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07-12-22

1984-Orwell
Trama
-L’altra distopia che viene spesso associata a “Brave new World” è “1984” di Orwell.
-Winston Smith,come i protagonisti delle utopie,compie un viaggio,ma come i protagonisti delle distopie è
un viaggio che presenta un falso movimento,perché abbiamo l’inizio in medias res; siamo già a Londra,non
abbiamo un luogo da cui si parte per vedere il luogo perfetto e ritornare. Il movimento che Smith compie è
più interiore che geografico. Lui resta in Oceania,il suo movimento interiore è anche un falso movimento
perché da buon protagonista delle distopie non è perfettamente integrato.
-Lui ha un pensiero e successivamente un atto di ribellione attraverso l’acquisto del diario.
-Gli abitanti di oceania sono schiacciati tra realtà e mistificazione della vita; tutti sono divisi tra ciò che
vedono e ciò che gli viene raccontato;sono inoltre allineati al pensiero unico;
-Winston lavora nel Ministry of Truth,dove c’è un lavoro attuato per cambiare la storia;
-Winston cerca di ricordare la sua infanzia ma non ci riesce;
-l’atto di scrivere sul diario lo rende individuale,non unificato al pensiero unico; è un atto che non si
conforma al presente e lo conduce alla sua ribellione.
-pensa di aver trovato delle persone che dicono di appartenere alla Brotherhood, un'associazione contro
The Party,ha una relazione amorosa con Giulia ,ma poi scoprirà che non esiste niente di quello che ha
immaginato . Gli oggetti del passato che lui tanto desidera sono oggetti di scena. La stanza è una
scenografia;il partito ha creato tutto questo perché il potere,per esistere,ha bisogno anche di
un’opposizione.
Analisi
-Molti leggono 1984 come una profezia; ma Orwell non vuole profetizzare,vuole semplicemente
descrivere il suo presente,la Londra del ‘48 distrutta dai bombardamenti tedeschi.
Questo si deve al fatto che Orwell intraprende alcuni percorsi di vita per poterne scrivere; ci sono quindi
degli stretti collegamenti tra la sua biografia e le opere.
In un’opera Orwell elenca i motivi per cui scrive:
● fine biografico(sin da quando era piccolo ha sentito l’esigenza di scrivere un diario per annotare le
sue esperienze quotidiane);prende nota delle sue esperienze in diari e romanzi reportage da
quando inizia a lavorare come scrittore. Va in India e denuncia il rapporto tra colonizzatori e
colonizzati in una sua opera ,a fini storici(la documentazione di ciò che avviene in presa
diretta,giorno per giorno) e a fini politici (per l’urgenza di informare; in qualsiasi informazione si
possa dare c’è un fine politico). Sceglie di abbandonare la polizia imperiale e di vivere insieme a dei
clochard,ai seminatori dello Yorkshire. Nonostante la comunanza con loro rimane sempre ai
margini di queste realtà e le racconta.
Orwell partecipa alla guerra civile spagnola e anche questa è un’occasione per scrivere.
Un altro fine è quello estetico,dovuto al fascino che ad un certo punto ha iniziato a trovare
nell’associazione delle parole,nella sintassi,nello stile;
Tutti i vari motivi per cui scrive sono sempre strettamente collegati tra loro.

- In “The Principles of Newspeak” Orwell descrive una lingua scarnificata,senza aggettivi,un po’ come
la lingua dell’Accademia delle Lingue di Swift.
- Fin dall’inizio Winston tenta di recuperare il passato,l’infanzia,quello che lui non ricorda ma
immagina essere un paradiso ,un’età dell’oro.
- Il narratore non dice nulla se non c’è l'occhio di Winston in questa scena;non è come in
Dickens,dove il narratore è scollegato rispetto ai personaggi e dice ciò che è giusto e sbagliato,qui
la voce narrante si traduce con il protagonista;
- Winston probabilmente richiama Winston Churchill,Smith è un cognome comune.

Winston ad un certo punto compra un fermacarte ; il nome dell’oggetto non ci viene dato ma ci viene
descritto(come la polvere da sparo nei Viaggi di Gulliver). L’aggettivo che Winston utilizza per descriverlo è
“bello”. Ma la bellezza fine a sé stessa non è concepita nel mondo di Oceania,tutto deve essere legato
all’utilità.
Cercare nel romanzo le differenze rispetto alla nostra realtà.

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