazione
A chi compete la promulgazione delle leggi regionali: Al Presidente della Giunta
La Costituzione prevede che le Regioni abbiano un proprio patrimonio: Si
Il ricorso dello Stato contro una legge regionale avviene: Solo dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale della
Regione
Le Regioni ordinarie, a differenza delle Regioni speciali: Hanno Statuti approvati con leggi regionali
La egislazione regionale deve rispettare i limiti derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali:
Si
Indicare quale fonte primaria attribuisce potestà regolamentare alle Province: Costituzione
Indicare quali sono gli enti territoriali che godono di autonomia statutaria: I Comuni, le Province, le Città
metropolitane, le Regioni
A norma del d.lgs. 267/2000, il Difensore civico presso il Comune può essere istituito: Dallo statuto comunale
Indicare se i Comuni godono di autonomia impositiva e finanziaria: Si, nel rispetto delle leggi statali
Il Sindaco è eletto: A suffragio universale e diretto
Il Sindaco dura in carica: 5 Anni
Il Segretario comunale: E' un funzionario pubblico, dipendente dell'Agenzia nazionale ed iscritto ad apposito albo
nazionale, scelto discrezionalmente dal Sindaco
Alle Città metropolitane è riconosciuta: Potestà statutaria, regolamentare, nonché la titolarità di funzioni
amministrative proprie o di quelle loro delegate; nonché l'autonomia finanziaria di entrate e di spesa
Indicare quale fonte primaria attribuisce potestà regolamentare ai Comuni: Costituzione
L'autonomia finanziaria del Comune è sancita: Dall'art. 119 Cost.
Sui conflitti di attribuzioni fra Regioni, giudica: La Corte costituzionale
Il ricorso dello Stato contro una legge regionale avviene: Solo dopo la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della
Regione
Può il Presidente della Repubblica rimuovere il Presidente della Giunta regionale: Solo nel caso di atti contrari alla
Costituzione, gravi violazioni di legge e ragioni di sicurezza nazionale
E' legittimato a sospendere il Consiglio comunale e provinciale: Il Prefetto
In quali casi può essere sciolto un Consiglio comunale e provinciale: Gravi motivi di ordine pubblico
Chi è il soggetto legittimato a sciogliere un Consiglio comunale e provinciale: Il Presidente della Repubblica
Chi è legittimato a procedere alla rimozione degli amministratori degli enti locali: Il Ministro dell'Interno
Da chi può essere esercitato il controllo ispettivo : Dal Prefetto
In che consistono i controlli prefettizi: Controlli prefettizi, sia ispettivi che sostitutivi, sugli atti dei Comuni adottati
nell'esercizio di funzioni statali, posti in essere dal Prefetto
Il sistema della doppia giurisdizione comporta che: Il g.a. è il giudice degli interessi legittimi mentre il g.o. è giudice dei
diritti soggettivi
Prima dell'abolizione dei tribunali del contenzioso amministrativo cd. (LAC): Il criterio di riparto era quello di
predeterminazione legale delle materie da affidare all'uno o all'altro
I criteri di riparto tra g.o. e g.a. erano: Atti di imperio e atti di gestione; petitum e causa petendi, ecc
Secondo il criterio discretivo tra atti di gestione e atti di impero: Atti di impero al g.a. perché emanati in base a leggi
amministrative; atti di gestione g.o. con rilievo di un rapporto paritetico
I creteri discretivi: Servono per radicare la competenza a decidere innanzi al g.o. o innanzi al g.a
Si può affermare che il giudice amministrativo: Nasce con l'istituzione della IV sezione del Consiglio di Stato
Con la sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite (sentenza del 24.3.1916, pres. Mortara): Accolse il criterio del
petitum
Le norme di azione: Sono norme che disciplinano l'esercizio del potere pubblico e in caso di loro violazione in capo al
privato nasce una posizione di interesse e come tale tutelabile innanzi al g.a
L'art 24 della Costituzione: Afferma il principio generale della tutela (giurisdizionale) sia dei diritti che degli interessi
legittimi
L'art 97 della Costituzione: Pone i principi fondamentali del buon andamento e dell'imparzialità dell'amministrazione
Indicare quando è stato emanato il il nuovo Codice del Processo Amministrativo (CPA) : luglio 2010
L'obiettivo principale delle Comunità europee è: il conseguimento dell'unificazione europea
Di quante categorie diverse ma tra esse interdipendenti di atti normativi, in generale, si compone il diritto dell'UE: 3
Il diritto comunitario originario include: i trattati e altri accordi con uno status simile
Il diritto comunitario originario: è la fonte di primo grado del diritto comunitario
Il diritto comunitario derivato: è costituito da fonti di secondo grado, gerarchicamente subordinate ai trattati
Secondo i trattati che istituiscono le Comunità europee, le fonti del diritto comunitario derivato sono le seguenti:
Regolamenti: Direttive: Decisioni: Raccomandazioni e pareri
Nel caso in cui si profili un contrasto tra una norma interna e una norma della Convenzione europea, il giudice
nazionale deve: deve procedere ad una interpretazione della prima conforme a quella convenzionale
Le norme della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, nell'ordinamento interno : non sono suscettibili di effetto
diretto nell'ordinamento interno
Il difetto assoluto di attribuzione, secondo la legge di riforma del procedimento amministrativo (l.n. 15/2005), risulta
essere: Causa di nullità dell’atto
L’ordinamento comunitario riconosce la distinzione tra interesse legittimo e diritto soggettivo: No
Secondo la classificazione tradizionale, il legislatore in quanti tipi enumera i diversi tipi di giurisdizione amministrativa:
3
Con l’art. 7 CPA il legislatore ha colto l’occasione per confermare l’insindacabilità degli atti politici. La ratio della
prevista insindacabilità dell’atto politico è quella di: Corroborare il principio della separazione dei poteri
Il più diffuso orientamento che identifica il concetto di atto politico: Quello che afferma la natura politica dell’atto
avendo riguardo alla “causa obiettiva” del medesimo, sebbene non sempre risulti agevole individuare gli elementi
rivelatori della “politicità” della causa
La giurisdizione cd. “esclusiva” si occupa di: Estesa ai diritti soggettivi, nelle materie indicate e dall’art. 133 del CPA,
nelle quali il giudice amministrativo conosce “anche delle controversie nelle quali si faccia questione di diritti
soggettivi”
In quale articolo del Codice viene evocata la cd. “ translatio judicii”: Art. 11
Per translatio judicii si intende: L’istituto della translatio judicii consente, a colui che abbia errato nell’individuare il
giudice dotato di giurisdizione di far salvi gli effetti della sua azione mercè il trasferimento della stessa nella sede
pertinente
Condizione perché operi la salvezza degli effetti processuali e sostanziali della domanda erroneamente proposta
dinanzi ad un giudice privo di giurisdizione è che il giudizio sia riproposto, al giudice indicato nella pronuncia che
declina la giurisdizione, entro il termine perentorio: Tre mesi dal suo passaggio in giudicato
Il coinvolgimento di una pubblica amministrazione nella controversia implica la possibilità che la stessa verta su
situazioni di interesse legittimo, per cui occorre interrogarsi se anche queste possano essere ricomprese nell’alveo
cognitivo del collegio arbitrale. Ebbene, la tradizionale posizione della dottrina in merito è sempre stata nel senso che
gli interessi legittimi: Sono esclusi dall’arbitrato
Le controversie relative ai provvedimenti di cosiddetta macro organizzazione sono rimesse alla cognizione: Del giudice
amministrativo
Secondo l’attuale ordinamento, risulta possibile configurare l’insorgenza di una “doppia tutela”, cioè la
contemporanea instaurazione di due giudizi – l’uno per l’impugnazione avanti al giudice amministrativo e l’altro avanti
al giudice del lavoro: Si
Alla luce dei recenti orientamenti giurisprudenziali avallati da voci autorevoli in dottrina e dall’attuale disciplina
normativa, le controversie in materia di incarichi dirigenziali sono di competenza: Giudice ordinario
Sull’argomento relativo alle controversie in materia di incarichi dirigenziali, la giurisdizione è ripartita ora sulla base de:
Ratione materiae
In tema di concorso per accesso al pubblico impiego, la giurisdizione deve essere attribuita, nelle controversie relative
a concorsi misti, a: Giudice amministrativo
Allorchè la pretesa risarcitoria sia avanzata da personale militare e quello delle forze di polizia si ha giurisdizione
esclusiva: Giudice amministrativo
Una questione di risarcimento del danno da ritardo nella assunzione può proporsi, per la lesione del diritto soggettivo
alla assunzione da prospettare innanzi al giudice ordinario allorché: Conclusa la procedura concorsuale con
l’approvazione della graduatoria, l’amministrazione abbia tardato nella stipula del contratto con il vincitore del
concorso
La giurisprudenza amministrativa riconosce, in caso di illegittima mancata costituzione del rapporto di lavoro, ovvero
di ritardo o diniego di assunzione: Il diritto alla retrodatazione della nomina nella sola prospettiva della reintegrazione
giuridica
La giurisprudenza amministrativa antecedente alla c.d. privatizzazione del pubblico impiego riteneva costantemente
che il vincitore del concorso, utilmente posizionatosi in graduatoria: Vantasse un interesse legittimo rispetto alla
emanazione del provvedimento di nomina
Secondo la sentenza del T.A.R. Lombardia Brescia sez. I, 09 giugno 2011 , n. 860 “Nel caso di un dipendente cd. non
contrattualizzato della pubblica amministrazione - sul cui rapporto di lavoro sussiste la giurisdizione esclusiva del
giudice amministrativo -la domanda di risarcimento del danno per mobbing è devoluta secondo la regola generale, e
ove faccia valere la responsabilità extracontrattuale, alla: Alla giurisdizione ordinaria

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