Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
I Transistor in Pratica
I Transistor in Pratica
7
PRATICA
DEL TRANSISTOR
Il nome transistor reparto metallurgico dei laboratori
:8ell. E le successive ricerce, intese ad
a da.ta di nascita del transistor ap-
9
battezzare il nuovo componente radio- transistor, oppure esternamente ad es-
elettrico: il TRANSISTOR. so, può essere causa di malanni; essa
può danneggiare definitivamente il
Rigidità e compattezza transistor, oppure può alterarne le ca-
ratteristiche elettriche.
Il transistor, come ogni altro com- L'aumento di temperatura nel corpo
ponente elettronico, richiede talune del transistor può essere determinato
precauzioni, da parte del tecnico, du- da cause meccaniche esterne e da cau-
rante l'uso . Visto sotto il profilo della se elettriche.
fragilità o della incolumità, il transi- Tra le cause esterne ricordiamo la
stor presenta alcuni vantaggi ed anche saldatura non eseguita secondo le re-
certi svantaggi rispetto alla valvola gole normali e la temperatura ambien-
elettronica . Ad esempio, quando la val- te più alta del normale. Tra le cause
vola elettronica cade per terra, molto elettriche ricordiamo le errate tensioni
spesso essa si rompe; il transistor no, applicate agli elettrodi del transistor
perché il transistor è più compatto, più stesso.
rigido e presenta una massa comples- Quando si applica un transistor in un
siva inferiore a quella di una normale circuito, bisogna fare in modo che es-
valvola elettronica. Dunque sotto il pro- so rimanga lontano da parti e compo-
filo meccanico, il transistor è molto più nenti soggetti a riscaldamento ecces-
robusto della valvola elettronica e può "' sivo (valvole elettroniche, resistenze di
essere sottoposto a sollecitazioni mec- dissipazione, trasformatori , ecc.). Per
caniche alle quali le valvole elettroni- evitare che il calore generato dal salda-
che non resisterebbero. tore danneggi il transistor durante le
Ma ciò non significa che il transistor operazioni di saldatura dei terminali al
debba considerarsi come una palla da circuito, occorre operare il più veloce-
biliardo, da sottoporsi continuamente mente possibile, facendo impiego di un
ad urti e colpi: anche il transistor è un saldatore ben caldo, la cui punta sia
componenti che costa quattrini e non sottile, priva di ossido e ricoperta di
vi è alcun motivo che autorizzi il tec- stagno. I terminali dei transistor, quan-
nico, sia esso dilettante o professioni- do essi vengono direttamente collegati
sta, a maltrattarlo. Ma se gli urti non
sono nemici del transistor, esistono pur
altri elementi dai quali il transistor de-
ve essere assolutamente protetto: la
temperatura eccessiva, il sovraccarico
elettrico, l'errato collegamento al cir-
cuito, l'errata polarità di aHmentazio-
ne, ecc.
Occorre, dunque , che il tecnico ten-
ga presente in ogni caso un certo nu-
mero di regole dalle quali non è pos-
sibile derogar e ; l'applicazione costante,
iniziale, di queste regole, diverrà in se-
guito, con l'esercizio pratico, istintiva
e abr!'uale, co sì com e avviene p er l'uso
delle valvole elettroniche o di altri com-
ponenti radioelettrici .
10
pur eseguita rapidamente, risulterà
perfetta e stabile.
Talvolta, una delle cause che metto-
no fuori uso definitivamente un tran-
sistor è dovuta a perdite elettriche del
saldatore, nelb cui ptmta è presente
la tensione di rete; il saldatore più si-
curo, in questo caso, è il tipo ad indu-
Fig. 2 - Prima della saldatura è conveniente ~a~ zione; tuttavia anche i saldatori nor-
schiare i terminari dei componenti .elettron1c1
per liberarli dalle impurità. mali possono utilmente essere impie-
gati nella tecnica dei tr<:lnsistor, purché
si abbia l'avvertenza di interporre, tra
al circuito, e cioè quando non si fa im- la spina del saldatore e la presa di re-
piego di zoccolo portatransistor, devo- te, un trasformatore con rapporto 1 : 1.
no essere lasciati con la massima lun- Una massima importante, da tener
ghezza possibile e devono essere pro- sempre ben presente da chi progetta
tetti con tubetti isolanti, allo scopo di circuì ti transistorizzati, è quella di evi-
evitare contatti interelettrodici e con tare di far funzionare il transistor nelle
altri componenti il circuito. Quando si condizioni di massima dissipazione,
salda un terminale di un transistor oc- quando la temperatura ambiente è piut-
corre sempre pensare a risolvere il pro- tosto elevata. Ad esempio, se il transi-
blema della dispersione del calore, stor è destinato a funzionare con una
stringendo il terminale fra i becchi di temperatura ambiente di oltre 25°, la
una pinza metallica; operando in que- potenza dissipata deve essere adeguata-
sta maniera il calore non raggiunge il mente ridotta, e non deve assolutamen-
transistor perché viene disperso nella te superare il valore indica lo nei dati
massa metallica della pinza. tecnici elencati dalla c<i s: 1 struttrice.
~ buona regola, prima di effettuare
la saldatura, pulire accuratamente la Impulsi di tensione e ai corrente
parte del terminale in cui si effettua la
saldatura, raschiando il terminale stes- Gli impulsi di tensione e di corrente
so con la lama di un temperino o con possono essere cause di danneggian1en-
una lama da barba, in modo da elimi- to dei transistor. Chi progetta un cir-
nare la parte di ossido che si forma cuito transistorizzato e chi monta un
spontaneamente sugli elettrodi, e in apparato a transistor, farà bene a man-
modo da essere certi che la saldatura, tenere la tensione di alimentazione al
11
cli sotto dei valori normali, collegando,
in serie all'alimentatore, un reostato at- BASSA RESISTENZA Fig. 4
to a provocare caduta di potenziale e
dissipazione elettrica. PNP
La tensione normale di alimentazio-
ne potrà essere applicata soltanto
quando ci si sarà accertati che sugli
elettrodi dei transistor non sono pre-
senti fenomeni transitori di tensioni e
correnti.
Chi ripara un apparato a transistor
di tipo commerciale dovrà evitare di
staccare dal circuito uno o più transi-
stor mentre l'intero circuito è sottopo-
sto alla tensione di alimentazione;
quando si vuol provare il transistor,
oppure quando lo si rie-ve sostituire,
e
occorre sempre « aprire'> il circuito dì
:::i.limentazione, allo scopo di evitare che
per l'eliminazione di uno o più transi-
stor dal circuito, la tensione di alimen-
tazione si riversi completamente in una
sola parte del circuito . .
Controllo delle polarità
I transistor si dividono in due cate-
gorie fondamentali: transistor di tipo
PNP e transistor di NPN. I due tipi di Fig. 5
BASSA RESISTENZA
transistor richiedono, per il loro fun-
zionamento, due diverse polarità di ten- PNP
sione di alimentazione; se tale tensio-
ne viene invertita, si è certi che il tran-
sistor viene danneggiato in maniera de-
fìnitiva. Prima di eseguire i collegamen-
ti di un transistor, bisogna sempre con- e
trollare se esso è di tipo PNP o NPN, in e b
modo da poter decidere, con la massi-
ma precisione, la polarità delle tensio-
ni da applicare ai suoi elettrodi. I tran-
sistor, a seconda del loro tipo, vengo-
no applicati in un determinato modo al
circuito in cui essi sono destinati a fun-
zionare, ed anche l'alimentatore deve
essere applicato al circuito in una pre-
cisa maniera.
Esiste un metodo rapido e semplice
per distinguere un tra.nsistor di tipo
PNP da uno di tipo NPN, quando dal
loro involucro siano scomparse le sigle
di riconoscimento. Tale metodo richie-
de l'uso del solo ohmmetro. È necessa-
rio che l'ohmmetro sia equipaggiato
con una pila da 1.5 volt, in quanto una
12
tensione superiore potrebbe danneggia-
Fig. 6
ALTA RESISTENZA re il rendimento del transistor in prova .
NPN Il controllo consiste nel misurare la re-
sistenza tra la base del transistor e gh
altri due elettrodi: emittore e colletto-
re. Se il transistor è di tipo PNP, colle-
gando il terminale negativo dell'ohm-
metro alla base e quello positivo prima
in uno e poi nell'altro elettrodo del tran-
sistor, si dovrà rilevare un basso valore
di resistenza . se invece si collega il ter-
minale positivo dell'ohmmetro alla base
e quello negativo prima in uno e poi
nell'altro elettrodo, l'indice dello stru-
mento dovrà segnalare una resistenza
e elevata. Se il transistor è di tipo NPN.
collegando i I terminale negativo del-
l'ohmmetro sulla base del transistor e
quello positivo prima in uno e poi nel-
l'altro elettrodo del transistor, l'indice
deìlo strumento dovrà segnalare una
resistenza elevata. Se invece si collega
il terminale positivo dell'ohmmetro al-
la base e quello negativo sugli altri due
elettrodi del transistor, ] 'indice dello
strumento dovrà segnalare una bassa
resistenza.
Fìg. 7
ALTA RESISTENZA Impiego del transistor di potenza
NPN I transistor di potenza dissipano po-
tenze elettriche dell'ordine dei watt,
mentre gli altri transistor dissipano po-
tenze elettriche 'd ell'ordine dei milli-
watt. Nei primi, dunque, viene genera-
e e to calore, che può raggiungere valori
notevoli. Quasi tutti i transistor di po-
tenza, oggi esistenti in commercio, so-
no costruiti in modo da favorire la di-
spersione del calore; molto spesso, tut-
tavia, la configurazione esterna del
transistor non basta per garantire una
corretta e continua dispersione di ca-
lore; in questi casi il tecnico deve prov-
vedere da sé p er favorire un tale pro-
cesso di raffreddamento. Prima di esa-
minare, tuttavia, i vari sis ten1i più o
meno adatti e più o meno efficienti, at-
ti a disperdere il calore prodotto dai
transistor occorre possedere idee chia-
re sull'argomento, specialmente per
quel che riguarda il processo di tra-
smissione del calore, e senza confonde-
re questa e ntità fisica con l'altra, pure
13
importante, che è la temperatura. la temperatura rappresenta una valu-
Molto spesso capita che il profano tazione particolare di tale energia.
confonda tra loro i due termini di tem- Come ogni altra forma di energia,
peratura e calore, anche se essi espri- anche il calore subisce trasformazioni
mono due concetti profondamente di- e di tali trasformazioni solo molti gli
versi. esempi che la vita di ogni giorno ci
La temperatura sta · ad indicare uno offre; il calore delle centrali termoe-
stato fisico particolare dei corpi, men- lettriche genera energia elettrica, nelle
tre il calore esprime una quantità. Fac- locomotive a vapore produce movimen-
ciamo un esempio; un ago posto sopra to, ecc. Ma quel che importa, nell'am-
la fiamma di una candela diviene rapi- bito della presente trattazione, è la co-
damente incandescente; il risultato di noscenza dei diversi processi di t!ra-
tale operazione è il seguente: la tempe- smissione dell'energia termica, cioè del
ratura dell'ago ha raggiunto valori al- calore, che occorre conoscere, se si vuol
tissimi, mentre la quantità di calore da difendere opportunamente il transistor
esso assorbita è modesta. L'acqua con- da questo suo naturale nemico.
t·enuta in una vasca da bagno e pronta Il calore si trasmette secondo tre di-
per prendere il bagno ha raggiunto una versi processi: per conduzione, per con-
temperatura modesta ma ha assorbito, vezione e per irraggiamento. E per
durante il processo di riscaldamento, chiarire il signifìca tr> di questi tre di-
una enorme quantità ·di calore. Questi versi processi di trasmissione del ca-
due esempi danno già un'idea chiara lore servono, meglio di talune spiega-
su] la differenza tra i due termini calo- zioni fisiche, alcuni esempi.
re e temperatura. Se volessimo espri- Si ha trasmissione d i calore per con-
merci con la terminologia fisica, do- duzione, quando non v'è alcun movi-
vremmo dire che la temperatura ed il ment:o apparente di materia; il calore
calore trovano preciso riferimento con che arriva alla punta del saldatore dal-
i moti di agitazione termica molecola- ia resistenza riscaldante, si trasmetk
re. Il calore, in tal caso, esprime la lungo il rame secondo un processo di
somma totale delle velocità di movi- conduzione ; il ferro da stiro si riscal-
mento delle molecole contenute in un rla per conduzione.
corpo, m entre la temperatura misura Si ha trasmissione di calore per con-
la velocità media di movimento di una vezione, quando il processo è interes-
sola molecola. sato da un movimento di particelle ma-
Il calore, dunque, è energia meccani· teriali. Dentro le nostre case, ad esem-
ca valutata quantitativamente, mentre pio, l'aria viene riscaldata dai calori-
feri per convezione; l'acqua contenuta
in una pentola posta sopra il fuoco si
riscalda per convezione; in entrambi
questi due esempi le molecole dell'aria
e quelle dell'acqua si muovono e fun-
gono da veicoli del calore, perché lo
trasportano lontano dalla sorgente ter-
mica. In questi due primi processi di
trasmissione del calore.. interviene la
materia: essa costituisce il mezzo di
trasporto del calore.
Si ha trasmissione di calore per ir-
raggiamento, quando tra la sorgente
termica ed il corno che si riscalda non
è interpos to alcu~ mezzo materiale; lo
Fig. 8 - Questo esperimento permette di assi-
milare dal vivo i concetti di temperatura e ca-
esempio più natu rale, in questo caso, è
lore. quello del sole, che riscalda la nostra
14
terra attraverso gli spazi assolutamen-
te privi di materia.
I processi di trasmissione del calore,
che interessano i transistor, sono i pri-
mi due: conduzione e convezione. Il
processo di conduzione si sviluppa at-
traverso la massa del transistor e quel-
la di eventuali corpi metallici ad esso
collegati. Il processo di convezione, in-
vece, ha come mezzo di trasporto l'aria,
cioè le sue molecole.
Sfruttando questi due processi si rag-
giunge la soluzione di un importante
proble1na: quello del raffreddamento
rlei transistor. Fig. 9 - Taluni transistor sono dotati di conteni-
tori adatti alla dispersione del calore.
Problemi di raffreddam·ento
Il problema del raffreddamento dei
transistor è risentito, particolarmente,
in quei circuiti in cui si fa impiego di
transistor di potenza, che dissipano po- telaio
tenze dell'ordine dei watt, anziché dei
milliwatt, come avviene per gli altri ti-
pi di transistor. Il calore, che si svilup-
pa internamente a questo tipo di tran-
sistor, può raggiungere valori conside-
revoli, ma i transistor di potenza sono
normalmente progettati per poter di-
sperdere la maggior quantità di calore
possibile. E per ottenere il processo di
dispersione del calore si usano due si-
stemi diversi. I1 primo consiste nella
realizzazione industriale di transistor
muniti di un involucro esterno partico-
larmente adatto alla dispersione del
calore (alette di raffreddamento). Il se-
condo sistema consiste nel montare il
transistor in modo che il suo involucro Fig. 1O - Sistema di applicazione al telaio me-
esterno risulti in intimo contatto con tamco di un transistor di potenza di tipo OC30.
il telaio metallico su cui si realizza il
circuito; in tal modo il telaio funge da
flangia di dispersione del calore.
Nei montaggi di tipo economico si è
soliti avvolgere i transistor che si ri-
scaldano facilmente con una fascetta
metallica, munita di una o due aleae
di dispersione radiale del calore.
Negli apparati elettronici di una cer-
ta complessità si usa ricorrere al siste-
ma di raffreddamento per convezione,
provocando una circolazione forzata Fig. 11 - Sistema elementare di raffreddamento
olei transistor.
dell'aria mediante un ventilatore.
15
CIRCUITI
A TRANSISTOR
17
R1
Componenti
CI = 47.000 pF
R2
b C2 = 8.000 pF
TRl 51
C3 = 16.000 pF
Rl = 20.000 ohm
R2 = 20.000 ohm
R3 = 20.000 ohm
C2
R4 = 3.300 ohm
RS = 500 ohm (variabile)
I=
C1
RS
R6 = 2.700
TRI = C450
ohm
R4 PILA= 9 volt
SI = interruttore
R3 ffi
R6 USCITA 9V
C3 8
18
Fig. 13 - Oscillatore a cristallo (50 MHz)
TR1
S1 9' b
(3
L1
I
al==
XTAL
C4
R3
ffi USCITA
9V
8
R1 R2 C1 C2
·.;
19
Fìg. 14 • Preamplificatorè
in corrente altemata ad
alta impedenza di entrata
R3
e basso rumore.
I
I
~
b
S1
TRl TR2
C1 R1
R5
C2
R6
USCITA
ENTRATA R2
+
R?
C3
·.;
20
di applicazioni ed è stato progettato ~:istor,fa riferimento ai segnali che cir-
per essere inserito tra una sorgente so- colano negli stessi amplificatori.
nora a basso livello e un amplificatore Chi è pratico di circuiti radioelet-
di bassa frequenza. trici a valvole, sa che l'impedenza di
Il guadagno di tensione del circuito entrata e quella d.i uscita di uno sta-
è di 10. La banda passante si estende dio a valvola assumono, generalmente,
fra i 5 Hz e i 4 MHz. La resistenza di valori eleva ti .
ingresso è superiore ad 1 megaohm. In uno stadio a transistor, invece, il
La resistenza di uscita è inferiore ai circuito di entrata presenta, general-
100 ohm alla frequenza di 100.000 Hz. mente, un basso valore di impedenza.
Le resistenze che compongono il cir- Per tale motivo si rende necessario rin~
cuito sono da Vi watt, con tolleranza serimento di taluni circuiti adattatori
del 5 % . di impedenza.
Amplificatore BF Componenti
Gli amplificatori a transistor posso- Cl= 25 ~tF-6 VI (elettrolitico)
no essere suddivisi in vari modi . Una C2 = 50.000 pF
suddivisione, molto comune, fa riferi-
mento all'elettrodo del transistor che Rl = 10.000 ohm
viene collegato a massa. Con tale cri- R2 = 75.000 ohm
terio si possono classificare tre tipi di R3 = 100 .000 ohm
circuiti amplificatori : R4 = 100 ohm
RS = 15.000 ohm
1 - Amplificatore con emittore a massa R6 = 510.000 ohm
2. - Amplificatore con base a massa R7 = 1.800 ohm
3. - Amplificatore con collettore a mas-
sa. TRJ = C450
TR2 = C450
Un altro metodo, assai p1u conve- TR = C425
niente, per classificare i circuiti a tran-
Fig. 15 - Amplificatore
in corrente alternata R3 R7
per impiego ge:1erale R6
a tre transistor.
Sl
TRl TR2 TR3
tB
ENTRATA USCITA 9V
21
Negli stadi a valvole la griglia con- Alimentatore stabilizzato
trollo e la placca sono alimentate con
diverse tensioni; alla griglia controllo Il transistor è un componente elet-
vengono applicate tensioni che si aggi- tronico che si è ormai imposto dovun-
rano intorno alle unità di volt, mentre que, e i ricevitori radio costruiti con
alle placche vengono applicate tensio- questi elementi non si contano ormai
ni dell'ordine di centinaia di volt. più.
Questi diversi valori di tensione non Con i transistor si costruiscono an-
permettono un accoppiamento diretto che gli amplificatori, le fonovaligie e
fra due stadi successivi a valvole. Nei moltissimi altri apparati radioelettrici.
circuiti a transistor, invece, tale accop- Tutti questi, in massima parte, sono
piamento è possibile, perché la base, apparati autonomi, in virtù dell'uso
che corrisponde alla griglia della val- delle pile di alimentazione di piccole
vola elettronica ed il collettore, che dimensioni. E ciò rappresenta un gran-
corrisponde alla placca, sono alimen- de vantaggio, specialmente per i radio-
ta ti con tensioni dello stesso ordine di ricevitori di tipo tascabiJe. Tuttavia,
grandezza. Nei transistor, inoltre, le per quanto il consumo di corrente in
tensioni non hanno importanza prepon- questi tipi di apparati sia alquanto ri-
derante; il transistor, infatti, è un com- dotto, le pile sono sempre soggette ad
ponente il cui funzionamento avviene esaurirsi col passare del tempo. È quin-
per mezzo di correnti e le correnti pos~ di utile poter disporre in casa propria
sono essere facilmente controllate e li- di un alimentatore che sostituisca le
mitate per mezzo di resistenze. Tali pile e che tragga energia dalla rete-lu-
considerazioni portano a concludere ce; l'economia ottenuta risulterà in tal
che, sotto il profilo pratico, è assai più caso doppia: il consumo di un tale ali-
facile realizzare un accoppiamento di- mentatore è praticamente nullo sul
retto tra due stadi a transistor anzi- contatore di energia elettrica e le pile
ché tra due stadi a valvole.
Facendo riferimento al tipo di segna-
le applicato allo stadio amplificatore a 01
transistor è possibile effettuare una ul- 2 20
teriore suddivisione: 1 60
140
1. - An1p lit ca tori per segnali continui. 1 25
2. - Amplificatori per segnali alternati. 11 o
22
così risparmiate potranno garantire un
più lungo servizio durante il funziona- Componenti
mento autonomo degli apparati fuori
casa. Cl = 1 ~tF-250 Vl
Ma l'alimentatore, di per sè, avreb- C2 = 2.500 ~IF- 50 Vl (elettroli tico)
be un valore relativo se esso non fosse C3 = 200 ftf- 25 Vl (elettrolitico)
in grado di proteggere l'apparato uti- C4 = 100.000 pF-250 VI
lizzatore dagli sbalzi di tensione che, es = 100 ~F- 12 VI (elettrolitico)
in molte zone di distribuzione del- C6 = 1 µF-200 Vl
l'energia elettrica, sono frequenti.
L'alimentatore dunque deve possedere Rl = ohm
220
una caratteristica intrinseca propria, R2 = ohm
22
che è quella di erogare una tensione R3 = ohm
560
stabilizzata, in modo da proteggere il R4 = ohm
270
funzionamento dei transistor che, co- R5= ohm (3 watt)
0,5
me tutti sanno, sono componenti elet- R6 = ohm
1.800
tronici che non tollerano variazioni di R7 = ohm (potenziometro)
1.000
tensione e di corrente. E l'alimentato- R8 = ohm
6.200
re riportato in fig. 16 possiede questa TRl = CP657 (necessita di dissipa ton~ )
precisa caratteristica, perché impiega TR2 = C400
il diodo Zener e un transistor Darling- TR3 = C424
ton come stabilizzatore a controrea- TR4 = C424
zione negativa. Il potenziometro R7 DZ = BZXlO
serve per regolare la tensione di uscita D 1 = raddrizzatore ( 50 volt- 1 ampere)
ad un valore preciso. La protezione D2 = raddrizzatore (50 volt-1 ampere)
contro i cortocircuiti è ottenuta per Tl = trasf. d'alimentaz. (vedi testo)
mezzo di un transistor. che limita la
R2
'9 b
TRI
RS
R4
R3
+
USCITA CC
(3 C4
mb
e
TR4 R6
oz RS
23
corrente di cortocircuito all'uscita a de indispensabile l'uso di un apparato
circa 1,2 ampere. Il transistor di uscita convertitore di tensione in frequenza .
deve essere munito di dissipatore di ca-
lore.
Il trasformatore di alimentazione Tl Componenti
è dotato di avvolgimento primario uni-
versale, cioè adatto a tutte le tensioni el = vedi testo
di rete; la tensione sull'avvolgimento C2 = vedi testo
secondario è di 11,5 + 11,5 volt. La re-
sistenza RS deve avere una potenza di R 1 = 1.000 ohm
dissipazione di 4 watt, mentre tutte le R2 = 15.000 ohm
altre resistenze sono da Yz watt. R3 = 1.000 ohm
La tensione nominale di uscita è di R4 = 15.000 ohm
9 volt. La massima corrente stabilizza- R5 = l.000 ohm
ta in uscita è di 1 ampere. I due diodi
raddrizzatori D1-D2 sono da 50 volt - TRl = V435
1 ampere. TR2 = V435
TR3 = C450
TR4 = C450
Convertitore tensione - frequenza
Dl = EA403
In molti tipi di controlli elettronici D2 _.:.. EA403
ed in taluni sistemi di misura si re n-
Fig. 17 - Convertitore
tensione-frequenza.
I @9V
S1
TR1
C1 C2
USCITA
ENTRATA R5
R1 R3
R4
24
Quello rappresentato in fig. 17 e un . Per la conoscenza degli altri valori
circuito multivibratore, nel quale la dì frequenza di uscita del circuito , col
frequenza è controllata dai transistor variare dei valori capacitivi di C l-C2 e
che erogano la corrente per caricare i della tensione di ingresso, occorre fa-
condensatori C1-C2 ad accoppiamento re riferimento al grafico riportato in
incrociato. fig. 18.
La tensione di entrata è applicata La qualità e H tipo dei componenti
alle basi dei transistor TR3 eTR4 che Cl-C2-Rl-R5-R2-R4 determinano la sta-
generano la corrente. bilità di frequenza del circuito in fun-
La frequenza del multivibratore, zione del tempo e della temperatura.
senza che alcuna tensione sia applicata Nei casi in cui la stabilità rappresenti
all'entrata del circuito, è stabilita dai una caratteristica importante, j com-
condensa tori C 1-C2 e deve essere rego- ponenti prima elencati debbono essere
1a ta ad un valore adatto per ogni tipo scelti opportunamente.
di applicazione. Col variare della ten-
sione applicata all'entrata, la frequen-
za in uscita cambia linearmente.
Col variare del valore capacitivo dei
condensatori Cl-C2, mantenendo a ze- Multivibratore
ro il valore della tensione di entrata,
si ottengono le seguenti frequenze di Il multivibratore rappresenta il pm
uscita : comune dei g·è neratori di form~ d'on-
da quadra. Esso viene principalrn~nte
Capacità Cl-C2 Frequenza adottato in funzion·e di strumento
iniettore di segnali per il controllo del-
( ~tf) (KHz) la continuità dei circuiti radioeJettrici.
0,001 35 Quello rappresentato in fig. 19 è di
0,01 3,5 tipo ad accoppiamento incrociato e
0,1 0,35 rappresenta il circuito più com.m1eme11-
1 0,035 te usato per operazioni a frequen 7.a fis-·
10 0,0035 sa. Questo tipo di circuito, qu;:mdo si
debbano effettuare operazioni a fre-
quenza variabile, presenta lo svantag-
gio dell'inserimento di due condensa-
Fig. 18 - Curve caratteristiche del convertitore tori a capacità variabile. Ma tale svan-
tensione-frequenza.
taggio può essere facilmente superato
ricorrendo al circuito ad accoppiamen-
... "'
'"' ...... "'\... "
\..
......_
"' I"-
I
I I
to di emitttore, nel quale la frequenza
0 determinata da un solo condensatore.
-'
/;
..._ ~ ~ I transistor TRl e TR2 conducono al-
"'
('
~~·
I conduce, attraverso il condensatore di
1()3
' ... accoppiamento fluisce un impulso ne-
' - ..."""'
l1l
N
e
Q) /;' ... gativo, che porta all'interdizione l'altro
:J ~ "~
cr 102 transistor. Quando i.l condensatore si
Q)
.. ~
"""'
.._
u.
......
"' .......
'" ricarica, attraverso la resistenza R3
( R4), si raggiunge il punto di condu-
' '...
~
25
9V~~==='1~==~===9=======~==~====
51 !
R1 R2 RS R6
TRl TR2
9V8~==========-===============~=============ll
TRl = P346A
TR2 = P346A TRl
Dl = EA403
D2 = EÀ403 ErHRATA 01
D3 = EA403 R1 C2
D4 = EA403
Rivelatore di cresta
Componenti
Il rivelatore di cresta rappresentato
in fig . 20 può essere usato unita mente C 1 = 500.000 pF
ad un amplificatore in alternata per im- C2 = 100 ~tF- 12 VI (elettrolitico)
piego generale, oppure indipendente- Rl = 4.700 ohm
mente, n el caso in cui si abbia a dispo- TRl = C424
s1z10ne una m a ggiore te nsione di e n- 01 = EB383
trat a .
26
Frequenzimetro Componenti
Il frequenzimetro t, uno strumento
molto utile per controlli industriali e
sistemi di misura. Esso è utilissimo se Rl 1.000 ohm
la gamma di misura di frequenza si R2 4.700 ohm
estende da pochi Hz a molti MHz. Un R3 10.000 ohm
circuito di questo tipo è quello rap- R4 330 ohm
presentato in fìg. 21; esso è un gene- RS 100 ohm
ratore di impulsi comandato da un cir- R6 l.000 ohm
cuito a scatto. Per ogni ciclo della for- R7 510 ohm
ma d'onda di entrata viene generato R8 4.700 ohm
un impulso. Il milliamperometro, inse- R9 510 ohm
rito nel circuito di collettore di TR3, RlO = 10.000 ohm (variabile)
indica il valore medio della corrente. Rl 1 = 10.000 ohm (variabile)
E poiché la grandezza e la durata di R12 = 10.000 ohm (variabile)
ciascun impulso di corrente è costan- TRl = P346A
te, indipendentemente dalla frequenza, TR2 = P346A
la corrente media indicata dallo stru- TR3 = P346A
mento è proporzionale alla frequenza TR4 = P346A
di entrata.
I valori dei condensatori Cl-C2-C3 .J1 = 6,8µH
debbono essere scelti per adattarsi aJle DZ = Zener ( ZE6 V9)
gamme di frequenza richiesi e : mA = 0-5 mA
Dl = EA403
Frequenza Valori di C1-C2-C3 D2 = EA403
(Hz) (pF)
10 - 100 1 Cl = 10 µF-12 VI (elettrolitico)
10 - 1.000 O, 1 C2 = 100 pF
10 - 10.000 O,Ol C3 = vedi testo
10 - 100.000 0,001 C4 = vedi testo
10 - 1.000.000 0,0001 es = vedi testo
27
Le resistenze Rl-Rl l-Rl2 permettono La velocità di risposta raggiunge va-
di tarare lo strumento. lori di parecchie centinaia di Hz.
Il circuito di fig. 21 è stato proget- Il fototransistor planare al silicio
tato per lavorare con una tensione di TRl è di tipo P20 ( NPN); esso possie-
entrata superiore di due volt picco a de un'alta sensibilità ed una elevata ve-
picco, erogata da una sorgente dì re- locità di risposta alle variazioni lumi-
sistenza inferiore ai 5.000 ohm. La cor- nose; inoltre, grazie alla tecnologia pla-
rente assorbita dal circuito è di circa nare, TRl garantisce un notevole rap-
50 mA. porto di corrente luce-buio. Fra l'altro,
alla temperatura ambiente di 25 °C la
corrente di buio è dell'ordine del mil-
Allarme elettronico lesimo di ampere.
La sorgente luminosa, adatta a pilo-
Il circuito rappresentato in fig. 22 tare il circuito di fig. 22, è costituita da
può essere utilizzato per pilotare un si- una lampada ad incandescenza da 12
stema di allarme funzionante con le volt-2,5 watt, sistemata ad una distan-
variazioni luminose alle quali viene sot- za di 5 IO cm dal f ototransistor TRl.
toposto un fototransistor. Ma questo Questa distanza può essere estesa fino
stesso circuito può essere utilizzato an- ad alcuni metri se si fa impiego di un
che come elemento pilota di apertura adatto riflettore o di una lente focaliz-
automatica di porte, come rivelatore di 7atrice.
margine e, comunque, in funzione di Questo circuito è in grado di pilota-
elemento guida di apparati ottico-elet- re un carico R4 compreso fra i 24 e i
tronici. 1.000 ohm . ·
La tensione di uscita, presente sui Il limite superiore di l.000 ohm è do-
terminali della resistenza R4, varia in vuto alla minima corrente di manteni-
conseguenza di un cambiamento di in- mento. In presenza di luce il diodo
tensità luminosa incidente sul foto- controJlato SCR conduce; la presenza
transistor TR 1. di )uce fa innescare il diodo controllato
bm~ 01
Rl = 33.000 ohm
R2 = 4.700 ohm
R3 = 4.700 ohm
~
R4 = 24-1.000 ohm
bmTRl
e
e
R2
SCR
TRl = P20 ( fototransistor)
TR2 = V435
PI = pulsante
SCR = diodo controllato
DI = EC401
R3
28
che continua a condurre finché non si ze R2-R3 e raggiunge la base del tn1n-
preme il pulsante PI di azzeramento. sistor TR2, costringendolo a condurre
Il diodo DI è necessario quando il ca- ed eccitando il relè. Dunque, il relè
rico è di tipo induttivo, per esempio scatta quando la tensione applicata al-
quando la resistenza R4 è rappresen- l'entrata del circuito è bassa o, più pre-
tata dalla resistenza di un relè desti- cisamente, quando questa scende al di-
nato a pilotare il circuito di allarme. sotto di un valore limite, che è stabi-
lito dagli elementi che compongono il
circuito.
Relè elettronico La tensione dei due emittori di TRl
e TR2 è stabilita dalla tensione di ali-
Il relè elettronico altro non è che un mentazione e dal rapporto tra la resi-
circuito transistorizzato alla cui en- stenza del relè e il valore di R4. Prima
trata si applica una tensione da tenere che il transistor TR l cominci a condur-
sotto controllo; l'uscita è rappresen- re, la tensione applicata all'entrata del
tata dai terminali utili di un relè. Esa- circuito deve salire ad un valore ugua-
miniamo il circuito di fig. 23. Quando le alla tensione dei due emittori. Quan-
la tensione di ingresso è bassa, il tran- do il transistor conduce, la tensione di
sistor TRl si trova alJ'interdizione e la collettore scende, portando all'interdi-
corrente fluisce, attraverso le resisten- zione il transistor TR2 .
01
R3
TR2 [
bm: 151
ENTRATA
R4
!
p
s::: s::: o
o"' ~ ~ -2-. "i: .._
·5~
<1.) ~
·~.es .~.S ~ B
<I) .o o...i::
B.:::
·- o "'-
o.-
:i o ..... o
.g ~
. <!)
r.o ~ ~..8 ;;;~ ->
<~ (/) ..'.':, s::: >
...... ~
29
muta S 1 nella pos1z1one 2 e si pont.c• iJ
transistor TR I in intimo contatto con
Il termometro eJet tronico, il cui sche- un elemento che si trova alla tempera-
ma elettrico è rappresentato in fig. 24, tura di O °C; si agisce quindi sul poten-
permette di rilevare misure termiche ziometro R4, in modo che lo strumento
fra O e 150 °C. indicatore segnaJi lo zero (inizio scala).
Il transistor TRl, di tipo V74 l, rea- A questo punto si provvede, mantenen-
lizzato in contenitore metallico di pic- do sempre SI nella posizione 2, a sol-
cole dimensioni, presenta una ridotta toporre il transistor TR 1 alla tempera-
costante di tempo termica e, pertanto, tura di 150 °C e si agisce sulla resisten-
una elevata velocità di risposta con za semifissa R3 fino a costringere I 'in-
trascurabile perturbazione dell 'elemen- dice del microamperometro a raggiun-
to da misurare. gere il fondo-scala.
La tensione di riferimento è ottenuta
per mezzo di un partitore a bassa resi- Componenti
stenza, mentre lo strumento indicatore
è un microamperometro da 100 pA fon- R 1 = 6 .800 ohm
do-scala. R2 = l.000 ohm
La taratura del circuito si esegue nel R3 = 2.000 ohm ( semifissa)
modo seguente. R4 = 50 ohm potenziometro)
Dopo aver chiuso il circuito di ali- RS = 300 ohm
mentazione a 9 volt, per mezzo dell'in- R6 = 7 .500 ohm
terruttore S2, si commuta S 1 nella po- R7 = 200 ohm ( semifissa)
sizione 1 e si agisce sulla resistenza se- TRI = V74l
mifissa R7 in modo da costringere l'in- mA = microamperometro ( 100 ~tA fon-
dice dello strumento a raggiungere il do-scala)
fondo-scala. Successivamente. si com-
Fig. 24 • Termo-
metro a transi-
stor.
R6
R1 RS
'
'
'
µA 52
- -,
C-3
9V
ff'-
30
La prima delle operazioni ora elen- sca riempita d'acqua, l'indicatore di
ca te deve essere ripetuta quando si ef- livello elettronico potrà far accendere
fettua una misura di temperatura, con una lampada-spia, oppure mettere in
lo scopo di eliminare l'influenza delle funzione una sfrena o anche far azio-
variazioni della tensione della pila. nare una pompa per togliere o aggiun-
La misura delle temperature si effet- gere l'acqua, quando il livello di que-
tua nel seguente modo. Si chiude l'in- sta supera un valore critico, oppure
terruttore S2 per alimentare il circui- quando sta per andare al disotto del
to; si agisce sul potenziometro fino a valore minimo. Tutto dipende dal tipo
che l'indice dello strumento raggiunge di circuito utilizzatore che si vorrà col-
il fondo-scala, mantenendo S 1 nella po- legare sui terminali utili del relè.
sizione t ; poi si commuta Sl nella po- Il circuì to 1-appresentato in fìg. 25,
sizione 2 e si esegue la misura di tem- consiste in un amplificatore ad alto
peratura. guadagno, che comanda un relè ( RL).
Il relè, per esempio, può essere usato
Indicatore di livello per controllare una valvola.
L'utilità di questo semplicissime ap- L'amplificatore ad alto guadagno è
parecchio elettronico è risentita in tut- pilotato da tre transistor, di cui i pri-_
ti quei casi in cui serve controllare au- mi due sono a basso livello e ad alto
tomaticamente il livello di un liquido guadagno, di tipo C450, mentre il terzo
in una vasca, in una piscina, in un im- è un transistor di tipo C420 per com-
pianto di irrigazione, nei canali artifi- mutazione ad alta corrente. I tre tran-
ciali ed anche nei fiumi. sistor TR1-TR-2TR-3 sono coJlegati tra
In pratica, se applicato ad una va- di loro in circuito Darlington, in mo-
do da ottenere un elevato guadagno di
Componenti corrente ed una elevata impedenza di
TRl = C450 ingresso. Il potenziometro R l viene re-
TR2 = C450 golato in modo tale che l'amplificatore
TR3 = C420 ecciti il relè quando la resistenza fra
gli elettrodi El-E2 cade al livello ri-
Dl = EB383 chiesto.
Rl = 1 megaohm (potenziometro) La resistenza massima fra gli elettro-
RL = relè ( 480 ohm) di è di 5 megaohm.
Rl
TR3
31
RADIORIPARAZIONI
Precauzioni del radioriparatore si sviluppa una quantità di calore tale
da modificare la struttura cristallina
33
rappresenta ancora un fattore altret- all'emittore, allo scopo di ridurre il gua-
tanto importante, poiché un valore dagno e di sopprimere eventuali inne-
troppo elevato determina una corren- schi. Gli inneschi possono insorgere,
te inversa di rottura (ci si ricordi l'ef- per esempio, quando si sostituisce un
fetto Zener). Si può concludere dicen- transistor amplificatore di media fre-
do che i valori delle tensioni e il verso quenza con un transistor di guadagno
di alimentazione di ogni transistor de- più elevato. Quando un transistor me-
vono sempre essere esaminati scrupo- scolatore si rifiuta di oscillare, trattan-
losamente, si-a quando si monta un cir- dosi di un transistor di tipo PNP, oc-
cuito nuovo, sia quando si ripara un corre ridurre il valore della resistenza
circuito a transistor. di emittore.
I transistor di tipo PNP richiedono Quando si connette la pila al circuito,
una tensione negativa al collettore e tutti ì transistor devono essere stabil-
una tensione positiva all'emittore ( que- mente saldati nei loro terminali. Non
ste due tensioni sono considerate ri- bisogna mai togliere un transistor; o
spetto alla base), per i transistor NPN applicarlo a] circuito, quando la pila è
avviene esattamente il contrario. Una inserita.
regola che permette di ricordare a me- Occorre evi tare di produrre cortocir-
moria il nome della tensione da appli- cuiti fra i conduttori di uscita, partico-
carsi al collettore è la seguente : delle larmente fra collettore e base; le pinze
due sigle, PNP ed NPN si consideri sem- a bocca di coccodrillo possono facil-
pre la lettera centrale; nel primo caso mente provocare tali inconvenienti.
la lettera centrale è « N » e al colletto- Tutte queste precauzioni hanno lo
re occorre applicare una tensione ne- scopo di evitare violente variazioni di
gativa; nel secondo caso la lettera cen- corrente che, raggiungendo valori ele-
trale è « P » e al collettore occorre ap- vati, possono distruggere i rrimediabil-
plicare una tensione positiva. mente un transistor. Ma tali inconve-
Per i circuiti a transistor i valori del- nienti si possono evitare eliminando,
le correnti e delle tensioni sono com- inizialmente, la pila di alimentazione.
pletamente diversi da quelli dei circui- Se il radioriparatore è preso da timo-
ti a valvole. Nel caso di un montaggio ri, durante iJ lavoro, specialmente
con emittore a massa, particolarmente auando realizza e vuol mettere in fun-
usato nello stadio amplificatore finale, z..ione un nuovo circuito, farà sempre be-
si può riscontrare una tensione positi- ne ad inserire uno strumento di misura
va o negativa al collettore di appena 1 nel circuito di collettore, applicando,
volt, mentre sull'emittore si può riscon- per mezzo di un potenziometro, valori
trare una tensione di 11-12 volt circa, e di tensioni successivi. gradatamente.
alla base si misurano t 2 volt. Quando la corrente di collettore comin-
cia ad oltrepassare il valore massimo
Sostituzione del transistor di esercizio, ciò starà a significare che
Prima di sostituire un transistor, oc- il funzionamento è anormale.
corre assicurarsi che esso sia dello stes- Quando si vogliono effettuare misure
so tipo di quello ritenuto difettoso e di resistenze, è necessario togliere i
che siano le stesse sigle a caratterizzar- transistor dal circuito per due princi-
li; quando si ricorre ad un transistor pali motivi: prima di tutto perché le
corrispondente occorre scegliere quel resistenze di basso valore, collegate fra
tipo le cui caratteristiche elettriche si gli elettrodi dei transistor; falsano le
avvicinano di più ai valori che caratte- letture, in secondo luogo perché, con
rizzano il transistor guasto. l'uso dell'ohmmetro, si corre il rischio
Quando si sostituisce un tipo di tran- di rovinare i transistor.
sistor con uno simile, ma non identico, Tutte le raccomandazioni fin qui
può essere necessario modificare le ten- elencate potranno sembrare eccessive
sioni di polarizzazione di base rispetto per coloro che sono abituati a riparare
34
circuiti di ricevitori a valvole o televi- La terza causa dei guasti che si veri-
sori, ma l'esperienza prova che esse so- ficano nei circuiti transistorizzati con-
no necessarie. I transistor sono estre- siste nella interruzione del circuito
mamente sensibili alla temperatura e stampato.
ogni fonte di calore o flusso di corrente L'interruzione lungo una strisciolina
devono sempre essere scrupolosamen- di rame del circuito stampato può es~
te controllati. sere facilmente riscontrata piegando
Quando si sostituiscono i condensa- leggermente con le mani la piastrina di
tori elettrolitici, occorre rispettare le bachelite recante il circuito stampato.
loro polarità; invertendole, si creeran- La ricerca dell'interruzione va fatta con
no dei cortocircuiti. una lente da orologiaio. La riparazione
Quando si sostituisce la pila, occorre va fatta applicando un pezzettino di fi-
rispettare le sue polarità, senza mai ri- lo di rame a cavallo dell'interruzione.
correre a pile con tensioni superiori. !n condizioni normali di impiego, as-
Non bisogna mai cambiare il valore sai raramente i transistor provocano
dei componenti o la loro disposizione anomalie di funzionamento e la loro so-
sul circuito, con lo scopo di migliorare stituzione è limitata nelJ'l % dei casi.
il rendimento del ricevitore, a meno In fase di riparazione, occorre far be-
che tali modifiche non siano state sug- ne attenzione a non surriscaldare con
gerite dalla casa costruttrice. la punta del saldatore, i tenninaÙ dei
componenti e di non applicare tensioni
Cause di guasti più comuni esterne, come ad esempio quelle di un
Il più delle volte le anomalie di fun- ohmmetro equipaggiato cori una pila di
zionamento di un ricevitore a transi- tensione troppo elevata.
stor sono dovute ad una alimentazione Nel caso in cui il guasto non sia do-
errata : contatti instabili dovuti a cor- vuto alle cause fin qui citate, occorrerà
rosione o tensione insufficiente. Come verificare, con l'ohmmetro, la conduci-
regola generale, anche nel caso in cui bilità diretta e indiretta dei diodi al
un ricevitore sia in grado di funzionare germanio e quella base-emittore e base-
con una tensione inferiore ai valori ri- collettore dei transistor. Il rapporto
chiesti è consigliabile sostituire la pila delle resistenze nel senso della non con-
quando la sua tensione è caduta di un ducibilità deve essere dell'ordine di 100.
quarto del suo valore nominale. Ci si Per tali misure la tensione dell'ohm-
ricordi che (l'esperienza lo insegna) lo metro non deve oltrepassare i 3 volt.
80% d ei guasti di un ricevitore a tran- Per ultimo citiamo l'invecchiamento
sistor sono dovuti ad una pila difet- dei transistor, che si traduce in pratica
tosa. in una perdita di sensibilità e di poten-
I condensatori elettrolitici rappresen- za del ricevitore. Tale invecchiamento
tano la seconda causa dei guasti pili co- può manifestarsi dopo alcune centinaia
muni. I ricevitori a transistor montano di ore di funzionamento dei transistor.
diversi condensatori elettrolitici di ele-
vata capacità e di bassa tensione di la- Metodi generali
voro. La capacità di questi condensa- di ricerca dei guasti
tori diminuisce con il passare del tem-
po dando luogo, molto spesso, a rumo- I metodi per localizzare un guasto o
rosità, oscil.Lazioni parassite, potenza di un difetto su un ricevitore a transistor
uscita ridotta e distorsione. sono diversi, e questi metodi, più o me-
I condensatori elettrolitici di elevata no razionali, possono completarsi gli
capacità vengono danneggiati rapida- uni con gli altri.
mente quando sui loro terminali viene Ma prima di ricorrere ad un metodo
aplicata una tensione di polarità inver- razionale di indagine è sempre bene ef-
sa oppure una t ensione di valore supe- fettuare un esame visivo del circuito.
riore a quello rischiesto. Molto spesso un tale controllo prelimi-
35
nare permette di individuare una inter- La misura della tensione della pila
ruzione del circuito, un componente sotto carico va effettuata almeno dopo
danneggiato oppure un difetto meccani- cinque minuti che il ricevitore è stato
co. L'esame a vista dei componenti può acceso. Le pile da 1,5 volt, per potersi
individuare una resistenza bruciata o considerare ancora efficienti, dovranno
costretta a sopportare una temperatu- presentare ai loro morsetti una tensio-
ra eccessiva, perché tali inconvenienti ne non inferiore agli 1,3 volt. La pila da
termici si verificano anche nei ricevi- 6 volt, per essere ancora utilizzabile,
tori a transistor. Pertanto, con questo non deve indicare una tensione inferio-
procedimento di indagine preliminare re ai 5,2 volt. Tn taluni casi si può an-
è possibile, molto spesso, identificare che tollerare una tensione inferiore ai
un guasto. Ma tale metodo è assoluta- 5 volt, ma con tensioni di 5 volt o me-
-mente insufficiente, nella maggior parte no possono già verificarsi degli incon-
dei casi, per individuare un guasto o un venienti. Una corrente irregolare può
difetto. dar luogo a rumori di fondo, mentre il
I principianti, coloro che non hanno fruscio aumenta e la ricezione è accom-
ancora una preparazione adatta per ri- pagnata da evanescenze. Il ricevitore ha
parare un ricevitore radio guasto, ri- perduto potenza e sensibilità.
corrono principalmente a due metodi : Il criterio migliore da seguire è quel-
quello visivo ora citato e quello della lo di sostituire la pila di alimentazione
sostituzione di una parte dei compo- con una nuova, quando la vecchia dà
nenti con altri nuovi, nella speranza di luogo ad una distorsione sensibile. È
riuseire a rimettere in funzione il rice- ovvio che la sostituzione va fatta sol-
vi tote guasto. Ma questo secondo me- tanto se con l'inserimento della pila
todo, che può limitarsi alla sostituzio- nuova la distorsione cessa di esistere.
ne di componenti fondamentali del cir- Ma la sola sostituzione della pila
cuito (transistor, condensatori elettro- vecchia con una nuova non è sempre
litici), è lungo e fastidioso e non per- sufficiente, perché può indurre in erro-
mette una diagnosi precisa quando gli . re quando non si è assolutamente cer-
elementi difettosi sono molti. ti dell'efficienza della pila nuova. In
Occorre, dunque, ricorrere ai metodi pratica, le pile hanno una durata di
di indagine razionali, che sono sempre conservazione limitata e possono esau-
quelli che permettono una diagnosi cer- rirsi durante la loro giacenza nel ma-
ta e la perfetta riparazione dell'appa- gazzino. Dunque, il controllo con un
recchio radio. tester cli precisione si impone sempre.
La sostituzione della pila va fatta
Pila di alimentazione sempre rispettando l'ordine di collega-
La prima operazione da fare, quando mento delle polarità della pila prece-
si ha sotto mano un ricevitore a tran- dente. L'inversione delle polarità del-
sistor da riparare, consiste logicamente la ·pila può provocare la distruzione dei
nel controllo della pila di alimentazio- transistor e di altri componenti, come
ne. In pratica, uno dei guasti o difetti ad esempio i condensatori elettrolitici
di funzionamento più comuni consiste che nei ricevitori a transistor vengono
proprio in un cattivo funzionamento montati in gran numero.
della pila (contatti ossidati o instabili, Anche i morsetti e gli elementi di
esaurimento totale, esaurimento par- contatto della pila (connessioni) devo-
ziale). no essere accuratamente verificati. Mal-
Per effettuare questo controllo, oc- grado la buona qualità di talune pile,
corre misurare la tensione della pila purtroppo, e ciò accade soprattutto nel-
sotto carico e a circuito aperto, toglien- le pile di piccole dimensioni, succede
dola dalla sua sede naturale ed effet- che si verifichi la fuoriuscita di sali pa-
tuando queste due misure con un tester rassiti che corrodono i terminali di con-
sufficientemente preciso. tatto ed anche i conduttori di alim.e n-
36
I
tazione; questa è una delle cause fon- Misure deUe tensioni
damentali che determinano contatti di-
fettosi, rumori di fondo ed anche, tal- Le deboli tensioni presenti negli ap-
volta, interruzione totale del circuito parati a circuito transistorizzato deb-
di alimentazione. bono essere misurate .c on un voltmetro
Il rimedio consiste nel pulire comple- a debole resistenza interna.
tamente tutti gli elementi che compon- La misura delle correnti va fatta me-
gono il circuito di alimentazione e nel- diante l'impiego di un voltmetro elet-
l'eliminare le parti metalliche corrose tronico, sè si vogliono ottenere misuré
rifacendo, se ciò è necessario, tutte le esatte; gli assorbimenti di corrente, da
saldature. parte di un normale tester (milliampe-
Ma vi è un'altra verifica rapida, che rometro), modificano la polarizzazione
ogni riparatore deve effettuare e che degli elettrodi e, in pari tempo, il fun-
consiste nel controllare, come si fa per zionamento dei transistor.
gli apparecchi a valvole, l'intensità di
corrente erogata dalla pila. Questa ve-
rifica è molto facile da eseguire, perché
i morsetti della pila sono collegati al
circuito, quasi sempre, per mezzo di
una presa polarizzata facilmente smon-
tabile; è sufficiente staccare dal circui-
to uno dei due morsetti per collegarli
in serie ad un tester, commutato nella
funzione di milliamperometro in cor-
rente continua. Durante questa prova
il ricevitore non deve risultare sinto-
nizzato su alcuna emittente e il poten-
R)
ziometro di volume deve essere re- RL
37
ne è necessario verificare il tipo di tran- condizioni valgono nei circuiti con base
sistor montato nel circuito. Alcuni ri- a massa, in quelli con emittore a mas-
cevitori montano esclusivamente tran- sa o con collettore a massa. Quando la
sistor di tipo PNP, mentre altri fanno sorgente della tensione di alimentazio-
impiego di transistor di tipo NPN; in ne di un ricevitore a transistor è uni-
taluni tipi di ricevitori sono presenti ca, come avviene nella maggior parte
entrambi i tipi di transistor. dei casi, le diverse tensioni di polariz-
Quando si misura la tensione, si de- zazione sono ottenute per mezzo di un
ve aver cura di evitare falsi contatti fra divisore di tensione o, in altri casi, per
il circuì to in esame e massa, special- mezzo di resistenze di caduta.
mente tra i circuiti di collettore e di I valori delle correnti, nei circuiti
massa: µn cortocircuito, in questo sen- transistorizzati, possono essere calco-
so, potrebbe mettere fuori uso il tran- lati misurando le cadute di tensione
sistor. Qualche volta il radioriparatore, sui terminali delle resistenze di emitto-
per assicurarsi che un conduttore ri- re ed applicando poi la Jegge di Ohm.
sulti sotto tensione, provoca idi pro- Le misure delle correnti devono es-
posito un corto circuito, che si manife- sere effettuate mantenendo il cursore
sta sotto forma di un rumore nell'alto- del potenziometro di volume al valore
parlante; ma questo sistema di indagi- massimo, il condensatore variabile al
ne deve essere assolutamente scartato valore minimo di capacità e in as-
durante la riparazione di un ricevitore senza di segnali radio. Le intensità di
a transistor. corrente di ciascuno stadio possono es-
sere diverse anche quando si tratta di
Così si effettuano circuiti identici e di transistor dello
le misure di tensioni e di correnti stesso tipo. Di conseguenza occorre te-
ner conto dei valori medi.
Le tensioni possono essere misurate La figura qui riportata rappresenta
sugli elettrodi dei transistor (termina- Jo schema tipico di un ricevitore a tran-
li) e confrontate, quindi, con i valori sistor suddiviso in cinque settori dalle
stabiliti :dalla casa 1costruttrice dello linee tratteggiate. Esaminiamo il pri-
apparecchio radio. mo settore, quello corrispondente allo
Le misure delle tensioni devono es- stadio convertitore di frequenza alla
sere effettuate fra i vari terminali del estrema sinistra.
transistor e queJlo di emittore oppure, La misura della tensione Vl sui ter-
se ciò è precisato dalla casa costruttri- minali della resistenza di emittore per-
ce, fra i vari terminali del transistor e mette di risalire, applicando la legge
massa. di Ohm, al valore della intensità di cor-
Dato che le correnti in gioco sono rente di emittore di questo stadio. Il
sempre assai deboli, è necessario far valore medio è di 0,5 V . (0,4-0,6 V.).
impiego di voltmetri a r esistenza eleva- Nel caso di funzionamento normale
ta, per non alterare i valori di lettura. dello stadio convertitore di frequenza,
Nel caso di transistor di tipo P-N-P, la corrente di emittore aumenta del
la base deve risultare negativa rispetto 10% quando si passa dall'estremità su-
all'emittore (circa -0,2 V). La tensio- periore a quella inferiore della gamma
ne misurata sul collettore deve risulta- di frequenze e tale variazione deve ri-
re più o m eno n egativa, a seconda del sultare lineare.
tipo di circuito su cui si lavora. Nel ca- La tensione V2, misurata fra la base
so di transistor di tipo N-P-N, la base e l'emittore del t ransistor convertitore,
deve risultare positiva rispetto all'emit- deve essere dell'ordine di 0,2 V (positi-
tore (circa 0,2 V), m entre il collettore vi); la base è positiva rispetto all'emit-
d eve trovars i a d una tensione più o tore. Normalmente la base è negativa
meno positiva, e a seconda del tipo di rispetto all 'emittore, ma la tensione po-
circuito con cui si ha a che fare. Tali si ti va sta ad indicare che l'oscillazione
38
Fig. 28_ - -
1-
1
I I
I
l
I
~: l
I
1-- - - - - - - - -I
I
I
I
I
I
~ I
i- - -- - - - --====\__----1r'VYY-
1
I
I
L_-.MN--- . -- -
39
del transistor è corretta. le ed aumenta con l'aumentare del vo-
Facendo riferimento al secondo set- lume sonoro. La tensione VlO è di circa
tore dello schema del ricevitore, la ten- 0,2 volt con base negativa rispetto al-
sione V3, misurata sui terminali della l'emittore.
resistenza di emittore del secondo tran-
sistor del circuito, permette, applicando Verifica
la legge di Ohm, di rilevare il valore
della corrente di emittore del primo delle tensioni di 'POiarizzazione
stadio amplificatore -di media frequen-
za. Questa corrente si aggira intorno È sempre utile misurare la caduta di
agli 0,5 mA in assenza di segnale di tensione sui terminali di una resisten-
entrata. Quando invece all'entrata del za percorsa da corrente. Questa misu-
ricevitore è applicato un segnale, que- ra permette di risalire al valore della
sta corrente diminuisce di intensità e resistenza e permette inoltre di indivi-
tale diminuzione è proporzionale alla duare un difetto di funzionamento del
ampiezza del segnale di entrata. Se con circuito.
l'aumentare dell'ampiezza del segnale di Facendo riferimento allo schema
entrata anche la corrente di emittore elettrico di figura 29, si nota che in
aumenta, ciò starà a significare che il esso sono riportati i valori delle tensio-
diodo è stato applicato al circuito con ni che si devono misurare nei punti fon-
le polarità invertite. damentali del circuito, e sono pure ri-
La tensione V4 deve essere dell'ordi- portati i valori delle correnti.
ne di 0,2 V, quando la base del transi- Valori diversi da quelli indicati nel-
stor è negativa rispetto all'emittore ( co- lo schema stanno a significare che nel-
me nel caso dello schema in cui è fatto lo stadio in esame vi è un'anomalia·, la
impiego di un transistor di tipo P-N-P). anomalia può consistere in un compo-
La tensione VS, misurata sui termi- nente difettoso, che può essere anche
nali della resistenza di emittore, per- un transistor. Occorrerà, dunque, veri-
mette di risalire al valore della corren- ficare la tensione di alimentazione della
te di emittore del secondo stadio am- pila e, successivamen te, se questa ri-
plificatore di media frequenza. Il suo sulta normale, lo stato di funzionamen-
valore medio è di 1 mA (0,75-1,25 mA). to del transistor. Se il transistor doves-
se risultare efficiente, cioè se nulla do-
Questa corrente deve rimanere costan-
vesse cambiare anche dopo la sostitu-
te anche· quando varia l'ampiezza del
zione di tale componente, occorrerà
segnale di entrata.
contròllare le tensioni di polarizza-
La tensione V6 si aggira intorno agli zione.
0,2 volt con base negativa. rispetto al-
1'emi ttore.
La tensione di emittore, misurata sui Misure delle resistenze
terminali della resistenza dello stadio
pilota, è dell'ordine di 2 mA (V7). La Quando si fa impiego di un ohmme-
tensione V8 è di circa 0,2 volt con base tro per controllare la continuità di una
negativa rispetto all'emittore. resistenza, si devono prendere sempre
All'estrema destra dello stesso sche- delle precauzioni. È necessario conosce-
ma elettrico è rappresentato lo stadio re esattamente la tensione e la polarità
finale di uscita in push-pull di classe B, applicate al circuito in esame, e di con-
con due resistenze di emittore separa- seguenza, occorrerà controllare la pila
te. Molto spesso si fa impiego di una inser-ita nell'ohmmetro . Per esempio,
resistenza comune. La tensione V9, mi- facendo riferimento alla figura 27, se si
surata sui terminali delle resistenze di applicano i puntali dell'ohmmetro sui
emittore, indica la corrente di emittore terminali della resistenza 4, il conden-
dello stadio corrispondente . Questa satore elettrolitico C2 può essere dan-
corrente è debole in assenza di segna- neggiato se la pila dell'ohmmetro risul-
40
I
.,,
cp'
N
<O
e"
}"" -
~
w V'
r" l"
w
~
.....
ta superiore alla tensione di lavoro del
.Co·mponenti Fig. 29
condensatore elettrolitico che, general-
mente, è assai hasso e, nel caso di figu-
Condensatori ra 27, di appena 3 volt.
Cl 5 pF (compensatore) Il condensatore elettrolitico C2 può
C2 152 pF (cond. variabile) essere ugualmente danneggiato quando
C3 = 47.000 pF i puntali dell'ohmmetro vengono appli-
C4 5 pF (compensatore) cati in senso inverso, anche se la tensio-
CS 70 pF (con d. variabile) ne della pila dello strumento ha un va-
C6 4.000 pF lo.re inferiore alla tensione di lavoro del
C7 10.000 pF condensatore C2. Una corrente inversa
C8 1.000 pF troppo elevata sul condensatore elet-
C9 270 pF trolitico può danneggiarlo definitiva-
ClO = 47.000 pF mente. Queste stesse osservazioni si
Cll 10 !tF-15 volt estendono pure ai transistor. Molti tipi
C12 = 47.000 pF di transistor, infatti, di alta frequenza,
C13 10.000 pF non sopportano al collettore una ten-
C14 30-80 pF sione superiore ai 12 volt. L'applicazio-
Cl5 270 pF ne dell'ohmmetro, se la sua pila ha un
Cl6 10 ~lF-15 volt (elettrolitico) valore elevato, può distruggere il tran-
C17 50 µF-15 volt sistor o modificarne le caratteristiche.
Cl8 500 llF-15 volt J condensatori elettrolitici montati sui
C19 = 47.000 pF circuiti dei ricevitori a transistor sono
C20 = 10.000 pF quasi sempre di elevato valore capaci-
tivo, ma di debole tensione di lavoro.
Resistenze Si dovrà quindi evitare, in ogni caso,
l'applicazione di strumenti di misura
Rl 3.900 ohm che erogano tensioni troppo elevate.
R2 22 .000 ohm Come si sa, il transistor può essere
R3 2.200 ohm ·.:onsiderato come un accoppiamento di
R4 33 ohm due diodi montati in opposizione. Ne
R5 1.500 ohm risulta che le misure delle resistenze sa-
R6 10.000 ohm ranno diverse a seconda che i transi-
R7 100 ohm stor risulteranno montati nel circuito
R8 330 ohm d el ricevitore oppure staccati da esso.
R9 1.500 ohm Se l'ohmmetro viene <lpplicato sui ter-
RlO = 500.000 ohm minali della resistenza R3 (figura 27),
Rll 10.000 ohm con il puntale negativo sulla base del
R12 10.000 ohm transistor TR, la presenza del diodo ba-
R 13 10.000 ohm se-emittore modificherà la misura. In
R 14 i .500 ohm pratica, il diodo è applicato in senso di-
R15 5.000 ohm retto e con l'ohmmetro si misurano due
R16 100 ohm resistenze in parallelo ( R3 ed R4) e
R 17 130 ohm ( semifisso) non la sola re-s istenza R3 .
R18 10 ohm Questa stessa osservazione si esten-
de anche al caso in cui si voglia mistJ--
Transistor rare la resistenza R2 (figura 27). Appli-
TRl OC44 cando i puntali dell'ohmmetro sui . ter-
TR2 OC45 minali della resistenza R2 non si rie-
TR3 OC71 sce a rilevare il suo valore esatto, che
TR4 OC72 è di 6800 ohm, perché il diodo, rappre-
TRS OC72 sentato dalla base e dal collettore de l
transistor TR, è collegato in senso Ji-
42
retto e quindi l'avvolgimento primario
del trasformatore di uscita risulta col-
legato in parallelo alla resistenza R2. È
dunque necessario staccare i terminali
del transistor prima di effettuare le mi-
sure delle resistenze del circuito. Nel
caso in cui non si volessero dissaldare
PROBE.
,
I
43
in questo caso, deve essere accordato Nel secondo caso gli elementi sono
sul valore della media frequenza del collegati in serie tra di loro ed è suffi-
ricevitore, e la portante di media fre- ciente che si verifichi un cattivo contat-
quenza deve essere modulata coffun se- to in uno solo dei supporti, oppure che
gnale di bassa frequenza. Si può allora lr.: connessioni dele ;pile risultino cor-
iniziare la taratura dei trasformatori rose o interrotte, prché manchi total-
di media frequenza, a partire dall'ulti- mente l'alimentazione del circuito e il
mo. silenzio sia completo. Se, invece, la ten-
Il metodo di controllo con il signal- sione di alimentazione, misurata per
tracer può essere effettuato a partire mezzo di un tester, è normale, allora si
dallo stadio finale oppure dal primo sta- può pensare semplicemente ad un di-
dio del ricevitore, a seconda- della co- fetto dell'interruttore, generalmente in-
modità del radioriparatore. corporato con il potenziometro di vo-
lume.
Quando il ricevitore è muto Nella maggior parte dei casi è suffi-
ciente sostituire tale componente per
Il iprimo sintomo di guasto, il più
riportare il ricevitore -alla sua comple-
comune fra tutti, è quello del ricevito-
ta efficienza; riparare o soltanto puli-
re muto, del ricevitore, cioè, che non
re, la meccanica dell'interruttore costi-
fa sentire alcun rumore nell'altoparlan-
tuisce un lavoro delicatissimo se non
te. E nessun rumore viene ascoltato proprio impossibile, e la sua sostitu-
pur avvicinando l'orecchio all'altopar-
zione è sempre consigliabile. Per veri-
lante del ricevitore, ovviamente dopo
ficare l'efficacia dell'interruttore ci si
aver azionato rinterruttore che dà cor-
può servìre di un ohmmetro; meglio sa-
rente al circuito e dopo aver sistemata
rebbe inserire l'interruttore in un cir-
la manopola, che regola il volume nella
cuito per campanello elettrico, sottopo-
sua posizione di massimo.
nendolo al passaggio ·d i corrente di una
Il guasto più frequente, in tali casi,
certa intensità. Supponendo di ritenere
è dovuto a deficienza della pila: occor-
in buono stato l'interruttore, per la ri-
re quindi inserire un milliamperome-
cerca del guasto ci si orienterà sui con-
tro in serie alla pila stessa. Un tale
densatori elettrolitici, che possono dar
controllo è in grado di fornire al ripa-
luogo a fughe di corrente. Si prende-
ratore un'idea chiara sullo stato dello ranno altresì in esame anche i normali
· apparecchio.
condensatori, che possono risultare in
In linea di massima, nel caso di rice- cortocircuito; altro componente da sot-
vi tori con circuì to finale in push-pull e toporre ad acurato controllo è la pre-
in assenza di segnale, l'assorbimento sa jack, destinata al collegamento di un
deve essere di 5-6 mA circa. Se l'assor-
auricolare o di un altoparlante ester-
bimento supera i valori ora citati ed
no : tale presa può denunciare un con-
è, ad esempio, di 20 o più milliampere, tatto difettoso. Altri inconvenienti in
allora si deve concludere che in qual- grado di rendere muto il ricevitore pos-
che parte del circuito vi è un elemento
sono riconoscersi in un transistor difet-
in cortocircuito (tale condizione si ma-
toso, in un guasto dell'altoparlante o
nifesta anche attraverso il riscaldamen- del trasformatore d'uscita.
to della pila). In queste condizioni il
possessore del ricevitore dovrebbe
mantenere spento l'apparecchio fino a Quando si sentono
che si decide di portarlo a riparare. soltanto alcuni rumori
Ma l'assorbimento può essere anche
nullo e in tal caso occorre considerare L'apparecchio può essere muto, nel
i diversi tipi di alimentazione: quelli senso che nessuna trasmissione radio
con una sola batteria da 9 volt e quelli è ascoltabile, ma si possono sentire al-
con più elementi separati da 1,5 volt cuni rumori nell'altoparlante. È questo
ciascuno. un secondo caso fondamentale, che può
44
presentarsi al radioriparatore, assai co- mo transistor di media frequenza. Se
mune sia nei ricevi tori radio a transi- non si ode alcun rumore bisogna sup-
stor come in quelli a valvole. porre che si siano verificati i seguenti
Questi rumori possono manifestarsi inconvenienti :
sotto forma di deboli scricchiolii o stri-
dori, che si avvertono, particolarmente, 1. - Interruzione dell'avvolgimento se-
maneggiando il ricevitore o, più preci- condario (collegato alla base del
samente, la manopola dell'interruttore transistor) del secondo o del terzo
incorporato con il potenziometro di vo- trasformatore di media frequenza.
lume. 2. - Interru..rlone dell'avvolgiment,o pri-
Per localizzare il guasto occorre in- mario (collegato al collettore del
nanzi tutto controllare, mediante te- transistor) del secondo o terzo tra~
ster, la tensione applicata sui colletto- sformatore di media frequenza. ,
ri dei transistor degli stadi di amplifi- 3. -·Interruzione di un condensatore di
cazione di bassa frequenza. disaccoppiamento.
Due sono le misure che si possono ri- Al contrario, se si ode un rumore, si
levare: può toccare, sempre con il cacciavite,
la connessione di base dell'oscillatore
1. - La tensione misurat.a è assolutamen- convertitore di frequenza che, general-
te normale e corrisponde ai dati mente, è rappresentato dal primo tran-
esposti sulle apposite. tabelle relati- sitar. Se tale operazione non produce
ve alle caratteristiche di .funziona- ancora alcun rumore bisogna supporre
mento dei transistor. che si sia verificata una delle seguenti
2. La tensione misurata risulta oltre- cause:
modo bassa.
In questo secondo caso si tratta ge- 1. - Transistor oscillatore difettoso.
neralmente di pila di alimentazione di- 2. - Avvolgimento d'oscillatore interrot-
fettosa, che non fornisce la tensione to o cortocircuitato.
sufficiente ed occorre, quindi, sostituir- 3. - Avvolgimento di collettore del pri-
la con altra nuova; tale sostituzione ri- mo trasformatore di media frequen-
stabilisce, nella maggior parte dei casi, za interrotto.
l'ascolto normale.
Ma molto spesso non è la pila la cau- Al contrario se l'intervento col cac-
sa del guasto. Se la tensione misurata ciavite produce dei rumori bisogna ri-
sui collettori è normale, e corrisponde farsi alle possibili seguenti cause:
press'a poco alle indicazioni date dalla
casa costruttrice, un'ulteriore indagine 1. - Condensatore di disaccoppiamento
si impone al radioriparatore per localiz- cortocircuitato.
zare il guasto. Pertanto occorrerà toc- 2. - Condensat,o re di accoppiamento
care con un dito la base del transistor staccato.
d'uscita e tale .;prova dovrà far sentire 3. - Transistor oscillatore difettoso.
o no un rumore di ronzio nell'altopar- 4. - Avvolgimento d'oscillatore interrot-
lante; se non si ode alcun rumore in to o cortocircuitato.
seguito a tale prova occorre concludere 5. - Bobina d'antenna interrotta o cor-
che ci si trova in presenza di transistor tocircuitata.
difettosi. Se, invece, si sente bene il
ronzio nell'altoparlante, occorre con- Anomalie e guasti nei circuiti A.F.
cludere che i transistor di bassa fre-
qnuenza dello stadio d'uscita sono fun- Quando con il signal-tracer si riscon-
zionanti e la causa del guasto va ricer- tra il perfetto funzionamento di tutti
cata altrove. gli stadi successivi a quello convertito-
Si tocchi ora con un cacciavite la con- re di frequenza, il guasto risiede certa-
nessione di base del secondo e del pri- mente nei ~ircuiti A.F del ricevitore.
45
Si tratta di guasti molto comuni nei Un'uscita debole e distorta dei segna-
ricevitori a circuito transistorizzato. li può essere imputata all'antenna. Mol-
Il mancato funzionamento delJo sta- to spesso l'avvolgimento di antenna
dio convertitore può essere dovuto a può scorrere lungo i] nucleo di ferrite.
cause diverse: transistor difettosi. cir- In questo caso il djfetto è notevole sul-
cuito di antenna o di entrata interrotto, la gamma delle frequenze più basse. Oc-
circuito oscillatore o di reazione inter- corre ricercare la posizione corretta
rotto, condensatori difettosi, variazio- della bobina e fissarla al nucleo con
ne di valore a, addirittura, interruzio- cera o colla.
ne delle resistenze. La presenza di fruscio su tutte le
Se il guasto risiede nel circuito di gamme d'onda del ricevitore ha la sua
entrata di antenna, senza dubbio si origine in una rottura del nucleo di fer-
tratta di una interruzione degli avvolgi- rite o in un allineamento difettoso. Per
menti o di una cattiva saldatura dei accertarsi della rottura del nucleo di
terminali. In questo caso è facile effet- ferrite basta piegarlo leggermente alle
tuare un rapido controllo e rimettere il sue estremità.
ricevitore in funzione. Il condensatore
variabile è equipaggiato con un com- Controllo dell'oscillatore
pensatore regolabile '( trimmer). Il gua-
sto può dipendere da un cortocircuito La prima verifica da farsi è il con-
di questo compensatore oppure, ma ciò trollo dell'oscillazione. Un guasto co-
avviene _molto raramente, da un corto- mune in un circuito supereterodina è
circuito dello stesso condensatore va- dovuto all'assenza di oscillazione su
riabile. tutte le gamme oppure in una soltanto.
Se il guasto è dovuto a un transistor Sfortunatamente non è facile control-
difettoso, in cortocircuito, si rileveran- lare le condizioni di funzionamento di
no notevoli anomalie nelle tensioni di uno stadio oscillatore, mentre nel caso
polarizzazione, e non soltanto nello sta- di un ricevitore a valvole basta misura-
dio in esame. ma anche negli altri. In re la corrente che attraversa la resisten-
ogni caso occorre procedere al control- za della griglia oscillatrice. In un tran-
lo del transistor. sistor la corrente rimane sempre la
Può caipitare, talvolta, che il funzio- stessa, sia che esso oscilli oppure no; è
namento dello stadio di alta frequenza necessario, dunque, applicare un meto-
risulti buono per una certa estensione do di controllo diverso da quello adot-
di gamma, men tre i difetti appaiono in tato nella riparazione dei ricevitori a
una sola porzione della gamma delle valvole. Talvolta si può verificare una
alte frequenze. Se la sensibilità del ri- leggera variazione di corrente sull'emit-
cevitore è cattiva sulle lunghezze d'on- tore o sul collettore. Per assicurarsene,
da più alte della gamma, la causa risie- occorre disporre di un milliamperome-
de senza dubio nella staratura della bo- tro per la lettura immediata del valore
bina oscillatrice: il rimedio consiste nel della corrente totale. Dopo aver acceso
ritoccare il nucleo o il condensatore per il ricevitore e dopo aver ruotato il po-
«allineare» nuovamente il circuito se. . tenziometro di volume sul suo massi-
condo i metodi classici. Ma un tale di- mo valore, si ruota il comando di sin-
fetto può anche dipendere dal transi- tonia su tutta la gamma. Se l'oscillato-
stor. re e gli stadi di media frequenza fun-
Quando . si ha a che fare con ricevi- zionano normalmente, il consumo deve
tori dotati della gamma delle onde cor- risultare diverso a seconda che l'accor-
te, può capitare che l'oscillatore non do del ricevitore (sintonizzazione) av-
funzioni su questa banda. La causa ri- viene su emittenti potenti o deboli. Il
siede in una corrente di oscillazione valore di tale corrente può variare da
troppo debole e occorre sostituire il 5 a 25 mA.
transistor. Se il consumo di corrente rimane de-
46
bole e costante su tutte le posizioni del re ad un valore determinato. Può esse-
condensatore variabile, cioè in ogni re necessario modificare la tensione di
punto della gamma di sintonia, occor- oscillazione nel caso di sostituzione del
re verificare il funziomento dell'oscilla- transistor. Se la tensione d'oscillazio-
tore. ne locale è troppo debole, le osciJlazio-
Anche un voltmetro elettronico sen- ni possono cessare, in particolare sulle
si bi le, collegato sui terminali della re- frequenze più basse della gamma e
sistenza di emittore del transistor con- quando la tensione della batteria dimi-
vertitore di frequenza, può fornire una nuisce. Una tensione troppo elevata
indicazione precisa. può provocare una superreazione sulle
frequenze d'accordo più alte della gam-
Anomalie e guasti dell'oscillatore ma.
Nel caso di un cattivo funzionamen-
Se il guadagno del primo transistor to, si proverà a modificare la tensione
A.F. diminuisce sulle frequenze più alte di base o quella di emittore. È assai più
della gamma, loscillazione può cessare facile modificare la tensione di emitto-
o essere insufficiente, anche quando lo re, shuntando la resistenza di emitto-
stadio miscelatore funziona corretta- re per mezzo di un potente potenziome-
mente. tro (resistenza variabile). Se l'oscilla-
Un guadagno troppo debole può es- zione si manifesta, il guasto è localiz-
sere dovuto ad un transistor difettoso, zato. Quando si sostituisce la resisten-
a tensioni errate o ad un'anomalia del za di emittore, occorre fare impiego di
circuito. Si comincerà col verificare le una resistenza di valore inferiore a
tensioni applicate sui terminali del quella necessaria per l'innesco delle
transistor con un voltmetro a resisten- oscillazioni.
za interna elevata: voltmetro elettroni- Il controllo dell'oscillatore di un ri-
co o voltmetro da 20.000 ohm/volt. Si cevitore può essere effettuato realizzan-
verifichino accuratamente le tensioni do il montaggio rappresentato in figu-
di base e di emittore, che risultano ra 31. Tale circuito è composto, princi-
press'a poco identiche. La base del palmente, da un diodo al germanio e da
transistor deve risultare leggermente una induttanza, che si può realizzare
più positiva nel caso di un transistor avvolgendo su un nucleo di ferrite, di
NPN, quando questi transistor sono forma cilindrica, delle dimensioni di
montati con funzioni di convertitori. 12 x 3 mm, una bobina a spire unite di
Nel caso in cui il convertitore di fre- filo da 1/10. Come apparecchio di con-
quenza risulti composto da un oscilla- trollo si fa impiego di un tester, com-
tore separato, le differenze delle ten- mutato nella posizione microampero-
sioni risulteranno ancor più sensibili. metro e.e. A seconda della sensibilità
La tensione di oscillazione può varia- dello strumento, occorrerà applicare
re da un tipo di ricevitore ad un altro.
Normalmente, la tensione sui terminali
della resistenza di emittore dello stadio
convertitore deve essere regolata a 0,06 L1
volt, mediante l'impiego di un voltme- PROBE
47
una resistenza in serie, il cui valore transistor hanno le medie frequenze ac-
verrà stabilito sperimentalmente. Il cordate su 455 Kc/s, e ciò permette di
probe è rappresentato da una punta fare impiego, per il loro allineamento,
lunga, sottile e isolata, allo scopo di dell'oscillatore modulato di tipo nor-
evitare falsi contatti nel circuito. Toc- male. Per tali operazioni conviene far
cando con il probe l'emittore del tran- impiego di un cacciavite isolato, da
sistor oscillatore, si nota una deviazio- usarsi per regolare i nuclei.
ne dell'indice dello strumento. A secon- Il metodo differisce da quello appli.;
da dell'entità dello spostamento della cato nei ricevitori a valvole, nei quali
lancetta è facile dedurre se lo stadio si sopprime l'oscillatore locale prima
oscillatore funziona normalmente op- di applicare il segnale M.F. sulla griglia
pure no. dell'oscillatore. Nei ncevitori a transi-
Il rimedio consiste nel procedere al- stor non esiste, generalmente, l'oscilla-
la taratura dei trasformatori di media tore separato. E per ·avere una qualun-
frequenza e nel misurare le tensioni nei que indicazione è necessario applicare
vari punti de] circuito, perché può es- un segnale molto elevato; ma ciò ri-
sersi verificata una interruzione in uno schierebbe di danneggiare il transistor
degli avvolgimenti M.F., oppure può convertitore. Nel caso in cui il ricevi-
trattarsi di un transistor difettoso. La tore sia dotato di un oscillatore sepa-
riproduzione sonora può essere talvol- rato, occorrerà disinserire quest'ultimo
ta disturbata da un fruscio che per- dal circuito.
mane anche quando si sintonizza il ri- Le operazioni di taratura vanno ini-
cevitore su emittenti di potenza. Mol.:. ziate .accoppiando l'oscillatore modu-
to spesso, in tal caso, si attribuisce la lato all'antenna in ferrite del ricevitore
causa agli ~adì di bassa frequenza, radio; l'accoppiamento deve essere la-
mentre il difetto risiede generalmente sco e ottenuto per mezzo di un conden-
negli stadi M.F. Ciò dipende da invec- satore da 5000 pF. Il telaio dell'oscilla-
chiamento dei componenti del circuito tore modulato deve essere collegato
oppure da sostituzione di un transi- a quello del ricevitore a transistor;
stor. l'uscita dell'oscillatore modulato può
Nel caso in cui non vi fosse alcun se- essere collegata, indifferentemente, al-
gnale all'uscita del ricevitore, il guasto l'avvolgimento prjmario o a quello se-
può risiedere in un trasformatore M.F. condario della bobina d'aereo del ri-
interrotto; anche il condensatore di di- cevitore. Si comincia con il regolare
saccoppiamento di base o di collettore l'uscita dell'oscillatore modulato al va-
può risultare in cortocircuito. Questi lore minimo e si inizia la taratura del-
ultimi componenti potranno essere fa- l'ultimo trasformatore di media fre-
cilmente controllati per mezzo della mi- quenza, dopo aver fatto ruotare il con-
sura delle tensioni. Ma l'anomalia, lori- densatore variabile del ricevitore in un
petiamo, può essere provocata da ~ punto in cui nessuna emittente viene
transistor difettoso, che può determi- ricevuta. Sulla bobina mobile dell'alto-
nare anche distorsione sui segnali forti parlante del ricevitore si può collegare
quando la tens~one CAV è nulla oppure un voltmetro elettronico. Trattan-
insufficiente. dosi di uno stadio di uscita in push-pull
Per ultime ricordiamo le oscillazio- classe BI si provvederà a collegare un
ni parassite, che possono verificarsi ~ milliamperometro in serie con la pila,
causa di intenuzioni di condensatori e tale strumento raippresenterà l'indi-
e di resistenze, oppure quando i valo- catore di uscita; la massima corrente
ri di tali componenti risultano modi- segnalata dal milliamperometro corri-
ficati. sponderà alla mas~ima intensità del se-
Allineamento M.F. gnale. Ogni trasformatore di media fre-
quenza · deve essere regolato in modo
La maggior parte dei ricevitori a da ottenere il massimo segnale all'usci-
48
ta del ricevitore, per un valore minimo zione deve essere sentita sull'altopar-
di uscita dell'oscillatore modulato. E' lante del ricevHore e il volume della no-
sempre consigliabile effettuare tali ope- ta ottenuta permette di valutare il fun-
razioni di taratura mantenendo il con- :tionarnento dello stadio.
densatore variabile del ricevitore ad Un segnale debole può essere dovuto
un valore minimo di capacità, purché ad un allineamento imperfetto dcl tra-
nessuna emittente venga ricevuta su sformatore di media frequenza, oppure
tali valori capacitivi. a] diodo difettoso, oppure, ma ciò è
Dopo aver effettuato tali operazioni, molto più raro, ad una resistenza di
può capitare di accorgersi che, in un carico o ad un condensatore di fuga
punto della gamma, si manifesti un in- difettosi.
nesco quando il ricevitore è sintonizza- Se il segnale risulta molto deforma-
to su una emittente. Tale anomalia è to, purché le deformazioni non dipen-
dovuta ad una oscillazione degli stadi dano dal circuito amplificatore di bas-
di media frequenza. Si pone rimedio a sa frequenza, si può dedurre, special-
ciò disaccordando leggermente il se- mente se ciò avviene sui segnali forti,
condo trasformatore di media fre- che il diodo è difettoso oppure che la
quenza. resistenza di carico è interrotta. Talu-
ni disturbi di bassa frequenza e di ele-
Anomalie e guasti nel circuito vata intensità possono essere spesso
di rivelazione soppressi applicando una resistenza di
alcune centinaia di ohm fra il rivelato-
Anche il controllo dello stadio rive- re e il potenziometro di volume. Nella
latore a diodo di germanio si effettua maggior parte dei casi è sufficiente un
mediante l'uso dell'oscillatore modu- valore di 500 ohm.
lato. Quest'ultimo va regolato sul va- Il controllo del circuito rivelatore
lore della media frequenza e modulato deve estendersi, logicamente, anche al
a 400 o 1000 c/s; lo strumento deve circuito CAV. Mediante l'impiego di un
essere collegato in parallelo con l'av- voltmetro elettronico si misura la ten-
volgimento primario dell'ultimo tra- sione CAV. Lo strumento va applicato
sformatore di media frequenza , così in parallelo al potenziometro di volu-
come indicato in figura 32. La modula- me e mediante esso si verifica se la ten-
Fig. 32
CAV.
49
Anomalie e guasti nello stadio
Fig. 33 RIVELATO~E preamp!ificatore
Per effettuare un rapido controllo de-
gli stadi preamplificatori B.F., si può
utilizzare un generatore di bassa fre-
y_uenza o, soltanto, il segnale di modu-
lazione dell'oscillatore modulato. Si
può ancora, molto più. semplicemente,
mettere un dito sulla base del transi-
stor: sull'altoparlante si dovrà sentire
un ronzio.
Se lo stadio preamplificatore appare
difettoso, ci si assicurerà subito sullo
stato del condensatore elettrolitico di
accoppiamento con lo stadio rivelato-
re e si applicherà, successivamente,
sulla base del primo transistor, un se-
CAV. gnale di frequenza compresa fra i 400
e i 1000 c/s, applicando il generatore
come indicato in figura 34. Nell'altopar-
lante del ricevitore si dovrà ascoltare
sione CA V varia linearmente su segnali la nota del segnale. In caso contrario,
diversi di ampiezza diversa; questa si effettuerà la stessa operazione sullo
stessa misura va ripetuta sulle basi dei stadio pilota seguente o sullo stadio fi-
transistor. L'assenza della tensione nale, in modo da jndividuare precisa-
CAV rivela la presenza di un diodo di- mente lo stadio difettoso, applicando
fettoso ed anche una tensione insuffi- il segnale sulla base, prima e dopo il
ciente può imputarsi a questa stessa condensatore. Ci si assicurerà in tal
causa; ma l'assenza della tensione CAV modo del buon funzionamento dei cir-
può essere anche attribuita ad un con- cuito.
densatore di disaccoppiamento A.F. in- In taluni casi il collegamento fra lo
terrotto. stadio preamp]ificatore è ottenuto per
Se la rivelazione è ottenuta per mez- mezzo di un trasformatore (figura 35 ).
zodi un transistor (figura 33), le ope- In questo caso, un guasto allo stadio
razioni di controllo e i sintomi dei gua- preampli.ficatore può ritrovarsi in una
sti eventuali sono identici. Nel caso interruzione dell'avvolgimento prima-
in cui nessun segnale venga ascoltato rio o di quello secondario del trasfor-
sull'altoparlante, cioè quando il rive- matore di accoppiamento.
Jatore è completamente inefficiente, si Escludendo i casi fin qui citati, l'as-
può quasi certamente incriminare H senza totale del segnale nell'altoparlan-
diodo o il transistor rivelatore, oppure te può essere causata dalla mancanza
la resistenza di carico che, in taluni di tensione sul collettore e sulla base
casi, serve da controllo di volume. Si o soltanto sul collettore, a causa di una
potrà ancora incriminare il condensa- resistenza interrotta. Ci si potrà assi-
tore di accoppiamento all'amplificatore curare di tale inconveniente misuran-
B.F. Quest'ultimo, che normalmente è do direttamente la tensione con il volt-
un elettrolitico miniatura, ha un valore metro elettronico. Se lo stadio monta
compreso fra gli 8 e i 12 µF ed una ten- un trasformatore . occorrerà verificare
sione di lavoro di 12 V. Occorrerà so- gli avvolgimenti. il condensatore di ac-
stituire il componente difettoso con al- coppiamento e gli eventuali condensa-
tro nuovo elettricamente e meccanica- tori di disaccoppiamento. Infine, se tut-
mente identico. ti questi componenti risultano nor-
50
Fig. 34
... / I
/ '
'\
... ... - O, 5 V I
I
-8 !
'\
\
--
~ -
.----------...___,
- 1,1 V
\..'--_____/
) ( o,65V·
'
-
- .. ··
I
' v-·,
(;__8,5 V
_)
~J-
~ I!
~
I
-TY
I
9V
e
Fig. 35
BF.
®
\)·
~ ~ ~ e
51
mali, si controllerà il transistor con i di un trasformatore. In generale, la più
metodi già descritti. Si misura il gua- grande percentuale di distorsione di un
dagno di tensione del transistor che de- amplificatore viene riscontrata nello sta-
ve avere un valore del coefficiente di dio finale, generalmente pilotato da un
amplificazione approssimativamente u- segnale di grande ampiezza. In ogni
guale a quello stabilito dalla casa co- stadio finale, dunque, sia esso equipag-
struttrice. giato con valvole o transistor, occorre
In caso di segnale debole e insuffi- sempre stabilire un compromesso fra
ciente, occorrerà verificare il conden- la potenza ottenuta e la massima di-
satore di accoppiamento, che può ave- storsione ammessa.
re un valore troppo basso ; occorrerà I circuiti maggiormente impiegati
controllare ancora la resistenza di ca- sono:
rico che può avere un valore troppo
elevato. 1. ~
Stadio finale ad un transistor in
La presenza di rumore di fondo nel- classe A.
!' altoparlante del ricevitore può essere 2. - St.a dio finale a due transistor in
causata da una diminuzione della ca- classe B.
pacità del condensatore di disaccoppia-
mento; tale condensatore ha comune- La figura 36 riporta un esempio dì
mente un valore elevatissimo, che si ag- circuito amplificatore ad un transistor
gira intorno ai 100 ~tF. in classe A. Come si nota, tale circuito
Le cause di distorsione possono es- non differisce da quello classico dì bas-
sere dovute ad un condensatore di di- sa frequenza. Ciò è normale se si pen-
saccoppiamento sull'emittore in corto- sa che il transistor non è un componen-
circuito; possono essere dovute, anco- te amplificatore di tensione, ma di po-
ra, a variazioni dei valori delle resisten- tenza. La differenza essenziale, che in-
ze di polarizzazione di base o ad un tercorre fra un amplificatore di bassa
transistor difettoso. frequenza normale e un amplificatore
Stadi finali di potenza a transistor, consiste nel
fatto che quest'ultimo, rispetto al pri-
Il compito dello stadio finale consi- mo, è pilotato da segnali molto più am-
ste nel fornire un forte segnale all'al- pi ed è per tale ragione che si fa distin-
toparlante con o senza l'interposizione zione fra gli amplificatori per segnali
Fig. 36
TR
~ !
m
<{
_J
o_
ffi
52
I
deboli e quelli per segnali forti. I vantaggi di un amplificatore di po-
Il circuito più comunemente usato è tenza, in classe B, sono i seguenti:
quello di classe B, perché:
I. - La corrente di riposo, cioè la cor..
1. - La dissipazione massima sul col- rente in assenza di segnale, è mol-
lettore è, in generale, più bassa di to prossima allo zero. Di conse4
quella ammessa da una valvola guenza, il consumo medio dello
elettronica. stadio è debole e, in assenza di se-
2. - Il transistor è soprattutto impie- gnale, non si nota alcun rumore
gato nei casi in cui è essenziale ri- di fondo o soffio, fatta eccezione
durre al minimo il consumo ( co- per il rumore proveniente dagli
me ad esempio nei ricevitori por- stadi di preamplificatori.
tatili a pila per i quali il consumo 2.. - Il guadagno di potenza è molto e-
deve essere ridotto al minimo). levato, superiore di circa 3 dB ri-
spetto alle altre classi.
Sui ricevitori di tipo portatile il cir-
cuito in push-pull di classe B è quello
La stabilità dell'amplificazione è ot-
maggiormente impiegato, dato il suo tima e l'equilibrio dello stadio è con-
minimo consumo di corrente in assen- servato finché perdurano nei transistor
za di segnali. Il circuito in classe A ad caratteristiche simili. Lo stadio ampli-
un solo transistor è realizzato molto ficatore in classe B è soggetto, tuttavia,
spesso nei ricevitori di tipo portatile ad alcuni inconvenienti, che sono co-
economici e negli amplificatori che e- muni anche negli analoghi stadi a val-
rogano una potenza modulata più ele- vole.
vata, grazie all'impiego di un transistor Tra questi ricordiamo la distorsione
di potenza. molto più elevata che in classe A e la
Come avviene per gli amplificatori a necessità di impiego dj uno stadio pi-
valvole, l'impiego dei transistor in clas- lota in grado di fornire una potenza
se B comporta un miglioramento mol- sufficiente ai transistor de1lo stadio fi-
to elevato del rendimento. D'altra par- nale.
te si sa che i transistor a giunzione of- La massima amplificazione, comun-
frono una dissipazione relativamente que, è ottenuta con un circuito a emit-
debole. Il loro impiego in classe B è, tore comune; essa risulta inferiore di
dunque, particolarmente notevole, da- un circuito a base comune e ancor più
to che la corrente non transita che du- in un circuito a collettore comune. Il
rante un solo semiperiodo. Esistono circuito a base comune, quindi, è prefe-
due ragioni principali che inducono a rito per il suo maggior livello di poten-
fare impiego dei transistor in classe B: za di uscita e per la più grande ampli-
la prima consiste nella maggiore poten~ ficazione di potenza .
za ottenuta con una sp~sa minore, se
si tien conto del costo elevato dei tran- Anomalie e guasti
sistor di potenza; la seconda risiede dello stadio finale classe A
nell'aumento di· potenza raggiunta
quando si impiegano transistor di uso Come avviene per ogni stadio finale,
corrente e la cui potenza è assai bassa. anche per questo si può effettuare il
In ogni caso contrariamente a quanto controllo applicando un segnale di bas-
avviene nei circuiti a valvole, un am- sa frequenza sulla base del transistor;
plificatore di classe B a transistor non come indicato in figura 34, il segnale
comporta la soppressione totale delle deve poter essere ascoltato in altopar-
armoniche di ordine pari. Il rendimen- lante.
to di uno stadio in classe B a transi- Il mancato funzionamento dello sta-
stor va da un minimo del 50% ad un dio finale può essere imputato a un di-
massimo del 78°/o. fetto dell'altoparlante, la cui bobina
53
mobile può essere interrotta; può veri- Un livello di uscita debole va frnputa-
ficarsi pure l'interruzione dell'av, olgi-
1
to aJI'altoparlante o a un transistor di-
mento primario del trasformatore di fettoso. Il controllo dell'altoparlante si
uscita e può verificarsi anche un corto- effettua collegando sui terminali della
circuito su un condensatore di disac- bobina mobile una pila da 1,5 volt ; se
copiamento di bassa frequenza. l'altoparlante è buono si deve udire un
Il condensatore di accoppiamento colpo al momento dell'inserimento del-
con lo stadio precedente può aver per- la pila.
duto il suo reale valore capacitivo (di- La presenza di crepitii può avere co-
minuzione di capacità). Un guasto del- me origine una diminuzione del valore
lo stadio amplificatore finale può risie- capacitivo dei condensatori di filtro o
dere in un potenziometro di controllo del condensatore di disaccoppiamento
di volume difettoso. del collettore.
Taluni ricevitori sono muniti di una
presa jack a tre lamine per l'inserimen- Anomalie e guasti
to della spina jack dell'auricolare. Le dello stadio finale classe B
lamine non sempre garantiscono un
contatto perfetto e possono essere, Nello stadio amplificatore finale in
talvolta, causa di interruzione del cir- classe B sussistono le medesime cause
cuito. di inconvenienti rilevate nello stadio
Alcune cause di distorsione possono amplificatore di classe A.
risiedere in un altoparlante difettoso; Il generatore deve essere collegato
la membrana può essere fuori centro, nel modo indicato in figura 37. Non ri-
oppure vi può essere un errore di po- mane, quindi, che aggiungere alcuni
larizzazione. Taluni circuiti montano particolari relativi a questo tipo di cir-
una resistenza emittore-base semifìssa, cuito. Precisiamo subito che, in questo
destinata a provocare sui terminali del- caso, quando un transistor è difettoso,
l'altoparlante una caduta di tensione occorre provvedere aJla sostituzione di
della pila. La regolazione di questa resi- entrambi i transistor, perché questi
stenza dovrà essere verificata. Si potrà due componenti devono sempre pre-
ancora incriminare il condensatore di sentare caratteristiche elettriche identi-
disaccoppiamento sull'emittore, che che il più possibile. Purtroppo, accade
può essere in cortocircuito che difficilmente i due transistor ampli-
Fig. 37
54
ficatori finali in push-pull siano perfet- push-pull, si pone rimedio all'in-
tamente identici nelle loro caratteristi- conveniente inserendo un conden-
che radioelettriche. Per porre rimedio satore da 5000. pF fra ciascuna ba-
a tale inconveniente è sufficiente inseri- se dei transistor e massa.
re fra i due emittori un potenziometro
miniatura del valore di una decina di 2. - Molto spesso conviene applicare la
ohm, collegando a massa il cursore. tensione CA V sulla base e non sul-
Se il collegamento con lo stadio in- 1'emittore del transistor an1plifica-
vertitore di fase è realizzato a mezzo tore di media frequenza, allo scopo
trasformatore, può capitare che si ve- di aumentare l'efficienza del ricevi-
rifichi una interruzione nell'avvolgi- tore.
mento primario o in quello secondario 3. - Il transistor amplificatore di me-
di tale trasformatore. dia frequenza, sottoposto alla t.e n-
Fenomeni di distorsione possono in- sione CAV, deve presentare una
sorgere nel caso in cui il valore delle corrente di collettore debole quan-
resistenze di polarizzazione di base o do la corrente di base è nulla.
di quelle di emittore risulti alterato.
La polarizzazione delle basi del push- 4. - Si può applicare un potenziometro
pull si ottiene mediante un ponte di in parallelo alla resistenza di col-
due resistenze, delle quali una è spesso lettore del transistor sottoposto
variabile per permettere una semplice alla tensione CAV, allo scopo di
messa a punto dello stadio finale. Tali regolare il ritardo del diodo di am~
resistenze molto spesso risultano difet- mortizzamento.
tose. Come si sa, il valore ohmmico del- 5. - Taluni crepitii possono essere eli-
le resistenze segnalato dalla casa co- minati applicando un condensato-
struttrice, col passare del tempo, ha un re elettrolitico in serie al potenzio-
valore reale molto inferiore. metro di volume.
Una causa di crepitio può risiedere
in un condensatore di filtro di alimenta- 6. - In un ricevitore, il miglioramento
zione di collettore, che presenta capa- del rapporto segnale/rumore si ot-
cità insufficiente, oppure può risultare tiene eliminando le frequenze più
variato il valore della resistenza di con- alte nel canale B.F. con:
troreazione. a) Soppressione della cellula di
I transistor di potenza sono montati, compensazione fra il cursore e
molto spesso, su una piastrina metalli- il terminale estremo del poten-
ca di aJcuni centimetri di lato e dello ziometro.
spessore di qualche millimetro. Occor- b ) Soppressione della resistenza
re assicurarsi che il contatto sia perfet- di collettore del push-pull.
to, in modo che si verifichi un regolare c) Cambiamento dei valori dei
processo di dissipazione. del calore. Al- condensatori del filtro.
cune rondelle di mica sono interposte
fra la massa del transistor, che costi- 7. -· Può risultare utile aumentare il
tuisce il collettore, e il telaio del rice- condensatore di accordo di emitto-
vitore. Occorre assicurarsi che tale iso- re di frequenza, allo scopo di sop-
lamento risulti perfetto. primere la reazione in questo sta-
dio.
Accorgimenti utili per migliorare
8. - Il disaccoppiamento del collett.ore
il rendimento di un ricevitore del transistor amplificatore M.F.
1. - Quando nascono delle oscillazioni può essere ottenuto collegando a
nel trasformatore di accoppiamen- massa il condensatore. Si ottiene
to intertransistoriale, fra I 'indut- così un amnento di guadagno nel-
tanza di fuga e i condensatori di lo stadio, ma ;occorre aumentare
entrata dei transistor montati in il valore della resistenza di base.
55
RIEPILOGO DELLE PRINCIPALI CAUSE DI GUASTI
NEI RICEVITORI A TRANSISTOR
STADIO A.F.
56
Guasti Cause o rimedi
STADIO M.F.
57
DIODO RIVELATORE (O TRANSISTOR)
58
STADIO FINALE
ALIMENTAZIONE A TRANSISTOR
59
Guasti Cause o rimedi
Distorsione con uscita in push- Un lato del circuito primario del trasformatore
pull. di uscita aiperto. Transistor difettoso o non
identico all'altro.
Esaurimento rapido della pila. Interruttore difettoso. Condensatore di filtro
con elevata corrente di fuga. Transistor difet-
toso.
Ascolto di una stessa emittente su L'oscillatore non funziona più. Staratura dei
tutta la gamma. circuiti M.F. ·
Rumori parassiti continuati. Lamine del condensatore d'aereo manomesse
e contatti difettosi nello stesso. Cortocircuiti
nelle lamine. Transistor oscillatore difettoso.
Ricevitore muto o ricezione im- Condensatori di disaccoppiamento rovinati o
possibile. condensatore di accoppiamento alla base del
transistor oscillatore difettoso. Bobina d'oscil-
latore interrotta. Resistenza di polarizzazione
di base difettosa.
60
Pagina mancante?
Pagina mancante?
AVVERTENZE GENERALI. PER LA
CORRETTA CONSULTAZIONE DELLE
TABELLE
63
1 2 3 ,. ::
I •,
-~.
e b
e b e
4 5 6
e b
b e
7 9 Tò ·S
64
e e
e b e
e e
s b
b
10 11 i O- 72- 12 \.:? .. 9 13
14 15 16
b
e
e
e b s e
17 18 2Q Tll-r
65
·I
e
b
e e b e j ~
11
s e
e
b
e
b
e e
b
~e
21 22 23 24 25
-roJ-iç T0 -{2. ra- 1~:.r
r ()
~
e b e
e e e e be
e
b b e
26 27 28 29 30
e e e e
e e
e
b b
31 32 33 34
66
Pagina mancante?
Pagina mancante?
TRANSISTOR EUROPEI
DI PICCOLA POTENZA
(inferiori ai 5 Watt)
ui
.!!! C'll
e "C ro N
o N e
'éij C'll Ci ca e IMPIEGO <Il
<Il
< e E:;:: N
e o Cli
..J <Il ...
E o·- o 2,;: <Il
:i
O":: .::::i
(!) a. u <Il O>
·- - "C<Il j:: ~E ... ca CT
cn e <Il> > u. - w
70
ui
Cli
e: 'C m m
N
o N e:
"iii Cli Ci m e IMPIEGO cv
< e: E :;: e
N Q,)
:::i o m
..J Q,) ....
E o·- o .! :;;: C"= -~
G a. Q,)
o Q) Cl :i
cn ·-
e
- "'OQ,)
Cll > i= g_ E >
.... ('li C"
w
LL -
71
ui
.!!? C'O
e 'O ca N
e
o ca
N
eQ) IMPIEGO Q)
·e;; ca cii N iii
<( eQ) E:;: e :i o >
..J ...
E --e
o·- o ~~ Q)
C':: ·:;
G a. Cl.I Cl
... ca C'
~E
(J
·- Cl.I
cn e a>> i= > u. - w
72
ui
.!!! cu
e "C cu N
e
N
·~ cu c:n cu
N
e
Q)
IMPIEGO Q)
AF147 20 PNP..,GE 80 24 - -
AF148 20 PNP-GE 80 24 - -
AF149 20 PNP-GE 80 24 - -
AF150 20 PNP..,GE 80 24 - -
AF164 24 PNP-GE 80 20 120 MHz ARF
AF165 24 PNP--GE 80 20 100 MHz ARF
AF166 24 PNP-GE 80 20 100 MHz ARF
AF168 24 PNP-GE 80 21 400 MHz ARF-OSC AF125
AF169 24 PNP--GE 80 24 - -
AF170 24 PNP-GE 80 18 - ARF..osc SFT320
AF171 24 PNP-GE 80 18 - ARF
AF172 24 PNP-GE 80 18 - ARF SF319
AF178 23 PNP-GE 110 - 180 MHz ARF-OSC
AF179 23 PNP-GE 150 20 270 MHz ARF
AF180 23 PNP-GB 160 25 200 MHz ARF
AF181 23 PNP-GE 140 30 300 MHz ARF
AF185 23 PNP..GE 120 32 80 MHz ARF-OSC
AF187 19 PNP-GE 150 - 4MHz BF
AF188 19 PNP-GE 150 - 8 MHz BF
AF192 22 NPN-GE 150 - 1,6 MHz BF
AF200 11 PNP-GE 225 20 - MF-TV
AF201 11 PNP-GE 225 20 - MF-TV
AF202 11 PNP--GE 225 20 - MF-TV
AF239 11 PNP-GE 60 15 650 MHz ARF-OSC
73
ui
.! cu
e 'tJ cu N
e
N
~ C'll cii cu eCl) I M PIEGO ~
s cE:o::
Cl) . .
eo- o
N
e
.! == Cl)
o
::2
D':
ca
~
::2
74
.,
vi
.!!
eo 'tJ ca
N
Clii
N
e
- Clii • ca e IMPIEGO Cl
e(I) E :;:OI N Cl)
'ii
et
...I
_,,
Cl) ...
o
e =o
CT: .?
CJ eo- ~~ Q) Cl) .,,
=
... -"
Cl. u
- 41 j:: CT
e > a. E > w
"' 41 LI.
75
ui
.!!? C'tl
N
e 'O lii
e
o C'tl
N
e IMPIEGO C1>
·e;; "' Ci N Cl> iii
oc( eCl> E
...
:o: e ~o
~
...I o C":
~ eo- -"C o. .! 3: Cl> Cl> Cl ~
C"
·-
o Cl> j:: .f E ()
>
... C'tl
u.. - w
"'
BC142
Cl>>
76
lii
.!!! cu
e 'O cu N
e
N
.2 Cli • cu e IMPIEGO Cl)
77
in
.! ca
e 'tJ . al N
e
o ca •
-tn al
N
e IMPIEGO Cb
e E e> ;: N GI 'i
e(
GI ._ e ::Jo >
..J
eo- o c-= :i
cf.! ==E
c. GI GI t:n
CJ
-
--o Cb c.> .. al C"
(/) C G1 > i= > u.- LLI
78
. ..
lii
o
e ,,
.!!!
CG
N
CG
N
e
"iij CG 0, IO e IMPIEGO QI
Q)
e:( eQ) E;: N
e ::so Cii
...J
e,, _,,
...
E o·- o
c.. .! 3: Q)
C":
Q) Cl
~
::s
~E C"
(,) ._ IU
·-
e Q)
> i= > w
"' G> u.. -
79
Cli
.!! ftl
N
e "C ftl
N e
.!2 ftl • ftl e IMPIEGO QJ
<
_,
111 E ci
e :;::: N
e
Cli
:I o
ca
~
Cli ...
(.!) e -"C
o- o ~:: Cli
O"=
Cli . Cl ::J
Cl. u O"
e GJ >QJ
·-
i= if E >
... ftl
LL- w
"' PNP-SI 700 150 60 MHz FV
BFW44 12
BFW45 12 NPN-SI 800 130 120 MHz FV BFY150
BFW57 31 NPN-SI 300 60 100 MHz MF-TV
BFW58 31 NPN-SI 300 60 100 MHz MF-TV
BFW59 31 NPN-SI 300 35 100 MHz MF-TV
BFW65 11 NPN-SI - 30 - -
BF\V66 12 NPN-SI 800 60 400 MHz MF-TV
--
BFW67 12 NPN-SI 800 300 60 MHz MF-TV
BFW68 22 NPN-SI 360 40 400 MHz ARF-OSC
BFW77 11 NPN-SI 250 14 1500 MHz OSC-ARF
BFX12 22 PNP-SI 300 15 200 MHz IAV-OSC
BFX35 22 PNP-SI 400 40 250 MHz ARF
f - - -- ·
80
ui
.!!! ftl
e: "O cu
N
N
e
.!2 cu • cu e IMPIEGO Cl>
< ~eE N
e
Cli
o fti
..J
C1
Cl>
E-
o- 'tJ
o
a. ~3: Cl>
CJ
:i
C"=
Cl> Cl
... cu
.~
:I
Cl)
·-
e Cl>
Cl>> j:: if E > u..- w
C"
81
.
ui
lii ca
N
e "C CO
N e
.2 CO • CO e IMPIEGO Cl>
~E~ N Cl>
o Cii
:5 _.,,
Cl> ...
eo- o
e
.!! ;:: Cl>
:I
C': ·:;>
CJ o. u Cl> Cl C'
UJ e- Cl>
Cl>> j:: cf E >
._ IV
LL- w
BSY28 22 NPN-SI 300 12 380 MHz IAV-ARF 2N2368
BSY44 9 NPN-SI 700 45 75 MHz IAV 2N1613
BSY51 9 NPN-SI 800 25 100 MHz IAV-OSC 2N697
-B SY53 9 NPN-SI 800 30 100 MHz IAV-BF 2N1613
BSY55 22 NPN-SI 800 80 100 MHz IAV-VF 2Nl893
BSY6.2 22 NPN-SI 350 15 240 MHz IAV 2N706A
BSY63 22 NPN-SI 350 15 360 MHz IAV 2N708
BSY87 9 NPN-SI 800 60 100 MHz IAV 2N1889
BSY88 9 NPN-SI 800 60 145 MHz IAV-OSC 2N1890
ClllE 22 NPN-SI 300 12 350 MHz IAV-ARF 2N706
C420 9 NPN-SI 800 28 70 MHz IAV-VF
C425 9 NPN-SI 800 60 70 MHz VF-OSC 2N698
C426 9 NPN-SI 800 30 80 MHz VF-IAV
C444 22 NPN-SI 300 35 350 MHz IAV-ARF
FT34C 9 NPN-SI 800 80 80MHz FV-IAV
FT107A 22 NPN-SI 260 30 280 MHz VF
FT709 22 NPN-SI 300 - 600 MHz IAV BSX27
GET880 9 PNP-GE 120 15 6,5 MHz IMV
GET885 9 PNP-GE 120 15 20MHz IMV
GET887 9 PNP-GE 120 15 3 MHz ARF
GET888 9 PNP-GE 120 15 3 MHz ARF
GET889 9 PNP-GE .. 120 15 6MHz ARF
GET890 9 PNP-GE 120 15 6 MHz ARF
GET891 9 PNP-GE 120 20 6,5 MHz IMV
GET892 9 PNP-GE 120 20 12,3 MHz IMV
GET895 9 PNP-GE 120 20 20 MHz lMV
GET896 9 PNP-GE 120 15 1,7 MHz BF
GET897 9 PNP-GE 120 15 1,7 MHz BF
GET898 9 PNP-GE 120 15 1,7 MHz BF
GT34 9 PNP-GE - 15 - -
82
lii
.! ca
e "O cv N
eCl)
N
.2 cv • cv e IMPIEGO
ecn E ;:: tii
e> N Cl)
:3 Cl) ..
e :i o .?!
eo- o .!! 3: Cl)
C":
C> :::i
~ -'Cl c. Cl)
._ ca
~E
() O"
e
·- Cl) j:: > u.- w
"' Cl)>
83
ui
.!!? ca
e "C ca N
e
N
·~ca Ci 111
N
eQ) IMPIEGO GI
iii
e( cE:;:: e :Jo >
..J Qj ...
o cr= :;
CJ eo-
-"D c. ~==
if E
Q)
u e
LL ,!
ci O"
w
·- Qj
> i= >
OC75
"' C G1
84
cti
~ (\il
e 'C Cli
N
N
e
.2 cu • Cli e IMPIEGO .!!
~E~
:s N Q)
e ::::1 o ca
Q) ...
o u= ~
C> eo-
--o Q. .! 3: Q) Q) Cl ::::1
u
Cii e· - GI
Q)
> i= ~E >
... Cli
u.- w
C"
85
86
TRANS ISTOR AMERICANI
DI PICCOLA POTEN ZA
(inferiori ai 5 Watt)
...
87
e
o ca •
'°
.!!!
"C ca
N
e IMPIEGO
ca
N
-e
Q)
·- ca
111 E oi N Q) (ij
e( eQ) ... :o: e ::I o >
..J
eo- o .! 3': Q)
CT:
Ol
·:;
CJ a. Q)
... ca CT
cn
- "C
o· - Q) >Q) j:: cf E
(,)
> LL- w
88
a;
.!? ftl
e "C ftl N
e
o N
e IMPIEGO CP
·e;; cu ti> ftl
< cE:o: N
e
CP
:i o iii
Q) ... ~
..J
CJ eo- o .! ;:: CP D"=
Cli Cl :i
- "'C Cl. u
~E
._ IV tT
C/) e
·-
a>>
Q)
i= > LL -
w
89
cii
=s•
1'11
e 1'11
N
N
eCl)
.2 1'11 • 1'11 eCl) IMPIEGO
•E ;:
eCl) tn N a;
e(
...
e :l o ~
...J o O":
CJ . ,e.2:a c. .! == Cl)
u Q) C> :l
O"
u; 'Q CD= j:: ~E >
... 1'11
u.- w
90
ui
.!!? a:s
e "O a:s N
e
N
.2 ca • l'CI e IMPIEGO Cli
U) E e> N Cli iii
<C e :;::: e ::so
-' Cli ... C":: .?!
C) so-
-"O
o
c. .! == Cli
u Cli C>
... a:s
::s
C"
·-
e Cli j:: ~E > LL- w
"' Cli>
91
ui ca
~ N
e "O ca e
N
.!2 ca • ca e IMPIEGO CD
ecn E ;::
C'I N Cl> ii
e
:3 Cl> ...
oQ.
~o
O"=
~
eo- ~==
~
CD Cl> C'I
"Cii - -
O Cl>
"O
>Cl> j:: ~E u
>
... eia
u.-
O"
w
92
cii
.!! ca
e "O ca N
N eQ)
·~ ca e, ca
N
e
Cl)
IMPIEGO
ii
_.et e E :o:
Cl) ...
e: o
:::J
c-= >
~ eo- --o
o
a. ~:: Q)
u
Q) Cl :i
~E ... Cli O'
(/) e
·-
G>
Cl)
> i= > LL. - w
2N472 9 NPN-SI 200 45 8 MHz ARF
2N473 9 NPN-SI 200 15 8 MHz UV-AL
2N474 9 NPN-SI 200 30 8 MHz UV-AL
2N475 9 NPN-SI 200 45 8 MHz UV-AL
2N476 9 NPN-SI 200 15 12 MHz UV-AL
2N477 9 NPN-SI 200 30 12 MHz UV-AL
2N478 9 NPN-SI 200 15 20 MHz ARF
2N479 9 NPN-SI 200 30 20 MHz ARF
2N480 9 NPN-SI 200 45 20 MHz . ARF
2N481 9 PNP-GE 150 12 2,4 MHz ARF
2N482 9 PNP-GE 150 12 3 MHz ARF
2N483 9 PNP-GE 150 12 4,4 MHz ARF
2N484 9 PNP-GE 150 12 8 MHz ARF
2N485 9 PNP-GE 150 12 6 MHz ARF
2N486 9 PNP-GE 150 12 10 MHz ARF
2N495 19 PNP-SI 150 25 10 MHz ARF
2N496 19 PNP-SI 150 10 7,2 MHz IBV
2N497 9 NPN-SI 800 60 50 MHz IMV 2N3498
2N498 9 NPN-SI 800 100 50 MHz IMV 2N3494
2N499 19 PNP-GE 30 18 120 MHz ARF-OSC
2NSOO 21 PNP-GE 50 15 175 MHz ARF~OSC-VF 2N3383
~
93
cli
·e: ,,.!! Cli
N
ca
N
e
~ ca di ca
N
eQ) IMPIEGO Q)
"ii
e:( eQ) E;;: e :i o ~
..J
C1
_,,
eo- ...
oQ. .!? 3: Q)
u
O'=
Q) O> ::I
C"
(/)
·-
e G>
Q)
> j:: .f E >
... Cli
LI. - w
.___
2N543 9 NPN-SI 200 50 lOMHz VF
2N544 9 PNP-GE 80 15 85 MHz ARF-VF
2N556 9 NPN-GE 100 - - ARF
2NS57 9 NPN-GE 100 - - IBV
--
2N558 9 NPN-GE 100 - - IBV
2N564 9 PNP-GE 120 25 0,6 MHz IBV 2N650
--
2N566 9 PNP-GE 120 25 0,8 MHz IBV 2N651
2N568 9 PNP-GE 120 25 1,2 MHz IBV 2N651
2N570 9 PNP-GE 120 20 1,6 MHz IBV 2Nl192
2N572 9 PNP-GE 120 10 2,4 MHz IBV 2N1193
2N573 9 PNP-GE 200 25 - IBV 2Nl193
2N576 9 NPN-GE 200 - 1,6 MHz IBV
2N578 21 PNP-GE 120 - 2MHz IBV
~-
- -~
94
iii
.!! tlS
e "C tlS
N
N
e
.2 tlS • tlS e IMPIEGO ..!
~ eGI E
Cl) m
:;: N
e
GI
:i o tlS
..J ._
o C":: >
Cl eo-
-"C o. .!~ GI GI Cl "S
·- Cl> j:: if E (,)
.> ... tlS C"
UJ e Cl>> LL- w
2N580 9 PNP-GE 120 - 8 MHz IMV
2N581 9 PNP-GE 150 15 6,4 MHz IMV
2N582 9 PNP-GE 150 14 14 MHz IMV
2N583 19 PNP-GE 120 15 3 MHz IBV
2N584 19 PNP-GE 120 14 11 MHz IMV
2N585 9 NPN-GE 120 24 4MHz IBV
2N586 20 PNP-GE 250 - - IBV 2N1191
2N587 9 NPN-GE 150 30 - IBV
2N588 19 . PNP-GE 30 - 130 MHz ARF 2N3324
2N591 19 PNP-GE 80 32 0,4 MHz BF 2N1192
2N594 9 NPN-GE 150 20 1,2 MHz IBV
2N595 9 NPN-GE 150 15 2 MHz IBV
2N596 9 NPN-GE 150 10 4MHz IBV
2N597 9 PNP-GE 250 28 2,4 MHz BF-IBV
2N598 9 PNP-GE 250 24 5 MHz BF-IMV 2N3427
2N599 9 PNP-GE 250 14 10 MHz BF-UV-IMV 2N3428
2N602 21 PNP-GE 120 20 20 MHz IMV-UV
2N603 21 PNP-GE 120 20 30 MHz IMV
2N604 21 PNP-GE 120 20 56 MHz IMV
2N609 9 PNP-GE 180 15 1,4 MHz BF-UV 2Nl193
2N610 9 PNP-GE
-. 180 15 1,2 MHz BF-AL 2N1193
2N611 9 PNP-GE 180 15 0,8 MHz BF-AL 2N1192
2N612 9 PNP-GE 180 15 0,5 MHz BF-AL 2Nll91
2N613 9 PNP-GE 180 15 0,7 MHz BF-AL 2Nll91
2N614 9 PNP-GE 180 15 2,4 MHz BF-ARF
2N615 9 PNP-GE 180 15 4 MHz BF-ARF
2N616 9 PNP-GE 180 12 7 MHz BF-ARF
2N617 9 PNP-GE 180 12 6 MHz BF-ARF
2N631 9 PNP-GE 167 15 2,8 MHz BF-AL 2N1194
2N632 9 PNP-GE 167 15 2 MHz BF-AL 2N1193
95
ui
.!? CIS
e "O cu
N
N
eQ)
.2 cu • ta e IMPIEGO
~E~ iii
N Q)
ci: e :::so >
..J Q) . .
so- oQ. .!~ Q)
C"::
O>
:;
<!> -"O Q)
.. ta C"
Ci) -
e Q)
Q) > j:: if E >" u.. - w
2N633 9 PNP-GE 167 20 1,2 MHz - 2Nl192
2N634 9 NPN-GE 150 15 6 MHz IMV
2N635 9 NPN-GE 150 15 10 MHz IMV
2N636 21 NPN-GE 150 15 12 MHz IMV
2N640 20 PNP-GE 80 - 33 MHz ARF
2N641 20 PNP-GE 80 - 33 MHz ARF
2N642 20 PNP-GE 80 - 33 MHz ARF-OSC
2N643 21 PNP-GE 120 21 30 MHz IMV 2N955
2N644 21 PNP-GE 120 21 20 MHz IMV 2N2955
2N647 19 NPN-GE 100 25 - BF
2N650 9 PNP-GE 200 25 2MHz BF-AL
2N651 9 PNP-GE 200 25 2 MHz BF-AL
2N652 9 PNP-GE 200 25 2MHz BF-AL
2N653 9 PNP-GE 200 22 2 MHz BF-AL-UV
2N654 9 PNP-GE 200 25 2MHz BF-UV
2N655 9 PNP-GE 200 25 2MHz BF-AL
2N656 9 NPN-SI · 800 60 70 MHz BF-AL
2N657 9 NPN-SI 800 100 70 MHz BF-AL
2N659 9 PNP-GE 210 14 4MHz BF-IMV
2N661 9 PNP-GE 210 9 12 MHz BF-IMV
2N662 9 PNP-GE .. 210 11 3 MHz BF-IBV
2N674 9 PNP-GE 300 - 0,3 MHz BF 2N3428
2N696 9 NPN-SI 600 35 80 MHz ARF-OSC 2N2218
2N697 9 NPN-SI 600 35 80 MHz ARF-OSC BFY56
2N699 9 NPN-SI 600 60 120 MHz OSC-FV 2N3498
2N700 9 PNP-GE 75 20 400 MHz ARF
2N705 22 PNP-GE 150 15 300 MHz IAV BSY89
2N706 22 NPN-SI 300 15 400 MHz IAV
2N707 22 N PN-SI 300 20 350 MHz osc
2N708 22 NPN-SI 360 15 360 MHz IAV-FV BSY19
96
ui
.!! C'O
N
e "C C'O
N e
·~ C'O ÒI C'O
N
e
Q)
IMPIEGO Q)
iU
et cE:o::
Q) ...
e ::io .~
..J
E o·- oQ. ~:: Q)
O"::
Gl OI ::I
"
ti)
·- -
e G> "C Q)
> i= if E u
>
.. Cli
LL-
O"
w
97
I
ui
e
o
,,.!!! tV
N
cu
N
e
·- tV • tV e IMPIEGO cu
"'E
e ;::: N cu iii
< cu ..
Cl
e :::J o
~
..J
C> eo- o
Q. ~ 3:: cu O"=
cu
.. Cl
cu
:::s
Cii e cu ~
- "C
j:: if E
(J
> LL - w
C"
98
in
.!!? CO
e 'tJ CO N
e
o N
e IMPIEGO
·;; tU e, ta ~
:s
~
eQ) E
eo-
...
-'tJ
:o::
o
a.
e
N
.! 3: Q)
u
Q)
:::so
e-=
Q) CJ)
CO
.2:
:::s
~E ... ta
- C"
Cl) Q Cl>>
Q)
i= > u..- w
99
lii
.~ Cli
ca N
e "C
N e
o e IMPIEGO ~
'iii ca éi Cli
N QI Cli
e( e E:;:: e ;:, o >
...J QI ..
eo- o 3:
.2? QI
tr= :;
e> -"C c. o QI Cl
.. ra tJ"
UJ
·-
e GI
QI
> j:: ~E > LL- w
100
ui
.! ca
e 'C ca N
~ca • N e
ca e IMPIEGO .!!
ew E :;:::
m N Cli ca
~ Cli ...
o
e ::::so
a-: >
:;
CJ eo-
-"C c. .!~ GI Cli c:n
... ca cr
~E
(.)
- Cli
(/) o Cli> i= > ""- w
2N1103 9 NPN-SI 125 35 13 MHz BF-AL
2N1104 9 NPN-SI 125 35 26 MHz BF-AL
2Nllll 23 PNP-GE 30 - 28 MHz ARF-OSC
2Nl114 9 NPN-GE 150 12 7 MHz IBV
2Nl116 9 NPN-SI 600 60 4 MHz ARF-OSC
2N1117 9 NPN-SI 600 60 4 MHz ARF
2Nl118 9 PNP-SI 150 25 5 MHz ARF
2N1119 9 PNP-SI 150 10 5,4 MHz IMV
2N1131 9 PNP-SI 600 35 70MHz IMV
2Nl132 9 PNP-SI 600 35 90 MHz IAV BFX74
2N1141 9 PNP-GE 300 28 750 MHz ARF
2N1142 9 PNP-GE 300 26 600 MHz ARF (BR)
2N1143 9 PNP-GE 300 24 480 MHz ARF (BR)
2N1158 21 PNP-GE 60 14 - ARF 2N1143
2N1169 9 NPN-GE 120 18 5,6 MHz IBV
2N1170 9 NPN-GE 120 . 20 4 MHz IBV
2Nl171 9 PNP-GE 170 12 8 MHz IMV
2N1173 9 NPN-GE 250 20 5 MHz IMV
2N1175 9 PNP-GE 200 20 3 MHz BF-AL 2N1413
2Nl176 9 PNP-GE 300 35 0,15 MHz BF-AL
2Nl185 9 PNP-GB. 200 25 2,4 MHz BF-IBV
2N1186 9 PNP-GE 200 40 2,4 MHz BF-IBV
2Nl187 9 PNP-GE 200 40 2,4 MHz BF-IBV
2Nl188 9 PNP-GE 200 40 2,4 MHz BF-IBV
2N1189 9 PNP-GE 200 25 3,6 MHz BF
2N1190 9 PNP-GE 200 25 4 MHz BF
-
2Nl191 9 PNP-GE 200 22 2,4 MHz BF-AL-IBV
2Nl192 9 PNP-GE 200 22 2,4 MHz BF-AL-IBV
2N1193 9 PNP-GE 200 22 2,4 MHz BF-AL-IBV
2Nl194 9 PNP-GE 200 22 2,4 MHz BF-AL-IBV
101
ui
.!!! l'O
N
e "O l'O
N e
.2 l'O • l'O e IMPIEGO Cli
111 m
e E :;: N Cli 'ii
< Cli ...
oQ.
e :::J o >
...I
so- C": :;
CJ .!! == Cl) Cl) Cl
~E
- "O (,) ... l'O C"
Cl) e· - Cl)
G> > t= > u.. - w
2N1196 9 PNP-SI 350 70 40 MHz ARF
2N1197 9 PNP-SI 350 - 45 MHz ARF
2Nll99 21 NPN-SI 150 15 125 MHz IAV 2N835
2N1204 21 PNP-SI 200 15 220 MHz IAV
2Nl206 9 NPN-SI 3000 60 14 MHz ARF-OSC
2Nl219 9 PNP-SI 250 25 4 MHz BF-AL
2N1221 9 PNP-SI 250 25 4MHz BF-A·L
2Nl223 9 PNP-SI 250 40 1,6 MHz BF-AL
2N1229 9 PNP-SI 400 15 1 MHz IBV
2N1231 9 PNP-SI 400 35 1 MHz IBV
2Nl232 9 PNP-SI 400 60 0;8 MHz IBV
2N1233 9 PNP-SI 400 60 0,8 MHz IBV
2Nl234 9 PNP-SI 400 110 0,6 MHz IBV
2Nl247 9 NPN-SI 30 6 5 MHz BF
2Nl248 9 NPN-SI 30 6 5 MHz BF
2N1249 9 NPN-SI 30 6 5 MHz BF
2N1252 9 NPN-SI 600 16 60 MHz IMV 2N2537
2N1253 9 NPN-SI 600 16 90 MHz IAV 2N2537
2N1257 9 PNP-SI 400 40 50 MHz IMV
2Nl258 9 PNP-SI 400 30 50 MHz IMV
2N1265 9 PNP-GE ~ so - 0,5 MHz ARF 2Nl192
2Nl267 21 NPN-SI 150 15 1,5 MHz ARF
2N1268 21 NPN-SI 150 15 1,5 MHz ARF
2Nl269 21 NPN-SI 150 15 1,5 MHz ARF
2N1270 21 NPN-SI 150 15 2 MHz ARF
2N1271 21 NPN-SI 150 15 2 MHz ARF
2N1272 21 NPN-SI 150 15 2 MHz ARF
2N1273 9 PNP-GE 250 12 1,6 MHz BF-AL 2N1191
2Nl274 9 PNP-GE 250 20 1,6 MHz BF-AL 2N1191
2Nl276 9 NPN-SI 150 30 24 MHz BF-AL 2N2501
102
ai
UI
e :e m m
N
·-o as • N
e e
m IMPIEGO G>
ca: e E :;::::
UI O> N
e
CIJ
::so "ii
..J CIJ ...
o O":: >
(!J eo- --c c. ~3: G> CIJ O> 3
~E ... m
- G> (J
O"
Cl) o G> > i= > u.. - w
2N1277 9 NPN-SI 150 30 24 MHz BF-AL
2N1278 9 NPN-SI 150 30 24MHz BF-AL
2N1279 9 NPN-SI 150 30 24 MHz BF-AL
2N1281 9 PNP-GE 200 12 6MHz BF-IMV
2Nl284 9 PNP-GE 150 15 4MHz IMV
2Nl287 9 PNP-GE 300 20 0,8 MHz BF-UV
2Nl289 9 NPN-GE 150 15 4MHz IMV
2N1300 9 PNP-GE 150 12 40 MHz IMV
2N1301 9 PNP-GE 150 12 60 MHz IMV
2Nl303 9 PNP-GE 150 25 5 MHz IMV 2Nl192
2Nl304 9 NPN-GE 150 20 15 MHz IMV
2N1306 9 NPN-GE 150 15 20 MHz IMV
2Nl308 9 NPN-GE 150 15 12 MHz IMV
2Nl313 9 PNP-GE 180 15 6MHz IMV
2Nl316 9 PNP-GE 200 15 8 MHz IMV
2Nl318 9 PNP-GE 200 6 8MHz IMV
2Nl319 9 PNP-GE 120 20 5MHz IMV
2Nl340 9 NPN-SI 800 so 70 MHz IAV
2Nl341 9 NPN-SI 800 50 70 MHz IAV
2N1342 9 NPN-SI 800 65 70 MHz IAV
2Nl347 9 PNP-GE. 150 12 4MHz IMV
2Nl352 9 PNP-GE 150 20 2 MHz BF-AL 2N651
2Nl353 9 PNP-GE 200 10 1,2 MHz IBV
2Nl354 9 PNP-GE 200 15 2,4 MHz IBV
2Nl370 9 PNP-GE 150 20 1,6 MHz BF 2Nl192
2N1371 9 PNP-GE 150 35 4MHz BF-AL
2Nl374 9 PNP-GE 250 20 4MHz BF-AL 2Nl192
2Nl376 9 PNP-GE 250 20 4MHz BF-AL 2Nl192
2Nl378 9 PNP-GE 250 10 4MHz BF 2Nl193
2Nl379 9 PNP-GE 250 20 4MHz BF-AL 2Nl193
103
cii
.!!!
e
o
"O cv
N
...eCO
(i; CO 0, cv e IMPIEGO CIJ
_,
< eQ) E
E --e
...
o·-
:o:
o
N
e
Q)
::::so
O":
iii
~
~ o. .! ;:: Q)
o Q) Cl ::::s
... cv
(/)
·-
e GJ
CIJ
> j:: ~E > LL- w
O"
105
in
~ ca
e "C ca
N
N
e
.2 " m. ca e IMPIEGO Cl.I
(/)E
e :;::: N Cl.I ca
e( e :J o .:?:
...J
(!J eo-
Cl) ...
o
Q. .!! ~ Cl)
u
O"=
Cl)
... ca
Cl ::I
O"
(/) e
- "C
·- Cl.I
Cl.I> j:: ~E > LI. - w
2N1638 19 PNP-GE 80 - 32 MHz ARF 2N3325
2Nl639 19 PNP-GE 80 - 40 MHz ARF 2N3325
2N1641 9 PNP-SI 250 10 0,5 MHz -
~
r.
2N1730 9 NPN-GE 150 - - IBV
2N1732 9 NPN-GE 150 - 4MHz BF
2N1742 21 PNP-GE 60 18 10 MHz ARF 2N3283
2N1743 21 PNP-GE 60 18 10 MHz ARF 2N3284
2Nl744 21 PNP-GE 60 18 10 MHz ARF 2N3284
2N1745 21 PNP-GE 60 18 200 MHz ARF-OSC 2N3285
2Nl746 21 PNP-GE 60 18 110 MHz osc 2N3323
2N1747 21 PNP-GE 60 18 130 MHz osc 2N3324
106
ui
.!!? ra
e 'C IU N
.2 tU •
N
e(I) e
ra IMPIEGO Cl)
e( ~E~
(I) . .
N
e :I o Ci
-' o O":: ~
o·-
E -'C a. ~;:
"'"
Cl) :I
Cli Cl
j:: g_E u ._ ra O"
e
·-
ai>
Cl)
> lL- w
2N1748 21 PNP-GE 60 20 80MHz ARF 2N3324
2N1749 21 PNP-GE 75 35 115 MHz osc 2N3323
2N1752 21 PNP-GE 60 10 33 MHz ARF 2N3325
2N1754 21 PNP-GE 50 - 75 MHz IAV 2N964
2N1785 21 PNP-GE 45 8 33 MHz ARF 2N3324
2N1786 21 PNP-GE 45 8 33 MHz ARF 2N3325
2N1787 21 PNP-GE 45 12 33 MHz ARF 2N3324
2Nl788 21 PNP-GE 60 30 66 MHz VF-OSC 2N3324
2N1789 21 PNP-GE 60 30 66 MHz VF-ARF 2N3325
2N1790 21 PNP-GE 60 30 66 MHz VF-ARF 2N3323
2N1808 9 NPN-GE 150 25 3 MHz IBV
2N1837 9 NPN-SI 800 30 140 MHz IAV 2N2218
2Nl838 9 NPN-SI 600 20 90 MHz IAV 2N2218
2N1839 9 NPN-SI 600 20 90 MHz IAV 2N2218
2N1840 9 NPN-SI 600 15 90 MHz IAV 2N2218
2N1853 9 · PNP-GE 150 6 - IBV
2Nl864 21 PNP-GE 60 - 33 MHz ARF 2N3324
2Nl865 21 PNP-GE 60 - 130 MHz osc 2N3325
2N1866 21 PNP-GE 60 - 130 MHz osc 2N3323
2Nl867 21 PNP-GE 60 - 130 MHz osc 2N3324
2N1889 9 NPN-SI, 800 60 60 MHz ARF 2N3498
2Nl890 9 NPN-SI 800 60 70 MHz ARF 2N3499
2Nl891 9 NPN-GE 150 15 4 MHz IMV
2N1892 9 PNP-GE 150 15 4MHz IMV
2Nl893 9 NPN-SI 800 80 70 MHz OSC-FV 2N3498
2N1917 9 PNP-SI 250 8 16 MHz -
107
lii
.~ (ti
e "C cv N
o N e
et
w cu cii
cE:o:
ca
N
eCl) IMPIEGO Cl)
Cii
e ::>o
...J
~ eo- _,,
Cl) ...
o
a. !:;: Cl) u=
Cli Cl
... ca
.~
::>
u
(/) ·-
e Cli
Cli> j:: if E >
(J
u..- w
2Nl926 9 PNP-GE 225 40 1,2 MHz BF-AL
2N1954 9 PNP-GE 200 20 - IBV 2N651
2Nl955 9 PNP-GE 200 18 - IBV 2N1190
2Nl956 9 PNP-GE 200 16 - IBV 2N651
2Nl957 9 PNP-GE 200 14 - IBV 2Nl187
2Nl958 9 NPN-SI 600 35 100 MHz IAV 2N2537
2N1959 9 NPN-SI 600 35 100 MHz IAV 2N2537
2N1972 9 NPN-SI 600 25 64 MHz ARF-OSC 2N2219
2N1983 9 NPN-SI 600 25 50 MHz ARF 2N2218
2N1984 9 NPN-SI 600 25 50 MHz ARF 2N2218
2N1985 9 NPN-SI 600 25 SO MHz ARF 2N2218
2Nl986 9 NPN-SI 600 2S 50 MHz ARF 2N2218
2N 1987 9 NPN-SI 600 25 SO MHz ARF 2N2218
2Nl988 9 NPN-SI 600 45 SO MHz ARF-UV 2N2218
2Nl989 9 NPN-SI 600 45 SO MHz ARF
2Nl990 9 NPN-SI 600 - 20 MHz IMV
2N1991 9 PNP-SI 600 20 40 MHz IMV
2Nl993 9 NPN-GE 150 18 2,4 MHz IBV
2Nl994 9 NPN-GE lSO 15 2 MHz IBV
2Nl996 9 NPN-GE 150 15 6 MHz IMV
2Nl997 9 PNP-GE · 250 15 4,8 MHz IMV
2N1999 9 PNP-GE 250 15 13 MHz IMV
2N2000 9 PNP-GE 300 15 1,6 MHz IBV
2N2001 9 PNP-GE 300 15 5 MHz IMV
2N2002 9 NPN-SI 250 5 0,6 MHz IBV
2N2003 9 PNP-SI 250 5 0,6 MHz IBV
2N2005 9 PNP-SI 250 15 0,6 MHz IBV
2N2008 9 NPN-SI 800 110 24 MHz ARF BFY57
2N2022 9 PNP-GE 150 - 160 MHz osc
2N2039 9 NPN-SI 600 75 1,3 MHz ARF
108
u;
.!!! (IJ
e: "O IV N
o N e:
- cu • cu eQ) IMPIEGO ~
_,< ~E~ N
e: =' o CO
Q) ...
eo- o .!;: C": -~
G -"'C a. Q)
u Q) Cl
... ca
:::J
C"
cn e· - Gl
Q)
> j:: cf E > "-- w
109
ui
e ,,.!!! cu
cu
N
e
-o
N
cu m• cu e: IMPIEGO G>
eI/) E :;:: iii
N Q)
<
.... e :i o >
S!
eo- _,,
Q) ...
oQ. .! 3: G>
CT::
G> C)
... cu
:i
~E
·- G>
(J CT
(/J e G> > i= > LL -
w
2N2199 21 NPN-SI 75 10 95 MHz osc
2N2200 21 NPN-SI 75 10 95 MHz osc
2N2205 22 NPN-SI 300 12 200 MHz osc 2N835
2N2207 20 PNP-GE 200 42 110 MHz osc
2N2216 9 PNP-SI 800 100 40 MHz IMV 2N3498
2N2217 9 NPN-SI 800 30 300 MHz IAV-OSC BFY72
2N2218 9 NPN-SI 800 30 300 MHz IAV-OSC BFX96
·-
2N2219 9 NPN-SI 800 30 300 MHz IAV-OSC BFX97
2N2220 22 NPN-SI 500 30 300 MHz IAV-OSC
2N2221 22 NPN-SI 500 30 300 .MHz IAV-OSC BFX94
2N2222 22 NPN-SI 500 30 300 MHz IAV-OSC BFX95
2N2224 9 NPN-SI 800 40 200 MHz IAV
2N2225 9 PNP-GE 200 4 20 MHz IMV
2N2236 9 NPN-SI 575 20 90 MHz IMV
2N2237 9 NPN-SI 575 20 140 MHz IAV-OSC
2N2241 9 NPN-SI 600 20 50 MHz IMV
2N2243 9/22 NPN-SI 800 80 50MHz IMV
-
2N2244 22 NPN-SI 500 20 60MHz BF (BR)
2N2245 22 NPN-SI 500 20 60MHz BF (BR)
2N2248 22 NPN-SI 500 45 60 MHz BF (BR)
2N2249 22 NPN-SI 500 45 60 MHz BF (BR)
~
110
ui
.!!! Cli
e "O Cli N
o cu • N e
·- Cli e IMPIEGO Cli
<C ~E~
Cli ...
N
e
Cli
:::1o "i
>
..J o o-=
eo- c. ~== Cli Cli cn 3
"
Cl)
-
-"O
Cli
e e11 > j:: ~E
(J
>
... Cli
LL-
O'"
w
2N2318 22 NPN-SI 360 - 300 MHz OSC-ARF
2N2320 9 NPN-SI 600 - 300 MHz OSC-ARF
2N2330 9 NPN-SI 800 20 100 MHz -
2N2349 9 NPN-SI 150 24 - BF-AL
2N2360 23 PNP-GE 60 20 1000 MHz ARF 2N3283
2N2361 23 PNP-GE 60 20 1000 MHz ARF 2N3284
2N2362 23 PNP-GE 60 - 1000 MHz ARF
2N2369 22 NPN-SI 360 15 650 MHz ARF 2N3227
2N2370 9 PNP-SI 200 15 0,8 MHz BF {BR)
2N2371 9 PNP-SI 200 15 0,8 MHz BF (BR)
2N2374 9 PNP-GE 250 - 12 MHz ARF
2N2375 9 PNP-GE 250 - 7 MHz ARF
2N2378 22 PNP-SI 150 10 7 MHz ARF
2N2380 9 NPN-SI 600 40 100 MHz osc
2N2398 23 PNP-GE 60 12 1100 MHz ARF
2N2399 23 PNP-GE 60 12 1100 MHz ARF
2N2400 22 PNP-GE 150 7 150 MHz osc 2N964
2N2401 22 PNP-GE 150 10 200 MHz ARF 2N964
2N2402 22 PNP-GE 150 12 250 MHz ARF 2N2956
2N2403 9 NPN-SI 1000 60 147 Mflz IAV-OSC
2N2410 9 NPN-SI.. 800 30 200 MHz IAV BSX30
2N2411 22 PNP-SI 300 20 200 MHz IAV
2N2412 22 PNP-SI 300 20 200 MHz IAV
2N2415 11 PNP-GE 75 10 500 MHz ARF {BR)
2N2425 9 PNP-SI 375 10 3 MHz IBV
2N2428 19 PNP-GE 165 25 1,2 MHz BF-AL 2N652
2N2429 19 PNP-GE 165 24 2 MHz BF-AL 2N652
2N2432 22 NPN-SI 300 30 20 MHz IMV
2N2440 9 NPN-SI 800 80 90MHz IMV
2N2443 9 NPN-SI 800 100 50 MHz ARF
111
ui ca
.!? ca N
e "O
N e
o ca •
·- ca e IMPIEGO Q)
cr: 111 E ci
e ;;:: N
e
Q)
::lo
ca
.::
...I
CJ _,,
Q) ...
E o·- o
Q. .! 3: Q)
cr::
Q) C'l
... ca
::l
cr
Ci) -
e Q)
GJ > j:: .f E >
CJ
u.- w
2N2455 9
. PNP-GE 150 6 800 MHz ARF
2N2456 22 PNP-GE 150 6 1000 MHz ARF
2N2463 22 NPN-SI 500 60 100 MHz BF (BR)
2N2465 22 NPN-SI 500 60 140 MHz BF (BR)
2N2475 22 NPN-SI 300 6 600 MHz IAV BSX27
2N2476 9 NPN-SI 600 20 250 MHz IAV BSX30
· 2N2477 9 NPN-SI 600 20 250 MHz ARF 2N3252
-
2N2478 9 NPN-SI 600 40 200 MHz IAV BSX30
2N2481 22 NPN-SI 300 15 450 MHz IAV BSX28
-
2N2483 22 NPN-SI 300 60 60 MHz BF (BR) BFX92
2N2484 22 NPN-SI 360 60 60MHz BF {BR) BFX93
2N2495 23 PNP-GE 125 - - -
2N2512 23 PNP-GE 150 60 140 MHz VF-FV
-- -- ·- - -·- · -
2N2530 22 NPN-SI 150 40 8 MHz BF-AL
2N2531 22 NPN-SI 150 40 10 MHz BF-AL
2N2532 22 NPN-SI 150 40 13 MHz BF-AL
--
2N2534 22 NPN-SI 150 40 16 MHz osc
,__..
2N2537 9 NPN-SI 800 30 300 MHz IAV-OSC
2N2538 9 NPN-SI 800 30 350 MHz IAV-OSC
2N2539 22 NPN-SI 500 30 300 MHz IAV-OSC
2N2551 9 PNP-SI • 400 150 - BF-AL
2N2586 22 NPN-SI 300 45 50 MHz ARF-OSC
2N2613 19 PNP-GE 120 10 8 MHz BF (BR)
2N2615 22 NPN-SI 300 15 500 MHz ARF-OSC BFY78
2N2616 22 NPN-SI 300 15 600 MHz ARF-OSC BFY78
2N2617 27 PNP-SI 250 25 0,8 MHz BF-AL
2N2618 9 NPN-SI 600 40 200 MHz OSC-ARF
2N2630 22 PNP-GE 300 10 460 MHz IAV
2N2648 9 PNP-GE 300 20 16 MHz IMV
2N2651 22 NPN-SI 360 20 600 MH z OSC-ARF BSX39
112
. •.
..
CIÌ
.!!!
eo 'tJ ca
N
cu
N
eQ)
·- cu •
U) E tn
cu e: IMPIEGO
< e: :; N cv iii
G> ... e: :::J o
..J
CJ eo-
-'tJ
o
Il. ~ 3:: G>
C'::
G> Cl
... cu
~
:::J
·-
o G>
> i= if E CJ
> O"
"' G>
LL - w
2N2654 23 PNP-GE 100 18 250 MHz ARF-OSC
2N2671 23 PNP-GE 100 32 75 MHz ARF
,_____
2N2672 12 PNP-GE 100 32 75 MHz ARF
2N2692 22 NPN-SI 300 30 60 MHz IMV
2N2693 22 NPN-SI 300 30 60 MHz IMV
2N2695 22 PNP-SI 360 25 100 MHz IAV-ARF-OSC BSX36
2N2696 22 PNP-SI 360 25 100 MHz . IAV-ARF-OSC BSX36
2N2699 22 PNP-GE 150 8 300 MHz IAV-OSC 2N964
2N2706 19 PNP-GE 300 32 2,5 MHz BF-AL--UV
.. - .. -· - - --·- -·-
2N2717 22 PNP-GE 100 15 300 MHz IAV-ARF-OSC
-- .. - ~ · -··--·- -
2N2719 22 NPN-SI 300 8 200 MHz IAV-OSC
2N2726 9 NPN-SI 100 160 15 MHz IMV-ARF
2N2784 9 NPN-SI 300 6 1000 MHz IAV-ARF
2N2786 12 PNP-GE 260 20 225 MHz ARF
2N2788 9 NPN-SI 800 35 350 MHz IAV-ARF 2N2218A
--
2N2789 9 NPN-SI 800 35 350 MHz IAV-ARF
2N2790 22 NPN-SI 500 35 300 MHz IAV-ARF 2N2218
2N2791 22 NPN-SI 500 35 300 MHz IAV-ARF 2N2221A
. - - ---
2N2792 22 NPN-SI 500 35 300 MHz IAV-OSC
2N2800 9 PNP-SI 800 35 120 MHz IAV-OSC BFY64
2N2801 9 PNP-SI 800 35 120 MHz IAV-OSC BFY64
' -- -
2N2837 22 PNP-SI 500 35 120 MHz IAV-OSC BSY36
2N2838 22 PNP-SI 500 35 120 MHz IAV-OSC
2N2846 9 NPN-SI 800 30 .250 MHz IAV-OSC BSX30
·- ~ ·- ----
113
lii
~ ra
e "C ra N
o ra
N
e IMPIEGO
e
·;;; ·~ o, N QI
C1I
ca
cE:o:
- o
e( e :J
..J C1I ...
o .:!:
<!' eo- .,, Q. ~3: QI
u
tr=
QI D'I :J
(/)
·-
e C1I
C1I
> i= ~E >
... ra O"
w
LL. -
2N2868 9 NPN-SI 600 40 50 MHz ARF-VF BFY56
2N2883 9 NPN-SI 800 20 500 MHz ARF-OSC
- ·-·· - ·· - .
114
ui
.!!? ('d
e "C ('d N
.S! N
e e
(/)E
('d
ci
• ('d IMPIEGO Cli
e :;: N Cli
e:(
Cli .. e :i o iU
...I o l:T= ~
Cl eo- Q. .! ;:: Cli Cli Ol ::I
- "C u
C/) e·- Cli
a>> j:: if E >
... ('d
LL. - w
l:T
115
ui
I/) l'O
N
e: 'tJ IU
N e
·~ IUeh lii
N
eCl) I M PI E G O ~
CO
e( eCl) E;::
..
e :i o .~
..J
(!J eo-
-'tJ
o
~
.!! ;: Cl)
u
C":
Cl> cn
._ ra
:i
C"
(/') e· - a>>
Cl) j:: ~E > u.. -
w
116
lii
.!!! IU
N
e "O IU
e
o N
e IMPIEGO Cl)
'(ij IU cii IU
Cl)
< e
Cl)
E;:
...
N
e ::I o IU
.?:
..J
E -o·- o ~a: Q)
CT:
Q) Cl ::J
Cl Q. CT
~E
"O (.) ._ IU
Cl)
·-
e Gl >Cl)
i= > LL - w
117
ui
.! ca
e 'C cu N
o N
eCl) e
"Cii C'O Ci ca IMPIEGO .!
:5
CJ
e E:;:
Cli ...
eo- o
N
e
.! ~ CD
:::so
C":
•>
'5
-"D Q. Cl) O)
._ ca
~E
- Cl) (J O'
Cii e Cl>> j:: > u.- w
2N3576 22 PNP-SI 360 15 400 MHz IAV-OSC
2N3600 11 NPN-SI 200 15 850 MHz ARF
2N3633 22 NPN-SI 300 6 1300 MHz ARF-IAV
2N3638 28 PNP-SI 300 25 100 MHz ARF-OSC BC126
2N3639 28 PNP-SI 200 6 500 MHz ARF-IAV
2N3640 28 PNP-SI 200 12 500 MHz ARF-IAV
2N3641 28 NPN-SI 350 30 250 MHz ARF-IAV
2N3642 28 NPN-SI 350 45 250 MHz ARF
2N3643 28 NPN-SI 350 30 250 MHz ARF
2N3644 28 PNP-SI 300 45 200 MHz IAV-OSC
2N3645 28 PNP-SI 300 60 200 MHz IAV-OSC
2N3646 28 NPN-SI 200 15 350 MHz IAV
2N3647 9 NPN-SI 400 10 350 MHz IAV BSX26
2N3648 9 NPN-SI 400 15 350 MHz · IAV BSX26
2N3659 9 NPN-SI 4000 170 50 MHz FV
2N3671 9 PNP-SI 600 50 200 MHz IAV-ARF
2N3678 9 NPN-SI 800 55 250 MHz IAV
2N3681 11 NPN-SI 200 7 1000 MHz ARF
2N3682 22 NPN-SI 360 15 600 MHz ARF
2N3683 11 NPN-SI 200 12 1000 MHz ARF
2N3700 22 NPN-SI ,500 80 100 MHz osc
2N3701 22 NPN-SI 500 80 80 MHz FV
2N3702 34 PNP-SI 300 25 100 MHz VF-OSC
2N3703 34 PNP-SI 300 30 100 MHz VF
2N3704 34 NPN-SI 360 30 100 MHz VF
2N3705 34 NPN-SI 360 30 100 MHz VF-OSC
·-~
118
ui
~ as
e "O (ti N
o e
N e
- Cli.
cn (ti IMPIEG O Cl>
e( e111 E ;: N
e
Cl>
:::so ca
..J Cl> ..
eo- o cr: ~
CJ - "O a. .! 31: Cl>
u Cl>cn :::s
(/)
-
e Cl>
Cl>> j:: ~E >
.. CO
u..- w
cr
119
vi
.!! lii
N
e "D lii i;:
o CQ
N
e IMPIEGO Cl>
- · lii •
..
e E :;:::
OI N Cl> Cii
:3 Cl .. e :I o ~
so- o .! 3: Cl>
C": :I
CJ c. u Cl> O>
C"
(/) e - "O
Cl>~ i= ~E >
.. ftll
u.. - w
120
•' '
ai
e ,,.!! cv
N
ca
N
eQ)
.2 ca • ca e IMPIEGO
~@,21 N Q)
'i
:se> Cli
eo- _,, - o
Q.
e
.! 3: Cli
::::J o
a-:
Q) CJ)
.?:
:Il
u ... ca
0 o Cli~ i= ~E > IL- li.I"'
2N4260 11 PNP-SI 200 15 1600 MHz ARF
2N4261 11 PNP-SI 200 15 2000 MHz . ARF
2N4264 34 NPN-SI 310 15 300 MHz IAV-ARF
2N4265 34 NPN-SI 310 12 300 MHz IAV-ARF
2N4305 9 NPN-SI 1500 80 - IMV
2N4307 9 NPN-SI 1500 60 - IMV
2N4309 9 NPN-SI 1500 80 - IMV
2N4311 9 NPN-SI 1500 60 - IMV
2N4357 22 PNP-SI 400 240 40 MHz FV
2N4383 9 NPN-SI 800 30 120 MHz BF (BR)
2N4384 22 NPN-SI 500 30 120 MHz BF (BR)
2N4385 9 NPN-SI 800 30 120 MHz BF (BR)
2N4400 34 NPN-SI 310 40 200 MHz IAV-ARF
2N4401 34 NPN-SI 310 40 250 MHz IAV-ARF
2N4410 34 NPN-SI 310 80 300 MHz IAV
2N4412 9 PNP-SI 600 30 20 MHz ARF
2N4413 22 PNP-SI 400 30 20 MHz ARF
2N4414 9 PNP-SI 600 30 20MHz ARF
2N4415 22 PNP-SI 400 30 20MHz ARF
2N4432 9 NPN-SI 600 30 250 MHz ARF
2N4433 11 NPN-SI "' 165 30 200 MHz ARF
2N4434 11 NPN-SI 145 20 240 MHz ARF
2N4435 11 NPN-SI 145 20 170 MHz ARF
2N4438 12 NPN-SI 1000 300 30MHz VF
2N4439 12 NPN-SI 1000 300 30 MHz VF
2N4872 22 PNP-SI 700 12 900 MHz ARF-IAV
2N4873 22 NPN-SI 360 15 700 MHz ARF-IAV
2N4895 12 NPN-SI 800 60 800 MHz ARF-IAV
2N4924 12 NPN-SI 1000 100 500 MHz VF
2N4931 12 PNP-SI 1000 250 100 MHz VF
--
121
ui
.!! C'll
e "C l'IS N
e
o
·- C'll • as
N
e IMPIEGO cv
cn
e E ;::m N QI e;
~ cv ... e :I o >
eo- o .! 3':
O': ·:;
C!J -"D o. QI
(J
Cli Cl
O'
<n e- a>>
QI .
j:: if E >
... l'IS
u. - w
122
cn
.~
eo "C ca «I
- cu • ca
N
e ~
UI E D> Cli
IMPIEGO .!!
e :;: N
:3 Cli ..
eo- o
e
.!;:
:i
O"::
o CD
>
:;
" Q. Cli Cli C>
·- - "C
Cli ~E
(.) .. ca C"
cn e Cli> j:: > u.- w
2N5152 12 NPN-SI 1000 80 60 MHz FV
2N5153 12 PNP-SI 1000 80 70 MHz FV
2N5179 11 NPN-SI 200 12 1400 MHz ARF
2N5208 34 PNP-GE 310 25 300 MHz ARF
2N5244 22 PNP-SI 360 40 600 MHz ARF
2N5276 22 NPN-SI 300 15 600 MHz ARF
2SA13 19 PNP-GE 80 - 6 MHz ARF
2SA16 19 PNP-GE 80 - 9MHz ARF
2SA30 19 PNP-GE 80 - 8MHz ARF
2SA35 19 NPN-GE 80 - 8 MHz ARF 2N140
2SA64 19 PNP-GE 80 8 12 MHz ARF 2N582
2SA142 19 PNP-GE 80 - 6 MHz BF-AL
2SA159 19 PNP-GE 20 - 40 MHz VF-OSC
2SA165 22 PNP-GE so - 500 MHz ARF
2SA267 19 PNP-GE 80 - 40 MHz ARF 2N1526
2SB32 19 PNP-GE 150 - 0,6 MHz BF-AL 2N405
2SB33 19 PNP-GE 150 - 0,8 MHz BF-AL 2N407
-
2SB38 20 PNP-GE 240 10 0,6 MHz BF-IBV 2N270
2SB121 19 . PNP-GE 50 - 0,4 MHz IBV 2N591
2SB134 19 PNP-GE 100 - 0,6 MHz BF-UV 2N398
2SB470 19 PNP-GE
... 80 - 8 MHz BF-AL 2N2614
2SB476 12 PNP-GE 250 10 1,2 MHz BF-AL
2SC12 21 NPN-SI 700 - 13 MHz ARF
2SC14 9 NPN-GE 65 - 11 MHz IMV
2SC17 22 NPN-SI 250 - 150 MHz ARF-OSC
2SC27 9 NPN-SI 500 - 150 MHz ARF-OSC
2SC39 22 NPN-SI 250 - 500 MHz ARF
2SC104 22 NPN-SI 250 - 250 MHz ARF-OSC
2SC149 12 NPN-SI 800 - 160 MHz OSC-ARF
2SC154 9 NPN-SI 750 70 100 MHz FV
123
124
TRANSISTOR DI MEDIA POTENZA
(tra i 5 e i 30 Watt)
...
125
.;
.!! ca
e "C ca N
e
-
o CQ • ca
N
e IMPIEGO Cli
""E
e r;::::m N Cli
o iii
~ Cli ...
Eo- o
e
!:;=
::J
C': .?
::J
o. Cli
"'"
-"C u Cli C'I
... ca
e (I)~ i= ~E > u.-
C'
w
2G240 3 PNP-GE 20 80 10 MHz IMV
2N176 3 PNP-GE 25 30 100 KHz BF
2N230 3 PNP-GE 15 30 900 KHz BF-AL
2N234A 3 PNP-GE 25 25 6,4 MHz BF-AL
2N235A 3 PNP-GE 25 40 500 KHz BF-AL 2N3611
2N236A 3 PNP-GE 25 40 500 KHz BF-AL 2N351A
2N250 3 PNP-GE 12,5 30 - BF.,.AL
2N251 . 3 PNP-GE 12,5 30 - BF-AL
2N255 3 PNP-GE 25 14 - BF-AL
2N256 3 PNP-GE 25 28 - BF-AL
2N257 3 PNP-GE 25 35 - BF-AL
2N285 . 3 PNP-GE 25 25 - BF-AL
2N296 3 PNP-GE 20 60 80 KHz BF
2N301 3 PNP-GE 25 32 - BF
2N307 3 PNP-GE 25 35 - BF
2N325 3 PNP-GE 12 - - BF
2N351 3 PNP-GE 29 20 100 KHz BF 2N301
-
2N352 3 PNP-GE 25 40 100 KHz BF-AL
2N376 3 PNP-GE 29 30 100 KHz BF
2N399 3 PNP-GE 25 35 - BF-AL
2N401 3 PNP-GE 25 40 - BF-AL
2N418 3 PNP-GE 25 80 320 KHz IBV
2N420 3 PNP-GE 25 45 320 KHz IBV
2N497A 9 NPN-SI 5 60 - BF
2N498A 9 NPN-SI 5 100 - BF
2N656A 9 NPN-SI 5 60 - BF
2N657A 9 NPN-SI 5 100 - BF
2N1038 9 PNP-GE 16 30 340 KHz BF
2N1039 9 PNP-GE 16 40 340 KHz BF
2N1040 9 PNP-GE 16 50 340 KHz BF
126
ui
.! ca
e 't7 ca N
-o cu • eQ)
N
ca e IMPIEGO
e( eU) E :;::
e» N
e
G>
:i o e;
..J G> ... >
C!J eo- -'C
oQ. .!=: G>
u
D":
G> Cl
... ca
:i
·-
e a>>
G>
t= ~E >
O"
w
"' LL -
127
:i ca
e :o ca N
e
-o ca •
N
ca e IMPIEGO Cli
e• ~O);;::: N Cli
Ci
:5 GI
eo- o
e
.!! ~ GI
:I
D"=
o .!:
CJ -"O o. Cli O>
.. ca
:i
;:: ~E
() D"
Cii e- G> >GI > LL- w
2N1716 9 NPN-SI 10 60 16 MHz IMV-SM
2N1717 9 NPN-SI 10 100 16 MHz IMV-SM
2N2033 9 NPN-SI 8 60 1,2 MHz ,I BV
2N2034 9 NPN-SI 8 60 1,2 MHz IBV
2N2035 10 NPN-SI 2S 60 1,2 MHz TBV
2N2102 9 NPN-SI s 6S 120 MHz IAV
2N2102A 9 NPN-SI s 6S 60MHz lMV
2N2147 3 PNP-GE 12,S so 4MHz BF-AL
2N2148 3 PNP-GE 12,S 40 3 MHz BF-AL
2N2234 3 NPN-SI 12,S 20 SO MHz IMV
2N2235 3 NPN-SI 12,5 20 100 MHz · IAV
2N2270 9 NPN-SI s 45 60MHz I.MV
2N2304 10 NPN-SI 25 40 - BF-AL
2N2306 10 NPN-SI 13 so 17S MHz IAV-ARF
2N2308 10 NPN-SI 25 80 1 MHz BF-AL
2N2405 9 NPN-SI s 90 120 MHz ARF
2N2467 9 PNP-GE · s 60 - BF-AL
2N2468 9 PNP-GE s 100 - BF-AL
2N2469 9 PNP-GE s 200 20MHz BF-AL
2N2485 9 NPN-SI 8,7 120 100 MHz ARF
2N2486 9 NPN-SI 8,7 140 100 MHz ARF
2N2564 9 PNP-GE 16 - 2SO KHz BF-AL
2N2565 9 PNP-GE 16 - 2SO KHz BF-AL
2N2566 9 PNP-GE 16 - 2SO KHz BF-AL
2N2567 9 PNP-GE 20 60 2SO KHz BF-AL
2N2594 9 NPN-SI s 80 40MHz BF-ARF
2N2648 9 PNP-GE s 10 10 MHz -
2N2649 9 NPN-SI 8,S 6S 100 MHz ARF
2N2650 9 NPN-SI 8,7 140 100 MHz ARF
2N2657 9 NPN-SI 7 60 20MHz IMV BXF34
128
,,;
e ,,
.!!
cv cv
N
-o ca • cv
N
eQ) IMPIEGO
e
G>
_,< ecn E :;::
_,,
Cli ...
"' N
e :J o Ci
eo- o .!~ C": ~
"'"
c. Cli Cli C) :J
u ... ca
- o
Co> i= ~E > u..- C"
w
129
ui
.!!! cu
e 'O cu N
eQ)
o cu
N
eQ) IMPIEGO
- CO •
< ~E~
GI ._ e
N
:i o iii
~
..J
eo- o
c. ~:: GI
O':
::J
"cn
GI Cl
- "C u
~E ... cu O'
e
·-
Q)
Q)
> j:: > ""'- w
2N3202 9 PNP-SI 8,5 40 1 MHz BF
2N3203 9 PNP-SI 8,5 60 1 MHz BF
2N3204 9 PNP-SI 8,5 80 1 MHz BF
2N3208 9 PNP-SI 8,5 40 1 MHz BF
2N3244 9 PNP-SI 5 40 175 MHz IAV-ARF
2N3245 9 PNP-SI 5 50 150 MHz IAV-ARF
2N3252 9 NPN-SI 5 30 200 MHz IAV
2N3253 9 NPN-SI 5 40 175 MHz IAV
2N3262 12 NPN-SI 8,75 80 150 ·M Hz IAV
2N3297 3 NPN-SI 25 60 100 MHz IAV
2N3374 9 NPN-SI 5 80 230 MHz ARF
2N3375 13 NPN-SI 11,6 40 500 MHz ARF
2N3418 9 NPN-SI 10 60 40 MHz IMV
2N3419 9 NPN-SI 10 80 40MHz J.MV
2N3420 9 NPN-SI 10 60 40MHz IMV
2N3421 9 NPN-SI 10 80 40MHz IMV
2N3439 9 NPN-SI 5 350 15 MHz IMV-ARF
2N3440 9 NPN-SI 10 250 15 MHz IMV-ARF
2N3461 9 PNP-GE 5 30 1,2 MHz BF-AL
2N3467 9 PNP-SI 5 40 175 MHz IAV
2N3468 9 PNP-SI 5 50 150 MHz IAV
"
2N3498 9 NPN-SI 5 100 150 MHz ARF
2N3499 9 NPN-SI 5 100 150 MHz ARF
2N3500 9 NPN-SI 5 150 150 MHz ARF
2N3501 9 NPN-SI 5 150 150 MHz ARF
2N3506 9 NPN-SI 5 50 60 MHz IMV
2N3553 12 NPN-SI 7 40 500 MHz ARF
2N3554 9 NPN-SI 5 30 150 MHz IAV
2N3619 9 NPN-SI 7,5 40 200 MHz IAV-ARF
2N3623 9 NPN-SI 7,5 40 200 MHz IAV-ARF
130
..
.in
.!? ca
e 'tJ ca
o N N
eCl)
·- ca • ca e IMPIEGO
j e E ;e>
ui N
e
Cl)
:::so a;
Cl) ...
e,, so- o .!~ C": ~
- 'tJ o. Cl) O>
Cl) :s
U) e- Cl)
e11 > j:: if E (,)
>
._ IV
u..- C"
w
131
in
In l'CI
e
o
:e IU
N
N
e
- l'CI • l'CI e IMPIEGO Cli
ein E :;::
O> N Cli iii
:5
CJ
Cli ...
eo- o
e
.! 3: Cli
::so
cr: .?:
::s
c. u Cli O>
... ca cr
tn -
e
-
ai>
"t:I
Cli
i= .f E > u.. - li.I
132
ai
e
o
,,.!! ca N
as
Cii ca
N
e e
«I .;, IMPIEGO CD
< cE:o:: N
e
Q)
o ti
..I
(!J
Q) . .
eo- _,, o
. o. .!:= Q)
:J
CT:
Q) OI
>
"3
·-
e Q)
> j:: ~E >
CJ ... ca
u.- O"
"' Q) w
2N4440 13 NPN-SI 11,6 40 500 MHz ARF
2N4924 12 NPN-SI 5 100 100 MHz IAV-ARF
2N4925 12 NPN-SI 5 150 500 MHz IAV-ARF
2N4927 12 NPN-SI 5 250 300 MHz IAV-ARF
2N4998 7 NPN-SI 29 80 50MHz IMV
2N5001 7 NPN-SI 29 80 60MHz IMV
2N5010 9 NPN-SI 5 400 20 MHz IMV
2N5013 9 NPN-SI 5 650 20 MHz IMV
2N5014 9 NPN-SI 5 720 20 MHz IMV
2N5090 13 NPN-SI 5 30 500 MHz ARF
2N5093 9 PNP-SI 5 350 20 MHz BF-IMV
2N5099 9 NPN-SI 5 550 50 MHz BF-IMV
2N5110 9 PNP-SI 5 40 8 MHz IMV
2N5160 12 PNP-SI 5 40 500 MHz IAV-ARF
2SA416 3 PNP-GE 6 60 90 MHz IAV
2SB62 17 PNP-GE 5 - 23 MHz ARF
2SB63 17 PNP-GE 5 - 23 MHz ARF
2SB107 10 PNP-GE 8 - 400 KHz -
2SB122 3 PNP-GE 20 - 200 KHz -
2SB127 3 PNP-GE 5 16 - -
2SB128 3 PNP-G~ 5 40 - -
2SB129 3 PNP-GE 5 40 - -
2SB130 15 PNP-GE 5 16 - -
2SB138 3 PNP-GE 29 20 300 KHz IBV
2SB108A 10 PNP-GE 8 - 1,1 MHz IBV-BF
2SB239 10 PNP-GE 8 45 400 KHz IBV
2SB240 10 PNP-GE 8 30 400 KHz IBV
2SB243 10 PNP-GE 8 20 400 KHz IBV
2SB255 17 PNP-GE 7 - - IBV
2SB256 17 PNP-GE 7 - - -
133
- ··--
!#i
.!!
e: "C IQ
N ·
11:1
N
e
.2 11:1 • C'G e IMPIEGO Cl>
_,
4( ecn E :;:
ci N
e
Cl>
::I o iii
Cl> ...
o c-= >
Eo-
C) -"D
·-
e e» > Cl>
Q.
t=
! ;::
~E
Cl>
u
>
Cl> Cl
... 11:1
u.. - =
C"
w
"'
2SB355 17 PNP-GE 15 - - -
2SB356 17 PNP-GE 15 - - -
2SB357 17 PNP-GE 15 - - -
2SB367 3 PNP-GE 6 25 400 KHz IBV-BF
2SB368 3 PNP-GE 6 36 400 KHz IBV-BF
2SB414 17 PNP-GE 12 25 2 -M Hz IBV-BF
2SB446 17 PNP-GE 10 25 1,S MHz IBV-BF
2SB449 15 PNP-GE 10 - 0,7 MHz IBV-BF
2SB465 17 PNP-GE 29 60 1,2 MHz IBV
2SB468 3 PNP-GE 10 - - -
134
ui
.!! cv
e "C cv N
.2 ca • N
eQ) e
· IMPIEGO
ce
..J
ecn E :;:
Cli
C'l
o- o
"'
N
e :J
CT:
o ~
Cli
ii
CJ E - -a a. .! 3:: Q)
GI C'l
... cv
:l
~E
- Cli CJ C"
Cl) e Cli > j::
> LI. - w
AD138 3 PNP-GE 25 25 180 KHz BF-AL
AD138/5Cl 3 PNP-GE 25 35 180 KHz BF-AL
AD139 15 PNP-GE 12 32 70 KHz BF-AL
AD142 ·3 PNP-GE 20 45 450 KHz BF-AL
AD143 3 PNP-GE 20 25 450 KHz BF-AL
AD145 3 PNP-GE 20 30 450 KHz BF-AL
AD148 16 PNP-GE 10 20 450 KHz BF-AL
AD149 3 PNP-GE 20 30 500 KHz BF-AL
AD150 3 PNP-GE 29 30 500 KHz BF-AL
AD152 16 PNP-GE 8 30 1,1 MHz BF-IBV
AD155 16 PNP-GE 8 20 - BF-IBV
AD156 16 PNP-GE 6 30 1,1 MHz BF-IBV
AD157 16 PNP-GE 6 20 0,3 MHz BF-IBV
AD159 10 PNP-GE 15 22 0,3 MHz BF-IBV
AD160 10 PNP-GE 15 22 300 KHz BF-IBV
AD161 16 NPN-GE 7 20 3 ·M Hz Complementare AD162
AD162 16 PNP-GE 7 15 1,5 MHz Complementare AD161
AD163 3 PNP-GE 29 80 350 KHz BF-IBV
AD164 16 PNP-GE 6 20 400 KHz BF-IBV
AD166 3 PNP-GE 25 40 3 MHz BF-IBV
AD167 3 PNP-GE 25 50 4MHz BF-IMV
AD169 16 PNP-GE 6 30 1 -M Hz BF-IBV
ADY27 3 PNP-GE 27,5 30 450 KHz BF-IBV
AT200 3 PNP-GE 10 130 - URTV
AT201 3 PNP-GE 20 80 - URTV
AT202 3 PNP-GE 6 - - URTV
AT405 3 PNP-GE 20 60 - UQTV
AU103 3 PNP-GE 10 155 15 MHz URTV
AU104 3 PNP-GE 15 150 15 MHz URTV
AU105 3 PNP-GE 25 60 5 MHz IMV
135
lii
.!! «I
e "C «I
N
N
eCl)
.2 «I • «I e IMPIEGO
< ecn E ;;::
.,, N
e
Cli
::so 'i
..J
~
_,,
Cli ...
E o- . o
c. .!~ Cli
u
c:r:
Cli .,,
>
:i
c:r
-
e m ::.o Cl)
t= ~E >
... ca
&L- w
"'
AU106 3 PNP-GE 20 160 - DTV
AU107 3 PNP-GE 20 100 - DTV
AU108 3 PNP-GE 20 70 - IBV
AUllO 3 PNP-GE 20 110 - DTV
AUYlO 3 PNP-GE 10 60 80 .M Hz IAV
AUY18 10 PNP-GE 11 35 300 KHz IBV-BF
BC119 9 NPN-SI 5 30 40MHz BF BC210A
BC138 9 NPN-SI 5 30 40MHz BF-IMV
BDlll 3 NPN-SI 15 60 . 100 MHz UQTV
BD112 3 NPN-SI 20 60 30MHz IMV
BD113 3 NPN-SI 15 60 100 ·M Hz ARF
BDllS 12 NPN-SI 5 - 65MHz IMV
BD116 3 NPN-SI 15 60 30MHz ·IMV
BD117 3 NPN-SI 26 60 50MHz ·IMV
BD118 3 NPN-SI 20 60 30MHz IMV
BD119 13 NPN-SI 15 - 180 MHz ARF
BD124 16 NPN-SI 25 70 100 MHz ARF
BD127 16 PNP-SI 10 300 lOMHz lMV
BD128 16 PNP-SI 10 350 lOMHz IMV
BD129 16 PNP-SI 10 350 lOMHz lMV
BDY12 16 NPN-SI ' 29 40 30 .M Hz IMV
BDY13 16 NPN-SI 29 60 30MHz IMV
BDY34 16 PNP-SI 10 40 80MHz IAV
BF156 9 NPN-SI 5 120 60 MHz VF
BF157 9 NPN-SI 5 150 60MHz VF
BFX34 12 NPN-SI ·5 60 100 MHz IAV
BFXSl 9 NPN-SI 5 - 180 MHz IAV
·-
BFX68A 12 NPN-SI 5 40 100 MHz ARF-IAV
BFX84 9 NPN-SI 5 60 SOMHz ARF-IAV
BFX86 9 NPN-SI 5 35 50 MHz IMV
136
.;
.!! ca
e "O ca
e
N
-
o al • ca
N
e IMPIEGO GI
eai E ;:
e> N GI
o ii
"'
...J
CJ
Cli ..
Eo-
-"O
o
o.
e
.!~
~E
Cli
(,)
:::7
C'":
GI Cl
.. ca
~
:::7
O'
ti) e ai g! t= > "'- w
137
ui
.!!! cu
e "'C ra N
o N e
"ii) cu cii ra e IMPIEGO Cl>
et E:;::
eQ) ... e
N Q)
:i o ii
..J o cr:: >
E o·- c. ~:: Q) :;
"
(/)
- "'C
o· - Q) >Q) j:: ~E CJ
>
Q) Cl
... ra
u.. -
C"
w
138
I
/
139
140
TRANSISTOR DI GRJ\~DE POTENZA
(30 - 90 Watt)
...
141
ui
.!!! IV
e 'C IV N
N e
·~ IV Ò> IV e
CD
IMPIEGO CD
<C eCD E;: N
e o Cii
....
e,,
._
E -'C
o·- o CD
:J
C'":: .?
Q.
.! == u a.> Cl :J
~E
·- CD ._ IV C'"
w 0 CD> j:: > LL. - w
2G210 3 PNP-GE so 60 - BF
2N155 3 PNP-GE 50 15 4MHz BF-AL
2N174 4 PNP-GE 70 55 370 KHz IBV
2N268 3 PNP-GE 45 40 - BF-AL 2N1530
2N297 3 PNP-GE 40 50 350 KHz BF-AL
2N350 3 PNP-GE 65 30 300 KHz BF-AL
-·-
2N351 3 PNP-GE 65 30 400 KHz BF-AL
2N353 3 PNP-GE 30 40 600 KHz BF-AL 2N536
2N376 3 PNP-GE 60 40 SOO KHz BF-AL
2N379 3 PNP-GE so 30 200 KHz IBV
2N400 3 PNP-GE 35 35 400 KHz BF-AL 2N350
2N456 3 PNP-GE 50 40 200 KHz BF-AL
2N458 3 PNP-GE so 40 - BF-AL
2N555 3 PNP-GE 40 30 300 KHz BF-AL
2N627 3 PNP-GE 90 30 200 KHz BF-AL
2N629 3 PNP-GE 90 60 200 KHz BF-AL
2N637 3 PNP-GE 60 30 200 KHz IBV 2N1S3S
2N639 3 PNP-GE 37 40 - IBV 2N1530
2N663 3 PNP-GE 37 25 750 KHz IBV 2N2143
2N677 3 PNP-GE 90 20 - BF-AL 2N1553
2N678 3 PNP-GE 90 20 - BF-AL 2N1557
2N1011 3 PNP-GE 3S 70 400 KHz BF-AL
2N1014 3 PNP-GE 50 65 400 KHz BF-AL 2N1552
2N1021 3 PNP-GE 85 50 200 KHz IBV
2N1029 1 PNP-GE 90 20 - BF-AL 2N1553
2N1030 1 PNP-GE 90 20 - BF-AL 2Nl557
2N1031 5 PNP-GE 90 20 80 KHz BF-AL 2N1553
2N1032 5 PNP-GE 90 20 150 KHz BF-AL 2N1557
2N1046 3 PNP-GE 30 50 15 MHz l MV 2N2832
2N1047 2 NPN-SI 40 80 - BF-AL
142
clÌ
.!!! 111
e 'tJ l'a N
o N e
·u; "" cii l'a e IMPIEGO .!!!
<( cE:;:: N Cli
e o cu
E _,,
Cli ... :::I
...J o cr::
o·- .! 3: -~
143
.;
eo •
;:; ca
N
ca
N
e
- ca • ca e IMPIEGO G>
cn E
cn N Cli Cii
:5 ~
eo-
;;:::
o
e
.! :?:
:I
o-=
o >
:;
e -""
c. Cli
"
Cli Cl
u
u; -
a>> G> i= ~E >
.. ca
u.. -
O'
w
2N1541 3 PNP-GE 90 60 300 KHz IBV
2Nl550 3 PNP-GE 90 45 200 KHz IBV
2N1551 3 PNP-GE 90 60 200 KHz IBV
2Nl553 3 PNP-GE 90 30 300 KHz IBV
2N1556 3 PNP-GE 90 75 300 KHz IBV
2N1616 6 NPN-SI 60 60 3 MHz IMV 2N3487
2N1617 6 NPN-SI 60 70 3MHz IMV
2N1618 6 NPN-SI 60 80 3 MHz IMV
2N1702 3 NPN-SI 75 40 1 MHz IBV
2Nl724 6 NPN-SI 85 80 lOMHz BF-AL-IMV
2Nl751 3 PNP-GE 90 80 1,2 MHz AL-IBV
2Nl971 5 PNP-GE 50 40 600 KHz BF-AL
2N2061 3 PNP-GE 40 10 70 KHz IBV 2N3611
2N2062 3 PNP-GE 40 10 200 KHz IBV 2N3611
2N2063 3 PNP-GE 35 15 200 KHz IBV 2N3611
- · - · · - ·-
144
cfi
e ,,.!! cu cu
-o ro.
N
IV
N
e IMPIEGO e
~e-2>
Cli
N Cli
< e iii
.J
CJ so- _,,
Cli ... - o
c. .! ;= Cl>
::J
tr=
Cli C>
o
.2::
:Il
U) ·- Cl>>
Q
Cl> ;:: ~E >"
... Cli
LL. -
O"
w
2N2637 5 PNP-GE 90 60 600 KHz IBV
2N2812 6 NPN-GE 70 60 15 MHz IMV 2N3488
2N2833 3 PNP-GE 85 75 10 MHz IMV
2N3124 5 PNP-GE 90 30 200 KHz BF-AL
2N3126 5 PNP-GE 90 75 100 KHz BF-AL
2N3171 3 PNP-SI 75 40 1 MHz IBV
2N3173 3 PNP-SI 75 80 1 MHz IBV 2N3790
--------
2N3195 3 PNP-SI 75 40 1 MHz TBV
2N3198 3 PNP-SI 75 100 1 MHz IBV
2N3543 3 NPN-SI 60 60 150 MHz ARF-IAV
2N3611 3 PNP-GE 85 25 300 KHz BF-AL
--- - -
.--
2N4070 3 NPN-SI 65 80 20 MHz I·MV
2N4131 3 NPN-SI 55 80 150 MHz ARF-IAV
2N4301 6 NPN-SI 50 80 40 MHz lMV
2N4396 3 NPN-SI-. 60 60 7 MHz IMV-BF
2N4901 3 PNP-SI 80 40 4MHz IMV-BF
2N4904 3 PNP-SI 80 40 4MHz IMV
2N4913 3 NPN-SI 87,S 90 4MHz IMV
2N5002 7 NPN-SI 4S 80 60 MHz lMV-ARF
2N5005 7 NPN-SI 45 80 70 MHz IAV-ARF
2N5034 3 NPN-SI 83 40 0,8 MHz IBV-BF
2N5036 3 NPN-SI 83 so 0,8 MHz IBV-BF
2N5074 7 NPN-SI 70 170 40MHz IMV-ARF
2N5083 7 NPN-SI 35 60 SO MHz IMV-ARF
145
ui
.! 1'11
N
e "C 1'11
N e
.2 ca • ca e IMPIEGO GI
111 E 0>
eGI ._ :;: N GI Cii
ci e :i o ~
~
e,, eo- o .! 3: Cli
C": :i
a. u GI Cl
.. cu C"
·-
C
- "'C
Cl)
G1 > i= ~E > LL- w
"'
2N5085 7 NPN-SI 35 80 50 MHz IMV-ARF
2N5112 7 PNP-SI 30 40 8 MHz IMV-ARF
2S033 3 NPN-SI 40 100 25 MHz IMV-BF
2S034 3 NPN-SI 40 100 25 MHz IMV-BF
2S035 3 NPN-SI 40 150 25 MHz IMV-BF
2Sl487 3 NPN-SI 40 25 - BF
2S1489 3 NPN-SI 40 25 - BF
2SB42 3 PNP-GE 35 35 400 KHz IBV-BF
2SB131 3 PNP-GE 55 16 480 KHz IBV-BF
2SB132 3 PNP-GE 55 25 480 KHz IBV-BF
2SB235 4 PNP-GE 60 40 160 KHz IBV-AL
2SB237 4 PNP-GE 60 18 160 KHz IBV-AL
2SB248 3 PNP-GE 45 25 280 KHz BF
2SB250 3 PNP-GE 45 15 280 KHz BF
2SB252 3 PNP-GE 45 40 280 KHz BF
2SB283 3 PNP-GE 30 48 200 KHz IBV-BF
2SB295 3 PNP-GE 40 35 300 KHz IBV-BF
·-
146
I
ui
.!!? cv
e "C ra N
o N e
"iij IU C, ra e IMPIEGO Q)
e( cE:o: N
e
Q)
:::J o a;
...J
eo-
Q) ...
o .!,;: CD
C": ~
cn e·- 41
41
> t= ~E >"
... ca
LL-
O"
w
2SD81 3 NPN-SI so 40 2,4 MHz BF
2SD174 3 NPN-SI 50 40 90 KHz BF-IBV
3TE220 3 NPN-SI 60 80 4SO MHz IAV
6B10 6 NPN-SI so 120 10 MHz I·MV
20A10 7 NPN-SI 50 80 10 MHz IMV
AD103 3 PNP-GE 30 32 160 KHz IBV-BF
AD104 3 PNP-GE 30 45 160 KHz IBV-BF
AD105 3 PNP-GE 30 60 350 KHz IBV-BF
AD130 3 PNP-GE 30 20 350 KHz IBV-BF SFT213
AD131 3 PNP-GE 30 4S 3SO KHz IBV-BF SFT214
AD132 3 PNP-GE 30 60 300 KHz IBV-BF SFT250
AD133 5 PNP-GE 35 32 200 KHz IBV-BF
AD138 3 PNP-GE 30 30 200 KHz IBV-BF
AD138/5C 3 PNP-GE 30 50 200 KHz IBV-BF
AD140 3 PNP-GE 35 55 450 KHz IBV-BF
AD142 3 PNP-GE 50 45 450 KHz BF SFT214
AD143 3 PNP-GE 50 30 - BF SFT213
AD145 3 PNP-GE so 18 - BF SFT214
- - -· - -
AD149 3 PNP-GE 30 30 500 KHz IBV SFT213
AD150 3 PNP-GE 30 30 450 KHz IBV-BF SFT213
AD153 3 PNP-GF., 45 35 500 KHz BF
AD163 3 PNP-GE 30 80 350 KHz IBV-BF
ADY18 8 PNP-GE 45 15 80 KHz BF
ADY22 3 PNP-GE 30 15 200 KHz IBV-BF
ADY23 3 PNP-GE 30 40 200 KHz IBV-BF
ADY24 3 PNP-GE 30 40 200 KHz IBV-BF
ADY25 3 PNP-GE 30 60 200 KHz IBV-BF
ADY28 3 PNP-GE 35 50 500 KHz IBV-BF
ALIOO 3 PNP-GE 60 60 5 MHz URTV
ALlOl 3 PNP-GE 60 60 5 MHz lMV-BF
147
lii
.!? ca
e "C ca N
e
-o ca •
N
ca e IMPIEGO GI
et ~E~
GI ._
N
e
GI
:::so iU
.~
..J
~ eo-
--e
oQ. .! 3: GI
l:T::
GI Cl ::I
l:T
~E
- GI (,) ._ IV
Cl) O G1 > ~ > u.. - w
148
lii
e .!!? ca
o "C cu N
N e
Ui cu Ci cu e IMPIEGO Cl>
e:( cE:o: N Cl>
..J Cl> .... e :i o 'ii
CJ E o·- o .!;: O': .?:
·- - "C
c. Cl>
u Cl> Cl :i
cn e Cl>
Cl>> t= ~E >
.... cu
LL- CT
w
BU107 3 NPN-SI 30 300 - URTV
OC20 3 PNP-GE 40 75 1,25 MHz IMV
OC25 3 PNP-GE 35 40 200 KHz IBV-BF
OC28 3 PNP-GE 40 60 180 KHz IBV-BF
OC29 3 PNP-GE 40 32 180 KHz IBV-BF
OC35 3 PNP-GE . 40 32 180 KHz IBV-BF
OC36 3 PNP-GE 40 32 180 KHz IBV-BF
SE3030 3 NPN-SI 30 60 100 MHz IAV-URTV-ARF
SFT190 3 PNP-GE 45 50 200 KHz BF
SFT211 3 PNP-GE 45 65 500 KHz BF-IBV
SFT212 3 PNP-GE 30 30 160 KHz BF-IBV
SFT213 3 PNP-GE 45 30 160 KHz BF AD153
SFf214 3 PNP-GE 45 35 500 KHz BF
SFT238 3 PNP-GE 45 30 240 KHz BF
SFf239 3 PNP-GE 45 50 240 KHz BF
SFT240 3 PNP-GE 45 60 500 KHz BF
SFT264 4 PNP-GE 85 15 240 KHz BF
SITlOOl 3 NPN-SI 80 40 60 MHz IMV-AL
----·-
149
150
Finito di stampare il 30 ottobre 1!170
presso la Modernograt1ca - Pagliera di Lainate
(Milano)
151
152