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I TEMI DELLE NOVELLE

Alcune novelle sottolineano l’esemplarità di certi personaggi. Quasi del tutto dedicate a queste figure
esemplari sono la 6° e la 10° giornata.

• Nella 6° giornata: il valore del personaggio si esprime attraverso il sapiente uso del linguaggio e in
particolare del “motto di spirito”, che regola o sospende conflitti con gli altri individui.

• Nella 10° giornata: il valore si afferma attraverso prove di magnificienza e cortesia, nel saper far
dono del proprio essere e dei propri beni.

La natura dei personaggi si manifesta anche attraverso la tematica religiosa, la religione e il clero sono
componenti fondamentali della vita contemporanea. Boccaccio tiene conto di ciò senza dare una
dimensione spirituale all’opera,si limita ad alcune critiche implicite contro l’ipocrisia degli uomini della
chiesa e contro la loro cattiva condotta. Le giornate iniziale danno ampio spazio a vicende legate alla
tematica religiosa; la 1° celebre novella di “Ser Ciappelletto” ci propone un’immagine paradossale di uso
del sacro.Delinea l’exploit del malvagio peccatore che in punto di morte dà suprema prova di sé:
recitando in una falsa confessione la parte dell’uomo virtuoso, che lo farà considerare addirittura santo
dopo la morte. Si tratta di una pratica di finzione e rovesciamento, essenziale per capire tanti aspetti
dell’opera. Numerose sono le presenze femminili e le figure materne; nell’elogio finale di Griselda,
nell’ultima novella: si può vedere un ultimo omaggio alla madre di Boccaccio.La ricerca di una dimensione
occulta e funebre costituisce uno degli aspetti più affiscinante della narrativa del poeta. Ci sono novelle
che mettono in scena beffe: si tratta di novelle che mettono in atto una serie di meccanismi del
riso,obbediscono al piacere di inseguire le molteplici vie dell’aggresività, di inventare equivoci e miraggi. I
“beffati” sono indotti a scambiare l’illusione per realtà,ciò genera effetti narrativi sorprendenti.

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