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IL VEGANISMO UNA “CULTURA O UNA MODA”

Il termine veganismo è stato coniato nel 1944 da Elsie Shrigley e Donald Watson
(The Vegan Society, 2015). Il veganismo è lo stile di vita di quelle persone che
rifiutano tutto ciò che danneggia gli animali, l'ambiente e promuove la moralità.
Una persona che segue una dieta di origine animale, come la maggioranza della
società, ha maggiori probabilità di soffrire di malattie rispetto a una persona
vegana. Il database Redalyc ha effettuato un'indagine attraverso un database
Pubmed, il cui obiettivo era quello di pubblicizzare gli studi pubblicati sulla mortalità
e sul rischio cardiovascolare associati all'assunzione di alimenti di origine animale
rispetto a quelli di origine vegetale. Il risultato è stato che il 22,8% delle cause delle
malattie cardiovascolari è l’obesità, causata da un elevato livello di acidi grassi
saturi presenti nei prodotti di origine animale (Redalyc, 2009). Seguire una dieta
vegana si è rivelato positivo come mezzo di prevenire problemi di salute. Se lo
vediamo dal lato etico, dobbiamo tenere conto della grande percentuale di violenza
contro gli animali, che avviene direttamente e indirettamente, sempre sostenuta
dalla società in generale, viviamo in un mondo in cui non teniamo conto del danno
e la sofferenza che provoca agli animali.Un altro punto positivo per la cultura
vegana è nella sfera ambientale, diversi studi effettuati da esperti come l’ONU
mostrano la grande differenza in litri di acqua spesi da tipi di carni commestibili e
alimenti vegani, in che servono 15.000 litri d'acqua per un solo chilo di carne
bovina o 6.000 per un pollame, con la differenza che ne occorrono solo 1.500 per i
cereali o 1.000 per la frutta. E così ci sono molti più studi che mostrano come il
cibo di origine animale influisca sull’ambiente molto più del cibo vegano.L’impatto
dell’agricoltura intensiva sull’ambiente, come terra, acqua, aria, deforestazione,
macellazione di animali selvatici ed energia costi, sembra essere una delle cause
principali. Ma si tratta di un problema causato dalla distorsione e dalla conversione
estrema degli esseri senzienti in merce, che non può avvenire senza la scomparsa
di attività condannabili dal punto di vista etico. Indipendentemente dall’impatto
ambientale, continuano a essere vittime del nostro utilizzo.

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