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04 - Concetti Fondamenti Sulla Controreazione - Controreazione Disturbi Esterni e Variazioni Interne - Definizioni e Terminologia
04 - Concetti Fondamenti Sulla Controreazione - Controreazione Disturbi Esterni e Variazioni Interne - Definizioni e Terminologia
FONDAMENTALI SULLA
CONTROREAZIONE
Dario Masucci
Dario Masucci “Concetti fondamentali sulla
controreazione”
Indice
1. LA CONTROREAZIONE .............................................................. 3
BIBLIOGRAFIA ................................................................................. 17
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Dario Masucci “Concetti fondamentali sulla
controreazione”
1. LA CONTROREAZIONE
Si vogliono introdurre di seguito alcuni concetti necessari per lo
studio dei Sistemi di Controllo, e si vogliono definire le caratteristiche
di base di tali sistemi.
Per rendere più semplice e immediata la comprensione di
questi sistemi, si presentano delle metodologie di tipo generale adatte
allo studio dei sistemi di controllo e che prescindono dal settore
tecnologico di utilizzazione.
Il primo concetto essenziale che risulta opportuno introdurre è
quello relativo alla definizione di sistema. Una possibile definizione è
la seguente:
“Un sistema è una combinazione di componenti che agiscono
insieme per ottenere un comportamento che non sia possibile ottenere
da una qualsiasi sottosistema delle parti componenti”.
Il secondo concetto fondamentale necessario da introdurre è
quello relativo alla controreazione.
“Per controreazione si intende il processo mediante il quale
l’ingresso di un elemento viene alterato dalla sua uscita”.
In un sistema di questo tipo viene impiegata la tecnica di
confrontare il valore della grandezza in uscita con quello della
grandezza in ingresso per poter definire l’errore e variare l’azione di
controllo di conseguenza.
I sistemi a catena chiusa si utilizzano quando c'è necessità di
regolare l'uscita in funzione delle condizioni esterne o di altre
condizioni che possono influire sul risultato del sistema.
Si può notare come quasi tutti i processi naturali, fisiologici ed
ecologici, siano a controreazione. Riprendendo alcuni esempi,
possiamo citare i seguenti sistemi:
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Il sistema scaldabagno:
Ricordando che il sistema di controllo automatico di uno
scaldabagno ha l’obiettivo di mantenere la temperatura del fluido
costante, l’anello di controreazione permette di confrontare il segnale
di riferimento con il valore assunto in uscita dalla grandezza
controllata.
In base alla differenza rilevata viene regolata l’attivazione della
resistenza interna all’elemento riscaldatore.
Prima di questo è necessario che il trasduttore rilevi l’uscita e
la traduca in una grandezza manipolabile.
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Il sistema motocicletta
Ricordando che l’obiettivo del controllo manuale è di mantenere
la velocità della motocicletta ad un valore costante, in questo sistema
complesso la controreazione è rappresentata da:
o un trasduttore, ossia il tachimetro, che è in grado di
fornire la velocità della moto in un formato leggibile e
chiaro per l’uomo;
o l’occhio umano che traduce questo dato in
un’informazione utilizzabile dal cervello per definire il
controllo che deve essere effettuato sulla manopola
dell’acceleratore.
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3. DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA
Per concludere queste prime tre lezioni introduttive
all’automatica e ai sistemi di controllo, si riportano di seguito le
definizioni standard in uso che fanno riferimento alla classificazione
IEEE (The Institute of Electrical and Electronics Engineers). Questo
potrà sicuramente aiutare nel consolidamento dei concetti appresi
finora.
Elemento di ingresso:
E’ l’unità che genera il valore del segnale di ingresso in accordo
al desiderato valore del segnale in uscita. Talvolta questa unità
prende il nome di generatore del segnale di riferimento.
Segnale di ingresso o ingresso:
E’ il segnale di ingresso generato dall’elemento di ingresso,
ossia il segnale di ingresso espresso in termini direttamente
utilizzabili dal sistema. Questo è l’effettivo segnale di ingresso al
sistema.
Ingresso di disturbo o disturbo:
E’ un segnale di ingresso al sistema che rappresenta un
disturbo per il sistema stesso, e che abbia quindi un effetto
indesiderato sull’uscita. Il disturbo può essere considerato un ingresso
indesiderato non misurabile e non controllabile, nel senso che non è
possibile agire su di esso.
Elemento in catena diretta o catena diretta:
E’ l’unità che reagisce al segnale di ingresso per generare
l’uscita desiderata.
Uscita o variabile controllata:
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BIBLIOGRAFIA
Marro, G., 2004. Controlli automatici. Zanichelli.
Petternella, M., Vitelli, R., 2016. Fondamenti di automatica,
Edizioni Efesto. Edizioni Efesto.
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