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L’ARTE DEI LONGOBARDI

FONTE BATTESIMALE DI CALLISTO TRIONFO DI RE AGIULFO COPERTURA DELL´EVANGELIARIO DI TEODOLINDA


730 ca In marmo e pietra per il Duomo di 591-615 Lastra di rame dorato rappresentante il re in 603 Lastra d’oro, gemme, cammei incisi e perle
Cividale del Friuli, di forma ottagonale trono affiancato da guerrieri e vittorie alate.
con baldacchino sorretto da colonne e Predominano gli elementi germanici con alcune
archivolti decorati con motivi geometrici contaminazioni classiche
e temi simbolici

ALTARE DEL DUCA DI RATCHIS SCULTURA OREFICERIA


734-744 In pietra carsica scolpita a Repertorio di animali (leoni, serpenti e draghi) Alta specializzazione nella lavorazione di oro,
bassorilievo per il Duomo di Cividale del e ornamenti a intrecci e nodi della tradizione argento e avorio per la produzione di monili e
Friuli. Con Cristo e Angeli, Visitazione e germanica e raffigurazioni
SCULTURA dell´uomo di oggetti liturgici. Sul piano stilistico, sintesi di
Adorazione dei Magi, contornati da motivi derivazione classica. Prevalenza del elementi della tradizione barbarica, latina e
geometrici e ricche decorazioni. Figure bassorilievo sia per opere in pietra e marmo bizantina con prevalenza di motivi stilizzati o
stilizzate e prive di riferimenti spaziali, sia nella lavorazione dei metalli nobili astratti
senso di irrealtà e significato simbolico

L´ARTE DEI LONGOBARDI


Giunti dalla Pannonia nel 568, i Longobardi conquistano
gran parte della penisola, dove regnano fino al 774. La
loro cultura figurativa presenta caratteri omogenei e, dal
VII secolo, si definisce un linguaggio autonomo, sintesi di
elementi della tradizione barbarica, latina e bizantina.
Pavia è la capitale del Regno Longobardo e importante
CHIESA DI SANT´EUSEBIO snodo dell´arte longobarda in campo figurativo e BASILICA DI SAN SALVATORE
VII secolo a Pavia. Ci resta soltanto la architettonico V-VII secolo a Spoleto. Rimaneggiata in
cripta con capitelli che riprendono i età longobarda riutilizzando elementi
motivi dell´oreficeria longobarda classici dell´edificio preesistente

ARCHITETTURA TEMPIETTO DEL CLITUNNO


CHIESA DI SANTA MARIA IN PERTICA Dal V al VII secolo in Italia il diffuso fenomeno della deurbanizzazione porta a
677 ca a Pavia. Costruzione circolare con V-VII secolo a Spoleto. Con forme
decisivi mutamenti nell´organizzazione urbanistica: degrado delle vecchie aree classiche e decorazioni simboliche
deambulatorio, oggi distrutta pubbliche, la formazione di orti tra le abitazioni, il riutilizzo dei palazzi delle città cristiane del timpano. Ricostruito su
romane come luoghi di governo e residenza. Tuttavia vengono realizzate, per lo un´antica struttura pagana
più dai Maestri comacini, numerose nuove costruzioni in linea con la tradizione
ORATORIO DI SANTA MARIA IN VALLE romana ed insediamenti rurali fortificati (CASTRA), spesso recuperando materiali
(detto TEMPIETTO LONGOBARDO) da edifici in rovina. Nella Longobardia Maior (Italia settentrionale) costruzione di
CHIESA DI SANTA SOFIA
VIII secolo a Cividale del Friuli. Con ricche monasteri, specialmente nella zona di Piacenza e di numerosi edifici a Pavia, oggi
758-768 a Benevento. A pianta stellare
decorazioni policrome a stucco che per lo più perduti o fortemente rimaneggiati. Nella Longobardia Minor (Italia
con 3 absidi circolari e doppio
uniscono motivi longobardi e classici meridionale) edificazione di chiese nell’area del Ducato di Spoleto e corpose
deambulatorio
opere di fortificazione a Benevento

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