Sei sulla pagina 1di 98

INDICE

Introduzione

14 L'azzurra solitudine
43
i Lko
44
50
og

da Fer stelica del viaggio e del


femmini
Chi

rn
Fam
L'arte
9

Go
102
108
114
120

» Le stelle e i vulcani:
Nietzsche «© Bataille
' Impoassibile comun
kon s
Zarathust
sup rfi

4. T nostoi di Nietzsche

c l'esperienza

=, Milano, Italy. 206


ie o ad uso i co didattico, 206
la fotocopia, non autorirzal 218
TATRODUZIONE

pimiamo Lo

infine la dispcerazio

ilo più lirico degli


uomini, davanti a
tà" delle violenze, le guerre,

si, delle
degli

"spiritua

Nulla,

role di

ist!tul che avi

più immorali degli errori. Se-

sre specie
somini bui

ces facciano U

bili paro!

INTO, Nuovi Enciolonedia

Vole sopnare un

ninuz

realite
postumo e interminabile di Nietzsche at
traverso la dispersione interpretativa, quell'es-
sere fatto viaggiare a latitudini diverse nelle ap
propriazioni, riscritture, incarnazioni lettera-
rie: un cammino incessante che fa trovare Nietz-
sche da tutte le parti, compresi luoghi insospet-
tati, nello zaino dei giovani vagabondi di oesi e
nella biblioteca dei reazionari di provincia da
D'Annunzio in poi; nel bagagli dei nevrast
eroi hamsuniani tra i fi rdi norvegesi e nelle pa
Sy Fanon,
o

dei sa ggi hessiani in sfondi meridionali e o


rientali; nei motivi e nelle violente stilizzazio
ni espressioniste come nella pacatezza ignorile

e classica di Thomas Mann; nei misteriosi emblemi


viaggia alla della scrittura di Borges e nella sottile, "sre-
Basterebbe ricordare ca" ironi illuminista dı metamorfizrato
e scritte nel Dean Moriarty di On the roadonel Claudio Ca
ne una Stretta,
lmo delle Vergini deffe Rocce.

All'inizio del secolo, la presenza di a


personale degli
tzsche nella cultura italiana & filtrata dal tra-

ivia © per mite dannunziano, più tardi dal dibattito su


pericoloso, giornali e periodici, Uccorre tener conto del fil
Nietzsche: raggio operato da D'Annunzio sulla filosofia di
et

Nietzsche per comprendere la fortuna dei motivi e


stetizzanti e superomistici nel panorama cultura-

o. Nietzsche entra per questo tramite a


far parte del mondo kitsch e floreale, funerario

e ideologicamente retrogrado, di un certo dannun-

zianesimo di massa che di sicuro era ntitesi de


gli ideali estetici nietzschiani Nono stante gli
studi filosofici di Ettore Zocco 1898 e di
Franc Orestano del 19 llecita tra

dux delle sue opere, N ietzsche era

a ottenere per lungo tempo scarsa comprensi


sue idee erano confutate sull base delle dis
venture esistenziali, l ‘anarch suo filosi
mostrava l'ineluttabilità del l'esito della
1!
o con esposizione brestano,

minciò a scoprire che "il Niet zsche c


tzsche dei salotti

dal vero Nietzsche.

desco non era un un

mo che

denza gna una nuova civiltä

La trascrizione letterari che D Annunzio


veva operato del motivo dell'I bermenach, sedaur

lato misconosceva lori pro riamente losofi-

Lo
898;
wel fo ro progreadat
13

sch e iloreale, lunerario ci, dall'altro segnava una tappa significativa de


rado, di un cerlo dannun- la dilfusione dei motivi nietzschiani
li sicur ‘a l'antitesi de Nietzsche non riesce a vivere autonomamente nelle
zschiani. Nonostante gli veti capziose della prosa dannunziana,e bito di
ire Zoccoli del 1808 e di venta un ingrediente della poetica della "vita a-
1
903 , e la sullecita tra- scendente" e un mad. uv della sua r tori

Nietzsche era destinato zionaria. La battaglia antidemacratica e il bema

po scarsa comprensione,
Le dell'avvento dol superuomo sono i due Lemi "pol i-

sulla base delle disav ei" che da Niekasche Lransilane alle


anarchia" el L suo filosa TU ZT AT
bilità dell'esito della

izione di Urestano, vive il dominatore

! Nietzsche comune

giornali è ben diverso

copre che il filosofo Le-

ed un immorale, ma un ua

bomini, satire della de


Sue prom
nuova civiltà"”,

teraria che D'Annunzio a-

dell’ Uaebermenach, se da un Non c dubbio che, all'interi dell'itiner

propriamente filusafi- rio artistico di D'Annunzio, il pensioro niet

chiano intervenga in larmente concorde

a rafforzare e a concludere la sua avventura

stie Da un punto di vista letterario, i

fo della Morta Milano


tendimenti filosoficie le banalizzazioni cui D'An

nunzio sottopone Nietzsche nell'ordito implacabi-

le della sua scrittura, contano meno degli effet-

ti vitalizzanti che Nietzsche ha prodotto nella

poetica dannunziana. La filosofia di Nietzsche ha

reso esplicita la disposizione nichilistica dell

esaltazione della vita in D'Annunzio, della stes-

erotomania che molto gli rimprovere ‘a Marinet-

ti: il godimento della bellezza, in modi per la

funerari o archeologici, da parte di personag

gi staccati irrimediabilmente dalla vita nonostan

Lor disperati spasimi e l'accumulo sostit

tivo di rafi inatezze e preziositä che non tz

ran no molto a diventare paccotti


gl è l'espres-

sione di un'estrema povertà vitale che ovunque

proietta il suo nulla:

Erano Innumerevo i, erano


anche, 2 grig o plalle di
chi, D mec late, e in tutte
i, Eroi

le saette, con le e
potenza, niet
fx lle
dolce te @
quella tardiva
le loro ombre, ct dell
lay erano
banalizzazioni eui D'An

e nell'ordito implacabi

ontano menc derli effet-


Sono questi estenuati incapaci di volontà che
sche ha prodotto nella
anelano a Zarathustra, il liberatore, l'affermato
losofia di Nietzsche ha
ré della forza e della gioia e contemporaneamente
zione nichilistica dell!
sro di un duro vangelo in cui giustifi-
Annunzio, della stes-
nome del caso le forme esistenti del do-
li rimprovererä Marinet-

'lezza, in modi per lo

personag
Tr Superuo
nonostan

sostitu-

che non tarde

'espres

ovunque

questo senso, nel cui echi


ietzsc hi i contribuisco erminan

te al precisarsi della azione

della vita, dell'instabile fluire, della corpore

affermare che "la lezione di Nietzsche


in un

cratici e di titanismi téatrali

mancanza del senso della rivolta, in questa

del corpo e della vitalità, produce, a


ideolo “ico, una dégradazione del ietzs-

chianesimo a retorica irra zionale e a mistica po-

litica.

Da un punto di vista ideo ico, questo pe

liare uso dannunziano m tte in circolazio e un'im

destinata ad avere lunga vi-

o che presto si svinco

lerà del tutto d radici realmente nietzs-

per diventa fenomeno di stume ne

st più strogradi e superficiali a cul


tura italiana, Gramsci dedicherà i nota alla fo
tuna popolar del superuomo; ip ch bi
e superomistiche dell' maginario fos
sero gli eroi di Dumas e di Balzac, succ

te paludati di gnità culturale col ricorso alla

sofia di Nietzsche . "Ciò che il D

ca def ‘aug

luenzati
loro ‘oppio!
di deli 'i aristo
scopre in N tzsche è una mitologia dell'istinto,
trali" Tuttavia, la
un repertorio di gesti e di convinzioni che per-
ivolta, in questa glori
mettono al dandy di trasformarsi in superuomo è
a vitalità, produce
immediatamente in un mondo di democra
sradazione del nietzs
e contrastata, soprattutto poi quando
zionale e a mistica pa al cronista del "Mattino" e della "Tribuna" si so
stituisce lo scrittore insidioso del
deologico, questo pecu
o quello, fra lirico e de
«in.cirvolazione un! a
delle Rocce".
ta ad avere lunga vi- Dall'articolo sulla Boa eltiva pubblica
o che presto si sw to sul "Mattino di Napoli del
realmente nietz 1502, ai proclam di Claudio Cante
nomeno di costume ne- i sopra del
superficiali della
libertà, s deve formare un "rea
cherà una nota alla for
grado di "domare le masse a Suo
s ipotizzando chele fi
endo qualunque varo so
naginario di massa fos
e di riustizia", Questa mitol a del
Balzac, succ
com'è stato notato in varie occasion.ha
i
rale
assai poco a che vedere con la filosofia di Nie-
è che il D'Annunzio
+ Ron solo nel senso che di Nietzsche serba
solo echi parziali ed equivoci, ma in quanto, so
della Gorgone, prattutto nel personaggio di Cantelmo, nonostante
hopolareaca del 'Auperuo riprese quasi letterali dallo farathuatre, il mo-
fe, Roma
tivo dell volontà di potenza è risolto banalmen-
e di ‘razzi istocrat co
te nella vers

provata nobiltà devono fondersi per


dove stirpi d
avvert
mento dei tramontati fasti
senerare un rinno
non è
La polemica sociale contro la
sul "H
nuovi ricchi, la corruzione,
tensit
un orizzonte di offese virt
tare Fj
ili presto: "Sembrava che soffiasse su
staurare al
i ving
varie e mi di strap
Roma in vento di ba
leti,
quella rag di ville £
memo- tavol@
cui nul
vil- rassd

berang
ia
prece
jeva la
dato
caso estetismo
eredi
Isla

reazione sociale
avvenire nel

sato, aminazione di

trova moduli meno poetici, ma ideologi

Si tratta sempre di estio


più chiari.
tempo in cui la € nialità, la vo-
stile: In ogni

toge uomini € popoli duri,


lontà e l'impero jarono

impongono e non si lasciano liminui-


decisi, che

uno stile, e non può mancare ¢


re, non mancò mai

2.
‚irorimento della volontä e alla re-
aristocrat

pi
mperò volmono i voti bd HA
devono fondersi
avvertimento, quindi, per ultimo: il nuovo stile
a 5 1 FEO ;
è fatto per i deboli" . Morasso, articolista
la democrazia,
sul "Beeno” di Corradini, mostra come l'arte e la
D'Annunzio vive i
tensione rigenerativa di Ni sche possano diven
socratiche
‘are funzioni all'"ansia del dominio", spezzando
che soffiasse
coli col passato, con i sistemi morali obso-

leti, spianando la via all'affermazione di nuove


gentilirie
avole di valori basate sugli istinti vitali.A Mo

sasso non sfugge che la filosofia di Nielzsct

berando la vita da ogni pastoia morale & da

precedente regola di comportamento,


acciadei
dato la po i volgersi all'aristocrazia
cheologico
editaria, a f ivore del dispiegamento della va-

lontà di potenza, dell'afi ermario de più for-

ti, di una nuova oligarchia dello spirito. L'idea

chiana della volontà di potenza come lotta

di forze differenziali per il predon nig @ deli-

néata come lotta che farà "naturalmente gere

più forti: nell'opposizione al teoricismo egua

litario, Nietzsche, secondo Mora 0, scopre un rea

le da cui soltanto potrà affermarsi un umano idea

to, "supremo ideale della perfezione umana,


andezra social >, della creazione del re-
me Ma
nio che rimuove e solleva i me vnifici fasti

na, N
ione di estetico e fF Li de
i "po
, avvengono le interpretazion
salis
zsche: quelle «che non liqu idana
con 1
vamente come stranezze
bra. al

te sue idee, e che, nel conf dove


ie i esse una utazione po UT. te

to dell'appropriazione al
& irr

a culti

vecen izione

filtro estetico-letterario,; è

sa percezione der

sere co

l'idealismo su quello dell'irrazio nali

. Nietzsche, poeta e music

ma profondamente Femminile, giungeva, con 1

metafore e i suoi stilemi, a dare fiato alla

ture del decadentismo, ma anche a fornire gius

ficazioni teoriche a quanti aspiravano a un ri

vamernto © più & mplicemente, a menar le mani

À rural
Niodrache nel Lt
il
del cad
me Marinetti
dell'interpretaziune morassi
Per il tramite
a essere u ; derli inrredien
na, Nietzsche arriva

della sua polemolog ia antipas-


del futuri e
Nietzsche, inson i
ista ¢ irf

frazioni in campo letterario,


con ie
ima ideologico dell'epoca,
tra a costituire il
culturale preparano
ve slogans € ammentarietà

l'affermazione reazien

stica 5

Nietzsche, è anc

ampio panorama di appropriazio


smuarda su

criti le sue © I
ivazioni, L'edizione
1a il mome della fondamen
un lato se
degli scritti di
ale restituzione all'interralitö
irrazionali-
altro dispie a tutta
Nietzsche; da
per la loro
di "testi fatalmente inafferrabili

. E! a partire da
essa econo di tracciato!

che si innescano tutte


rivocità

Nietzsche offre, apparer


4 appropriative:
confer a tési contrastanti, an
mente, di

l'immagine "buona" pre vale largamen-


che se cegi

minimizzare talvolta 1 irrisol


te, a tal punto da

di alcune sue pos izioni. Ma Nie


ta problematicità

usato di volta in volta come materiale


tasche
guida per un mutamento dei mo-
costruzione o come

finisce anche con lo sfuggire


delli conoscitivi,

costruzio e alle ese resi per agire


alle
ideologicamente pervasivi, in
più indiretti, ma

"al pure per contras


-i culturali

differenza ri clamore dell!


re una

attualit Così, per esempio, prima della

opponeva con la sua analisi della


agnce, Ranfi\si

di Nietzsche alla moda banalizzante del


F sofia

dannunziano, per recuperare sli asper


superomismo
critici e costrutt pei e ai
ti razionalmente

da sempre più parti si chiede caute


siorni nostri

e un ascolto più attento per


la nell'interpretare
di Nietzsche, nel tentativo di sottrar-
le parole

a una slorificazione che, sotto le sembianze


lo
ecce siva, stravolge e occulta
di una consonanza

una volta l'inattualità della sua filoso-


ancora

+ Per un dell! zion


Nietzsche, riman > al mio Le sogfia di Meiza nec

. Antonio Dani i tre qenorazdont done,


lla Fendazione te, Mila o maggio
esi contrastanti, a fia.
proposito della positiva appropriazione da
1 pre sale Largamen- 4
16
talvolta L'irrisol di sinistra , sia nelle sue
parte della cultura

sue posizioni. Ma Nie libertarie che in quelle p "orto-


declinazioni

a come materiale da dosse", si è potuto parlare di “legrenda rosal,ray

mutamento dei mo- visando un attesgiamento contrario ma complementa


un

whe con lo sfuggire re a quello Liquidatorio di Lukäes la "legge nda


1
si per agire in modi tratto dominante comune al diverse
nera”. TL

pervasivi, in intery retazioni prima emblematicamente considera-


nente

per contras pos sicda un’indiscutih le at


a", oppure te, & che Nietzsche

tto al clamore dell! ci rende in grado di ndere me


tualità, che

‚ prima della Renais per traslormare pil. efficacemente. Un Nietzs


lio

la sua analisi della stico, mei cui te i DE possibile

noda banalizzante del d'intellesibilità per quanto si è


reperire chiavi
recuperare. eli aspeu amgrovi iato nella ragione e di quanto con

ostruttivi ©“, © ai emerge dalle rimozioni del Logos. Tn


mente inline

parti si chiede caute queste letture accadono comi sioni ine

colto più attento per da intenzioni ideologiche e scelte re-


tate

tentativo sottrar- differenti sattolineature, no


di diverse:

sotto le sembianze jalitä differenti di colazione « giocano

4 n 18
È del testo i
stravolse e occulta sulle a siguità e pluralità

tà della sua filoso-

ita dell!
n La soglia di Nietzache,
razioni. dopo, Atti del Con
liano maggio 1!
perssre in una
Per mezzo di Nietzsche, dunque, si cercano

risposte e si rilanciano domande e proretti, come a

avviene anche con Marx e con Freud. Ma a differe s

za di Marx e Freud, la scarsa evidenza di un - 4

stema in Nietzsche e l'uso di una scrittura che in ni

moda frammentario e metaforico cerca di delineare a

nuovi percorsi teorici, fanno si che ogni tentati TI

vo di ipropriazione non possa che radicalizzare ©

uno ilegli aspetti che compongono il volto di que- &

sta filosofia. Ta tensiane contradditoria & speri n

tale in cui si svela il "tragico" della filoso vi

di Nietzsche, e che l'ha resa capace di sop- si

portare accentuazioni divergenti e talora lonta- 18

rıd
ime, da Raeumler a Lukäcs, da leidesger allo
psicanalismo dei Flussi desideranti, viene atte- ni

nuata in tutte le interpretazioni che in unmodoo ti

nell'altro tentano di "orientare" questa comples- si

Shure
SITA .
PA

senso delle diverse ng


indicare a ma
rchè quello che è
ng

di

1979, in va
orica
CA razionali ‘enfatizzazione filo
e". La
"TONT,
Inque, si cercano
La "presa di posizione" inevitabilmente sa-

crifica la pluralità € -l testo, così che la neces


le e prometti, come
sità di intendere la filosofia di Nietzsche jux<te
«sud. Ma a differen
propria principniae diventa la preoccupazione domi-
widenza di un si-

ina scrittura che in nante di quanti ritengono scorretta la trasposi-

zione a problematiche odierne. Il richiamo a te-


cerca di delineare

che ogni tentati ner conto della costellazione storico-culturale in

zsche scrisse, comporta per alcuni i


che radicalizzare
gore filologico dell'interpretazione: se l'edizio
10 il volto di que-
ne critica ha consentito di dissipare molti equi-
cradditoriàa è speri
woe per non ricadere in errori tendenzios
gico" della I

sa capace di sop sogna limitarsi alla dimensione filologica della

si e talora lonta- lettura, In questa luce, Nietzsche non apparira

da Heidegger allo né liberatore nè razionalizzatore secondo gli sche

Panti, ene alte- mi di oggi, ma un uomo che ha preso posizioni teo

smi che in un modo © riche come gli era consentito dal suo punto di v

re" questa comples- sta,

Varie critiche vengono avanzate agli "appro-

priatori": di non tener conto dello sviluppo cero-

: filoso di q
nologico della filosofia di Nietzsche, dei muta
ndicare a priori menti di rotta che producono dalle opere giova
delle © viene è u-
zione nili a quelle più tarde, e di non considerare le
da razionalità filo differenze di peso teorico e di forma comunicati-

va che vi erano, nelle intenzioni di Nietzsche,

Le ambigurtà della Liberazione nella fitosofia di Metza


che, in cu, 9-10,
fra le opere pubblicate e gli appunti rimasti

nediti dei frammenti postumi.

In questa direzione sono state prodotte«

gesi molto minuziose dei testi di ietzsche; cer-

st;
cando di ristabilirne la pluralità significante,

anche mettendone in luce gli aspetti romantici o

reazionari in re taciuti dalla "leggenda ro-


20
sul 5 arte, la questione di una diversa

appropriazione!" « i Nietzs non

de gico-politico, ma in articolazioni fi

che in grado di rendere teoricament

la ricchezza dei testi nietzschiani, viene in pri

mò piano nei progetti di interpretazione globale.

Se "non è possibile conligurare que pen-

siero al di fuori del contesto problemat del

passaggio!, vale a dire di quello stad

storico-sociale, di transizione in cui esso, inde

Vinitiva, si risolve!" , affrontare teoric “nthe

il problema del "passaggio", ossia del rovesci

mento del nichilismo passivo in nichilismo atti-

vò, comporta la comprensione che la ri

su qu linea sono con


lettivo Nietzache, Mileno 1
importanti contrit

SINI, Trandizione e nichifiamo, in


Libro def. fifosofo, Roma 1978, p. 1
appunti rimasti ne della metafisica compiuta da Nietzsche & anche

un'operazione semiologica che agisce sulle artico


state prodotte ese- lazioni simboliche, scoprendo le falsificazioni e
di Nietzsche, cer- le contraddizioni. Questo testo così ritraseritto
ilità significante, dal lavoro genealogico, "diventa inseparabile dal
spetti romantici o la negatività che è quella stessa che lo costitui
lalla "leggenda ro- ace, nel senso che lo struttura e lo destruttura
ione di una diversa continuamente, ma che appunto per questo s'identi
non sul terreno i- fica con la potenza immanente del suo 'diveni
da
colazioni filosofi- re! $

‘amente ragione del- Masini ha sottolineato a piü riprese come

hiani, viene in pri ‘oltre’ alluso da Nietzsche sia una cifra

pretazione globa a ensione di una scrittura metalorica e poetica


Hi

gurare questo pen- he sorge dalla frattura prodotta nell'ideologia


oO

i problematico del umanistico-borghese: ma se l'opera decostruttiva

ello stadio, anche ha segnato punti di non-ritorno, il tramonto-pas-

e in cui esso, in de sio non può che presentarsi nelle sembianze di

ntare teoricamente ioco dionisiaco ed eternità del non-senso.


La let

isia del rovescia- tura estetica della volontà di potenza non può fon
n nichilismo att dare un "regno della libertà" e un ludico dispie-
he la ri-trascrizio garsi delle forme di soggettività il rovesciarsi

della décadence nel suo estremo opposto, Dioni-

so superuono o eterno ritorno, configura una "ma


i sono contenuti
Er degli estremi", una continuità di creazione e

di distruzione, un caos, una sospensione estatica

iichd flame, in appendi-


Duke si eta spi 128,
della contraddizione. La modificazione effetti

dei rapporti di dominio storicamente determinati

rimane altra dall'orizzonte di "ritessitura del ne agd

simbolico", in cui non esiste "ulteriorità che non ticola

sia quella della lotta delle prospettive e quindi sizioni


Sa
un'ottica dell''apparenza cun su

La "dialettica" che trascende-rovesciando 1 te and

estremo negativo nell'estremo positivo, è il mo ei del

mento tragico in cui tinto diventa artisti Giorgi


Cu plasma le figure luminose dell'apparenza apol stante

linea in quanto le seduce ad esistere e al tempo zione

stesso le inabiasa in se stesso, nell'onda terri- tasche

bile del divenire in quella volontà di divenire


24
che irraggia dalla profondità del corpo!" ma anch

losofia sperimentale" dunque, che la ri pi


cia a delineare nella sua oscillazione fra oppo sare di

, Fin dalla Nascita defla tragedia: ne fa par no teog

te una enfatizzazione del disumano, non più neu ranzie

tralizzabile nei canoni dell'Humanif£ea borghese, ti. Naw


dalla quale, in tal modo, il testo nietzschiano gerlo À

delinea un'uscita irreversibile, verso la posizio

ne eccentrica dell'"inattuale". Il mito tragico, ale fl

dunque, è il senso della posizione storica di Nie za fili

è direi

F. MASINI, Nietzsche
in Ltabta, ir sua tok
la transizione” 1, 1678,
che eg]
HI, F. Nietzache e ta ‘filosofia del tragi
llo Sertba del cana, cit., p. 100. volta,
azione effeltiv tzsche e dalla sua "inatltualità",

L'idea di un ritorno all'originaria dimens


ente determinati
della dialettica; che ar
ritessitura del ne agonistico-distruttiva

l'ottica nietzschiana come fluidità di po-


lteriorità
che non ticola
di forze in lotta, ma che non prepara al
spettive e quindi sizioni,

superamento della cultura decadente, è presen

te anche né interprelazione di uno de i artef


de-rovesciando 1'
dell'edizione critica, recentemente scomparso:
è il mo ci

Giorgio Colli. i tratta di una lettura assai di-


diventa artisti
stante dalle querctlea e dalle mode di contamina-
sll'apparenza apol
alla ribalta con la risco rtadi Nie
stere e al tempo zione venute

Il libro di Colli, già dal titolo, Dopo


nell'onda terri tasche.

Nietzache, rifiuta l'idea di una contemporaneita,


lontà di diver
24 ma anche di una fedeltà che si esplicher ebbe nel
L corpo" . Una!
la ripetizione-esposizione del suo pensiero: pen
ıc Nietzsche com
dopo Nietzsche vuol dire misurarsi conil pia
lazione fra oppo sare
no teoretico da lui raggiunto; esporsi ga-
fa par-
alla terribilità enigmatica dei suoi scrit
ario, mon più neu- ranzie

occorre interpretare Nietzsche, per ché les


ninitaa borghe: +ivNon

gerlo significa compiere un'esperienza iniziati-


testo nietzschia

ca: modo per privare Nietzache da una superf


, verso la posizio
ciale popolarità è quello di offrirlo a tutti,
Tl mito tragico,

za filtri: "La sua azione sulla vita individuale


one storica di Nie

è diretta, Basta soltanto accoglierlo (...} nella

sua tdtalità e unità (.,..,) La sua azione - quella


tia, in "Froblemi de

che egli ha voluto - si manifesterà per la prima


ifosotia del trag
volta, e se essa sarà salutare o dannosa, nessuno
| 3 25 na comme
può dirlo! 29,

Una peculiarità che isola La

nel panorama degli esegeti e dei siunto d

Nietzsche, è il non perdere mai di vista il ne sarebbe

esistenziale del filosofo, interro delli sd


con laïvicenda


l'enigmatico intrecc io di vita e di medita- è anche
gando

zione che non si scioglie nemmeno nello sprofonda Nietzsch

mento della follia. L'ascolto delle sonanze del della ca

le parole nieteschiane intorno alla natura indivi- mea come

di una personalità, conduce Col- thustra


duale del valore

li a quella "profondità immersa in una regione delle uf

nesplorata" che i lettori moderni non possono ve- tezsche

dere. Dietro alla sembianza di problematica e mor varie fd

bosa modernità si cela, secondo Colli, un Nietzs- Carre Ve

che per il quale vi fu un'unica esperienza fonda- noscenza

mentale, che per la sua natura non poteva essere anche cd

comunicata ai contemporanei, ma solo accennata, net "Den

dissimulata nei meandri di una scrittura plurivo- ogni opi

la dottrina suprema di Nietzs- la & and


ca e iniziatica:
che sarebbe qualcosa di simile a una visi I
a
o
5
®

immediata dell'essenza il fondo di


stica, a un'apprensione

cose, della costitutiva e e !grecd


lusoria delle

del mondo e della vita, le brace


spettacolarità
"tutte le idee, le discussic 4 terament
cui esperienza,
le dottrine di Nietzsche non saranno altro che u

25, G, COLLI, Scrilii sau Nietzache, Wi


A f se ee
na commedia della serietä"®®,

La terra incognita dove Nietzsche non è rage


fortemente Colli
giunto dalle chiassose torme dei suoi discepoli,
ritrascrittori di
sarebbe dunque il luogo di una scpienza i cui mo-
di vista il
delli sono nella Filosofia presocratica. Sapienza
| filosofo, interro
è anche il termine per designare l'esperienza di
i ita e di medita-

Nietzsche per quanto di irriducibile ha ai noni


:no nello sprofonda

lelle risonanze del della conoscenza scientifica e della comunicazio

ne, come nell'esaltazione espressiva dello Zara


alla natura indivi-
thuadra o nello sdoppiamento esoterico-e soterico
lità, conduce Col-

delle ultime opere. Nella dissimulazione di Nie-


a in una regione i-

tezsche dei bagliori di conoscenze supreme nelle


ni non possono ve-

problematica e mor varie forme di comunicazione del suo pensiero, oc

n Colli, un Nietzs- corre vedere una dislocazione di accento dalla co

a esperienza fonda- noscenza € valore in sè, a una saggezza intesa

a non poteva essere anche come “pathos della distanza e della solitudi

a solo accennata, è 'Oenid lilosofia nesconde anche una filosofia;

scrittura plurivo- ogni opinione è anche un nascondiglio, ogni paro


è a7
uprema di Nietzs la è anche una maschera" .

a una visione mi- Tlidiatanziarait è dunque il movimento più pro

ata dell'essenza il fondo di Nietzsche, il suo essere "aristocratico!"

titutiva e ultima e "ereco ma Nietzsche cade inevitabilmente fra

della vita, dopo la le braccia dei moderni, per non aver compreso in-

ee, le discussioni, teramente la relazione di filosofia e menzogna: &

saranno altro che u

Ache, Milano 1980, p. 1


su questo punto, anche, che Colli più rivela le ma

tric schopenhaueriane e mi: tiche della sua criti ca


ca a Nietzsche e alle interpretazioni contempora- ne
nee, La scoperta della natura menzognera della fi at

losofia, e ancor prima della scrittur & l'incen 5

dio che Nietzsche appieca al Walhalla filosofico

e in cui egli stessa perisce. Per la filosofia,la

conoscenza della propria natura menzognera è deva

stante, Tuttavia,

etzeche non è
zognera,
stretta,
«she cl!
ia, la sua matrice, prima inte
non era MenzoL
fo viene ormai creduta,
Ma le morte dell fia, proprio in q
viene me menzegn era e la causa d
tale natura, alla sapi ch
pu

Per opera di Nietzsche, dunque, la filosofia be

muore: anzichè nell'orizzonte di una spettacolari sa

tà post-moderna, nella dim nsione senza tempo, in

differente alla storia, in cui Nietzsche si svela

contemporaneo di Urfeo e Fraclito, in cui tutto e


siste nella contemplazione. In un mondo dove tut-
to è spettacolo, dove l'immagine trianfa come de-

+ Dono Nietzache, cit., pp. 81-87,


olli più rivela realizzazione, esteriorizzazione, infinita comuni
iche della sua cabilità-scambiabilità dei segni, l'interrogazio-
tazioni contempora- ne sapienziale e iniziatica di Nietzsche risuona
menzognera della fi straniante e inaudita, nella testimonianza di un'e
scrittura ,; à l'incer semplarità individuale, di uno stile eroico:
Valhalla filosofico

Fer la filosofia
a faccia inattuale di Nietzsche, ossiag
‘a menzognera non può' teressare il mondo moderno, è
è de
azione più radicale, formulata attrave una mi
tazione ssiva, dc ta polit
ra stilist sta sfacelo un individuo. Gu
bifronte oi guar della folli
i ä Caw ultimo enigma del suo autore:i l'oser
La divul l'altra faccia, altri occhi tro, lontano

La lettura di Colli, ha costituito un impor-


tante richiamo "di metodo" nell'accastare Nietzs-
che, aldilà dei punti specifici della sua inter-
pretazione, Tuttavia, questo tipo di ascolto sem-
unque, la filosofia bra essere stato anticipato nell'opera di alcuni
di una spettacolari scrittori della prima metà del secolo. Oggi Nie-
one senza tempo, in tzsche rappresenta un sedimento profondo di ambi-
Niet.z: he si svela ti discorsivi e di pratiche culturali che espli-
ito, in cui tutto e citamente si richiamano ad altro: è il caso di cer
un mondo dove tut- te espressioni della cultura francese contempora
le trionfa come de- nea, che ritrovano il Nietzsche surrealista e tra

sita poses
fenomer della beat ge-
essivo di Bataille nei

im
Ma i fili delle deri
neration e dell'underground.

in complessi grow igli,co


vazioni sono intrecciati

nomadica di Nietzsche che ri-


si che l'immagine

torna" dagli Statea all'Europa del

stata ricodificata nelle sembia ne

di Hesse: il quale, con tutta


gabondi
un maes a
tà, aveva trovato in Nietzsche

interiore, assai lontano


l'approfondimento

da chiacchiere a moda.

ista di Demian (1917) così descri


prota

rimo periodo tudi universitari, in

con la vita ster sotipa e €


-rapposizione

gli altri coetanci: ito i ivece ero liber

per me, abitavoti vecchi


vevo tutta la giornata

e avevo sulla tavola alcuni


mura alla periferia
Con lui viveva, sentivo la
volumi di Nietzsche,

intuivo il destino € che lo spinge-


sua solitudine,
insieme a lui ed ero con-
ty senza posa, soffrivo

fatto la sua strada così ine


tento che uno avesse
30 =
. Queste parole ilicono con el
sorabilmente"

tutlo, questo me dello di sc


za come, nonostante

diventare un cfiché di enorme


tudine sia potuto

mondiale, il Fascino della coere


successo

Demian,
Nietzsche a principale pun-
beat ge- semplare a costituire
fenomeni della
come il protagonista di
deri to di riferimento di chi,
4. Ma i fili delle
se stesso aldil della mor-
rovigli;co Demian, è in cerca di
n complessa
sie
e dell rassicurazioni del
che ri- convenzioni borghe
di Nietzsche
a scendere dentro di sè, per
ropa del ssarıLotto è possesso. L'invito
spe
e za
dell'esisten
degli eroi va- cercare le ragioni autentiche
embianze
della vita senza ne
probabili- rimentare la ricca complessità
, eon tutta

e alla sofferenza, è nel Demian,


sche un maestro sulla garsi al dolore
con suggestioni psi-
nterior assai lontano la trascrizione, contaminata

ed evocazioni magiche, di fondamenta


coanalitiche
zschiani: la necessaria solitudine
mian (1917) così descri li motivi ni

iberarsi dai vecchi dei, laly


st i universitari, in
valore conoscitivo della sof-
ta stercotipa e chiasso mo esperimento,

inità delle forme della vita,


To invece ero libero, lere ay la profonda

delle credenze ma anche la capaci-


me, abitavotra vecchie 1 ‚attimento

e di autorispetto dell'anima no
la alcuni tà venerazione

qui è da ricercarsi il motivo


ui vivevo, senti bile, E sicuramente

‘indimenticabile effettu elettrizzante”


destino che lo spinge- di quell
subito dopo la Prima guerra
provocato dal libro
isieme a lui ed ero: con-
di cui parlava Thomas Mann sulla "Neue
i la sua strada così i mondiale,

role dicono con chiarez Rundschau".

Hesse precocemente focalizza


| questo modello di
questione è di imparare a "divenire
‘e un cliché di enorme
sempre di nuovo, nei suoi romanzi, €
‘ascino della coer nza € Nietzsche:
come l'unica via possibile a quella
eli mostra

che consiste nell'adempiere ai doveri verso la pro

anima; dunque, seconda un'infinità possibile


pria
alizzazioni individuali, tutte però unite pro

fondamente nei motivi vitali, Così, a ce di De


mian e di sua madre svegliati" che

vi si incontrano, vi sono astrologhi, cabalisti,


tolstojani, "ogni sorta di uomini delicati, timi-

di, vulnerabili, proseliti di nuove sette, culto-

ri di pratiche indiane, vegetariani e così vie".

Ma i veri segnati differiscono dagli altri perché

non credono che l'umanità sia qualcosa di compiu-

to, da conservare e proteggere, bensi per loro "I

umanità cera un lontano avvenire verso il quale tut

ti s'incamminavano e il cui aspetto non era nolo

a nessuno, le cui leggi non erano seritt


31
un luogo" . I segnati non si se ono di pensare

alla forma dell'avvenire: al di fuori delle cre-

denze e delle ortopedie dottrinali, la vita non è

che una meta da ricono ere e realizzare ince

temente. In questo senso, l'umanità non è data u-

na volta per tutte, ma qualcosa che ‘ugge esi su

pera. Il superuomo, per Hesse, è qui nell'orizzon

te incerto e pericoloso del futuro, colui che ri

conosce come unico dovere la necessità di

re interamente se stesso, di tener conto di

che la natura ha deposto in lui, È' il rovescia

mento della logica d dominio. e della potenza,

11. Ibid., p.
di quel "erande
te però unite pro il mondo a prezzo
che conquista
profetizzato da
i, a casa di De deserto dello spirito",
rivoltante
isvegliati" che Nietzsche.
ghi, cabalisti, della necessaria moltepli
La comprensione
- COSA di più inattua-
delicati, timi- dei modi di esperienza

livellamento e spossessa
ve sette, culto- nostra epoca di
te nella
anche nel
ni e così via". - è rappresentata
mento dell'esperienza?
(1932), dove il mondo
gli altri perchè Pellegrinaggio in Optente
solo lo spa
leosa di compiu-
peregrinazione € probabilmente
della
invece il
ensi per loro "1 spirito, che poi diventerà
zio dello
vagabondage io on the
‘erso il quale tut rio a gito nel reale, il

il Luogo illuso-
to m era not
così Katmandu Tr diventerà

estrinsecazione i
in una
iscritte in nes-
ria dell'illuminazione,
in Hesse l'Oriente e
tono di pens
€ congumistica, mentre
genua
della ricerca interio-
‘uori delle cre- ra essenzialmente immagine
se stessi, dove
s la vita non in cammino verso
re, dell'essere
ricerca, né una me-
lizzare ince punto di arrivo nella
non c'è
tà non è data u quale ci possa insediar
ba stabile nella
‘che sfugge e si su hessiani devono attrav are u
LI personaggi
che mostrano l'illuso-
qui nell'orizzon
na se di trasformazioni

o; colui che ri- Io stabile, forma déell'autocostienza


rietà di un

sssità di diveni- dello Spirito: la soggettività


e rappresentazione
di forze, di rappre-
conte di si smembra in ‚stellazioni
latitudine delle sue
ET. LT vescia-
sentazioni, nella "sterminata
L'educazione dell'e
: della potenza, galassie interiori" (Masini),

distruzione delle i
roe avviene nella sistematica

civiltà occidentale alla


stanze consacrate dalla
costruzione della personalità sottomessa alla Le
ge: si tratta di una ricerca "assoluta" che can-
cella, sul modello di Zarathustra, l'orizzonte del
la morale e delle modalità consacrate dal conosce
re. Così il mutamento non ha di mira la semplice
sostituzione del Bene al Male, del Compiuto all'
Imperfetta, del chiaro al confuso, ma & la condi-
zione della vita recuperata nella sua cos itutiva
contradditt ietä. E' superfluo sottolineare la
fortissima suggestione nietzschiana di un tale
sfondamento degli orizzonti della metafisica occi
dentale e della sua connessa "ideologia del pos
sesso". Così il narcisismo umanistico è sposs
to dalla rappresentazione delle molteplici possi-
bilità di ogni essere. La Fluttuazione, la plura-
lità delle forme, appaiono come un caas vitäle a
spramente contraddittorio che nel Luno della aten
na diventa il percorso di una paradossale autoana
lisi, nella quale ogni maschera può di solversi
per lasciarne apparire altre:

lar vedere che in


oltre
è lupo
lui anche il drago, la ti-
e l'uecello del pa e non che
o paradie
sottomessa alla Leg

issoluta" che can-

ra, l'orizzonte del sì pure, nella medesima Miasertazione del-

acrate dal conosce lo Steppenwolf, in un preciso calco i ivtzschiano,

mira la semplice si trovano queste parole: "L'uomo non è una forma

del Compiuto all! fissa e permanente, ma è invece un tentativo, wu

so, ma è la condi- transizion ponte stretto e pericoloso


F3 È à PE ;
la sua costitutiva e lo spirito" . Questi temi implicano il

sottolin tive del tramonto, della metamorfosi come tr

iana di un tale passare da una rma all'altra, comein Nietzsche:

la metafisica occi "La erandezza dell'uomo è di essere un ponte e non

deologia del po uno scopo: nell'uomo si può amare che egli sia

Istico è spossessa tranad Lone eun tramonto. / To amo coloro €

molteplici possi- non sanno vivere se non tramontando, poic

lazione, la plura- sono una transizione",

un caos vitale

1 Lupo deffe aten Colli. Hesse, Groddeck ; & ‚ nel campo di

radossale autoana una critica smaliziata e fortemente orientata ad

può dissolversi mande senziali", Blanchot: opnuno di es

la propria differenza individuale, si accost

Nietzsche con una do nda "forte" di oltrepassa-

lupe quel
il drago, la ti-
& nor
itre è
siecole,y forti e
1a del lupcallos
: Soßriogeto e
mento d quadri mentali consueti, y o una for-
ma di comprensione che si avvicina di volta in vol
ta alla sapienza o a un sapere autoanalitico di-
ventato impr cindibile, Ben lungi da un intente
esaustivo nei confronti dello sterminato panorama
delle questioni nietzschiane, ciò che può accomu-
nare le lettur di questi autori & 1 intendere
Nietzsche nel senso dell'elevatezza, della e
della nobiltà personale; forse a partire dalla sen
sazlone che spe: 9, sotterraneo agisce nei confron
ti di Nietzsche un desiderio di conferma per at
teggiamenti di starchezza vitale e culturale, che
si manifesta nella ricerca di identificazioni for
ti, giocate su immagini e parole semplificatrici
o nell'incessante di seminazione di messaggi u-
gualmente irrilevanti da parte dell'industria cul
turale,

Per usare le parole di un fine e autorevole


studioso,

ietzsche &
ricerca della boatit
indifferente e amor e come gli anir i marini
no che r pc
al sole fra gli i, ebhe e strugg
i derio ente
di girare all'unisono
con 1 a delle cose
-) Incapace ai non cercare,
instauròe
re intellettuale una
barriera fra
voleva reg
eti, verso una for-
ricerca
1a di volta in vol presente
conclusione de |
autoanalitico di-
renne vista quale
ungi da un intento mentale, della regressione

sterminato panorama

ciò che può accomu-


è per la filosofia €
D'altro canto, etzsche
ori è .l'intendere
momento di riles
la letteratura uno straordinario
tez “a, della cifra
che la |
sullo, atitò. comprendere
ratica
a partire dalla sen
simbolici, è o
come altri sistemi
o agisce
nei confron filosofia;
fabulazione che sec
i conferma per at- co, una
della verità, è compie
re rappresenta il problema
le e culturale, che
dei fini e delle
uno spostamento significativo
identificazioni for
accanto alla
dell'analisi teorica.
le semplificatrici modalità
occidentale ne
del testo della melafisica
ne di messaggi u- lettura
obliterazioni, Nietzs
le sue lacune; distorsioni,
dell'industria cul
che dovrebbe oltre-
che dà inizio a una scrittura

verità e apparenza, filo-


passare la frattura fra
fine e autorevole
arte, mostrando; nel
e menzogna, teoria e
sofia
filosofia sia uno sti
stesso Farsi, come ogni
suo
nelle proprie € individua-
le, una scrittura che
rca del beatitudine
Li determina, Li
crea i suoi oggetti,
marini riposa- li modalità
pacee dirà che cam-
In questo senso Wietzsche
conosce.
ruota il pensiero.
lo stile significa trasformare
insta biare
fra sè

clea di dist Aer deaidert, in Metro


oo Ga. MAGRIS, LÉ auporuom
ettuale di smaschera=
fo parofe, Milano pp. 43
:nsio
Cos neo questa direzione di Nie

Lzsche verrä assunbto a guida c pi paragone

dai maggiori scrittori del secolo, e da quei pen-

satori che, sriilettono intorno al-

la necessità che il pensiero trovi nuove strade e

nuove forme: è il caso emblematico di Adorno, nel

quale si può vedere come l'ambiguità irrisolta nei

confronti della filosofia di Nietzsc :he finisca per

condurre a uno scacco teorico anche tutta la sa-


a6
piente analisi dell'ar te contemporanea

Con Nietzsche, dunque, la quest ione della fi

come stile trascina con sè 1 ‘intero &

della metalisica, e si rifrange con toni e risul-

tati diversi in tutto l'orizzonte della cultura

contemporanea.

Fiftoaof come
li L'AZZURRA SOI IYUDINE

Gaia scienza che ann


e da quei Nell'aforisma 382 della

salute" come supe-


lettono intorno l'avvento della "grande
nuncia
che usa; per in
d'oggi”, Niet
ramento dell'uomo
della trasvalutazion
dicare l'esperienza
dell'"ideale mediter
iguità irrisolta nei ine della c cumnavigazione
del principe Vog
ietzsche
fi E in una delle canzoni
raneò".
dello spirito che vuo
anche tutta id}, il sinto
frei (Nef
faccenda" della E
le sfuggire alla litediosa
Nord è chiamata "Ver
decrepita che nel
questione della vecchia
nel cielo €
descritto come un sollevarsi
tà! - è
sud". Sono così an
verso l'"innocenza del
un volo
di un campo metafori
i luoghi es senziali
nunciati
‘antemente nelle ope-
a ripetersi cos
co destinato
tanto da costitui-
re SUCCESS jve allo rarathuitra,
della scrittura di
re un motivo caratterizzante
di attiv tA, una sor-
negli ultimi anni
Nietzsche
intrecciato alle scansio
ta di controcanto lirico

a. In questa costellazione
ni dell'analisi teori

motivi c ntrali del


si trovano legati
d'immagini
che concorrono alla d
la riflessione nietzschiana

vita ascendente: i mezzi


del modello di
finizione
lo scopo, 2] fileso
educativi atti 4 raggiungere

© le condizioni ambienta
fo e negli altri uomini,
il conseguimento del
Li che possono stimolare

Cosi le metafore del


la condizione più creativa.
Cammino, dell'ascensione e del nayigare, delinea-
no i diversi gradi dell'esperienza trasvalutar
come iniziazione del filosofo € conseguimento de
la posizione di legislatore,
se la riflessione di Nietzsch
si incentra
e in
torno alla questione dello atile filusofico, ina
titesi al "vedere quel che è"
Ì I proprio dello scienDi
il compito del filosofo è quello di “sape
rechi si '. Coloro i quali si limitano a 'con
statare realtä e cercano di

tegorie, non sono filosofi fe

tori sanno vedere nelle cose la loro propr


ra, la loro esperienza contraddittoria e rischio

sa, sanno di elezionare tratti e otganizzare co


renze nel reale: il sapere per loro non una fun

zione comp di insufficienze vitali, ma è


Mezzo per € una dimens ‘ne superiore di vi

ta e conseguire una sapienza sempre più elevata e


comprens iva, come orizzonte oggetto di una
le conquista trasvalutante,

l'alto e LL basso, IL ghiaccio,

Nel compito di confe attivamente for


alle cose, è racchiusa la tematica di un'ottica
del na n ga a 7 = Ar î Eu
differente, nec aria all'impresa di critic e
‚ayigare, delinea-
-AsYV È 5 a N i À u
Jerienza Lrasvalutazione, Nietzsche ricorre a metat« e im
: za trasvalutante,
€ conseguime d = x 2 = wit
ufo del izzano il distanziamente, (l'in-
e conseguimento
zamedto rispetto alle prospettive consuete,ver
Nietzsche si incentra in h , — ar s -
= so un punto di vista più elevato e quindi maggior
4tife filosofie
s co, ia:
inan ; Her ” ì
= mente comprensivo. Il “pathos della distanza! co-
proprio dello scien
m me differenza del modo conoscitivo, è la cifra del
quello di "sape- :
solo
: | è lo stile ‘attico e la via per il superamer
ari
li si limitano a "con
to della mpassione e del disprezzo per i ulti

mi uon ini. E' chiaro come nei moti polemici con-

tro Wagner e i tedeschi sia in gioco la que


loro pr
pd

dello sti losotico, della sua grandez za, che


ttoria e
non retorica dell'iniinito e nella
a
o

atti e organ
falsificazic ideali nella scelta di
non
una distar za particolare « "lasci

i I propri
E oggetti,
BE 3 senza ghermirli con impazi
n
enslone superiore di
iza violentarli in sintesi precipitose. La
i
a sempre più elevata e stione del pathos filosofico è condensata nell'ap
di una gradu a
gradua prendimento di a una sa
visione pacata ed elevata, pro

pria di una volonté superiore: "imparare a circo-

scrivere e abbracciare il caso particolare


L x e rapace
i i lati" ; di contro al gesta prono

1, F. NIETZSCHE, Cropuscofo degli idoti, tr. it. d


Masini, i Tedeschi
"a att vamente Forma De
imnatica di un'ottica
la moderna "oggettività", "non nobile par excef-

fence,

La presa di distanza, 1 d'altra F varte a corri +

sponde al moto di superamento della malattia, al

distacco dal modo di sentire moderno: è una via ne

gativa, una necessaria purii icazione dalle scorie

dell'attualità e dei suoi risentimenti, analoga al

la salita di Zarathustra sulla montagna: "Un \e-

straneamento, un raffreddamento profondi per tut-

to quanto appartiene al tempo, al tempo di

e, mio desiderio supremo, l'occhio di Zarathustra,

un occhio che domina con lo sguardo, da un'immen-

sa distanza; l'intera fattispecie uomo - la vede

sotto di s rails . E' anche un movimento che porta

in sè l'inevitabile distacco della solic

me dimensione di verifi radicale delle proprie

rappresentazioni: così il moto d'innalzamento che

consente uno sguardo limpido, è anche una salita

verso il f sddo, l'aria pura


e tagliente dei ghiac

"i (Ibid, ps
e arbistica chiara € elevata. IL

brune e dell'umidit
ificante dell'i i
mane in coordinat she
renità che cos la
nuovo pathos filosofico.
2. F. NIETZSCHE, IC caso Wegner, br.
1970, Pr
ciai, verso regioni atmos È she chiare o tempesta
nobile par

lontano dal calore delle gi, dalle certez

condivise e dagli immag qari risarcimenti del


bra part > corri ze

In opposizione al mestiere acca


ella malattia, al la trascenden

derno: è una via ne demico de; li tedeschi, intossicati

zione dalle scorie di Wagner sta il cammino solitario,al

timenti, analoga al aperta di Nietzsche verso nu gioni t


l'aria
montagna: Un (e- lo spirito: i sa réspirare l'a ia de

prolondi per tut- sa che è un aria delle cime, un'aria for

al tempo di oggi; nati per respirare quel


hio di Za il rischio, non piccolo,
corre
ardo, da un'immen- ghiaccio vicino,la solitu ine immensa -

ie uomo la vede ma che pa illumina le cos i CO. ira libera

ovimento e porta
merite! quanta parte del mondeo sentiamo
4
lia solitudine, co tudine più r dicale, più
. Ma La sol
ale del proprie nosa, sta ne 1 tentare "itinerari nel pro

d'innalzamento che ica segreta che governa le gl


per mostrare la
anche una salita della morale e degli ideali di
riose cos sruzioni
aglient della
enza, così come le contraddizioni

tione
ione i nell'epoda co
male (paghi a DLL mont ove

ia per
amici, anzi il

na: dk
pria natura ] abirintica:
vccorre la decisi one
avventurarsi
in terre incognite,di
esporsi a
schi incaleolabili:
"1a filosofia, osÌ come io] "ho
intesa oggi,è |
vita volontaria Fra j iacci e
alture - ricerca di tutto ciò
=
che finora era
Scritto n
pa
pra-
dalla morale! 5
Tl motive della ricerca avventurosa,
non ga-
rantita nei suoi risultati, in Oppusizione
alle
Tautologiche
certezze della filosofia metafisica,
che emerge da qu 5to passo, è connotato da imma ci
ni di natura stile, inospitale, b mpe tosa: 11%
br contro i valori consacrati sj accompagna,nel
la fase di ricerca che ancora ignora la propria ne
ta, a un'apparenza
proc loss, che sconvolge
‘putrida la
pace" delle sciroccose virtù moderne,
nella ma
quale v'è Sovraccarica
Pienezza,
tensione: "Eravamo assetati di lampi e d'axioni,
Pestammo lontanissi i dalla fel icità dei deboli,
dalla ‘rassegnazione
’. .. Una tempesta che era
la nostra aria, ta na che noi Li
4 Lama, si
Va ottenebrando
- giacchè non avevamo alcuna via!
L'eroismo intellettuale,
la smisuratezza
dell
impr
I esa, : che E oroduce l'esilio dagli altri uomini,

1 L'anti ciato,
Milano
sottolineatu
la decisione di
sono racchiusi nella designazione di "Iperborei"'
porsi a ri-
- un plurale augurale di una futura comunità, ma
a,così come io l'ho
nell'immediato indicativo di una tragica solitudi
ra i ghiacci e le
ne agli estremi limiti della vivibilità nel conse
he finora era pro-
guimento dell'"uscita da interi millenni di labi-

rinto": "Al ii là del Nord, dei ghiacci, de lla stor


venturosa, non ga-
te - la nostra vita, la nostra felicità...
‚pposizione alle
Vi no sicuramente motivi autobiografici
nel
sofia metafisica,
l'utilizzazione della metailora montana per desi-
mnotato da
gnare l'hybri4 del pensiero: com'è noto, infatt
, tempestosa: l'hy
la genesi del pensiero dell'eterno ritorno ha co-
si accompagna,nel
me sfondo il paesaggio engadinese di Sils-Maria.
mora la propria me
L'abbozzo "Il ritorno delle st cose", in cui
che sconvolge la
è contenuta la prima formulazione dell'eterno
virtü moderne, ma
torno, è datato, alla fine: "Primi di agosto 188
nezza, accumulo di
ls-Maria, a 6000 piedi al disopra del mare e
ampi e d'azioni, < a su
molto più in alto di tutte le cose umane!"". Pitt
cità dei deboli,
tardi Nietzsche stesso codificò il collegamen
pesta che era nel
to genetico di quel pensiero con la determi-
oi siamo, si anda

vamo alcuna via" È

isuratezza dell'

sli altri uomini,


piamo dl in
né per acqua troversi la che cor
questo già Pindaro sapeva di noi" (Ibid, }.
BE, Ibid,
. Masini,
NIETZSCHE, Frammenti postumi. 1881-1882, tr.it.
ris Milano 1985, fr. 11-218,
nazione geografica del luogol®; proprio il carat-

tere di folgorazione ("Ed ecco giunse a me quel

I jensiera") che l'idea dell'eterno ritorno rivesti

nell'esperienza di Nietzsche, spiega L'indis


bilità del contenuto teoretico dalle immagini vw

che propiziarono il suo sorgere, dopo aver fat

to da sfondo alle peregrinazioni meditative di Nic

tzsche. Cosi, in quanta l'idea dell'e-

ritorno, nel test è il bosco

& i1 lago di Silvaplana, e la raccia piramidale di

Surlei, dove Niet sche. in s :guibo conduceva le per

sorie messe a parte del pensiero Ut "se lo ‘

aug

Mediterranco e profondità, Lf fuace.

Quando Nietzsche con: il cammino e l'au

toeducazione occorsi per gi

quel picorne 1
i proprio il carat- zione, per descrivere quella "natura" che il filo
giunse a me quel sofo dell'avvenire è, in contrasto con ogni idea-
rho ritorno rivestì le incorporeo e spiritualizzato, spesso accosta im
spiega l'indissocia
magini di Vette e ghiacciai) a immagini solari e me
dall immagini visi
ridionali! la gratitudine e il friposà fecondo ed
sere, dopo aver f
estatico dopo la durezza dell'as intellettua-
li meditalive
di Nie
le. Una E
genesi E
analoga a q quella dell'eterno ritorT
ne, l'ide dell
no, conferisce anche a Zarathustra l'impronta in-
tasche, è 11 bose do
ancellabile di paesaggi naturali al di fuori dei
‘occia piramidale di
quali il testo non sarebbe che una non sempre lie
to conduceva le per
ve sequela di ntenze., In que 80, & lo sfon
11
"segreto
do mediterraneo di Rapallé à Tar sorgere - anche

questa volta repentinamente, :ondo la versione

di Nietzsche - la figura dell'annunciatore del


SUperuomoi
LOTO,

La mattina
il cammino e l'au rada

re alla trasvaluta

i NIET: JE, Fece homo, ciù,


lo Zarathi Atina fu
di Nizza
Una lettera posteriore mostra come Nietzsche

proiettasse sul pa aggio ligure tratti "meridio- d

nali" di immaginari paesaggi greci e tropicali,en a

trati anch'essi nell'irreale sfondo dei discorsi 4

di Zarathustra
13 . Questa diversa ascendenza dei mo
4
a
tivi dell'eterno ritorno e di Zarathustra, spiega
Il
la duplicità metaforica del testo di Nietzsche. Ma
t
la stretta connessione, teorica ed emotiva, del
il
pensiero del ritorno e del superuomo, sl mostra

nell'organico rimando dei due campi di immagini,

inseparabili dall onomia della riflessione di

Nietzsche, e in particolare del testo di Zaradhu-


. È = . 1
non A prezzo di un'arbitrarla cancella-

clande
fine {ssl pineta tros
liane":

14. E' quante &


le marina, tr.

par. tl me
subordinate
stra come Niétzsche zarafhuatra è l'opera che più vive di questa
re tratti "meridio-
doppia luce montana e medit 'ranea, fino a rifran
reci e tropicali,en gere, in tutti i significanti della solitudine e&
I
fondo dei discorsi della vittoria su di si . uncolore "adamantino"

a ascendenza d ma Alcuni elementi sembrano e ere comuni al clima

farathustra, dell'alta montagna e a quello mediterraneo: 1!


spiega

sto di ggera mossa", l'acqua come "elemento peri et


Nietzsche. Ma

i ed tamente lrasparente e a
luminosa!"
ih
)
+
il carattere
emotiva, del
FTA sh A :
:PUOMO
infuocale del sole estivo . Si tratta di elemen-
mostra

‘ampi di bi che connotano la trasparenza, l'orgoglio, la di

a riflessione stanza dall'uomo comune e dalla sua impotenza ni


di

testo di Zarathu- chilistica: dalle allure con "fredde sorgent.i e

itraria cancella beato silenzio", Zarathusi » "vento vigoroso pe


Lutte le bassure", scende a togliere il fiato a-
gli impuri.

Ma è proprio
F l'l'aazurrra solitudine") l'idea

destino
pineta trop

itirameo
me più v
- Non si ir Li nia
(Didirambi dl Dio 2 aide podlure 1882-1688
… ct. di G:-Collts 19 rispe nte p.177
13-15:
della distanza ir 1 cui lo Zarathustra vive, a mo-
strare la chiave del passaggio all'orizzonte al-
cioniorslino a Za rathustra, afferma Nietzsche,
"non si sapeva ch e cos'è l'altezza, che cos'è la
"n . <q ee +
prol'ondità" . Co me si è visto, il tratto della se
renità, comporta il freddo e il distacco della ao
litudine, ma anch e la nitidezza selettiva di una
visione nuova, & rimanda a elementi cromatici qua
li l'azzurro e 1! adamantino, a loro volta s igni
di incorrut tibilità, el evatezza, durezza.
Nella "sere si condensano dunque imotivi del
iperamento di sé e del pro rio tempo, della con-
nuova tarda tilosof
aristocratic tutti motivi in cui

inziale:ti
no a Zarathustra
l'altez

Ma nemmeno si sapeva "che cos'è la profondi- 1


tà": la ricchezza, l'abisso, la gratitudine, la
tà l'econda, "Qu esto libro, una voce che passa
ui millenni, non solo è il Libro più alto che e
sista, il vero lib ro delle cime - tutto l'affare
uomo gli sta sotto ;i a enorme distanza -, ma anche
il più profonda, meralo dalla più
es +»
intr a

chezza della verit A, una fante inesauribile

18. Ecce homo, ©


athustra vive, a mo-
non si può calare il secchio senza farlo risalire
io all'orizzonte al- 3
colmo d'oro e di bontà". Qui viene delineata la
afferma Nietzsche,
conne sione figurale tra le immagini ascensionali
ltezza, che cos'è La
e 1l volo verso sud, versa il mare: la coerenza
to, il tratto della se
intima delle immagini di vette e quelle di super-
il distacco della so
fici marine, è nell'idea del , che indica sia
zra selettiva di una
‘l'elevazione verso il cie che la discesa nelle
lementi ceromatici qua
profondità inesplorate del mare-vità
a loro volta signifi ova accennata liri amente nel ditirambo. If
vatezza, durezza. sole declina: "Non si infiamma ancora il ghiaccio

dunque in della mia v ba? Lieve, argentea, come un pesce,/


20
rio tempo, della con- la mia navicella ora nuota lontano...” » che met
te in scena un passaggio repentino della eminenza
scabra della vetta al nuoto lis o e lieve della

navicella sulla supe icie del mare. L'espressin-


diffe

va che c
ne di questo forte contrasto, che appartiene all
; es, ;
ideale del "grande stile" ©, può forse t ovare un

he cos'é a profo riscontro autobiografico nella deserizione di u a

la gratitudine, la delle ultime giornate engadinesi di Nietzsche:


"Mi

» una voce che passa

libro più alto che e- . Thid


20. IP. NIETZSCHE, Ditirambi di Dioniso e Poesie no
ime - tutto l'affare

stanza -, ma anche

lla più intri nsecar


domsti, ciò
te inesauribile dove ettocalla
one” Frammenti. posdu-
lle, Milano
trovai di fronte alla piü bella giornata che l'al
La Engadina mi abbia mai mostrato - trasparente,
accesa nei colori, racchiudeva in sè tutti gli op
tutti i gradi intermedi fra il ghiaccio
sian 2?va «€

ee!
1 Sue

All'idea della Profondità si associ ano

ee
imma
gini di lasciarsi cadere senza peso, di una leli-
ce discesa nella beatitudine: non verso un fondo

N
che sarebbe da raggiungere,
a
33
contrapposto in tal
alla superficie secondo la visione melafisica, ma
in un moto inverso, di ascendenza mistica; di ri
satto delle cose terrene e di unione con esse.La
profondità è innanzitutto attribuita all'elem nto
luce e al cielo: la beatitudine serena è tradotta
nelle immagini del la a
"profondità abissale! e del
lo stillare
&goccia a &goccia + Ma ciò che I per i]

"a Foce homo, cit.,

0 moviment
3 di
© che sociabile ll'idea dell lterza, Ba
sella ture i Nietzsche, opp
one
ta inteso

oni
iet2sche nel
1 Le stelle e L uufcani, Nietzache

smpio, Tbéid., par, A,


filosofo dell'oltrepassamento è l'orizzonte della
a giornata che l'al

beatitudine, scoperta di un continente nuovo, per


ato - trasparente,

gli uomini delle bassure costituisce pericolo e mi


im sè tutti gli op
naccia. Bisogna appartenere all'altezza per poter
fra il ghiaccio e
gustare come beatitudine ed estasi la vertigine
"Chi mi è af ‘ine per l'aftezza del voo
ociano imma-
lere - scrive Nietzsche - farà allora l'esperien-
peso, di una feli
za di vere estasi nell'apprendere: perchè io ven-
‘on verso un fondo
go da altezze dove nessun uccello ha mai volato,
‘ontrapposto in tal
io conosco abissi nei quali nessun piede si è per
one metalisica, ma
26
so" . Ancora una volta, la metafora dell'altezza
za mistica, di ri-
designa la questione dello stile del pensiero, co
unione con ess
me è esplic sato nella prima stesura di questo pas
buita all'eleme
er E
so di Ecce homo : per una corretta dislocazione
serena è Lradotta
| 24
à abissale! e del

Ma ciò che per il F. NIETZS Rd

buoni",
"Io sono breve: i
lettori che hanno 2
tere lunghi, VATE bracciare tutto
quanto da me è st ‘pensato die o i pensieri'.
- D'eltro per 'capire', in questo caso, vi sono dei

tezza, Bata presuppos altezza solo i rarissimi attinpono: è


porre Un EF a al posto piusto, vale a
fondem :ossario saper

dire nel suo nes i ip Li sono attinenti -


topograficamente
l'anali
e intere ® so=
etti i su-
- Infine ic parlo solo di
Gritt batallliana,
semplicemente 'pensate'; in me
cart, Nietzache è
pensiero e . La mia 'ter
i‘ - oh, da una prassi nient'

fatto ac homo, appa


, Lo seriba def eritico).
can,
dei problemi è necessario un punto di vista più

comprensivo e lungimirante che viene dal supera

mento dell'antagonismo tra pensiero e È dal ri

"lei re su oggetti dell'esperienza e non solo del

la speculazione astratta.
E' in questo modo che l'altezza speculativa

del pensiero astratto può coniugarsi alle ricche

e inesplorate profondità dell'esperienza vitale,

del luire delle sensazioni corporee, e in gene-

re, alla dimensi imosciuta delle agioni"

della corporeità, del vento-Zara

thustra è il simbolo impresa ne

razionalità, del necessario preliminare abbatti-

mento degli idoli wwidiosi e punitivi, la

sione medite anea indica l'ancora incognita ric-

chezza di un mondo riappropriato nella sua piene

za da uno sguardo benevolo e grato, proprio per

chè totalmente disincantato, ma anche più sensibi

le e lungimirant in quanto finito e contento di

tramontare. Così le due immagini usat 2, certäme

Le appartenenti alla simbologia or stiana, mut 10

il lo o significato originario, con una secolariz


28
Lone delle loro valenze figurali |; e mostrano

su. Per |

stieni n
unto di vis un'internacoerenza, al di là del contrasto appa-

e viene dal supe rente. E' la stretta complementarità dei simboli

siero e vita, dalı del cielo e del mar * a mostrare come vi sia in Nie

tzsche un movimento di alfermazione che va oltre


enza e non solo del
la posizione distruttiva e contestativa, per arri

«tezza speculati vare a una comprensione vissuta in cui il momento

garsi alle logico-astrattivo possa venir reintegrato in un!

perienza apprensione più profonda e vitale, in una cono-

rporce, e in scenza che vuole trasformare affermativamente pro

uta delle prio a partire dalla ricognizione genealogica che

lida del mostra la logica sotterranea delle costruzioni d


= 25
negativa de cultura

-eliminare abt L'immagine dell mare, infatti, può e sere ¢

punitivi, si de ata me il rovéS€io speculare della profon-

icora incognita r dita del cielo: la superficie: che se bra stender-

si sopra gli abissi, è sa stessa abisso. Come il


ibo nella sua pie
ghiaccio, la massa d'acqua marina è trasparente,
grata,
e come l'ar eil vent » è mossa, fluida: si po-
ma anche più sensibi
trebbe dire che per Nietzsche il mare è il ghiac-
finito e contento di
o delle vette sciolto sotto l'azione del ven
ini usate, certamen-

stiana, mutano

o, con una secola ni ive ‚ le affermi ni contenute nel se


‚28 ai Vinfenza e agen, Luctfero è Mo, Lor
gurali , € mostrano
e perdoni, maut da He pps Oy in cui
ane rleteachisna viene in una belkurs
int
Lopez most
a possibil di fe anda utili
bito non losofica,
australe e del sole infiammato: è la vita che tor

na Fluida e libera dal gelo delle astrazioni e an

che la gratitudine feconda dello spirito del filo

sola che dona quanto ha conquistato nella dura so


50
litudine della sua impresa , L'elemento igneo del al

sole vincitore del gelo in nome di una vita più al

ta, che si trovava già esemplarmente espresso nei

posti a esergo del IV libro della Gaia accen


za, ricorre nelle notazioni intorno all'ideale
del Sud: l'asciuttezza dell'aria, la serenità a-

lricana. Così, a proposito di Rizet, Nietr; che lo

da "il coraggio di questa sensibilità meridiona-

le; più abbronzata, più riarsa", in cui "i gialli

pomeriggi della sua felicità" inducono lo sguardo

a spaziare sul "più placido" dei mari”

Al mare e al suo clima appartiene una luce

sempio, Fece homo, "Umano,


una fiascola in mano, ms une
chiarore l
rore dope
l'ideale

che con dell


che oro Della
sempre più chiara s più
sibera, in colma d'amore,
ra le tue m si Bellissime dust! 1
*, anch. Mellie def bene è det mafe, tr.
F, Masini, Milanc
particolarmente vivida: più volte, nelle poesie,
& la vita che tor
Nietzsche qualifica il mare come "bianco", E' que
lle astrazioni e an

sta luc calda e forte a dissipare


le bulose pro
lo spirito del filo
iondità care allo spirito tedesco, a proposito del
stato nella dura so

quale, in Atdita def bene e del male, è detto:


L'elemento igneo del

ie di una vita più al


è tutto un intrice
ner le Cspresso mei
» nascondi g
bro della Gata acten
sordine l'albtrattivi
intorno all'ideale sentieri che portano al caos.
cagi
ia, la serenità a-
zsche ormato,

ibilitä meridiona-

‚ in cui fi giail
La prospettiva marina proietta chiarita lado
inducono lo sguardo
BE contorni dov'era il au
ei mari |, v'era ombra, delinea netti

sto romantico dell'incerto e del non-tinit


partiene una luce
duce nell'idea dell'estensione a perdita d'occhio

della superficie il prog tbo di una cunoscenza e-


mo, "Umana,
stetica che riscatti il reale dalla malattia dei
Ano, ma Ur
ore tagliente, siudizi morali. Ed è nel fuoco di una tale luce
l'altre
che il mondo acquista i suoi colori, riapproprian
l'ideale non vien
dosene dall'alienazione negli ideali assoluti,men
so/Peangi Il pelo c esangue
tre lo spirito tedesco appare timoroso ed
si pr
mare più di fronte "allo spettacolo del ceruleo voluttuosa
più colma di

33, Ibid., par. 244.


mare e della mediterranea chiarita del cielo!

D'altra parte il più vasto orizzonte è costituito

da tutte quelle regioni proibite dello spirito che al id

si tratta appunto di esplorare come "argonauti de perd

l'ideale". E' così che il moto di elevazione ne- la à

cessario diventa l'ascensione ve so "una nuova lu

e "un nuovo sole", e la vastità di orizzonti

degli uomini muovi non può che cercare quanto Spez

za le ripartizioni usuali, avventurandosi in cer-

ca di ciò che per il pensiero metafisico, ossifi-

cazioni di opposti, è l'impossibile: "nel nord il


35
sud. e nel sud il nord" 5

Infine, va accennata un'altra valenza simbo-

lica del mare come immensità e continua rigenera-

zione di vita: la lontananza, l'inesauribile €


36
sondabile prolondità e lo stesso colore azzurro ,

fanno del mare un'immagine dell'eternità. 11 desi

derio della ‘navigazione è l'allettamento del mar 3:

nario per ciò "che è più lontano" e "più stranie-

ro": l'azzurra apertura del mare, lo splendore de

4, Ibiel., par.
35. Thiel... Pe Dr ‚tLluminanti,sul tema delle
oltreum del sistenza, le p gine
o come potarità
he
ita del cielo", ta
spazio sono il sembiante delll'eternit

conte è costituito Quello che così variamente si csprime, è 1!

dello spirito che alfermazione della bellezza del mand tremenda

ome "argonauti del perchè necessaria e molteplice, insondabile ne

i elevazione ne- la sua cohezza abissale: alla scrittura non re-

Pp so "una nuova lu ca che l'evocazione di questa pluriformità abba-


ita
a4 = di î orizzonti
si = gliante fino a esse ee oscura
ascurg nella
1 5 sua soverchian
soverchian

:ercare quanto spez te innocenza:

iturando

ai Questa ri è quella ¢
lezza in del inande, della
le: "nel nord il

di ogni n bene
ndo in un
ra valenza simbo-
rivelazione pua
ontinua rigene a-
:0, di un
neellare ta
nesauribile e in
36 |
colore azzurro À

eternità, Il desi

Loamento del mari cammi

"e "più stranie-


"Imposi al ve di levarmi in cielo,/Appre-
, Losplendore del

37, Cfr. Yortick-Cofombo, in Dédirembt. dé Dieniao,..,

“n la portato radicute
, le pagine € no, in Nietrache conterporanco o inaliuale?, |
te, Bolo G. Renzo,

tica" La
8, che
artico
si con gli uccelli a star sospeso,/Sovra il mare

volai verso il sud':questi versi di una delle Canzont

def. principe Vogelfrei condensano il doppio movi-

mento di ascesa verso il cielo e di discesa verso

il mare. Un ulteriore punto di vista da cui inte

pretare questo nesso è fornito dalla differenza

che Nietzache istituisce fra Sublimità ed eleva-

tezzai la prima è la qualità che contraddistingue


la serietà fino a oggi esistita, come solennità,
tetrageine, credenza in una verità trascendente,o

scurità; l'elevatezza, inve è la più alta v

sione di chi ha superato in sè ogni idealizzazio

ne e può e re leggero e gaio nell sua profondi

tà, che è l'apprensione della v a redenta da ogni

senso di colpa e da ogni risentimento. E' la con-

quista di una superiore sapi sanza, in cui la volon

tà non ha più bisogno di eroismi e di ascesi per-

chè è diventata "occhio angelico". Il sublime è co

lui il quale "ha soggiogato mostri, ha risolto e-

n gmi: ma egli dovrebbe liberare anche i suoi mo

stri e i suoi enigmi, dovrebbe trasforn

gli del cielo./La sua conoscenza non ha ancora im

parato a sorridere e a essere senza gelosia; la

sua scrosciante passione non si è ancora acquieta

ta nella bellezza". Disimparare la volontà eroica

per diventare un efevato, e non soltanto un subli


me: "l'etere. s o dovrebbe sollevarlo, senza vo
.,/Sovra il mare La leggerezza dello spirito dell'eleva-

una delle Canzoni stile e bellezza, in


to è conoscenza superiore,

profondità, una ve-


; il doppio movi- quanto la sua è un'autentica
di discesa verso degli enigmi e della terri
ra, totale, esperienza
sta da cui egli può accettare, in u-
bilità della vita: così

lalla differenza € abissale, ciò contro


na sapienza trasiigurante
\imità eg #leva- impiega vanamente i suoi e-
cui anche il sublime
contraddistingue il fonda del mio mare: chi po-
roismi: "Placido &
come solennità, ess0 nasconde mostri scher-
t :bbe indevinare che
à trascendente,o profondità: ma es
zosil/Incrollabile è la mia
la più alta . MURA È 40
i i ; enigmi © risate" ‘
luccica di guizzanti
ni idealizzazio-
non è quella di un
La figura di Zarathustra
lla sua profondi
Zarathustra é un sa
figlio ribelle e iconoclasta:
ta redenta da ogni
che sa che l'astratta ra-
piente, un jluminate,
mento, E' la con-
va superato l'agire co
zionalitä va superata come
, in cui la volon
stesso. Egli mira a ri assorbire
atto, fine a se
e di ascesi per-
come manifestazione supre
tutto nella conoscenza,
1, Il sublime è co
lode di tutte le cose terrene"
ma della vita: "la
ri, ha risolto e-
dell'ombra dell'azione,che
anche i suoi mo- è nell'oltrepassamento
41
del sublime . Cosi, su
rasformarli in fi ancora oscura la vista

in sogno all'anima, dopo


non ha ancora im pereroe" che si avvicina

- secondo l'immagine con


nza gelosia; + che l'eroe l'ha lasciata
zu

è ancora acquieta
la volontà ercica
Così parlò Zarathuatra, tr.
oltanto un subli sublimi".
Ma
levarlo, senza vo 40, Tbid..
al. Ibid.
elusiva del capitolo "1 sublimi!" di Zarathuatra inno

la figura in cui si annuncia la ricomposizione ner


a
della frattura tra gioia ed eroismo, serietà e dan monde
za, tensione dello spirito e desiderio del corpo, fuorg
terrore per la vertigine e amore per la profondi- come
tà. E' la dimensione dell!" io sono", ricomprensia
ne dell'esistenza nell'orizzonte della terra,riap eming
propriazione superumana del divino. La transvalu- ge da
tazione radicale plica contemporan il su tezzg

peramento della colpa del filog


risentime la ca
pacità di "venerazione" (} rehrung) so, @
come sbrate-
gia di un'identific azione que ld
in grado di liberarsi
dalle secc} nichilistiche dell! indifferenza, del
l'impossibilità di costituire nuovi sensi

Ul a
col
della morte di Dio. Mentre l'uomo del rise ıtimen-
to è escluso dalla dimensione affermativa della ve
nerazione come riconoscimento sion
della bellezza del
reale, il superuomo è colui il quale unisce il poi
"grande disprezzo" alla "grande mati
venerazione!; di-
sperazione e disprezzo verso le "piccole dive
L :zz0!, ma speranza creatrice e venerazione supe
le forme superiori di vita. "L'anima nobile cand

il tratto

il gioco Fuori

menti d'insı ficienza e di colpa rispet


to a ideali punitivi, rimanda al l'orizzonte dell!
innocenza come l'unico in cui
barathustrc
hi

nerazione come amore di sè e Lrasfigurazione del


la ricomposizione
mondu. L'elevato non riconosce altri ideali al di
mo, serietà e dan
fuori di se stesso, e può in tal modo costituirsi
«desiderio del corpo,
come leg slatore, creatore di nuovi significati.
more per la profondi-
Ma il cammino per giungere a un tale punto di
o sono", ricomprensio
eminenza non può che essere il distacco dal greg-
onte della terr jap
ge delle opinioni condi se, delle indubitate cer
divino, La transve
:: là solitudinà. E' nella suliltudine che 71
Lemporaneamente il su
filosofo dell'avvenire comincia a plasmare se stes
‘isentimento e la ca-
so, esponendosi anche al massimo rischio che è
Some sbrate-
quello di identificarsi al nulla distruttivo e sen
‘adda di liberarsi 42 3;
za ritorno, all'abisso medusiz zante „ Ed & per
:il'indifrerenza, del
cedere sempre meglio allo stato superiore, che il
nuovi sensi al di là
artista ha bisogno di incentivi dionis
luomo del risentimen-
di "droghe" che stimolino la sua ebbrezza
e atfermativa dell.
sionaria: in prima istanza, la m ica e l'arte:
o della bellezza
poi la gioia procurata da determinati elementi cli
il quale unisce ail
matici pacsaggistici, che così può a sua volta
nde venerarione': di
iventare immagine e simbolo dell'ideale di vita
le "piccole assenna-

superiore, L'elfetto "droga" è richiesto alla gio


e e venerazione versa

"L'antma nobifa condità e a ogni "specie di sud", "dove la vita

aaa": il athe ari-

» cioè il sioco fuori Midi dat bone e del mata, cite,


di
ra e di ipa rispet

1a all'orizzonte dell'
procede come un ebbro cartes i mascherato", perché

la conoscenza è anche terribile: bisogna pote

scire di senno" per saper tollerare "un sapere del

quale abbiamo peura, un sapere con il quale non va

gliamo restare soli, un sapere il cui ontatto


43
43
fa tremare; il cui sussurro ia impallidire"

E' l'esperienza nella quale la profonditä appare

vertiginoso abisso.

Anche in questo caso, i 1 raggiungimento del

l'ideale di vita liberata, © he appar Spe o pre- 2

sentato da Ni ssche quasi € ome un rovescio volon



taristico del negativo in po sitivo, richiede una Lal
5 mul
graduale conquista, un mutamento prog sivo che
i
è quasi un! niziazione a uno stile superiore di vi ng
44 sg
ta e di conoscenza . Il al:
ris ultato €È innanzitut-
innanzitu 4| dia

to una modil'icazione sostanz iale di se stessi che

instaura, per ciò ste +, un'immediata gerarchia

spi ituale a chi ha raggiu nto questo grado di co


cq

Lt

Freammeni Aoi Lem. 1845-1887, cit.,franm.


vi

‘autunno me

F 10 balzarse imp.
La

di imparare a danzare
ana imparato a fe nido a arm
e pr qualeo=

senor (ibid, ,
60

nosce za e chi non c'è arrivato malgrado lo


mascherato", perché

ile: bisogna poter "u cio

[lerare "un sapere del

con il quale non ve l sop. del diciume

umanità più atta e più chiara) ©


marne c'è
il cui contatto ci
chè tutto che eecelle è per
as = 4
fa impallidire' ne non per

la profondita appare o più. ero


i, ma per 11

chiari, più fungimirani più solitari, di


i raggiungimento del

le appare spesso pre-

‚me un rovescio volo

itivo, richiede una

nia progressive che

stile superiore
di vi

ıltato & innanzitut

iale di se stess

‘immed iata gerarchi


di vita superiore capace di
Così il modello
ito questo grade di co
in sè le angosce. ele sofferenze accan-
contenere

givia e alla speranza, che nasce da una


to alla
sulla pesant ;sza e sulla disperazione,
vittoria

e assennato adattamento, sulla quie


me sul facile

ta e complice no alità, dopo la fabulazione di Za

continua a esprimersi nei testi di Nie-


rathustra
forma di immagini, di similitudini. di
a camm tzsche in
propria panbe è gu
" (Ibid,,
. Tbid.,; framm. 7
simboli tratti dal mondo naturale. L'aspirazione

affermativa di Nietzsche si esprime nel linguag-

gio metatorico d fenomeni naturali e dei pa


gi più amati, per simbolizzare la tensione ricon-

attiva verso la vita, tale da non abbandonare sLa


la ragione e non ripiombare nell'indistinzione Niet
violenta del caos. E - secondo una notazione di
che
Giorgio Colli - è con questa immagine superiore

della vita, diversa da quella moderna che si com-


piace della propria impotente crisi, che occorre

confrontarsi, al di là dell'esito folle dell'indi

viduo Ni che: "Se la persona di Nietzsche¢ ata

ta infranta, ciö non dimostra nulla di lui.


contro
SCO

In cambio egli
x ci ha lasciato un'immagine
& diversa Las

dell'uomo, ed è con questa che dubbiamo misurarci


cid dl n sE eu; 2 ASI
noi! . Negli ultimi scritti di N tzsche appare

con chiar zra il nesso indissolubile, che è un la

bile confine, tra il lavoro della ragione e gli a

bissi che è chiamata ad attraversare: l'ideale di


una vita meno casuale, di una superiore saggez ZA,

at onda le sue radici in una dimensione tragica,


che ne è l'altra faccia, e che ne custituia

impossibili tà a pensarsi intatta, cumpiula, garan

tita da cadute. E' questa dimensione a costituir-

ne L'intrins linibezza, la mancanza fondante:

Dopo Niefzache, 1
naturale. L'aspirazione riconoscimento realizza le pos-
ma proprio questo

i esprime nel linguag- vitali meno illusoriamente e con meno via


sibili A

ni naturali & de tracotante finzione di una vita garan


pae Sag lenza della
zzare la bensione ricon- del suo sensa. La profondità di que
Lita comunque
tale da non abbandonare
regione inesplorata, nella quale l'individuo
sta
bare nell'indistinzione la posta in gioco
Nietzsche sarà risucchiato,
condo una notazione di addita. Gli occhi dell'
che la sua riflessione ci
sta immagine superiore un'immagine di Colli,
arma bifronte che, secondo
AT
ella moderna che si com da noi" 5 sono lo
isuardano indietro, lontano
ente crisi, che occorre la predominan
seuarde inaltuale che, abbandonando
l'esito folle dell'indi del presen-
za dell'interesse per le conlingenze
ersona di Nietzsche è sta della dimensione na
te, si volge all'esplorazione
ostra nulla contro
di lui. le immagini della vi
scosta dalla quale provengono
lato un'immagine diversa oprire paesa ulteriori.
ba, per
a che dobbiamo misurarei

tti di appare
dissolubile, che è un la

ro della ragione e

ttraversare: l'ideale di

una superiore saggezza,

una dimensione tragica,

e che ne costituisce 1!

intatta, compiuta, garan

dimensione a costituir-

+ la mancanza fondante:

A la; pe au. Nietzache, Milane


{7 COLLI, Son
IETICA DEL VIAGGTO EDEL F MINILE

Chi è artiata

pr Biose
dea » tentatore, rices di non yorremmo
convincere suno, poichè
onoscere
quale i1 diritto a esso: l'ideale
ci ! e per esuberant
giuoca con tutto quanto
inten; le,

o mena di
di un ima
sovrumano benesser
to spesso disumano,
ta la serietà terrena fino a oggi
» Tella parole nell'ae
compito, ice
come fosse la lore
dia = un iderle con cui, nonost ta
ia forse per la prii lia fa grande 40-
prima vol interr:
dell'anim la sua ¢
tra comincia, ,,"1.

Con la,tragedià, inizia l'opera della genta-


Togia! al crollo dell'edificio culturale dell'Oc-
cidente, fa riscontro, in un medesimo gesto deco-
struttivo, l'inaugurazione di una ricerc delle
1
di possibilità delle identificazioni
'JAGGLO EDEL FEMM INILE condizioni
diventa s imiotica, si apre al-
date. | Cilosofia

e alla ricostruzione della specilicità


l'indagine
materialità contestuale e si
dei linguaggi, della

I] monolita della ¥ Lt a,
snificante dei discorsi.

pluralità erfettiva delle vo


frammentandosi nella

che soggiacciono alle pratiche


tontä di potenza

sua caduta trascina cun sè an-


discorsive, nella

canonica dei campi della ra-


che La ripartizione
il quale
Cu-
s retolandone fondamenti.
ate rip gione filosofica;
della rappresentazione mimetica,
si, l'orizzonte
della cop dal modello, la
della dipendenza
vanni anch! esac in
rezza della verosimiglianza,

si legittimerà più mella


Crantumi: il sapere
ma ne apparirà la
modalità della (ri-lconoscenza,

tracobante hosmii
ideale con cui, rire fisionomia
F rima vo Le fa grande 4e- un nuovo mare, un allro orizzonte
il vero punto inte Pro, agli "ar
schiudono, con la morte del trascendente,
i ha
cominci. 1. è nec sario comprendere qua
sonanti dell'ideale

i tratti propri dei "ereatori", di


li siano
e la vertigine della nuova ‘tra
fermerà l'apertura
a l'opera della genea-
di tronte al mondo. “Chi meglio deli
gica" Libertà
ui o culturale del l'oe- è proba-
nea le caratteristiche dell'Usbermenach
Th medesima gesto deco- grazie
bilmente il lilosolo-arlLista, © l’arti
di LITLA ricerea delle 2 amembra-
del suo sentire e allo
all cedenza"

di Fr, MH: come arte,


Le volonté dl potenza
mento dell'io che ne ha fatto un "altro" nel-

la tradizione culturale occidentale, Duc ‘re tut-

Lavia non enfatizzare ingenuamente, sulla

scorta della biograi di Nietzsche suoi ul

timi seritti, La porlala di questo "sm mbramentu


=
dell'io! che pur gioca un ruola strategico

senziale lla filosofia di Nietzsche. Mantenendo

si sulla linca interpretativa che qui interessa;

terà ricordare alcune al'fermazioni di Nietzsche

omprendere come lo scarto dal linguaggio ca-

ato della metalisica e rifiuto dei crit

ri d'ordine propri di una rat scientilica non so

no da identificare tout court im l'illeggibilità

e il disordine dell follia. 1 rifiuto dell'arte

asciarsi imbrigliare in un dicibile Lroppe a-

tlico o troppo facile, sottoatà una volontà di

ignificazione allargata.

T1 pr ta deliberatamente inlrange i canuni al

la ricerca di nuov strumenti per costruzioni ine

dite:sil line è una conoscenza intensificata, da

nuovi punti di vista.La moralità dell'artista è più


be un "altro! nel- debole di quella del pensatore

ntale. Occorre tut-


Egli non vuole A_N pri
inte, magari sulla
alla vi conferi iplendore è
terprotazioni che
»sche e dei suoi ul metodi erisulta
In veri à non * rinunciare
esti ‘smembramento
più ef: opria arte,
olo strategico ces l'eptrenmo,

sche. Mantenent do della


egli
che qui interessa, creazione

mazioni di Nietzsche in op

co- per 8 appari

ifiuto dei crite-

ientilica non 50 l'artista non è affett da un puritanesimo della

con L'illegeibilita onoscenza: nell'arte si esprimono forze e sensa-

\l rifiuto dell'arte
zioni corporee, legate alla sensibilità fisica,che

troppo a- progressivamente epurate nel conoscere


sono state

istà una volontà di intellettuale.

anche nell'arte, Nietzsche vede u-


Tuttavia,
inlrange i na progressiva intellettualizzazione, che giunge

per costru rà all'acme negativa ne le opere di Wagner, Nell!

1 intehsificata; da 317 di Umano, troppo umano T, viene ana-

a dell'artista è più lizzata la dinamica mediante la quale il brutto,

il misterioso, il terribile del mondo vengono pro

apo umano |, Lr. it.

Es, so del
ere sivamenbe "addomesticati" dalle arti » e dalla
musica in particolare: l'i nquietante del mondo v ie
ne significato nel linguaggio artistico in forme
sempre più per: i: Ma questo progresso carr

sponde a un ottundimento della ec; pacit sensor

le’. "Quanto più capaci di pensiero l'occhio e 1!


vrecchio diventano, tanto essi si approssima-
no al limite al quale diventano inse sibili: il ga
dimento viene tre sferito nel cervello, gli stessi
organi del senso diventano ottusi e deboli". "in.
tanto si continua a dire: il mondo è più brutto
che mai, però aignifi un mondo più bello di quel
che sia mai stato. Ma quanto più l'ambrato profu-
mo del si snificato si perde e si volatilizza,
tanto più rari diventato quelli che ancora lo per
ipiscono: gli altri finiscono col fermarsi
brutto e cercare di goderlo direttamente, ©
che però non riuscirà loro mai”

Nelle riflessioni sull'arte di Uma tron-


po umano, uUn'opposiz une Forte separa arete
scien
za, con un'accentuazione "illuministica" del
lore conoscitivo della scienza, luttavia,

GTA

atto di
' san
M (ibid,
5, Thid,
la carather one che Nietzs-
dalle arti, e dalla notato Vat '.

fenomeno artistico, in termini


ietante del monde vie che confer al

- leccozione” - ccessòl!, sLac


artistico in forme edenza"

dalla moralità del sapere scientil'ico e dal


Lo pro Csso conii l'arte
preparando la totale aller
l'ossessione del Vera,
a capacilà soensuria-
la verità) dell'ultima f£
mazione dell'arte contro
naiero l'occhio e 1'
Rimangono uguali, nel passag
se dei suci scritti,
essi si approssima- - eter-
costellazione volontà di potenza
gio alla
no insensibili: il è designato il mon
no ritorno; Le i masini cart
rvello, gli s La connessione di diaposizio
do dell’artisticita:
tusi c deboli". "Tn- cc i lo stato laciullesen: l'artista
né artistica
monda 8 piü brucke la vita un fanciullo cun gio
'è rimas per tutta
ndo più bello di quel rermato al punte nel quale è stato
vinetto e si è
più l'ambrato profu + a n I a
che muta la
+
sua
collo dal suo impulso artistico.
e e si volalilivea,
nelle opere del periodo 1885
valenza filosofica
li che ancara lo per
il Fanciullo simbolo del
(88, Nello Zarethustea,
Vermarsi al
dell! innes iza culmine di
La più alta perfezione,
lo direttamente, €:
sapere possibile solu dapa la decostruzio
quel

ideologie della conuscenza: 'Innocern-


di tutte le
di Umano,
e oblio, un muovo inizio, un
za è il Fanciulla
separa arte
ante da sola, un pt molta,
siuoco una ruola ri
iuministica" del va
si. Si, per il siunec della cr
un sacro dire di
a Iuttavia, come ha ro dive si: ora le
zione, lratelli, uccorre un

spirito vuole la sua volonta, il perduta

Ga ry Ard volonté.
=, Umano, dLrogho umano, Oboes
mondo conquista per sè il suo mondo" a a

4 n à pi
à pe il monde", colui i
E' appunto il "perduto

trasfigurare la vita, fino a liberarla


che sapra
4 x = Li
+4 8 - secondo il mito di
di : tutte le sue verita, come
=
Es

- sapevano fare i\Greci: "Simonide can-


Nietzsche è
ai sudi concittadini di prendere la vi-
sigliav: d

un giuoco: la serenità era loro troppo no-


La come
che solo attra- 1
ta come dolore, ed essi sapevano

può diventare godi 3


verso l'arte la ste a miseria

Ma, come castigo per tale modo di vedere,


mento,
alflitti dal gusto di Favolegeiare che
furone cosi d
difficile, nella vita di ogni giorno,
divenne lora

liberi da menzogna e finzione. Ogni popo-


tenersi
gusto della menzogna e in
lo poeta ha un siffatto
; anche
i
l'innocenza"
19 B
sa pe di più ha

nbe nello scritto "il


meno import

un motivo centrale della tarda rifles-


luminista"

nietzschiana sull'arte: operare arti


sione

mente vuol dire lavora una Lras-Tormazione,

scegliere, ordinare, t espingere, mette-


vuol dire

re in prospetlLiva.l'innocenza terminale del fan-

1lo richiede il fare severo, paziente e inces-


il
sta +. L'inno 12a qualcosa che
sante dell'art

9, Cost narfò Laval


Milano 1° à Te UD
2. Umano...
Lbic.,
e quindi la
è la menzogna più sottile,
AL crea,
mondo". perciò, se un mi
alta capacità di significare:
più
sr il mondo", colui in un inizio luminos
to filosofico 10 colloca
fino a liberarla come storia dell'es
a,
erve per dire il decadimento

- secondo il mito di F icamente & un fine. Nell’eterno


sere, antropolo
monide con- Nietzsce e, l'arte cc volont
torna dei testi di

prendere la vi- che l'estr nizzazione dell'an-


di di p enza non sarà
| esitu coerente de
era loro troppo no- pathos de la conoscenza,
tico
vero: iridescente men-
attore del
ano che su l'incondizionato

a può diventare godi zougna.


- superi ici e
ale modo di Cade la dicotomia profondità
che l'organiz
o ditavoleg | a logica di disvelamento
deperisce
rest i ancora vi
vita di ogni giorno, crediamo più che verità
za: "No
dosso |...}- Si
Ogni popo- tolgono ji veli di
finzione. rità, se le si

il pudore con cui la


i della me zogna ın
dovrebbe onorare maggiormente
Lo enigmi € v ariopinte
nocenza" .Ma, non natura i è nascosta sotto
donna, che ha buo
' la verità è una
ite nello seritto certezze. Forse
le sue ra joni
tarda riiles- per non far vedere
: della ne ragioni
ela matrice la razione iden-
operare
in una fede grammati
una tras-formazione, tificante è nel linguaggio,

supposizione che s0
2, respingere, mette- che si estende alla
cale
vi sia una £
à terminale del fan- mi fenomeno
conoscenza. Anche Dic
o, paziente © prire, garante di retta
la più pura la più po
che ST naticale,
senza è qualcosa na struttura

di M. Montinari, alla aecone


ir, Le gaie acier Prefazione
tenziata predicazione del soggetto. Ma una volta

che "la v hia donnac ola truffatrice" è stata

smascherata e la fabulazione del mondo "vera"

costruita nella sue sequenze narrative, i signi Fi

cati bloccati nella subordinazione sintattica del

la metafisica sono rimessi in gioco, disponibili

per nuove fabulazioni non monoteiste, in cui il no

me dell'Es ere non sia il significato di tutte le

proposizioni. D'altra parte, la crisi della sin-


tassi metafisica della conoscenza apre un orizzon

te d'incertezza e di sperimentazione alla i losao-

fia, e la costringe a tentare nuove strade: se


"noi ci troviamo oggi in realtà nella difficoltà

di non avere a disposizione una Formula per i no-


stri concepita edi dover trascinare € 1 noi le vec
13 =
chie € tegorie" , l'appropr iazione delle molte

plici forme "del poter-essere-altru Vinanche

poter- 'inotrebbe riaultare un modo di

pensare i una disposizione da cercatore.

E! a partire dalla parola "qualunque", dalla

parola non ident.iVi ta nella metafisica, dell'ir

1 E' una vari al te


filosofia del Cremuicofo di

4. Frammenti postumi 1887-1888, tr. it.


metta, Milano 1971, fr.
ggetto. Ma una volta differenza morale che può nascere un altro mondo

ruffatrice" è stata e delinearsi altre logiche.*Se per la lilosofia

«del mondo "vera" ri- del Logos, l'arte era solo una menzogna, la mes-

narrative, i signifi sinscena di uno sviamento, la commedia seducente

azione ntattica d di un errore, il info effimero del fittizio,

n gioco, disponibili con Nietzsche non sono più |! sere, il reale, il

noteiste, in cui il no vero, perchè il "concetto" di finzibne {Faàbulaz

gnificato di tutte le ne, menzogna) slugge al discorso della Verità, u-

na volta che la verità isiarivelata a sua volta fic


la crisi della sin-

cenza apre un ot Lio, il dire di una parola qualunque. Il vero & ciò che

ntazione alla filoso- se ne dice,non nel senso dialettico che la fictib a

e nuove strade: sa vrebbe la verità nel Logos,ma nel senso che si tratta

lta nella diflieultà di unmedesimo dire, di un medesimo lavole are, ‘di

una Formula per no- un mecdes imo mettersi in sc na.E!' manto fa vedere 1'

nare con noi arte,nel costante rinnovamento delle sue manilesta

iazione delle molte- zioni efifimere,nelle sue mascherate che (non) nascon

e-altro e finanche del dono {il} nulla,perchéè non esistana aldifuori degli

e riauftaro un mo di effetti e non hanno una struttura tale da prescrive

izione da creatore. re a un'univoca decodificazione. Nell'arte, non vi

ge il criterio dell'analogo come forma di coeren-


la "qualunque", dalla
za in cui l'identità si Lrova confermata nel
a metafisica, dell'in
petizione dei sinonimi. Nella ripetizione del di-

venire e nell'oblio del ritorno, inve '@, le lacu-

fi idoli, ne e le distor ioni; le soppressioni e le cancel


‘apparato erithi
lazioni del testo metal'isico diventano il palinse

1888, tr. sto della volontà di potenza: leggervi, è compie-

re la traversata genealogica che in controluce fa


affiorare quell'altro - quelle possibili ba - ir

aplorate del simbolie D

Tlimythes è dire anter ore all a sci

ne vero-f also, arte-ratio. A questo pun to, la pe

culiarità così rivendicata dalla fi

Lose ia n ei confronti della letteratura viene me


punt
Ils uo deperimento teorico Lrova u na
de cal
olare, quello stile così poco
ri pi
fico" che farà giudicare Nietzsche un p oeta

Costa che un wwe. e che all'inizio

rerà alle ue opere attenzione suito piu

presso gl i artisti che in campo filosoli co. Bisa

mera ate endere Heidegger a sua volta resa sen

ll'ascol dei poeti, per incominci

a pensare l'inaudito di Nietzsche: che,

quanto al la jilosofia, non si tratta che di let

discorso filosofico è u n genere


rata
Lt atura!

La + mo u Than
del myth va, Già nella Naacita de

ra un ris ultato acqui sia pure ne quadro vers

schopenha ueriano dell'opera: la condan na della

più alla forma d'arte; bragedi in quanto

"qualcosa di assolutamente irrazionale, corn

ed ef- me. #
se che s émbravano essere senza effetti
irred
fetti che mira FATLO isere senza caus

bhe Gil tutto era variopinto e vario,

indole a ssennata doveva riuscire


te, M
mentre P er le anime € tabili e
bilitä - ine- rà una miccia pericolosa"lf, dà luogo a un nuovo

genere letterario: il dialogo platonica, ‘che, pro

“Gore alla scissio


dotto dalla mescolanza di tutti gli stili e le for
questio punto, la pe me esistenti, è sospeso a metà fra narrazione, Li
ivendicata dalla
rica, dramma, ira prosa e poes 'a questo
Lteralura viene ml
punto che l'arte diventa dialettica e la Lragedia
o trova una serit
decade, Dunque, se la rappresentazione è comunque
così poco Filoso-
riproduzione di qualcosa di già dato, l'idea o un
‚sche ı poeta piul
asserto etico, e, insieme, le rappresentazioni del
all'inizio, assic
l'arte e della Filosofia derivano dall'oblitera
ne è seguito più
zione di un mede io impulso immaginativo, di una
sn filosofico.
Forza poetica vitale, la questione è liberare la
sua volta reso sen
forza di molteplici lorme dallo stretto reticolo
; per cominclare
del Logos.
„sche: che, in fondo,
Non è che sempre l'arte possa essere conside
i tratta che di let
rata come il totalmente altra dal Logos: l'arte
lice è un genere
non & un'essenza, cpocalmente pr senta tratti di
ta de a tragedia e
versi, benchè la sua caratteristica maggiore sia
ia pure nel quadro
rispetto al linguaggio della razionali-
la condanna della
tà, e la prossimità alla dimensione ca porca e im
.ragedia, in quanta
maginaria, La coerenza richiesta all'arte è dior
razionale, con call
me, : e ciò che es pres snta rivendica la propria
nza # fetti ed ef-
irrealtà, o la capacità di ea ozionare olente-
senza cause! inol-

e vario, che a un!

uscire ripugnante,

ali e. sens ipili ‘e-


mente. Ma l'arte, che è comunque la forma del si

bolico storicamente assoggettata al primato razio

nalistico, me va indenne dalla contaminazione tb

retirzante. E' necessario perciò indagarla più da

no, analizzarne le forme, compiere la gencalo

gia delle forze artistiche: occorre lare dell

stetica una fisiologia.

‘arte e Lt auo pubblico

Lo spazio di d 1: zzazione proprio dell'ar


te, per cui anche al colmo dell'emozione e dell'i

dentificaziene, non si tratta che di un gioco e-

stetico, è il luogo dove si gioca lo specifica ef

tto artistico.VIl tentativo di "essere reale" da

parte dell'artista, procede da un profondo misco-

noscimento del ruolo che l'opera d'arte adempie:

l'esito dell'ultimo(Wagnér lo mostra chiaramente.

La nichilizzazione della musica di Wagner è con-

nessa alla sfiducia nell'autonomia dell'arte: il

porsi sotto tutela della filosoiia di hopenhauer

comporta una modificazione del giudizio circa il

valore e la posizione 1
della musica. Ma l'innalza

mento ~ifosofico della musica, che "parla la lin-

gua della volontà medesima, cavandola immediata


ique la Forma del sim ! cone la sua più vera, ori
mente dall''abisso
a
ata al primato ginavria e più diretta rivi , signijicain

la contaminazione teo l'arte espressione di altro, porta


realtà rendere
ciò indagarla più da voce della metafisica; "ventriloqua d'Iddio"

compiere La genealo Con Wagner, per il tramite kantiano e scho-

sccorre fare dell'e- penhaueriano, si realizza una singolare convergen

za tra le esigenze che un'opera d'arte deve soddi

afare secondo la filosofia, e le attese dei frui

(Kant, nel selezionare per il bello pli at


tori,

tributi propri della conoscenza, l'impersonalità

la validità universale, parla cancellando ciò


e

veramente artistica fa emerge-


che un'esperienza
zione proprio dell'ar
re: il coinvolgimento peculiare che si verifica
ell'emozione e dell'i
fruizione di un'opera d'arte. ha
nella
a che di un gioco e-
detto Kant - è quel che piace in guisa€
ico ei
sata, Disinteressata! Si confronti questa defini

zione con quell'altra espressa da uno ‘aspettato


da un profondo miseo-
artista vero - Stendhal, che chiama il bel-
pera d'arte adempiet-
promesse de bonheur, Qui è comunque rifiu-
o mostra chiaramente.
tata e cancellata proprio quell'unica cosa che
ica di Wagner
Kant mette in rilievo nella condizione esteti
onomia dell'arte: il
fe dénrintéres amen. . Analogamente a Kant,
osofia di Schopenhauer produzione
ner nell'ultimo periodo della sua
lel giudizio circa il

musica. Ma l'innalza-
lencafogia della morale, tr.
sa, che "par a lin-
Milano 1976 13/4 pi LIL,

vandola immediata 19, Ibid., par. 6.


privilegia l'ideale ascetico, in cui traspa
stica

re il senso di vertigine provocato da 11'"irreale'

dell'arte, e il conseguente desiderio di sicurez-

ga, di conversione, di salvezza, € «x i facendo,

si colloca nel punto di vista dello spettatore.

tratta di un'inversione ¢ipicamente filosofi

ve si verifica quellleteronomizzazione; dell

stico che caratterizza il ‚cent rism "Kant, al

pari di tutti i filosofi, ‘e di prender di

ra il problema estetico partendo dalle es

(del creatore), ha medit to sull'ar-


dell'artista

sul bello unicamente dal punto di vista del-


te e
€ con c ha inavvertitamente ac
lo 'spettatore!,

Lo ‘spettatore! stesso nel concetto di 16


colto
26 itorno a questa critica principale c
Poo! a E
si organizza l »stetica nietzschiana,

Nella Prefazione al Caso Wagner, Nietzsct

lega una questione di stile alla questi

cena dell'etica, il rapporto di bene e male.

nel proprio tempo nella logica epo-


serivendosi

cale di cui pure ha delineato possibili super

Nietzsche, misurando con il

ner, descrive una clinica della dée

di giudizio estetico: "Attraverso Wagner la


vello
parla il suo più intimo Linguaggio: ne
modernità

bid.
cela nè il suo bene nè il suo male, ha disimpara
‘tico, in cui Lraspa
bo ogni pudore di se stessa. E viceversa, si è qua
wato dall'"irreale"
si fatto un bilancio sul val ore della modernità,
mi

iderio di sicurez-
quando & i è messo in chiaro, dentro se stessi, il
4, € cosi facendo,
bene e il male di Wagner".
dello spetbatore.si
In questa Prefazione ricompare l'artista-fi-
imente filosofica, do
losofo; colui che sola può comprendere il sedimen
izzazione) dell'arti-
to filosofico dell'arte, i debiti dell'estetiec
vcentrismo. "Kant, al
TLE confronti di normative trascendenti. Di fron
sce di prender di mi,
a un'arte necessariamente "dialettica", che fx
te
ide dalle perienze
da su altro il prop u potere significante, Nie-
la meditato sull'ar-
tasche cerca di restituire all'arte il suo spec
punto di vista del-
fico e la sua insc ituibile forza.
inavvertitamente ac
traversata dello stile della décadence che
La
rel conceblo di 'bel
Nietzsche compie nel Caso Wagner po: iede una por
-itica principale che
tata retrospettiva, e la diagnosi stilata in que-
schiana.
sta opera non ia che assumere sullo la parola fran
fagner, Nietzsche c ol
cese una sintomatologia Là analizzata preced nte
lla questione prin
mente in Afdità del bene e del e nella Genea
li bene e male. In-
fogia della morafe. Decadence è un termine che cc
e nella logica epo-
la prima volta in una lettera a Carl Fuchs
pare
possibili superamen
nell'inverno 1884-'85 da Nizza, ov'è contenuta tA
n il "caso" di -Wag-
FLLE l'idea sviluppata nel Caso Wagner: la deca-
La décadence, ma a li
denza del melodico, il peso sempre maggiore
Attraverso Wagner la
acquisito dai particolari, l'uso di mezzi retori-
io: non

ci nella composizione musicale, l'istrionismo. 30


no qui indicati come procedimenti, tipici del Tri

stano, che si svelano sintomi di tutta un'arte in

dissoluzione. Nietzsche riprende quasi letteral-

mente formulazione di Paul Bourget "Un style de

décadence est celui où l'unité du livre se décom-

pose laisser La place à l'indépendance de la

page, où la page se décompose pour laisser la pla

ce à l'indépendance de la phrase, et 14 phrase pour


laisser la place à L'indépendance du mot" .eIn op

posizione all'autonomizzarsi del particolare e del

l'irrelato dalla totalitä, Nietzsche parla di

"grande stile".

Nel Caso Wagner, Nietasche serive: "Da che co

sa è caratt rizzata © ni décadence letteraria?Dal

fatto la vita non risiede più del tutto, La pa

rola diventa sovrana 6 spic sa un salto fuori del-

la lrase, la Frasé usurpa e offusca il senso del-

la pagine, la pagina prende vita a spese del tut-

bo, hy - tutto non è più tutto, Ma questa è L'alle


22
goria di ogni stile della décadence" .

Nell'arte decadente di Wagner la logica, la

superiore unità e necessità dello stile, cede il

bene rie,
Par IT
LÉ Caso Wagner, tr. it. di», sini, Milano 1970,
per.
89

nti, tipici del Tri posto alla (retorica: è un effetto retorico quello
di tutta un'arte in promosso nell'animo degli ascoltatori. La musicaè
de quasi letteral- soppiantata dal teatro, dalla scenografia; il com
Bourget "Un style de positore, è piuttosto un hiatrio e un commediante
du livre se décom- La disposizione retorica, anzichè artistica in sen
‘indépendance de 1a so proprio, rivela nella subordinazione al con
pour laisser la pla senso del pubblico, anzichè nella sottomis ione
el la phrase pour
alla "superiore normatività" dello stile. Così 1!
21
nee du mot" ‚In op
amplificatlio, la ripetizione, l'insistenza sui det
el particolare
e del tagli, altro non sono che manifestazioni di un e-
etzsche parla di fomentare, che di volta in volta è il colore, il

movimento, il suono della musica, ritenuto suffi


e scrive: "Da che co ciente a ottenere effetti artistici. Il volere ot
ence Lletteraria?Dal l'effetto a ogni costo, nella musica wag-
tenere
più del tutto. La pa neriana comporta la "retorica teatrale", lo "stru
un salto fuori del mento dell'espre one", il "potenziamento mimi-

fusca il senso del- co": in altri termini, un'eccedenza di espr


ta a spese del tut- tà, la cattiva ideologia dell'ispirazione, d

Ma questa è L'alle spressione istintiva. L'elementare è quella pul-


2
lence à
sione espressiva che non riesce a giungere alla
sner la log + ‘Ja forma, in quanto non filtrata dalle misure e dal-

‘lle stile, cede il l'artificio, dalla scelta e dall'imposizione che

soli consentono la costruzione di uno stile.

"Inquietante" è per Nietzsche tale dec


chofogie contemporeine,
zione dell'opera d'arte: la scissione della "Far-

ma" dal "contenuto", il loro autononizzarsi che li


ostringe a lorzale giustapposizionti, © a un'ancil

larità del mezzo arbistico nei canfrontT dell'"i-

dea", non solo dissolve l'arte in quanto inscindi

bilità di forma e contenuto, ma libe ‘A pericolosa

mente l'istintualità, l'"irrazionalit ' dei Frui-

tori . La poet che Nietzsche descrive qui n

Acoto degft idoli a proposito dei fra-

i Goncourt, si potrebbe chiamare "naturali-

smo": l'atomizzazione della vita psichic della

vita sociale producono come ritle un ispec-

chiamento" frammentario, un'ansia di realtà, di do

cumentarismo propri di una percezione da "piccoli

A parigini". Vi mescolano morbosit

ipre a quattro passi dall'ospedale") e moder-

nità metropolitana ("Nient'altro che problemi mo

derni i, problemi assolutamente da grand


24
ta") 2
m
l'analisi nietz chiana del fenomeno Wagner
bi
può ere considerata un corrispettivo delle ana

di zale
UE! pieno

aq

obbedi
son si

nar. Adel Caso Wagner, cit.


91

lisi della poesia di Baudelaire, e non solo per il


ni, o aun'ancil
fatto che Bourget si riferiva a questo poeta nel-
fronti deli?4-
la sua descrizione della psicologia decadente. Co
quanto inscindi
me più tardi Benjamin, Nietzsche rileva l'impor-
bera pericolosa
tanza che lef{masse)cuminciano ad avere quali de-
lità" dei frui-
stinatarie dell'opera d'arte, Hugo, il gemello di
escrive qui e

Se Wagner in campo letterario, è colui che per pri-


posito de
mo, consapevolmente, assume come interlocutore e
are "naturali-
protagonista delle proprie opere la folla,
sichica, della
La sensazione di essere derubati della espe-
so un “rispec- È
rienza, propria della modernità , che Baudelaire
di realtà, di do
desc » trova il suo corrispettivo in quell'os
ane da "piccoli
sesslone di realtà e in quell'ansia di redenzione
Lana morto sità
che dovrebbe certificare ai soggetti di essere an
dale") e moder-
cora capaci di vila, di esperi ‘e sen
he problemi mo-
da grande € t sazioni. E' quanto si trova anche nella diagnosi

di Nietzsche: esiste un'afi nità elettiva (ra Le

masse e ciò che è caotico, pas ionale, oscuro, "su


nome no Wagner
blime", profondo, sbalorditivo, o "naturale". Wax
Ltivo delle ana
ner confeziona il prodotto che le masse reclama-

no, Esaminando i caratteri psicologici del pubbli

co & i Lratti estetici delle opere wagneriane,Nie

tzsche stila il referto del male che allligge L'

arte: la mancanza di s iso dello stilé, "Il bello

25, Cfr. Ww. REN. N, Di afcunt motivi ui Baudefatre,


Cade Wagner, Angeluà nova, tr, it. di Rk. Solmi,
lo sappiamo. A che la
dunque Dal
ha le sue dilficoltà,

bellezza? Perchè non invece il grande, il subli-

ma, il gantesco, quel che muove le masse? - Ban

cara una volta: è più facile essere giganteschi ut


26
che belli; lo sappiamo noi..." . 1 wagneriani - dq

"adolesc :nti tedeschi, cornuti Sigf + "Nereti-

ni della cultura; piccoli apatici, eterni femmini

ni, quelli che hanno una felice digestione, insom

ma il popofo" - sono malati che abbisagnano di u-

n'arte morbosa. L'isterizzazione del teatro e del

la musica si mostr nella convulsione delle pas-

sioni, nel sovraecc ‘amento dei sensi, nella ne-

cessità di droghe e stimolanti, nella caratteriz-

zazione psicolo ca dei personaggi - "una lle-

ria di malati" -, Ma, appunto, l'isteria reclama

un palcoscenico, degli spettatori, e un Caglio-

stro: "Wagner est une névroae!, IL suo successo è

"un suece o presso i nervi e quindi presso le don

ne": L'hiatrio è un ciarlatano che con gli effet-

ti della sua musica sopisce e al tempo stesso ali

menta la degenerazione psichica Jeeieiorno si fa

denaro soltanto con musica malata; i nostri gran-


Ja.

A Tali i per
di teatri vivono di Wagner i

TÉ caso Wagner, cit., par, ©.


Ibid,,
5. A che dunque
la Donne e artiati

rande, il subli-

l'arte, nel discorso di Nietzsche, comporta


> Le made? - E an
al femminile come orizzont e
in cui può
sere giganteschi ino sguardo

la questione esteti va. Al di 14 della


. I wagneriani - delinearsi

misogina, nella figura della donna v


sigfridi", "cret retorica

ciò che costitulsce l'artistico per ec


i, eterni Femmini in luce

così come anche - nell'isterica - la €


digestione, insom lenza,
patologia di ciò che si designa come de
abbisognano di u ziune e la

perciò nel Femminile è racchiuso l'eni-


> del teatro e del cadenza:
del valore della creazione per €
lsione delle pas- gma inquietante

sensi, nella. ne- cellenza, l'arte.

nella caratteriz- ha di mira un pubblica femminile o fem


Wagner

"una galie- quando compone i suoi miscugli di bru


mwi - minilizzato

l'isteria reclama e innocenza, > i "mostri magnif


È i-
talitä, : morbositä

i, e un Caglio- di epoche pre storiche e nervi di do


ci, con corpi

Il suo successo è podomani"", che accendono languore € bei sentimen

uindi pressu Le don nelle denne. Ma l'interpretazione wagneriana


ti
che con gli eliet- della sensibilità decadente occulta,
dei bisogni
| tempo stesso ali di Nietzsche, proprio lo specifico dell
a parere
"Oggigiorno si fa per art , +
il " re
"grande stile",
a i iu &
arte. L'arte
ta; i nostri gran- più dal suo connotato sessuale e attivo,che
gnata

stilistici identificabili in precise €


da tratti
poche storiche,

25.06 x
metta, Milano
che egli au vran

Za

mode

rice

che

dell

eno
Il femminile delle rappresentazioni wagneria
sere
ne è ‘interessante in t eatro", "moderno": qual-
di ambiguo, inde di @
cosa dibile, come L'ibrido fra
uoma e donna, fra criti co e artista, tra un corpo il 4

"pred storico" in cui pe rmangono i segni di erude- vice

li as soggetltamenti e di pulsioni primordiali, € dell

nervi del futuro, ultra sensibili, divinabe in- nismi

ve pi
soddi sl'atti. Questa dup licità si oppone alla ‘eran

de pa ssione": quest'ult ima @ la forma di

salut ec, in cui tutti g1 i elementi della psiche so

no ri condotti a uno sti le unitario, a un'impronta


cocrente della volontà, mentre "il contrasto del-

le pas sioni, la dupli ità, la triplicità, la mol-

teplicità delle ‘anime in un sol petto! [è] molto

malsa no, rovina interi ore, disgregante, tradi-

sce e accresce un inti mo dissidio e anarchia, a

meno che una passion e diventi alla fine so-

Ibid. f
vrana" # Sono invece la dispersione, l'incerte
ci

ano pure
ya. l'anarchia, il morbide, che caratterizzani

delle opere d'arte, che accog


moderno fruitore

nella sua particolare ultica un prodotto


riceve

che può innescare un proces d'intensificazione

delle sue percezioni.

In una situazione "sana", la vita psichica

intellettuale - del fruitore dovrebbe «


cmotiva e
entazioni wagneria acolo ww attende
re come un accogliente ricett
(| ‘moderne’: è qual
di essere fecondato dalla fanl sia dell'artista:
., come l'ibrido fra
dimento del protano hon va 1 di là del
irtista, tra un corpo
cocitabilità in cui acco io l'irruzione
tice di
mo i se gni di crude-
della "dote antagonista! . qui cone nell'anta
joni primordiali. e
sessi: "dall'artista € da non si de
nismo fra i
nili. divinatori, in-
che diventi dont i che ijueva e con
ve preti
i si oppone alla "g il
cepisca'" . L stetica filosofica rappresenta
la suprema forma di
ricettivo e "iemminile", la speculazio
versante
enti della psiche
Liva sull'arte, la fantasticheri
itario, a un'impronta quanti si
te. Nella misura in cui, seconto
re "il contrasto del- tra l'idea
la modernità la contaminazione
a triplicità, la mal- e l'impulso formati-
la riflessione
so] petto! [a] molta
vo, è un dala di latte

disgresante, tradi-

ssidio anarchia, a anche ca nant

enti alla line sa-

ibid. fr. (1574


. Jhich, tra (RER
nile, quanto solo i
le ioro es ze de
osofia è man o L'arki
quanto pr de, un errore neces
incominciasse nuov amente a
rebbe con ib un errore — egli no
e guardare qtto, deve
ssere ine e
"moderno".

Tuttavia, i caratteri psichici di eccedenza

propri dell'artista, non sono che un diverso gra-

do di condizioni psicologiche che potrebbero an-

che manifestarsi come stati morbosi. La "grande

che si manifesta nell'artista presuppone


sia verificata un'interpretazione e una mes
sa in prospettiva particolare di stati mentali e
usualmente giudicati eccezionali omorbosi.

In questa come in molte altre occasioni, Nietzsche

indica chiaramente l'impossibilità di una distin-

zione assoluta di sanità e malattia: "si tratta di

gradi - la mia tesi in questo caso è che ciò che

oggi si chiama 'sano' rappresenta un livello infe

riore di à che, in circostanze lavorevoli, 4a-


x 35 i
rebbe sano.,.! . Salute e malattia sono interpre

. Thad,
3: Th; Cri 14 frei È

£4ia non sono niente di Imente di


incipi o
La costellazione psicologica
tazioni contingenti.

è costituita da una "sovrabbondanza


dell'artista
questo, ©
produce un senso di ebD
energie e di linfe", : che
perchè l'artis di E
Îa- sì tratta di un accrescimento
se stesso, brezza: in fondo,
lare indietro, mimetico, "come €-
di forza, di un abbellimento
E! cosa che
vittoriosa, di un coor-
enti è meazo e spressione di una volontà

di un'armonizzazione di
dinamento intensificato,
di una spinta di gravità
tutti i desideri forti,
; „34
eccedenza vr li perpendicolare" È
ichici di infallibilmente
ossia la formazione sti-
che un diverso gra- La semplificazione,
& con eguenza di un senso
an- si esercita ed
che potrebbero listica,
spie gamento v itale intensifica
orbosi, La "grande di forza) di uno

di pari passo, ma solo ne


presuppone to: forza e forma vanno
‘artista
mes manifestazioni vitali dell'eb
:rpretazione e una l'artista. Dove le

mentali € sessuale non sono ricon


+ di stati brezza e dell'eccitamento
omorbosi. di uno stile, comportanto "tanto
sccezionali dotte all'unità
asioni,Nietzsche parziale illibertà, di allucinazioni
oc sintomi di
bilità di una distin- di raffinamento della suggestione,quan
dei sensi,
"si tratta di vita (...} L'estremo esau-
alattia: to un impoverimento di

è che ciò che le nature morbose dupo le loro ec


o caso rimento di tutte
livello inte ha niente in comune con gli
senta un centricità nervose non

anze favorevoli, #0

lalattia sono interpre vivente e ilproprio ©

5 vecchie sa dicerie
ste due forme di tenza
In r ta,
grado: l'esager one, la sproporzio
nee di
eni nermali combitu Lo
stati dell'art + che non ha da eau

epoche buone..." È

del l'arte comporta un


La forza comunicativa

esibizione: come nella "gara dei sessi",


tanto di
della bellezza è uno stimolo af
la manifestazione

renda disponibile. Bellezza eso


finchè l'altro si

il proprio desiderio de-


praflazione nell'imporre

indistinguibili nella sottile


bordante diventano
delle immagini esercita Sl
violenza che il mondo
al gioco inestricab ile
chi le contempla, grazie

suggestioni, Ma in questa sopraflaziene


delle
non si verifica soltanto la sublimazione
È i db
i sessuale + ben
dell'eccitamento e del godimento

ore i l'arte realizza latra


uno

detinizio morali che fondano l'


sgressione delle

filosofica culturalmente dominan-


interpretazione

mostrando che la partizione delle facoltà è 1!


Le,
del soggetto, il suo dispor si
inganno costitutivo

di rass3 curazioni, Tn realtà, nell'indivi

iacoltà è una costruzione ideolo-


nità di diverse
37
precarie ‚che l'effetto dell'ar-
gica delle più

354 Ibid, fr.


"Gli art

non €

Nefélidecfogia inconagpevote.
Nietzache, Adorno, la-
te smaschera con una singolare efficacia conosci-
ha da esatere le sue
tivai questo,
I 3 tra l'altro, vuol dire che l'a

i più efficace contromovimento della verità. Co-


comporta un
dell'arte
sì, possono risultare “intrecciati fra loro sta-
sella "gara dei sessi",
ti che avrebbero avuto forse ragione di restare
è uno stimolo at
llezza
tra loro estranei, Per esempio l'ebbrezza religio
Bel Lezza e so
sponibile.
sa e l'eccitazione sessuale [due profondi senti-
propria desiderio de-
1
menti, alla fine quasi estranei coordinati. Che co
nguibili nella sottile
sa piace a tutte le donne pie; vecchie e giovani?
immagini esercita su
e
Risposta: un santo con belle gambe, ancora giova-
oco inest icabile
pus yee
e-
ne, ancoraidiota...)" .
sa sopratfazione
Se dunque l'arte - come la verità - è inserit
Itanta la sublimazione

sessuale , ben ta nella logica della differenza sessuale , il


imento
alirzalatra Luogo del Femminile acquista una centralità Forse
sé L'arte Fr
: Le 9 eer 40
che fondano 1° insospetlala nella riflessione di Nietzsche . Al
ni morali
dominan- di 1À delle definizioni ironiche, malevole o pie-
i culturalmente

izione delle Facoltà è 1'

il suo dispor si
oggetto,

Ibà; nell'individuo 1 tu-


14 [11
una costruzione ideolo-
Tate poetiche dell'art

dell'ar- ole togl mo. la


. che l'effetto
in le, che cosa resta
della mus L'art pour art forse: il vir
rang, dispe nel & Loro

aq hanno Pa il resto (Thid. ‚fr.


esubers ergi:a ani-
sou niet one si- dipar

Tbict in quan
or pens nile
inconsapevole. Lo conne Fperonà. Les
efflidectogia
Nietzache, Adorno, Ns atyfes de Metzache,
uar,
verso le donne, la possi
to

stessa dell'arte differenza sessua-


bilità

le.®Flementi femminili sono perciò indispensabili

perchè si dia creazione, Vi è, preliminarmente;

un'afiinità tra la donna e l'arte: nell'arte

sercita al massimo della potenza una dissimulazio

in cui eccelle la donna. Il distanziamento dal


ne

La naturalità, l'assoggettamento dell'immediatez-

è l'artijicio necessario all'arte per diventa


za,

re tale, cosi come alla dor na per vivere ne m

uomini: si tratta di un riauftato ottenu


do degli

to in un lungo esercizio, nella mimetirzazione,

nel calar in una parte, L'"ecc esso di facoltà

di adattamento di ogni genere" definisce le donne

come le commedianti per eccellenza, a cui la ma

è indispensabile per la sopravvi enza.la


scheralta

l'ingenuità, la fragilità mini


apontansità,

maschere per le donne che "si tdanno! anche


sono

quando - si abbandonano...,".

"La donna & cosi artista...". Ma chi

Coloro che occullano La naturalilLà. L'ac


artisti?

in diatans delle donne è ciò che consente lo-

potente incanto. per questo che la


ro il più

è ostile alla verità: "Che importa del


donna

alla donna! Nulla, da che mondo è mon


la verità

della veritä estraneo, ripugnante, o-


do, & piü

stile alla donna - la sua grande arte è la menzo-


101

he coniigura la possi gna, a massima delle sue faccende è l'apparenza

a differenza sessua- e La-bell: a" „ L'allontanamento dal naturale a

perciò indi spensabili favore di una messa in prospettiva, di una "bella


è, preliminarmente, innaturafezza"” mostra come, già per i Greci, l'ar
‘arte nell'arte si €
te nun avesse come fine la catarsi, ma il eodimen
enza una dissimulazio to estetico prodotto dalla stilizzazione, dalla de
11 distanziamento dal
formazione del quotidiana:
ento dell'immediates-

i all'arte per diventa


Ova
ia per vivere nel mon- atteggiamenti eloquenti e insomma u-
la vita si
li un riauftato ottenu
e l'uomo reale
mimetizzazione, ramente le helle parole,
iella
natura è gibo
di facoltà

pe" definis le donne

Llenza, a cui La mar

=p la sopravvivenza.La
Nè va dimenticato che alla creazione artisti
a fragilità Femminili
ca è indispensabile un'attitudine di tipo mater-
it 'danno' anche
che "si
no, IL rapporto artista-opera è spes s0 paragonato

da Nietzsche a una maternità; in particolare nel-


ta..." Ma chi sono gli

L'ec l'alorisma 72 della Gala aclenza, intitolato "Le


no La naturalità.
la- madri » nel quale l'amore materno è accostato al-
è ciò che consente
La l'amore dell'artista per la sua opera. "La gravi-
E' per questo che

à: "Che importa del

Ja, da che mondo è mon

‘aneo, ripugnante, &- A1, Afdifà def bene e def mafe, tr. it, di Fr. ini,
Milano 1964, par 232
srande arte & la menzo- £?, Le mie aclenz rte e natura!",
più milt, più caute, più
danza ha reso le femmine

contente di soggiacere: allo ste o


timorose; più
Llo spirito genera il carat-
modo la gravidanza

che è affine a quello femmini-


tere contemplativo

le: sono le madri maschili".

necessaria unione di elementi ma


E' una tale
la presenza di questa diffe-
schili e femminili,
della mente, che determina
renzialità all'interno

dell'artista, come forza di appropriarsi


la forza
gli serve - e dunque una forza ricetti
di ciò che

della sua massima pienezza è


va, che nel momento

un costringere le cose
anche, contemporaneamente,
43
una vivlenza tras gurante a
a prendere da noi,

prevale ora l'uno ora l'al


Nel testo di Nietzsche

della differenza sessuale, a seconda


tro aspetto

assunta per illuminare u-


dell'ottica contrastiva

del decadimento piuttosto che


na manifestazione

secondo il caratteristico anda


un'altra, © dunque

e difi erenziale della riflessa


mento strategico

ne nietzschiana.

Decadenza e isterizzazione dell rte

decadenza - e dunque tutta l'ar


L'arte della

:rriban-
più miti, più caute, più eccetlo quella classica e 1 simentale - sof

allo sLesso caneellaziene prog della ditfe-


soggiacere: fre della

genera il caratr penza sessuale che segna del piac


spirits

affine a quello l'emmini- ico. Alla menzogna che co situisce l'arte in

quanto tali, come ince ante Fabulazione e tarsi

unione di clementi ma subentra una dive dissimulazio


ja |l'apparenza,
esenza di questa diff cui trion-
+, all'insegna dell'indebvlimento, in

lla mente che determina non è piu la malteplici-


ido. L'ambiguità
me Fo a di appropriarsi ricchezza, la dis eminazione vitale dei

dungue una Forza ricetti quanto un î


f amen
camu
sensi possibili dell'opera,

massima pienezza è l'orzosa mascherata. "Come si potrebbe og-


i sua ta, una

stringere le cose gi ritenere il tsenio' una Vorma di


=, um ©

à così si potrebbe forse giudicare anche la forza di


iolenza trasfigurante
suggestione artist - e i nostri &rliaté sono et
evale ora l'uno ora l'al

fettivamente Yin troppo affini alle donne isteri-


enza sessuale, a seconda
chelli.. Ma ciò parla conto l''oggi!' e non contro
per illuminare u
assunta
x + a
gli
=
artisti!"
1 = 44
. E'
=
qui che l'arti i-commediante
cadimento piuttosto che
può avere successo presso un pubblico i ‘emminile
do il caratteristico anda

che Nievasche connota sempre negalivamente,median


penziale della rifle
‘appr sentazione di personaggi eroico-iste-

rici - eroine nevrasteniche "incapaci di genera-

re” ed eroi sensuali che destano curiosità e tene

rezza nelle donne -.!L'art sta moderno è un ipno-

tutta L'ar bizzabore, il suo pubblico sono "galline", donnet


sanza - è dunque
te che si irrigidiscono.

+ degli idol
. Fromm, {a04: = 188
moder- nel
e mezzo" proprio dell'arte
Il ‘mezzo
del
dei deboli e dei malati.
è il fascino tipico
vuo
mutevole, in-
"tipicamente malato,
chi è l'essere
i tipi della decaden-
" che cospira "con
costante 45_
i ‘potenti!, i 'forti''
za, con i preti, contro
il suo pe o col pro-
donna che sembra aumentare
La
che anche per Nie-
stesso della civiltà,

degli elementi morbo


comporta un aumento
e dell! e
l'elemento nevrotico-paichial

La donna, d'altra part


criminal .
lemento
rimosso della cultura:
l'impensato 6 il
presenta
bas=
che ha nella au sofferenza, in
vissuto
"tutte cio
Nel femminile è
disprezzato, perseguitato"
so,
in quanti fenomeno
sedimentato l'assoggettamento
della donna e vo-
dominio storica: docilità
di un
modalità di una con-
non sono che
lontà dell'uomo
si spaccia per naturali-
storica che
formazione
18
tà -
rappresenta una peren-
Mentre la donna !sana"

e di forza mascherant
ne riserva di creatività

45; Ibid., fr. 14


46, Tbid.
AT. Ibid.
la Gaia scienza, cites af. 68
an, Cir.
- quello del bello e
che le è proprio
nell'ambito
moder- colei che si
prio dell'arte - la donna moderna,
dell'apparenza
© dei malati. la sua istintualità,di
deboli vuole emancipare, corrompe

mutevole, if abilità nel suscita


malato, simparando "la sua raffinata

della decaden- La degenerazione della


i tipi re piacevoli desideri".
È „35,
2 e dunque del
‘forti!" del pudore,
potenti! ; i
donna implica la perdita
col pru- propria del bell'
dl suo peso di agire in diatana
re La capacità
anche per Nie- del buon gusto, che signi
Là, che, artificio; e la perdita
elementi morbo delle apparenze. L'a-
o degli fica smarrimento dell'arte
e dell'e economica
o-psichiatrico spirazione a! l'autonomia giuridica ed

d'altra parte,rap qua mascoli-


lonna, nelle donne “una stupiditä
implica
della cultura! isteriche e piü
rimosso le rende "agni giorne piu
na", che
in bas
nella sot ferenza: compile, quello di
inette al loro primo e ultimo
LAT mminile è
Lato Nel Fe 50
vigorosi". La "sfemminiliz
dare alla luce figli
quanto fenomeno
ento in donne
dello sforzo delle
€ vor zazione! è il risultato
della donna
cilità uno slorza giudicato da
con- di rendersi indipendenti:
modalità di una
e come la rivolta
Nietzsche Lipieamente reabtivo,
per naturali-
spaccia un processo caratte
schiavi, 0 meglio, come
degli

democratica, € dunque del-


ristice della tendenza
una peren-
ı" rappresenta lamento, al trionfo del medio
La tendenza al livel
di forza mascherante
e
cre.
che si manifesta nel
La reabtivita femminile

con gli uomini, nella rivendica


la competizione

68 "olo

Afdità del bone e del male,


jita e
i Ibid. E
appr
del bello e
è proprio - quello
che je
nell'ambito
dell'arte moder- colei che
prio — la donna moderna,
dell'apparenza
deboli e dei malati. la sua is sintualità,di
emancipare; corrompe
vuole
mutevole; i abilità nel suscita-
, malato, "la sua raffinata
simparando
della decaden- degenerazione della
i tipi 5 desideri". La
n re piacevoli
i t forti in e dunque del
‘potenti’, la perdita del pudore,
donna implica
peso col pro- propria del bell!
re il suo di agire in diatana
la capacità
à, che, anche per Nie- buon gusto, che signi
e la perdita del
artificio,
elementi morbo apparenze. L'a-
o degli dell'arte delle
fica smarrimento
a-paichiatrico € dell'e ed economica
giuridica
spirazione all'autonomia
onna, d'altra parte,ran quasi mascoli-
donne ina stupidità
implica nelle
della cultura: e più
rimosso giorno più isteriche
che le rende "ogni
b na",
nella soiferenra; in = quello di
AT prima © ultimo compito,
Nel femminile € inette al Loro
sato".
+ La "sfemminiliz
luce igli vigorosi!
in quanto fenomeno dare alla
anto donne
dello sforzo delle
donna e ver zazione" è il risultato
cilità della da
uno sforzo giudicato
di una con- rendersi indipendenti:
che modalità di
rivolta
come la
tipicamente reattivo,
i spaccla per naturali- Nietzsche
un processo caratte
a meglio, come
degli schiavi,
e dunque del-
tendenza democratica,
peren- ristico della
" pappresenta una medio
al trionto del
tendenza al livellamento:
La
e di Torza mascherante,
ore.
si manifesta nel
femminile che
La reattività
nella rivendica-
con gli uomini,
La competizi one

ue, ©
del sommedi ante
ma
è fatta Lir
oppre i- poveri; ebrei,

Potrebbero piacerti anche