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L’ENOLOGO ❏ GENNAIO/FEBBRAIO 2008

DOCUMENTO
TECNICO

Silvia Mangani
Chiara Favilli
Giacomo Buscioni
Massimo Vincenzini Da sinistra:
Dipartimento di Biotecnologie C. Favilli
Agrarie, Sezione di Microbiologia, G. Buscioni
Università degli Studi - Firenze S. Mangani

GLI ANTOCIANI DEI VINI ROSSI:


INDICATORI VARIETALI
IN PASTO AI MICRORGANISMI
Il monitoraggio del profilo antocianinico nel corso di vinificazioni
spontanee di mosti ottenuti da varietà Sangiovese e Merlot
ha dimostrato che l’abbondanza relativa delle antocianine non viene
significativamente modificata né da lieviti durante la fermentazione
alcolica, né da batteri lattici durante la fermentazione malolattica.

Gli antociani o antocianidine, nei quali le


antocianine si trasformano
pende dalle condizioni del
mezzo, dalla struttura mole-
del vino per perdita del residuo zuc- colare e dalla formazione di
cherino. La parte principale addotti con molecole presen-
Gli antociani (dal greco della molecola delle antocia- ti nei tessuti in cui si trova-
anthos=fiore, kyáneos=blu) nine è l’aglicone, costituito no. Gli antociani sono re-
appartengono alla famiglia dal catione flavilio, conte- sponsabili della tonalità e
dei flavonoidi e sono una nente i doppi legami coniu- dell’intensità di colore dei
delle più importanti classi di gati responsabili dell’assor- vini rossi giovani e sono im-
pigmenti idrosolubili presen- bimento della radiazione lu- portanti per il loro contribu-
ti nei fiori, nei frutti e nelle minosa che rende questi pig- to all’attività antiossidante
foglie. In natura, gli antocia- menti visibili all’occhio ed all’effetto vasodilatatore
ni si trovano principalmente umano (assorbimento massi- del vino (Burns et al., 2002).
sotto forma glicosilata, le mo a lunghezza d’onda di La tonalità di colore di un
antocianine, più stabili e più circa 500 nanometri). Il co- vino rosso risulta strettamen-
solubili in acqua dei corri- lore delle antocianine può te legata alla tipologia di an-
spondenti antociani agliconi, variare dal rosso al blu e di- tociani presenti e dipende
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L’ENOLOGO ❏ GENNAIO/FEBBRAIO 2008

Fig. 1 - Principali antocianine presenti nel vino antocianinica delle uve di


origine a quella del prodotto
finale. Queste variazioni pos-
R1 sono essere di natura pretta-
Nome R1 R2 mente chimica, ma possono
OH avere anche un’origine biolo-
Cianine* OH H gica, legata allo sviluppo dei
B microrganismi che interven-
HO O
+ Delfinine* OH OH gono nel processo di vinifi-
Malvine* OMe OMe cazione.
R2 I lieviti sono gli agenti
A Peonine* OMe H
della fermentazione alcolica
Petunine* OMe OH degli zuccheri del mosto, tra-
O Glucosio* sformazione che avviene in
un complesso ecosistema, ca-
OH ratterizzato da crescita inte-
rattiva di diverse specie e
(*) Il glucosio può essere acilato in posizione 6 con acidi organici come l’acido p-cumarico e ceppi di lievito e molteplicità
l’acido acetico.
di attività metaboliche. Ne
consegue che l’ecologia mi-
dall’idrossilazione dell’anel- mia (Revilla et al. 2001). In crobica della fermentazione
lo B (Fig. 1): aumentando il effetti, anche se la concen- vinaria svolge un ruolo fon-
numero di sostituenti idros- trazione degli antociani subi- damentale nel determinare la
silici la tonalità si sposta sce alcune modificazioni du- composizione chimica del
verso il blu, mentre la tona- rante la maturazione del- prodotto finale (Fleet, 1999;
lità rossa si intensifica con il l’uva, risentendo anche delle Romano et al., 2003). Per
grado di metilazione (Jack- condizioni ambientali, quali quanto riguarda le possibili
son, 2000). L’intensità di co- l’insolazione e la temperatu- azioni dei lieviti nei confron-
lore, invece, rappresenta la ra, le variazioni sono gene- ti degli antociani, è comune-
quantità di colore di un vino ralmente così piccole da non mente accettato che i lieviti
e dipende prevalentemente modificare sostanzialmente possano influenzare la com-
dalla concentrazione degli il profilo antocianinico delle posizione antocianinica di un
antociani presenti. Questi, uve. vino attraverso due distinti
nella loro forma monomeri- Nella vinificazione in ros- processi: idrolisi delle anto-
ca, sono oggi facilmente de- so, le antocianine vengono cianine per azione di specifi-
terminabili mediante analisi estratte nei primi giorni di che antocianasi e adsorbi-
cromatografica in fase liqui- macerazione e, conseguente- mento delle antocianine sulla
da (HPLC dotato di rivelato- mente, la concentrazione de- parete cellulare. Inoltre, i lie-
re UV/DAD), secondo la gli antociani monomeri nel viti sono coinvolti in maniera
metodica OIV (Resolution mosto in fermentazione rag- indiretta nella sintesi delle
OENO 22/2003). Un modo giunge velocemente il valore vitisine (Fig. 2), pigmenti
pratico per rappresentare le massimo. che si formano per reazione
antocianine delle uve e del della malvidina con metabo-
vino può essere quello di
raggrupparle, sulla base del-
Interazioni liti microbici, quali l’acido
piruvico e l’acetaldeide (Mo-
la posizione dei gruppi ossi- lieviti-antociani rata et al., 2005).
drilici e metossilici del- Le antocianasi sono β-D-
l’anello B, in famiglie: cia- La diffusione degli anto- glucosidasi capaci di rilascia-
nine, delfinine, malvine, ciani dalle bucce nel mosto re da una specifica antociani-
peonine e petunine (Fig. 1). sembrerebbe legata sia alla na l’antocianidina corrispon-
Nelle uve di Vitis vinifera, struttura molecolare degli dente, che a sua volta può
gli antociani si trovano prin- antociani che a fattori varie- trasformarsi in composti di
cipalmente nella buccia, do- tali delle uve, anche se alla colore marrone o incolori
ve sono stati identificati an- cinetica di diffusione con- (Liu, 2002). Quindi, se per
tociani monoglucosidi (rara- corrono altre variabili come un microrganismo l’attività
mente diglucosidi) ed i loro ad esempio il contenuto di antocianasica è una proprietà
derivati acilati con acidi or- etanolo, acetaldeide e proba- metabolica utile perché rende
ganici quali il p-cumarico, il bilmente di altri prodotti del- disponibile per le attività di
caffeico, il ferulico, il mali- la fermentazione alcolica biosintesi uno zucchero, libe-
co e l’acetico. L’abbondanza che possono portare ad randolo da un composto dif-
relativa degli antociani è og- un’alterazione del processo ficilmente metabolizzabile, la
gi considerata una caratteri- di diffusione (Di Stefano et stessa attività è non gradita
stica varietale, tanto che sa- al., 1994). sotto il profilo enologico per-
rebbe possibile distinguere Durante la fermentazione ché svolgerebbe un’azione
cultivar diverse di Vitis vini- alcolica, il profilo antociani- decolorante sul vino. Tutta-
fera attraverso la determina- nico del mosto può subire via, il possesso di attività β-
zione delle antocianine pre- delle modificazioni che lo D-glucosidasica è una pro-
senti nelle uve alla vendem- portano dalla composizione prietà metabolica general-
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Fig. 2 - Struttura delle vitisine A e B 3), è risultato del tutto simi-


le a quello del mosto inizia-
le, con differenze imputabili
OM e ad una diversa cinetica di
estrazione delle antocianine
OH dalle bucce nel mosto; al
70% degli zuccheri consu-
+ B Nome R mati, quando è stato rag-
HO O giunto il massimo sviluppo
OM e Vitisina A COOH della popolazione di S. cere-
A Vitisina B H visiae, il profilo antocianini-
co ha evidenziato una certa
O Glucosio evoluzione rispetto alle fasi
precedenti, con una riduzio-
O ne della abbondanza relativa
delle cianine e peonine a fa-
vore delle petunine e malvi-
ne, per poi rimanere sostan-
R
zialmente inalterato fino alla
fine della fermentazione al-
mente desiderata nei lieviti in del mosto in fermentazione colica, inclusa, quindi, la
quanto responsabile del rila- e, quindi, di incidere signifi- inevitabile fase di mortalità
scio di composti aromatici cativamente sul profilo anto- della popolazione di S. cere-
volatili (monoterpeni, noriso- cianinico del prodotto finale. visiae.
prenoidi alifatici, fenoli vola- Alcuni studi di letteratura,
tili, derivati benzenici) da
componenti glicoconiugati
Antociani e come precedentemente ac-
cennato, indicano le forme
non volatili variamente pre- vinificazione acilate delle antocianine co-
senti nei mosti. Questa attivi- me quelle maggiormente ad-
tà è stata individuata in alcu- Per approfondire l’argo- sorbite dalla parete cellulare
ne specie di lieviti non-Sac- mento delle possibili intera- dei lieviti (Morata et al.,
charomyces nel corso di uno zioni tra lieviti ed antociani 2003). La vinificazione delle
studio condotto allo scopo di monomerici, è stata condotta uve Sangiovese considerata
selezionare ceppi capaci di un’indagine sull’evoluzione in questo studio non ha potu-
liberare sostanze odorose ma delle popolazioni di lieviti e to fornire informazioni in
con bassa attività antociana- del profilo antocianinico du- merito dal momento che le
sica (Manzanares et al., rante la fermentazione alcoli- antocianine acetilate e cuma-
2000). ca di mosti di due varietà di rilate sono risultate pratica-
Per quanto riguarda la ca- uva, Sangiovese e Merlot, vi- mente assenti. La fase suc-
pacità delle cellule di lievito nificati in purezza su scala cessiva della sperimentazione
di adsorbire le antocianine commerciale presso due ha quindi previsto il monito-
del vino, questo fenomeno aziende vitivinicole toscane. raggio di una fermentazione
avviene a livello della parete In particolare, sono state stu- alcolica di uve Merlot, parti-
cellulare, probabilmente per diate due vinificazioni spon- colarmente ricche di forme
un’interazione idrofobica fra tanee, normalmente caratte- antocianiche acilate, come
i componenti glucidici della rizzate da una maggiore bio- altre uve utilizzate a livello
parete ed i polifenoli (Chas- diversità inter- ed intra-speci- internazionale quali il Caber-
sagne et al., 2005; Morata et fica delle popolazioni blasto- net Sauvignon ed il Cabernet
al., 2003). I pigmenti adsor- micetiche partecipanti al pro- Franc (Revilla et al., 2001;
biti più fortemente dalle pa- cesso fermentativo. Mazza et al., 1999).
reti cellulari di Saccharomy- I risultati relativi alla tra- I risultati relativi alla vini-
ces cerevisiae sarebbero i de- sformazione fermentativa ficazione del mosto di uve
rivati acetilati e cumarilati del mosto di uve Sangiove- Merlot, inizialmente caratte-
delle antocianine, mentre le se, inizialmente caratterizza- rizzato da un tenore zucche-
vitisine sarebbero adsorbite to da un tenore zuccherino rino di 240 g/L, un pH di
solo in maniera trascurabile di 260 g/L, un pH di 3,17 e 3,30 e da una concentrazio-
(Morata et al., 2003). da una concentrazione di ne di solforosa totale pari a
Da quanto sopra riportato, solforosa totale pari a 50 45 mg/L, sono riportati in
risulterebbe che i lieviti, in mg/L, sono riportati in Fig. Fig. 4. Come risulta dalla fi-
funzione delle specie e dei 3. Al 25% di zuccheri fer- gura, l’evoluzione del profi-
ceppi di lievito partecipanti mentati, quando la popola- lo antocianinico durante
al processo di trasformazione zione di lieviti non-Saccha- questo processo fermentati-
ed attraverso la degradazione romyces aveva raggiunto il vo ha avuto un decorso si-
e/o rimozione preferenziale massimo del suo sviluppo, il mile a quello osservato per
di alcune antocianine rispetto profilo antocianinico, ripor- la vinificazione delle uve
ad altre, siano in grado di tato in termini di abbondan- Sangiovese: al 50% di zuc-
agire efficacemente sul con- za relativa delle diverse fa- cheri fermentati, quando, in
tenuto in antociani monomeri miglie di antocianine (Fig. assenza di popolazioni nu-
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Fig. 3 - Andamento delle popolazioni di Saccharomyces cerevisiae (●) e di Interazioni


lieviti non-Saccharomyces (■) ed evoluzione del profilo antocianinico duran-
te una fermentazione alcolica spontanea di uve Sangiovese in purezza batteri - antociani
In molti casi, la fermenta-
7.0x107
zione alcolica è seguita da
una fermentazione seconda-
6.0x107 ria di grande importanza per
la stabilità e l’affinamento di
Lieviti (UFC/ml)

5.0x107
molti vini: la trasformazione
4.0x107
dell’acido L-malico in acido
3.0x107 L-lattico ed anidride carbo-
2.0x107
nica, nota come fermenta-
zione malolattica (FML),
1.0x107 operata da alcune specie di
0 batteri lattici. La specie Oe-
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
nococcus oeni viene comu-
% Zuccheri fermentati nemente indicata come quel-
la più frequentemente impli-
cata nella reazione di decar-
Delfinine bossilazione, ma in condi-
Delfinine 25
25
20
zioni meno restrittive per lo
20
Antociani cumarilati 15 Cianine
Antociani cumarilati 15 Cianine sviluppo microbico possono
10
10
5
risultare coinvolti anche pe-
5
0
0 diococchi e lattobacilli. Alla
Antociani acetilati Petunine
Antociani acetilati Petunine FML è tradizionalmente ri-
conosciuto un duplice effet-
Malvine/10 Peonine Malvine/10 Peonine
to: una riduzione dell’acidi-
tà, grazie alla conversione di
un acido dicarbossilico
(l’acido malico) in un acido
monocarbossilico (l’acido
Delfinine
25
Delfinine
25
lattico), ed un aumento della
Antociani cumarilati
20
Cianine
20 stabilità microbiologica, gra-
15 Antociani cumarilati 15 Cianine
10 10
zie alla eliminazione di un
5 5 substrato (l’acido malico) in
0 0
grado di sostenere un indesi-
Antociani acetilati Petunine Antociani acetilati Petunine
derabile sviluppo microbico.
Successivamente, alla FML
Malvine/10 Peonine Malvine/10 Peonine è stata anche attribuita la ca-
pacità di modificare profon-
damente il profilo organolet-
tico del vino in cui essa ha
avuto luogo, con un’azione
decisamente più complessa
mericamente significative di risulta di particolare rilievo di quelle sopra menzionate,
lieviti non-Saccharomyces, perché induce a ipotizzare potendo intervenire sia sul
la popolazione di S. cerevi- che i lieviti non esercitino un gusto che sull’aroma e, co-
siae ha raggiunto il suo mas- ruolo determinante nella for- me più recentemente segna-
simo sviluppo, il profilo an- mazione del profilo degli an- lato, anche sul colore dei vi-
tocianinico ha presentato, ri- tociani monomerici di un vi- ni rossi (Kunkee, 1991; He-
spetto alla situazione del no. Tuttavia, è opportuno nick-Kling, 1993; Osborne
mosto iniziale, una minore sottolineare che l’ipotesi non et al., 2000). In verità, il
abbondanza relativa delle esclude che i lieviti siano in possibile effetto della FML
cianine e peonine, rimanen- grado di ridurre, per attività sul colore del vino in gene-
do poi stabile fino al termine idrolitica e/o per adsorbimen- rale e sul profilo antocianini-
della fermentazione alcolica. to, la concentrazione dei mo- co in particolare è al mo-
La stabilizzazione del pro- nomeri antocianinici liberi: mento abbastanza controver-
filo antocianinico nella se- l’ipotesi, infatti, escluderebbe so: secondo una recente ri-
conda parte del processo fer- un’azione differenziata dei cerca, O. oeni sarebbe in
mentativo, avvenuta anche lieviti su specifiche antocia- possesso di un’attività β-glu-
nel caso della trasformazione nine, un’azione che inevita- cosidasica, variabile da cep-
di uve ricche di antociani bilmente porterebbe ad una po a ceppo e non associata
acilati che, come precedente- variabilità del profilo anto- ad attività antocianasica
mente ricordato, dovrebbero cianinico, determinato sulla (Barbagallo et al., 2004),
essere quelli maggiormente base dell’abbondanza relativa ma, secondo un articolo pre-
suscettibili di adsorbimento delle diverse famiglie di an- cedente (Vivas et al. 1997),
sulla parete di S. cerevisiae, tocianine. O. oeni risulterebbe capace
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Fig. 4 - Andamento delle popolazioni di Saccharomyces cerevisiae (●) e di


lieviti non-Saccharomyces (■) ed evoluzione del profilo antocianinico duran-
te una fermentazione alcolica spontanea di uve Merlot in purezza

1.2x108

1.0x108

Lieviti (UFC/ml)
8.0x107

6.0x107

4.0x107

2.0x107

0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
% Zuccheri fermentati

Delfinine Delfinine
25 25

20 20
Antociani cumarilati Cianine Antociani cumarilati 15 Cianine
15
10
10
5
5
0
0
Antociani acetilati Petunine
Antociani acetilati Petunine

Malvine/10 Peonine
Malvine/10 Peonine

Delfinine
25
20
Antociani cumarilati 15 Cianine
10
5
0
Antociani acetilati Petunine

Malvine/10 Peonine

di rimuovere le antocianine mine in circa 25 giorni da Il risultato suggerisce che


dal mezzo in cui si sviluppa, una popolazione lattica lar- O. oeni, la specie batterica
per effetto di fenomeni di gamente dominata da ceppi più frequentemente associata
adsorbimento sulla parete indigeni di O. oeni (unica alla FML, non sia capace di
batterica e di attività idroliti- specie isolata nel corso dei modificare le abbondanze
ca diretta, utilizzando come diversi campionamenti effet- relative delle diverse anto-
fonte energetica la sub-unità tuati). Durante la FML, non cianine e, quindi, il profilo
zuccherina liberata. è stata evidenziata alcuna si- antocianinico di un vino, al-
Al fine di fornire un con- gnificativa variazione del meno nelle condizioni reali
tributo sull’argomento, le vi- profilo antocianinico rispetto di vinificazione.
nificazioni commerciali di a quanto riscontrato al termi-
mosti di Sangiovese e di
Merlot in purezza descritte
ne della fermentazione alco-
lica e riportato nelle Figg. 3
Considerazioni
in precedenza sono state se- e 4: le abbondanze relative conclusive
guite anche durante lo svol- delle diverse famiglie di an-
gimento della FML. Entram- tocianine sono, infatti, rima- Quanto osservato nel cor-
bi i vini hanno presentato, al ste praticamente immutate so delle fermentazioni alcoli-
termine della fermentazione sia nel caso del vino Sangio- ca e malolattica in processi
alcolica, un tenore di acido vese sia nel caso del vino di vinificazione commerciale
malico pari a circa 1,2 g/L e Merlot, che, come già osser- suggerisce che il profilo an-
sono stati lasciati andare in- vato, si differenzia dal San- tocianinico di un vino subi-
contro ad una FML sponta- giovese per la presenza di sca un’evoluzione solo du-
nea, avviata e portata a ter- antociani acilati. rante la prima metà della tra-
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sformazione degli zuccheri e, senza l’impiego di preparati conda edizione, 242-254.


Kunkee R.E., 1991, Some
pertanto, sia la diretta conse- starter, lieviti o batteri malo- roles of malic acid in the ma-
guenza di una diversa veloci- lattici. lolactic fermentation in wine
tà di estrazione delle antocia- I risultati, in definitiva, making, FEMS Microbiol.
nine dalla buccia dell’uva, suggeriscono che né i lieviti Lett., 88, 55-71.
piuttosto che l’effetto dell’at- né O. oeni siano in grado di Liu S.-Q., 2002, Malolac-
tività dei lieviti e/o dei batte- modificare significativamen- tic fermentation in wine-be-
ri malolattici. Infatti, se nei te il profilo antocianinico di yond deacidification, J. Appl.
due casi descritti in prece- un vino e, pertanto, questo Microbiol., 92, 4, 582.
denza i lieviti hanno mostra- potrebbe essere utilizzato per Manzanares P., Rojas V.,
to popolazioni diverse per ti- una distinzione varietale o, Genovés S., Vallés S., 2000,
A preliminary search for an-
pologia, entità numerica e almeno, per distinguere un thocyanin-β-D-glucosidase
persistenza, l’evoluzione del vino Sangiovese da vini pro- activity in non-saccharomyces
profilo antocianinico (in ter- dotti con altre varietà d’uva wine yeasts, International
mini di abbondanza relativa in possesso, come il Merlot, Journal of Food Science and
delle diverse antocianine) ha di antocianine acetilate e cu- Technology 35, 35,95-103.
registrato lo stesso andamen- marilate. Mazza G., Fukumoto L.,
to. In effetti, secondo Di Ste- ■ Delaquis P., Girard B., Ewert
fano (1994), la diffusione B., 1999, Anthocyanins, phe-
delle antocianine dalla buc- Ringraziamenti. Si rin- nolics, and color of Cabernet
cia al mosto, per effetto del- grazia l’Ente Cassa di Ri- Franc, Merlot, and Pinot Noir
la loro struttura molecolare, wines from British Columbia,
sparmio di Firenze per il fi- J. Agric. Food Chem., 47,
seguirebbe una cinetica di- nanziamento del Progetto. 4009-4017.
versa per ciascuna antociani- Morata A., Calderón F.,
na, con velocità diffusiva in-
versamente correlata al nu-
Bibliografia González M.C., Gomez-Cor-
dovés M.C., Suarez J.A.,
mero di sostituenti ed al nu- 2005, Formation of the highly
mero di ossidrili sull’anello Barbagallo R. N., Spagna stable pyranoanthocyanins
B e, quindi, secondo l’ordine G., Palmeri R., Torriani S., (vitisin A e B) in red wines
decrescente peonina, cianina, 2004, Assessment of β-gluco- by the addition of pyruvic
malvina, petunina e delfini- sidase activity in selected acid and acetaldehyde, Food
na. L’evoluzione del profilo wild strains of Oenococcus Chem., 100, 1144-1152.
oeni for malolactic fermenta- Morata A., Gomez-Cordo-
antocianinico riscontrato è tion, Enzyme and Microbial vés M.C., Suberviola J., Bar-
coerente con i dati dell’Au- Technol. 34, 292-296. tolomé B., Colomo B., Suarez
tore sopra ricordato. Burns J., Mullen W., Lan- J.A., 2003, Adsorption of an-
In ogni caso, mettendo a drault N., Teissedre P-L., Le- thocyanins by yeasts cell
confronto i due profili anto- an M. E. J., Crozier A., 2002, walls during the fermentation
cianinici al termine dei pro- Variations in the profile and of red wines, J. Agric. Food
cessi fermentativi studiati, ri- content of anthocyanins in wi- Chem., 51, 4084-4088.
sulta evidente una marcata nes made from Cabernet-Sau- Osborne J.P., Mira de Or-
differenza tra il vino Sangio- vignon and hybrid grapes, J. duña R., Pilone G.J., Liu S.-
vese ed il vino Merlot: il Agric. Food Chem., 50, 4096- Q., 2000, Acetaldehyde meta-
4102. bolism by wine lactic acid
profilo del primo è caratte- Chassagne D., Vernizeau bacteria, FEMS Microbiol.
rizzato dall’assenza delle an- S., Nedjma M., Alexandre H., Lett., 191, 51-55.
tocianine acetilate e cumari- 2005, Hydrolysis and sorption Revilla E., Garcia-Beneytez
late e da una prevalenza del- by Saccharomyces cerevisiae E., Cabello F., Martin-Ortega
le malvine sulle altre classi strains of Chardonnay grape G., Ryan J-M., 2001, Value of
antocianiniche, presenti in must glycosides during fer- high-performance chromato-
quantità tra loro comparabili; mentation, Enzyme and Mi- graphic analysis of anthocya-
il profilo del Merlot risulta crobial Technol., 37, 212-217. nins in the differentiation of
invece caratterizzato da una Di Stefano R., Borsa D., grape cultivars and red wines
prevalenza delle antocianine Gentilini N., 1994, Estrazione made from them, J. Chroma-
degli antociani dalle bucce togr. A, 915, 53-60.
trisostituite sull’anello B e dell’uva durante la fermenta- Romano P., Granchi L.,
dei loro derivati (mal- zione, L’Enotecnico, 5, 75-83. Caruso M., Borra G., Palla
vine>petunine>delfinine) e Fleet G.H., 1999, Microor- G., Fiore C., Ganucci D., Ca-
da un’elevata abbondanza re- ganisms in food ecosystems, ligiani A., Brandolini V.,
lativa di antocianine acetilate Int. J. Food Microbiol., 50, 2003, The species-specific ra-
e cumarilate, con le prime 101-117. tios of 2,3-butanediol and
più abbondanti delle secon- Henick-Kling T.,1993, Ma- acetoin isomers as a tool to
de. Queste differenze sono lolactic fermentation. In Fleet evaluate wine yeasts perfor-
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100

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