Sei sulla pagina 1di 6

il bandolo del lavoro

Circolo di Seriate del Partito Democratico ottobre 2011

ALLA FRATTINI
Abbiamo chiesto ai Lavoratori della Frattini, ancora in Presidio Permanente, un aggiornamento sulla loro situazione. Lo pubblichiamo di seguito e speriamo riceva commenti anche dalle persone e dalle Organizzazioni citate. Il 12 Ottobre scadranno i due anni dallinizio della lotta dei Lavoratori di questa fabbrica, vorremmo in qualche modo anche noi, come Bandolo Lavoro, ricordare questa ricorrenza per dare loro una voce e forse un briciolo di speranza in pi. Chi avesse idee da suggerire si faccia avanti!

DUE ANNI DI PRESIDIO


Nonostante siamo arrivati alla vigilia del 12 ottobre, cio 2 anni di presidio alla Frattini, noi dipendenti (ex) siamo ancora pi decisi e convinti di prima a proseguire la nostra lotta. La speranza che succeda qualcosa di positivo la sentiamo dentro noi e ci diamo forza e convinzione quando tutti i giorni ci troviamo qui al presidio, a ricordare e discutere anche animatamente, quello che abbiamo passato e quello che succeder. Un esempio, quando allinizio del presidio ci fu un via vai di POLITICI regionali, provinciali e comunami di vari partiti PD-UDCPTP-LEGA NORD PRC

ecc. oltre ad esponenti sindacali nazionali, regionali e provinciali, (non elenco i loro nomi basta visitare il sito internet su face book il gruppo L.P.F. Lavoratori Presidio Frattini Seriate (BG) e guardare le foto di chi e quando ci hanno fatto visita), il sindaco di Seriate che prometteva MARE e MONTI altri politici promettevano MONTI e MARI. Nessuno si presentato con una risposta positiva, anche di un ricollocamento lavorativo (molti di noi si sono dati da fare con agenzie interinali per rimediare qualche speranza lavorativa). Vorremmo dire a questi signori che, dopo due anni noi siamo ancora qui tutti i giorni, allinterno della sala RSU (non siamo a presidiare in strada perch circolavano voci che noi sulla strada mettevamo in fuga eventuali compratori) sono loro che NON ci sono e pensandoci bene, come sempre accade. In attesa di nuovi sviluppi siamo ancora qui, con sempre pi convinzione e speranza. LAVORATORI PRESIDIO FRATTINI

QUESTO BANDOLO
No, non ci siamo dimenticati del lavoro e dei lavoratori, anche se limbastire un numero di questo piccolo notiziario costa molto tempo. Ciononostante i problemi non sembra si risolvano positivamente, anzi, in questi mesi abbiamo imparato , o ripassato, parole che non ci lasciano ben sperare per il futuro come crisi economica, manovra finanziaria, recessione, debito sovrano eccetera. Anche noi quindi, purtroppo, non possiamo dare belle notizie perch Seriate non unisola felice senza rapporti con lItalia e con il mondo. Cos, anche se ci sarebbe piaciuto dire che tutto era finito positivamente, dobbiamo invece ancora dare spazio ai lavoratori della Frattini che ormai sono in presidio da circa due anni: quasi un record nazionale. Nel frattempo il Governo ha licenziato e fatto approvare dal Parlamento, dopo numerosi ripensamenti, una manovra economica di enorme dimensione (chi

dice 50, chi 60 miliardi di Euro) che non contiene nessuna misura di rilancio delle attivit produttive, e quindi anche del mercato del lavoro e delloccupazione. Si prevedono ulteriori tasse e riduzioni di spesa pubblica che andranno soprattutto a penalizzare i lavoratori con reddito fisso e non toccando i grandi patrimoni e le rendite finanziarie. Inoltre, in questa manovra, stato inserito un articolo molto controverso, il numero 8, che secondo alcuni va a migliorare la dinamica delloccupazione favorendo laumento di questultima, mentre per altri rende addirittura inefficace lo Statuto dei Lavoratori e in particolar modo il suo articolo 18 che impone la necessit di una giusta causa per qualsiasi licenziamento nelle imprese con almeno 15 dipendenti. Abbiamo su questo argomento chiesto il parere di CISL e CGIL come rappresentanti qualificati e significativi delle due posizioni, favorevole e contraria, cui abbiamo brevemente accennato e riportiamo qui quanto abbiamo da loro cos gentilmente ricevuto. Mentre scriviamo queste righe apprendiamo che alcune importanti sigle sindacali, fra loro anche quelle da noi interpellate, hanno raggiunto con Confindustria un accordo per una , se capiamo bene, gestione concordata e controllata dellarticolo 8 della manovra. Di questo tengono gi conto le risposte che pubblichiamo. Considerando limportanza dellargomento, sarebbe interessante anche avere pareri e magari citare esperienze di lavoratori della nostra zona, saremmo ben felici di pubblicarle nei prossimi numeri del Bandolo Lavoro.

INTERVISTA A FERDINANDO PICCININI SEGRETARIO PROVINCIALE DI BERGAMO DELLA CISL


Quanto parlare si fatto e quante correzioni sono state apportate alla manovra economica di questa estate! Eppure, nonostante tutte le polemiche larticolo 8, quello che riguardava il rapporto tra il Contratto di lavoro nazionale, lo Statuto dei lavoratori e gli Accordi aziendali, soprattutto per quanto riguarda la possibilit di licenziare i lavoratori senza giusta causa stato approvato dal Parlamento. Ma veramente cos importante questa misura per la ripresa economica del Paese?
Proprio per essere chiari, senza nemmeno voler poi guardare troppo il lato oscuro delle cose, possiamo dire che anche noi la consideriamo per certi versi una forzatura ideologica contro la CGIL da parte del Ministro Sacconi. Egli, per proporre e sostenere strenuamente larticolo 8, si fatto forte di una lettera della BCE che, secondo lui, chiedeva pi flessibilit nei licenziamenti, ma questa famosa lettera non mai stata mostrata a nessuno. Dobbiamo tenere conto daltra parte che esisteva comunque la ragione di confermare legalmente gli accordi di Pomigliano e simili con Fiat evitando la possibilit dei ricorsi individuali al tribunale che gi si stavano accumulando. Un contenzioso giudiziario di cui sarebbe stato difficile prevedere la durata e il

risultato avrebbe sicuramente messo in discussione quanto sottoscritto da Fiat e Sindacati metalmeccanici, ad esclusione della FIOM. Non a caso, infatti, Marchionne ha confermato gli investimenti per il progetto Fabbrica Italia giusto due giorni dopo lapprovazione della manovra. Questo non poco anche da un punto di vista occupazionale, visto che gli accordi prima ed ora la conferma degli investimenti stanno almeno resuscitando Pomigliano, una fabbrica che ormai era alla canna del gas.

Quanto previsto dallarticolo 8 non va a scontrarsi con laccordo recentemente raggiunto in materia contrattuale tra le parti sociali, Sindacati ed Organizzazioni degli imprenditori, prima fra tutte Confindustria?
La domanda nasce vecchia, visto laccordo raggiunto due giorni fa (il 21 settembre) tra i tre maggiori Sindacati e Confindustria a completamento proprio dellaccordo raggiunto il 28 Giugno e firmato appunto pochi giorni fa. Laccordo stabilisce il diritto da parte della maggioranza della Rappresentanza Sindacale Unitaria di fare accordi che valgano per tutti i lavoratori. A quanto gi concordato stata infatti aggiunta una clausola che toglie sostanzialmente forza allarticolo 8 della manovra per bloccare la possibilit di licenziamenti arbitrari. Ci riconduce la dinamica delloccupazione alla contrattazione tra le parti sociali, Sindacati e Organizzazioni imprenditoriali. Questa una cosa ancora pi importante se si pensa che nella prima formulazione del Decreto sulla manovra economica non era nemmeno chiaro quali fossero le Rappresentanze Sindacali che avevano il diritto di negoziare, conducendo quindi alla totale incertezza normativa. Ci avrebbe sicuramente portato ad una gran confusione ed al rischio che Sindacati con presenza solamente locale e limitata, o addirittura costituiti appositamente, potessero sottoscrivere accordi in deroga al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Ora, con laccordo Sindacati-Confindustria tutto stato riportato nellalveo contrattuale nazionale. Con questo non voglio dire che non ci sar pi necessit di deroga a certe norme per favorire una migliore dinamica delloccupazione a vantaggio sia dei Lavoratori sia delle Aziende, ma tutto sar regolato nellambito del Contratto e verr negoziato dalle Organizzazioni Sindacali realmente rappresentative della maggioranza dei Lavoratori.

E vero , come sostiene la CGIL, o no, secondo gli altri Sindacati, che larticolo 8 annulla sostanzialmente larticolo 18 dello Statuto dei Lavoratori , se non addirittura tutta questa legge? Perch?
Come detto, laccordo Sindacati-Confindustria toglie questo spettro incombente sui Lavoratori rispetto alla possibilit di raggiungere accordi aziendali che permettano licenziamenti senza giusta causa in barba alla legge vigente, cio al famoso articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.

Detto questo, non vogliamo nemmeno nasconderci dietro un dito dicendo che non esiste un problema di flessibilit in uscita dal lavoro. Certo, a nostro parere, alle Aziende possiamo anche concedere maggiore libert di licenziamento quando la situazione lo richieda, ma questo deve essere fatto solo dopo una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca il lavoratore che viene lasciato a casa. Per questo pensiamo ad un contributo delle Aziende alla Cassa Integrazione e ad un loro ulteriore intervento attivo per favorire linserimento lavorativo ovunque possibile. Qui citerei anche il problema del finanziamento della Cassa Integrazione in Deroga che ora pagata dai fondi del Ministero del Welfare e dalla fiscalit generale, le tasse. Questo va bene per il momento acuto della crisi, come stato in questi ultimi tre anni, ma non pu continuare cos. Tutte le categorie che usufruiscono della CIGD devono pagare per essa, mi riferisco agli Artigiani, ai Servizi ecc.

Quali possono essere secondo lei le ricadute occupazionali, positive o negative, nella nostra zona, diciamo la bergamasca, se non proprio Seriate, che possono derivare dallapprovazione dellarticolo 8 della manovra economica?
Non credo che il problema sia articolo 8 in pi o in meno; quello che manca una prospettiva chiara di politica del lavoro, sia a livello nazionale sia a livello locale e degli strumenti economici per sostenerla. Cerco di spiegarmi: se non poniamo segnali che richiedano con forza il ritorno ad un comportamento moralmente integro e trasparente della politica, se non richiediamo con determinazione interventi che si orientino verso una maggiore equit fiscale, come unimposta patrimoniale non ridicola, un seria lotta allevasione fiscale, il ripristino di una tassa di successione, una riduzione significativa ed evidente dei costi della Politica a tutti i livelli, non potremo aspettarci di poter sostenere la ripresa della crescita economica nel Paese. Certo, per prendere decisioni difficili c bisogno di grande chiarezza ed unit di intenti. Noi, come CISL bergamasca abbiamo gi chiesto in questi giorni a CGIL e UIL di elaborare insieme e sottoscrivere un Manifesto per lequit e lo sviluppo specifico per il territorio bergamasco. Probabilmente per dovremo tutti cercare di essere creativi nelle forme di lotta pi appropriate per questo momento. Io ho molte perplessit che uno Sciopero generale unilaterale come quello indetto dalla CGIL sia lo strumento pi adatto. Non a caso il Governo, penso labbia fatto proprio per il forte significato simbolico di contrapposizione, ha annunciato nello stesso giorno lultima modifica alla manovra economica con laumento dellIVA e lo spostamento in avanti dellet di pensionamento per le donne. Noi siamo convinti che una grande manifestazione che avesse cercato e creato consenso attorno a s anche fuori dal mondo sindacale sarebbe stata pi opportuna ed efficace. Quanto si impone comunque oggi come prioritario il superamento del vuoto politico creato da questo Governo affinch si possa dare finalmente lavvio ad

una nuova stagione di accordi e di concertazione, sostenuta anche dal Presidente Napolitano, e che noi come CISL abbiamo sempre cercato di perseguire.

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI (CIG): RICHIESTE IN LUGLIO 2011 PER LA LOMBARDIA

ORE

Purtroppo i timidi segnali di ripresa del mese di giugno, in cui si era verificata una contrazione del numero di ore di CIG Ordinaria (CIGO), sono contraddetti dai dati di Luglio che vedono un nuovo aumento delle richieste per la nostra Regione. Nonostante quindi la situazione sia di molto migliorata, fortunatamente, rispetto allo stesso periodo del 2010, non possiamo di certo stare tranquilli e pensare che la crisi economica sia ormai alle nostre spalle. Purtroppo anche nella recente e durissima, soprattutto per i ceti popolari e medi, manovra economica del Governo, non sono state inserite le misure di crescita economica e redistribuzione della ricchezza da pi parti, tra queste in prima fila il Partito Democratico, richieste con forza. Anche a livello nazionale i dati relativi alle ore di CIG richieste non ha un andamento che lasci ben sperare. Se infatti sono diminuite le richieste di ore totali, allinterno di queste sono diminuite quelle di CIG in Deroga, mentre sono aumentate quelle di Cassa Ordinaria e ancor pi quelle di CIG Straordinaria. Ci significa che dobbiamo purtroppo forse aspettarci una nuova ondata, pur limitata fortunatamente rispetto agli anni passati, di persone in mobilit e licenziate nei prossimi mesi. Continueremo a tenere sottocchio i dati INPS della Cassa Integrazione, cercheremo di riferirveli tempestivamente e di discuterne con voi. Per ora, ecco i dati di Luglio 2011: CIG Ordinaria (ore) CIG Straordinaria (ore) CIG in Deroga (ore) Luglio 2011 5.140.315 9.677.551 4.923.945 Giugno 2011 4.957.487 6.625.777 5.218.378 Variazione % + 3,68% +46% - 5,75%

Potrebbero piacerti anche