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Le Carte Di Propp, La Perturbazione Dell'ecologia e Spaceship Earth
Le Carte Di Propp, La Perturbazione Dell'ecologia e Spaceship Earth
Lo Schema di Propp è il risultato dello studio sulle fiabe di magia del linguista e antropologo russo Vladimir
Propp. Egli studiò le origini storiche della fiaba nelle società tribali e nel rito di iniziazione e ne trasse una
struttura che propose anche come modello di tutte le narrazioni. Nel suo scritto Morfologia della fiaba, egli
propose questo schema, identificando 31 sequenze (note anche come Sequenze di Propp) che compongono il
racconto. Ogni sequenza rappresenta una situazione tipica nello svolgimento della trama di una fiaba, riferendosi
in particolare ai personaggi e ai loro precisi ruoli (ad es. l'eroe o l'antagonista)
31 funzioni:
allontanamento
divieto
infrazione
investigazione
delazione
tranello
connivenza
danneggiamento (o mancanza)
mediazione
consenso dell'eroe
partenza dell'eroe
l'eroe messo alla prova dal donatore
reazione dell'eroe:
fornitura del mezzo magico
trasferimento dell’eroe
lotta tra eroe e antagonista
l'eroe marchiato
vittoria sull'antagonista
rimozione della sciagura o mancanza iniziale
ritorno dell'eroe
sua persecuzione
l'eroe si salva
l'eroe arriva in incognito a casa
pretese del falso eroe
all'eroe è imposto un compito difficile
esecuzione del compito
riconoscimento dell'eroe
smascheramento del falso eroe o dell'antagonista
trasfigurazione dell'eroe
punizione dell'antagonista
nozze dell'eroe
Nel 2015 Anna Lowenhaupt pubblica IL FUNGO ALLA FINE DEL MONDO. LA POSSIBILTÀ DI VIVERE NEL
CAPITALISMO.
Racconta vicende umane e non in maniera avvincente anche a chi non ha dimestichezza con matustake o con i
funghi in generale.
Contribuisce alla vita vegetale nel suo complesso, rendendosi indispensabile per la crescita degli alberi in terre
ostili o povere di nutrienti.
Ha la capacità anche di crescere sulle rovine e anche nei paesaggi post nucleari di Hiroshima e di Fukushima.
Le inondazioni possono portare nuovi nutrienti alle pianure alluvionali, gli incendi possono rimuovere le foreste e
gli alberi possono ricrescere dopo essere state danneggiate.
Il termine ANTROPOCENE indica la rottura radicale (è stata causata dalla perturbazione imperialistica e
industriale).
OLOCENE si riferisce a una condizione in cui gli esseri umani vivevano all’interno di ecologie multi specie che
potevano essere rinnovate attraverso perturbazioni periodiche, ANTROPOCENE indica quella condizione in cui il
rinnovamento diventa difficile se non impossibile.
L’autrice nell’interiste riferisce che con il termine RESURENCE indica le foreste che fanno ritorno dopo un incendio
o dopo l’abbattimento da parte dell’uomo e dopo anni si vedono ricrescere su quel terreno alberelli in mezzo alle
erbacce e forse dopo anni li alberi prima o poi potranno ricrescere.
Si possono intraprendere delle azioni per impedire il ritorno di una foresta come introdurre una serie di nuove
malattie degli alberi che però possono comunque resistere senza conseguenze, però l’industria ha introdotto gli
erbicidi. Inoltre, ci sono anche modi di cambiare un terreno, ad esempio, lungo le coste tropicali in cui scavando
la terra si può trovare la sabbia o costruire dighe marine ecc. che però rendono difficile la sopravvivenza delle
foreste di mangrovie che prosperano solo dove terra e acqua si mescolano.
I matsutake sono funghi selvatici e sono impossibili da coltivare in un laboratorio o in una piantagione. Ma molte
foreste di questo fungo sono perturbate dall’uomo e oggi alcune comunità lavorano per coltivare meglio i legami
tra gli esseri umani e gli altri organismi.
Il termine FERAL ATLAS è un termine per indicare una situazione in cui un’entità elevata e trasformata da un
progetto umano di infrastruttura persegue una traiettoria al di là del controllo umano.
Film diretto da Matt Wolf, è un documentario su un esperimento condotto nel 1991 da otto visionari, che hanno
trascorso ben due anni in Biosfera 2, una cupola che riproduceva l'ecosistema terrestre. Sito nel deserto
dell'Arizona, l'impianto aveva il compito di dimostrare se possa esistere una forma di vita umana su altri pianeti,
ma gli scienziati si ritrovarono a fare i conti con la continua minaccia di eventuali problemi e disastri ecologici e la
crescente critica, seguita dalle polemiche, sulla rigidità del progetto. L'esperimento ha dimostrato dal punto di
vista sociopsicologico anche come una quarantena forzata di un gruppo isolato possa portare facilmente allo
scontro.