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ETF per principianti

Una guida semplice per costruire un patrimonio grazie


agli ETF e ai fondi indicizzati

di Enrico Balestra

© 2018 DiGi Generation GbR


Enrico Balestra
Tutti i diritti riservati.
Sommario
Premessa
Cosa sono gli EFT?
Fondi di investimento
Fondo indicizzato
Perché le banche non parlano degli ETF?
Critica sugli EFT

Perché gli ETF?


ETF per principianti
Il principio degli ETF
La ricerca dell’indice giusto
I prodotti
Evoluzione del valore
Costi
Come scegliere

Costituire un patrimonio con gli EFT


Gli ETF più adatti a un principiante
Consigli per il piano di risparmio del fondo indicizzato
Vi serve un deposito

L’essenziale in breve
La borsa

Consigli per i principianti


Letture sugli ETF
Riassunto
Informazioni legali
Premessa

Chi vuole investire in modo redditizio resterà scioccato dagli attuali tassi di interesse. Gli interessi
per il capitale investito in un libretto di risparmio sono così bassi che fareste prima a mettere la
vostra somma direttamente sotto al materasso. Esistono altri modi di investire che offrono interessi
più alti, ma l’aumento degli interessi è generalmente legato a un periodo di attesa più lungo, oppure
questo “plus” è così piccolo che non vale neanche la pena parlarne.

Molta gente considera troppo rischioso il sistema azionario; la paura delle perdite risale alla crisi
bancaria del 2008. Ancora non si può prevedere se negli anni a venire ci sarà un’altra crisi bancaria.
Inoltre molti sostengono che le decisioni prese dalla Banca centrale europea vadano nella direzione
sbagliata. Al di sopra di tutto, infatti, regna la giungla sempre più estesa della burocrazia.

Non c’è da meravigliarsi se molti investitori voltano le spalle alle azioni e optano per un fondo. Tra i
più amati ci sono i fondi indicizzati, in breve: gli ETF. Sono sempre di più gli investitori che
ripiegano su questi fondi e che fanno fortuna grazie a essi. Anche chi si è fatto spiegare tutto da un
esperto finanziario in realtà non sa di preciso cosa siano gli ETF. Con questo manuale vogliamo
rivelarvelo e darvi alcuni consigli su come entrare nel mondo dei fondi indicizzati facendo sì che i
vostri risparmi aumentino da soli.
Cosa sono gli EFT?

In poche parole: gli ETF sono fondi indicizzati che vengono negoziati in borsa. ETF è l’acronimo di
Exchange Traded Funds. I valori che creano gli ETF corrispondono a un indice, per esempio quello
del DAX tedesco. Gli ETF vi offrono così sia i vantaggi di un fondo di investimento che quelli
dell’acquisto di azioni. In questo modo avete la possibilità di investire in mercati interi con un solo
titolo. Chiaramente gli ETF non si limitano alle azioni, ma permettono anche altre tipologie di
investimento. Gli ETF sono perfetti per gli investimenti privati perché sono economici, flessibili,
trasparenti e diversificati e, aspetto più importante per la maggior parte degli investitori, liquidi.

Gli ETF hanno tre vantaggi:

gli ETF sono negoziabili in qualunque momento, poiché vengono negoziati in borsa
costituiscono un barometro del mercato, poiché ne riflettono l’indice
trattandosi di un fondo di investimento, costituiscono un tipo di patrimonio speciale che viene
custodito dalla banca in gestione fiduciaria

I soldi investiti nel fondo sono protetti legalmente, sono distinti dal capitale della banca e non vanno
persi neanche in caso di insolvenza di quest’ultima.
Fondi di investimento

In generale i fondi servono a raggruppare diversi investimenti. Possono essere costituiti per esempio
da azioni, immobili, valute, obbligazioni e strumenti derivati. Esistono molti tipi di fondi di
investimento e l’investitore può decidere di effettuare un deposito mensilmente o una tantum, a
seconda della propria disposizione al rischio.

Non è il proprietario del fondo che negozia gli investimenti in prima persona, bensì un manager. Il
manager del fondo di investimento ha il compito di negoziare i titoli che ne fanno parte in modo da
trarne un guadagno.
Fondo indicizzato

Nel caso di un fondo indicizzato, il compito del gestore del fondo è quello di negoziare i titoli in
modo che questi riflettano il più precisamente possibile l’indice (per esempio il FTSE MIB). Qui gli
investimenti sono determinati dall’indice. La ponderazione e il titolo del fondo indicizzato fanno
parte degli indicatori. I barometri del mercato sono gli indici che permettono di rilevare lo sviluppo
dei valori dei mercati.

Inoltre, i fondi indicizzati offrono all’investitore il vantaggio di sapere in qualunque momento in cosa
hanno investito. Si è sempre a conoscenza degli indici su cui si basa il fondo indicizzato. Prendiamo
per esempio l’indice azionario tedesco, meglio conosciuto sotto l’acronimo DAX. Esso contiene le
azioni delle 30 maggiori società quotate in borsa tedesche, le azioni vengono ponderate a seconda
della loro dimensione. Ciò significa che vengono misurate in base alla capitalizzazione di borsa delle
azioni denominate “flottante”.

Un altro vantaggio degli ETF è che i costi di gestione annuali sono moto bassi. Mentre i fondi di
investimento richiedono un’analisi dispendiosa, per i fondi indicizzati non ce n’è bisogno.

Gli ETF vengono negoziati in borsa, come anche le azioni. I proprietari degli ETF possono vendere i
loro fondi indicizzati in qualunque momento, mentre i nuovi investitori possono comprarli quando
vogliono. Gli ETF non comportano aumenti elevati dei costi; questi, infatti, includono solo le
commissioni d’ordine addebitate dalla banca e piccole spese che derivano dalla differenza dei prezzi
di acquisto e di vendita.

Gli ETF esistono anche sotto forma di piano di risparmio, per gli investitori al dettaglio. In questo
modo l’investitore non deve negoziare in borsa.
Perché le banche non parlano degli ETF?

Le banche e i consulenti finanziari si basano sulle commissioni che ottengono per la conclusione
dell’investimento. Sia i consulenti che le banche che effettuano investimenti vivono di queste
commissioni e quindi non suggeriscono spesso gli ETF come tipo di investimento, poiché gli ETF
non prevedono nessuna commissione di chiusura.

Gli ETF sono negoziabili esclusivamente dai broker.


Critica sugli EFT

Dal 2000 è possibile negoziare ETF alla Borsa di Francoforte. Oggi sono più di 1000 gli ETF
quotati alla Borsa di Francoforte e gli investimenti nei fondi ammontano a circa 350 miliardi di euro.
Proprio quando gli ETF iniziano a prendere piede, si levano però anche voci critiche.

Resta il fatto che gli ETF, con il loro potere di mercato, hanno favorito la ripresa. Ciò avviene a
causa dell’acquisto di quote di fondo; niente di nuovo rispetto agli altri fondi. Se si verifica una
recessione, ciò è dovuto principalmente al panico degli investitori. C’è sempre qualcuno pronto a
criticare gli investimenti finanziari. In fin dei conti, gli ETF sono tanto sicuri quanto i fondi di
investimento tradizionali, ma hanno in più il vantaggio di costare meno e di essere più redditizi.
Perché gli ETF?

L’effettivo tasso di interesse ridotto è una benedizione per chi ha bisogno di prestiti edilizi, ipoteche
o crediti al consumo. Per gli investitori, invece, non c’è di peggio! I libretti di risparmio sono ancora
molto popolari, ma, con gli interessi che vengono applicati, non ne vale la pena. Anche il guadagno
tratto dagli interessi che gli investitori ricevono sulle somme dei conti di deposito libero o dei
depositi bancari vincolati è minimo. Per fare sì che il capitale “frutti” in modo efficace servono altri
tipi di investimento. Le azioni potrebbero essere un’opzione, ma solo per chi non ha paura del
rischio. Esse inoltre sono consentite solo per un periodo di almeno sette anni. Un’altra opzione di
investimento sono i fondi comuni, ma le banche offrono solo fondi di investimento gestiti dai loro
manager e che vanno spesso in perdita.

Per un investimento che faccia “fruttare” il capitale in modo efficace, invece, è meglio optare per un
ETF. Attualmente, l’unica opzione ancora conveniente per gli investitori sono gli Exchange Traded
Funds, abbreviato ETF.

La risposta al perché gli ETF vadano così di moda è molto semplice. Questi fondi di investimento
convengono finanziariamente. Un esempio: un fondo di investimento prevede delle commissioni di
gestione annuali dell’1,73% circa; con gli ETF sono solo dello 0,37% per lo stesso periodo di
tempo, con 1,36% di guadagno. Inoltre, gli ETF sono trasparenti, il che significa che l’investitore ha
sempre sotto controllo lo stato del fondo.
ETF per principianti

Le banche non offrono investimenti in ETF, oppure lo fanno solo su richiesta. Per acquistare degli
ETF dovete rivolgervi a un broker; se non ne conoscete nessuno, potete trovarne su internet nelle loro
pagine rispettive. Se volete acquistare degli ETF in prima persona, ecco a voi i cinque passi da
seguire per entrare nel mondo della borsa.
Il principio degli ETF

Gli ETF, o Exchange Traded Fund, sono un metodo di investimento facilmente intuibile anche per i
principianti. Gli ETF riflettono l’indice di una Borsa, per esempio il FTSE MIB o l’Euro Stoxx. Il
fondo indicizzato guadagna in funzione dei guadagni del FTSE MIB o dell’Euro Stoxx; perde invece
quando questi indici perdono. Così avete la possibilità di investire in modo redditizio.

Nel caso di un fondo di investimento, è il manager del fondo che si occupa dell’acquisto e della
vendita dei titoli che questo contiene. Tuttavia, il manager del fondo non sarà mai meglio della media
del mercato azionario. Perché quindi limitarsi solo ad alcuni titoli scelti da qualcun altro, quando ci
si può comprare il mercato intero?

L’acquisto di ETF è di gran lunga più conveniente di un fondo di investimento. I manager dei fondi
scavano nelle tasche dei loro clienti, a prescindere che il fondo sia in rosso o in nero. Voi vi direte
certamente che i soldi che avete messo nel fondo sono al sicuro. Senza dubbio; i vostri soldi sono al
sicuro nel fondo di investimento, in quanto deve essere elencato come fondo speciale dalle banche.
Ma il capitale che investite in ETF è tanto al sicuro quanto quello dei fondi tradizionali.
La ricerca dell’indice giusto

Il principio degli ETF è semplice; la parte decisamente più complicata per la maggior parte degli
investitori, invece, è scegliere un indice. In tutto il mondo si negozia in borsa e i principianti
conoscono solo una minima parte degli indici esistenti. Ecco perché è importante che un principiante
scelga un indice che conosce. In Italia si tratta del FTSE MIB o dell’Euro Stoxx 50, negli Stati Uniti
il Dow Jones, tutti indici molto popolari tra gli investitori. Chi invece vuole espandere il proprio
capitale a livello mondiale, potrà optare per il MSCI World. Questo indice raggruppa azioni
provenienti da paesi affermati come gli USA, la Germania e la Francia, oltre ad azioni di paesi in via
di sviluppo. Una combinazione furba che riduce i rischi anche in caso di evoluzione negativa
dell’indice.

Ogni indice è composto da vari titoli. La maggior parte degli indici rispetta il principio della
capitalizzazione dei mercati. Capitalizzazione vuol dire che, Più azioni della stessa società ci sono in
circolazione con un prezzo di mercato elevato, maggiore è la ponderazione nell’indice di questa
società. Anche l’evoluzione successiva dell’indice dipende da quella delle azioni di questa società.
Il FTSE MIB segue questo principio.

Molti dei fattori che costituiscono gli indici delle obbligazioni sono discutibili. In questi indici, il
paese o la società con la ponderazione maggiore è quello che presenta più debiti. La Germania e
l’Italia, per esempio, hanno la più alta ponderazione nei titoli di Stato europei a causa dei loro debiti.
Questo principio strutturale è più che problematico. Se si è alle prime armi, è meglio comprare ETF
azionari, così da avere una visione generale e completa del mercato azionario attuale. Gestori come
iShares, controllata da Blackrock, danno informazioni sulle loro offerte sui loro siti internet e
forniscono una panoramica sullo stato attuale del fondo indicizzato.
I prodotti

La maggior parte delle società di fondi offre ETF dell’indice FTSE MIB. Prima di comprare il
vostro fondo ETF, dovreste informarvi sulle varie offerte disponibili. Queste sono repliche fisiche di
ETF o ETF basati sullo swap. Suona difficile, ma in realtà non lo è. I gestori di fondi indicizzati
creano il fondo in base alla domanda dei clienti. Nel caso dei fondi a replica fisica, il vostro fondo
indicizzato contiene le azioni di tutte e 30 le aziende quotate nell’indice. I titoli vengono inclusi
nell’indice in proporzione al peso delle società.

Per quanto riguarda i fondi basati sullo swap, non riceverete azioni, bensì un contratto che afferma
che il rendimento del vostro fondo sarà lo stesso dell’indice che avete scelto. Se si è principianti, è
meglio evitare i fondi basati su un contratto swap perché il rischio è troppo alto.

La regola d’oro per i principianti è: scegliete dei fondi indicizzati in cui il gestore compra le azioni
direttamente e non affida il fondo a terzi. Non c’è una vasta scelta per questo tipo di fondi sicuri;
potete quindi fare una ricerca a proposito su Google e informarvi sulle modalità dei vari gestori sui
loro siti internet.
Evoluzione del valore

Il principio degli ETF consiste nel riflettere il più precisamente possibile l’indice che avete scelto.
Generalmente, i fondi indicizzati si avvicinano molto a questo obiettivo; è possibile che si scostino
un po’ dall’indice, ma mai in modo eccessivo. Per determinare il grado della differenza esistono
numeri di riferimento specifici, chiamati tracking error, che misurano lo scostamento standard. Il
migliore è il tracking error “zero”, poiché si tratta di un valore che indica che il fondo indicizzato e
il benchmark sono identici. Se dovessero manifestarsi differenze al di sopra dello 0,5%, è meglio
non acquistare. Questo tipo di scostamento è comunque molto raro.

Al momento di acquistare ETF, l’investitore dovrebbe dare un’occhiata alla tracking difference.
Questo valore indica in che misura i guadagni dell’ETF si allontanano dal valore dell’indice di
riferimento. Se per esempio avete scelto il FTSE MIB come indice di riferimento e in un anno arriva
allo 0,3%, significa che il FTSE MIB supera il vostro fondo indicizzato dello 0,3%. Per voi, in
quanto investitori, si tratta di un valore conveniente.

Un valore positivo, però, può derivare anche dal fatto che il gestore cede quote del fondo a terzi in
cambio di un compenso. È anche possibile che in questo modo il gestore trasferisca i rimborsi di
imposta al suo cliente.
Costi

Finora vi abbiamo bombardati di concetti teorici; adesso però è arrivato il momento di occuparci dei
costi. Le commissioni di un ETF sono molto più basse di quelle di un fondo di investimento classico.
Ma anche qui, come dappertutto, ci possono essere differenze tra i vari gestori e anche a seconda
della zona di investimento.

Se comprate ETF con l’indice internazionale MSCI World, dovete sborsare più soldi che per degli
ETF con l’indice DAX. I costi che derivano dall’acquisto sono riportati nel sito internet del gestore,
di solito sotto l’abbreviazione “TER”.

Le differenze tra i prezzi di acquisto di un fondo indicizzato sono in genere molto ridotte e quindi
convengono particolarmente ai principianti. Se due fondi però sono gestiti in modo simile, è sempre
meglio scegliere quello che costa meno. Questo è consigliabile perché un costo più alto limita il
guadagno in modo più marcato, soprattutto se il fondo indicizzato è progettato per un periodo più
lungo.
Come scegliere

Se volete acquistare un fondo indicizzato tedesco, dovreste dare un occhio al sistema elettronico di
trading della borsa tedesca, Xetra. La differenza tra il prezzo di acquisto e di vendita dovrebbe
trovarsi intorno allo 0,1%; se invece, per esempio, il valore tocca lo 0,5%, è troppo caro per
effettuare un acquisto.

Potete trovare molte opzioni di fondi indicizzati poco costosi e facilmente negoziabili sul sito del
fornitore di ricerca indipendente Morningstar.
Costituire un patrimonio con gli EFT

La maggior parte delle persone non ha soldi a sufficienza per investire in un fondo indicizzato con un
pagamento una tantum. Per permettere anche a queste categorie di persone di costituire un solido
patrimonio personale, molti ETF offrono piani di risparmio in cui viene depositata una determinata
somma su base mensile. In questo modo si formano gradualmente delle belle sommette in quanto, nei
periodi in cui il mercato azionario si indebolisce, l’investitore può comprare più ETF che in quelli in
cui l’indice aumenta.

Così si è sicuri che l’evoluzione del valore del fondo non dipende da una fase precisa, che sarebbe
quella della crescita, e si riduce anche il rischio. Oggi i fondi indicizzati per azioni fanno parte delle
possibilità di costituzione di un patrimonio solido. Si tratta semplicemente di investimenti in cui
l’investitore non deve preoccuparsi né di quello che fa il manager del fondo e né di come lui stesso
fa il proprio lavoro.

Per costituire un patrimonio è importante fissarsi degli obiettivi di investimento. Le basi dei vostri
ETF sono

la costituzione di un patrimonio a lungo termine


l’ottenimento di guadagni regolari
per sfruttare le variazioni a breve termine dei mercati.

A questo vanno aggiunti fattori come la pianificazione temporale e l’essere pronti a correre rischi.
Gli ETF più adatti a un principiante

In linea di principio, gli ETF con azioni sono i più adatti ai principianti. Tuttavia, l’acquisto di un
fondo indicizzato dipende anche da quanto l’investitore è aperto al rischio. Le obbligazioni non sono
l’opzione migliore per un principiante che vuole investire in ETF, poiché il rischio è più elevato che
con le azioni.

Scegliete un indice che conoscete, come per esempio l’indice azionario italiano FTSE MIB o
l’americano Dow Jones. In ogni caso è sempre meglio conoscere l’indice e poter tenere sotto
controllo il suo sviluppo.

I principianti scelgono il proprio indice, per esempio il FTSE MIB, lo Stoxx Europe 600 o altri.
Potete trovare gli ETF disponibili su Xetra sul sito della Borsa di Francoforte.

Inoltre dovreste considerare se preferite che i dividendi vengano distribuiti e accreditati ogni anno
sul vostro conto o che vengano versati al portafoglio del fondo. Infine va deciso se i vostri ETF
conterranno o no le azioni originarie. Con un fondo indicizzato a replica fisica è possibile farlo. Con
i cosiddetti ETF a replica sintetica, invece, non lo è, in quanto garantiscono solo lo sviluppo
dell’indice, ma hanno titoli nel loro portafoglio che la banca è interessata a sviluppare.
Consigli per il piano di risparmio del fondo indicizzato

Come anche per altri tipi di fondo di investimento, si può optare per un fondo indicizzato con piano
di risparmio, in modo che anche gli investitori al dettaglio possano ottenerne uno. Ogni mese si
effettua un deposito nel fondo previamente determinato e indicato nel contratto. Con questi soldi, il
gestore del fondo compra azioni o altri titoli come indicato nel contratto. Così avete la possibilità di
investire in azioni in modo facile ed economico. L’indice MSCI World si presta molto bene alla
costituzione di un patrimonio. Con questo fondo potete distribuire i vostri investimenti nel mondo
intero e sfruttare gli alti e bassi del mercato. Un altro vantaggio degli ETF è che non comporta quasi
nessuna commissione a vostro carico. In genere i costi di apertura del fondo corrispondono allo
0,25% circa; i costi annuali invece tra 0,1% e 0,5%.

Come per le azioni, anche i fondi indicizzati andrebbero progettati a lungo termine. Di solito i fondi
generano un buon guadagno dopo i primi 10 anni. La maggior parte dei piani di risparmio per i fondi
indicizzati parte da un contributo mensile di 50€, alcuni addirittura da 25€. Oltre ad essere
interessanti, questi piani di risparmio sono anche flessibili. Se l’investitore non riesce a garantire il
contributo mensile, può decidere di sospendere i pagamenti o di abbassare il deposito al valore
minimo. Se all’improvviso l’investitore invece aumenta le sue entrate, può aumentare i suoi depositi
mensili di conseguenza. Inoltre l’investitore ha la possibilità di vendere i titoli contenuti nel suo
piano di risparmio in qualunque momento.
Vi serve un deposito

Per ogni fondo di investimento, anche per gli ETF, vi serve un deposito. Potete ottenerlo direttamente
da un broker o dalla vostra banca. Se avete altri investimenti presso la vostra banca, associate il
vostro fondo indicizzato a questo conto deposito.

Un consiglio: alcune banche online offrono conti di deposito gratuiti. Informatevi bene e depositate i
vostri risparmi nel fondo indicizzato.
L’essenziale in breve

Abbiamo già parlato abbastanza di cosa sono gli ETF. I fondi indicizzati offrono una grande varietà
di possibilità di investimento. Gli investitori possono scegliere tra varie tipologie di investimenti e
anche tra mercati di paesi e regioni diversi.

Le commissioni di un fondo indicizzato sono in genere molto più basse di quelle di altri fondi di
investimento gestiti da terzi. Inoltre questi costi sono trasparenti e possono essere calcolati
facilmente anche dall’investitore stesso.

Grazie agli ETF, l’investitore può guadagnare con un unico fondo di investimento, in quanto uno
stesso fondo contiene diversi titoli. L’investitore sa sempre esattamente quali sono i titoli presenti nel
fondo.

Gli ETF sono fondi di investimento quotati in borsa che, come le azioni, possono essere comprati o
venduti durante gli orari di negoziazione della borsa. Come nel caso di altri depositi di risparmio, i
soldi investiti sono sicuri. I fondi indicizzati sono dei patrimoni speciali che non appartengono al
capitale dell’azienda. Anche se l’azienda si trova in stato di insolvenza o dichiara bancarotta, i soldi
degli ETF restano in possesso dell’investitore.

Il valore degli ETF diminuisce e aumenta a seconda dello sviluppo del mercato che l’investitore ha
scelto. Chi vuole investire in modo efficace e lasciare che i risparmi aumentino da soli è sempre
esposto a un rischio. Gli ETF sono investimenti finanziari comparabili alle azioni. L’investitore deve
avere ben chiaro il fatto che gli ETF generano un guadagno dopo un periodo di tempo piuttosto lungo,
per esempio dopo sei anni o di più.
La borsa

Il valore di un’azione non dipende solo dalla società emittente, bensì anche dalla situazione politica
attuale. Il 2017 è un anno fortemente influenzato dalla situazione politica in Europa e negli Stati Uniti
e continuerà ad essere così. La Brexit, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la nuova
politica degli Stati Uniti e la minaccia della crisi bancaria in Italia, senza dimenticare le elezioni
parlamentari in Germania, sono solo alcuni dei problemi che la politica deve affrontare. Le reazioni
dei rispettivi governi e le decisioni che prendono influenzano il mercato azionario, anche se di solito
non succede direttamente, ma indirettamente. Questo vale soprattutto per le obbligazioni statali.

Gli investitori sostengono il bilancio positivo di un’azienda, e così le azioni ci guadagnano. Se


un’azienda invece ha problemi, l’azione resta stabile oppure subisce delle perdite, a seconda della
gravità del problema. Per quanto riguarda gli ETF, ciò significa che i fondi indicizzati realizzano
guadagni o perdite esattamente come il mercato azionario, rispecchiandolo. Poiché i mercati, di
solito, si ristabilizzano in breve tempo, può essere che il fondo non registri i guadagni che
l’investitore aveva sperato.

Gli investitori devono sapere che investire soldi in azioni o in ETF non significa fare soldi facili. Gli
investitori devono essere pazienti finché il capitale non “produrrà” guadagni effettivi. Se volete
informarvi in modo dettagliato sugli ETF, troverete dei buoni consigli sulla pagina di ishares.com.
IShares by Blackrock offre ETF ed è il fornitore principale di fondi indicizzati a livello mondiale.
Consigli per i principianti

La maggior parte della gente preferisce farsi consigliare personalmente, soprattutto quando si tratta di
investimenti. La banca d’altronde è proprio attaccata a casa, e molti clienti si rallegrano già all’idea
di vedersi offrire un caffè o un bicchiere d’acqua. Ma la banca di sempre non è sempre quella che
offre i prodotti migliori per tutti i clienti. In più, le banche permettono di effettuare solo investimenti
sotto forma di conti (deposito bancario vincolato o deposito libero) presso la banca stessa. Le
banche offrono inoltre fondi di investimento, azioni, obbligazioni e altri titoli quotati in borsa. Quello
che manca sono gli ETF e c’è una ragione ben precisa: gli ETF non prevedono NESSUNA
commissione per la banca. Se provate a ottenere del materiale informativo sugli ETF presso la vostra
banca, in genere verrete reindirizzati verso un esperto finanziario: non esiste materiale informativo.

Per i principianti la scelta migliore sono gli ETF, perché permettono di avere una visione d’insieme.
Questo è dovuto al fatto che i fondi indicizzati riflettono quasi esattamente il loro l’indice di
riferimento, come per esempio il FTSE MIB, il Dow Jones o lo Stoxx. Inoltre, è l’investitore stesso
che crea il suo fondo indicizzato e che compra e vende le azioni del fondo. Nel caso dei fondi di
investimento e di altri fondi, non è l’investitore che decide che azioni include il fondo e quali
comprare o vendere, bensì il manager del fondo.

Gli ETF o i fondi indicizzati vengono negoziati in borsa. In genere non si possono comprare ETF
presso la banca locale: per comprarli bisogna rivolgersi a un broker o farlo direttamente in borsa.
Perché il fondo abbia un proprietario, l’investitore apre un deposito presso la sua banca o presso
un’altra. Piccola osservazione: di solito i depositi in banca non sono gratuiti, mentre lo sono presso
certe banche online. Su questo punto conviene confrontare un po’ le varie opzioni!

Chi vuole costituire un patrimonio dovrebbe creare almeno due fondi. Per i principianti è
consigliabile aprire un deposito in due parti, costituito da investimenti sicuri come fondi pensione o
azioni. Anche i fondi pensione esistono sotto forma di ETF. Contrariamente alle azioni, il cui corso
cambia quasi di giorno in giorno, i fondi pensione sono costituiti da obbligazioni.

Prima dell’acquisto, l’investitore deve determinare il livello di rischio che è disposto a correre. Un
deposito costituito al 75% da un fondo obbligazionario e al 25% da un fondo azionario non presenta
quasi alcun rischio. Chi è più aperto al rischio, può scegliere la via di mezzo ideale e costituire un
deposito 50% obbligazioni e 50% fondo azionario. Per gli investitori a cui piace rischiare, potrebbe
andare un 75% di azioni o ETF e un 25% di obbligazioni.

Le azioni sono titoli che vengono negoziati nelle borse di tutto il mondo. Per una buona distribuzione
del fondo di investimento, gli ETF possono seguire l’indice azionario mondiale MSCI World.
L’investitore può poi naturalmente includere nel proprio fondo anche azioni nazionali o di borse
estere.

I più prudenti preferiranno includere nei loro ETF soprattutto delle obbligazioni. In questo caso è
importante comprare solo titoli che godono di una certa sicurezza. Con ETF costituiti da
obbligazioni, l’ideale sono titoli provenienti dall’eurozona. Ovviamente anche obbligazioni estere
possono essere sicure, ma il fatto di rischio è il cambio della valuta. Anche nel caso di un fondo
pensione, gli investitori possono scegliere tra obbligazioni statali o di società: possono optare per
uno solo dei due tipi, o combinarli secondo le loro preferenze.

La gestione del vostro deposito dipende dal rischio a cui volete esporvi. In genere, dopo l’acquisto
di due ETF (ETF azioni e obbligazioni), potete mettervi tranquilli e lasciare che i vostri soldi fruttino
da soli. Se avete voglia, tempo e passione, date un occhio al vostro fondo indicizzato e controllate se
le quote dei fondi azionari e obbligazionari che avete scelto sono ancora equilibrate o se, per
esempio, il fondo azionario è diventato più grande grazie a dei guadagni. Se notate una variazione
delle ponderazioni, adattatevi di conseguenza. Se il fondo azionario aumenta, vendete dei titoli o
regolate il fondo obbligazionario riacquistandone.
Letture sugli ETF

Il nostro manuale contiene le cose essenziali da sapere per l’acquisto di ETF e si rivolge soprattutto
ai principianti. Inoltre, ci siamo concentrati sugli aspetti che interessano i principianti in particolare.
In commercio, però, si possono trovare libri che trattano questo tema in dettaglio e che contengono
informazioni sia per principianti che per esperti. Qui di seguito ve ne presentiamo qualcuno.

Su Amazon potete ordinare questi libri:

"Entro Io e il Mercato Scende: Come diventare un investitore libero: come e dove investire
oggi e come guadagnare soldi con gli ETF"

"ETF: Una guida facile agli investimenti fai da te"

"Gli Exchange Traded Funds resi semplici: La guida introduttiva ai fondi ETF e alle relative
strategie di trading e investimento"

"Investire in ETF"

e anche

"Manuale dell'investitore consapevole. Incrementa e proteggi i tuoi risparmi investendo a


basso rischio"

Ovviamente ci sono poi tanti altri libri altrettanto interessanti per principianti ed esperti. Per ragioni
di spazio, non sarà possibile riportare qui una lista esaustiva.
Riassunto

Con l’attuale politica di bassi tassi di interesse, è difficile investire in modo redditizio. Le azioni
comportano un rischio troppo elevato per molti investitori; le obbligazioni, invece, non sono
abbastanza convenienti attualmente. Ecco perché la gente finisce spesso per affidare i suoi risparmi
alle banche, per le quali ogni deposito produce un guadagno. Le banche propongono principalmente
fondi comuni di investimento; dei fondi sui quali l’investitore non ha nessuna influenza e che vengono
gestiti da un manager. Il fondo crea un guadagno solo a seconda dell’abilità del suo manager.

Un tipo di investimento lucrativo sono invece gli ETF o i fondi indicizzati, che vengono negoziati in
borsa. L’investitore controlla personalmente la composizione del suo fondo, ma anche i titoli del
fondo che vende o che compra. Gli ETF sono meno costosi dei fondi comuni tradizionale, sono più
trasparenti e molto flessibili. Ma l’aspetto più interessante per l’investitore è che gli ETF sono
liquidi.

I fondi indicizzati possono essere negoziati in borsa in qualunque momento e rispecchiano il loro
indice di riferimento. Gli ETF sono un investimento sicuro, in quanto sono un tipo di patrimonio
speciale e non fanno parte del capitale della società. Il patrimonio speciale è protetto dalla legge.

Con un fondo di investimento, il manager vende e acquista i titoli contenuti nel fondo senza consultare
o informare il cliente sui singoli titoli. L’investitore sa sempre quali sono i titoli presenti nel suo ETF
e qual è il loro prezzo. Gli investitori possono inoltre acquistare o vendere in ogni momento i titoli
del fondo indicizzato. Gli ETF non vengono offerti dalle banche. Chi vuole acquistarne deve
rivolgersi a un broker o farlo direttamente in borsa.

L’ETF (Exchange Traded Fund) è un concetto facilmente comprensibile dagli investitori.


L’investitore può costituire il proprio fondo con i titoli di sua scelta. Gli ETF o fondi indicizzati
vengono negoziati in borsa. Se l’indice della borsa aumenta, aumenta anche il valore degli ETF; se il
primo diminuisce, gli ETF ci perdono. Distribuendo il proprio fondo a livello mondiale, per esempio
con l’incide MSCI World, il rischio sarà ancora più ridotto. Questo indice raggruppa azioni
provenienti da paesi affermati come gli USA, la Germania e la Francia, oltre a titoli di paesi in via di
sviluppo. Una combinazione intelligente riduce il rischio, anche si gli indici non si sviluppano come
desiderato.
Le obbligazioni costituiscono un ostacolo a volte, e non sono generalmente adatte ai principianti.
Tuttavia è importante includere anche questo tipo di titoli nel proprio fondo indicizzato. Gli esperti
consigliano di acquistare due ETF: uno costituito da un fondo indicizzato per azioni e l’altro da un
fondo pensione (obbligazioni). Questa opzione ha il vantaggio di minimizzare, grazie al fondo
obbligazionario, il rischio che potrebbe produrre il fondo azionario.

La cosa più sicura e coerente è che l’investitore compri i suoi ETF da una società che non faccia
gestire i propri fondi da terzi. Questo tipo di società non sono particolarmente numerose, ma è
comunque più sicuro avere il fondo nelle proprie mani.

In genere, gli ETF riflettono quasi esattamente l’indice di riferimento. Possono ovviamente
verificarsi degli scostamenti, ma sempre entro certi limiti. Gli investitori possono identificare gli
scostamenti grazie al tracking error. Il valore ideale è lo “zero”; differenze a partire dallo 0,5%
diventano rischiose; acquistare un fondo in questa situazione è sconsigliabile.

I costi o le commissioni relative a un ETF sono molto contenuti. Tuttavia, questi possono variare da
un gestore all’altro. Ecco perché è importante che l’investitore si informi bene sui vari gestori prima
di acquistare e che proceda all’acquisto di ETF solo quando avrà ottenuto i dettagli necessari.

Gli ETF con l’indice azionario MSCI World sono più cari in quanto questi titoli sono distribuiti in
tutto il mondo. Per contenere di più i costi, conviene acquistare titoli del DAX. Le commissioni che
l’investitore dovrà pagare per i singoli fondi sono riportati nel sito internet del gestore sotto
l’abbreviazione TER.

La borsa tedesca possiede un sistema di trading chiamato Xetra. Gli investitori possono acquistare
ETF attraverso questo sistema elettronico. Sul sito della borsa tedesca troverete un elenco dei fondi
in formato PDF. Un altro sito utile è quello del fornitore di ricerca indipendente Morningstar. Anche
qui è disponibile un elenco degli ETF meglio quotati e meno costosi.

Grazie agli ETF potete costituire un patrimonio personale. Gli investitori possono acquistare un
fondo di investimento oppure guadagnare un po’ alla volta con un piano di risparmio. Un piano di
risparmio permette anche al “consumatore medio” di costituire un patrimonio a lungo termine. Il
risparmiatore deve semplicemente depositare una somma mensile determinata nell’ETF, come si fa
anche per i fondi offerti dalle banche. I fondi indicizzati, inoltre, sono flessibili: se l’investitore non
può effettuare il deposito, può sospendere i pagamenti. Se invece ha più soldi a disposizione e vuole
aumentare il valore del contributo mensile, può farlo senza problemi, come può anche ridurlo. Per la
maggior parte delle società, i piani di risparmio partono da un versamento mensile di 50€; alcune
offrono anche piani di risparmio più economici a partire da 25€ al mese.

Per gestire i propri ETF è necessario un deposito. I depositi possono essere aperti presso una banca
dietro pagamento di una tassa; esistono anche banche online che offrono depositi gratuiti.

Come per tutti gli investimenti in titoli quotati in borsa, bisogna avere pazienza. Il capitale investito
in azioni varia ogni giorno in qualunque momento, ma le azioni vanno acquistate per un minimo di
cinque anni. Se volete ottenere informazioni più dettagliate sugli ETF, potete dare un occhio al sito di
iShares by Blackrock, il principale fornitore di ETF a livello mondiale.

Per i principianti è meglio acquistare due ETF, di cui uno sarà azionario e l’altro obbligazionario. A
seconda del rischio che volete correre, potete costituire due fondi della stessa dimensione o decidere
di averne uno più grande dell’altro. Per evitare di esporsi a rischi troppo grandi, investite
principalmente nel fondo obbligazionario. L’importante è che l’investitore tenga sotto controllo i suoi
ETF e che li regoli a seconda delle necessità, comprando o vendendo i titoli dei singoli fondi di
investimento.

Come già precisato, il nostro manuale contiene solo informazioni essenziali e generali per i
principianti nel mondo degli ETF. Su Amazon, però, troverete un’ampia scelta di libri specializzati
che trattano in dettaglio il tema degli ETF e della costituzione di un patrimonio. Guardate
semplicemente sul sito di Amazon o utilizzate un motore di ricerca.

Vi auguriamo buona fortuna con i vostri ETF!


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Tutti i diritti riservati.

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Posta elettronica: hallo@digigeneration.de

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