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Saggio Brooks
Saggio Brooks
Un giovane arriva a Parigi per studiare legge ma scopre il fascino delle belle donne, dell’alta società
e capisce che per fare la bella vita bisogna essere ricchi.
Sogna il successo nel gran mondo parigino ma vive nella squallida Pensione Vauquer dove ha
davanti a sé delle difficili scelte pratiche e morali incarnate dal vecchio Goriot e dall’ex galeotto
Vautrin.
La storia di Rastignac parla dell’epoca della rivoluzione e della controrivoluzione, di un periodo
turbolento in cui la ricerca della ricchezza assume tutta una nuova importanza.
In questo secolo borghese è necessario comprendere tanto la gerarchia sociale quanto il reale
sostrato economico da cui è sorretta.
Inizialmente il nome Rastignac era, in realtà, Massiac. Balzac lo eliminò e al suo posto preferì
utilizzare quello di un personaggio già presente in un altro romanzo, La pelle di zigrino. Da questo
piccolo cambiamento, si avrà una delle caratteristiche fondamentali della narrativa bazachiana: il
continuo ritrovamento all’interno dei romanzi della Comédie humaine.
Il romanzo parte indugiando sulla povertà del luogo in cui Rastignac vive, la Pensione Vauquer. Qui
incontriamo un insieme di personaggi che, a differenza di Eugene, hanno tutti un passato alle spalle
da cui dipende la loro caduta in basso.
Il personaggio di Mme Vauquer è “fetido” ed incarna al meglio le caratteristiche della pensione.
L’inizio dell’intrigo si ha quando viene presentata Victorine Taillefer che è stata rilegata nella
Pensione dal padre che vorrebbe disconoscerla e dare la sua intera fortuna al fratello. Su di lei
Vautrin svilupperà il piano per far raggiungere a Rastignac la fortuna.
Quando incontriamo per la prima volta Rastignac, lui è di ritorno in pensione dalle vacanze estive.
Qui, come in tutto il romanzo, i momenti critici da cui scaturiscono le decisioni sono strutturati
intorno al percorso inverso di Rastignac che dai salotti dell’alta società fa ritorno ai bassifondi in cui
si trova la Pensione Vauquer.
Rastignac ha bella presenza e fascino, e sin da subito si rende conto che la strada verso la fortuna
passa da una donna avvenente e altolocata.
La trama si complica quando Rastignac si trova in presenza di alcune situazioni che suscitano in lui
un desiderio di scoperta. La storia di un’ambizione sociale, iniziata con la scoperta dell’alta società,
si arricchisce di nuovi misteri. Sarà proprio Vautrin a svelare, in parte questi misteri a Rastignac,
ricodificando le scoperte che fa sotto forma di legge sociale. Questo provoca in una parte di
Rastignac il desiderio di scoprire la verità; dall’altra il disgusto degli intrecci fra amore e denaro che
viene denunciato da Vautrin come unico nesso delle relazioni umane nel nuovo ordine.
Scena critica è anche quella in cui Rastignac, si reca a casa di Anastasie de Restaud e la scopre
parlare con Père Goriot. In questo momento si instaura in lui il desiderio di scoprire quali siano i
rapporti tra i due e, una volta ammesso alla presenza della contessa, viene presentato al conte come
parente della viscontessa de Beauséant. Questa presentazione provoca nel conte una specie di
effetto magico che lo porta a interessarsi di Rastignac. Però, il ragazzo si gioca male la sua
occasione dato che, pensando di fare colpo sul conte parlando di Père Goriot, utilizza appunto il
termine père che, legato al nome di Goriot, scaturisce una reazione completamente opposta a quella
desiderata nel conte. Il termine père si addice ad un contadino o a un personaggio di modesta
condizione e non a qualcuno che merita rispetto.
L’errore commesso da Rastignac nel salotto Restaud viene collegato al fatto che il giovane accosta
due ordini di realtà che devono essere tenuti separati affinché la società funzioni.
La sovrastruttura civilizzata e splendente della società non deve mai essere vista in relazione alla
sottostruttura del denaro e dello sfruttamento che le permette di esistere.
La rispettabilità di Anastasie e Delphine (figlie di Père Goriot) può essere mantenuta solo
nascondendo l’origine del proprio benessere.
La questione economica è centrale nella vita di Delphine ma è un problema per la vita di Anastasie
che desidera il lusso per sé e per il suo amante tanto da impegnare i diamanti della famiglia Restaud
e vendersi a vari gentiluomini. Quando Anastasie decide di impegnare i diamanti la situazione
precipita sia in Père Goriot che nel racconto di Balzac posto sotto il punto di vista di Gosbeck.
Questa tipologia di narrazione viene spessa applicata da Balzac per permettere una doppia visione
dello stesso avvenimento, analizzandolo da due punti di vista differenti e permettendo al lettore di
scegliere quale dei due sia quello corretto.
Rastignac scopre la vera storia su Père Goriot e sulle sue figlie grazie alla duchessa de Langeais e
Mme de Beauséant. Solo in questo momento il giovane si rende conto che, le cose che le due donne
gli stanno comunicando, Vautrin gliele aveva già dette in maniera più schietta: la ricchezza ti
innalza al di sopra del pantano. Eugene è passato dallo studio della legge allo studio di Parigi e dei
suoi codici sociali.