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TRADUZIONE, RISCRITTURA E MANIPOLAZIONE, Silvia Campanini SSLMIT, Universita di Trieste Chi controlla il passato controlla il futuro; chi controlla il presente controlla il passato (G. Orwell 1984). Ogni scrittore crea i propri precursori. La sua opera modifica la nostra concezione del passato e insieme modifica il futuro (J.L. Borges). Nella collana dedicata alla teoria della traduzione curata da M. Ulrych per la casa editrice UTET @ uscita di recente, con il titolo Traduzione e riscrittura: la manipolazione della fama letteraria, la versione italiana (eseguita dallautrice di questo articolo) dell'opera indubbiamente pitt originale dello studioso belga André Lefevere. Dopo aver conseguito la laurea in filologia germanica a Gand, poi un dottorato in traduzione letteraria a Essex, Lefevere ha insegnato letteratura ‘comparata presso il dipartimento di lingue germaniche dell'Universita di Austin, nel Texas, dal 1984 al 1996, anno della sua scomparsa. Si & distinto come una delle menti pid feconde dei Translation Studies, la nuova disciplina accademica istituita negli anni settanta con I'obiettivo di studiare il fenomeno della traduzione in un contesto interdisciplinare di teoria letteraria e letteratura comparata. Ha saputo fondere in modo originale I'interesse per le letterature occidentali antiche e moderne con lo studio diacronico della traduzione, intesa come mediazione interculturale, concentrandosi su aspetti spesso ignorati sia dalla moderna traduttologia di orientamento linguistico sia dalla comparatistica, quali la funzione della letteratura tradotta nel contesto della cultura ricevente e la sua importanza di forza motrice dell'evoluzione letteraria.’ Nel variegato panorama dei Translation Studies Lefevere si inserisce in un particolare gruppo di studiosi, definito The Manipulation School, dal titolo di una raccolta di saggi intitolata The Manipulation of Literature pubblicata nel 1985. In polemica con lorientamento normativo che distingue gran parte delle moderne teorie della traduzione letteraria, gli autori, ¢ Lefevere in particolare, 1 Per un approfondimento della disciplina dei Translation Studies si rimanda al saggio di Margherita Ulrych La traduzione nella cultura anglosassone contemporanea: tendenze “e prospettive, in Tradurre. Un —approccio multidisciplinare, Torino, UTET, 1997, pp. 213-248. 202 Silvia Campanini auspicavano la necessitt di adottare una metodologia critica di carattere descrittivo, atta a individuare le norme ¢ convenzioni che regolano il processo di traduzione nel contesto letterario ricevente. Fin dagli esordi della sua attivita teorica, Lefevere ha dunque osservato la traduzione nella sua contingenza storica rifiutando ogni astratta teorizzazione sul principio di equivalenza con il testo originale o sui limiti della traducibilit& del testo letterario in quanto tale. A suo giudizio, se considerata dal punto di vista della cultura in cui si inserisce, la traduzione implica necessariamente una manipolazione dell'originale, non solo in quanto risultato dell'interpretazione soggettiva di un testo o del cambiamento di codice linguistico ma soprattutto perché viene prodotta in uno specifico scenario socioculturale ed @ destinata a una particolare fascia di fruitori con determinate aspettative. Il modello concettuale sul quale I'autore fonda I'analisi del fenomeno della manipolazione, é desunto dalla teoria polisistemica, elaborata da alcuni studiosi israeliani — in particolare Itamar Even Zohar e Gideon Toury — sulla scorta degli studi semiotici dei formalisti russi ¢ degli strutturalisti cechi che spiegano i nessi fra fenomeni letterari ed extraletterari’. In base a questa teoria ogni cultura pud essere concepita come un agglomerato di vari sistemi in continua interazione, fra i quali il sistema letterario é a sua volta una struttura complessa, un polisistema, che attraversa varie fasi cvolutive, durante le quali, con Temergere ¢ il succedersi di determinate pratiche artistiche, di generi e di modelli, il sistema della critica fissa il canone letterario. Solitamente le traduzioni rimangono in una posizione marginale rispetto al corpus dei testi canonici, anche se non é escluso che possano conquistare una posizione centrale all'interno della cultura ricevente — l'esempio della Bibbia & senz'altro emblematico. Svolgono una funzione primaria, quando capaci di introdurre innovazioni favorendo la migrazione di generi e tematiche da una letteratura all'altra, oppure secondaria, di semplice consolidamento del canone vigente. La teoria polisistemica considera quindi il complesso della letteratura tradotta come sottosistema semiotico autonomo all'interno del polisistema; in sostanza @ una cartina di tornasole in grado di fornire informazioni sul grado di evoluzione, di stabilita e di apertura alle influenze provenienti da altre letterature. Considerare la traduzione come parte integrante dell'evoluzione storica di una letteratura, permette di spiegare fenomeni di vasta portata, che trascendono le problematiche di natura puramente linguistica. B dimostrato che le culture in via di formazione, 0 quelle che attraversano una fase involutiva, sono pid inclini a tradurre — in particolare da letterature considerate prestigiose — mentre la traduzione & meno praticata 0 & praticata in modo diverso presso civiltd con una 2 Uniillustrazione del modello polisistemico e delle sue applicazioni viene offerto da E. Gentzler nei capitoli IV ¢ V del suo volume Teorie della traduzione. Tendenze contemporanee (trad. ital. di M. T. Musacchio), Torino UTET, 1998. Traduzione, riscrittura e manipolazione 203 consolidata tradizione letteraria che tendono a rifuggire da contaminazioni esterne. Significativi a questo riguardo sono gli esempi della Cina e della Grecia antica (cfr. Lefevere 1997: 195-211). Lefevere concepisce dunque la traduzione essenzialmente come processo di acculturazione, ne riconosce la natura contingente svincolandola da criteri di valutazione imperniati sull'aprioristica norma dell'assoluta equivalenza con Ioriginale e contesta con fermezza tale principio definendolo astorico, in quanto basato su una ristretta visione del testo quale inimitabile prodotto del genio dell'artista, il cui valore si ritiene immutabile nel tempo. Egli sostiene viceversa che [opera letteraria & suscettibile di riscritture che, riplasmandone I'immagine, ne determinano la ricezione presso il pubblico dei fruitori. Questo fenomeno agisce a livello intersistemico nel momento in cui opere straniere vengono integrate mediante la traduzione nel sistema letterario ricevente, ma pud interessare in ambito intraculturale anche qualunque opera letteraria, che pud essere manipolata in funzione della mutabilita del canone. Lefevere afferma pertanto l'importanza della riscrittura quale componente essenziale dell'evoluzione letteraria e meritevole dunque di uno studio autonomo e approfondito che comprenda oltre alla traduzione tipologie apparentemente differenti, quali la critica ¢ la storiografia letterarie nonché svariati prodotti dell'attivita editoriale, abbracciando cosi anche forme di "traduzione intraculturale". In Translation, Rewriting, and The Manipulation of Literary Fame \'autore intende quindi dimostrare that the process resulting in the acceptance or rejection, canonization or non-canonization of literary works is dominated not by vague, but by very concrete factors that are relatively easy to discem as soon as... one eschews interpretation as the core of literary studies and begins to address issues such as power, ideology, institution, and manipulation (1992a: 2). Gia in precedenza, nel saggio Literary Theory and Translated Literature del 1982, Lefevere aveva introdotto il termine di "rifrazione" per indicare il potere delle riscritture di diffondere immagini spesso distorte 0 comunque parziali di opere ¢ autori, un procedimento che una cultura pud applicare ad altre, nel tentativo di assimilarle, ma anche a se stessa, modificando il proprio passato per adeguarlo alle concezioni del presente. Nell'ottica di Lefevere la stessa poetica — ad esempio quella sancita dalla critica — rappresenta una forma di riscrittura, in questo caso intraculturale, in base alla quale avviene la canonizzazione di autori che si conformano al suo codice e che mantengono una posizione di prestigio poiché conformi alle convenzioni dominanti nel sistema in un dato momento storico, ma possono anche perderla qualora si verifichi un radicale mutamento dei parametri estetici. Considerando inoltre che gran parte della letteratura cosiddetta canonica viene divulgata attraverso forme di riscrittura — che rappresentano una via obbligata in particolare quando non si conosca la lingua 204 Silvia Campanini delloriginale — l'immagine, ma anche la stessa esistenza del canone diventano una funzione delle riscritture. Pid importanti ancora dell'influenza della poetica sono fattori extraletterari, appartenenti alla compagine ideologica e socioeconomica, che condizionano dall'esterno il polisistema letterario; fattori che I'autore riassume nel concetto di "patronato" (patronage), impiegato in un'accezione simile a quella che Michel Foucault attribuisce al "potere": un meccanismo di controllo che regola la produzione ¢ diffusione della conoscenza. Ovviamente, in prospettiva diacronica questo controllo si manifesta in modo diverso e pud essere esercitato da un'unica istanza autoritaria oppure frammentarsi in una serie di istituzioni 0 strutture che promuovono la produzione della letteratura e influenzano le modalita della sua trasmissione, anche attraverso riscritture atte a consolidare il sistema stesso ¢ a legittimame l'ideologia. In questo contesto, si 2 ritenuto che "patronato" fosse una resa traduttiva decisamente calzante (¢ in ogni caso pid adeguata rispetto a "patrocinio", che ha un senso inequivocabilmente positivo), in quanto suggerisce il ruolo promotore e insieme autoritario dell'istanza moderatrice del sistema. In Translation Studies and/in Comparative Literature Lefevere indica con il termine "master code" quel complesso di valori che domina una societa in un determinato momento storico ¢ afferma che un'opera o un autore solo se tradotti o riscritti in conformita alle sue norme possono essere recepiti da una cultura o conservare una posizione canonica, e logicamente deduce: if all writing about literature is, essentially, rewriting the work of literature in the service of some master code, then all writing on literature becomes, essentially, manipulation: the original is made to fit somewhere in the territory mapped out by a certain master code (1985: 7). Nella loro attivita di intermediari fra due culture i traduttori non possono dunque rimanere neutrali: consapevolmente o inconsapevolente sono portati a manipolare originale, nel tentativo di adeguarlo al codice della cultura ricevente, ma spesso anche per opporsi al codice, assumendo in tal caso un atteggiamento sowversivo: "They are image makers, exerting the power of subversion under the guise of objectivity” (Lefevere 1992b: 7). In Translation, Rewriting, and The Manipulation of Literary Fame, sfuggendo all'aridita delle pure e semplici enunciazioni teoriche ¢ allo scopo di ayvalorare le proprie tesi sul piano della concretezza storica, Lefevere si serve di una serie di esempi tratti da letterature di varie epoche ¢ di varie collocazioni geografiche — per sottolineare il valore universale delle proprie affermazioni — e che suddivide in due gruppi: le manipolazioni traduttive, che hanno riplasmato Timmagine di un'opera letteraria o persino di un'intera societa agendo a livello interculturale sul sistema ricevente, e le manipolazioni critiche, che hanno Traduzione, riscrittura e manipolazione 205 invece inciso in senso intraculturale sull'immagine e sulla ricezione di un autore e di un'intera epoca letteraria. Per quanto concerne le riscritture interculturali, approfondisce alcune delle categorie che hanno svolto un ruolo fondamentale nella storia della traduzione, € gia da lui enunciate nel saggio Translation: Its Genealogy in the West (1990: : autorita del patronato; il prestigio del testo tradotto ¢ della cultura da cui proviene; la considerazione che la cultura ricevente ha di se stessa; l'orizzonte dattesa dei destinatari della traduzione. Liinterazione di questi fattori determina la strategia traduttiva e di riflesso I'immagine delloriginale proiettata nella cultura ricevente. Liimportanza del patronato, con le sue componenti ideologiche ad economiche, emerge soprattutto nell'analisi della prima traduzione tedesca de I diari di Anna Frank, mentre la presunzione di superiorit& di una cultura rispetto allaltra in presenza di un testo di alto prestigio @ rivelata dalle traduzioni di Omero eseguite in Francia nel XVII secolo, che naturalizzavano I'originale fino a cancellarne J'alterita. L'orizzonte d'attesa del pubblico si dimostra particolarmente vincolante nelle traduzioni inglesi di Lisistrata di Aristofane messe a confronto da Lefevere per svelare con mordace ironia le interdizioni culturali che impongono ai traduttori di castigare certe “oscenita", offensive per Ja sensibilita dei lettori. L'autore non avanza la pretesa di formulare giudizi di qualita, ma si limita a confrontare soluzioni ¢ strategic traduttive mettendone in luce lungo un percorso diacronico le analogie ¢ le differenze e tracciandone una vera e propria grammatica storica. A questo scopo si dilunga anche sulle dichiarazioni programmatiche e metodologiche contenute nelle prefazioni ¢ nelle note alle traduzioni, scoprendo spesso incongruenze fra teoria ¢ pratica. Confuta inoltre una volta per tutte il principale luogo comune della traduzione letteraria, tisalente al periodo romantico, ovvero quello dell'intraducibilita: l'impossi cioé di trasporre nella lingua d'arrivo la totalita artistica dell'opera. Pur non escludendo che I'intraducibilita possa essere di natura anche linguistica — la categoria della lingua viene approfondita nel capitolo dedicato a Catullo — Lefevere la riconduce principalmente all'incolmabile distanza fra due sistemi letterari ¢ ideologici, e inoltre alla mancanza di equivalenti modelli poetici nella cultura ricevente, Paradossalmente, queste barriere rendono talvolta necessaria una traduzione "infedele", dal momento che una traduzione "fedele", nella forma e nei contenuti, potrebbe compromettere I'assimilazione dell'opera, come si evince dal capitolo dedicato alle traduzioni inglesi delle qasidah islamiche. Se nella traduzione la manipolazione @ pit scontata, pud non esserlo altrettanto nelle riscritture intraculturali, dove essa agisce in modo pitt subdolo ¢ sottile, poiché si cela dietro la sedicente scientificita specialistica della critica 206 Silvia Campanini letteraria e della storiografia, ma & altrettanto condizionata da imponenti vincoli ideologici o poetologic Translation is reproduction, refraction. That criticism is not is merely a convenient fiction, surviving because criticism is not seen to obviously tamper with the actual physical shape of the original (1982: 10). Varie strategie si riscontrano negli esempi di manipolazione intraculturale approfonditi da Lefevere. L'inclusione o T'esclusione di autori dalle raccolte antologiche determina non solo la formazione del canone letterario, ma si ripercuote anche sull'indirizzo ideologico del sistema educativo, considerando che le antologie sono spesso usate come testi scolastici: emblematic @ I'esempio delle antologie di poesia africana, nelle quali le alterne fortune degli autori dipendono dall'arbitrio degli antologizzatori, spesso animati da partigianerie non tanto estetiche quanto politiche. Inoltre, quella che Lefevere gia nel titolo definisce "fama letteraria" & decisa dallo strapotere della critica e della storiografia che hanno la facolt& di distorcere I'immagine di uno scrittore banalizzandone la statura letteraria — come avvenne per Madame de Staél - oppure giungono addirittura a cancellarlo dalla storia letteraria, quando non compatibile con il codice culturale di una certa epoca — il caso di Foquenbroch — 0 infine possono mutilarne l'opera sia pure per eludere una ben pid) pesante indiscriminata censura ~ la vicenda de La morte di Danton di Biichner. La traduzione, ma anche ogni altra forma di riscrittura — questo forse Tassunto dell'opera — non pud essere costretta in rigidi e astratti schemi, in pratica inapplicabili alla realta di cui ignorano la natura contingente ¢ mutevole dei fattori che la determinano: in quanto fenomeno di comunicazione inserita in un contesto socioculturale, la traduzione non sempre 2 intesa a veicolare una verita unversale ma é soggetta a ineluttabili forze ideologiche. La spicata personalita di Lefevere si riflette — in questa come in tutte le sue opere — in uno stile inconfondibile, brillante e mordace, che riesce a rendere avvincente la lettura nonostante la complessita dei concetti e degli argomenti trattati. Il suo estro si rivela sin dal titolo affatto anticonvenzionale del capitolo introduttivo: Pre-write (reso in italiano con Pre-scrittura), un neologismo che alludendo per assonanza ai concetti chiave dell'opera - writing © rewriting — esprime concretamente quel processo a volte solo mentale precedente la scrittura vera ¢ propria. Benché affermi di volersi astenere da giudizi valutativi, in verita Lefevere, sull'onda della propria arguzia, commenta soluzioni traduttive palesemente inadeguate ricorrendo all'ironia al sarcasmo oppure a un umorismo che talvolta sfocia nella comicita. Ad esempio, mentre rileva certe significative omissioni nelle traduzioni inglesi delle gasidah, V'autore si lascia sfuggire questa sentenza: Traduzione, riscrittura e manipolazione 207 Traditionally, the poets who produced early poetry in the Islamic system went to great length describing their camels, while proportionately devoting far fewer lines to the description of the women they loved, Western poetics has always tended to take a rather different view of proportions in this matter (1992a: 84-85). In conclusione, Lefevere dimostra anche come sia possibile affrontare temi di spessore critico e teorico evitando la cripticita ¢ gli impaludamenti terminologici che rendono tanta saggistica appannaggio esclusivo di pochi iniziati. Bibliografia essenziale dell'autore (1975): (1980): (1981): (1982): (1982): (1983): (1984): (1984): (1985): (1985): (1986): (1987): Translating Poetry: Seven Strategies and a Blueprint, Amsterdam, Van Gorcum. "Translating Literature, Translated Literature: The State of the Art", in The Languages of Theatre. Ed. by O. Zuber, London, Pergamon Press, pp. 153-161. "Beyond the Process: Literary Translation in Literature and Literary Theory", in Translation Spectrum. Ed. by M. Gaddis-Rose, Albany, State University of New York Press, pp. 52-59. “Literary Theory and Translated Literature", Dispositio, 7, 19-20, pp. 3- 22. "Mother Courage Cucumbers: Text, System and Refraction in a Theory of Literature", Modern Language Studies, 12, 4, pp. 3-20. "Poetics (Today) and Translation Studies", Modern Poetry in Translation, 47, pp. 190-195. "On the Refraction of Texts", in Mimesis in Contemporary Theory. Ed. by M. Spariosu, Amsterdam-Philadelphia, Benjamis, pp. 217- 237. "That Structure in the Dialect of Man Interpreted", in Comparative Criticism. Ed. by E.S. Shaffer, Cambridge, Cambridge University Press, pp. 87-100. "Why Waste Our Time On Rewrites?", in The Manipulation of Literature: Studies in Literary Translation. Bd. by T. Hermans, New York, St Martin's Press, pp. 215-243. Translation Studies andlin Comparative Literature, comunicazione presentata al Midwest MLA Meeting, St. Louis, November 7- 9, p. 58. "Power and the Canon", Journal of Literary Studies, 2.2, pp. 1-14. "Beyond Interpretation’ or The Business of Rewriting", Comparative Literature Studies, 24.1, pp. 17-39. 208 Silvia Campanini (1990): "Translation: Its Genealogy in the West", in Translation, History and Culture, Ed. by S. Bassnett & A. Lefevere, Londra-New York, Pinter, pp. 14-28. (1990): "The Dynamics of the System: Convention and Innovation in Literary History", in Convention and Innovation in Literature. Ed. by T. D'Haen, Amsterdam-Philadelphia, Bejamins, pp. 37-54, (1991): "Translation and Comparative Literature: The Search for the Center", TTR, 4, pp. 129-144. (1992a): Translation, Rewriting, and the Manipulation of Literary Fame, London, Routledge. (1992b): Translating Literature: Practice and Theory in a Comparative Literature Framework, New York, MLA. (1993): "Discourse on Translation: Recent, Less Recent, and to Come", Target, 5:2, pp. 229-41. (1994): "Shakespeare Refracted: Writer, Audience, and Rewriter in French and German Romantic Translations", in Romantic Drama. Ed. by G. Gillespie, Amsterdam, Benjamins, pp. 101-113. (1997): "Concezione della traduzione in Cina e in Occidente", in Tradurre. Un approccio multidisciplinare. Ed. by M. Ulrych, Torino, UTET.

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