culture settentrionali del periodo Neolitico, Il risultato di ambedue le tecniche è presenta un aspetto singolare, quello cioè di un’immagine composta da punti ravvicinati alcune isolate permanenze in luoghi appartati piú o meno larghi Nelle incisioni a martellina rispetto alle principali vie di comunicazione è spesso possibile individuare le fasi di realiz- che col passare del tempo assumono i zazione. caratteri di sopravvi-venze anacronistiche, In genere veniva prima tracciato il contorno quasi relitti fossili inglobati inglobati nella della figura che in un secondo momento corrente della storia. veniva riempita. Il contorno, infatti, L´esempio forse piú impressionante è solitamente presenta picchiettature piú costituito dalla singolare testimonianza della profonde, segno che lo strumento era Valcamonica. inizialmente piú appuntito, per poi spuntarsi nel corso del lavoro, oppure che si usava uno strumento diverso per realizzarlo. Si tratta di decine di migliaia di incisioni (circa 300.000, ma centinaia di rocce sono L´incisione a graffito che produce figure ancora da recuperare) raffiguranti scene di filiformi, si ottiene invece graffiando la roccia caccia e di vita agricola, uomini ed animali con uno strumento metallico o una pietra stilizzati, elementi decorativi e simbolici, dura molto appuntita. L´abrasione, ripetuta distribuite sui versanti della valle lungo un piú volte, consente di ottenere una incisione percorso oltre 70 Km. Sono opera di profonda chiamata “solco continuo”. popolazioni, composte inizialmente da Il ritrovamento casuale di blocchi di ocra nei cacciatori nomadi, in seguito da allevatori e pressi di rocce incise, ha condotto alcuni da agricoltori, cui i romani diedero il nome di studiosi a pensare che queste venissero Camuni. L´iscrizione sul monumento di La colorate al fine di dare maggiore risalto alle Turbie, nei pressi di Montecarlo, infatti, cita i raffigurazioni. Ma sono solo ipotesi. Camuni tra i popoli sottomessi da Augusto. Sulle rocce camune sono raffigurati una La loro straordinaria produzione di grande varietá di soggetti: uomini, animali, immagini si prolunga senza interruzioni case, simboli. Tutto quello che doveva far dall’8.000 a.C. fino oltre la conquista parte del mondo degli abitanti della valle e romana avvenuta nel 16 a.C. che da essi veniva investito di valore Gli scarsi dati archeologici in nostro possesso ideologico. Studiando le composizioni risulta riguardanti questa popolazione sono peró immediatamente evidente che esse furono compensati dalla vasta produzione figurativa eseguite per motivazioni religiose, forse incisa sulle rocce della valle. legate a cerimonie magiche o, píù Le famose incisioni si concentrano semplicemente, la narrazione di miti e soprattutto in due zone: nella bassa valle nei leggende. pressi di Nelle incisioni non è rispettata la scala di rappresentazione e non sono rare inoltre le figure lasciate incomplete. L´arte rupestre della Valcamonica presenta Boario Terme e nella media valle nei pressi una grandissima varietá tecnica, di stile, di Capodiponte. Queste zone infatti di soggetti e di qualitá delle raffigurazioni. presentano ampie superfici rocciose di Ció risponde a cambiamenti sociali e verrucano lombardo, un tipo di roccia culturali intervenuti nella valle e a cui la arenaria, la cui superficie venne tradizione sopravvisse. accuratamente levigata dai ghiacciai e, La suddivisione cronologica è stata fatta dunque, costituì un supporto ideale per osservando: questo tipo di attivitá. -lo stile di esecuzione, -la tematica trattata, -lo studio delle sovrapposizioni. In epoca preistorica per realizzare le incisioni Su talune rocce le figure sono molto fitte venivano utilizzati probabilmente blocchetti perché alcune sono tracciate nello spazio già di quarzo grossolanamente appuntiti. La piú occupato da altre. In questo caso è possibile, diffusa è detta della martellina indiretta, in mediante un’attenta osservazione stabilire cui un martelletto imprimeva il moto al quale sia stata incisa prima e dunque appartenga al periodo piú antico. Sui massi sono raffigurate armi (asce, alabarde, pugnali, a lama triangolare) Oggi, in base agli studi fatti da Emnuel Anati, animali, soprattutto capridi, motivi solari, l´arte camuna è suddivisa in quattro scene legate al mondo agricolo, carri ed periodi, dal Neolitico all´Etá del Ferro aratri e simbolo cosiddetti “pendagli ad indicati con i numeri romani. Essi sono occhiali” e motivi ad U formati da fasci di ulteriormente divisi in fasi contraddistinte da linee (fig.26 pag.55 Arti visive). lettere alfabetiche. Dal mutamento dei soggetti rappresentati si Le piú antiche raffigurazioni si trovano si deduce l´introduzione di nuove ideologie, trovano a Luine e si pensa possano risalire collegate ad identità divine con attributi ben addirittura al Mesolitico. Esse precisi: il Sole, le armi gli animali, le figure rappresentano cervi ed alci, ottenuti con una astratte. tecnica di raffigurazione naturalistica che L´avvento di una nuova cultura da alcuni richiama il paleolitico. identificata con quella indoeuropea è Doveva essere l´immagine di un mondo in testimoniata soprattutto dalla presenza di cui la caccia svolgeva un ruolo predominante armi riferite al ruolo sociale predominante nell´economia della valle. del guerriero . Gli stili I° e II° vengono datati, seppur con dubbi sorti in seguito, al Neolitico (V°-IV° Verso la fine del periodo IIIA la figura millennio). I soggetti sono limitati, ma la umane riappare collegata a simboli divini o figura piú rappresentata in questo periodo è del potere come le corone raggiate. Per la figura umana in atteggiamento di alcuni studiosi queste sono le prime preghiera: l´orante . rappresentazioni di divinità raffigurate non Gli oranti sono per lo piú collegati a simboli piú mediante il simbolo, ma attraverso la di difficile comprensione, tra cui i cerchi con figura umana. un punto al centro, forse rappresentazioni del Nell’Età del Bronzo stile III B-D i motivi disco solare e, dunque connessi con l´antico dominanti delle armi compaiono su grandi culto in cui il Sole costituiva una divinità superfici rocciose presso Boario. Tutto ciò suprema. puó essere messo in relazione con l´inizio La produzione figurativa sembrava evocare dello sfruttamento minerario della valle. un mondo in cui l´attivitá religiosa è Nacque una vera e propria classe militare strettamente legata a quella economica . atta a proteggere le ricchezze accumulate Le figure di oranti e il simbolo del sole si con l´attività estrattiva. affiancano frequentemente a soggetti che Verso la fine del II° stile le figure umane che sembrano riferirsi all´attivitá della caccia appaiono accompagnate da oggetti di uso o quella pastorale (cani), oppure ad attivitá comune: carri, telai -attributo femminile-, agricole. aratri. Lo stile è estremamente schematico. Uomini e donne sono differenziati mediante la rappresen-tazione degli organi sessuali Le attività umane vengono investite di un (tratto rettilineo per gli individui di sesso qualche valore simbolico maschile, una coppella , punto incavato Il IV stile che si data all’Età del Ferro è in ottenuto con uno o piú colpi di martellina, assoluto quello meglio conosciuto grazie alle per le donne. Gli scavi archeologici condotti a numerose incisioni. Si verifica un Castel Breno hanno rivelato la presenza nella cambiamento di concezione nella valle, in questo periodo, di popolazioni organizzazione delle figure: narrazione e appartenenti alla cultura neolitica del Vaso a descrizione sostituiscono schematismo e bocca quadrata , che praticavano simbologia. Le scene piú frequenti sono l´allevamento e l´agricoltura. quelle legate alla caccia al cervo, alle sfilate Gli stili raggruppati secondo l´indicazione di di guerrieri, ai duelli, alle gare di lotta, alle periodo III° comprendono quelli sviluppatisi cerimonie religiose, ai lavori artigianali ed durante l´Etá del Rame e del Bronzo (3. agricoli. 400-1.200) Lo stile IIIA comprende incisioni su massi Le case rappresentate hanno il tetto erratici di forma vagamente antropomorfa spiovente, sostenuto da alti pali. riconducibili al fenomeno delle statue-stele Più esplicito diventa anche il mondo che proprio in questo periodo si diffonde in soprannaturale; si possono infatti riconoscere gran parte d´Europa. eroi divinizzati spiriti e divinità tra cui il dio Cernunnos con corna di cervo molto noto nel mondo celtico. Tra le figure simboliche si possono ricordare le coppelle,piccole fosse emisferiche scavate nella roccia e di impronte di piedi, riconducibili al rito dell’iniziazione, al passaggio del bambino alla fase adulta. Vi sono anche labirinti Scheda a cura di: spiegati come rappresentazione di giostre Dott.ssa Manuela Rebellato – Merano guerresche e le famose rose camune, forse simboli solari. Tangram Nella sua natura più profonda il significato Agenzia di Educazione Permanente dell’arte rupestre è di carattere magico- Via Portici 204 religioso. Il mondo terreno viene letto alla 39012 Merano (BZ) luce di una concezione religiosa, in cui Tel. / Fax 0473 210430 fondamentale è l´evocazione e il contatto tangram@tangram.it con le forze sovrannaturali . Da qui deriva il fatto che gli esecutori dovevano essere non semplici uomini, ma sacerdoti che probabilmente costituivano una vera e propria casta che si tramandava la tecnica dell’incisione. Le mappe sono le più antiche immagini incise nella Valcamonica. Si tratta di rappresentazioni di suddivisione sacrale del territorio e risalgono al Neolitico. In un´economia agricola la suddivisione territoriale doveva assumere una notevole importanza poiché da essa dipendevano direttamente l´armonia e la sopravvivenza del gruppo. Appunto per questo la rappresenta-zione topografica doveva essere affidata alla sorveglianza della divinità mediante il messaggio delle pietre. Il caso della Valcamonica è da considerarsi straordinario. Su una superficie di 38 Kmq., tra la sponda bresciana del Lago d´Iseo e le montagne di Edolo, si estende una biblioteca per immagini incise sulla roccia nell’arco di 8.000 anni. Dopo sporadiche ricerche svolte nella prima metá del Novecento, è solo dalla fine degli anni Cinquanta che comincia una catalogazione sistematica. Quel paesaggio di prati, pascoli e massi erratici, ha restituito negli anni oltre 200.000 figure, ideogrammi, scene di gruppo, caricando lo scenario naturale di un valore simbolico e culturale incommensurabile. Il Centro Camuno di Studi Preistorici di Capo di Ponte, diretto dal paleontologo Emmanuel Anati, ha richiamato studiosi da ogni parte del mondo. Tale è l´importanza di questo distretto culturale alpino, che l´UNESCO lo ha dichiarato monumento dell’umanità.