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Per procedere nell’ anafisi ricostruttiva che metta in relazione Vedificato attuale con Ie ‘originario-occorre fare alcuni passagai che riguardano: ~ la lettura delia situazione edilizia esistente ogi - ladefinizione delle morfologie e delle tipologie costrutve originarie, intendendo per originarie, nel ‘caso di Pavia, situazioni che risalgono all’epoca romania. La nostra sara quindi_un'analisi delfesistente in funzione delle orgini per capire le trasformazioni, Ferché analizzando solo Fesistente non siamo in grado di comprendere come Tesistente sia il frutto i trasformazion| storiche precedenti; la nostra analisi deve quindi essere effettuata in funzione di capire da dove viene l'assetto attuale © quali trasfotmazioni ha subtt. 2.4.1 - Analisi del parcellario (figure 91 - 92) cche Il parcellario, cloé la suddivisione interna degli isolati, corrisponde alle costruzioni, cioe alle case. La morfologia del parcellario & ia spia della tipologia edilzia: i! parcellario é una mortologia (Gria morfologia minuta o una morfologia dilatata). |e prima operazione che facciamo sul costrulto @ la_Jettura del parcellario, perché sappiamo 11 costruito & una aggregazione di tipologie edilizie abitative, quindi c'é un rapport tra la marfologia e le tipologie delle unita edilizie che vi insistono. Laprima operazione é pertanto la lettura della morfologia del parcellario, Si utiizzano a tal fine anche mappe non recent, perché pit si va inditro e pid ci si avvicina ad una Situazione meno.trasformata: la mappa attuale avredbe costruzioni nuovissime che non hanno nulla a che fare con la situazione orginaria. Prendendo una mappa del ‘700 0 del’ 800 avremmo una situazione pid. aderente a quella antica, ~~ Per il caso di Pavia alla mappa catastale del 1960 aggiungiamo quella del 1840 e quella fotogrammetrica del 1980 in modo da poter documentare 'evoluzione di un isolato oggetto di studio attraverso tre carte owero tre soglie temporali é storiche different. Come prima operazione si deve controntare il parcellario del 1840, il parcellario del 1930 e quello del ‘1990 e individuare quali sono le particelle che si sono modificate rispetto alle tre date: = individuare nel parcallario de! 1980 quali sono le particelle modificate rispetto al 1840 = _Individuare nel parcellario del 1990 quali sono le particelle moaificate rispetto al 1930 Questa operazione serve a dare qualche indicazione in pit rispetto alla delimitazione delle unité ediizie individuate nella mappa exdilizia con le planimetrie dealt ediio serve a capire se queste unit edilizie siano modificate-o no rispetto a delle fasi precedent Le variazioni delle particelle consentono di dire che le unita ediizie che leggiamo potevano essere diverse 100.0 150 anni fa e.che quindici si trova di fronte ad accorpamenti oa frazionamentid Unita edilizie originarie. 428 Benché nella seconda meta dell 800 vi siano state meno trasformazioni che non nel. '900 (le grandi trasformazioni nelle citta sono awvenute dopo la seconda Guerra mondiale, dagil anni ‘50 In poi), si osserva, ad esempio nei parcellari del 1858 € del 1898 relativi alla citfa di Como, che c’é stata qualche trasformazione: non tutte le particelle sono rimaste uguali. Per procedere nelia lottura morfologica del parcellario é utile indicare le particelle che hanno subito trasformazioni rispetto allo state’ precedente. 2.4.2 - — Dellimitaztone delle unita edilizie (figura 93) bs laseconda Sears di lettura della situazione edilizia esistente é la delimitazione | det perimetro vi delle Units edlizie, da etfettuare-anchecon “qualche sopraliuogo a Pavia er veriticare la corispondenzz in pianta. 2.4.3 - Abaco dimensionale delle unita edilizio. (figure 94-95) \\ py eater onerazione analica preliminare @ la compilazione dell'abaco dele singole unita edilzi. Le singole unita edlizie sono alineate e ordinate secondo, un parametro che & quello della grandezza dei front Questo consente di classilicare queli:che_sono: [a gli organismi a con una estensione maggiore del fronte (si suppone che quelli con un trong pb arando abbian del coil central che diatano Tuna edi) Z ») —_Je-case in nea (con un fronte minore rispetto a quelle a Cort ©) —_Ie-case a schiera, con fronti limitati ad un solo vano, che costituiscono il terzo tipo deledlizia di base. La compilazi ell’ abaco delle unit serve dungue per individuare ¢ dstinguere I tre tipt deledilzia di base: il ipo a cor, il tipo in linea e Il tipo a schiera. (Magura 96) —~ Per individuare con pid’ aderenza alla realta le unita edllizie pud servire avere la situazione del front ‘Nella planimettia a unita edlizia sono individuate partendo da_un ingrasso.e mettendo.insieme tut local che sono accessibili da_quellngresso. | Nel prospetti_{ fronti di_una unit editzia / attraverso la differenza delle gronde, il tetto. | ‘ogni unita corrisponde un numero civico ed un ingresso, come a Milano, mentte in altre citfa sono ‘numerati anche i negozi | prospetti sono molto utile importanti per confermare la lettura delle unita edilizie che viene fatta su pianta, detfunita di. tianco Dalle unita edlzie determinate in planta, ed eventualmente veiicate in prospetto tenuito conto delle evale_sul_parceliaio, riprendendo le suddivsioni pil antiche possibil, sipud arrivare a delimitare delle unita che non sono pit! necessariamente le unita esistenti ma sono una personae lettura di carattere ricostruftvo, di interpretazione critica @ non pit 129 possinlle stable in tal mado, almeno inizialmente, quali siano le trasformazioni.pid-recenti, primo asso per risalire alla_edilizia originaria, cioé alle tipologie deltimpianto romano. Pet fare cid, occorre riuscire a mettere in relazione alcune componenti delle unita ediizie attuali con le fipologie abitative dolla doirus romana. ~ 2.4.4 ~ Relazione fra unité edilizie e tipi-base della domus romana (figura 96) ° La quarta_operazione -consiste_nella_delimitazione delle unita edilizie per interpretazione: é una tavola di passagg) > sistent ¢ Voriginarrio. La dimensione dei fronti_in piedi_romani (50, 64, 44, 54,90) distingue delle larghezze di unita tative che corrispondono a diverse larghezze della tipologia della domus romana Questa @ quindi una tavola di passaggio della ricostruzione del tessuto urbano antico: ta lettura dele _unita_edilizie_e delle trasformazionide!_parcellario consente di fare _una prima tettura dellediticato esistente riconoscendo degli intervalii che sono. significativi_ come_fferimento alle ‘domus di impianto originario. 7 Qu mina Fanalisi della situazione edilizia esistente. 2.4.5 - Ricostruzione del tessuto edilizio del!"isolato in esame (igure 97 - 98 - 99) ra si tratta di procedere.ad una uterlore operazione che é la ricostruzione del tessuto edilizio originario. ‘A titolo di esempio, consideriamo un isolato della citta di Como di cui si hanno la planimetria ed i prospetti det fronti relativi alle unita edilizie che lo compongono. LLnnalisi gia condotta (del parcelatio e dolle unita edilzie), porta a formulare una ipotesiricostruttiva del suo impianto iniziale ad un livello dove si vede che al posto delle case a corte ci sono delle domus ad atrio di 60 piedi di larghezza, oppure al posto delle case in linea si trovano delle domus ad atrio ridotto che hanno un fronte di 40_piedi, oppure al posto delle. case a schiera | cl sono delle domus prive di atrio con un fronte di 20 pedi, ridotte alla dimensione di una unica sequenza di vani, contigui in profondita. , La combinazione di questi tre tipi fondamentali di domus, clo® quella ad atrio completo, quella ad trio parziale e quella priva di atrio, consente di riedificare Fisolato esistente secondo | criteri di edificazione delfimpianto urbano originatio romano. Le domus non hanno necessariamente lo stesso orientamento ma [uso comblnato dei vari modull di \domus consente di edificere. completamente 'isolato. Ci sono poi le parti a giardino ead orto che rimangono zone verdi.. Nel complesso Tisolato si compone di unita abitative di moduli diversi ma ‘complementari fra di loro, nel senso che una domus di 60 pedi di fronte pud essere sostituta da una di 40e da unadi 20, oppure da tre di 20 piedi ciascuna, 430 quindi necessario, perché fisolato sla_costruito razionalmente, che i modull_abitativi_ siano integrabili adr oro per poter essere combinabill in modo che non rimanga spazio residuo. la concerione , sia greca che romana, dello spazio antico i criteria. della combinabilita é un ctlerio basé dell'architet\ura e. delCurbanistica che consente non solo occupazione razionale dello spazio ma anche la .combinazione armonica dei diversi clementi nelo spazio perché olascun telemento 8 un muttipio o un sottomuitiplo del'altro: esiste quindi_un fapporto armonico fra le singole concezione dello.spazio antico @ che II tutto deve essere in rapporto dole parti devono esseré In rapporto al tutto, le unila pit piccole porto’al tuito se sono una frazione intera del titto. ~~ base della alle-parti e le La fonte bibliografica principale per quanto riguarda tarchitettura domestica @ Vitruvio, fonte principale ra non esaustiva, cho nel Libro Vi* del su0 Trattato De Architettura da indicazioni particolarmente importanti, in 58780 specifico per quanto riguarda le domus e in generale per quanto riguarda il problema dell approccio all'architettura, ‘Nel Capitolo II? del Libro VIP Vitruvio esordisce dicendo che “La preoccupazione rraggiore per un architetto deve essere. quella di. sispettare nella costruzione di_un edifcio Vesatta applicaziono dol ‘modulo e delle proporzioni, (Si noti che il Libro VP & dedicato alfarchitettura civle domestica, non pata di templi ed edifci religiosi monumental). Quindi: stabiito il caloolo delle simmetrie e fissate in fase progettuale le misure delle proporzioni generali, @ questo punto intervengono le capacita acume delarchitetto per verificare se la funzione e l'aspetto deleditico si confanno alla natura del luogo e se oocorra apportare delle modifiche togliendo 0 aggiungendo qualche elemento che ne corregga la simmetria generale, cosi che la costruzione risulti senza difelti ed esteticamente apprezzabile...” La prima preocoupazione quindi @ quella della simmetria e_della definizione delle misure general intendendo qui-persimmetria: sum mettia, clos commisurazione - ‘Simmettia fon significa che fa parte destra @ uguale alla parte sinist rande;_che la parte singola deve essere commisurata al TUtfo ©, vicoversa, i ccommisurata alla % tutto alla parte, Questo é il ma della simmetria per Vitruvio, problema della progettazione in generale e anche per li ec Tose Adal dell. dams, dove" Il criterio di definizione dettunita ot baSé modUIAFe € delle proporzioni rispetto al tutto sono ancora il punto fi partenza per Vitruvio che ‘ice poi, ne! paragrafo V" del Capitolo iI* (sempre dal Libro Vi"): w. Fissiamo dunque per prima cosa ll sistema delle simmettie a parte dal quale si potranno rispettivamente determinare tutte le modificazioni, poi sviuppiamo in pianta la lunghezza ¢ la larghezza del futuro edifice, una volta stabilitane la grandezza, si passi alle proporzioni che dovranno essere convenienti al decoro in mado che chi osserva i! progetto non abbia dubbi sulla sua ‘euritmia (che significa buon ritmo: iI prefisso eu significa buono quindi eu ritmia significa proporzionamento corretto). Dird ora come ottenere questo risultato a partire dat cortili degli edifici ‘Quindi il cuore della domus romana é_l'atrio, cio’ il cortile_centrale enon @ solo il cuore funzionale, formale, architetonico: 8 i cuore progattuale perché secondo Vitrwvo si deve partire da. quel punto e Una volta stabilie le dimensioni di massima delfattio, si artiva a determinare per simmetria, fa imensione dellntera casa, \Visono cinque tipologie di atric: tuscanico, corinzi, tetrastilo, displuviato e testusinto 1La_progettazione-defatrio-non-8-quindi_casuale:_o si applica un_criterio che é_proporzionale, euritmico, modulare ece. 0 s@_ne appli ‘e a | eingue nl 134 Sequono poi, nel testo vitruviano, le definizioni dei cinque tipi di atrio (che costituiscono il Capitolo lle) _@ successivamenté delle indicazioni di massima per il loro dimensionamento: *. La larghezza e la lunghezza degli_atri si possone calcolare in tre modi: nel primo caso la larghezza sara equivalente ai 3/5 della lunghezza (quindi esiste una proporzione precisa fra un lato e altro dell'atrio). Nel secondo caso la proporzione sara dei 2/3 di un lato rispetio alfatro e nel terzo caso, dopo aver determinato la misura della largiezza, si traccera la diagonale del quadrato costruito su questo lato ‘ead essa corrispondera la misura della lunghezza....". Per Vitruvio la progettazione della casa parte dda quest tre cite, cio® parte dal proporzionamento dello spazio interno. even Questo non significa affatto che siano prescritfe esattamente le dimension! assolute: Vitruvio dai le proporzioni, non da le misure € qualunque sia la larghezza di partenza, la dimensioné totale’sara Costrulia in rapport al Gato di partenza. Il che vuol dire che si pud partie una casa da 60, da 40 0 da 20 Ta comunque si pud partire da una particelia di qualsiasi tipo che fara assumere un fronte di un certo numero di piedi e poi t'atrio, nel suo proporzionamento interno, sar in funzione de! dato di partenza che viene stabilto da fattori ester Nel caso di Pavia il dato di partenza é la misura defisolato che @ di 265 x 265_pledi, o meglio di 700__pertiche-qUadrate di superficie e quindi pud contenere 10 partcelle, 0 lott, dt 70 pertiche quadrate clascuna. Dentro la superficie di 70 perliche quadrate, da cul si ricava quanto sia la larghezza @ quanto la profondita del lotto, si dovranno inserire delle domus i cul alri avranno una certa proporzione. Questo per dire che Ii problema della ricostruzione del tessuto ediizio di impianto originario deve fare ‘conti con | crterl di progettazione deltedlizia privata residenziale romana, come fa conto der criteri di progettazione delfurbanistica civile romana: l'urbanistica stablisce i tracctatl, Varchitettura stabilisce le proporzioni deaii edifici ¢ questi. due. elementi devono andare d’accordo. Non come nelfarchitettura moderna, in cul | due elementi sona indipendenti, per cui chi redige # piano regolatore seque la logica della pianficazione urbanistica e gil architetti che costruiscono le case sseguono la logica della loro progettazione architettonica. ‘Questo non viene nella cittA antica, che nol studiamo proprio per renderci conto di quale sia la differenza fra 'approccio attuale @ tapproccio classico. Gi elementi ai riferimento_per la ricostruzione delle tipologie.romane. sono i tre tipi fondamentali di, = ladomus da 60 piedi x 120 pied - ad atrio completo, con orto + ladomus da 40pisdix 120 piedi - ad atrio parziale, con orto = fadomus da 20 pledi x 120 piedi - priva di atrio, con arto. Questi tre modelli base della domus danno Iuogo alesiticazione dettisolato, creando i tessuto edilizio a domus. = Tessutl edilizi formati da domus ad atrio completo (ligure 100 - 101) Aggregando fra loro tipi di.domus.da.60-x.120...piedi sipudavere: - un isolato edifcato solo con due sequenze.paraliele-di-domus:_se ne aliineano quattro da una parte e quattro dalfaltra con gli ori edi giardini che costituiscono la spina verde deltisolato”con un ambitus, un passaagio, trasversale al centro dettisolato. ‘Sono ctto_unfta di domus ad atrio completo se Tisolato fa la dimensione di 240 piedi di lato. Lisolato di Pavia 6 di 265 pied! di flo e quindi se le domus ad atrio fossero quattro per lato dovrebbero essere di 66 piedi anziché di 60. 432 ~ una seeonda possibiité di edificare un jsolato.con.dommus ad atrio completo & quella ci allinearme. quatro su_un fronte, quattro_sullalro_frante due sui latl_perpendicoiar| della medesima dimengione, sempre con [atrio completo. ‘Questa disposizione @ diversa dalla precedente in ‘quanto apre dei prospetti di case anche sui lati sécondari dellisolato che altrimenti sarebbero iechi. fn questo caso vengono sacriicati gli ori, cio® | giardin posterior, tranne forse per le due unit ‘centfall.che conservano comufique orto dietro. - Tessuti edilizi formati da domus ad atrio ridotto (igure 102 - 103) le cui_dimensioni__ di iferimento sono 40 X-70-piedi—(senza (Or ‘richer questo C280 In un folato di 240 pledi si possono avere. due diverse disposiion! dele domus Jr 6_unita ablative su un_tronte ¢ 6. sulfate anche 6_intermedie con. due ambit o peroorsi infarmedi dt 15 piedi clasouno, realizza ‘cortine paralele. Questa ¢ UVédlizia piti densa, meno signorile di quella precedente, con pid unit ediizie. ~ Riche_nel_caso_di_uilizzo_di_domus.ad_atrio.parzicle, cio 40 x 70 piedi, si_pud_creare uraltemativa sui front realizzando due cortine parallete sui atl oppostle pol costruendo due unifa icolari (come nel caso della domus da 60 x 120 piedi) con Vapertura dei prospetti ie secondatie. Eun alto tio dl dsposizione.che.di.dierente ha ancho Norientamento perché net primo cas0 SI polava adottare_ un unico orientamanio.quindl un'unica insolazione per tutte le case che invoco’ hella seconda soluzione sono orientate in maniera diversa - Tessuti edilizi formati da domus prive di atrio (figure 104 - 105) lltez0 tipo al domus, quelle da_20 x 120_piedi, possono essere cspaste (in un isolato di 240 x 240 pied) in due schiere di_12_uni che si affacciano sul lati opposti delsolato con un ambftus centrale, che & la.cisposizione piii semplice ed immediata; ~ - ‘Taltemativa.€ quella diavere le due schiere sui due lati opposti e due blocchi intermedi che ‘consentono di costrulre del fronti anche sui due lat! perpencicolari delisolato. = Combinazione mista (figure 106 - 107) Una ulteriore possibilta di formazione di tessuto ediizio si ha quando Tisolato sia ediicato Faischiando le We tpologie: adatiando dommus prive di atro insieme a domus'adatriocompleto e ad altio parziale. In questo Caso | tessuti edilzi pur rispettando | moduli delfisolato.danno Iuago ad una Combinazione mista di diverse unita edlizie. Quello che cambia é in s posizionamento degli spazi verdi dentro lisolato.che.pud essere ‘concentrato al Centro oppure pud essere difluso. Le vatianti viste in precedenza sono delle possibilta teoriche di organizzare le domus dentro un igolato, ma nelisolato concreto oggetto del vostro studio, che ha una sua attuale trama ediizia, si pud dire che la distribuzione delle unitd domus cerchera di essere aderente alla situazione concreta non sara una disposizione teorica ma cerchera dl interpretare quale sia un possibile stato iniziale. 423 Esiste quindl la possibilté di far coincidere una situaztone mista di tipi di domus, quelle da_ 20 pied “Walle da 40 © quelle da 60, In'modo che Si ristabliscano le connessioni fra recificazione attuale € quella deltimpianto originatio. Questa @ Foperazione conclusiva del vostro lavoro di ricostruzione del tessuto edilizio di Pavia: Ticercare le coerenze, quindi le petmanenze, © cape le trasformazioni: una volta trovate le congruenze o le diferenze si & in grado di comprendete che cosa si 8 modfficato, che cosa si trasformato e in che senso; nel'senso cioé delfaccorpamento, ossia. della costituzione di unita pid ‘grandi; oppure nel senso del frazionamento, cio’ della suddivisione ai unité pid grand in unit pit piccole. Questo & il signifioato_deltanalistipologica: capire come si trastorma ia densita eda, se si sostituiscano unita pit dense ad unit meno dense o viceversa, questo dipende dalla dinamica urbana complessiva 4 Note sul caso specifico degli isolati di Pavia Neltediizia.residenziale abitativa.omana si hanno tre modell base.di.damus che sono: = domus ad atrio completo = domus adatrio parziale ~ domus priva diatrio ‘nti sono: _60, 40 © 20 piedi, che potrebbero essere anche je cl. sia un fanporte-di multiple sottomiultipl, un rapporto | umerico intero fra i pid grande ed il pi picool. ‘Queste misure che sono mutiple di 15 0 di 30.0 di 60_tanno riferimento alla misura del'actus: Nactus lineare 6 una misura Gl 120piedLe Laclus quadrato 6 Una misura.d.120 120. pled Centre data profoncita sone 120_o-a0_pladl “dimensioni della do 10 da intendere come coerenti ad una unité di misura del suolo, a eTRSOTE, Chie & Tactus e quind’ sono delle frazioni di actus, in particolare quella pid grande i 60x 120 piedi Sar&_mazzo actus quadrato. Queste cosiddette tipologie architettoniche hanno_quindi_anche_una_giustiticazione-ed una condretezza-agfifriensofia: siccome sono vollmni che insistono su porzioni di.suolo, allora anche le ini ete prion sun ‘sono important & Cie gllstifica iI falto che le tipologie edilizie hanno certe dimensioni che hanno @ Che fare con l'agrimensura. Dovendo organizzare queste tipologie edilzie_in_un_piano_urbanistico, quest'utimo deve essere isposto. Secondo un tracciato che” definisca

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